contro nei confronti di per l'annullamento

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Gabriela Spano
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1 N /2010 REG.SEN.. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda) ha pronunciato la presente SENTENZA ex art. 21 e 26 della legge 1034/71 e successive modifiche e integrazioni, Sul ricorso numero di registro generale 429 del 2010, proposto da: [Ricorrente 1] [Ricorrente 2], rappresentati e difesi dagli avv. Alessandro Cortesi, Massimo Marconi, con domicilio eletto presso Giuseppe Onofri in Brescia, via Ferramola, 14 contro Istituto Zooprofilattico Sperimentale [Resistente], rappresentato e difeso dagli avv. Fiorenzo Bertuzzi, Gianpaolo Sina, Silvano Venturi, con domicilio eletto presso Gianpaolo Sina in Brescia, via Diaz, 9 (Fax=030/ ); nei confronti di [Controinteressato]; per l'annullamento previa sospensione dell'efficacia, della nota 24 febbraio 2010 prot. n 5337, con la quale l Istituto Zooprofilattico ha comunicato al ricorrente l esclusione dalla gara indetta giusta bando inviato alla GUCE il 5 gennaio 2010 per affidare con il metodo dell offerta economicamente più vantaggiosa i servizi di progettazione definitiva, direzione lavori e prestazioni

2 accessorie finalizzate all appalto integrato relativo alla realizzazione della nuova sede di Forlì ; della nota 24 febbraio 2010 prot. n 5338, con la quale l Istituto ha convocato le offerenti alla seduta successiva di gara, escludendo il ricorrente; del verbale di gara 8 marzo 2010 n 2, di riammissione di alcune soltanto delle offerenti; della nota 12 marzo 2010 prot. n 7154, con la quale l Istituto ha comunicato la reiezione della richiesta di riammissione del ricorrente; di ogni atto presupposto, consequenziale o connesso, ivi compresi in modo espresso quelli contenenti parti idonee a determinare l esclusione del ricorrente; nonché per la condanna dell amministrazione resistente al risarcimento del danno in forma specifica ovvero per equivalente; Visto il ricorso con i relativi allegati; Visto l'atto di costituzione in giudizio di Istituto Zooprofilattico Sperimentale [Resistente]; Viste le memorie difensive; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nella camera di consiglio del giorno 13 maggio 2010 il dott. Francesco Gambato Spisani e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale; Avvisate le stesse parti ai sensi dell'art. 21 decimo comma della legge n. 1034/71, introdotto dalla legge n. 205/2000; Rilevato: - che con i provvedimenti impugnati l Istituto zooprofilattico [Resistente] ha escluso [Ricorrente1], anche quale capogruppo di un costituendo RTI, dalla gara indetta giusta bando inviato alla GUCE il 5 gennaio 2010 per affidare con il

3 metodo dell offerta economicamente più vantaggiosa i servizi di progettazione definitiva, direzione lavori e prestazioni accessorie finalizzate all appalto integrato relativo alla realizzazione della propria nuova sede forlivese (doc. 10 ricorrente, copia bando; doc. ti 1, copia provvedimento di esclusione, nota 24 febbraio 2010 prot. n 5337, e 6, copia provvedimento che respinge la richiesta di riammissione, nota 12 marzo 2010 prot. n 7154); - che a fondamento dell esclusione l Istituto ha dedotto il mancato rispetto delle modalità di consegna del plico con l offerta, di cui al capo 1 lettere a) e b) del disciplinare di gara; ha in particolare ritenuto che il plico della ricorrente, consegnato a mano presso la propria sede, non si potesse ritenere consegnato mediante autoprestazione così come richiesto dal bando, dato che tale modalità avrebbe a suo avviso implicato la previa apposizione sul plico stesso di affrancatura da annullare con bollo a data presso un ufficio postale (doc. 11 ricorrente, copia disciplinare, doc. ti 1 e 6 ricorrente, cit.); - che con unico motivo il ricorrente deduce violazione di legge, in quanto per autoprestazione si intenderebbe a suo avviso proprio la materiale consegna del plico al destinatario da parte del mittente, senza ulteriori formalità da parte sua. Ha quindi chiesto l annullamento degli atti e il risarcimento del danno, anche in forma specifica; - che il ricorso per annullamento è fondato e va accolto. L art. 8 del d. lgs. 22 luglio 1991 n 261 definisce l autoprestazione postale semplicemente come prestazione di servizi postali da parte della persona fisica o giuridica che è all'origine della corrispondenza, senza richiedere per configurarla alcun intervento delle Poste Italiane, e ciò in perfetta conformità con il diritto europeo in materia, nell interpretazione che ne è stata data da Corte di Giustizia CE 11 marzo 2004 in C- 2490/02 Asempre. Tale decisione ha infatti escluso che per eseguire un autoprestazione postale la normativa di uno Stato membro possa prevedere, per

4 eseguire la stessa, un intervento del cd. prestatore del servizio universale, perché altrimenti il suo monopolio ne sarebbe rafforzato, contro l obiettivo di limitata liberalizzazione delle direttive in materia. E pertanto illegittimo l operato dell amministrazione convenuta, che ha considerato autoprestazione solo l invio mediante plico recapitato a mano, ma previamente affrancato e bollato dall ufficio postale; si deve in tal senso disattendere l orientamento giurisprudenziale dalla stessa invocato a proprio favore, espresso per tutte da TAR Campania Salerno, sez. I, 14 giugno 2007 n 743. L annullamento, per la precisione, va disposto quanto ai due verbali indicati in dispositivo, i quali sono lesivi per il ricorrente, avendo disposto e confermato l esclusione (doc. ti 5 e 10 Istituto, copie di essi; la volontà di impugnarli è univoca nel ricorso); quanto agli altri provvedimenti, privi di autonoma attitudine lesiva, la domanda va dichiarata inammissibile;; - che all annullamento degli atti suddetti consegue la riammissione della ricorrente alla gara, e in tal senso va accolta la domanda risarcitoria; - che le spese seguono la soccombenza e si liquidano come da dispositivo nei confronti dell amministrazione e si possono compensare nei confronti della controinteressata; P.Q.M. il Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia, sezione seconda di Brescia, definitivamente pronunciando, così provvede: accoglie in parte la domanda di annullamento, e per l effetto annulla i verbali 23 febbraio 2010 e 8 marzo 2010 della gara di cui in epigrafe quanto alla esclusione della ricorrente dalla stessa; dichiara la domanda di annullamento inammissibile quanto ai residui provvedimenti impugnati; accoglie la domanda risarcitoria in forma specifica, e per l effetto condanna l amministrazione intimata a riammettere il ricorrente alla procedura;

5 condanna l amministrazione intimata a rifondere al ricorrente le spese del giudizio, spese che liquida in (euro tremila/00) oltre rimborso spese forfetario, contributo unificato, IVA e CPA di legge; compensa per intero le spese nei confronti della controinteressata. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Brescia nella camera di consiglio del giorno 13 maggio 2010 con l'intervento dei Signori: Giorgio Calderoni, Presidente Stefano Tenca, Primo Referendario Francesco Gambato Spisani, Primo Referendario, Estensore L'ESTENSORE IL PRESIDENTE DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 14/05/2010 (Art. 55, L. 27/4/1982, n. 186) IL SEGRETARIO

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