Natura ed organizzazione delle strutture societarie più idonee alla costituzione e gestione degli impianti.
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- Cristiano Marconi
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1 Natura ed organizzazione delle strutture societarie più idonee alla costituzione e gestione degli impianti. Beppe Tresso Ipla. S.p.A. Torino, 23 marzo 2010
2 Lo sviluppo tecnologico
3 Rendimento elettrico Curve di sviluppo Tecnologico Turbine ORC Gassificazione Impegno
4 Argomenti Premessa: la questione energetica
5 Domanda Energetica mondiale Che ci piaccia o meno, il consumo di energia è destinato a crescere nei prossimi anni!
6 Utilizzo delle fonti di Energia Le risorse fossili resteranno per molto tempo la principale fonte energetica dell umanità. Il petrolio continuerà ad essere la prima fonte energetica per I trasporti
7 Il prezzo di un bene NEL BREVE TERMINE: 1. Domanda 2. Aspettative 3. Costi di produzione 4. Disponibilità materie prime NEL LUNGO PERIODO: 1. Disponibilità materie prime 2. Costi di produzione 3. Domanda 4. Aspettative
8 COE cents/kwh COE cents/kwh Le rinnovabili costeranno sempre meno Wind PhotoVoltaic Geothermal 60 Solar thermal Biomass Source: NREL Energy Analysis Office ( 1 These graphs are reflections of historical cost trends NOT precise annual historical data. Updated: October 2002
9 Esaurimento delle risorse fossili Gas nel 2068 Carbone nel 2140 Petrolio nel Uranio nel 2144
10 Cina & India Cina e India sono le economie con il maggior tasso di crescita e le loro politiche energetiche condizioneranno il nostro futuro % % %
11 Energia rinnovabile + Efficienza Electricity Heating and Cooling Small scale RE in buildings Biofuels Bio-business Energy efficiency
12 Conclusioni La biomassa non è un sostitutivo del petrolio. Le politiche UE di incentivazione delle rinnovabili dovrebbero continuare per molti anni a venire. L impiego dell energia in ambito locale sfugge alle regole del consumo razionale. Le opportunità connesse alle incentivazioni sono a disposizione di tutti. Occorre un approccio differente nelle modalità di gestione delle risorse energetiche.
13 Necessità di azione istituzionale Senza un ruolo diretto della Regione, le incentivazioni tariffarie produrranno: FORSE una non significativa integrazione reddituale di alcuni agricoltori; pochi impianti, allestiti tra difficoltà, ostacoli e resistenze burocratiche. Impresa Azione Istituzionale SICURAMENTE aumenti del costo della tecnologia; una diffusa speculazione economica basata sull aggiramento delle finalità dell incentivazione governativa e sul commercio di biomassa a basso costo di importazione, senza ricaduta economica e sociale sul nostro territorio.
14 Argomenti Premesse Le biomasse possono rappresentare un elemento di sviluppo economico e sociale del territorio piemontese?
15 In Italia l energia rinnovabile rende! Biogas 7 22 Biomasse 7 22 Oli vegetali 6 20 Idroelettrico 9 16 Eolico 9 16 Fotovoltaico Rientro su investimento (anni) Tasso Interno Rendimento % Fonte: Alessandro Nova, Università Bocconi, 2009 Rispetto all esigenze del territorio piemontese, i valori di riferimento debbono essere ritarati in quanto: Il prezzo di acquisto di mercato della biomassa (40/45 ton.) non è in grado di attivare filiere locali. Ai costi di investimento per la tecnologia si debbono aggiungere le spese necessarie per le attrezzature di filiera. E comunque evidente l alto rendimento degli investimenti nel campo delle biomasse.
16 Elementi caratterizzanti la proposta Ipla Sostegno allo sviluppo di impianti di bassa potenza. Ubicazione impianti compatibile con le esigenze di utilizzo dell energia termica. Gestione flessibile e sostenibile di / ha di bosco per impianto. Minimizzazione costi di trasporto e movimentazione biomassa. Obiettivo di valorizzazione economica della Biomassa: 80 /ton. Prezzo limite per lo sviluppo di filiere locali (incremento occupazione) In grado di agevolare lo sviluppo dei consorzi (senza subirne i tempi lunghi) e favorire una semplificazione delle complessità associative.
17 Per la prima volta ci sono tutte le condizioni per una consistente valorizzazione economica dei territori montani del Piemonte. Gravità Acqua Sole Biomassa DOMANDA: 0,28 per kwe ha di fatto creato un mercato nuovo. INDOTTO: dall energia lo spinta per lo sviluppo di tutta la filiera legno. ASPETTATIVA: Interesse diffuso, attesa e fiducia. Energia Territorio Filiere
18 Elementi di contesto per avviare la filiera energetica regionale Normativa UE Incentivi Statali POR / PSR Regione Piemonte Legge forestale Legge Sulle Comunità Montane TERRITORIO Superficie forestale estesa: 36% del totale regionale. Territori marginali raggiungibili e prossimali ad aree fortemente industrializzate. SVILUPPO TECNOLOGICO SPINTA NORMATIVA Innovazione tecnologica e di processo ha portato ad incrementi sostanziali della quota di rendimento elettrico ottenendo anche riduzioni elevatissime dei residui e delle emissioni.
19 Elementi fertilizzanti FINANZA DI PROGETTO SOGGETTI PUBBLICI FACILITATORI TERRITORIO SVILUPPO TECNOLOGICO SPINTA NORMATIVA GARANZIE E ASSICURAZIONI
20 Argomenti Premesse Le biomasse possono rappresentare un elemento di sviluppo economico e sociale del territorio piemontese? Cenni sulle tipologie societarie possibili.
21 Schema di gestione Comunità Montana Società per gestione Energia Consorzio Forestale o altra struttura di conferimento
22 La Legge vieta alle amministrazioni pubbliche (di cui al comma 2, dell articolo 1 del D.Lgs , N. 165) di costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, e neanche mantenere o assumere partecipazioni direttamente o indirettamente e anche di minoranza in tali società... è però sempre ammessa la costituzione di società che producano servizi di interesse generale e l assunzione di partecipazioni in tali società.
23 Schema di gestione Comunità Montana Consorzio Forestale o altra struttura di conferimento Società per gestione Energia Inserire nel programma amministrativo della Comunità Montana l obiettivo di valorizzare i beni collettivi del territorio ai fini di: 1. Creazione filiere locali 2. Valorizzazione biomasse del territorio 3. Autoproduzione di reddito promuovendo Consorzio e Società
24 Società pubbliche Si rivolge a: Disciplina: Finalità: FINANZIARIA 2008 Art. 3 comma 27 L 244/07 Amministrazioni pubbliche Art. 1 Comma2 D.Lgs 165/01 Beni e servizi strettamente necessarie alle finalità istituzionali. Attività riferite alla mission degli Enti e all interesse pubblico. LEGGE BERSANI Art. 13 L. 248/2006 Amministrazioni pubbliche regionali e locali. Beni e servizi strumentali all attività dell Ente (con esclusione dei servizi pubblici locali). Attività rivolte essenzialmente alle PPAA e NON al pubblico.
25 Profili giurisprudenziali L. 244 Art 3. La Corte sostiene, dopo aver fatto riferimento alle norme indicate in precedenza, che spetta al singolo ente valutare quali siano le necessità della comunità locale e, nell ambito delle compatibilità finanziarie e gestionali, avviare le politiche necessarie per soddisfarle. Secondo la Corte sicuramente il rafforzamento e lo sviluppo dell economia e delle attività produttive rientrano tra i bisogni che l Ente può contribuire a soddisfare, ma è necessario che l organo di governo effettui un analisi per verificare che sussista una effettiva esigenza e che la stessa possa essere soddisfatta solo a seguito di un intervento diretto dell ente locale.
26 Schema di gestione Comunità Montana Società per gestione Energia Consorzio Forestale o altra struttura di conferimento E meglio se la società NON compra la biomassa dal consorzio: problemi di bandi, prezzo riconosciuto per la biomassa, filiera corta.
27 Schema di gestione Comunità Montana 51 % Società per gestione Energia Consorzio Forestale o altra struttura di conferimento Piano di gestione forestale Gestione proprietà pubbliche / private Organizzazione filiera foresta - legno Fornitura legname o cippato x energia Ripartizione vantaggi economici Il Consorzio può affidare alla società la gestione del proprio PIANO AZIENDALE
28 Schema di gestione Comunità Montana 51 % Società per gestione Energia Consorzio Forestale o altra struttura di conferimento Piano di gestione forestale Gestione proprietà pubbliche / private Organizzazione filiera foresta - legno Fornitura legname o cippato x energia Ripartizione vantaggi economici Il Consorzio può acquisire una partecipazione societaria.
29 Schema di gestione Comunità Montana 51 % Società per gestione Energia Consorzio Forestale o altra struttura di conferimento DOPPIO OGGETTO La società individua il socio privato secondo le linee interpretative individuate dalla Commissione Europea come modalità ordinaria di ricorso al mercato. Contestualmente: la qualità di socio l attribuzione dei compiti operativi connessi alla gestione del servizio partecipazione non inferiore al 40%.
30 Schema di gestione Comunità Montana 51 % Società per gestione Energia Partner Tecnologico Consorzio Forestale o altra struttura di conferimento (eventuale partecipazione societaria) Know how tecnico Garanzie Partner Industriali Know how gestionale Operatori di filiera (Società/ cooperative) (Eventuali) soci pubblici Impiego calore Conferimento Assets
31 Schema di gestione Comunità Montana 51 % Società per gestione Energia Partner Tecnologico Consorzio Forestale o altra struttura di conferimento (eventuale partecipazione societaria) Know how tecnico Garanzie Partner Industriali Know how gestionale Operatori di filiera (Società/ cooperative) E meglio se il partner industriale porta la tecnologia. (Eventuali) soci pubblici Impiego calore Conferimento Assets
32 Schema di gestione Comunità Montana 51 % Società per gestione Energia Partner Tecnologico Consorzio Forestale o altra struttura di conferimento (eventuale partecipazione societaria) Piano di gestione forestale Gestione proprietà pubbliche / private Organizzazione filiera foresta - legno Fornitura legname o cippato x energia Ripartizione vantaggi economici Know how tecnico Garanzie Partner Industriali Know how gestionale Operatori di filiera (Società/ cooperative) (Eventuali) soci pubblici Impiego calore Conferimento Assets
33 Argomenti Premesse Le biomasse possono rappresentare un elemento di sviluppo economico e sociale del territorio piemontese? Cenni sulle tipologie societarie possibili. Oggetto statuto e iter procedurale.
34 Oggetto statuto Promozione delle risorse endogene del territorio. Biomassa, ma non solo. Codice di autodisciplina / codice etico. Parametri di efficienza ed efficacia. Monitoraggio.
35 Iter Ricognizione: oggetto sociale (non ampio) e inerenza territoriale e correlazione fra l attività societaria e il perseguimento degli interessi della comunità amministrata; Delibera ad hoc; Programmazione; Avviamento della procedura; Gara a doppio oggetto.
36 Fine prima parte. Grazie dell attenzione!!! Beppe Tresso
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