ASSOCIATI PER CELVA.

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1 ASSOCIATI PER CELVA CORSO RE UMBERTO, TORINO TEL FAX VIA CHALLAND, AOSTA TEL FAX AVV. G I A N N I M A R I A S A R A C C O AVV. L A U R A F O R M E N T I N AVV. D A V I D E F I N O C C H I A R O A VV. F A B R I Z I O C O L A S U R D O AVV. M A R I A A N T O N I E T T A D A M A T O AVV. A N T O N I O F I N O C C H I A R O AVV. S T E F A N I A P E D A C E AVV. A L E S S I O F O L I G N O AVV. R A F F A E L E S C I R È AVV. N I C O L A R I C C I A R D I AVV. L O R E N Z O S O M M O AVV. N A D I N E S A INT C U N É A Z AVV. A N D R E A B A L D U C C I AVV. F E D E R I C A G I L L I A V O D AVV. S T E F A N O D I F R A N C E S C O Torino, lì 05 dicembre 2017 Spett.le Amministrazione Consorzio degli Enti Locali della Valle d Aosta - CELVA OGGETTO: Richiesta di accesso civico generalizzato ex art. 5, c. 2, del d.lgs. 33/2013- accesso a documentazione edilizia- limiti- parere. In data 20 novembre 2017, il CELVA, per conto dell Amministrazione comunale di Gressan, ha sottoposto all attenzione dei consulenti la questione di cui in oggetto. In particolare, l Amministrazione ha posto tre distinti quesiti: a) valutare se, a fronte di un istanza di accesso, sia sufficiente rilasciare copia dei titoli edilizi o se si debba consentire al richiedente anche l accesso agli elaborati progettuali allegati ai titoli; b) valutare se debbano essere coinvolti nel procedimento di cui sopra i soggetti controinteressati e, infine, c) determinare se possano essere addebitati al richiedente i costi di riproduzione. Per approfondire la questione, circa l estensione del diritto di accesso esercitato dal privato, si ritiene opportuna una, seppur breve, disamina dei fatti e della fattispecie di nostro interesse. Giova premettere che, nel caso concreto, si ritiene pacifico che l istanza di accesso generalizzato sia stata accettata dall Amministrazione comunale, la quale non è interessata ad opporre alcun diniego all esercizio di questo diritto da parte del privato cittadino. 1

2 In un primo momento, invece, l Amministrazione comunale di Gressan, ricevuta l istanza del privato cittadino di accesso ai documenti, aveva identificato siffatta richiesta alla stregua di un ordinario accesso documentale. L Amministrazione, non ritenendo sufficientemente chiara la richiesta formulata dal privato cittadino, aveva, quindi, diligentemente invitato il medesimo ad apportare le integrazioni necessarie, senza, però, ricevere alcun riscontro da parte dell istante. Quest ultimo si era rivolto al difensore civico, il quale, ritenendo che la richiesta formulata dal cittadino fosse da qualificare come un istanza di accesso generalizzato, ribadiva all Amministrazione che l istante avesse diritto a visionare la documentazione di suo interesse. A) Circa l oggetto della richiesta di accesso generalizzato ai titoli edilizi e agli elaborati progettuali. La richiesta formulata dal privato cittadino ha ad oggetto l intera documentazione edilizia relativa ad una struttura del territorio, nel caso che occupa un residence/condominio, senza alcuna chiara e specifica indicazione dei periodi temporali di interesse del richiedente. L Amministrazione, recependo quanto determinato dal difensore civico, avviava le ricerche dei documenti, degli atti e dei dati richiesti, a seguito della quale si rilevava l esistenza di 15 pratiche edilizie, concernenti la struttura di cui sopra, relative agli ultimi 15 anni di attività. In primo luogo, occorre riportare, in questa sede, come l articolo 5, comma 2, del d.lgs. 33/2013 preveda l obbligo, per la Pubblica Amministrazione, di garantire a chiunque il diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni. Inoltre, successivamente al parere reso dal Consiglio di Stato in data 18 febbraio 2016, non compare più, nel testo dell art. 5, comma 3, del d. lgs. 33/2013, l obbligo di identificare chiaramente i dati o i documenti cui si vuole accedere. Pertanto, nell ipotesi in cui venga formulata all Amministrazione una richiesta tale da non consentire una puntuale identificazione degli atti e dei documenti di interesse del richiedente, essa deve assistere il cittadino al fine di giungere ad una adeguata definizione dell oggetto della domanda, così come suggerito anche dalle Linee Guida ANAC (T.A.R. Campania, Napoli, , n.1183). Nel caso di specie, l Amministrazione comunale di Gressan si è comportata coerentemente a tali indicazioni. Relativamente all accesso dei titoli edilizi, deve ritenersi pacifica la sussistenza del diritto dell istante ad aver accesso a siffatti documenti. Infatti, ai sensi dell articolo 20, comma 6, del d.p.r. 380/2001, le concessioni edilizie sono atti pubblici, la cui pubblicazione risulta dall Albo pretorio (ex multis, T.A.R. Aosta, Sez. I, , n. 12; T.A.R. Catania, Sez. II, , n. 374; T.A.R. Ancona, Sez. II, , n. 923). 2

3 L indirizzo giurisprudenziale, ormai consolidato, rileva come non possa opporsi un diritto di riservatezza con riferimento alla concessione edilizia, in quanto non attiene alla sfera privata del titolare, essendo prima ancora che atto ampliativo delle facoltà del privato, atto di gestione del territorio e quindi oggetto di pubblicità (T.A.R. Puglia, Bari, Sez. III, , n. 2040). Questo orientamento giurisprudenziale ha evidenziato come per la loro diretta inerenza a provvedimenti pubblici, non possono essere in alcun modo sottratti all accesso e, pertanto, si ritiene opportuno assicurare a qualsiasi soggetto interessato la possibilità di visionare gli atti del procedimento di rilascio di un permesso di costruire, in ragione di un controllo diffuso sull attività edilizia, che il legislatore ha inteso garantire ed atteso che in subiecta materia non può essere affermata l esistenza di un diritto alla riservatezza in capo ai controinteressati (ex multis, T.A.R. Campania, Napoli, Sez. VI, , N. 1183). Relativamente alle tavole progettuali allegate alle concessioni edilizie, come rilevato da diverse pronunce, tra le quali la sentenza del T.A.R. di Aosta sopra riportata, il Giudice Amministrativo ha ritenuto, altresì, di consentire anche l accesso agli elaborati progettuali rigettando, anche in questa ipotesi, qualsiasi opposizione relativamente al diritto alla riservatezza dei soggetti controinteressati. Il Giudice Amministrativo ha chiarito che sussiste, infatti, il diritto di accedere ai titoli abilitativi rilasciati ed ai relativi atti progettuali dell'intervento (ex multis T.A.R. Aosta, Sez. I, , n. 12; T.A.R. Genova, Sez. II, , n. 855). Ne consegue, pertanto, che l Amministrazione comunale di Gressan è tenuta a concedere al privato cittadino richiedente l accesso non solo ai titoli edilizi, ma anche agli elaborati progettuali ad essi allegati. B) Con riferimento al coinvolgimento dei soggetti controinteressati. Successivamente al ricevimento di una richiesta di accesso generalizzato, la Pubblica Amministrazione è, altresì, tenuta, qualora dovesse riscontrarne la presenza, a coinvolgere i soggetti eventualmente controinteressati al procedimento. In primo luogo, si ritiene opportuno riportare la nozione di controinteressato ai sensi dell articolo 22 della legge 241/1990: per soggetti controinteressati, si intendono tutti i soggetti individuati o facilmente individuabili in base alla natura del documento richiesto, che dall esercizio dell accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza. Nel caso che occupa, dal momento che i titoli edilizi e gli elaborati progettuali sono atti pubblici e, quindi, soggetti alla pubblicazione obbligatoria di cui sopra e dato che non può opporsi, secondo giurisprudenza costante, un diritto alla riservatezza, non risulta essere necessario il coinvolgimento dei soggetti eventualmente controinteressati alla presa visione della documentazione di cui sopra (T.A.R. Campania, Napoli, Sez. VI, , n. 1183) 3

4 A sostegno di quanto appena esposto, la circolare 2/2017 del Ministero per la semplificazione e per la pubblica amministrazione ribadisce come l Amministrazione non sia tenuta a verificare la presenza di controinteressati qualora la richiesta di accesso civico generalizzato abbia ad oggetto dati la cui pubblicazione è obbligatoria. In breve, come si evince da un consolidato orientamento giurisprudenziale, e gli elaborati progettuali collegati alle concessioni edilizie sono anch essi atti pubblici e quindi suscettibili di pubblicazione: pertanto, non può essere opposto alla richiesta di accesso generalizzato ai titoli edilizi l interesse dei controinteressati a tutelare il proprio diritto alla riservatezza (ex multis, T.A.R. Campania, Napoli, Sez. VI, , n. 1183; T.A.R. Ancona, Sez. I, , n. 923; T.A.R. Puglia, Bari, Sez. II, , n. 1316; T.A.R. Roma, Sez. II, , n. 4790; T.A.R. Napoli, Sez. V, , n. 506; T.A.R. Salerno, Sez. II, , n. 597). Alla luce di quanto appena esposto, nel caso di specie, si rivelerebbe superfluo il coinvolgimento dei soggetti controinteressati dato che non sussiste, relativamente agli atti pubblici, alcun diritto alla riservatezza meritevole di tutela. C) Relativamente ai costi di riproduzione dei documenti oggetto della richiesta di accesso generalizzato. Il terzo quesito posto dall Amministrazione ai propri consulenti concerne l addebitabilità al richiedente dei costi di riproduzione dei documenti e degli atti cui si intende concedere l accesso generalizzato. In primo luogo, occorre rilevare come, al fine di agevolare l accesso generalizzato dei cittadini agli atti e ai dati in possesso delle pubbliche amministrazioni, il legislatore ha previsto che siffatto accesso sia a titolo gratuito. L articolo 5, comma 4, del d. lgs. 33/2013 prevede, infatti, che il rilascio dei dati o dei documenti in formato elettronico o cartaceo è gratuito, salvo il rimborso del costo effettivamente sostenuto e documentato dall amministrazione per la riproduzione su supporti materiali. Relativamente ai costi di riproduzione, anche la circolare 2/2017 ANAC stabilisce che l Amministrazione deve indicare al richiedente gli eventuali costi di riproduzione derivanti dalle diverse modalità di accesso. Alla luce di quanto previsto da siffatta normativa, qualora la Pubblica Amministrazione dovesse sostenere dei costi legati alla riproduzione dei documenti interessati dall accesso del privato cittadino, l Amministrazione è legittimata a richiedere al richiedente il rimborso delle spese sostenute: siffatte spese dovranno, però, essere indicate e documentate dall Amministrazione. La circolare 2/2017 ANAC ribadisce, inoltre, l opportunità di privilegiare la via telematica così da agevolare l accesso generalizzato e abbattere, altresì, gli eventuali costi di riproduzione. Nel 4

5 caso di specie, risulta, infatti, preferibile il rilascio in formato elettronico dei documenti di interesse del privato cittadino, soprattutto con riferimento agli elaborati progettuali interessati dall accesso generalizzato del privato cittadino. ***** Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento si rendesse necessario od opportuno, cogliendo altresì l attenzione per porgere i miei migliori saluti. Con ossequio. Avv. Laura Formentin 5