INDICE. Relazione geologica e idrogeologica 2 10

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2 INDICE 1 PREMESSE INQUADRAMENTO TERRITORIALE, GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO UNITA LITOSTRATIGRAFICHE QUADRO IDROGEOLOGICO VALUTAZIONE DEI DISSESTI STABILITÀ DELLE SPONDE SISMICITÀ DELL AREA NOTE CONCLUSIVE...9 Relazione geologica e idrogeologica 2 10

3 1 PREMESSE Il presente lavoro è condotto per il nuovo impianto idroelettrico di Borghetto sul fiume Gambara, per conto della società Hydro Gottolengo srl. A sud dell'abitato di Gottolengo, in località Cascina Travata, è presente l'invaso della Travataincorrispondenza dellaqualesiverificaunsaltodiquotadicirca1,50m. Il progetto prevede l'utilizzo di parte delle strutture esistenti costituite da una travata composta da due luci, intervallate da una pila centrale. Il progetto presenta uno schema impiantistico semplificato, tale da accorpare in un unico elemento tutti i componenti che caratterizzano un impianto idroelettrico: esso è costituito da una vite idraulica con funzione di canale derivatore posizionate nel fiume nella luce di sinistra, alla vite è calettato un generatore sincrono. Non è prevista la costruzione di un edificio di centrale ma solo la realizzazione di un piccolo locale insonorizzato, a copertura del generatore, all interno del quale sarà posto l armadio contenente tutti i quadri di comando e controllo e di consegna dell energia. L opera di presa consiste invece in una traversa tracimabile, impostata sull esistente travata, in grado di regolare il livello di ritenuta in relazione alle portate presenti nel fiume, costituita da una parte fissa, con soglia a quota pari all attuale struttura e da una parte completamente abbattibile, costituita da una paratoia a ventola con scudo d acciaio, con quota di ritenuta 42,50 m.s.l.m. e larghezza complessiva di 11,50 m. Il sistema è a sicurezza intrinseca in quanto al superamento d una soglia di guardia preimpostata (set-point), lo sbarramento s abbatte completamente in ogni condizione grazie alla spinta dell acqua e quindi senza bisogno di fonti d energia esterne, assicurando l apertura dello sbarramento anche in situazioni eccezionali. Relazione geologica e idrogeologica 3 10

4 La presente indagine ha riguardato un adeguato intorno dell area interessata dal nuovo impianto ed è stata così articolata: indagine generale sulla geologia ed idrogeologia dell'ambito territorialeincui ricade la zona in esame, al fine di inquadrare la situazione locale nel contesto della struttura geologica generale. verifica a mezzo di rilievi geologici delle eventuali condizioni di instabilità e/o rischio sismico dei luoghi succitati. I risultati dello studio sono graficamente illustrati nelle seguenti tavole, riportati in appendice alla presente relazione: Tav.I Inquadramento geografico scala 1: Tav.II Inquadramento geologico e geomorfologico scala 1: INQUADRAMENTO TERRITORIALE, GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO L area oggetto di studio ricade interamente nel comune di Gottolengo. Dal punto di vista morfologico il territorio appare sostanzialmente pianeggiante e privo di elementi significativi. Geograficamente l area esaminata si colloca a sud dell abitato di Gottolengo in direzione di Gambara, come rappresentato in Tav. I Inquadramento geografico. Le caratteristiche geologiche del territorio, desunte dalla cartografia esistente (Carta Geologica d Italia alla scala 1: , Fg. 61) e da indagini condotte ad hoc, sono riportate graficamente in Tav.II - Inquadramento geologico e geomorfologico. Il territorio di Gottolengo si presenta come una superficie sub-pianeggiante inciso da una dinamica fluviale meandriforme, posta su un unico piano debolmente immergente verso S. Tale piano, noto in letteratura come Livello Fondamentale della Pianura o anche Piano Generale Terrazzato, assume anche il significato di unità stratigrafica(alluvioni fluvioglaciali e fluviali würmiane della media pianura) in quanto costituito da sedimenti ghiaiosi e sabbiosi. Relazione geologica e idrogeologica 4 10

5 Come indicato in cartografia, le unità affioranti nell area sono tutte di origine continentale. Tali unità, caratteristiche di ambienti deposizionali fluviali e di età compresa fra il Pleistocene e l Olocene, si trovano così descritte in letteratura: Alluvioni medio-recenti (Olocene): corrispondono ai depositi affioranti con continuità lungo fasce più o meno ampie sulle sponde del Fiume Oglio e sono costituiti da sedimenti sabbioso-argillosi, talora ghiaiosi, terrazzati sugli alvei attuali, anche attualmente esondabili, fissati e coltivati; Fluvioglaciale Würm (Pleistocene superiore): corrispondono ai depositi sabbioso-argillosi, con lenti a ciottoli minuti, caratterizzati da suolo bruno o brunastro, talora rossastro, per dilavamento di paleosuoli preesistenti a monte. I principali elementi geomorfologici dell area esaminata si riferiscono alla storia geologica recente di questo territorio, nel quale il Fiume Oglio rappresenta l agente più importante, sia per quanto riguarda le fasi di deposizione e di erosione sia per quanto riguarda il cambiamento del suo corso. L andamento meandriforme del fiume Travata avvicina, talvolta, il corso attuale al ripiano Würmiano più elevato, determinando dislivelli superiori a 10 m. Inoltre, il corso del suddetto fiume risulta incassato rispetto al piano campagna circostante. 3 UNITA LITOSTRATIGRAFICHE Per quanto riguarda la litologia di superficie, si rileva come i depositi alluvionali e fluvioglaciali presenti siano prevalentemente costituiti da depositi sabbiosi,incui risulta molto variabile però la granulometria complessiva. Infatti, si distinguono: depositi sabbioso-limosi (Fluviale Würm): questo litotipo si rinviene prevalentemente a W dell area esaminata e costituisce il livello della pianura, delimitato da scarpate lungo i corsi d acqua principali; depositi sabbiosi talora ghiaiosi (Alluvioni medio-recenti): questo litotipo costituisce la parte più orientale del territorio esaminato. Relazione geologica e idrogeologica 5 10

6 4 QUADRO IDROGEOLOGICO La struttura geologica profonda, a cui è direttamente connesso il quadro idrogeologico, è caratterizzato da un estrema variabilità laterale e verticale, in funzione degli eventi che si sono succeduti in epoca Quaternaria. La successione idrogeologica a scala regionale è contraddistinta da quattro unità così distinte: UNITA' IDROGEOLOGICA SUPERFICIALE: corrisponde alla Unità I Ghiaiososabbiosa e risulta costituita da sabbie e ghiaie dei sedimenti alluvionali recenti e di quelli fluvioglaciali Würmiani. Tale unità possiede un elevata permeabilità ed è, quindi, sede di un acquifero ad elevato rendimento; UNITA' IDROGEOLOGICA INTERMEDIA: corrisponde alla Unità II Conglomeratica ed è costituita da una successione di conglomerati, sabbie, arenarie e raramente ghiaie, con scarse intercalazioni argillose attribuibili alle fasi glaciali Mindel e Riss. A livello della media pianura, i conglomerati e le arenarie lasciano il posto a sabbie, ghiaie e argille (Unità Fluvioglaciale Mindel- Riss); UNITA' IDROGEOLOGICA PROFONDA: corrisponde alla Unità III Villafranchiana ed è formata da depositi continentali poco permeabili, poiché prevalgono le argille e i limi dalal tipica colorazione grigio-azzurra. Tale unità ospita, generalmente, lenti ghiaioso-sabbiose di discreta estensione e di modesto spessore. Questa unità idrogeologica poggia su sedimenti pleistocenici antichi di origine marina. 5 VALUTAZIONE DEI DISSESTI STABILITÀ DELLE SPONDE La zona in esame è caratterizzata da un andamento morfologico pianeggiante e privo di elementi di criticità, per quanto riguarda l eventuale manifestarsi di fenomeni di dissesto. Del resto, nell Inventario dei Fenomeni Franosi redatto dalla Regione Lombardia (cfr. progetto IFFI), nell area esaminata non sono segnalati processi di instabilità, né pregressi né potenziali. Relazione geologica e idrogeologica 6 10

7 Si è analizzato, inoltre, l inventario dei dissesti contenuto nel Piano di Stralcio per l Assetto Idrogeologico(PAI), che conferma l assenza di fenomeni di instabilità. Il sopralluogo in sito ha confermato l assenza di fenomeni di instabilità di sorta. Si omette, per tale ragione, di riportare in allegato la Carta dei Dissesti. Nel corso del sopralluogo effettuato, inoltre, si è evidenziata una situazione spondale decisamente priva di elementi di pericolo. 6 SISMICITÀ DELL AREA La nuova normativa sismica (OPCM n del 20/3/2003 e OPCM n del 28/4/2006) suddivide il territorio nazionale in 4 classi di sismicità, ciascuna caratterizzata da un rappresentativo valore di accelerazione orizzontale massima, a g, al bedrock (formazione rocciosa di base), espressa come aliquota dell accelerazione gravitazionale g. La Regione Lombardia con D.G.R. 7/11/2003 n.7/14964, ha recepito, seppure in via transitoria e fino a nuova determinazione, la classificazione contenuta nell OPCM n In accordo con tale Ordinanza, il comune di Gottolengo ricade in classe 4. A tale categoria la normativa assegna al parametro a g il valore di 0,05 g. In Fig.1 è mostrato uno stralcio della Mappa di pericolosità sismica nazionale. Come si osserva, le valutazioni condotte dall Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia assegnano al territorio comunale valori di a g compresi nell intervallo 0,100g 0,125g per un periodo di ritorno pari a 475anni (ovverochehannounaprobabilitàdioccorrenzadel10%in50anni). Il recente D.M. 14 gennaio 2008 non prevede più l attribuzione di un unico valore del parametro di scuotimento a g a ciascuna zona sismica. Per ogni sito esaminato,l accelerazione a g si determina per interpolazione partendo da una griglia di punti derivante dalla Mappa di pericolosità sismica redatta dall INGV nel In accordo con il D.M. 14/01/2008, il terreno dell area in esame può essere attribuito alla categoria C - Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di V s,30 compresi tra Relazione geologica e idrogeologica 7 10

8 180m/se360m/s(ovvero15<N SPT,30 <50neiterreniagranagrossae70<c u,30 <250kPa nei terreni a grana fina). Da un punto di vista topografico, l area esaminata presenta una pendenza media inferiore a 15 e, pertanto, ricade nella categoria T1. I valori dei parametri di pericolosità sismica, determinati secondo quanto previsto nel D.M. 14/01/2008, sono raccolti in tabella 1. I coefficienti sismici sono indicati in tabella 2. Fig. 1 Stralcio della Mappa di pericolosità sismica nazionale. Relazione geologica e idrogeologica 8 10

9 Stato Limite T rit [anni] a g [g] F 0 [-] T c* [s] Operatività (SLO) 30 0,035 2,517 0,212 Danno (SLD) 50 0,044 2,499 0,245 Salvaguardia vita (SLV) 475 0,116 2,519 0,275 Prevenzione collasso (SLC) 975 0,155 2,479 0,278 Tab. 1 Parametri di pericolosità sismica al sito. Coefficienti Sismici SLO SLD SLV SLC S s 1,500 1,500 1,500 1,470 C c 1,750 1,670 1,610 1,600 S t 1,000 1,000 1,000 1,000 k h 0,011 0,013 0,042 0,055 k v 0,005 0,007 0,021 0,027 A max [m/s 2 ] 0,522 0,652 1,702 2,230 Beta 0,200 0,200 0,240 0,240 Tab.2 Coefficienti sismici. 7 NOTE CONCLUSIVE Nel presente lavoro viene analizzato il quadro geologico, idrogeologico, litologico e sismico che caratterizza l area interessata dalla realizzazione dell impianto idroelettrico di Borghetto mediante derivazione d acqua sul fiume Travata. Relazione geologica e idrogeologica 9 10

10 E stata valutata, inoltre, l'eventuale presenza di elementi di pericolosità, legati sia a fenomeni di dissesto, che di instabilità delle sponde che, infine, di amplificazione sismica per effetti locali. A tal riguardo, le osservazioni raccolte evidenziano un quadro complessivamente favorevole all esecuzione delle opere previste in progetto. Itecnici: Relazione geologica e idrogeologica 10 10

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