Dipartimento Universitario Clinico di Scienze mediche, chirurgiche e della salute

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1 1. Finalità generali del CLTRMIR II Corso di Laurea in Tecnico di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia, attivato presso il Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute ha durata triennale e rilascia il titolo di Laurea in Tecnico sanitario di radiologia medica, per immagini e radioterapia (Classe delle lauree nelle professioni sanitarie tecniche). I laureati "tecnici sanitari di radiologia medica" sono, ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 1, comma 1, gli operatori delle professioni sanitarie che svolgono con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali nonché dagli specifici codici deontologici ed utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell'assistenza nell'età evolutiva, adulta e geriatrica. I laureati nella classe sono dotati di un'adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire loro sia la migliore comprensione dei più rilevanti elementi, che sono alla base dei processi fisiologici e patologici ai quali è rivolto il loro intervento preventivo e terapeutico, sia la massima integrazione con le altre professioni. Devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. Le strutture didattiche devono individuare e costruire altrettanti percorsi formativi atti alla realizzazione delle diverse figure di laureati funzionali ai profili professionali individuati dei decreti dei Ministero della sanità. Le strutture didattiche individuano a tal fine, mediante l'opportuna selezione degli ambiti disciplinari delle attività formative caratterizzanti, con particolare riguardo ai settori scientifico-disciplinari professionalizzanti, gli specifici percorsi formativi delle professioni sanitarie comprese nella classe. In particolare, i laureati nella classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere le competenze professionali di seguito indicate e specificate riguardo ai singoli profili identificati con provvedimenti della competente autorità ministeriale. II raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che includa anche l'acquisizione di competenze comportamentali e che venga conseguita nel contesto lavorativo specifico di ogni profilo, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro. Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l'attività formativa pratica e di tirocinio clinico, svolta con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente assegnati, coordinata dal Direttore delle attività didattiche. I laureati della classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere le competenze previste dagli specifici profili professionali. In particolare, nell'ambito della professione sanitaria di tecnico di radiologia medica, per immagini e radioterapia, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. dei Ministero della sanità 26 settembre 1994, n. 746 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili degli atti di loro competenza e sono autorizzati ad espletare indagini e prestazioni radiologiche, nel rispetto delle norme di radioprotezione previste dall'unione Europea. I laureati in tecniche diagnostiche radiologiche sono abilitati

2 a svolgere, in conformità a quanto disposto dalla legge 31 gennaio 1983, n. 25, in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, su prescrizione medica tutti gli interventi che richiedono l'uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti, sia artificiali che naturali, di energie termiche, ultrasoniche, di risonanza magnetica nucleare nonché gli interventi per la protezionistica fisica o dosimetrica; partecipano alla programmazione e gestiscono l'erogazione di prestazioni polivalenti di loro competenza in collaborazione diretta con il medico radiodiagnosta, con il medico nucleare, con il medico radioterapista e con il fisico sanitario, secondo protocolli diagnostici e terapeutici preventivamente definiti dal responsabile della struttura, sono responsabili degli atti di loro competenza, in particolare controllando il corretto funzionamento delle apparecchiature loro affidate, provvedendo alla eliminazione di inconvenienti di modesta entità e attuando programmi di verifica e controllo a garanzia della qualità secondo indicatori e standard predefiniti; svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie pubbliche o private, in rapporto di dipendenza o libero professionale; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca. 2. Organi del CLTRMIR Sono organi del Corso di Laurea: il Coordinatore del Corso di Laurea Il Vice-Coordinatore del Corso di Laurea il Direttore delle attività didattiche i Coordinatori didattici di anno e di insegnamento la Commissione didattica il Consiglio del Corso di Laurea 2.1. del Corso di Laurea del Corso di Laurea è eletto dal Consiglio di Laurea, tra i Professori di ruolo ed i ricercatori a tempo pieno, con le medesime modalità previste dall art 27 dello Statuto, per l elezione del Direttore di Dipartimento, nonché tenendo conto di quanto espresso nell art 16 del regolamento del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute, e resta in carica per tre anni accademici. - è rieleggibile, per non più di un secondo mandato consecutivo. Le elezioni, che si svolgono a scrutinio segreto, vengono convocate dal Decano del Consiglio, almeno 2 mesi prima della scadenza. Le candidature devono essere presentate almeno una settimana prima delle elezioni. In caso di cessazione anticipata del Coordinatore la convocazione per le nuove

3 elezioni deve essere inviata con un anticipo di 15 giorni. del Corso di Laurea dirige e coordina le attività del Consiglio del Corso di Laurea, convoca e presiede il Consiglio del Corso di Laurea e la Commissione Didattica e rappresenta il Consiglio del Corso di Laurea nei consessi accademici e all'esterno, nel rispetto dei deliberati del Consiglio del Corso di Laurea. 2.2 Il Vice Coordinatore Il Vice Coordinatore è nominato dal Consiglio del corso di laurea su indicazione del Coordinatore del Corso di Laurea tra i Professori di ruolo ed i ricercatori a tempo pieno, resta in carica per tre anni accademici ed è rinominabile, come Vice Coordinatore, per non più di un secondo mandato consecutivo. Il Vice Coordinatore coadiuva il Coordinatore del Corso di Laurea, in tutte le sue funzioni e ne assume i compiti, in caso di impedimento; in caso di dimissioni anticipate del Coordinatore del Corso di Laurea, rimane in carica fino ad elezione del Coordinatore Il Direttore delle attività didattiche Il Direttore delle attività didattiche del Corso di Laurea è di norma un docente anche non universitario in possesso di una laurea magistrale nella materia specifica e di documentata esperienza in campo professionale specifico, eletto dal Consiglio del corso di laurea tra i docenti del profilo professionale specifico e dura in carica un triennio accademico ed è rieleggibile. Il Direttore delle attività didattiche coordina gli insegnamenti e le attività professionalizzanti, la scelta formativa, la selezione dei tutori, la supervisione e la valutazione delle attività tutoriali e di coordinamento teorico-pratico. Il Direttore delle attività didattiche, al fine di assistere gli studenti durante il tirocinio e renderli attivamente partecipi del processo formativo, assegna gli studenti a tutori di primo livello messi a disposizione dell Università da parte delle Amministrazioni del Servizio Sanitario Regionale sulla base di appositi protocolli d intesa. Valuta i carichi di lavoro effettivi di ogni periodo didattico e propone gli aggiustamenti necessari per il miglioramento dell'efficienza didattica complessiva; propone la distribuzione temporale delle attività didattiche nell'ambito del Calendario didattico. Le funzioni di tutore di primo livello sono attribuite al personale appartenente allo specifico profilo professionale con consolidata esperienza professionale e didattica, che opera a tempo pieno presso il Corso di Laurea: compartecipando alla progettazione generale dell apprendimento clinico; è responsabile dei percorsi individualizzati di apprendimento, della gestione e supervisione di interventi formativi in ambito clinico e della valutazione formativa nella specifica esperienza di tirocinio utilizzando nella sua attività educativa metodologie innovative;

4 compartecipa alla valutazione finale dello studente. Il rapporto studenti / tutor di primo livello di norma non deve essere superiore a 15 / 1 secondo la normativa europea. Il tutor di primo livello è coadiuvato, nella sua attività, da altri tecnici di radiologia medica operanti nei servizi (tutori di secondo livello) che, a tempo parziale, si occupano dell'addestramento professionale nelle varie sedi di tirocinio. Questi vengono nominati annualmente dal Consiglio del Corso di Laurea su proposta del Responsabile delle attività professionalizzanti che ne coordina le attività. Di norma svolge le funzioni di Segretario del Consiglio di corso di Laurea I Coordinatori Didattici di Anno e di Insegnamento I Coordinatori Didattici di Anno sono designati dal Consiglio del corso di laurea tra i docenti dei rispettivi anni e restano in carica per tre anni accademici, corrispondenti a quelli del Coordinatore del Corso di Laurea. I Coordinatori Didattici di anno convocano i Coordinatori Didattici di insegnamento ed una rappresentanza degli studenti del proprio anno sia con funzioni organizzative e di proposta per la C.D. sia per trasmettere ad essi le istruttorie della C.D. verificandone il rispetto I Coordinatori Didattici di Insegnamento sono designati dal Consiglio del Corso di Laurea tra i Docenti di ciascun Corso, su proposta dei Coordinatori di anno e vengono, di norma, scelti dagli stessi Docenti del Corso, basandosi su criteri di competenza specifica e di rappresentatività. I Coordinatori Didattici di Insegnamento durano in carica tre anni e sono rinnovabili. I Coordinatori di Insegnamento hanno i seguenti compiti e funzioni: referente per la C.D. e per gli studenti responsabile della corretta conduzione di tutte le attività didattiche, previste per il conseguimento degli obiettivi definiti, per l insegnamento stesso custode del registro degli esami coordinatore per la preparazione delle prove dì esame responsabile della programmazione del calendario degli esami che deve essere trasmesso e concordato con la C.D. prima dell inizio dell anno accademico responsabile della gestione degli appelli e della registrazione on-line degli esami

5 2.5. LA Commissione Didattica (CD) La CD è composta dal Coordinatore del Corso di Laurea, dal Vice Coordinatore, e dal Direttore delle attività didattiche, dai Coordinatori didattici d anno e da uno dei rappresentanti degli studenti. del Corso di Laurea può integrare la C.D., con, non oltre, tre membri, scelti tra i Docenti di ruolo ed i ricercatori, ai quali possono essere attribuite specifiche deleghe. Della C.D. fanno parte, di diritto, il Coordinatore del Corso di Laurea uscente, per un anno, ed il Coordinatore del Corso di Laurea incoming, quando eletto. Entrambi partecipano alle riunioni, senza diritto di voto. La C.D. resta in carica, per tre anni accademici, corrispondenti a quelli del Coordinatore del Corso di Laurea. In caso di dimissioni anticipate, del Coordinatore del Corso di Laurea, decade, al termine dell'anno accademico in corso. La mancata partecipazione agli incontri della C.D., per tre volte consecutive, senza aver addotto giustificazione scritta, o per cinque volte, consecutive, anche con giustificazione, implica la decadenza, automatica, dalla C.D. per i membri designati dal Coordinatore del Corso di Laurea e per il rappresentante degli studenti e dalla C.D., nonché dalla carica di Coordinatore didattico d anno, per i Coordinatori d anno. La C.D., di norma, si riunisce almeno tre volte all'anno e viene convocata dal Coordinatore del Corso di Laurea, o per suo mandato dal Vice-Coordinatore, oppure su richiesta di almeno due/terzi dei membri della Commissione. La C.D., consultati i Coordinatori dei Corsi ed i docenti dei sett ori scientificodisciplinari afferenti agli ambiti disciplinari della classe, esercita le seguenti funzioni istruttorie, nei confronti del Consiglio del Corso di Laurea, o deliberative su specifico mandato dello stesso: 1. Identifica gli obiettivi formativi del core curriculum ed attribuisce loro i crediti formativi, in base all'impegno temporale, complessivo, richiesto agli studenti per il loro conseguimento. 2. Aggrega gli obiettivi formativi nei corsi di insegnamento, che risultano funzionali alle finalità formative del Consiglio del Corso di Laurea. 3. Propone, con il consenso degli interessati, le afferenze ai Corsi di insegnamento dei Professori e dei Ricercatori, tenendo conto delle necessità didattiche del Consiglio del Corso di Laurea, delle appartenenze dei docenti ai settori scientifico-disciplinari, delle loro propensioni anche in relazione all'attività di ricerca e del carico didattico individuale. 4. Pianifica, con i Coordinatori e di concerto con i docenti, l'assegnazione ai Professori e ai Ricercatori dei compiti didattici specifici, finalizzati al conseguimento degli obiettivi formativi di ciascun Corso, garantendo, nello stesso

6 tempo, l'efficacia formativa e il rispetto delle competenze individuali. 5. Individua, con i docenti, le metodologie didattiche adeguate al conseguimento dei singoli obiettivi didattico-formativi. 6. Organizza l'offerta di attività didattiche elettive e ne propone l'attivazione al Consiglio del Corso di Laurea. 7. Valuta e propone al Consiglio il riconoscimento del percorso formativo di laureati presso università straniere o di studenti trasferiti da altri Corsi di Laurea dell'ateneo o da Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia di altre sedi italiane. 8. Valuta i bandi e propone gli affidamenti. 9. Svolge le funzioni di Commissione di gestione AQ (Assicurazione di Qualità) del corso di studio occupandosi delle funzioni periodiche di autovalutazione; 10. In condizioni di urgenza può assumere decisioni subcondicione che saranno successivamente sottoposte alla approvazione del primo Consiglio di Corso di Laurea; 11. Prima dell inizio di ogni anno accademico propone ai consigli di Corso di Laurea la calendarizzazione degli esami di profitto, delle sedute dei Diplomi di laurea, e delle rispettive commissioni; 12. Le riunioni della C.D. sono verbalizzate; La C.D., inoltre: - Discute con i docenti la modalità di preparazione delle prove formative e certificative di valutazione dell'apprendimento, coerentemente con gli obiettivi formativi prefissati. - Organizza il monitoraggio permanente di tutte le attività didattiche, con la valutazione di qualità dei loro risultati, anche attraverso le valutazioni, ufficialmente espresse dagli studenti. Promuove iniziative di aggiornamento didattico e pedagogico dei docenti, d'intesa con l'osservatorio Didattico Permanente di Facoltà. Organizza un servizio permanente di tutoraggio degli studenti, al fine di facilitarne la progressione negli studi.

7 2.6. Il Consiglio del Corso di Laurea Il Consiglio del Corso di Laurea è composto da: a. I professori di ruolo che vi afferiscono e hanno la titolarietà o l affidamento di un modulo o di un insegnamento. b. I ricercatori universitari titolari di insegnamento ufficiale. c. I dipendenti di ente convenzionato con affidamento di modulo o insegnamento. d. I titolari, per contratto, di didattica sostitutiva. L'appartenenza al Consiglio decorre dall'inizio dell'a.a., in cui hanno l'affidamento dal Consiglio di Dipartimento o dal momento dell'affidamento, se successivo, indipendentemente dalla stipula materiale del contratto. I rappresentanti degli studenti, iscritti al Consiglio del Corso di Laurea. La rappresentanza degli studenti è pari al 15% dei componenti del Consiglio di Corso di Studio, prevedendo, almeno, un rappresentante per anno di corso, eletto all interno della rispettiva categoria. Il numero delle rappresentanze va definito alla data del 1 novembre, data di inizio dell Anno Accademico. Se dal computo deriva un numero non intero, il numero è arrotondato all intero superiore. I Rappresentanti degli studenti durano in carica durano in carica due Anni Accademici e sono rieleggibili una sola volta. I componenti del Consiglio di cui alle lettere "ad" concorrono a formare il numero legale e costituiscono l'elettorato attivo e passivo Compiti Il Consiglio di Corso di Studio esercita i seguenti compiti: - determina le linee programmatiche e di coordinamento della didattica del Corso di Studio e propone al Consiglio di Dipartimento l attivazione degli insegnamenti e la loro copertura predisponendo il piano dei compiti didattici di docenti e ricercatori, degli affidamenti, delle supplenze e dei conferimenti di incarichi di insegnamento; - propone al Consiglio di Dipartimento il Regolamento didattico secondo la normativa vigente; - propone al Consiglio di Dipartimento, ove ritenuto opportuno, l'istituzione del numero programmato per i Corsi di Studio di sua competenza; - propone al Consiglio di Dipartimento in coordinamento con gli altri Consigli di Corso di Studio il calendario della didattica; - organizza e coordina i piani di studio e le attività didattiche dei Corsi di Studio su delega del Dipartimento; - propone le Commissioni di Laurea secondo la normativa di Ateneo; - esamina e approva i piani di studio proposti dagli studenti per il conseguimento dei titoli di studio;

8 - formula proposte in materia di riconoscimento dei curriculum didattici sostenuti dagli studenti presso altre Università italiane e presso Università straniere, nell ambito di programmi di mobilità studentesca, nonché di riconoscimento dei titoli conseguiti presso le medesime università; - organizza i servizi di orientamento e tutorato, in coordinamento con il Dipartimento e con i competenti servizi centrali di Ateneo; - verifica la qualità della didattica, anche in base agli indicatori della Commissione paritetica docenti-studenti, e adotta le misure ritenute idonee al miglioramento del servizio offerto agli studenti; - espleta eventuali altri compiti a esso delegati dal Consiglio di Dipartimento Funzionamento del Consiglio di Corso di Laurea Procede alla nomina delle figure di cui all articolo 2 precedente del Corso di Laurea, o su suo mandato o per suo impedimento il Vice-Coordinatore, convoca il Consiglio del Corso di Laurea, almeno 3 volte l'anno. del Corso di Laurea convoca, di norma, il Consiglio, almeno 7 giorni prima della seduta, attraverso posta elettronica, indirizzata ai membri del Consiglio del Corso di Laurea. La convocazione deve indicare data, ora e sede della seduta, nonché l'ordine del giorno. del Corso di Laurea convoca, inoltre, il Consiglio del Corso di Laurea, in seduta straordinaria, su richiesta di, almeno, la metà dei componenti della C.D. o di almeno il 25% dei componenti del Consiglio del Corso di Laurea. I Consigli del Corso di Laurea, possono essere condotti anche per via telematica, in particolare, quando gli argomenti da trattare sono di ordine amministrativo, eccetto nel caso ci sia l opposizione di almeno il 25% dei componenti il Consiglio del Corso di Laurea. In caso di conduzione, in via telematica, il Consiglio del Corso di Laurea sarà considerato concluso, dopo 48 ore dall apertura, per consentire la partecipazione del più alto numero possibile di Membri, alla eventuale discussione. La partecipazione al Consiglio del Corso di Laurea, per via telematica, sarà conteggiata sulla base delle conferme di presenza, inviate in risposta alla convocazione telematica La seduta del Consiglio del Corso di Laurea inizia previa verifica del numero legale, che si intende raggiunto allorché sia presente la metà più uno dei Docenti di ruolo aventi diritto, dedotte le giustificazioni, giunte via posta elettronica, pervenute presso la Segreteria del la Coordinamento, entro l'inizio della seduta. I professori a contratto contribuiscono al quorum solo se presenti.. La giustificazione deve essere inviata dall'interessato; sono da intendersi giustificati coloro che siano in missione, ferie o congedo, se comunicato alla

9 Segreteria della Presidenza. L'assenza ingiustificata, nel corso dell'anno accademico, a tre riunioni del Consiglio del Corso di Laurea o ad almeno il 50% delle sedute annuali, porterà ad un provvedimento di censura da parte del Coordinatore del Corso di Laurea e la mancata partecipazione sarà tenuta in considerazione, nell'affidamento dell'insegnamento l'anno successivo. I rappresentanti degli studenti, che risultino assenti ingiustificati a 2 consigli o che non partecipino ad almeno metà dei consigli, nell'arco dell'anno accademico, decadono e non sono rieleggibili l'anno successivo Si intendono valide le votazioni, nelle quali una proposizione riporti in favore la maggioranza dei votanti; le votazioni avvengono per alzata di mano e la conta viene effettuata dal Coordinatore del Corso di Laurea o dal Vice- Coordinatore o dal Direttore delle attività didattiche; gli astenuti non sono conteggiati, come ostativi al raggiungimento del quorum previsto, nel solo caso in cui siano poste in votazione due proposizioni contrapposte, in tal caso il numero degli astenuti è annotato in verbale, ma non conteggiato ai fini della prevalenza o non dei favorevoli sui contrari. Le votazioni per appello nominale debbono essere richieste da almeno la metà degli aventi diritto al voto, limitatamente ad argomenti predefiniti dall'ordine del giorno I diversi argomenti, all'ordine del giorno sono introdotti dal Coordinatore del Corso di Laurea o da un Relatore delegato. del Corso di Laurea disciplina l'ordine degli interventi, stabilendo anche un termine per l'iscrizione a parlare e evita interventi multipli e ripetitivi, di concetti già espressi adeguatamente. Gli interventi debbono attenersi, strettamente, all'argomento di cui al punto dell'ordine del giorno in discussione I verbali del Consiglio del Corso di Laurea sono redatti di norma dal Direttore delle attività didattiche, con funzione di Segretario e sono a disposizione per la consultazione presso il Coordinatore almeno 10 giorni prima della riunione del Consiglio del Corso di Laurea successivo, nella quale si dovrà procedere all'approvazione. Sono accettate solo osservazioni scritte, indirizzate al Coordinatore e pervenute entro e non oltre le ore 10,00 del terzo giorno antecedente la seduta del Consiglio del Corso di Laurea. 3. Requisiti di ammissione Il Corso di Laurea in Tecnico sanitario di radiologia medica, è a numero programmato ai sensi dell'art. 1 della L. 264/99. Possono essere ammessi al Corso di Laurea i candidati in possesso di Diploma di Scuola Media Superiore o di altro titolo, conseguito all'estero, riconosciuto idoneo ai sensi delle Leggi vigenti e secondo quanto previsto dal Regolamento Didattico di Ateneo. L'organizzazione didattica del Corso di Laurea prevede che gli studenti,

10 ammessi al 1 anno di corso, possiedano un'adeguata conoscenza della lingua italiana, una buona cultura generale, buone capacità logico-deduttive ed una preparazione specifica, anche se a livello di concetti di base, nei campi della biologia, della chimica, della matematica e della fisica. La verifica dell'adeguatezza della preparazione dello studente viene effettuata con un test predisposto dal Ministero. Il numero programmato degli studenti, ammissibili al primo anno di corso, è stabilito ai sensi dell'art. 3, comma 2, della Legge n. 264 dei 2 settembre 1999 (norme in materia di accesso ai corsi universitari). E' stabilito in base alla programmazione Nazionale ed alla disponibilità di Personale Docente, di strutture didattiche (aule e laboratori) e assistenziali (numero di posti letto, ambulatori, day hospital) utilizzabili per le attività pratiche professionalizzanti. 4. Orientamento e Tutorato Le attività di orientamento e tutorato sono organizzate e regolamentate dal Consiglio del Corso di Laurea nell'ambito della programmazione didattica. II Coinvolgimento dei Docenti e Ricercatori nella realizzazione effettiva di tali attività fa parte dei loro compiti istituzionali e può rientrare nell'ambito disciplinare dei Regolamenti per l'incentivazione. In materia di orientamento alla scelta universitaria, il Corso di Laurea, eventualmente con il supporto organizzativo del Centro di Ateneo, con la consulenza di tecnici esterni e con convenzioni con i Provveditorati agli studi interessati, può offrire: attività didattico-orientative per gli studenti degli ultimi due anni di corso di Scuola Superiore, finalizzate soprattutto alla prescrizione; corsi di formazione dei docenti di scuola superiore su temi relativi all'orientamento; consulenze su temi relativi all'orientamento inteso come attività formativa, in base alle richieste provenienti dalle scuole. 4.1.Si definiscono tre distinte figure di tutore: la prima è quella del consigliere, cioè del docente al quale il singolo studente può rivolgersi per avere suggerimenti e consigli inerenti la sua carriera scolastica (tutti i docenti del Corso sono tenuti a rendersi disponibili a svolgere le mansioni di tutore); la seconda figura è quella del tutore dell'attività formativa professionalizzante (Tutor di I livello), al quale viene affidata la programmazione ed il coordinamento delle attività di tirocinio, armonizzadole ed integrandole con le attività didattiche del corso

11 la terza figura è quella del Tutor di tirocinio clinico (Tutor II livello) al quale un piccolo numero di studenti è affidato per lo svolgimento delle attività didattiche professionalizzanti, presso le varie sedi preposte. Questi vengono nominati annualmente dal Consiglio del Corso di Studio su proposta del Direttore delle attività didattiche che ne coordina le attività. Ogni Tutor è tenuto a coordinare le proprie funzioni con le attività didattiche del corso, e in relazione con quanto disposto e previsto dal Tutor di I livello Le strutture che forniscono gli spazi per la didattica e per gli esami, la strumentazione, ed il materiale didattico di supporto, relativamente ai corsi afferenti ai settori scientificodisciplinari, nonché il personale messo a disposizione, sono quelle previste dai protocolli d intesa Università/Regione, come stabilito dal comma 3 art. 6 D.lgvo 502/92: Le strutture del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute dell ; Le strutture dell AOU Ospedali Riuniti di Trieste; Le strutture dell ASS n 1 Triestina ; Le strutture dell Istituto Scientifico Burlo Garofolo; Le strutture degli Enti pubblici e privati convenzionati. 5. Tipologia delle forme didattiche adottate lezione Ex-Cathedra- Attività Didattica Frontale seminario- Attività Didattica Frontale didattica tutorale attività di Tirocinio laboratorio (L) attività Didattiche Elettive ovvero attività didattica opzionale (ADO) e altre attività formative (AAF) esercitazioni, in aula o in aula informatica; corsi e/o sperimentazioni presso strutture esterne all'università o soggiorni presso altre Università italiane o straniere nel quadro di accordi internazionali

12 5.1. Lezione Ex-Cathedra- Attività Didattica Frontale Si definisce lezione ex-cathedra la trattazione di uno specifico argomento, identificato da un titolo e facente parte del curriculum formativo (core curriculum), previsto per il Corso di Studio, effettuata da un Docente, sulla base di un calendario predefinito, ed impartita agli studenti, regolarmente iscritti ad un determinato anno di corso. 5.2 Seminario- Attività Didattica Frontale Il Seminario è un'attività didattica, che ha le stesse caratteristiche della lezione excathedra, e quindi la stessa obbligatorietà nella frequenza, che può essere svolta, anche in contemporanea, da più Docenti, di ambiti disciplinari (o con competenze) diversi, e, come tale, va annotata nel registro delle lezioni. Sono riconosciute, come attività seminariali, anche le conferenze di argomenti attinenti ai contenuti dei singoli ambiti disciplinari, eventualmente, istituite, nell'ambito degli insegnamenti specialistici professionalizzanti. Le attività seminariali possono essere interuniversitarie e realizzate sotto forma di videoconferenze. 5.3.Didattica Tutorale Le attività di didattica tutoriale costituiscono una forma di didattica interattiva, indirizzata ad un piccolo gruppo di studenti. Tale attività didattica ha il compito di facilitare gli studenti nell'acquisizione di conoscenze, abilità, modelli comportamentali e competenze, utili all'esercizio della professione. L identificazione delle figure dei vari tutori è svolta nel punto n Attività di Tirocinio L attività di Tirocinio, così denominata, corrisponde all attività formativa professionalizzante (AFP) svolta nella forma di tirocinio clinico, di Laboratorio, esercitazioni, e attività sperimentali da svolgersi presso le strutture delle Aziende dei S.S.R. convenzionate, o private accreditate, e menzionata nel punto n 8.1. L'attività di tirocinio professionalizzante, ove possibile e praticabile, viene svolta per tutto l anno accademico da ottobre a giugno, compatibilmente con la specificità del Corso di Laurea. Eventuali deroghe dalla regola generale devono essere serie e motivate. L'attività di tirocinio professionalizzante deve garantire una adeguata preparazione teorica ed un congruo addestramento professionale, anche attraverso il tirocinio, in conformità agli standard e al monte ore definiti dalle direttive dell'unione Europea e con la guida di tutori appartenenti allo specifico profilo professionale. Per conseguire tali finalità formative, il Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute si può convenzionare con strutture, sia in Italia che all'estero, che rispondano ai requisiti di idoneità per attività e dotazione di servizi e strutture come previsto dall'art. 6 del DL/vo 229/1999.

13 Per assicurare l'acquisizione delle competenze tecniche necessarie per l'esercizio delle attività professionali, il cui profilo è approvato con D.M. Sanità, il Consiglio del Corso di Laurea individua le attività formative professionalizzanti (AFP, sotto forma di tirocinio guidato e di addestramento diretto, o altra modalità) per un monte ore complessivo almeno pari a quello previsto dagli standard comunitari per i singoli profili professionali. L'AFP può svolgersi presso strutture di degenza e di day hospital o ambulatoriali o presso strutture territoriali identificate dal Consiglio di Corso di Laurea. Al fine di fornire allo studente una diretta esperienza dei ruoli e della formazione delle altre figure professionali dell'area sanitaria, moduli di attività professionalizzanti possono essere svolti insieme a studenti degli altri Corsi di Laurea di Area sanitaria, della laurea magistrale in Medicina e Chirurgia e di quella in Odontoiatria e Protesi Dentaria. Il monte ore indicato per il tirocinio, in conformità alla normativa europea è da intendersi come impegno complessivo, necessario allo studente per raggiungere lo standard pratico e di tirocinio previsto dall'ordinamento L AFP deve esclusivamente svolgersi attraverso forme di didattica a piccoli gruppi con ampi gradi di autonomia per lo studente, sotto la responsabilità di un tutore e deve mirare a mettere progressivamente lo studente in grado di prendere in carico il paziente, acquisendo le abilità e attitudini necessarie al raggiungimento di una autonomia professionale, decisionale e operativa adeguata allo svolgimento dell'attività di Tecnico sanitario di radiologia medica, per immagini e radioterapia nei vari ruoli ed ambiti professionali. L'AFP ed il suo rapporto con le altre attività formative sono coordinate dal Direttore delle attività didattiche. II Direttore delle attività didattiche, è responsabile della pianificazione e dell'organizzazione del tirocinio. In collaborazione con i Tutor professionali (Tutor di II livello) dell'afp, elabora il progetto formativo del tirocinio annuale. II Direttore delle attività didattiche si avvale, ovvero identifica, per le sedi periferiche un Tutor-Responsabile di tirocinio di sede, appartenente allo stesso profilo professionale. Per ogni anno di Corso il Direttore delle attività didattiche identifica anche un Tutor-Responsabile per anno di Corso, appartenente allo stesso profilo professionale. Durante il tirocinio, il Direttore delle attività didattiche, in collaborazione con i Tutor professionali, promuove costantemente la valutazione dell'apprendimento dello studente al fine di suggerire i correttivi necessari e per rendere più efficace il processo formativo. Il risultato della valutazione di fine anno darà luogo ad un voto espresso in trentesimi. Il Laboratorio viene considerato parte integrante dell attività formativa professionalizzante (AFP-tirocinio) a cui vengono assegnati 3 CFU, nei tre anni di studio. La valutazione relativa al Laboratorio, correlata a quella dei tirocini clinici, costituisce elemento per l ammissione all esame dell attività formativa professionalizzante (AFP-tirocinio). Le attività di Laboratorio potranno essere propedeutiche, complementari o di rielaborazione di quanto esperito all interno dei contesti di tirocinio clinico e sono equiparate alla attività formativa professionalizzante (AFP-tirocinio)del SSD MED/50. Le attività di tirocinio potranno essere strutturate utilizzando anche la collaborazione dei tutor di II livello. Il

14 calendario delle attività, suddivise per anno accademico, ed i loro contenuti saranno notificati tempestivamente agli studenti. La frequenza al laboratorio è obbligatoria al 100% in quanto considerata parte integrante dell attività formativa professionalizzante. Le esperienze di tirocinio devono essere valutate nel percorso dello studente. Tale valutazione è la sintesi : delle perfomance dimostrate, rispetto ai prerequisiti richiesti dei risultati complessivi attesi, rispetto al raggiungimento degli obiettivi dell anno accademico della frequenza del tirocinio delle eventuali prove scritte applicative Sarà registrato come "respinto" lo Studente che durante il percorso o alla fine del tirocinio non ha raggiunto livelli sufficienti negli obiettivi formativi. Non è consentito allo studente respinto (anche nel rispetto della sicurezza della salute dell utente, ma anche di tutti gli attori in campo) di effettuare l esame annuale, e finale, di tirocinio. L esame annuale, e finale, di tirocinio prevede una prova scritta che, se positiva, permette di essere ammesso alla prova teorico-pratica. Nella valutazione complessiva, certificata, e finale, del tirocinio annuale sono integrate: la valutazione delle competenze acquisite nell anno accademico, rispetto agli standard richiesti la frequenza continuativa nel tirocinio La prova, finale, teorico-pratica annuale di tirocinio prevede un unico appello per anno accademico, si tiene normalmente nel mese di settembre, e può essere sostenuta solo dopo aver raggiunto il monte ore ad esso assegnato per quell anno di studio, La valutazione annuale è certificata da una Commissione di almeno due membri, presieduta dal Direttore delle attività didattiche e da un Tutor. Qualora l esito dell esame sia negativo lo studente sarà iscritto come ripetente allo stesso anno di corso. Non è ammesso alla frequenza del tirocinio dell anno successivo lo studente che non superi positivamente l esame finale entro la sessione di settembre. Sono ammessi alla frequenza del tirocinio previsto per l'anno di Corso gli studenti che:

15 hanno frequentato regolarmente le attività teoriche, in particolare gli insegnamenti delle discipline professionali dell'anno in Corso e dell'anno precedente; hanno la frequenza dei laboratori professionali ritenuti propedeutici al tirocinio. Lo Studente che si assenta dal tirocinio per periodi "brevi" (assenze inferiori ad una settimana durante l'anno solare) può recuperare tali assenze su autorizzazione e secondo modalità concordate con il Direttore delle attività didattiche. Non sono ammessi recuperi di giornate isolate al di fuori del periodo dedicato al tirocinio. Lo Studente che si assenta dal tirocinio per periodi "lunghi" (assenze superiori ad una settimana nell'anno solare) - per gravi e giustificati motivi - deve concordare con Direttore delle attività didattiche e il Coordinatore di tirocinio di sede un piano di recupero personalizzato. Lo Studente che conclude positivamente il tirocinio di anno, ovvero con la qualifica di idoneo, con un debito orario sul monte ore previsto (non superiore a 30 ore), può essere ammesso all'esame annuale di tirocinio, solo se l'assenza non ha compromesso il raggiungimento degli obiettivi per quell anno accademico, e deve recuperare il suddetto debito entro il primo semestre dell anno successivo. Lo Studente è tenuto a documentare le ore di presenza in tirocinio nel libretto (o altro metodo adottato dal Corso di Laurea) farle controllare e controfirmare dai Tutor e segnalare tempestivamente l'esigenza di recupero di eventuali assenze. Le motivazioni che possono portare alla sospensione dal tirocinio sono le seguenti: Studente potenzialmente pericoloso per la sicurezza degli utenti /tecnologia o che ha ripetuto più volte errori che mettono a rischio la vita dell'utente; Studente che non ha i prerequisiti e che deve recuperare obiettivi formativi propedeutici ad un tirocinio formativo e sicuro per gli utenti: Studente che frequenta il tirocinio in modo discontinuo. Stato di gravidanza o periodo di allattamento nel rispetto della normativa vigente; Studente con problemi psicofisici che possono comportare stress o danni per lui, per i malati o per l'èquipe della sede di tirocinio o tali da ostacolare le possibilità di apprendimento delle competenze professionali "core". La sospensione temporanea dal tirocinio è proposta dal Direttore delle attività didattiche tramite apposita relazione. La sospensione è formalizzata con comunicazione scritta allo studente. La riammissione dello studente al tirocinio è concordata con tempi e modalità

16 decise dal Direttore delle attività didattiche, fermo restando che lo studente dovrà comunque completare il monte ore programmato. Qualora persistano le difficoltà che hanno portato alla sospensione temporanea dal tirocinio o ci sia un peggioramento che impedisce l'apprendimento delle abilità professionali, il Direttore delle attività didattiche ha facoltà di proporre al Consiglio di Corso di Laurea la sospensione definitiva dello studente dal tirocinio tramite relazione che ne documenti le motivazioni. 5.5 Apprendimento Autonomo Il Corso di Laurea garantisce agli Studenti la disponibilità di un numero di ore completamente libere da attività didattiche, onde consentire l'apprendimento autonomo e guidato. Le ore riservate all'apprendimento sono dedicate: - alla utilizzazione individuale, o nell'ambito di piccoli gruppi, in modo autonomo o dietro indicazione dei Docenti, dei sussidi didattici messi a disposizione dal Corso di Laurea per l'autoapprendimento e per l'autovalutazione, al fine di conseguire gli obiettivi formativi prefissi. I sussidi didattici (testi, simulatori, manichini, audiovisivi, programmi per computer, etc.) saranno collocati, nei limiti del possibile, in spazi gestiti da Personale del Dipartimento. - all'internato presso strutture universitarie o convenzionate scelte dallo Studente, inteso a conseguire particolari obiettivi formativi; - allo studio personale, per la preparazione degli esami. 5.6.Attività Didattiche Elettive Le attività Didattiche Elettive, così denominate, corrispondono all attività didattica opzionale (ADO) e altre attività formative (AAF). Il loro rapporto orario rispetto ad 1 CFU viene stabilito dalla Commissione Didattica Attività didattica opzionale (ADO) Per essere ammesso a sostenere la prova finale, lo studente deve avere acquisito complessivamente 6 CFU frequentando attività formative liberamente scelte (attività didattiche opzionali, ADO) entro un ventaglio di proposte offerte annualmente dal Consiglio di Corso di Laurea o sottoposte dallo studente stesso all'approvazione del Consiglio di Corso di Laurea. Le ADO proposte dal Consiglio di Corso di Laurea possono corrispondere a due tipologie diverse: a) corsi di tipo seminariale, che non prevedono studio autonomo; b) attività pratiche e/o esperienziali, con una quota quasi nulla di studio autonomo. Le proposte di ADO devono contenere l'indicazione degli obiettivi, delle modalità didattiche, del numero di studenti ammessi, del numero e delle date delle edizioni, delle modalità di svolgimento delle prove di verifica del profitto e sono avanzate da docenti o gruppi di docenti e sottoposte all'approvazione del Consiglio del Corso di Laurea

17 Le ADO programmate dai docenti devono svolgersi in orari appositi (deliberato dal Consiglio del Corso di Laurea) ad esse riservati e non sovrapposti a quelli delle attività curriculari. Le ADO, anche se assegnate ad un preciso anno di corso, non danno luogo a propedeuticità. Lo studente può liberamente scegliere come distribuire l'acquisizione di 6 CFU nell'arco dei tre anni di corso Gli studenti che intendano proporre al Consiglio di Corso di Laurea ADO non rientranti nel ventaglio delle ADO offerte dei Corso di Laurea, sono tenuti a farne richiesta entro il 15 Ottobre di ogni anno, indicando il tipo di attività, la sede, il periodo di svolgimento e la durata, il docente che si propone si assuma la responsabilità dell'attività, gli obiettivi che si intendono raggiungere, le modalità con cui si propone di effettuare la verifica del profitto ed il numero di crediti di cui si richiede il riconoscimento. Le proposte saranno vagliate ed eventualmente approvate dei Consiglio della Struttura Didattica. L'attività didattica erogata dal docenti in ADO è riconosciuta come attività didattica a tutti gli effetti. La frequenza alle ADO è obbligatoria. Il mancato raggiungimento di tale livello di frequenza comporta la non ammissione alla verifica di profitto e la non acquisizione dei crediti relativi alle ADO. La verifica del profitto alle ADO dà luogo ad una valutazione di "approvato/non approvato" ed è effettuata da una commissione costituita dal o dai docenti responsabili dell'ado stessa. Le modalità di tale verifica sono scelte dal/dai docente/i a seconda della tipologia dell'ado ed approvate dal Consiglio del Corso di Laurea e possono essere rappresentate da colloqui, relazioni scritte, questionari e possono svolgersi anche al di fuori delle normali sessioni di esame. La verifica del profitto deve svolgersi entro la fine dell'anno accademico nel quale l'attività si è svolta. La frazione di CFU propria delle ADO si intende acquisita quando sia stata superata la relativa verifica di profitto. Lo studente che, avendo frequentato una ADO, rinunci a sostenere la verifica di profitto, non può acquisirne i crediti. Qualora la verifica di profitto non venga superata, lo studente può concordare con il docente di sostenerla in altra data oppure rinunciare a ripresentarsi, in tal caso non potrà acquisire alcun credito. Le ADO possono essere programmate anche nell'ambito delle attività formative per cui, con il superamento dell'esame di profitto del corso integrato, si soddisfano anche i crediti destinati alle ADO Altre attività formative (AAF) L'Ordinamento didattico prevede l'acquisizione, da parte dello studente, nell'arco dei triennio, di 6 CFU complessivi di "altre attività formative". Lo studente può liberamente scegliere come distribuire l'acquisizione di 6 CFU nell'arco dei tre anni di corso. Possono essere intese come "altre attività formative":

18 corsi di informatica dedicati alla professione corsi di lingua straniera corsi di radioprotezione corsi di Psico-pedagogia e Sociologia convegni, congressi, corsi dedicati alla professione stages formativi in/presso enti ed istituzioni e strutture sanitarie attività di volontariato a carattere socio-sanitario ed umanitario Dopo specifica valutazione della qualità e della pertinenza delle "altre attività formative proposte dallo studente, il Consiglio del Corso di Laurea si riserva di valutare ed eventualmente approvare le richieste in merito e attribuire a ciascuna di esse un valore espresso in CFU. 6. Corso di Lingua Inglese Il Corso di Laurea in Tecnico di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia predispone, all'ingresso, una prova di accertamento della conoscenza della Lingua inglese. Nel caso in cui, il livello di conoscenza, della lingua inglese sia stato giudicato insoddisfacente, lo studente acquisirà i crediti destinati a questo Insegnamento solo dopo aver frequentato un corso di base e il già citato corso di livello avanzato. Obiettivo di questi corsi è di consentire agli Studenti di acquisire le abilità linguistiche, necessarie per leggere e comprendere il contenuto di lavori scientifici, su argomenti biomedici e di comunicare con i pazienti e con il personale sanitario, nei paesi anglofoni. 7. Modalità di verifica della preparazione Il numero complessivo degli esami è pari al massimo a 20 oltre l'esame di laurea. La valutazione delle attività didattiche elettive svolte dallo studente è di tipo qualitativo (approvato/non approvato). La verifica dell'apprendimento avviene tramite esami di profitto, se i crediti da acquisire si riferiscono a insegnamenti, o tramite colloqui (C) per i crediti relativi ad altre attività didattiche. Gli esami di profitto possono prevedere più fasi, anche scritte o pratiche, sia simulate che cliniche. Gli esami relativi a discipline professionalizzanti, sono di norma, comunque, conclusi in forma orale, mediante un colloquio, tra lo studente e la Commissione

19 esaminatrice, teso ad accertare il grado di apprendimento e comprensione, degli argomenti, contenuti nel programma del corso dell'insegnamento cui si riferisce. Negli Insegnamenti composti da più moduli, il voto è unico. Per sostenere ogni verifica, lo studente deve attenersi strettamente alla tabella delle propedeuticità, acclusa, che potrà essere aggiornata, annualmente, dal Consiglio di Corso di Laurea. La valutazione dell'esame è espressa in trentesimi e terrà conto di eventuali prove, sostenute in itinere, e dei risultati, conseguiti nelle eventuali prove scritte o pratiche, nonché, per le materie cliniche, del giudizio sul tirocinio clinico. L'esame ha, comunque, carattere complessivo e come tale, per il suo superamento, va svolto nella sua interezza. Perché l'esame sia superato, occorre conseguire una votazione minima di 18/30 in ciascun modulo/sottomodulo dell'insegnamento. Esiti, particolarmente brillanti, possono essere segnalati, mediante la menzione aggiuntiva della lode. Il voto di esame sarà riportato sul verbale elettronico e sul libretto dello studente. Per l eventuale contestazione del voto, allo studente sono concessi 2 mesi di tempo dalla data di caricamento del voto stesso sul sistema ESSE3. Il superamento dell'esame accredita, allo studente, il numero di CFU, corrispondente al corso integrato, cui si riferisce, secondo quanto risulta dal piano didattico del corso di studio. 8. Piano delle Attività Formative Le attività didattiche di tutti gli anni di corso hanno inizio durante la prima settimana di ottobre. Per ogni Anno Accademico, nei tempi richiesti dalla dall Ateneo, di norma nel corso del mese di marzo, viene approvato il Piano degli Studi compatibilmente con l ordinamento didattico che deve prevedere insegnamenti con un numero di crediti non inferiori a 5. L'iscrizione a ciascuno degli anni di corso deve avvenire nei tempi indicati annualmente sul Manifesto degli Studi. Il piano di studi è riportato nell'allegato 1, pubblicato annualmente sul sito web del corso di studio. 9. Impegno orario delle attività formative e studio individuale 9.1 L'unità di misura del lavoro richiesto allo Studente, per l'espletamento di ogni attività formativa, prescritta dall'ordinamento Didattico, per conseguire il titolo di studio è il Credito Formativo Universitario (CFU). 9.2 Il Consiglio di Corso di Laurea prevede 180 CFU complessivi, articolati in sei anni di corso, comprensivi di attività formative (tirocini ed altre attività professionalizzanti), finalizzate alla maturazione di specifiche capacità professionali. 9.3 Ad ogni CFU corrispondono 25 ore di lavoro dello Studente, comprensive

20 - delle ore di lezione - delle ore di attività didattica tutoriale svolta in laboratori, reparti assistenziali, ambulatori e "day hospital", - delle ore di seminario; - delle ore spese dallo Studente nelle altre attività formative previste dall'ordinamento Didattico; - delle ore di studio autonomo necessarie per completare la sua formazione. 9.4 Al credito formativo universitario (CFU), che corrisponde a 25 ore totali di impegno medio per studente, si attribuisce, a partire dall'anno accademico , un valore medio di 10 ore per la lezione frontale o teorico/pratica, e 15 per lo studio individuale e 25 ore per esercitazione/tirocinio. Ogni insegnamento del corso di studio deve avere almeno 5 CFU. 10. Frequenza del Corso di Studio 10.1 Gli Studenti sono tenuti a frequentare le attività didattiche, formali, non formali e professionalizzanti, previste dall'ordinamento didattico del Consiglio del Corso di Laurea La frequenza viene verificata dai Docenti, adottando modalità omogenee di accertamento deliberate dalla Commissione per la Didattica L'attestazione di frequenza, alle attività didattiche obbligatorie di un Corso di insegnamento, è necessaria allo Studente, per sostenere il relativo esame. Per l'acquisizione della firma di frequenza, vige la regola del silenzio-assenso: è, pertanto, obbligo di ciascun docente comunicare, al Coordinamento del Consiglio del Corso di Laurea, eventuali superamenti del limite delle assenze Per ottenere l'attestazione di frequenza, lo Studente deve aver frequentato almeno il 75% delle ore di lezione o seminari e il 100% delle attività professionalizzanti e tirocini. Gli studenti che hanno incarichi di rappresentanza, negli organi accademici sono esonerati dalla frequenza delle attività formative, quando coincidono con le sedute degli organi collegiali di cui fanno parte Sono altresì giustificate le assenze a lezioni frontali, per obblighi di tirocinio previa attestazione del responsabile di tirocinio Qualora lo Studente, per gravi e documentati motivi, non abbia conseguito una frequenza pari o maggiore al 75% delle ore, è facoltà dei Docenti svolgere attività didattica, atta al recupero delle ore perdute. Comunque, a tali attività non saranno ammessi Studenti che abbiano maturato frequenze minori del 50% delle ore di attività formative programmate, per più di due moduli di insegnamento nell'arco dell'anno di corso.

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