"Realizzazione di un impianto per la produzione di biogas da digestione anaerobica" Azienda agricola La Colombaia s.r.l.

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2 Comune di Bressanvido Provincia di Vicenza "Realizzazione di un impianto per la produzione di biogas da digestione anaerobica" Azienda agricola La Colombaia s.r.l. SocietÄ Agricola Dichiarazione di NON necessitä della Valutazione di Incidenza Ambientale Allegato E alla DGR 2299 del 09 Dicembre 2014 Estensore: Miolo dott. Mauro Agronomo Via Marostegana, Piazzola sul Brenta (PD) mamiolo@tin.it cell Miolo dott. Mauro Via Marostegana Piazzola sul Brenta mail: mamiolo@tin.it Pagina 1

3 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATO E alla DGR n del 09 dicembre 2014 PROCEDURA PER LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA MODELLO PER LA DICHIARAZIONE DI NON NECESSITÅ DI VALUTAZIONE DI INCIDENZA II sottoscritto MIOLO dott. MAURO nato a Cittadella (PD) il e residente in Via Marostegana 27 nel Comune di Piazzola sul Brenta (PD) CAP tel mamiolo@tin.it iscritto all'ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Padova al n. 368, in qualitä di consulente tecnico dell'intervento denominato "Realizzazione di un impianto per la produzione di biogas da digestione anaerobica" presso l'azienda agricola La Colombaia s.r.l. SocietÄ Agricola di Bressanvido (VI) DICHIARA che per l'istanza presentata NON Å necessaria la valutazione di incidenza in quanto riconducibile all'ipotesi di non necessitä di valutazione di incidenza prevista nell'allegato A, paragrafo 2.2 della D.G.R. n del al punto 2 e nella condizione in cui il piano, progetto o intervento non risulta elemento in grado di avere possibili effetti significativi negativi sui siti della Rete Natura Alla presente si allega la relazione tecnica dal titolo: RELAZIONE TECNICA. DATA Febbraio 2016 Il DICHIARANTE Miolo dott. Mauro Miolo dott. Mauro Via Marostegana Piazzola sul Brenta mail: mamiolo@tin.it Pagina 2

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5 Relazione tecnica per l esclusione dalla valutazione d incidenza INTRODUZIONE La presente relazione, allegata alla documentazione progettuale Å volta a verificare che l'intervento in oggetto si trova nelle condizioni previste dalla DGRV n.2299 del 9 Dicembre 2014 Allegato A, punto 2.2: "piani, progetti e interventi per i quali non Å necessaria la procedura di Valutazione di Incidenza". I riferimenti normativi e le motivazioni per cui l'intervento in esame non Å da assoggettare a Valutazione di Incidenza Ambientale saranno riportate nei paragrafi successivi. INQUADRAMENTO NORMATIVO La Rete Natura 2000 Natura 2000 Å il principale strumento della politica dell'unione Europea per la conservazione della biodiversitä. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE "Habitat" per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario. La rete Natura 2000 Å costituita dai Siti di Interesse Comunitario (SIC), identificati dagli Stati Membri secondo quanto stabilito dalla Direttiva Habitat, che vengono successivamente designati quali Zone Speciali di Conservazione (ZSC), e comprende anche le Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva 2009/147/CE "Uccelli" concernente la conservazione degli uccelli selvatici. Il S.I.C. Å un sito che contribuisce in modo significativo a mantenere o a ripristinare un tipo di habitat naturale o una specie in uno stato di conservazione soddisfacente. Le Z.P.S invece hanno il fine di tutelare in modo rigoroso i siti in cui vivono le specie contenute nell'allegato 1 della Direttiva 2009/147/CE "Uccelli". La Valutazione di Incidenza Ambientale La Valutazione di Incidenza rappresenta uno strumento di prevenzione atto a garantire la coerenza complessiva e la funzionalitä dei siti della rete Natura 2000, a vari livelli (locale, nazionale e comunitario). Introdotta dall'articolo 6, comma 3, della direttiva "Habitat", recepito con l'art. 5 del D.P.R. n. 357/97 e s.m.i., consente l'esame delle interferenze di piani, progetti e interventi che, non essendo direttamente connessi alla conservazione degli habitat e delle specie caratterizzanti i siti stessi, possono condizionarne l'equilibrio ambientale. La valutazione di incidenza quindi permette di verificare la sussistenza e la significativitä di incidenze negative a Miolo dott. Mauro Via Marostegana Piazzola sul Brenta mail: mamiolo@tin.it Pagina 4

6 carico di habitat o specie di interesse comunitario. A livello regionale gli aspetti procedurali e le linee di indirizzo per la stesura dello studio per la Valutazione di Incidenza erano disciplinati con la D.G.R. 3173/06. La normativa regionale Å stata aggiornata con D.G.R. n del 19 dicembre "Nuove disposizioni relative all'attuazione della direttiva comunitaria 92143/Cee e D.P.R. 357/1997 e ss.mm.ii. Guida metodologica per la valutazione di incidenza. Procedure e modalitå operative". La nuova DGR individua, al punto 2.2 dell'allegato A piani, progetti e interventi, puntualmente elencati, per i quali non Å necessaria la procedura di Valutazione di Incidenza, ed in particolare sancisce che: "la valutazione di incidenza non Å necessaria per i piani, i progetti e gli interventi per i quali non risultano possibili effetti significativi negativi sui siti della rete Natura 2000". Di seguito si procederä a descrivere l'intervento ed i siti della Rete Natura 2000 piç prossimi al fine di dare evidenza dell'impossibilitä di creare impatti su di essi. DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO La richiesta riguarda realizzazione, presso il centro dell azienda agricola, di un impianto per la produzione di biogas da digestione anaerobica e l utilizzo in un cogeneratore per produrre energia elettrica e termica. I substrati che si intende utilizzare per alimentare il processo sono: 1. liquami provenienti dall allevamento aziendale di bovini; 2. sottoprodotti di cui alla tab. A allegata al D.M ; 3. biomasse vegetali < 30%. Il biogas prodotto sarä utilizzato all interno dello stesso impianto per alimentare un cogeneratore da 249 kwe e l energia elettrica prodotta sarä immessa in media tensione nella rete di distribuzione nazionale. Ogni componente dell impianto Å progettato nel rispetto delle norme vigenti in termini di emissioni, sicurezza, impatto ambientale. L'ambito di intervento Å all interno del centro aziendale dove sono giä presenti i fabbricati destinati ad allevamento di vacche da latte con annessi rustici, depositi, vasche di stoccaggio dei liquami e silos di contenimento degli alimenti. Le attivitä previste riguardano la costruzione delle strutture necessarie all'esercizio della produzione di biogas ed energia elettrica come da documentazione di progetto. La fase di cantiere viene stimata in pochi mesi e per l esecuzione ed il funzionamento dell impianto non Å prevista nuova viabilitä. Miolo dott. Mauro Via Marostegana Piazzola sul Brenta mail: mamiolo@tin.it Pagina 5

7 In attivitä l impianto permetterä la produzione di biogas nell impianto di digestione anaerobica e la sua trasformazione in energia elettrica e termica attraverso l impianto di cogenerazione ad esso collegato. Visualizzazione generale del contesto territoriale L'intervento si inserisce in un contesto di tipo agropolitano, le tipologie d'uso del suolo rilevabili nell'area oggetto di intervento sono: 1. Seminativi, 2. Superfici a copertura erbacea, prato stabile ed in rotazione, 3. Aree urbanizzate destinate ad attivitä industriali, artigianali ed agricole 4. EdificabilitÄ diffusa ad uso residenziale, il tutto in presenza di una buona viabilitä. Tra le aziende agricole dell intorno sono prevalenti gli allevamenti di vacche da latte ed in molti di questi allevamenti sono riscontrabili gli impianti di biogas e di cogenerazione connessi all attivitä di allevamento che utilizzano i reflui di allevamento come substrato di fermentazione, questa tipologia impiantistica ormai Å normalmente presente nella realtä zootecnica. Con particolare riferimento al sedime interessato dall'intervento risulta essere in parte giä edificato ed in parte utilizzato a scopo agricolo, dall analisi dell area di sedime non si sono riscontrati habitat aventi caratteristiche tali da rientrare negli allegati della Direttiva Habitat 92/43/CE e di interesse comunitario. Miolo dott. Mauro Via Marostegana Piazzola sul Brenta mail: mamiolo@tin.it Pagina 6

8 Regione Veneto Carta dell'uso del suolo portale web (aggiornamento 2015) Miolo dott. Mauro Via Marostegana Piazzola sul Brenta mail: Pagina 7

9 LOCALIZZAZIONE DEI SITI NATURA 2000 Siti Natura 2000: Visualizzazione generale e distanze Miolo dott. Mauro Via Marostegana Piazzola sul Brenta mail: mamiolo@tin.it Pagina 8

10 Siti Natura 2000: Visualizzazione su area ridotta Miolo dott. Mauro Via Marostegana Piazzola sul Brenta mail: Pagina 9

11 L'intervento Å esterno ai siti Natura Con riferimento ai Siti piç prossimi le distanze rilevate sono: IT SIC - Bosco di Dueville e risorgive limitrofe circa metri lineari, IT SIC - ZPS Grave e zone umide della Brenta circa metri lineari. DESCRIZIONE DEI SITI NATURA 2000 PIÉ PROSSIMI Il sito SIC IT Bosco di Dueville e risorgive limitrofe, ha un estensione di 715 ettari, una lunghezza di 279 km ed Å localizzato ad una quota media di 48 m. Si tratta di un ambito di risorgiva con boschi e prati umidi (molinieti). Rogge e canali con vegetazione caratteristica; prati da sfalcio. Secondo anche quanto riportato nel formulario standard Rete Natura 2000, gli ambienti che caratterizzano il sito sono quelli delle torbiere, stagni, paludi, vegetazione di cinta, per il 45%, delle praterie migliorate, per un altro 45%. I principali tipi di habitat menzionati nell Allegato I della Direttiva 92/43/CEE e presenti nel sito sono (con asterisco vengono indicati gli habitat prioritari): 6510 Praterie magre da fieno a bassa altitudine (Alopecurus pratensis, Sanguisorba officinalis) 6410 Praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o argilloso-limosi (Molinion caeruleae) 3260 Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del Ranunculion fluitantis e Callitricho-Batrachion 6430 Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile 7210* Paludi calcaree con Cladium mariscus e specie del Caricion davallianae La qualitä e importanza del sito Å legata al fatto che si tratta di un ambito di risorgiva con boschi e prati umidi (molinieti); sono presenti rogge e canali con vegetazione caratteristica e prati da sfalcio. Per quanto riguarda le specie appartenenti all avifauna e inserite nell Allegato I della Direttiva 79/409/CEE, si segnala la presenza di 17 specie di uccelli. Altre specie faunistiche elencate in Allegato II della Direttiva 92/43/CEE e presenti nel sito sono: tra anfibi e rettili, Rana latastei, tra i pesci Lethenteron zanandreai, Cobitis taenia, Cottus gobio, Leuciscus souffia, Barbus plebejus e Chondrostoma genei. Miolo dott. Mauro Via Marostegana Piazzola sul Brenta mail: mamiolo@tin.it Pagina 10

12 La vulnerabilitä del sito Å legata a cambi colturali, antropizzazione diffusa, aree umide soggette a rischi di inquinamento, alterazione del regime idrico, interramento a causa delle adiacenti attivitä agricole e urbane. Il sito SIC - ZPS IT SIC - ZPS Grave e zone umide della Brenta, ha un estensione di ettari ed una lunghezza di 104 km. Tale sito comprende un ambiente fluviale con greti, steppe fluviali, saliceti ripariali e boschi igrofili estesi e ben conservati. Sono presenti tratti di Salicetum albae e di cenosi di Ranuncolion fluitantis; ampi specchi lacustri con canneti e altra vegetazione ripariale; accentuati fenomeni di dealpinismo. Secondo anche quanto riportato nel formulario standard Rete Natura 2000, gli ambienti che caratterizzano il sito sono quelli delle colture cerealicole estensive (incluse le colture in rotazione con maggese regolare), per il 30%, dei corpi d'acqua interni (acque stagnanti e correnti), per un altro 20%,delle foreste di caducifoglie, per un altro 20%, delle torbiere, stagni, paludi, vegetazione di cinta, per un altro 10%. I principali tipi di habitat menzionati nell Allegato I della Direttiva 92/43/CEE e presenti nel sito sono (con asterisco vengono indicati gli habitat prioritari): 91E0* Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno- Padion, Alnion incanae, Salicion albae) 3260 Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del Ranunculion fluitantis e Callitricho-Batrachion 3240 Fiumi alpini con vegetazione riparia legnosa a Salix elaeagnos 3130 Acque stagnanti, da oligotrofe a mesotrofe, con vegetazione dei Littorelletea uniflorae e/o degli IsoÖto-Nanojuncetea Si tratta di un complesso di habitat importante per specie ornitiche rare e localizzate, luogo di nidificazione e svernamento di numerose specie di uccelli. E presente una ricca fauna di mammiferi, anfibi, rettili e pesci; comunitä vegetali rare o eterotopiche. Sono presenti accentuati fenomeni di dealpinismo floristico. La presenza di alberi di grosse dimensioni favorisce l'insediamento di numerosi chirotteri forestali. Per quanto riguarda le specie appartenenti all avifauna e inserite nell Allegato I della Direttiva 79/409/CEE, si segnala la presenza di 22 speci edi uccelli. Altre specie faunistiche elencate in Allegato II della Direttiva 92/43/CEE e presenti nel sito sono, tra i mammiferi Myotis bechsteini,myotis myotis, Rhinolophus ferrumequinum, tra anfibi e rettili, Emys orbicularis, Rana latastei e Triturus carnifex, Miolo dott. Mauro Via Marostegana Piazzola sul Brenta mail: mamiolo@tin.it Pagina 11

13 tra i pesci Barbus meridionalis, Barbus plebejus, Chondrostoma genei, Chondrostoma soetta, Cobitis taenia, Cottus gobio, Lethenteron zanandreai,leuciscus souffia, Rutilus pigus, Sabanejewia larvata, Salmo marmoratus, tra gli invertebrati Lycaena dispar. La vulnerabilitä del sito Å legata a inquinamento, alterazione delle rive, discariche, distruzione della vegetazione ripariale, estrazione di sabbia e ghiaia, modifiche del funzionamento idrografico in generale. Con riferimento agli Habitat ed agli Habitat di specie, effettuata l analisi del luogo d intervento e le modalitä operative in fase di cantiere e di esercizio, Å possibile affermare che non sono possibili impatti sugli stessi nü in forma diretta o indiretta o per effetto cumulativo. SPECIE DI CUI ALLA DGR 2200 DEL 27 NOVEMBRE 2014 Definita la tipologia e le peculiaritä delle aree protette della Rete Natura 2000 limitrofe e definite le tipologie di pressione introdotte dalle opere di progetto, si deve valutare se queste possano avere degli effetti significativi negativi sulle specie protette. Per una valutazione piç approfondita si Å consultata la cartografia distributiva delle specie della Regione del Veneto a supporto della valutazione di incidenza, approvata con D.G.R. n del 27 novembre Si tratta di una griglia di riferimento formata da quadranti 10x10 km con segnalate le specie presenti. Le opere di progetto ricadono nella cella 10kmE451N25O. Le specie ittiche e anfibie legate agli ambienti acquatici dei siti Rete Natura 2000 e di interesse comunitario di cui alla DGR2200/2014 non possono essere presenti nell ambito interessato dal progetto in quanto le aree di progetto non risultano idonee. Relativamente ai rettili e all avifauna, considerata la non idoneitä delle aree e la presenza e l estensione delle aree idonee nel territorio circostante che si presenta fortemente antropizzato ed interessato da diverse attivitä di tipo professionale, si escludono incidenze a carico di queste specie essendo un ambito non idoneo a queste specie con una situazione che non consente alle specie faunistiche di interesse conservazionistico di insediarsi e sviluppare delle comunitä diversificate. Miolo dott. Mauro Via Marostegana Piazzola sul Brenta mail: mamiolo@tin.it Pagina 12

14 CONCLUSIONI Le analisi effettuate consentono di fare le seguenti considerazioni: 1) valutata l attivitä proposta, in termini di fase di cantiere e di esercizio, 2) rilevate le fonti di pressione esistenti, rappresentate da attivitä industriali, artigianali ed agricole e diverse tipologie di viabilitä, 3) valutate le caratteristiche e la localizzazione degli habitat e degli habitat prioritari dei Siti Natura 2000 rispetto all area di intervento, 4) valutate le tipologie delle specie di flora e fauna riferite ai siti Natura 2000 piç prossimi e verificate nella cartografia distributiva delle specie della Regione del Veneto allegata alla D.G.R. n. 2200/2014, si ritiene che l'intervento rientri nella fattispecie riferibile al caso generale "piani, progetti e interventi per i quali non risultano possibili effetti significativi negativi sui siti della rete natura 2000" in quanto: a) l'intervento per le attivitä svolte e per la sua collocazione, non interferisce con nessun tipo di habitat o habitat di specie, b) gli eventuali effetti che ne derivano si esauriscono prima di raggiungere le specie di interesse comunitario presenti nei siti della rete Natura 2000, c) non ci sono effetti a carico di nessuna delle specie di cui alle direttive 92/43/Cee e 2009/147/CE, d) non cambia l'idoneitä ambientale dei luoghi interessati rispetto alle specie segnalate, Ai fini procedurali per la Valutazione di Incidenza di cui all'allegato A alla D.G.R. n. 2299/2014 si rammenta che la dichiarazione di non necessitä di valutazione di incidenza puá essere legittimamente rigettata solamente quando non sussistono le condizioni dichiarate e motivando, da parte del valutatore, la richiesta di espletare la procedura con lo studio di screening o in appropriata, esclusivamente in relazione alle verificate esigenze dà tutela degli habitat e delle specie inclusi nelle direttive 92/43/Cee e 2009/147/CE ovvero con l'evidenza che effetti significativi negativi siano possibili. Piazzola sul Brenta Febbraio 2016 Miolo dott. Mauro Via Marostegana Piazzola sul Brenta mail: mamiolo@tin.it Pagina 13

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