ALLEGATOA alla Dgr n del 30 dicembre 2008

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1 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n del 30 dicembre 2008 COMMISSIONE TECNICA REGIONALE SEZIONE AMBIENTE SEDUTA DEL 27 novembre 2008 OGGETTO: ditta S.E.S.A. Società Estense Servizi Ambientali S.p.A. Autorizzazione alla costruzione ed esercizio di centrale di cogenerazione da 6 MWe, alimentata a metano, integrata alla rete di teleriscaldamento in comune di Este (PD) TLR ESTE SESA. D.Lgs 152/2006 L.R. 11/2001 PREMESSE: La ditta S.E.S.A. Società Estense Servizi Ambientali S.p.A., con sede legale in Este (PD), via Principe Amedeo n 43/a, ha presentato domanda per l autorizzazione di cui all oggetto, alla Regione del Veneto, Unità Complessa Tutela Atmosfera, dove è stata assunta in data 15/09/2008 con protocollo n /5719. La legge regionale 13 aprile 2001 n. 11, all'art. 42 comma 2 bis, ha stabilito che l'autorizzazione all'installazione ed esercizio di impianti di produzione di energia elettrica inferiori a 300 MW, è di competenza regionale. Per il rilascio dell autorizzazione è previsto, ai sensi del D.Lgs 152/2006, la partecipazione delle altre amministrazioni interessate, secondo la procedura della conferenza di servizi. Ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n del 11/07/2006, recante Primi indirizzi per la corretta applicazione del D.Lgs 3 aprile 2006, n. 152 la discussione in Commissione Tecnica Regionale Sezione Ambiente costituisce una fase dell iter amministrativo, limitata all espressione del parere dell Amministrazione Regionale sugli aspetti legati alle emissioni in atmosfera e alla produzione di energia elettrica e come tale sarà riportato dal rappresentante regionale all interno della Conferenza di Servizi. La procedura autorizzativa si concluderà, all interno della Conferenza di Servizi, solamente una volta raccolti tutti i pareri degli Enti interessati. In accordo con quanto sopra detto, si è tenuto un incontro istruttorio della Conferenza di Servizi, convocata dagli uffici regionali, in data 13 ottobre 2008, al quale sono state invitate la provincia di 1 di 6

2 Padova, il Comune di Este, il dipartimento provinciale dell ARPAV, la ditta e i rappresentanti regionali dell Unità di Progetto per l Energia. Durante l incontro, la ditta ha illustrato l iniziativa ed è stato convenuto che, per alcune opere necessarie al funzionamento dell impianto, quali un nuovo metanodotto per la fornitura del combustibile e una linea interrata a media tensione di collegamento alla rete elettrica locale per la cessione dell energia prodotta, la ditta dovrà procedere presso le autorità competenti (comuni e provincia) e i provvedimenti potranno confluire nell autorizzazione della Conferenza di Servizi decisoria. È stato stabilito di procedere nella stessa maniera anche per l autorizzazione relativa a due generatori di calore facenti parte del medesimo impianto, ma di competenza della Provincia. DESCRIZIONE DELL INIZIATIVA La società SESA S.p.a. si occupa, tra l altro, della realizzazione e gestione di una rete di teleriscaldamento che si sviluppa nei comuni di Este e di Ospedaletto Euganeo: attualmente è stato realizzato il primo stralcio funzionale di tale rete al servizio di utenze civili medio/grandi (scuole, ospedale, edifici pubblici, ecc.). Il primo stralcio della rete di teleriscaldamento è sovradimensionato per far fronte ad ulteriori ampliamenti ed allacciamenti di utenze urbane domestiche, da realizzarsi con successivi interventi nei due Comuni. La rete di teleriscaldamento realizzata nel suo insieme, assorbirà a regime una potenza, nei periodi invernali, di circa 23 MW termici che saranno forniti dalle centrali di cogenerazione a biogas esistenti e di futura realizzazione nell area impiantistica di Via Comuna del gestore SESA S.p.a., nonché dalla centrale di cogenerazione a gas metano del progetto in esame. Il recupero termico effettuato sulla centrale in oggetto metterà a disposizione circa 6 MWt, nei periodi di maggior consumo (dicembre gennaio) e per le emergenze tecniche-manutentive, saranno utilizzate le due caldaie alimentate a metano citate in premessa, con potenza complessiva di circa 7 MWt. Per soddisfare la richiesta termica verrà privilegiato l uso delle centrali di cogenerazione esistenti, alimentate a biogas, in grado di fornire circa 3,8 MWt e di altre macchine cogenerative anch esse alimentate a biogas, la cui autorizzazione è in itinere, che garantiranno altri 8 MWt. La potenza termica complessivamente erogabile al completamento dello sviluppo impiantistico ammonterà dunque a circa 25 MW, ma l utilizzo della centrale cogenerativa a metano sarà limitato a circa 4800 ore annue, distribuite per la maggior parte nel periodo invernale; nel periodo estivo sarà possibile raffrescare le grandi strutture collegate alla rete, convertendo l energia termica in frigorifera mediante assorbitori. 2 di 6

3 DESCRIZIONE DELL IMPIANTO La nuova centrale di cogenerazione a gas metano denominata TLR ESTE SESA è suddivisa in due gruppi di cogenerazione (gruppo di cogenerazione TLR 1 e gruppo di cogenerazione TLR2) della potenzialità per singolo cogeneratore di 3048 KWe e 3077 kwt a fronte di una potenza termica nominale di 7148 kw corrispondenti ad un consumo in metano di 752 Nmc/h. I singoli gruppi di cogenerazione sono complementari e indipendenti rendendo la centrale modulare nell erogazione della potenza termica richiesta dalla rete di teleriscaldamento. Il recupero termico avviene sia mediante il raffreddamento del corpo motore con scambiatore ad acqua che con scambiatore a fascio tubiero sui fumi gas di scarico. Ogni modulo di cogenerazione è completo di motore a combustione interna, modello Jenbacher J620 GS E12 a 4 tempi, alternatore sincrono, gruppo di scambiatori calore raffreddamento motore, quadri elettrici di controllo e comando e trasformatore BT/MT. L intero modulo è alloggiato su struttura metallica di contenimento completamente chiusa idonea per installazione all esterno, completa di pannelli fonoassorbenti. EMISSIONI ACUSTICHE Secondo quanto disposto dal Piano di Zonizzazione Acustica del comune di Este, l area in cui sorgerà l impianto, è posta in classe 3^ (aree di tipo misto) con valori limite di: immissione di 60 db(a) per il periodo diurno e 50 db(a) in quello notturno; emissione di 55 db(a) per il periodo diurno e 45 db(a) in quello notturno. La relazione di previsione dell impatto acustico generato dal nuovo impianto di cogenerazione alimentato a metano, ha considerato oltre agli impianti esistenti anche l inserimento di ulteriori nuovi impianti facenti parte del medesimo progetto di sviluppo aziendale, ovvero la realizzazione e attivazione di: nuovo gruppo di cogenerazione, a potenziamento dell'impianto già esistente, costituito da n. 2 motori (denominato SESA 4 e SESA 5), alimentati con il biogas proveniente dalla digestione anaerobica della parte liquida della FORSU; nuovo impianto di digestione anaerobica per la produzione di biogas completo di nuovi gruppi di cogenerazione a biogas costituiti da n. 4 motori (denominato SESA 6, SESA 7, SESA 8 e SESA 9) modello ECOMAX 14 BIO da 1415 kwe e 1345 Kwt alimentati con il biogas del nuovo impianto di digestione anaerobica. Le emissioni delle sorgenti future ed esistenti sono state inserite in un modello di propagazione del rumore che ha consentito al tecnico estensore della relazione di concludere evidenziando una situazione acustica generale rispettosa dei limiti fissati dalla zonizzazione comunale sia per il periodo diurno che notturno. 3 di 6

4 INCIDENZA AMBIENTALE Al progetto è stata allegata una relazione di screening per valutare i possibili impatti dell intervento sulla rete Natura 2000, nel quale sono stati considerati i siti più prossimi all impianto, denominati SIC e ZPS IT "Colli Euganei Monte Lozzo Monte Ricco e ZPS IT Le Vallette, distanti dall area oggetto d intervento rispettivamente m e m. Lo studio si conclude con l esclusione di effetti significativi negativi sui siti esaminati ed è stato inoltrato al Servizio Reti Ecologiche e Biodiversità per l espressione del parere di competenza. E stata successivamente acquisita la relazione istruttoria tecnica n REG/2008/50 del Comitato del 13/10/2008 della Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi, nella quale viene proposto il parere favorevole all intervento in progetto con le seguente prescrizione: 1. Sia realizzato nell intorno dell area di progetto un perimetro boscato (arboreo arbustivo) di larghezza non inferiore a ml 5,00 e ai fini di impedire possibili colonizzazioni di specie esotiche, siano utilizzate esclusivamente specie autoctone. EMISSIONI IN ATMOSFERA I gas combusti entranti negli scambiatori a tubi da fumo ad una temperatura di 424 C, previo passaggio in marmitte silenziatrici ed in marmitte catalitiche di cui entrambi i motori sono dotati per l abbattimento del monossido di carbonio nonché degli incombusti, saranno emessi in atmosfera tramite due camini distinti con un altezza complessiva di 13 metri sul piano campagna e diametro di circa 60 cm. La portata dei fumi secchi per ogni camino sarà di circa kg/h ad un tenore di O 2 di 10,8 %, corrispondenti ad un volume in uscita di Nmc/h. Relativamente agli inquinanti in emissione, tenuto conto del sistema adottato di regolazione della combustione per il contenimento degli ossidi di azoto e dei catalizzatori per l abbattimento del monossido di carbonio, viene previsto il rispetto dei valori che seguono riferiti ad un tenore d ossigeno del 5% nell effluente: NOx 450 mg/nmc CO 300 mg/nmc I valori della concentrazione degli inquinanti soddisfano i limiti previsti dal D.Lgs 152/2006 ed anche quelli più restrittivi, consigliati per tale tipologia dal Ministero della Sanità alle Regioni, su parere espresso dal Consiglio Superiore della Sanità, sessione XLII, sezione III^, seduta del 22 gennaio 1997; La Commissione Tecnica Regionale sezione Ambiente 4 di 6

5 Considerato quanto esposto; Richiamata la normativa vigente in materia; Visto il progetto presentato e la relazione istruttoria che si intende qui richiamata; Previa ampia discussione per le motivazioni evidenziate di seguito ed in premessa; all unanimità dei presenti ESPRIME PARERE favorevole in merito alla richiesta di autorizzazione dell impianto in oggetto, con le seguenti prescrizioni: 1) Preso atto che il Consiglio Comunale con deliberazione n 79 del 26/11/2008 ha stabilito che venga realizzata una consistente piantumazione nell area circostante gli impianti, siano individuate le modalità di integrazione e coordinazione con la prescrizione proposta dalla Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi citata precedentemente; 2) In tutte le condizioni di esercizio, con l esclusione dei periodi di arresti e guasti, vengano rispettati i valori limite di emissione, riferiti ad una percentuale di Ossigeno del 5%, di 450 mg/nmc per gli NOX, di 300 mg/nmc per il CO; 3) Vengano eseguite analisi dei fumi con cadenza annuale e tenuta delle registrazioni, vengano altresì registrate le operazioni di manutenzione e o sostituzione dei catalizzatori. 4) I camini devono essere dotati di prese per misure e campionamenti delle sostanze emesse in atmosfera secondo i dettagli costruttivi riportati nella norma UNI EN e UNI EN 13284; 5) L impianto deve essere predisposto per consentire l accesso in sicurezza alle Autorità competenti per il controllo periodico delle emissioni; 6) La messa in esercizio dell impianto dovrà essere comunicata alla U.C. Tutela Atmosfera della Regione Veneto e all A.R.P.A. competente per territorio con un anticipo di almeno quindici giorni; 7) Il termine per la messa a regime dell impianto, decorrente dalla data di messa in esercizio è fissato in mesi due; 8) Vengano rispettati i limiti previsti dalla zonizzazione acustica comunale; la ditta dovrà attestare, una volta realizzata l opera e dopo la sua messa a regime, il rispetto delle norme sul rumore mediante autocontrollo ed autocertificazione; 9) A seguito della dismissione dell impianto, dovrà essere ripristinato lo stato dei luoghi a carico del soggetto esercente. 5 di 6

6 COMMISSIONE TECNICA REGIONALE SEZIONE AMBIENTE SEDUTA DEL 27 novembre 2008 ELENCO ELABORATI 1. istanza di autorizzazione 2. relazione tecnica generale 3. perizia giurata attestante la qualità e la quantità delle emissioni inquinanti previste 4. previsione d'impatto acustico 5. studio di incidenza ambientale 6. verbale di istruttoria tecnica n REG/2008/50 7. planimetria generale con individuazione punti di emissione e altezze edifici più prossimi 8. planimetria di dettaglio e prospetti 9. schema a blocchi dell impianto 10. schema elettrico unifilare 6 di 6