Circ:. n. 20 Cavenago di Brianza, 5 ottobre 2015

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1 Circ:. n. 20 Cavenago di Brianza, 5 ottobre 2015 Al Collegio dei docenti e P.c: - Consiglio di Istituto - Personale ATA RSU Atti & Albo Oggetto: trasmissione del Documento degli indirizzi e delle scelte per l elaborazione del POF triennale IL DIRIGENTE SCOLASTICO visto il D.P.R. n. 297/1994 Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado ; visto il D.P.R. n. 275/1999 Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ; visto il D.P.R. N. 89/2009 Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione ; visti gli articoli n. 26, 27, 28,29 del CCNL Comparto Scuola; visto l art. 25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165, commi n. 1,2,3 Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche ; vista la Legge n. 107/2015 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti ; preso atto che l art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, individua e precisa le modalità, i soggetti, le responsabilità e i tempi per l elaborazione del Piano triennale dell offerta formativa (in seguito Piano); considerato che detto Piano deve essere elaborato «14 4. sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico.» TRASMETTE in allegato, il Documento degli indirizzi e delle scelte per l elaborazione del POF triennale, per i fini di cui all art. 1 comma 14 della legge , n Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Monica Meroni Firma autografa omessa ai sensi dell art. 3 del D. Lgs. n. 39/1993 Firma autografa omessa ai sensi dell art. 3 del D. Lgs. n. 39/1993

2 DOCUMENTO DEGLI INDIRIZZI E DELLE SCELTE PER L ELABORAZIONE DEL POF TRIENNALE PREMESSA Nella elaborazione del presente Documento degli indirizzi e delle scelte per l elaborazione del PTOF si è tenuto conto dei seguenti aspetti: a) funzioni istituzionali assegnate alla scuola dell autonomia,di cui al c.ma 1 della Lg. 107/15; b) principi guida per la realizzazione dell autonomia delle istituzione di cui al c.ma 2 della Legge; c) ambiti di autonomia da valorizzare, di c.ma 3 della Legge; d) limiti delle risorse, di cui al c.ma 3 della Legge - e successivi; e) proposte e pareri delle realtà istituzionali, degli organismi e delle associazione dei genitori, degli studenti; f) proposte del personale docente e ATA in servizio; g) di quanto emerso dal processo di autovalutazione di Istituto, con particolare riferimento al RAV e al piano di miglioramento, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80. h) dell identità e della mission del nostro Istituto, così come sono si è delineata negli anni. INDIRIZZI PER LE ATTIVITA DELLA SCUOLA Per indirizzi qui si intendono indicazioni di ordine generale, che servono a dare un orientamento non generico e una guida nei diversi settori della vita e dell attività scolastica. 1) Indirizzi per l elaborazione del POF3 (tali indirizzi costituiscono elementi per la valutazione e l approvazione del POF) 1.1 Il POF3 articola l offerta formativa e ogni altro elemento richiesto, in prospettiva triennale; 1.2 Il POF3 deve essere elaborato partendo dal POF e accogliendo e integrando i seguenti contenuti: - l attuazione dei principi di pari opportunità e promozione della educazione alla parità tra i sessi; - le iniziative di formazione degli studenti sulle procedure di primo soccorso; - l attuazione di azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano nazionale per la scuola digitale ; - il fabbisogno di organico: posti comuni, posti di sostegno, posti di potenziamento, posti di personale amministrativo e ausiliario; - il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali; - la programmazione delle attività formative in servizio del personale; - il piano di miglioramento (riferito al Rapporto di Autovalutazione); - la rendicontazione sociale la pubblicazione e la diffusione dei risultati raggiunti L indice dei capitoli del Piano potrà essere il seguente: a. La Mission dell Istituto b. Il territorio: caratteristiche, risorse, esigenze formative c. L Istituto Comprensivo i. le scuole ii. principi generali dell azione formativa iii. obiettivi formativi primari iv. principi pedagogici d. L organizzazione didattica e. Il Curricolo d Istituto e progettazione formativa

3 SECONDARI PRIMARIA INFANZIA f. L inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali g. Il potenziamento dell offerta formativa h. La formazione del personale docente, amministrativo e ausiliario i. La valutazione i. la valutazione degli apprendimenti ii. la valutazione delle competenze iii. la valutazione del comportamento j. Il fabbisogno del personale docente e ATA k. Il fabbisogno di risorse materiali l. Il Piano di miglioramento 1.3 Il POF3 dovrà essere predisposto a cura del Commissione POF entro il 27 ottobre 2015, per essere portato all esame del collegio stesso nella seduta già fissata per lo stesso giorno. 2) Indirizzi per l attività educative e didattica (Il rispetto di questi indirizzi costituisce elementi per la valutazione e l approvazione del POF) 2.1 L attività educativa e didattica, così come articolata nel POF3, dove essere coerente, secondo le modalità ritenute più idonee e sostenibili, con le finalità istituzionali della scuola dell autonomia, di cui al c.ma 1: a) innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, b) contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, c) prevenire e recuperare l abbandono e la dispersione scolastica, d) realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, e) garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini. 2.2 L attività educativa e didattica, così come articolata nel POF3, dove essere coerente, secondo le modalità ritenute più idonee e sostenibili, per il I ciclo, con il Profilo in uscita, gli obiettivi di apprendimento e i traguardi di competenza, come precisati nelle Indicazioni Nazionali del 2012; con le Indicazioni Nazionali stabilite per i Licei linguistici; 2.3 Il potenziamento dell attività educativa e didattica tiene conto delle seguenti priorità, così come emerso dalla indagine prevista nella circolare interna n. 10; LEGGE 107. Tabella.Obiettivi Formativi prioritari (art.1, c.ma7 & Organico di Potenziamento) a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese- CLIL b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel 3 5 cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione 4 dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione l'autoimprenditorialità; e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità' ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; 4

4 g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attivita' sportiva agonistica; i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; 5 l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche 3 informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014 Le priorità sopra elencate dovranno in ogni caso essere mediate con le identità delle scuole e le esperienze progettuali peculiari di ogni plesso. 2.4 ll potenziamento dell attività educativa e didattica tiene conto, altresì piano di Miglioramento del Rapporto di Autovalutazione a) PRIORITA TRAGUARDI Risultati nelle prove standardizzate nazionali Competenze chiave e di cittadinanza Ambiente di apprendimento Orientamento strategico e organizzazione della scuola Migliorare i risultati delle prove nazionali relativi alle classi seconde della scuola primaria, in particolare le prove di matematica. Entro l'a.s i risultati delle prove nazionali delle classi seconde rientrano nella media regionale e si riduce la variabilità tra le classi Definire i traguardi di competenza di cittadinanza.entro l'a.s la scuola si fornirà di strumenti per valutare e acquisire i risultati di competenze di cittadinanza. Potenziare le infrastrutture informatiche per favorire una didattica innovativa e per implementare l'uso del registro elettronico. Migliorare la gestione dei conflitti in classe favorendo un ambiente di apprendimento più sereno Nel piano triennale del POF individuare aree di arricchimento dell'offerta formativa coerenti alle reali esigenze degli alunni. Migliorare l'organizzazione dei tempi, degli spazi e dei ruoli delle figure strategiche b) AREA DI PROCESSO OBIETTIVO DI PROCESSO Curricolo, progettazione e valutazione Rivedere i criteri di valutazione per la matematica nella scuola primaria e renderli omogenei e condivisi. Definire prove comuni in ingresso con particolare riguardo alla matematica Partendo dagli indicatori per il comportamento attuare un monitoraggio puntuale delle annotazioni dei docenti anche tramite il registro elettronico Ambiente di apprendimento Orientamento strategico e organizzazione della scuola Potenziare le infrastrutture informatiche per favorire una didattica innovativa e per implementare l'uso del registro elettronico. Migliorare la gestione dei conflitti in classe favorendo un ambiente di apprendimento più sereno Potenziare le infrastrutture informatiche per favorire una didattica innovativa e per implementare l'uso del registro elettronico. Migliorare la gestione dei conflitti in classe favorendo un ambiente di apprendimento più sereno Nel piano triennale del POF individuare aree di arricchimento dell'offerta formativa coerenti alle reali esigenze degli alunni. Migliorare l'organizzazione dei tempi, degli spazi e dei ruoli delle figure strategiche

5 .Indirizzi per l organizzazione dell attività educative e didattica (Il rispetto di questi indirizzi costituisce elementi per la valutazione e l approvazione del POF) All interno di una istituzione, l organizzazione è la dimensione che governa e regola, in modo, stabile le attività, i soggetti, le relazioni tra soggetti, gli ambienti, i tempi, ecc. Ai fini della elaborazione del POF3, qui si esplicitano solo gli indirizzi organizzativi relativia : 3.1. Organizzazione degli ambienti di apprendimento a) Aule ordinarie. L ambiente di apprendimento ordinario è costituito dall aula, attrezzata secondo le esigenze della metodologia didattica prevalente; ogni aula è assegnata stabilmente ad una classe; entro il triennio, oltre agli arredi, suppellettili e materiali essenziali, ogni aula dovrà essere dotata di LIM e usufruire di accesso sicuro al segnale wireless. b) Aule non convenzionali, aule dedicate: ipotizzare, nell arco di un triennio, di organizzare ambienti di apprendimento innovativi, polifunzionali per avviare una pratica didattica di tipo laboratoriale ed a ipotizzare spazi dedicati a un tipo di attività o gruppo di attività. c) Laboratori. La scelta è quella di utilizzare in modo più continuativo e laboratori ad oggi esistenti (palestra, aula di artistica, musica, informatica) e di procedere alla realizzazione di nuovi laboratori soprattutto nella secondaria di primo grado. 3.2 Organizzazione del tempo scuola a) Si conferma che il tempo scuola, nei diversi ordini del nostro Istituto, è suddiviso in due periodi didattici, corrispondenti al primo e secondo quadrimestre. b) L orario delle lezioni è gestito in modo modulare su base settimanale; Durante l anno scolastico, nel caso della scuola secondaria di primo grado, si potranno prevedere settimane didattiche finalizzate al recupero e/o approfondimento. c) L unità oraria è di 60 min per la scuola dell infanzia e la scuola primaria e di 55min per la scuola secondaria di primo grado, con relativi recuperi per gli studenti e per i docenti. d) Incremento del tempo scuola è previsto solo nel caso delle classi a 27 ore della scuola primaria e per la scuola secondaria di primo grado, in concomitanza con la proposta di attività e insegnamenti aggiuntivi e opzionali. 3.3 Organizzazione dei gruppi di apprendimento a) L unità di base per lo svolgimento delle attività didattiche e organizzative è costituita dal gruppo classe, destinatario privilegiato delle attività didattiche e delle pratiche di verifica; è possibile tuttavia il superamento del gruppo classe sia in direzione di macrogruppi, sia in direzione di gruppi ristretti di alunni della stessa classe o di classi diverse, per attività legate al potenziamento e al recupero. b) Le forme dell insegnamento personalizzato e individualizzato, sono indirizzate in particolare agli alunni DVA, DSA e BES. SCELTE GESTIONALI Il termine gestione si riferisce sia alle conduzione concreta delle attività eventi in situazione, entro una cornice di tipo organizzativo si potrebbe definire la parte dinamica dell organizzazione; ma si riferisce anche al reperimento e alla destinazione delle risorse e alla valorizzazione delle stesse. In questo caso la gestione ha per oggetto le risorse professionali, quelle strumentali e quelle economiche (gestione amministrativa e contabile) e riguarda sia l acquisizione, sia la finalizzazione di queste risorse in funzione delle esigenze del servizio.

6 1. Gestione delle risorse professionali 1.1 Fabbisono di posti di insegnamento e funzionali - Il fabbisogno di posti per il potenziamento dell offerta formativa sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di 5 unità per la sc. primaria, 3 per la scuola secondaria di primo grado, per un totale di 8 unità (fatto salvo le effettive assegnazioni dell USR). - la tipologia di posti tiene conto delle aree disciplinari previste dalla C.M prot del 21 settembre 15, per l assegnazione dei posti per ambiti; - i progetti e le attività sulle quali si pensa di utilizzare docenti dell organico di potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l area disciplinare coinvolta. - si terrà conto del fatto che l organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l intera quota disponibile. I suddetti progetti devono essere descritti nel Piano in modo specifico. 1.2 Gestione delle attività funzionali - Per le attività funzionali si conferma quanto già stabilito per gli anni precedenti, per quanto concerne le attività collegiali, le commissioni di istituto e le funzioni strumentali. - Nell ambito delle scelte di organizzazione e gestionali dovranno essere previste le seguenti figure: a. collaboratori di plesso b. coordinatori di classe c. referenti di progetto d. responsabili di laboratorio - Ogni altro incarico e commissione previsti nel Piano devono essere funzionali alla realizzazione di progetti specifici con chiara definizione di obiettivi, metodologie, tempi, destinatari e risultati da raggiungere. 1.3 Gestione delle attività delegate - Nell ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un posto di docente per l esonero del primo collaboratore del dirigente scolastico. 1.4 Formazione in servizio e valorizzazione - Per quanto riguarda il Piano di formazione in servizio dei docenti (comma 124), il Pof dovrà contenere le priorità del collegio dei docenti da valutare con il Piano Nazionale di Formazione che sarà emanato al MIUR. Dovrà essere altresì essere compatibile con le risorse effettivamente messe a disposizione dagli istituto previsti nella Legge. L impegno professionale, ai sensi della Legge, deve essere riconosciuto secondo una logica di premialità. Il presente atto di indirizzo, introdotto dalla recente Legge n. 107/2015, è stato elaborato in un periodo di cambiamenti normativi, potrà essere oggetto di integrazione, revisione o modifica Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Monica Meroni Firma autografa omessa ai sensi dell art. 3 del D. Lgs. n. 39/1993 Firma autografa omessa ai sensi dell art. 3 del D. Lgs. n. 39/1993