REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE D APPELLO DI CAGLIARI. - Sezione distaccata di Sassari - SENTENZA

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1 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE D APPELLO DI CAGLIARI - Sezione distaccata di Sassari - composta dai magistrati dott. M.Teresa Spanu dott. Maria Grixoni dott. Cinzia Caleffi Presidente rel. Consigliere Consigliere ha pronunziato la seguente SENTENZA nella causa iscritta al n. 470 nel Ruolo degli Affari Contenziosi per l anno 2016, promossa da BANCO DI SARDEGNA s.p.a. (C.F.: ), in persona del legale rappresentante, elettivamente domiciliata in Sassari, presso lo studio dell avv. Salvatore Angelo Sanna, che la rappresenta e difende per procura generale del Notaio Galletta, appellante contro MARRAS MARIA ANTONIETTA (C.F.: MRRMNT65E71A978V), in proprio e quale legale rappresentante di AUDIOCENTRO BONORVA s.n.c. (C.F.: ), MARRAS COSTANTINO (C.F.: MRRCTN38A10A978H), GIUSEPPE SOGOS (C.F.: SGSGPP63P22A978Z), elettivamente domiciliati in Cagliari, presso lo studio dell avv. Andrea Sorgentone, che li rappresenta e difende per procura speciale in calce all atto di citazione di primo grado, appellati OGGETTO: accertamento negativo del credito.

2 All udienza del la causa è stata tenuta a decisione sulle seguenti CONCLUSIONI Nell interesse dell appellante: voglia la Corte 1) in riforma e/o annullamento della sentenza del Tribunale civile di Sassari n. 1220/16, emessa in data e notificata il , in relazione al conto n respingere ogni avversa domanda e per l effetto dichiarare che nulla è dovuto dal Banco di Sardegna agli appellati; 2) in relazione al conto n , previo rinnovo della c.t.u. alla luce dei principi evidenziati in narrativa, dichiarare quale fosse il saldo effettivo dello stesso all atto della domanda; 3) con vittoria di spese, competenze ed onorari di entrambi i gradi del giudizio e di ogni altra spesa connessa e conseguenziale. Nell interesse degli appellati: voglia la Corte 1) rigettare integralmente l appello proposto dal Banco di Sardegna s.p.a. in quanto infondato in fatto e in diritto e per l effetto confermare la sentenza emessa dal Tribunale di Sassari in data n. 1200; 2) con vittoria di spese e competenze di entrambi i gradi di giudizio a favore dell avv. Andrea Sorgentone che si dichiara antistatario. SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Con sentenza n. 1200/16 il Tribunale di Sassari accoglieva la domanda di accertamento negativo e rettifica del saldo contabile del conto corrente n , acceso in data dalla Audiocentro Bonorva s.n.c. presso l agenzia di Thiesi del Banco di Sardegna s.p.a., proposta dalla società correntista e dai soci illimitatamente responsabili Marras Maria Antonietta, Marras Costantino e Giuseppe Sogos, determinando in euro ,74 il saldo positivo del c/c n alla data del e accreditando l importo di euro 2.875,67 sul conto n in luogo dell addebito di euro ,79; le spese processuali erano regolate secondo soccombenza. Respinta l eccezione di nullità dell atto di citazione, in quanto la parte convenuta si era comunque difesa in relazione a tutte le questioni formulate dagli attori, il tribunale riteneva la domanda

3 sufficientemente istruita dal punto di vista documentale anche a seguito delle produzioni da parte dell istituto - e disponeva consulenza tecnica d ufficio al fine di accertare l eventuale superamento dei tassi soglia nel conto n , ancora aperto, e nel conto n , il cui saldo risultava girocontato nell altro conto, effettuando la ricostruzione unitariamente ed includendo nel TEG la commissione di massimo scoperto prevista in contratto. Era invece disattesa l eccezione di prescrizione, in ragione del petitum richiesto, con riferimento al quale non poteva maturare alcuna prescrizione, nonché l eccezione di compensazione, non versandosi in ipotesi di pronuncia di condanna e difettando comunque una specifica allegazione in merito al contratto di mutuo chrirografario sottoscritto dalle parti. All esito dell indagine peritale il primo giudice determinava il saldo a credito della correntista nella misura calcolata dal c.t.u. al netto delle commissioni di massimo scoperto e dell anatocismo praticato sul conto n acceso prima dell introduzione dell anatocismo paritario e in ordine al quale non risultava alcuna nuova pattuizione nonché della differenza contabile riscontrata dall ausiliario nel conto n Avverso tale decisione il Banco di Sardegna s.p.a. ha proposto appello, deducendo: (i) l erronea applicazione della legge n. 108/96 e legge di interpretazione autentica nella parte in cui il tribunale procedeva al calcolo del TEG in difformità alle istruzioni della Banca d Italia; (ii) la violazione dell art c.c. e della delibera CICR laddove il primo giudice espungeva dal conto gli interessi anatocistici; (iii) l erronea valutazione del corredo documentale in atti, non avendo parte attrice prodotto una serie continua di estratti conto ed avendo il c.t.u. operato il ricalcolo dal c.d. saldo zero invece che dal saldo contabile; (iv) l erroneità del rigetto dell eccezione di prescrizione, attesa la configurabilità di versamenti solutori; (v) il difetto di motivazione laddove il tribunale indicava nel dispositivo l importo di euro 2.875,67 a favore del correntista a valere sul c/c n pur avendo affermato in motivazione che alcuna statuizione poteva essere adottata relativamente a detto conto, ormai estinto.

4 Si sono costituiti la società Audicentro, Marras Maria Antonietta, Marras Costantino e Giuseppe Sogos, resistendo all appello e chiedendo la conferma della sentenza di primo grado. La causa, previa rinnovazione della consulenza tecnica d ufficio, è stata quindi trattenuta a decisione sulle conclusioni sopra trascritte. MOTIVI DELLA DECISIONE I motivi d appello possono essere esaminati congiuntamente, in quanto connessi sia sul piano logico che giuridico. Parte appellante ha lamentato l erronea rideterminazione del saldo contabile, effettuata in spregio delle istruzioni della Banca d Italia e con esclusione della capitalizzazione trimestrale degli interessi a debito nonostante la pubblicazione delle nuove condizioni reciproche, curata dall istituto in conformità alla delibera CICR ; ha altresì censurato la metodologia utilizzata dall ausiliario del giudice laddove si discostava dal saldo contabile in violazione dell onere della prova gravante sul soggetto che agiva e stante la mancata proposizione di domanda riconvenzionale da parte della banca. L appellante ha inoltre insistito sull eccezione di prescrizione formulata in primo grado nei confronti di tutti quei versamenti che fossero risultati solutori all analisi effettuata dal c.t.u. ed ha contestato l accertamento di un credito sul conto estinto n , dichiarato nel dispositivo. Va esaminata in primo luogo la doglianza relativa al rigetto dell eccezione di prescrizione. Questa Corte si è più volte pronunciata sull inconferenza dell eccezione di prescrizione rispetto all azione di nullità delle poste annotate in conto corrente, ai sensi ed agli effetti di cui all art c.c. Versandosi pacificamente in ipotesi di accertamento negativo del credito esposto negli estratti formati dalla banca, avendo l attore allegato l invalidità del titolo posto a fondamento dell annotazione di alcune poste passive, è evidente che il correntista ha il diritto di ottenere l eliminazione delle poste nulle in conformità al disposto dell art c.c., rimanendo irrilevante che avesse eseguito versamento solutori (peraltro nella specie non verificabili, attesa l impossibilità

5 di accertare lo sconfinamento dal fido, come riferito dal c.t.u. di primo grado), dei quali non ha chiesto la ripetizione. Con riguardo alla prima censura formulata dal Banco di Sardegna s.p.a., si deve prendere atto del principio di diritto espresso dalle Sezioni Unite nella sentenza n /18, secondo il quale ai fini della verifica del superamento del tasso soglia - il calcolo del TEG va eseguito seguendo le istruzioni della Banca d Italia, comparando separatamente la commissione di massimo scoperto applicata con la c.m.s. soglia. Nella specie, sia il consulente nominato in primo grado che quello nominato nel presente grado hanno individuato la violazione delle disposizioni in materia di usura relativamente al conto corrente n ; la metodologia di calcolo utilizzata dal consulente del primo grado appare peraltro più corretta, avendo egli mantenuto l anatocismo (in virtù della clausola di applicazione reciproca che ha supposto essere inserita nel contratto di apertura, peraltro non prodotto) ed escluso invece le commissioni di massimo scoperto e di affidamento in quanto nulle per indeterminatezza, valutazioni recepite in sentenza. Avverso quest ultimo profilo non risulta proposta specifica censura. Diverso discorso va fatto per il conto n , rispetto al quale i criteri di calcolo cui occorre attenersi conducono senz altro ad escludere l ipotesi dell usura oggettiva; deve invece essere mantenuta l esclusione, già operata in primo grado, della capitalizzazione trimestrale degli interessi debitori perché in violazione dell art c.c. Giova ricordare che, in conformità alla nota pronuncia delle Sezioni Unite (n. 2418/10: disapplicando la clausola di capitalizzazione trimestrale per contrasto con il divieto di anatocismo stabilito dall art c.c., gli interessi a debito del correntista devono essere operati senza capitalizzazione alcuna ), la clausola relativa all anatocismo in un contratto stipulato prima del 1 luglio 2000 è senz altro nulla (nullità rilevabile anche d ufficio quando è chiesto il pagamento che la presuppone; cfr. già prima delle sezioni unite Cass. Civ. sez. I, n ; id, n ; id, n ; conformi Sez. III, n. 798/13 cit.; id, 2072/13) e che nei contratti

6 stipulati successivamente alla nota delibera CICR la capitalizzazione trimestrale (reciproca) è validamente applicata, in quanto consentita da apposita pattuizione (v. Cass. Civ. Sez. I, n ). Nella specie, non risulta che sia mai intervenuta una pattuizione avente ad oggetto l anatocismo paritario, senz altro necessaria trattandosi di una condizione peggiorativa delle condizioni regolanti il rapporto, in essere alla data di entrata in vigore delle nuove prescrizioni in materia di anatocismo - dichiarato integralmente nullo per il periodo precedente - in conformità all interpretazione prevalente in giurisprudenza del disposto dell art. 7 della delibera CICR Ciò posto, va respinta anche la censura relativa alla asserita applicazione del c.d. saldo zero, che l appellante ha individuato nella pag. 9 della relazione scritta del primo c.t.u. Di contro, si deve osservare che il consulente si limitava in tale punto della relazione a riportare le richieste di parte attrice; la rideterminazione del saldo veniva invece effettuata secondo il metodo della rettifica dei numeri bancari (pag. 11) e cioè il calcolo parte dai numeri desunti dai riassunti scalari originali e consiste nell eliminazione dei maggiori numeri addebitati a causa di interessi e competenze periodiche, cosicchè alcun azzeramento fittizio era operato dal c.t.u. in violazione dell onere della prova. Il saldo rettificato del conto ancora aperto alla data della domanda deve pertanto essere determinato escludendo l anatocismo e la c.m.s. sul rapporto n e mantenendo invece l anatocismo (paritario) sul rapporto estinto. Dall ipotesi elaborata dal c.t.u. di primo grado (mentre la ricostruzione elaborata sul punto dal secondo c.t.u. non è utilizzabile, non avendo il medesimo stornato l anatocismo), secondo il principio dell esclusione della c.m.s. dal calcolo del TEG, deve essere detratto anche lo storno di euro 829,09 per indebiti a titolo di usura non stornati con la rettifica dell anatocismo, con la conseguenza che il saldo a credito della correntista risulta pari ad euro ,65 alla data del

7 Quanto al separato accertamento del saldo positivo del conto n , ferma la precisazione di cui sopra e cioè che è rimasta acclarata la legittimità dell anatocismo paritario, il diverso importo di euro 295,72 che risulta dal calcolo effettuato dal primo c.t.u. senza includere la c.m.s. nel TEG, non deve essere separatamente accertato a credito della correntista, trattandosi del saldo di un conto estinto le cui competenze erano oggetto di ricalcolo nel conto n , come evidenziato dallo stesso tribunale in parte motiva. In parziale accoglimento dell appello, il saldo del conto n deve essere rettificato in euro ,65 a favore della correntista, mentre alcun accertamento separato deve essere pronunciato con riferimento al conto n , il cui saldo di estinzione era stato già girocontato nell altro conto ed è oggetto di ricalcolo. Stante la parziale soccombenza reciproca, le spese processuali del grado devono essere compensate tra le parti. Le spese di consulenza tecnica del presente grado devono essere poste a carico delle parti in ragione della metà ciascuna. P.Q.M. La Corte, definitivamente pronunciando, disattesa ogni contraria domanda ed eccezione: 1) in parziale accoglimento dell appello proposto dal Banco di Sardegna s.p.a. avverso la sentenza n. 1200/16 del Tribunale di Sassari, accerta pari ad euro ,65 a favore della correntista il saldo del conto corrente n ; 2) compensa tra le parti le spese dle presente grado; 3) pone a carico delle parti in ragione della metà ciascuna le spese di consulenza tecnica espletata nel presente grado, già liquidate. Così deciso in Sassari il Il Presidente rel. Dott. M.Teresa Spanu