PROVINCIA DELLA SPEZIA AMMINISTRAZIONE GENERALE - POLITICHE DEL LAVORO - FORMAZIONE PROFESSIONALE. AVVISO PUBBLICO per
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1 PROVINCIA DELLA SPEZIA AMMINISTRAZIONE GENERALE - POLITICHE DEL LAVORO - FORMAZIONE PROFESSIONALE AVVISO PUBBLICO per PRESENTAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI IN TEMA DI SALUTE E SICUREZZA DEL LAVORO DI CUI ALL ART. 11 DEL D.LGS. 81/2008 Piano Regionale Straordinario di Formazione per Promuovere la Cultura della Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro in Liguria (di cui all Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome del 20 novembre 2008 ai sensi dell art. 11, comma 7 del decreto Legislativo 9 Aprile 2008, n. 81) Deliberazione di Giunta Regionale n. 1051/2010 e n. 1336/2012 MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI REGIONE LIGURIA Siti Internet: e 1
2 1. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Regolamento (C.E.) N. 1083/2006 del Consiglio, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il Regolamento (CE) N. 1260/1999; Regolamento (C E) n. 1341/2008 del Consiglio del 18 dicembre 2008 che modifica il regolamento (CE) n. 1083/2006 sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda alcuni progetti generatori di entrate; Regolamento (CE) n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il regolamento (CE) n. 1083/2006 sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria; Regolamento (CE) n. 539/2010 del Parlamento Europeo e del Consiglio, che modifica il regolamento (CE) N. 1083/2006 per quanto riguarda la semplificazione di taluni requisiti e talune disposizioni relative alla gestione finanziaria; Regolamento (C.E.) n. 1081/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio, relativo al Fondo sociale europeo e recante abrogazione del regolamento (CE) N. 1784/1999; Regolamento (CE) n. 396/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 6 maggio 2009 che modifica il regolamento (CE) n. 1081/2006 relativo al Fondo sociale europeo per estendere i tipi di costi ammissibili a un contributo del FSE; Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale; Regolamento (C.E.) N. 1828/2006 della Commissione, che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) N. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e del regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale; Rettifica all art. 7 par. 2, del regolamento (C.E.) n. 1828/2006 della Commissione dell 8 dicembre 2006, pubblicata sulla GUCE serie L.111/51 del ; Regolamento (CE) n. 1998/2006, della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d'importanza minore ("de minimis"); Circolare esplicativa della Regione Liguria, del 18/2/2008 (prot /750), relativa agli adempimenti amministrativi connessi all applicazione del Regime de minimis alla luce del Regolamento (CE) n. 1998/2006; Regolamento (CE) n. 875/2007 della Commissione del 24/07/2007 relativo all applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti de minimis nel settore della pesca; Regolamento (CE) n. 1535/2007 della Commissione del 20/12/2007 relativo all applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti de minimis nel settore della produzione di prodotti agricoli, e abrogativo del regolamento 1860/04; Regolamento (U.E) n.1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul finanziamento dell Unione europea agli aiuti de minimis ; Regolamento (CE) n. 800 del 06/08/2008 della Commissione che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato (Regolamento generale di esenzione per categoria); Raccomandazione della Commissione 2003/361/CE relativa alla definizione delle microimprese, piccole e medie imprese; D.Lgs. 11/04/2006, n 198 Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell art 6 della L. 28/11/2005 n 246; D.P.R. 3/10/2008 n. 196 Regolamento di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione (norma nazionale in materia di ammissibilità della spesa); Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 3 giugno che applica la Comunicazione della Commissione europea 2009/C 83/01 "Quadro temporaneo per gli aiuti di stato destinati a favorire l'accesso al finanziamento nel conteso della crisi economica e finanziaria attuale"; Quadro strategico nazionale per la politica regionale di sviluppo , approvato dalla Commissione europea con decisione del 13 luglio 2007; Documento strategico regionale approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 2
3 771 del 13/07/07; Programma operativo Obiettivo Competitività regionale e occupazione Fondo sociale europeo - Regione Liguria , adottato con Decisione n. C(2007) 5474 della Commissione delle Comunità Europee del Deliberazione di Giunta Regionale n. 537 del 23/05/2008 di Approvazione del Piano di comunicazione del Programma Operativo Ob. "Competitività Regionale e Occupazione" FSE ; Disposizioni Attuative (D. A.) Azioni Fondo Sociale Europeo P.O. Obiettivo Competitività regionale e occupazione anni , approvate con deliberazione della Giunta regionale n. 824 del 19/06/2009 e s.m.i.; Legge regionale n. 27/98 recante Disciplina dei servizi per l impiego e della loro integrazione con le politiche formative e del lavoro ; Legge regionale 1 agosto 2008 n.30 Norme regionali per la promozione del lavoro ; Legge regionale 11 maggio 2009 N. 18, Sistema educativo regionale di istruzione, formazione e orientamento e s.m.i; Deliberazione del Consiglio regionale n. 2 del 2 febbraio 2010 di approvazione del Piano Triennale Regionale dell Istruzione, della Formazione e del Lavoro ; Decreto del Dirigente n del 18/10/2011 di approvazione del Manuale per la gestione e rendicontazione Manuale operativo sulle modalità di gestione e rendicontazione delle attività cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo ; Manuale Controlli di Primo Livello dell A.D.G. del P.O. Competitività regionale e occupazione approvato con decreto del Dirigente n del 24/10/2012; Deliberazione di Giunta regionale n del 29 dicembre 2010 con la quale è stata approvata la disciplina della sospensione e/o revoca dell'accreditamento degli organismi formativi in casi particolari; Decreto Legislativo 81/2008 Attuazione dell articolo della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e sue modificazioni; Accordo Stato Regioni del 20/11/2008 ai sensi dell articolo 11, comma 7 del D.Lgs. 81/2008; Decreto Interministeriale 17/12/2009 Realizzazione di progetti formativi previsti dall articolo 11 del D. Lgs n. 81/2008. Ripartizione dello stanziamento di bilancio per l esercizio finanziario 2009; Legge regionale 13 agosto 2007, n. 30 Norme regionali per la sicurezza e la qualità del lavoro ; Deliberazione di Giunta Regionale n del 18/12/2009 Approvazione del Piano straordinario di formazione in tema di salute e sicurezza del lavoro di cui all Accordo Stato regioni del 20/11/2008 ai sensi dell articolo 11, comma 7 del D.Lgs. 81/2008 Impegno di spesa Euro ,00 ; Deliberazione di Giunta Regionale n del 10/09/2010 Approvazione modalità utilizzo delle risorse per la realizzazione di progetti formativi in tema di salute e sicurezza del lavoro di cui all articolo 11 del D.Lgs. 81/2008; Deliberazione di Giunta Regionale n del 03/12/2010 Modalità di utilizzo delle risorse per la realizzazione di progetti formativi in tema di salute e sicurezza sul lavoro di cui all articolo 11 del D.lgs. 81/2008-impegno spesa ,00. Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 ai sensi dell articolo 34, commi 2 e 3, dell art 37, comma 2 del D.Lgs. 81/2008 e dell art. 4 del D.Lgs 281 del 28 agosto 1997 recepito con DGR. N del 14/09/2012; Deliberazione di Giunta Regionale n. 1336/2012 DGR 1051/2010 integrazione delle modalità di realizzazione di progetti formativi in tema di salute e sicurezza del lavoro di cui all art. 11 del dlgs 81/08 ed impegno delle risorse già assegnate di ,00 ;. 2. OBIETTIVI DELL AVVISO Il presente avviso da attuazione alla Deliberazione di Giunta Regionale n del 10/09/2010 e n.1336 del 09/11/2012 per la realizzazione di progetti previsti dal Piano straordinario di formazione per promuovere la cultura della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, (impostato sulla base dei criteri definiti dall Accordo siglato in sede di Conferenza Stato Regioni e Province Autonome di Trento e di Bolzano del 20 novembre 2008, ai sensi dell art. 11, comma 7 del decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 3
4 81). Sarà finanziata esclusivamente formazione non obbligatoria, 3. AZIONI FINAZIABILI Formazione aziendale o interaziendale, realizzata attraverso: A. corsi di aggiornamento B. seminari Sono esclusi gli interventi già finanziati o di cui sia richiesto il finanziamento tramite i Fondi paritetici interprofessionali o la L. 236/93. Non rientrano nel presente Piano straordinario di formazione per la sicurezza gli interventi formativi che costituiscono adempimenti degli obblighi dei datori di lavoro previsti dal D.lgs. 81/ PRIORITÀ Si individuano i seguenti ambiti prioritari: interventi rivolti a lavoratori stranieri interventi rivolti a lavoratori con meno di due anni di esperienza nell esercizio delle proprie mansioni o attività interventi rivolti a lavoratori stagionali del settore agricolo interventi rivolti a datori di lavoro delle piccole e medie imprese, piccoli imprenditori di cui all art del codice civile e lavoratori autonomi interventi rivolti a rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza 5. SOGGETTI PROPONENTI Possono presentare domanda di accesso ai finanziamenti i soggetti aventi titolo ai sensi della legge regionale n. 18/09 e s.m.i: - imprese per i piani formativi finalizzati alla formazione del proprio personale, ai sensi dell art. 20 della Legge regionale n. 18/09 e s.m.i; - associazioni temporanee di impresa (A.T.I.) o di scopo (A.T.S.), costituite tra le imprese beneficiarie della formazione per i piani formativi interaziendali; - consorzi d imprese, unicamente per i piani formativi rivolti alla formazione delle imprese consorziate; - per conto di imprese esplicitamente indicate nel progetto; - enti bilaterali, unicamente per la presentazione di piani formativi interaziendali, Gli organismi di formazione che presentano il Piano Formativo devono essere stati accreditati per la macrotipologia 3 FORMAZIONE PER TUTTO L ARCO DELLA VITA, ai sensi della Delibera di Giunta Regionale n 28 del e s.m.i. I piani formativi presentati dagli enti bilaterali dovranno necessariamente essere attuati da organismi formativi accreditati per la macrotipologia della FORMAZIONE PER TUTTO L ARCO DELLA VITA ai sensi della Delibera di Giunta Regionale n 28 del e s.m.i. Gli Organismi formativi per i quali sia in corso la sospensione e/o revoca dell accreditamento non possono partecipare ad A.T.I. o A.T.S., proponenti e/o realizzatrici di Piano formativi, né possono ricevere affidamento di parte delle attività ( delega di parte delle attività e/o affidamento di forniture e servizi) dal soggetto presentatore/realizzatore, pena la non ammissibilità del piano formativo. 4
5 6. DESTINATARI Destinatari prioritari: lavoratori stranieri lavoratori con meno di due anni di esperienza nell esercizio delle proprie mansioni o attività lavoratori stagionali del settore agricolo datori di lavoro delle piccole e medie imprese, piccoli imprenditori di cui all art del codice civile e lavoratori autonomi lavoratori parasubordinati e in somministrazione Altri destinatari: Tutti i lavoratori occupati: dipendenti a libro paga; con contratti atipici, a tempo parziale, stagionali; soci lavoratori di cooperativa, soci/associati che partecipano al lavoro aziendale con carattere di abitualità e prevalenza e per tale posizione versano i contributi INPS, collaborazioni coordinate e continuative e a progetto, lavoratori in mobilità, in CIG/CIGS; imprenditori e lavoratori autonomi. Nel caso di lavoratori assunti con contratti di apprendistato e di inserimento, le azioni formative svolte ai sensi del presente Avviso possono integrare e non sostituire la formazione obbligatoriamente prevista per tali lavoratori dai rispettivi contratti e dalle ispettive norme Non sono ammissibili interventi interamente rivolti a dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni di cui all art. 1, comma 2, del D.Lgs. 165/01.. L individuazione dei destinatari delle singole attività deve avvenire nel pieno rispetto dei principi fissati dal Decreto Legislativo, 11 aprile 2006, n. 198 Parità uomo donna da parte dei soggetti attuatori. TUTTE LE AZIONI FORMATIVE DOVRANNO ESSERE RIFERITE AL PERSONALE DI UNITÀ LOCALI SITUATE NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DELLA SPEZIA 7. RISORSE DISPONIBILI E VINCOLI FINANZIARI Fonte di finanziamento Attività Risorse Risorse Statali ex Art. 11 D.L.GS. 81/2008 e Risorse Regionali Formazione non obbligatoria sulla sicurezza ,80 Ogni impresa deve allegare al singolo progetto presentato l ammontare del cofinanziamento privato richiesto rispetto al costo complessivo delle attività. Quindi, nel prospetto dovranno essere riepilogate le quote di cofinanziamento privato richiesto dall impresa in tutti i progetti: a propria titolarità; a titolarità di un altra impresa, ATI o ATS in caso di progetto interaziendale (per la quota di propria competenza); a titolarità di un organismo formativo accreditato (in toto o per la quota di propria competenza in caso di progetto interaziendale). 8. AIUTI DI STATO 5
6 Il presente avviso concerne il finanziamento di azioni di formazione continua che si configurano come aiuti di stato e che devono, pertanto, essere conformi alla normativa comunitaria in materia, alle D.A punto 11 Aiuti di stato e al vigente MANUALE PER LA GESTIONE E RENDICONTAZIONE Manuale operativo sulle modalità di gestione e rendicontazione delle attività cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo, punto 2.3 Aiuti di stato. Ciascuna impresa beneficiaria dovrà optare per l uno o l altro dei regimi di seguito individuati, indicando espressamente la scelta effettuata: REGIME DI ESENZIONE al Regolamento (CE) n. 800/2008 del 06 agosto 2008 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria); al Decreto del Dirigente della Regione Liguria n del 9 dicembre 2008 relativo alle disposizioni in materia di aiuti di stato destinati alla formazione non soggetti a notifica. Disposizioni Attuative Azioni Fondo Sociale Europeo P.O. Obiettivo Competitività regionale e occupazione anni , approvate con deliberazione della Giunta regionale n. 824 del 19/06/2009 REGIME DE MINIMIS al Regolamento (CE) n. 1998/2006 del 15 dicembre 2006 relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d'importanza minore ("de minimis"); al Regolamento (CE) n. 875/2007 del 24 luglio 2007 relativo all applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti de minimis nel settore della pesca; al Regolamento (CE) n. 1535/2007 del 20 dicembre 2007 relativo all applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti de minimis nel settore della produzione di prodotti agricoli; alla Circolare della Regione Liguria n /750 del 18/02/2008 relativa agli adempimenti amministrativi connessi all applicazione del Regime de minimis alla luce del Regolamento (CE) n. 1998/2006. Regolamento (U.E) n.1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul finanziamento dell Unione europea agli aiuti de minimis ; Si riportano di seguito gli aspetti più significativi dei Regolamenti rimandando agli stessi per ogni approfondimento e dei Decreti sopra citati, REGIME DI ESENZIONE Le imprese, presso le quali i lavoratori destinatari degli interventi sono impiegati, si devono impegnare a garantire il cofinanziamento nella misura necessaria ad assicurare il non superamento delle intensità di aiuti fissati dal citato regolamento comunitario e di seguito esposti: formazione specifica % formazione generale % Grandi imprese Medie imprese Piccole imprese Tali percentuali sono maggiorate di 10 punti se destinatari della formazione sono i lavoratori svantaggiati o disabili definiti all art. 2, comma 18, 19 e 20 del Regolamento (CE) n. 800/2008. L intensità massima dell aiuto non potrà comunque superare l 80% dei costi ammissibili. Quando l'aiuto concesso riguarda il settore dei trasporti marittimi, la sua intensità può raggiungere il 80% dei costi ammissibili indipendentemente dal fatto che il progetto di formazione riguardi la 6
7 formazione specifica o quella generale, purché vengano soddisfatte entrambe le seguenti condizioni: a) il partecipante al progetto di formazione non è un membro attivo dell'equipaggio, ma soprannumerario; b) la formazione viene impartita a bordo di navi immatricolate nei registri comunitari. Il cofinanziamento può avvenire anche sotto forma di costo del lavoro dei partecipanti alle attività formative. Nel caso di progetti pluriaziendali, settoriali e/o territoriali ciascuna azienda coinvolta dovrà perciò coprire la relativa quota. Si fa presente che i costi di personale per i partecipanti al progetto di formazione e le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) sono ammissibili fino a concorrenza del totale degli altri costi ammissibili. L applicazione del Regolamento generale di esenzione può avvenire solo per gli aiuti che hanno un effetto di incentivazione, così come specificato nel considerando 29 e nell art. 8 del Regolamento stesso. Per quanto riguarda gli aiuti alle PMI, si ritiene che vi sia un effetto di incentivazione se, prima dell'avvio dei lavori relativi al progetto o all'attività, il beneficiario ha presentato domanda di aiuto all autorità concedente. Per quanto riguarda gli aiuti alle grandi imprese, si ritiene che abbiano un effetto di incentivazione se, oltre a soddisfare la condizione sopra definita, l autorità concedente ha verificato, prima di concedere l'aiuto individuale in questione, che la documentazione preparata dal beneficiario soddisfa uno o più dei seguenti criteri: a) che vi sia un aumento significativo, per effetto dell'aiuto, delle dimensioni del progetto o dell'attività; b) che vi sia un aumento significativo, per effetto dell'aiuto, della portata del progetto o dell'attività; c) che vi sia un aumento significativo, per effetto dell'aiuto, dell'importo totale speso dal beneficiario per il progetto o l'attività; d) che vi sia una riduzione significativa dei tempi per il completamento del progetto o dell'attività interessati. Pertanto in caso di scelta del regime di esenzione da parte di una grande impresa, la stessa deve documentare, a pena di non ammissibilità del progetto di formazione, il soddisfacimento di uno o più dei criteri sopra citati. Al riguardo nella modulistica allegata è stato predisposto il fac-simile di dichiarazione Effetto di incentivazione Grande Impresa Reg. (CE) 800/2008 art. 8. Ai fini della determinazione delle intensità di aiuti applicabili, si definisce: formazione specifica: quella che comporta insegnamenti direttamente e prevalentemente applicabili alla posizione, attuale o futura, occupata dal dipendente presso l impresa beneficiaria e che fornisca qualifiche che non siano trasferibili ad altre imprese o settori di occupazione, o lo siano solo limitatamente. formazione generale: quella che comporta insegnamenti non applicabili esclusivamente o prevalentemente alla posizione, attuale o futura, occupata dal dipendente presso l impresa beneficiaria, ma che fornisca qualifiche ampiamente trasferibili ad altre imprese o settori di occupazione. Si precisa che è ritenuta formazione generale: - la formazione interaziendale, cioè la formazione organizzata congiuntamente da diverse imprese indipendenti (ai sensi della normativa comunitaria che definisce le PMI, sopra citata) ovvero di cui possono beneficiare i dipendenti di diverse imprese; - la formazione riconosciuta, certificata e convalidata da autorità o enti pubblici o da altri enti o istituzioni ai quali gli Stati membri o la Comunità abbiano attribuito competenza in materia; 7
8 - la formazione in materia di sicurezza sul lavoro; - la formazione linguistica; - la formazione relativa ad alfabetizzazione informatica con riferimento ad applicativi per office automation, fogli elettronici, videoscrittura, database, software di presentazione, linguaggi di programmazione; - la formazione di base per l impresa, relativa a elementi di marketing, contabilità, normativa fiscale, management, organizzazione ed economia aziendale responsabilità sociale delle imprese, tecnica di comunicazione, qualità, sicurezza, normativa ambientale (gestione dell ambiente), innovazione in campo ambientale, normativa del lavoro e contrattualistica. Nel caso in cui il progetto preveda elementi di formazione specifica e di formazione generale, che non possano essere distinti ai fini del calcolo dell intensità dell aiuto e nei casi in cui non sia possibile stabilire se il progetto abbia carattere specifico o generale, si applicano le intensità relative alla formazione specifica. Per la definizione di PMI si rinvia all allegato 1 del Regolamento CE 800/2008. Clausola DEGGENDORF Nel caso di scelta del cosiddetto regime di esenzione, in applicazione del D.P.C.M. 23/05/2007, è condizione di concessione dell aiuto la presentazione alla Provincia della dichiarazione sostitutiva di cui all art. 8 del predetto D.P.C.M., avvalendosi dei modelli resi disponibili sul sito Internet Tale dichiarazione deve essere presentata dai soggetti attuatori delle attività nella fase istruttoria precedente la firma della convenzione. Regime de minimis La regola del de minimis implica che l importo complessivo dei finanziamenti pubblici assegnati ad una medesima impresa sotto forma di de minimis non possa superare, di norma, nell arco di tre esercizi finanziari, a qualsiasi titolo e da qualsiasi Amministrazione Pubblica ottenuti. Il periodo di tre esercizi finanziari si riferisce all esercizio finanziario corrente ed ai due esercizi finanziari precedenti. Per esercizio finanziario si intende il periodo di tempo al quale si fa riferimento per calcolare il reddito su cui pagare le imposte (periodo di imposta). Il periodo di riferimento di tre anni ha carattere mobile, nel senso che, in caso di nuova concessione di un aiuto de minimis, l importo complessivo degli aiuti de minimis concessi nell esercizio finanziario in questione nonché nei due esercizi finanziari precedenti deve essere ricalcolato. L aiuto si considera erogato nel momento in cui sorge per il beneficiario il diritto a ricevere l aiuto stesso, e non pregiudica la possibilità del beneficiario di ottenere altri aiuti, indipendentemente dalla loro forma ed obiettivo; gli aiuti pubblici da prendere in considerazione sono quelli concessi tanto dalle autorità comunitarie e nazionali, che regionali o locali. Qualora l importo complessivo dell aiuto concesso superi il massimale stabilito, tale importo di aiuto non può beneficiare dell esenzione prevista dal Regolamento de minimis, neppure per la parte che non superi detto massimale. Ai fini delle determinazione dell ammontare massimo di devono essere prese in considerazione tutte le categorie di aiuti pubblici, indipendentemente dalla loro forma ed obiettivo, qualificati come aiuti de minimis. Il Regolamento UE n. 1407/2013 introduce alcuni chiarimenti sul concetto di impresa unica ai fini degli aiuti, con il non riconoscimento degli stessi in una serie di ipotesi, se esse, complessivamente, 8
9 hanno superato il limite dei euro nei trienni, così riassumibili: a) se un impresa possiede la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un altra impresa; b) se un impresa ha diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di altra impresa; c) se un impresa esercita un influenza dominante su altra azienda in virtù di un contratto concluso con la stessa o grazie ad una clausola statutaria di quest ultima; d) se un impresa azionista o socia di altra impresa controlla da sola, grazie ad un accordo sottoscritto con azionisti o soci di altra impresa, la maggioranza di diritti di voto degli azionisti o soci di quest ultima. Per le imprese attive nel settore del trasporto su strada, l importo complessivo degli aiuti de minimis non deve superare i nell arco di tre esercizi finanziari. Le imprese del settore della pesca (produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti della pesca) sono soggette ad un regime speciale, secondo quanto disposto dal regolamento (CE) n. 875/2007 della Commissione del 24/07/2007, pubblicato sulla GUCE L 193 del 25/07/2007. Tale regolamento ammette al regime de minimis le suddette imprese, fissando un limite massimo di Le imprese del settore della produzione dei prodotti agricoli sono soggette ad un regime speciale, secondo quanto disposto dal regolamento (CE) n. 1535/2007 della Commissione del 20/12/2007, pubblicato sulla GUCE L 337 del 21/12/2007. Tale regolamento ammette al regime de minimis le suddette imprese, fissando un limite massimo di La regola del de minimis si applica anche nel caso in cui il beneficiario immediato del finanziamento sia altro soggetto (ad esempio Ente di formazione) che eroga le attività finanziate a favore di una/più imprese specifiche. Prima dell erogazione del finanziamento, l impresa deve presentare una dichiarazione comprovante che il nuovo aiuto non faccia salire l importo complessivo degli aiuti de minimis ricevuti a un livello eccedente la soglia dei (o o o nei casi previsti) nell arco di tre esercizi finanziari, utilizzando i fac-simile disponibili sul sito Internet Definizione della quota di cofinanziamento privato per le aziende che scelgono il regime de minimis sugli aiuti alla formazione Le aziende che scelgono il regime de minimis sugli aiuti alla formazione (n el caso di corsi rivolti a lavoratori occupati e svolti in normale orario di lavoro) potranno computare il costo dei propri addetti impegnati nella formazione per la copertura della quota di cofinanziamento privato prevista per il corso medesimo. Per definire l ammontare minimo della quota di cofinanziamento privato si deve fare riferimento al totale dei costi al netto della voce reddito lavoratori. 9. MODALITÀ DI GESTIONE E RENDICONTAZIONE Ai sensi delle Disposizioni Attuative regionali per la gestione e la rendicontazione si rinvia alle Disposizioni contenute nel Manuale per la Gestione e la Rendicontazione approvato dalla Regione Liguria con Decreto del Dirigente n del 18/10/
10 10. MODALITA E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI Le proposte progettuali devono essere presentate in busta chiusa recante in alto a sinistra l indicazione del soggetto proponente e la dicitura,formazione non obbligatoria sulla sicurezza A PENA ESCLUSIONE DALLA VALUTAZIONE, DAL 06 OTTOBRE 2014 ENTRO E NON OLTRE LE ORE del 21 OTTOBRE 2014 con la seguente modalità: a mezzo posta tramite raccomandata A. R. senza apposizione dei francobolli e tramite uffici postali dotati di timbratura automatica con orario d impostazione entro l ora e la data sopraindicata all indirizzo PROVINCIA DELLA SPEZIA- AMMINISTRAZIONE GENERALE- POLITICHE DEL LAVORO- FORMAZIONE PROFESSIONALE, SERVIZIO FORMAZIONE PROFESSIONALE Via Valle, La Spezia La Provincia non accetterà proposte, pur spedite a mezzo posta con le modalità sopra dette, che pervengano agli uffici provinciali oltre il decimo giorno dalla scadenza. Questo data l inderogabilità di rispettare i tempi previsti del presente avviso. La Provincia della Spezia non si assume alcuna responsabilità per la dispersione o il ritardo di comunicazioni dipendenti da inesatte indicazioni del recapito da parte del proponente oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento dell indirizzo indicato nel progetto, né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore, o comunque per fatti non imputabili alla Provincia stessa. Si precisa che la presentazione di progetti in base al presente avviso costituisce, da parte del presentatore proponente, accettazione di tutte le norme contenute nello stesso e negli allegati da compilare, nonché di quelle contenute nei provvedimenti e nei documenti di riferimento, emessi da autorità nazionali e comunitarie. A pena d inammissibilità : l ultima pagina della proposta progettuale, nonché la scheda finanziaria corsuale e dove necessaria quella non corsuale dovrà riportare data, timbro e firma per esteso del Legale rappresentante del soggetto proponente. La firma in calce all elaborato progettuale, nonché le firme in calce ad eventuali deleghe e dichiarazioni, devono essere accompagnate da copia fotostatica leggibile di un documento d identità del legale rappresentante. In allegato al progetto ciascun proponente deve produrre la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà relativa alla regolarità degli obblighi contributivi, la mancata presentazione o integrazione della predetta dichiarazione è motivo di esclusione dalla procedura selettiva. 11. REQUISITI PROGETTUALI OBBLIGATORI Tutti gli interventi formativi, PENA L INAMMISSIBILITA, devono prevedere specifici accordi aziendali e/o interaziendali al fine di garantire la realizzazione di percorsi formativi effettivamente rispondenti alle esigenze dei lavoratori e dei datori di lavoro. L accordo deve rispettare le seguenti disposizioni: fare riferimento in modo chiaro ed esplicito all azione formativa presentata; indicare chiaramente i soggetti coinvolti; riportare le firme di adesione di tutte le parti coinvolte chiaramente leggibili e accompagnate dall indicazione del nome e cognome e dal titolo di rappresentanza; essere prodotto in originale. 10
11 La formazione riguarda i diversi aspetti che concorrono a sensibilizzare datori di lavoro e lavoratori sulla tutela e la sicurezza nei luoghi di lavoro, sul miglioramento delle condizioni lavorative e, più in generale, sulla qualità del lavoro. I contenuti degli interventi formativi dovranno pertanto obbligatoriamente prevedere: formazione generale sulle tematiche della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (normativa vigente, aspetti legati all organizzazione della sicurezza, concetto di rischio, danno, prevenzione e protezione, diritti e doveri dei lavoratori, ) formazione specifica sui rischi legati al comparto produttivo cui appartiene l impresa (rischi specifici, misure specifiche di prevenzione, procedure di sicurezza e prevenzione, gestione dei rischi e delle emergenze, ) formazione specifica sulla regolarità contrattuale, sulle diverse tipologie di contratto previste e sui diritti e doveri di datori di lavoro e lavoratori ( ingresso regolare nel mondo del lavoro, normativa essenziale sulla contrattualistica, lavoro subordinato, autonomo e parasubordinato, ) Per gli ambiti prioritari i percorsi dovranno essere progettati conformemente alle indicazioni della DGR 1812/2009 (cui si rimanda integralmente) che vengono di seguito riportati. LAVORATORI STRANIERI Obiettivi specifici Contenuti formativi Metodologia didattica Contribuire alla riduzione degli infortuni dei lavoratori immigrati attraverso interventi formativi orientati a: favorire la comunicazione interculturale all'interno del luogo di lavoro migliorare la formazione alla sicurezza tra la manodopera immigrata agevolare l'integrazione sociale e la valorizzazione professionale e occupazionale degli immigrati promuovere la cultura della regolarità e della legalità del lavoro garantire a tutti i lavoratori i livelli di formazione adeguata a. Formazione per lavoratori immigrati specificamente centrata sulle tematiche relative alla sicurezza sul lavoro ed alla prevenzione antinfortunistica, con peculiarità tematiche legate alla tipologia di azienda coinvolta b. Formazione per mediatori culturali che possano a loro volta essere formatori sui temi della Salute e Sicurezza del lavoro c. Formazione linguistica di base d. Formazione linguistica specialistica e. Formazione specifica su regolarità contrattuale, diverse tipologie di contratto, diritti e doveri dei lavoratori Per quanto concerne la metodologia si ritiene di privilegiare le metodologie attive. Sarà utile, quindi, garantire un equilibrio tra lezioni frontali, esercitazioni in aula, lavori di gruppo, nonché favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici. 11
12 LAVORATORI CON MENO DI DUE ANNI DI ESPERIENZA NELL ESERCIZIO DELLE PROPRIE MANSIONI O ATTIVITÀ Obiettivi specifici Rafforzare la cultura della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali dei lavoratori in primo ingresso Garantire pienamente le condizioni di tutela dei lavoratori neoassunti sotto il profilo contrattuale e di sicurezza sul lavoro Formare i lavoratori ad una maggiore consapevolezza e percezione del rischio con particolare riferimento alla propria realtà produttiva/operativa Favorire l acquisizione di comportamenti adeguati alle procedure di sicurezza previste, alla gestione dei rischi e delle emergenze Contenuti formativi a. Avvio di progetti sperimentali di formazione rivolti ai giovani lavoratori neoassunti operanti nei settori economici esposti a maggior rischio di infortuni o malattie professionali b. Formazione specifica su regolarità contrattuale, le diverse tipologie di contratto, diritti e doveri dei lavoratori Metodologia didattica Per quanto concerne la metodologia si ritiene di privilegiare le metodologie attive. Sarà utile, quindi, garantire un equilibrio tra lezioni frontali, le esercitazioni in aula, lavori di gruppo, nonché favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici. 12
13 LAVORATORI STAGIONALI DEL SETTORE AGRICOLO Obiettivi specifici Formare i lavoratori ad una maggiore consapevolezza e percezione del rischio con particolare riferimento alla propria realtà produttiva/operativa Migliorare la qualificazione dei lavoratori implementando competenze e favorendo comportamenti corretti di fronte al rischio Favorire l acquisizione di comportamenti adeguati alle procedure di sicurezza previste, alla gestione dei rischi e delle emergenze Promuovere la cultura della legalità e della regolarità contrattuale Contenuti formativi Metodologia didattica Realizzazione di moduli formativi articolati sui seguenti temi: a. Concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione b. L organizzazione della sicurezza c. Le procedure ed i comportamenti per prevenire gli infortuni e le malattie professionali d. Regolarità contrattuale, le diverse tipologie dicontratto, diritti e doveri di datori dei lavoratori. Per quanto concerne la metodologia si ritiene di privilegiare le metodologie attive. Sarà utile, quindi, garantire un equilibrio tra lezioni frontali, le esercitazioni in aula, lavori di gruppo, nonché favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici. 13
14 DATORI DI LAVORO DELLE MICRO, PICCOLE E MEDIE IMPRESE, PICCOLI IMPRENDITORI (EX ART COD. CIV.) E LAVORATORI AUTONOMI Obiettivi Contenuti formativi Metodologia didattica Promuovere la conoscenza e l'interpretazione del D. Lgs. 81/08 in riferimento all organizzazione di un Sistema di Prevenzione aziendale, alle procedure di lavoro, alle misure generali di tutela della salute dei lavoratori e alla valutazione dei rischi Sviluppare e incrementare, l adozione di modelli di sistemi di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro secondo standard europei di qualità Fornire un metodo operativo che tenga conto della specificità delle aziende Migliorare la definizione delle figure che nelle aziende hanno compiti di responsabilità e definire modelli di cooperazione tra i soggetti istituzionali e aziendali che hanno un ruolo nella tutela della sicurezza Promuovere la cultura della legalità e della regolarità del lavoro e dell impresa Implementare la formazione come diritto del lavoratore e dovere del datore di lavoro Moduli formativi articolati sui seguenti temi: L organizzazione aziendale della sicurezza Concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione La valutazione dei rischi I principali fattori di rischio e le misure tecniche, organizzative e procedurali per la prevenzione e la protezione, relazione tra il fattore umano e la sicurezza sul lavoro: comportamenti a rischio, rappresentazione e accettabilità del rischio, dimensione del gruppo, variabili psico-fisiche, responsabilità individuale I sistemi di gestione della sicurezza (Linee Guida INAIL OHSAS 18001) Nozioni, principi e buone prassi in materia di responsabilità sociale d impresa Regolarità contrattuale, le diverse tipologie di contratto, diritti e doveri di datori di lavoro e lavoratori Moduli formativi articolati sui seguenti temi: Per quanto concerne la metodologia si ritiene di privilegiare le metodologie attive. L organizzazione Sarà utile, quindi, aziendale garantire della sicurezza un equilibrio tra lezioni frontali, le esercitazioni Concetti di inrischio, aula, danno, lavori prevenzione, di gruppo, nonché protezione favorire metodologie di apprendimento La valutazione basate dei rischi sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi I principali specifici. fattori di rischio e le misure tecniche, organizzative e 14
15 LAVORATORI PARASUBORDINATI E IN SOMMINISTRAZIONE Obiettivi specifici Promuovere pari condizioni di sicurezza per lavoratori c.d. atipici Implementare la formazione specifica per lavoratori temporanei Rafforzare l informazione/formazione preventiva dei lavoratori in somministrazione tenendo conto delle peculiarità della somministrazione di lavoro Favorire l apprendimento di tecniche finalizzate a migliorare i comportamenti individuali Promuovere la cultura della legalità e della regolarità del lavoro Contenuti formativi Metodologia didattica Moduli formativi articolati sui seguenti temi: a. Modulo di base comune a tutti Mercato del lavoro, contrattualistica, diritti e doveri dei lavoratori Concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione L organizzazione aziendale della sicurezza Gli organi di vigilanza, controllo e assistenza b. Modulo specifico differenziato Rischi specifici (la trattazione dei rischi specifici va declinata secondo il settore specifico nel quale il lavoratore presterà la sua opera che potrà essere ripetuto con specificità diverse se per esempio il lavoratore con contratto di somministrazione periodicamente cambia settore di attività). Per quanto concerne la metodologia si ritiene di privilegiare le metodologie attive. Sarà utile, quindi, garantire un equilibrio tra lezioni frontali, le esercitazioni in aula, lavori di gruppo, nonché favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici. Modalità valutazione Indicare il numero e le caratteristiche dei partecipanti alle attività formative, attraverso la compilazione dell apposito allegato. La cui mancata presentazione (o integrazione entro i termini di approvazione delle graduatorie) rende inammissibile il progetto. A edizioni diverse della stessa attività non possono di norma partecipare le stesse persone fisiche; Ulteriori e inderogabili requisiti progettuali obbligatori (comuni a tutte le attività) sono esposti nell apposita sezione Approfondimenti ; Non sono proponibili corsi su tematiche medico-sanitarie e di didattica dei sistemi scuola, formazione e lavoro; soggetto delegato deve essere specificatamente indicato in fase di progettazione, in caso contrario la delega non sarà ammissibile. Vedere Criteri di valutazione al punto 11 del presente avviso e l apposita scheda di valutazione La graduatoria verrà redatta tenendo conto degli ambiti prioritari individuati nella sezione.. I progetti che non rispondono alle priorità suddette saranno valutati solo se le risorse finanziarie a disposizione non vengono interamente coperte dai progetti prioritari. 15
16 Modalità di finanziamento Risorse indicative Data scadenza presentazione Per ogni progetto, i soggetti proponenti dovranno scegliere tra: Regime di aiuti alla formazione (o in esenzione) Regime de minimis Nel caso di scelta per il regime in esenzione dovrà essere sempre assicurato un co-finanziamento privato, in misura variabile e comunque non inferiore al 20% del costo complessivo del singolo intervento. Modifiche, intervenute anche successivamente all approvazione del progetto, che incidano sul calcolo della percentuale di cofinanziamento pubblico (quali, ad esempio, la definizione del soggetto destinatario della formazione come PMI o grande impresa, la classificazione della formazione come generale o specifica, le caratteristiche dei partecipanti) comporteranno conseguenti variazioni nella percentuale di finanziamento pubblico ,80 21 ottobre
17 12. DEFINIZIONE RELATIVA ALLE IMPRESE Le informazioni successive sono una sintesi della raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003, che definisce le PMI; a tale raccomandazione, al Regolamento (CE) n. 800 del 06/08/2008 e al D.M. del Ministero delle Attività Produttive del 18/4/2005 si rimanda per ogni approfondimento necessario. Impresa Si considera impresa ogni entità, indipendentemente dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un'attività economica. In particolare sono considerate tali le entità che esercitano un'attività artigianale o altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone o le associazioni che esercitano un'attività economica. Effettivi e soglie finanziarie che definiscono le categorie di imprese 1. Alla categoria delle microimprese, delle piccole imprese e delle medie imprese (PMI) appartengono le imprese che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro e/o il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro. 2. All'interno della categoria delle PMI, si definisce piccola impresa un'impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro. 3. All'interno della categoria delle PMI, si definisce microimpresa un'impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro. In generale ed eccettuati i casi specificati nella raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003 (articolo3, paragrafo 2), un'impresa non può essere considerata PMI se almeno il 25 % del suo capitale o dei suoi diritti di voto è controllato direttamente o indirettamente da uno o più organismi collettivi pubblici o enti pubblici, a titolo individuale o congiuntamente. LA DICHIARAZIONE DIMENSIONE D IMPRESA DOVRA ESSERE ALLEGATA, pena la non ammissibilità alla valutazione, PER OGNI AZIONE (il modulo è presente alla sezione Allegati e si basa sull allegato 1 del sopracitato D.M. del Ministero delle Attività Produttive del 18/4/2005 ). Per la corretta compilazione si rimanda alle seguenti fonti (reperibili, su richiesta, anche presso gli uffici del Servizio Istruzione e Formazione Professionale): Pubblicazione della Direzione Generale per le Imprese e l Industria La nuova definizione di PMI. Guida dell utente e modello di dichiarazione e_it.pdf D.M. del Ministero delle Attività Produttive del 18/4/2005 (CUI SI FA RIFERIMENTO PER GLI ALTRI EVENTUALI ALLEGATI RICHIESTI - IMPRESE ASSOCIATE E/O COLLEGATE - OLTRE A QUELLO DEL PRESENTE AVVISO), pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 12/10/2005 n IN CASO DI PROGETTO INTERAZIENDALE, LA DIMENSIONE DI IMPRESA CONTINUERA A DISCENDERE DA QUANTO SOPRA INDICATO, MA AI FINI DELLE PRIORITA E DELLA PERCENTUALE DI COFINANZIAMENTO
18 PRIVATO SI FARA RIFERIMENTO ALLA DIMENSIONE DELL AZIENDA PIU GRANDE PRESENTE NEL PROGETTO 13. PARAMETRI DI COSTO Per i parametri di costo relative alle attività di formazione si rinvia alla Deliberazione della Giunta Regionale n. 824 del 19/06/2009 di approvazione delle Disposizioni attuative azioni Fondo Sociale Europeo P.O. Obiettivo Competitività regionale e occupazione anni e s.m.i. 14. DOCUMENTAZIONE Ogni Piano formativo deve essere presentato utilizzando le schede progetto allegate al presente avviso.. Il Piano Formativo deve essere presentato alla Provincia della Spezia in originale e su CD Room. A pena di non ammissibilità l ultima pagina del piano formativo dovrà riportare data, timbro e firma per esteso del legale rappresentante del soggetto proponente il piano formativo. La firma in calce all elaborato progettuale, nonché le firme in calce ad eventuali deleghe e dichiarazioni, devono essere accompagnate da copia fotostatica leggibile di un documento d identità del sottoscrittore. L elaborato progettuale deve essere corredato pena inammissibilità da: - domanda di presentazione in bollo da 16,00 firmata dal soggetto presentatore in cui dovrà altresì essere dichiarato che per il medesimo progetto non sono stati concessi altri finanziamenti pubblici nell'ambito di programmi operativi regionali, né di altri programmi o iniziative comunitarie né di altri avvisi inclusi i fondi interprofessionali paritetici; - dichiarazione di ogni impresa coinvolta nel percorso formativo relativa all opzione del regime prescelto in materia di aiuti di stato ed all assunzione dell'impegno a rispettarne le regole ( il regime deve essere il medesimo per tutte le attività); - in caso di scelta del regime di finanziamento cosiddetto di esenzione da parte di una grande impresa, dichiarazione Effetto di incentivazione-grande Impresa- Reg. (CE) 800/2008 art. 8, sulla base del facsimile predisposto dall Amministrazione provinciale; - dichiarazione di ogni impresa relativa alla dimensione d impresa, secondo quanto indicato al punto 12 del presente avviso; - dichiarazione del soggetto presentatore, del soggetto attuatore e di ogni impresa coinvolta nel piano formativo relativa alla regolarità in merito agli obblighi contributivi INPS e INAIL, ai sensi della L.n. 266/2002, del D.Lgs n.276/2003 e del D.M. 24/10/2007 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale - Accordo sottoscritto dalle Parti Sociali come previsto al punto 11 requisiti progettuali obbligatori del presente avviso; - relativamente ai piani formativi presentati e attuati da A.T.I. o A.T.S. in via di costituzione, alla domanda dovrà essere altresì allegata dichiarazione, da parte di ogni impresa, relativa all'impegno a formalizzare il raggruppamento entro 30 giorni dall ammissione al finanziamento, con indicazione dell'impresa capofila; Dovrà inoltre essere corredato da: - relativamente ai piani formativi presentati da Consorzi d imprese, alla domanda dovrà essere altresì allegata dichiarazione del legale rappresentante del Consorzio Provincia della Spezia - Avviso Piano Cultura Sicurezza Scuola - pag. di 20 18
19 attestante che tutte le imprese interessate dal progetto sono aderenti al consorzio medesimo da una data antecedente la presentazione della domanda. Successivamente all eventuale finanziamento del progetto, il soggetto attuatore dovrà presentare il DURC in corso di validità alla sottoscrizione della convenzione e alla liquidazione di ogni fattura. La mancata presentazione del DURC non consente di procedere alla sigla della convenzione o alla liquidazione delle fatture, con sospensione dei termini dei relativi procedimenti. 15. CRITERI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI Il sistema di valutazione garantisce la massima trasparenza, obiettività ed omogeneità della valutazione, posizionando le domande presentate, sulla base del punteggio acquisito da ciascuna di esse, in una apposita graduatoria, diversa per ciascuna tipologia progettuale. Per le azioni formative consolidate è confermato il sistema di valutazione utilizzato nel precedente periodo di programmazione, basato su un istruttoria articolata in: istruttoria normativa: sarà verificato se il soggetto proponente possiede i requisiti normativi previsti dalle norme regionali in materia di Formazione Professionale, nonché se dispone di strutture e capacità realizzative autonome (verifica condizioni di ammissibilità); istruttoria di merito: sarà verificata la coerenza del progetto ai documenti di programmazione nonché la motivazione, il grado di importanza, di urgenza e le correlazioni con altre tipologie di intervento eventualmente previste; istruttoria tecnico-organizzativa: sarà verificata la situazione organizzativa del soggetto proponente; istruttoria tecnico-pedagogica: sarà verificata la struttura didattica del progetto, la coerenza fra gli obiettivi ed i moduli didattici, gli strumenti di controllo e valutazione dell apprendimento, e gli eventuali servizi accessori previsti; istruttoria economica: sarà verificata la coerenza dei costi ai parametri standard predefiniti. I criteri di definizione dei punteggi all interno delle cinque articolazioni della valutazione sono ulteriormente specificati nella scheda di valutazione reperibile sui siti della Provincia della Spezia e I punteggi distribuiti fra le cinque articolazioni della valutazione sono descritti nella scheda di valutazione. Saranno considerati ammissibili a finanziamento esclusivamente i progetti che raggiungano un punteggio minimo complessivo di 70 punti. Nel corso della valutazione dei progetti potranno essere apportate correzioni d ufficio esclusivamente ai parametri economico finanziari. Tali correzioni avranno influenza sull assegnazione dei punteggi. Nel corso della valutazione dei progetti potranno essere richieste integrazioni o chiarimenti per meglio definire la fase istruttoria. Gli esiti della valutazione dei progetti presentati saranno resi noti entro 60 giorni dalla data di scadenza del relativo bando. Nessuna ulteriore comunicazione verrà data in ordine alla fase di avvio del Provincia della Spezia - Avviso Piano Cultura Sicurezza Scuola - pag. di 20 19
INTERVENTI DI PROMOZIONE DI PIANI FORMATIVI AZIENDALI, SETTORIALI E TERRITORIALI E DI VOUCHER AZIENDALI AI SENSI DELLA L. 236/93
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