Gli scenari per l'economia della Lombardia

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1 milano 8 novembre 2011 conferenza stampa indagine congiunturale industria lombarda Gli scenari per l'economia della Lombardia

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3 Le previsioni per il Lo scenario per l'economia lombarda qui presentato si basa sulle più recenti previsioni macro (17 ottobre) e regionali (28 ottobre) di Prometeia, integrate con i risultati delle indagini congiunturali di Unioncamere Lombardia, relative al 3 trimestre Secondo le informazioni più recenti, l'economia lombarda ha chiuso il 2010 con una dinamica del PIL piuttosto sostenuta (+1,9% vs. +1,3% della media nazionale). Per il 2011 si segnala un rallentamento della crescita regionale (+1,0%) che, pur rimanendo superiore alla media nazionale (+0,6%), si riduce di circa la metà rispetto al 2010 per effetto dei recenti provvedimenti di finanza pubblica e del peggioramento della situazione economica internazionale. 3

4 Le previsioni per il L'impatto della situazione economica interna ed internazionale che si è creata a partire da luglio si manifesta in pieno sulle previsioni per il 2012: il tasso di crescita dell'economia lombarda è appena positivo (+0,2%) e si inserisce in un quadro nazionale difficile (-0,3%). Nella valutazione delle prospettive di crescita per il 2012 della Lombardia si è tenuto conto dei segnali provenienti dalle indagini congiunturali di Unioncamere (aggiornate al 3 trimestre), che indicano come la produzione industriale mantenga una dinamica positiva e come i servizi alle imprese evidenzino una possibile ripresa. Rimane invece critica la situazione dei servizi alle famiglie e delle vendite al dettaglio. Queste informazioni hanno portato ad una lieve revisione verso l'alto del tasso di crescita dell'economia lombarda per il 2012 rispetto alle previsioni regionali diffuse da Prometeia a fine ottobre. 4

5 Le previsioni per il Per il 2013 e 2014 ci si attende un tasso di crescita della Lombardia appena superiore al +1,0%, nell'ipotesi che l'economia superi in modo positivo la fase di consolidamento delle finanze pubbliche. Si tratta comunque di uno scenario fortemente condizionato sulle scelte di politica economica che verranno prese nelle prossime settimane. 5

6 Il confronto con altre regioni La Lombardia mantiene un significativo differenziale positivo rispetto alla media nazionale per tutto il periodo esaminato e si posiziona a partire dal 2010 come una delle regioni economicamente più dinamiche. Sembra essere superata dal Veneto solo nel 2010 (si tratta peraltro di un dato provvisorio) ed in genere è allineata con Veneto ed Emilia Romagna. Più consistente lo scarto con il Lazio e con le regioni meridionali più grandi. Queste ultime evidenziano una significativa difficoltà ad agganciarsi alla ripresa sia nel 2010 (dati provvisori) che nel

7 La dinamica del PIL in Lombardia ed in alcune regioni (var. % / valori concatenati 2000) Regioni Lombardia -6,5 1,9 1,0 0,2 1,0 1,2 Piemonte -6,4 1,5 0,6-0,2 0,6 0,9 Veneto -6,1 2,8 0,8-0,2 0,8 1,1 Liguria -3,5 0,2 0,3-0,5 0,3 0,6 Emilia Romagna -6,1 1,5 0,9 0,0 0,9 1,2 Toscana -4,4 0,2 0,5-0,4 0,5 0,8 Lazio -3,5 1,5 0,5-0,3 0,5 0,8 Campania -5,4-0,6 0,2-0,6 0,2 0,5 Puglia -5,2-0,2 0,2-0,7 0,2 0,5 Sicilia -3,8 1,3 0,2-0,6 0,2 0,5 Nord Ovest -6,2 1,7 0,8-0,1 0,8 1,1 Nord Est -5,2 2,1 0,6-0,2 0,7 1,0 Centro -4,1 1,2 0,5-0,4 0,5 0,8 Mezzogiorno -4,4 0,2 0,3-0,6 0,2 0,5 Italia -5,2 1,3 0,6-0,3 0,6 0,9 7

8 La revisione dello scenario per le regioni italiane Il confronto con lo scenario presentato il 26 luglio presenta alcune residue variazioni per il 2010 che derivano dall'inserimento in banca dati dei preconsutivi sui PIL regionali pubblicati da SVIMEZ. La revisione dello scenario è piuttosto intensa per il 2011, con un aggiustamento verso il basso del tasso di crescita del PIL di circa -1 pp, più marcato nel Nord Est, dove maggiori fino a luglio erano le attese di un consolidamento della ripresa. Viceversa la revisione è meno intensa nelle regioni meridionali che evidenziavano già nello scenario di luglio una dinamica più contenuta. 8

9 La dinamica del PIL (differenze % rispetto allo scenario del 26 luglio) Regioni Lombardia 0,0 0,1-0,2-0,9-0,1-0,1 Piemonte 0,0 0,2-0,4-1,1-0,2-0,1 Veneto 0,0 0,6-0,5-1,4-0,3-0,2 Liguria 0,0-0,7-0,4-1,2-0,3-0,2 Emilia Romagna 0,0-0,5-0,4-1,3-0,2-0,2 Toscana 0,0-1,0-0,2-1,1-0,2-0,2 Lazio 0,0 0,3-0,4-1,2-0,3-0,3 Campania 0,0-0,8-0,1-0,9 0,0 0,0 Puglia 0,0-0,3 0,1-0,7 0,1 0,1 Sicilia 0,0 1,2-0,2-0,9-0,1 0,0 Nord Ovest 0,0 0,0-0,3-1,1-0,2-0,1 Nord Est 0,0 0,2-0,5-1,4-0,4-0,3 Centro 0,0 0,0-0,4-1,2-0,3-0,2 Mezzogiorno 0,0 0,0-0,1-0,8 0,0 0,0 Italia 0,0 0,0-0,3-1,1-0,2-0,1 9

10 I fattori della ripresa Lo scenario attuale è caratterizzato rispetto a quello di luglio dall'ulteriore rallentamento del commercio estero e dalla stasi nel 2012 di tutte le componenti della domanda interna: investimenti, consumi delle famiglie e spese delle AAPP. Le esportazioni verso l'estero rimangono la componente più dinamica della domanda (+3,2% nel 2012), ma evidenziano un significativo rallentamento rispetto al 2010, anno della ripresa del commercio estero (+8,9%). Per il 2012 ci si attende la quasi stazionarietà delle spese per consumi delle famiglie (- 0,2%) ed una ulteriore riduzione delle spese delle AAPP (-0,7%) che prosegue nel 2013 (-0,2%) e che si somma alla riduzione sperimentata nel La situazione sul mercato del lavoro rimane relativamente stabile, con un tasso di disoccupazione che raggiunge il 6,1% nel 2012 per poi stabilizzarsi. L'aggiustamento del mercato del lavoro si scarica anche sul tasso di attività, che si riduce dal +46,8% del 2009 al +45,4% del

11 Lombardia: scenario di previsioni al 2014 (var. % / valori concatenati 2000) Indicatori Prodotto interno lordo -6,5 1,9 1,0 0,2 1,0 1,2 Saldo regionale (% risorse interne) 12,2 10,7 9,6 11,5 12,1 12,1 Domanda interna (al netto var. scorte) -4,5 1,6 1,0-0,2 0,6 1,0 Consumi finali interni -1,4 1,0 0,8-0,2 0,4 0,7 - spesa per consumi delle famiglie -2,0 1,4 1,0-0,1 0,5 0,8 - spesa per consumi delle AAPP e delle ISP 0,9-0,5 0,0-0,7-0,2 0,3 Investimenti fissi lordi -14,8 3,6 1,6-0,3 1,4 2,2 Importazioni di beni dall estero -12,7 10,1-1,1 2,2 5,3 5,4 Esportazioni di beni verso l estero -19,8 8,9 4,0 3,2 4,7 5,1 Rapporti caratteristici (%): Tasso di occupazione 44,3 43,7 43,2 43,0 42,9 43,0 Tasso di disoccupazione 5,7 5,9 5,8 6,1 6,1 5,7 Tasso di attività 46,8 46,3 45,7 45,6 45,5 45,4 Reddito disponibile (var. %) -4,4 1,1 2,6 1,3 2,4 3,7 Deflatore dei consumi (var. %) 0,1 1,4 2,7 1,8 1,9 2,1 11

12 Scenario per la Lombardia (differenze % rispetto allo scenario del 26 luglio) Indicatori Prodotto interno lordo 0,0 0,1-0,2-0,9-0,1-0,1 Saldo regionale (% risorse interne) 0,0-0,1 0,6 1,5 1,8 1,4 Domanda interna (al netto var. scorte) 0,0 0,1-0,1-1,5-0,3-0,1 Consumi finali interni 0,0 0,0-0,1-1,1-0,3-0,1 - spesa per consumi delle famiglie 0,0 0,1-0,1-1,2-0,3-0,2 - spesa per consumi delle AAPP e delle ISP 0,0-0,2 0,0-0,9-0,5 0,1 Investimenti fissi lordi 0,0 0,3-0,2-2,9-0,2-0,1 Importazioni di beni dall estero 0,0 0,0-2,5-3,9-0,4-0,4 Esportazioni di beni verso l estero 0,0 0,0-1,3-3,3-1,1-1,2 Rapporti caratteristici (%): Tasso di occupazione 0,0 0,0-0,4-0,5-0,5-0,5 Tasso di disoccupazione 0,0 0,0 0,0 0,3 0,4 0,3 Tasso di attività 0,0 0,0-0,4-0,4-0,4-0,3 Reddito disponibile (var. %) -0,4 0,1 0,2-1,3-0,5 0,8 Deflatore dei consumi (var. %) 0,0 0,0-0,1 0,1-0,2 0,1 12

13 Massimo Guagnini prometeia spa via g. marconi 43, bologna, italia tel , fax