Città Metropolitana di Genova

Transcript

1 Città Metropolitana di Genova PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI Protocollo Generale N / 2015 Atto N OGGETTO: RE.VETRO S.R.L.. MODIFICA DELL AUTORIZZAZIONE RILASCIATA AI SENSI DELL ART. 208 DEL D.LGS. 152/2006, CON P.D. N DEL PER LA REALIZZAZIONE E GESTIONE DI UN IMPIANTO PER LA MESSA IN RISERVA E SELEZIONE DI RIFIUTI NON PERICOLOSI SITO NEL COMUNE DI CARASCO IN VIA PIAN DI ROCCO 30. In data 10/06/2015 il/la sottoscritto/a FONTANELLA PAOLA ha adottato il provvedimento Dirigenziale di seguito riportato. Vista la Legge 7 aprile 2014 n. 56 e succ. modif. recante Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni ; Visti l Art. 107, commi 1, 2 e 3 del T.U. Leggi sull ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. n. 267 del e l art. 34 dello Statuto della Città metropolitana di Genova; Visto altresì l Art. 4, comma 2 del D.Lgs 165/01; Richiamato il vigente Regolamento sull ordinamento degli Uffici e dei Servizi;Vista la Deliberazione del Commissario Straordinario con i poteri del Consiglio Provinciale n. 1 dell 8/1/2014, prot. n. 2062/2014, di approvazione del Bilancio di previsione triennale ; Vista la Determinazione del Sindaco Metropolitano n. 5 del avente ad oggetto: Autorizzazione all esercizio provvisorio 2015 ai sensi dell articolo 163 decreto legislativo 18 agosto 2000, n Assegnazione temporanea delle risorse finanziarie ai Centri di Responsabilità ; Visto il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 recante Norme in materia ambientale ; Visto il Decreto Legislativo 18 gennaio 2008, n. 4 recante Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 recante norme in materia ambientale ; Visto il D.Lgs. n. 205 del 3 dicembre 2010 recante Disposizioni di attuazione della Direttiva 2008/98CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive ; Vista la Legge Regionale 21 giugno 1999, n. 18, con la quale, fra l altro, è previsto che le Province approvino i progetti e rilascino le autorizzazioni relative alla realizzazione e all esercizio degli impianti di smaltimento e di recupero; Vista la Legge Regionale 31 ottobre 2006 n. 30, recante Disposizioni urgenti in materia ambientale ; Vista la l. r. 16 agosto 1995, n. 43, Norme in materia di valorizzazione delle risorse idriche e di tutela delle acque dall inquinamento ; Visto il Regolamento Regionale 10 luglio 2009 n.4 Disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavaggio aree esterne che reca al Capo II, la disciplina prevista dall art. 113, comma 3 del D.Lgs. 152/06; Visto il P.D del , successivamente modificato con il P.D. n del , con il quale la RE.VETRO S.r.l. è stata autorizzata ai sensi dell art. 208 del D.Lgs. 152/2006 alla realizzazione e contestuale gestione di un impianto per la messa in riserva e selezione di rifiuti non

2 pericolosi sito nel comune di Carasco in via Pian di Rocco 30; Vista la nota assunta a protocollo della Provincia di Genova con n del , con la quale RE. VETRO S.r.l. ha presentato ai sensi dell art. 208 del D.Lgs. 152/2006 istanza di integrazione dell autorizzazione; Considerato che la richiesta è finalizzata alla produzione di materie prime secondarie (EoW) mediante operazioni di recupero R3 sui rifiuti costituiti da rami e tronchi identificati col codice CER È prevista la selezione e separazione della parte facilmente compostabile (piccoli rami e fogliame) che sarà avviata a stoccaggio in apposito cassone scarrabile, mentre i rami di maggiori dimensioni e i tronchi saranno sottoposti a lavaggio mediante idropulitrice. Le operazioni di selezione e lavaggio saranno eseguite su piazzale di pertinenza e le acque prodotte dalle operazioni di lavaggio saranno raccolte dal sistema di regimazione e trattamento delle acque piovane di dilavamento e lavaggio attualmente installato e approvato ai sensi del R.R. n.4/2009. Al fine di non incrementare il volume di acqua da trattare l attività di lavaggio tronchi sarà svolta nei giorni non piovosi. Le modifiche richieste andranno quindi a modificare il Piano di Prevenzione e Gestione delle acque di prima pioggia, poiché lo stesso dovrà ricomprendere anche le acque di lavaggio dei legnami e della parte di piazzale interessato dalle lavorazioni in oggetto. Vista la relazione istruttoria redatta in data da personale dell Ufficio Suolo della Provincia di Genova; Visto il parere del redatto da personale tecnico dell Ufficio Acqua e Derivazioni Idriche della Provincia di Genova; Ritenuto che l impianto di depurazione della ditta RE. VETRO S.r.l. sia dimensionato in maniera sufficiente a trattare anche il maggior quantitativo di acque reflue derivanti dal lavaggio dei legnami; Visto il parere trasmesso con nota prot. n del dall Ufficio Strumenti Urbanistici della Provincia di Genova; Visto il parere con prescrizioni trasmesso con nota prot. n del dall ASL 4 Chiavarese; Visti gli esiti della conferenza dei Servizi svoltasi in data presso gli Uffici della Direzione Ambiente Ambiti Naturali e Trasporti della Provincia di Genova; Vista la nota assunta a protocollo della Provincia di Genova con n del , con la quale RE. VETRO S.r.l. ha comunicato la disposizione degli impianti autorizzati con P.D. n del , modificato con P.D del ; Vista la nota assunta a protocollo della Città Metropolitana di Genova con n del con la quale RE. VETRO S.r.l. ha comunicato una modifica non sostanziale dell impianto di depurazione acque meteoriche; Atteso che nella suddetta nota la società, in merito al trattamento delle acque derivanti dal lavaggio del legno, ha specificato che l acqua utilizzata per le operazioni di lavaggio sarà talmente poca che non riuscirà ad innescare la pompa di rilancio e pertanto ha richiesto che le analisi di controllo allo scarico siano eseguite le prime tre volte in cui verrà effettuata l operazione di lavaggio e solo nel caso in cui l impianto si attivi automaticamente. Vista la nota dell Ufficio Acqua e Derivazioni Idriche datata con la quale, relativamente alle modifiche dell impianto di depurazione, è stato trasmesso un parere di non sostanzialità con prescrizioni; Vista la nota assunta a protocollo della Città Metropolitana di Genova con n del con la quale la RE. VETRO S.r.l. ha chiesto di integrare la domanda di modifica dell autorizzazione con le seguenti ulteriori modifiche. 1) unificazione dei quantitativi e volumi annui gestiti dall'impianto in un unico valore complessivo inclusivo di tutte le tipologie; 2) raggruppamento dei quantitativi e volumi in stoccaggio istantaneo in tre aliquote così suddivise: rifiuti stoccati esclusivamente all'interno del capannone (metalli ferrosi e non, carta, plastica, misti e tessili) per un totale parziale di 350 t/440 m 3 ;

3 rifiuti stoccati sia all'interno del capannone che all'esterno (altri e vetro) per un totale parziale in interno di 88 t/90 m 3 e un totale parziale in esterno di 582 t/510 m 3 ; rifiuti stoccati esclusivamente all'esterno (legno) per un totale parziale di 60 t/50 m 3 Atteso che la società ha altresì dichiarato che a seguito delle modifiche richieste non subiranno modifiche né l entità dello stoccaggio istantaneo autorizzato (1.090 m 3 ) né il quantitativo annuo e neppure le modalità di stoccaggio prescritte; Considerato che le verifiche effettuate non hanno portato in evidenza situazioni, anche potenziali, di conflitto di interessi rispetto al procedimento in oggetto Tutto quanto ciò premesso, DISPONE 1) di modificare e integrare, ai sensi dell art. 208 del D.Lgs. 152/2006, l autorizzazione, rilasciata con il P.D. n del , così come modificato con P.D del , per la per la messa in riserva e selezione di rifiuti non pericolosi presso l impianto sito nel comune di Marasco in via Pian di Rocco 30, come di seguito riportato: a) la disposizione degli impianti di selezione e separazione dei rifiuti installati al coperto dovrà essere quella riportata nella planimetria di cui all Allegato 1 al presente provvedimento; b) presso il piazzale di pertinenza (nella zona antistante i box dedicati allo stoccaggio dei rifiuti) potranno essere svolte operazioni di selezione, lavaggio (mediante idropulitrice) e riduzione volumetrica (R3) dei rifiuti costituiti da rami e tronchi identificati col CER al fine di ottenere materiali che abbiano perso la connotazione di rifiuti; c) le caratteristiche dei non più rifiuti (EoW) prodotti mediante le operazioni di cui alla precedente lettera a) dovranno essere conformi a quanto indicato al paragrafo del D.M ; d) l attività di trattamento dei rifiuti di cui al CER non potrà essere superiore alle 10 t/g; e) lo scarrabile dedicato allo stoccaggio ai rifiuti costituiti da piccoli rami e fogliame, se posizionato sul piazzale, dovrà essere mantenuto coperto con telone quando non sono in corso le operazioni di carico e scarico; 2) di sostituire la tabella di cui al P.D. n del e s.m.i. con la tabella dell Allegato 2 al presente provvedimento; 3) di integrare l autorizzazione - rilasciata nell ambito dell autorizzazione unica di cui all art. 208 del D.Lgs. 152/06 e della la l.r. 16 agosto 2005, n. 43, nel rispetto dei limiti di cui alla tabella 3, I colonna, dell'allegato 5 alla parte III del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 alla RE.VETRO S.r.l. per lo scarico delle acque reflue industriali derivante dall insediamento di Via Pian di Rocco 30 nel Comune di Carasco, ed avente recapito nel T. Sturla, nel punto di coordinate geografiche in proiezione Gauss-Boaga Longitudine Est e Latitudine Nord ; 4) di approvare le modifiche al Piano di Prevenzione e Gestione relativo alle acque di prima pioggia e di lavaggio predisposto dalla ditta RE. VETRO S.r.l. ai sensi dell art.9 del Regolamento Regionale 10 luglio 2009 n.4 disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavaggio di aree esterne ; 5) di sottoporre RE.VETRO S.r.l. in relazione all autorizzazione di cui al precedente punto 3), al rispetto delle seguenti prescrizioni; a) le acque reflue derivanti dal lavaggio del legno dovranno essere sottoposte al trattamento completo di depurazione, compreso il passaggio dei reflui nella sezione di filtrazione a carboni attivi. Non sarà possibile convogliare le acque reflue in parola alla sola unità di filtrazione a sabbia;

4 b) dovrà essere indicata una stima delle acque di lavaggio che si presume utilizzare ad ogni campagna di lavaggio del legname; c) non dovranno essere effettuate le operazioni di lavaggio dei legname durante eventi meteorici; d) dall inizio dell attività di recupero in oggetto, dovranno essere effettuate analisi di controllo allo scarico in occasione delle prime tre operazioni di lavaggio del legno che comportino l attivazione automatica dell impianto. Il controllo analitico dovrà essere eseguito per i seguenti parametri: ph, COD, solidi sospesi totali, idrocarburi totali, piombo, cadmio, arsenico, nichel. 6) di trasmettere il presente provvedimento alla RE.VETRO S.r.l.; 7) di trasmettere il presente provvedimento all ASL 4 Chiavarese e all ARPAL per i controlli di rispettiva competenza; 8) di trasmettere il presente provvedimento alla Regione Liguria, al Comune di Carasco e all Albo alla Sezione Regionale dell Albo Gestori Ambientali del Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Si informa che contro il presente provvedimento può essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro i termini indicati nel D.Lgs 104/2010, oppure ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla notificazione o piena conoscenza del provvedimento. IL DIRIGENTE

5 Attestazione di esecutività La determinazione dirigenziale è diventata esecutiva, ai sensi dell art. 151, comma 4, del TUEL d.lgs 267/2000 o dell art. 77, comma 4, del Regolamento Provinciale sull ordinamento degli uffici e dei servizi, dal 10 giugno 2015 f.to Il Segretario Generale o suo delegato Genova, li 10 giugno 2015 Certificato di pubblicazione La determinazione dirigenziale è pubblicata all Albo Pretorio On Line della Città Metropolitana di Genova dal 11 giugno 2015 al 26 giugno 2015