E D i S U E N T E P E R I L D I R I T T O A L L O S T U D I O U N I V E R S I T A R I O P A V I A PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
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- Baldassare Blasi
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1 PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Triennio
2 Articolo 1 Premessa Il Piano contiene le disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione nell ambito delle attività istituzionali dell EDiSU ed è redatto ispirandosi alle Linee guida predisposte dal Dipartimento della Funzione Pubblica. In particolare: a) individua le aree di attività amministrativa maggiormente esposte al rischio della corruzione; b) promuove attività di formazione per i dipendenti addetti alle aree a più elevato rischio; c) definisce i criteri di rotazione dei funzionari compatibilmente con la struttura organizzativa dell Ente; d) monitora i tempi per la conclusione dei procedimenti amministrativi; e) assicura l accesso agli atti e adeguate forme di pubblicità connesse alle attività delle aree a rischio. Il Piano è stato redatto conformemente alle disposizioni legislative contenute nel D.Lgs. 14 marzo 2013 n. 33; nella legge 6 novembre 2012 n. 190; nel DPR 7 aprile 2000 n. 118; nel D.Lgs. 30 marzo 2001 n. 165; nel D.Lgs. 7 marzo 2005 n.82; nel D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163; nel D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150; nella Legge 18 giugno 2009 n. 69 coordinate con le procedure codificate dal Manuale del Sistema di Gestione della Qualità adottato dall Ente. Articolo 2 Aree, Uffici ed attività particolarmente esposte a tentativi di corruzione. Le Aree e gli Uffici dell Ente a cui competono attività individuate a rischio di corruzione così come previste dal comma 16 dell articolo 1 della Legge 190/2012 sono le seguenti: a) "Direzione": Ufficio Personale; b) "Area servizi amministrativi tecnici": Ufficio Contabilità e Gestione finanziaria, Ufficio Tecnico, Ufficio Provveditorato; c) "Area Servizi agli studenti": Ufficio Benefici economici. Le attività maggiormente esposte al rischio della corruzione sono le seguenti: a) procedure di scelta del contraente per l affidamento di lavori, forniture e servizi per il fabbisogno dell ente; b) concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi e in genere benefici economici all utenza istituzionale; 1
3 c) procedure per l assunzione di personale e progressioni di carriera dei dipendenti. Articolo 3 La prevenzione nelle attività dell Ufficio Personale Area "Direzione". L Ufficio Personale sovraintende le seguenti attività a rischio di corruzione: a) Gestione assunzione del personale - concorso pubblico (PERS P001); b) Gestione assunzione del personale mobilità intercompartimentale (PERS P002); c) Gestione concorsi interni (PERS P003); d) Gestione concessione sussidi ex L.R. 54/76 (PERS - P019). b) pubblicazione sul sito web dell Ente dell indizione dei concorsi e delle prove selettive del personale nonché delle progressioni di carriera dei dipendenti; c) indicazione e monitoraggio dei tempi di ciascuna fase d) uso della modulistica predisposta per il corretto inoltro delle domande di partecipazione alle selezioni. Articolo 4 La prevenzione nelle attività dell Ufficio Provveditorato Area "Servizi amministrativi tecnici". L Ufficio Provveditorato sovraintende le seguenti attività a rischio di corruzione: a) Gestione mezzi di trasporto (ECO P003); b) Gestione acquisto vestiario (ECO P004); c) Gestione servizi di lavanderia (ECO P006); d) Gestione promozione pubblicitaria (ECO P008); e) Gestione spese per servizi informatizzati e meccanizzati (ECO P009); f) Gestione spese per affitto locali (ECO P010); g) Gestione spese per pulizia locali sede (ECO P011); h) Gestione spese per assicurazioni (ECO P013); i) Gestione spese per servizi di vigilanza (ECO P014); l) Gestione spese per servizi di pulizia nei Collegi/Residenze (COLL P013); m) Gestione gare di appalto per fabbisogno mense universitarie (RIST P011). 2
4 b) applicazione delle procedure di selezione dei contraenti ex D. Lgs. 163/2006 e Regolamenti interni dell Ente; c) pubblicazione sul sito web dell indizione e dell esito delle gare per l affidamento di forniture e servizi per il fabbisogno dell Ente; d) indicazione e monitoraggio dei tempi di ciascuna fase e) uso della modulistica predisposta per la corretta gestione degli ordinativi. Articolo 5 La prevenzione nelle attività dell Ufficio Tecnico Area "Servizi amministrativi tecnici". L Ufficio Tecnico sovraintende le seguenti attività a rischio di corruzione: a) Gestione gare manutenzioni (TEC P001, P002, P003). b) applicazione delle procedure di selezione dei contraenti ex D.Lgs. 163/2006 e Regolamenti interni dell Ente; c) pubblicazione sul sito web dell indizione e dell esito delle gare per l affidamento di lavori, forniture e servizi per il fabbisogno dell Ente; d) indicazione e monitoraggio dei tempi di ciascuna fase e) uso della modulistica predisposta per la corretta gestione degli ordinativi. Articolo 6 La prevenzione nelle attività dell Ufficio Contabilità e Gestione finanziaria Area "Servizi amministrativi tecnici". L Ufficio Contabilità e gestione finanziaria sovraintende le seguenti attività a rischio di corruzione: a) Gestione Entrate (RAG P001); b) Gestione Uscite (RAG P002); c) Gestione fondi economali (RAG P017). 3
5 b) indicazione e monitoraggio dei tempi di ciascuna fase c) uso della modulistica predisposta per la corretta gestione dei procedimenti. Articolo 7 La prevenzione nelle attività dell Ufficio Benefici Economici Area "Servizi agli studenti". L Ufficio Benefici Economici sovraintende le seguenti attività a rischio di corruzione: a) Gestione richiesta ammissione ai Collegi e Residenze (BEN EC P001); b) Richiesta Borsa di studio (BEN EC P002); c) Integrazioni Borsa di Studio (BEN EC P003); d) Borsa di Studio Straordinaria ( BEN EC P004); e) Contributi Straordinari (BEN EC P006). b) indicazione e monitoraggio dei tempi di ciascuna fase c) uso della modulistica predisposta per la corretta gestione dei procedimenti; d) pubblicazione ed aggiornamento sul sito web alla apposita sezione degli elenchi dei beneficiari delle provvidenze di natura economica. Articolo 8 Compiti del Responsabile della prevenzione della corruzione. Il Responsabile della prevenzione della corruzione, nominato tra i dirigenti amministrativi di ruolo dell Ente ai sensi dell articolo 1 comma 7 della Legge 6 novembre 2012 n. 190, ha il compito di: a) proporre il Piano triennale della prevenzione e gli eventuali aggiornamenti entro il 31 marzo di ogni anno; b) presentare entro il mese di aprile di ogni anno una relazione sullo stato di attuazione del piano; c) sottoporre a riesame, allo scadere del triennio di riferimento del Piano, le assegnazioni dei funzionari agli Uffici particolarmente esposti a tentativi di corruzione disponendone motivatamente la rotazione; d) proporre adeguati programmi di formazione per il personale assegnato agli Uffici sopraelencati 4
6 all Articolo 1 punto 1; e) trasmettere al personale il Codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni di cui all articolo 1 comma 44 della Legge 190/2012; f) informare le competenti Autorità di tentativi di corruzione nei confronti dei Responsabili degli Uffici dell Ente appurata la veridicità dei fatti denunciati. Articolo 9 Compiti dei Responsabili degli Uffici. I responsabili degli Uffici di cui al precedente Articolo 2 punto 1 hanno il compito di: a) osservare le misure di prevenzione adottate dal Piano anticorruzione; b) astenersi dal partecipare alla istruzione di procedimenti amministrativi qualora ricorrano i casi di incompatibilità previsti dall articolo 6 bis della Legge 241/1990 e dal Codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni; c) segnalare al Responsabile della prevenzione della corruzione eventuali condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro; d) curare la pubblicazione sul sito web dell Ente delle informazioni attinenti le procedure di scelta dei contraenti ed in particolare quelle contenute nel comma 32 dell articolo 1 della Legge 190/2012. Articolo 10 Obblighi di pubblicità e trasparenza Il perseguimento degli obblighi di pubblicità e trasparenza è assicurato mediante: 1. l adozione e l attuazione del "Programma triennale per la trasparenza e l integrità" ai sensi del D.Lgs. 150/2009; 2. pubblicazione sul sito dell Ente e l aggiornamento: a) della "Carta dei servizi"; b) dei dati informativi sull organizzazione e sui procedimenti; c) del curriculum e della retribuzione della dirigenza; d) del curriculum e della retribuzione dei titolari di posizione organizzativa; e) del curriculum e della indennità dei componenti il consiglio d amministrazione; f) del curriculum e dei compensi dei revisori dei conti; g) dei tassi di assenza del personale; h) del "Contratto decentrato integrativo"; i) degli incarichi retribuiti a soggetti esterni all ente; 5
7 l) degli incarichi retribuiti e non retribuiti a propri dipendenti autorizzati dall ente; m) dei dati sulla tempistica dei pagamenti; n) dell albo dei beneficiari di provvidenze di natura economica; o) dei dati attinenti gli appalti pubblici con le modalità di cui al comma 32 dell articolo 1 della Legge 190/2012; p) il monitoraggio dei tempi dei procedimenti; q) dei dati concernenti la dotazione organica e il costo del personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato; r) dei bandi di concorso; s) del bilancio preventivo e consuntivo. Articolo 11 Le attività di formazione del personale Il Responsabile della prevenzione della corruzione propone annualmente, all interno del "Programma di formazione del personale", specifiche attività formative riferite alle attività a rischio di corruzione rivolte prioritariamente ai dipendenti in servizio agli Uffici di cui al precedente Articolo 2 punto 1. Articolo 12 Norme finali I dipendenti dell Ente attestano al momento dell assunzione o, per coloro già in servizio, con cadenza periodica la piena conoscenza e la presa d atto delle norme contenute nel Piano triennale di prevenzione della corruzione sottoscrivendone copia da inserire nel fascicolo personale. 6
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