ALLEGATOA alla Dgr n. 22 del 11 gennaio 2011
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1 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 22 del 11 gennaio 2011 COMMISSIONE TECNICA REGIONALE SEZIONE AMBIENTE SEDUTA del 11 novembre 2010 OGGETTO: Consorzio AGRILUX Autorizzazione all installazione ed esercizio di due impianti di cogenerazione da 998 kwe ciascuno alimentati a biogas in Comune di Lozzo Atestino (PD) D.Lgs 387/2003 D.Lgs 152/2006 L.R. 11/2001 PREMESSE: La ditta Consorzio AGRILUX, con sede legale in Lozzo Atestino (PD), via Condotto n 3, ha presentato istanza di autorizzazione alla Regione del Veneto, ai sensi dell art. 12 del D.Lgs 387/2003, per la costruzione ed esercizio di due impianti di cogenerazione da 998 kwe ciascuno, alimentati dal biogas prodotto da digestione anaerobica ed opere accessorie. La richiesta, datata 10/03/2010 ed assunta al protocollo della Segreteria Regionale Ambiente e Territorio in data 12/03/10 con n /5700, è stata successivamente accettata al protocollo dell Unità Complessa Tutela Atmosfera, in data 21/05/2010; inoltre con nota datata 01/06/2010 la Ditta ha consegnato documentazione relativa al collegamento degli impianti alla rete di distribuzione ENEL, assunta al protocollo n /5719 il 03/06/10. La legge regionale 13 aprile 2001 n. 11, all'art. 42 comma 2 bis, ha stabilito che l'autorizzazione all'installazione ed esercizio di impianti di produzione di energia elettrica inferiori a 300 MW, è di competenza regionale. Per il rilascio dell autorizzazione è previsto, ai sensi del D.Lgs 387/2003, la partecipazione delle altre amministrazioni interessate, secondo la procedura della conferenza di servizi. Ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n del 11/07/2006, recante Primi indirizzi per la corretta applicazione del D.Lgs 3 aprile 2006, n. 152 la discussione in Commissione Tecnica Regionale Sezione Ambiente costituisce una fase dell iter amministrativo, limitata all espressione del parere dell Amministrazione Regionale sugli aspetti legati alle emissioni in atmosfera e alla produzione di energia elettrica e come tale sarà riportato dal rappresentante regionale all interno della Conferenza di Servizi. 1 di 9
2 La procedura autorizzativa si concluderà, all interno della Conferenza di Servizi, solamente una volta raccolti tutti i pareri degli Enti interessati. In accordo con quanto sopra detto, si è tenuto un incontro istruttorio della Conferenza di Servizi, convocata dagli uffici regionali, in data 16 giugno 2010, al quale sono state invitate la Provincia di Padova, il Comune di Lozzo Atestino, il dipartimento provinciale dell ARPAV, i rappresentanti regionali dell Unità di Progetto per l Energia e la Ditta. Durante l incontro, la ditta ha illustrato l iniziativa ed ha informato i convenuti che l intervento per il quale viene chiesta l autorizzazione consiste nell installazione di 2 cogeneratori che utilizzano il biogas prodotto dall impianto di recupero rifiuti già approvato dal Settore Ambiente della Provincia di Padova con provvedimento n. 5239/EC/2008 del 20/03/08. Il progetto approvato dalla Provincia, con titolo Impianto di recupero rifiuti Impianto di digestione anaerobica con recupero energetico da biogas prodotto da fonti rinnovabili, prevede la costruzione di un nuovo impianto costituito da due sezioni impiantistiche con due fermentatori in acciaio. I due nuovi fermentatori sostituiranno l esistente fermentatore in c.a. che sarà riconvertito a vasca di accumulo del digestato dopo le manutenzioni del caso. Veniva previsto il recupero energetico del biogas prodotto per mezzo di due gruppi separati di cogenerazione da kwe;, successivamente all autorizzazione, il progetto è stato oggetto di varianti non sostanziali per migliorie impiantistiche e interventi di adeguamento alle prescrizioni del provvedimento di autorizzazione. Nel provvedimento della Provincia è stata espressamente esclusa l autorizzazione dell impianto di cogenerazione alimentato a biogas che per competenza, come riportato in premessa, dev essere autorizzato dalla Regione. Per motivazioni aziendali le due sezioni impiantistiche di recupero energetico da biogas vengono separate nelle linee di biogas e ausiliari ottenendo due distinti ed indipendenti impianti di produzione energia elettrica e termica da 998 kwe. In particolare ciascun impianto di cogenerazione comprende un gruppo di cogenerazione da 998 kw elettrici alimentato dal biogas di un fermentatore dedicato, una propria linea del biogas e una propria linea elettrica di collegamento dal gruppo di cogenerazione alla relativa cabina di elevazione (trasformatore) e da questa, con linea in media tensione dedicata, alla cabina di consegna. Con la suddivisione dell impianto in 2 sezioni indipendenti i fermentatori restano invariati e così pure il tipo e le quantità di materiale in alimentazione. Inoltre rimane invariato il processo nel suo insieme, l impiantistica e le modalità di produzione di energia elettrica e termica. Pertanto l impianto di trattamento e recupero rifiuti con digestione anaerobica autorizzato dalla Provincia non viene modificato. Nel sito di proprietà del Consorzio Agrilux, è già presente un impianto di cogenerazione alimentato a biogas, con potenza elettrica di kw, installato nel febbraio del 2009 in sostituzione di 4 gruppi (più uno mantenuto in stand-by) che avevano potenza complessiva e portata di fumi combusti superiori. Tali gruppi erano stati autorizzati con decreto del Ministero dell Industria Commercio ed Artigianato del 29/07/1998 e la sostituzione è stata oggetto di modifica del tipo non sostanziale comunicata dal Consorzio Agrilux in data 15/03/ di 9
3 Il gruppo attualmente installato, denominato AGRILUX 1, verrà depotenziato agendo sul sistema di controllo ed impostando la potenza massima erogata sul valore di 998 KWe; la seconda sezione impiantistica (denominata AGRILUX 2) verrà installata con potenza nominale pari a 998 kwe. La potenza elettrica generata da ciascun gruppo di cogenerazione viene ceduta alla rete nazionale, mentre la potenza termica da recupero, effettuato al momento solo sul corpo motore e non sui fumi, alimenterà la rete di teleriscaldamento interna (riscaldamento digestori). L Unità di Progetto per l Energia non potendo partecipare alla riunione con fax prot /5908 del 28/05/10 ha richiesto alcuni chiarimenti circa il rendimento dei cogeneratori e le modalità di utilizzo dell energia termica disponibile. La ditta informa che è in fase di studio preliminare una rete di teleriscaldamento a servizio del limitrofo centro residenziale per ottimizzare lo sfruttamento del calore cogenerato. Sulla base delle richieste fatte nella riunione della Conferenza di Servizi la Ditta ha fornito elaborati integrativi/sostitutivi accompagnati da nota datata 30/09/10 ed acquisiti al protocollo regionale in data 30/09/10 col n /5719. Inoltre con nota del 19/07/10 assunta al protocollo regionale in data 2/08/10 col n /5719 è stata trasmessa la dichiarazione di non incidenza ambientale in sostituzione della relazione precedentemente fornita. DESCRIZIONE DELL IMPIANTO Ciascuno dei due impianti di progetto è completo delle seguenti parti costruttive: Un fermentatore (biodigestore) per la digestione anaerobica da m 3 mantenuto alle temperature di processo mediante rete di teleriscaldamento che utilizza il calore cogenerato Linea biogas con impianto di compressione e deumidificazione del biogas a servizio del gruppo di cogenerazione gruppo di cogenerazione a biogas da 998 kwe e 573 kwt Linea elettrica di collegamento dal cogeneratore al trasformatore (cabina elevazione) e da questo alla cabina di consegna con contatore collegato alla rete ENEL per contabilizzare l energia ceduta in rete Sono inoltre presenti, a servizio dei due impianti: un gasometro con capacità di stoccaggio di circa 500 mc che funge da deposito tampone per l accumulo di biogas in caso di fermo temporaneo di un cogeneratore una torcia per la combustione del biogas eventualmente prodotto in eccesso. 3 di 9
4 I cogeneratori Per ciascuno dei due gruppi di cogenerazione si avrà una produzione elettrica nominale di 998 kwe a fronte di una potenza termica immessa di kw che corrisponde ad un consumo in biogas di 480 Nmc/h. Il recupero termico effettuato sul circuito di acqua di raffreddamento motore ammonta complessivamente a 573 kwt per ciascun gruppo. Ogni modulo di cogenerazione è completo di motore a combustione interna a 4 tempi con 20 cilindri, alternatore sincrono, gruppo di scambiatori calore raffreddamento motore, quadri elettrici di controllo e comando, e trasformatore BT/MT. L intero modulo è alloggiato su struttura metallica di contenimento completamente chiusa idonea per installazione all esterno, completa di pannelli fonoassorbenti. La disposizione dei cogeneratori viene riportata nell illustrazione sottostante: 4 di 9
5 EMISSIONI ACUSTICHE Secondo quanto disposto dal Piano di Zonizzazione Acustica del comune di Lozzo Atestino l area in cui sorgerà l impianto è posta in classe 3^ (aree di tipo misto) con valori limite di: immissione di 60 db(a) per il periodo diurno e 50 db(a) in quello notturno; emissione di 55 db(a) per il periodo diurno e 45 db(a) in quello notturno. 5 di 9
6 Nella relazione previsionale dell impatto acustico presentata, sono stati valutati i livelli di disturbo acustico generati dagli impianti già esistenti, comprendenti un gruppo di cogenerazione analogo a quello che verrebbe installato, mediante opportune misurazioni effettuate in periodo diurno e notturno. Le misurazioni, effettuate in prossimità di ricettori sensibili rappresentativi della situazione ante-operam, ovvero a confine di alcune abitazioni poste a Nord Est dell impianto in Via Ca Basadonna ed a confine di abitazioni in Via Bellone in direzione Sud Ovest, hanno dato risultati al di sotto dei limiti imposti per la zona in esame. Il tecnico estensore della relazione ha dunque calcolato il livello di pressione sonora complessivo, ipotizzando l installazione del secondo gruppo di cogenerazione, pervenendo a risultati che verificano il rispetto dei limiti acustici di zona diurno, notturno e del criterio differenziale. INCIDENZA AMBIENTALE È stata presentata una dichiarazione circa la non incidenza sul sito della Rete Natura 2000 più prossimo all impianto, denominato SIC e ZPS IT "Colli Euganei Monte Lozzo Monte Ricco, distante dall area oggetto d intervento circa 600 metri. A seguito dell inoltro della dichiarazione al Servizio Reti Ecologiche e Biodiversità per l espressione del parere di competenza è stata successivamente acquisita la relazione istruttoria tecnica n REG/111/2010 del Comitato del 20/09/2010 della Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi, che ne ha riscontrato la conformità. EMISSIONI IN ATMOSFERA I gruppi di cogenerazione sono dotati di camini distinti con un altezza complessiva tra i 6 e i 10 metri sul piano campagna e diametro di circa 40 cm, a fronte di una alimentazione in biogas massima di 420 Nmc/h per motore, viene prevista una portata di fumi secchi per ogni camino di circa kg/h corrispondenti ad un volume in uscita di Nmc/h. L abbattimento del monossido di carbonio nonché degli incombusti avviene per il gruppo denominato AGRILUX 1 per mezzo di un termoreattore del tipo CL.AIR, mentre per il gruppo AGRILUX 2 viene utilizzato un depuratore catalitico ossidante. Per entrambi i gruppi il contenimento degli NO X è garantito dal sistema adottato di regolazione della combustione con formazione di miscela magra. Relativamente agli inquinanti in emissione, nelle perizie giurate allegate al progetto, tenuto conto dei sistemi di abbattimento adottati, viene previsto il rispetto dei valori che seguono: valori riferiti ad un tenore di ossigeno nei fumi anidri pari al 5% in volume Polveri 10 mg/nm 3 HCl 10 mg/nm 3 6 di 9
7 Carbonio organico totale 150 mg/nm 3 HF 2 mg/nm 3 NOx 450 mg/nm 3 CO 500 mg/nm 3 La Commissione Tecnica Regionale sezione Ambiente Considerato quanto esposto; Richiamata la normativa vigente in materia; Visto il progetto presentato e la relazione istruttoria che si intende qui richiamata; Previa ampia discussione per le motivazioni evidenziate di seguito ed in premessa; all unanimità dei presenti ESPRIME PARERE favorevole in merito alla richiesta di realizzazione di 2 impianti di produzione di energia elettrica e termica ed opere accessorie, alimentati a biogas da digestione anaerobica in comune di Lozzo Atestino, con le prescrizioni che seguono, fatte salve tutte le prescrizioni degli atti amministrativi precedenti: 1) Il combustibile usato nell impianto dovrà essere costituito unicamente da biogas avente le caratteristiche indicate al punto 2 dell Allegato 2 - Suballegato 1 del D.M. 05/02/98 come modificato dal D.M. n 186 del 05/04/06, le emissioni inquinanti dovranno rispettare i seguenti valori: valori medi calcolati per un periodo di campionamento di un ora e riferiti ad un tenore di ossigeno nei fumi anidri pari al 5% in volume Polveri 10 mg/nm 3 HCl 10 mg/nm 3 Carbonio organico totale 150 mg/nm 3 HF 2 mg/nm 3 NOx 450 mg/nm 3 CO 500 mg/nm 3 Per gli altri inquinanti dovranno essere rispettati i valori limite minimi di emissione così come indicati nel DM 05/02/98 al punto 2.3 dell All2 suballegato 1 7 di 9
8 2) Al fine di evitare la combustione in torcia di biogas prodotto in surplus, la produzione giornaliera di biogas non potrà essere superiore alla capacità di alimentazione massima dei motori installati; 3) Vengano eseguite analisi dei fumi con cadenza annuale e tenuta delle registrazioni; 4) I camini devono essere dotati di prese per misure e campionamenti delle sostanze emesse in atmosfera secondo i dettagli costruttivi riportati nella norma UNI EN e UNI EN 13284; 5) L impianto deve essere predisposto per consentire l accesso in sicurezza alle Autorità competenti per il controllo periodico delle emissioni; 6) La messa in esercizio dei nuovi motori dovrà essere comunicata alla U.C. Tutela Atmosfera della Regione Veneto e all A.R.P.A. competente per territorio con un anticipo di almeno quindici giorni; 7) Il termine per la messa a regime dei nuovi cogeneratori, decorrente dalla data di messa in esercizio degli stessi, è fissato in mesi due; 8) Vengano eseguite le analisi dei fumi entro il termine di dieci giorni dalla data fissata per la messa a regime dell impianto e successivamente con cadenza annuale concludendo il procedimento di rilevamento entro lo stesso mese di ogni anno; 9) Vengano rispettati i limiti previsti dalla zonizzazione acustica comunale; la ditta dovrà predisporre, entro un mese dalla messa a regime, una valutazione di impatto acustico con metodologia di esecuzione concordata con ARPAV, da inviare al Comune per attestare il rispetto delle norme sul rumore; 10) Ogni modifica all impianto dovrà essere preventivamente comunicata all autorità competente; 11) Il soggetto autorizzato dovrà provvedere al ripristino finale e al recupero ambientale dell'area anche in caso di chiusura dell'attività autorizzata. La dismissione dell'impianto deve avvenire nelle condizioni di massima sicurezza; il ripristino finale e il recupero finale dell'area ove insiste l'impianto devono essere effettuati ai sensi della normativa vigente e in accordo con le previsioni contenute nello strumento urbanistico vigente; 12) L impianto dovrà ottimizzare l efficienza termica, a tal fine dovrà essere presentato il progetto della rete di teleriscaldamento entro sei mesi dall autorizzazione. 8 di 9
9 COMMISSIONE TECNICA REGIONALE SEZIONE AMBIENTE SEDUTA del 11 novembre 2010 ELENCO ELABORATI 1. istanza di autorizzazione (prot /5700 del 12/03/10); 2. relazione tecnica (prot /5700 del 12/03/10); 3. relazione di compatibilità ambientale (prot /5700 del 12/03/10); 4. previsione tecnico-economica per rimessa in pristino dei luoghi (prot /5700 del 12/03/10); 5. descrizione modalità di depotenziamento gruppo AGRILUX 1 (prot /5700 del 12/03/10); 6. valutazione previsionale d'impatto acustico (prot /5719 del 30/09/10); 7. dichiarazione per Valutazione di incidenza ambientale (prot /5719 del 2/08/10); 8. perizia giurata attestante la qualità e la quantità delle emissioni inquinanti previste impianto AGRILUX 1 (prot /5700 del 12/03/10); 9. perizia giurata attestante la qualità e la quantità delle emissioni inquinanti previste impianto AGRILUX 2 (prot /5700 del 12/03/10); 10. planimetria generale con l individuazione dei punti di emissione e le altezze degli edifici più prossimi rev 01 (prot /5719 del 30/09/10); 11. planimetria di dettaglio piante e prospetti rev 01 (prot /5719 del 30/09/10); 12. schema elettrico unifilare rev 01 (prot /5719 del 30/09/10); 13. cabina consegna AGRILUX 2 pianta sezioni prospetti rev 01 (prot /5719 del 30/09/10); 14. locale tecnico particolare sala quadri/compressori (prot /5719 del 30/09/10). 9 di 9
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