OGGETTO: ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.

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1 Ministero dell Istruz ione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Centro 3 Brescia Via dei Mille 4b Brescia Tel Fax Cod. meccanografico: BSIC81600V - Cod. fiscale Cod. univoco: UFCEYP bsic81600v@istruzione.it Pec: bsic81600v@pec.istruzione.it Prot. n. 1991/A19 Brescia, 28 settembre 2015 AL COLLEGIO DEI DOCENTI E P.C. AL CONSIGLIO D ISTITUTO AL PERSONALE ATA ATTI ALBO OGGETTO: ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. IL DIRIGENTE SCOLASTICO - VISTO il D. Lgs 16 aprile 1994 n. 297; - VISTO il DPR 8 marzo 1999 n. 275; - VISTO il DPR 20 marzo 2009 n. 89; - VISTO D.M. 16 novembre 2012 n. 254 (Indicazioni Nazionali per il curricolo); - VISTO il CCNL Comparto Scuola, art 26, 27, 28, 29; - VISTO il D. Lgs 30 marzo 2001 n. 165, art 25; - VISTA la legge n. 107 del , recante la Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti ; - PRESO ATTO che l art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che: Alessandra Ferrari Pag. 1

2 1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa; 2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico; 3) il piano è approvato dal consiglio d istituto; 4) esso viene sottoposto alla verifica dell USR per accertarne la compatibilità con i limiti d organico assegnato e, all esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; 5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola; - TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori; EMANA ai sensi dell art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall art. 1 comma 14 della legge , n. 107, il seguente Atto d indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione A. Il POF triennale si articolerà indicativamente in quattro macroaree: 1. Organizzazione dell Istituto Comprensivo: 1.1. Direzione, Plessi, Coordinamenti 1.2. Comunicazione istituzionale interna ed esterna 1.3. Rapporti con il territorio 2. Organizzazione della didattica 2.1. Finalità educative 2.2. Scelte organizzative 2.3. Scelte metodologiche 2.4. Scelte progettuali 2.5. Scelte valutative Alessandra Ferrari Pag. 2

3 3. Valutazione 3.1. Valutazione sistematica di risultati e processi 4. Risorse umane e materiali 4.1. Organico docenti: posti comuni, di sostegno, per il potenziamento 4.2. Organico personale ATA 4.3. Disponibilità di aule e laboratori 4.4. Collaborazioni con Enti e soggetti del territorio 4.5. Partecipazione a reti B. Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente piano di miglioramento di cui all art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica n.80 dovranno costituire parte integrante del POF Triennale, in particolare: 1. Assumere l impianto curricolare e disciplinare quale punto cardine nella progettazione dell Offerta Formativa, con particolare riguardo alle intersezioni ed alle interdipendenze dei saperi; 2. Costruire e somministrare prove d ingresso, e finali comuni per le tutte le classi; 3. Definire ed applicare criteri di valutazione condivisi per le competenze chiave di cittadinanza; 4. Predisporre un percorso di continuità educativa agendo in effettivo raccordo tra la scuola Primaria e la scuola Secondaria di I grado, anche per costruire un percorso di orientamento alla scuola Secondaria di II grado più graduale e sistematico; 5. Assicurare unitarietà ed omogeneità dell Offerta Formativa erogata 6. Privilegiare progetti che siano trasversali rispetto alle discipline curricolari che sviluppino abilità sociali, logiche, linguistiche ed espressive; 7. Promuovere la collegialità, perché il soggetto educativo ha diritto ad un insegnamento coordinato e condiviso all interno dell organizzazione scolastica; Alessandra Ferrari Pag. 3

4 8. Favorire l organizzazione di iniziative di Recupero/Sostegno/Potenziamento attraverso l articolazione flessibile del gruppo classe/uo. C. Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative allo scorso anno ed in particolare dei seguenti aspetti: 1. Rivedere i criteri di passaggio da un grado all altro del percorso di istruzione; 2. Ridurre la varianza tra le classi adottando metodologie condivise tra i docenti; 3. Promuovere maggior equilibrio nella distribuzione degli alunni per fasce di voto; 4. Condivisione personale e collegiale degli esiti INVALSI D. Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell art.1 della Legge: commi 1-4 (finalità della legge e compiti delle scuole): 1. garantire la massima flessibilità e diversificazione del servizio scolastico, nonché l introduzione di tecnologie innovative; 2. porre l alunno al centro dell azione educativa, promuovendo la capacità di dare senso alla varietà delle esperienze e fornendo occasioni di sviluppo; 3. aiutare l alunno ad imparare ad imparare : in un contesto in rapida evoluzione, ricco di strumenti e di occasioni anche extrascolastiche di apprendimento, è importante che gli studenti acquisiscano la capacità di utilizzare un metodo di studio che consenta di capitalizzare le diverse esperienze; 4. valorizzare le potenzialità e gli stili di apprendimento attraverso varie metodologie didattiche; 5. promuovere l inclusione di tutti gli alunni attraverso esperienze attive ed adottando modalità didattiche laboratoriali, quali il cooperative learning, la peer education, la Ricerca-Azione. Alessandra Ferrari Pag. 4

5 commi 5-7 e 14 (fabbisogno dell organico dell autonomia, potenziamento dell offerta e obiettivi formativi prioritari): si terrà conto in particolare delle seguenti priorità: 1. attuare interventi individualizzati su alunni con BES attraverso il lavoro in piccolo gruppo; 2. Potenziare le competenze musicali; 3. Sviluppare le competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell educazione interculturale, prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; 4. valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all italiano e alla lingua inglese, anche mediante la metodologia CLIL; 5. Implementare il progetto Inglese veicolare nell IC, avviando la pratica della rilevazione delle competenze acquisite dagli alunni al termine di ciascun anno di corso; 6. Sviluppare le competenze digitali degli alunni e l utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media; 7. Valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare ed aumentare l interazione con le famiglie e con la comunità locale. per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere presente che: è utile predisporre l IC, dagli spazi ai laboratori, alle attrezzature e alla formazione di tutti gli utenti, all impiego delle TIC, concepite quale supporto alla didattica ed all acquisizione dei nuovi linguaggi e delle forme contemporanee della comunicazione. In particolare si raccomanda di promuovere la formazione del personale all utilizzo didattico delle TIC. per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell offerta formativa il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano; Alessandra Ferrari Pag. 5

6 nell ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un posto per l esonero del primo collaboratore del dirigente; nell ambito delle scelte di organizzazione, dovranno essere previste la figura del coordinatore di plesso, quella del coordinatore di classe e le Funzioni Strumentali; dovrà essere prevista l istituzione di dipartimenti per aree disciplinari e la figura di un coordinatore degli stessi. commi 10 e 12 (iniziative di formazione): 1. promuovere la formazione sulla didattica per competenze per una positiva ricaduta sul livello di apprendimento degli alunni; 2. implementare l esperienza della Ricerca-Azione in tutto l IC; 3. implementare la formazione sull acquisizione delle competenze sociali (LST). 4. approfondire le tematiche sui BES negli alunni; 5. prevedere iniziative di formazione rivolte agli studenti della secondaria di primo grado per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso; 6. programmare attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario su aspetti legati alle Nuove Tecnologie ed alla multiculturalità che contraddistingue l Istituto Comprensivo. E. i criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e l'attuazione delle attività, già definiti nei precedenti anni scolastici dal consiglio d istituto e recepiti nei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le presenti indicazioni potranno essere inseriti nel Piano; in particolare si ritiene di dovere inserire il seguente punto: Monitoraggio costante dell andamento e del gradimento dei progetti, delle attività e dei servizi erogati, per favorire la conoscenza e la pubblica condivisione dei risultati conseguiti dall IC nei concorsi, nelle manifestazioni, o comunque nelle situazioni di confronto dalle quali Alessandra Ferrari Pag. 6

7 sia desumibile, secondo parametri oggettivi, il livello di istruzione e delle competenze chiave di cittadinanza raggiunto dagli alunni. F. I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell organico del potenziamento devono fare esplicito riferimento ad aspetti emersi dal RAV, definendo l area disciplinare coinvolta. Si terrà conto del fatto che l organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l intera quota disponibile. G. Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. H. Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata, affiancata dal gruppo di lavoro che si costituirà all interno del collegio docenti, entro il 26 ottobre prossimo, per essere portata all esame del collegio stesso nella seduta del 27 ottobre, che è fin d ora fissata a tal fine. La Dirigente Scolastica Alessandra Ferrari Alessandra Ferrari Pag. 7