Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante le attività lavorative. Marco Giusiano Servizio di Fisica Sanitaria
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1 Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante le attività lavorative Marco Giusiano Servizio di Fisica Sanitaria 1
2 Il suono Il suono è una parte dell esperienza di tutti i giorni talmente comune che raramente se ne apprezzano tutti gli aspetti. Esso è in grado di dare luogo a esperienze piacevoli, come l ascolto della musica o del canto degli uccelli. Inoltre rende possibile la comunicazione parlata, e può fornire avvertimenti, come lo squillo di un telefono o una sirena. Infine, il suono permette anche di compiere diagnosi e controlli di qualità, in meccanica come in medicina 2
3 Il rumore Il contesto acustico in cui ci troviamo immersi non risulta però sempre gradevole o desiderato. Inoltre la sensazione di poco gradevole e poco desiderato o di sgradevole e indesiderato si associa spesso alla difficoltà o all impossibilità di disporre di strumenti di difesa di agevole impiego e di valida efficacia. Infatti il rumore, oltre ad essere senza dubbio l agente inquinante più diffuso negli ambienti di lavoro, è ugualmente presente anche in ambiente di vita extralavorativa, fino a diventare particolarmente rappresentativo nei grandi centri abitati, in cui la sorgente principale di rumore è costituita dal traffico veicolare. 3
4 Il rumore Il traffico veicolare si rende responsabile in molti casi anche della rumorosità extraurbana, quale ad esempio quella presente in prossimità di autostrade, strade di grande comunicazione, svincoli,... Al traffico veicolare va aggiunto anche quello aereo, che riguarda gli abitanti di zone in prossimità di aeroporti o in corrispondenza di corridoi di volo. Altre possibili sorgenti rumorose non legate all ambiente lavorativo sono quelle riconducibili ad abitudini di vita o ad hobbies, quali ad esempio la frequentazione di discoteche e/o la caccia. 4
5 Che cos è il rumore? Viene definito come un fenomeno acustico che produce una sensazione uditiva considerata sgradevole Sostanzialmente si può dire rumore qualsiasi suono non desiderato 5
6 Che cos è il rumore? Ha la stessa natura del suono, nel senso che entrambi sono il risultato di energia meccanica emessa da una sorgente che si propaga in un mezzo (solido, liquido o gassoso) sotto forma di onde elastiche Esempio di rumore trasmesso per via solida Esempio di rumore trasmesso per via aerea 6
7 Come si propaga il suono In assenza di ostacoli (campo libero) le onde sonore si propagano in qualunque mezzo in tutte le direzioni e con andamento circolare, in modo cioè simile agli anelli concentrici osservabili sulla superficie dell acqua che si allontanano dal punto in cui cade un sasso Sorgente sonora Onde sonore 7
8 Come si propaga il suono Le onde sonore, soprattutto a bassa frequenza, tendono ad aggirare gli ostacoli Negli ambienti chiusi le onde vengono riflesse e tutto l ambiente viene riempito uniformemente dal rumore (campo riverberante) 8
9 Le caratteristiche del suono: frequenza acuto Si dice che un suono è acuto, come certe note suonate da un violino, oppure è grave, come il brontolio del tuono come uno strum grave come un 9
10 Le caratteristiche del suono: frequenza La caratteristica che rende un suono acuto o grave è la FREQUENZA la frequenza è il numero di oscillazioni o vibrazioni nell unità di tempo (1 oscillazione al secondo = 1 Hertz o Hz) p p time time 10
11 Le caratteristiche del suono: frequenza L orecchio umano è in grado di percepire suoni di frequenza compresa tra 20 Hz e Hz [Hz] Frequency 11
12 Le caratteristiche del suono: frequenza Tipiche frequenze di suoni e rumori emessi da diversi tipi di sorgente Frequency [Hz] 12
13 Le caratteristiche del suono: intensità lieve Si dice che un suono è lieve, come il fruscio delle foglie, oppure è forte, come il frastuono di un aereo in decollo forte 13
14 Le caratteristiche del suono: intensità La caratteristica che rende un suono lieve o forte è l INTENSITA l intensità di un suono dipende dalla pressione che l onda sonora esercita sul nostro orecchio e si misura in decibel (db) 14
15 Le caratteristiche del suono: intensità Da un intensità appena percepibile (detta soglia di udibilità, pari a 5-10 db) si può arrivare a valori sempre più elevati che possono determinare dolore (soglia del dolore, pari a 130 db). Compresi tra questi valori estremi si ritrovano diversi livelli di comune riscontro nella nostra vita quotidiana PRESSIONE SONORA LIVELLO DI PRESSIONE SONORA 15
16 Gli inganni dei decibel Il decibel è definito attraverso l operazione matematica di logaritmo, pertanto i calcoli con i decibel seguono regole diverse dai normali calcoli aritmetici Se una sorgente genera un rumore di 60 db, due sorgenti uguali generano un rumore di 63 db e non di 120! 16
17 L orecchio e i decibel L orecchio umano risponde all intensità dei suoni in maniera non lineare. Perché venga percepito un raddoppio del volume del suono, il livello di rumore deve crescere di 10 db Significativa Evidente Rilevante Appena rilevante Differenza del livello in db
18 Gli effetti del rumore Le onde sonore che raggiungono il nostro orecchio vengono successivamente inviate attraverso vie nervose particolari al cervello, che le elabora in percezioni uditive. 18
19 Gli effetti del rumore Possono dare luogo a sensazioni uditive solo frequenze comprese tra 20 Hz e Hz. Il nostro orecchio tollera meglio: i rumori continui (ad esempio il rumore emesso da una pompa) rispetto a quelli impulsivi (ad esempio il rumore emesso da un martello che batte su una lamiera); i rumori gravi rispetto a quelli acuti; i rumori meno intensi. 19
20 Gli effetti del rumore Gli effetti più evidenti dell esposizione al rumore sono a carico dell orecchio che può essere interessato da due diverse situazioni Esposizione istantanea a rumori molto forti e improvvisi: dolore, possibile danno diretto (lacerazione del timpano...) Esposizione prolungata a rumori forti db): riduzione dell udito 20
21 Gli effetti del rumore Il rumore può anche dare luogo a effetti extrauditivi (che interessano apparati diversi da quello uditivo) contribuire all aumento degli infortuni sul lavoro facendo diminuire l attenzione e la concentrazione degli operatori e la percettibilità dei segnali acustici. 21
22 La misura del rumore La misura dei livelli di rumore si effettua con l'impiego dei fonometri. Con tali apparecchi si determina l'intensità del rumore in decibel, che prende il nome di Livello di pressione sonora, Lp 22
23 La misura del rumore Il Livello equivalente, Leq, è la media di un livello Lp variabile nel tempo e ha lo stesso contenuto energetico. Il Leq viene calcolato direttamente dal fonometro. Un fonometro che misura il Leq è un fonometro integratore L p L eq Tempo
24 La misura del rumore Alcuni fonometri possono analizzare il rumore separando le diverse frequenze che esso contiene. Fonometri di tale tipo vengono detti fonometri analizzatori 24
25 La misura del rumore L orecchio umano è sensibile in modo differente alle diverse frequenze. I fonometri possono simulare la risposta dell orecchio umano utilizzando internamente le curve di ponderazione, in particolare la curva A. L p (db) A-weighting 20 Hz khz 10 khz Un livello di rumore misurato applicando la curva di ponderazione A è espresso in db(a) 25
26 L esposizione al rumore Il tempo di esposizione al rumore costituisce un elemento fondamentale per stabilire la nocività del rumore stesso L esposizione al rumore di un lavoratore è espressa mediante il Livello di esposizione Lex(8h) Il livello di esposizione è sostanzialmente il livello medio di rumore, cioè il livello equivalente, riferito a una giornata lavorativa della durata di 8 ore. 26
27 L esposizione al rumore Il Livello di esposizione può essere valutato anche su base settimanale, quando le giornate lavorative non sono uniformi. Per la determinazione del livello di esposizione occorre misurare il livello equivalente Leq a cui è esposto il lavoratore durante tutta la giornata lavorativa o, in modo più pratico, durante ciascuna specifica lavorazione. 27
28 L esposizione al rumore Il Leq deve essere misurato, mediante un fonometro integratore, in corrispondenza della posizione dell operatore 1'&$-,/.%(-'2#"(%&#(&'--/'2#"(%&)%3&4510$5&67&'8,#3%&977:;&( 28
29 L esposizione al rumore Esempio di tabella per il calcolo del livello di esposizione 29
30 La normativa nazionale D.Lgs. n 277 del 15 agosto 1991 L evoluzione della normativa nazionale per la tutela dei lavoratori dall esposizione al rumore Dlgs 19 settembre 1994, n. 626 Dlgs 10 aprile 2006, n Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativa all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici - Rumore Dlgs 9 aprile 2008, n Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro 30
31 D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 (Titolo VIII, Capo II) A diversi livelli di esposizione al rumore corrispondono differenti condizioni di rischio e differenti criteri di prevenzione Sono fissati anche limiti per il livello di picco, al fine di tutelare dai rumori fortemente impulsivi 31
32 D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 (Titolo VIII, Capo II, Art. 189) valori limite di esposizione: rispettivamente Lex = 87 db(a) e ppeak = 200 Pa (140 db(c) riferito alla pressione di 20 µpa); valori superiori di azione: rispettivamente Lex = 85 db(a) e ppeak = 140 Pa (137 db(c) riferito alla pressione di 20 µpa); valori inferiori di azione: rispettivamente Lex = 80 db(a) e ppeak = 112 Pa (135 db(c) riferito alla pressione di 20 µpa). 32
33 Ridurre il rumore alla sorgente isolamento della sorgente con opportuni materiali fonoisolanti smorzamento delle vibrazioni mediante idonei materiali (gomme, ammortizzatori a molle e tappeti di feltro) rivestimento dei diversi locali con specifici pannellifonoassorbenti idonea manutenzione delle macchine attraverso corretta lubrificazione delle macchine, tempestiva sostituzione dei componenti usurati, attento controllo che assicuri il serraggio delle varie parti, evitando così eventuali vibrazioni. 33
34 Scelta dei DPI La scelta del DPI avviene in base alla valutazione della sua efficienza Il DPI deve riportare il livello equivalente almeno al di sotto del valore inferiore di azione La iperprotezione (riduzione del livello al di sotto dei 65 db(a) deve essere in generale evitata) 34
35 Efficienza di un DPI Diversi metodi di calcolo dell efficienza di una DPI, dai più semplici ai più complessi, che trattano l attenuazione nelle diverse bande di frequenza Metodo SNR: L eq(a) = Leq(C) - SNR Livello effettivo all orecchio, L Aeq, in db(a) Stima della protezione L Aeq > L act Insufficiente L act - 5 < L Aeq! L act Accettabile L act - 10 < L Aeq! L act - 5 Buona L act - 15 < L Aeq! L act - 10 Accettabile L Aeq! L act - 15 Troppo alta (iperprotezione) Norma EN458 35
36 Efficacia di un DPI Per essere pienamente efficace, il dispositivo antirumore deve essere utilizzato con continuità per tutta la durata dell esposizione al rumore Inoltre è indispensabile che sia inserito e tolto, lontano da fonti di rumore, in ambiente silente, al fine di non creare variazioni della pressione acustica dannose per il lavoratore 36
37 Le misure presso l Università di Parma Laboratori Dipartimento Scienze della Terra Laboratori Dipartimento Produzioni Animali Servizio Fotocopie Facoltà Economia 37
38 Scienze della Terra Misura 5 Abrasimetro Gabrielli - Con aspirazione Inizio: 26/09/ Durata: 00:03:01 Leq(A): 78,6 db(a) Livelli di esposizione inferiori a valore inferiore di azione di 80 db(a) Alcune lavorazioni comportano Leq di 86 db(a): riduzione alla fonte, uso DPI Lpeak(C): 97,6 db(c) L95 (Rumore di fondo) 78,0 db(a) Andamento temporale livelli misurati db Misura 5 Tempo (s) Analisi di spettro del livello equivalente db Misura Frequenza (Hz) Leq(A) Time History Lpeak(C) Running Leq L95 [Rumore di fondo] Analisi dei picchi Tempo Lpeak(C) Leq (Lin) Leq (A) 5,0 97,6 4,0 94,9 40,0 93,9 61,0 93,7 48,0 93,1 46,0 92,6 63,0 92,4 44,0 92,2 38
39 Scienze della Terra Leq(Tm) Max Peak Misura n. SORGENTE MISURATA db(a) db(c) 1 Frantoio a ganasce Fritsch 73,6 98,7 2 Mulino a giara Fritsch 71,1 94,3 3 Abrasimetro Gabrielli (sistema di aspirazione inattivo) 1 72,8 92,1 4 Abrasimetro Gabrielli (sistema di aspirazione attivo) 1 78,6 97,6 Tabella 2a: valori misurati Leq(Tm) Max Peak Misura n. SORGENTE MISURATA db(a) db(c) 1 Rumorosità Ambientale presso laboratorio locale 136 dente D 67,5 91,2 2 Taglierina Diamantata 86,1 110,2 3 Lucidatrice 76,4 91,6 4 Microscopio elettronico 61,8 85,5 Tabella 2b: valori ripresi da relazione acustica
40 Scienze della Terra Lavoratore Giorni lavorativi Lex(8h) giornaliero [db(a)] Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Lex(8h) settimanale [db(a)] Lavoratore 1 80,5 ± 0,5 74,9 ± 0,6 62,2 ± 0,5 74,6 ± 0,6 73,0 ± 0,7 75,9 ± 0,7 Lavoratore 2 80,4 ± 0,7 75,4 ± 0,6 79,6 ± 0,5 75,0 ± 0,6 79,4 ± 0,5 78,5 ± 0,7 Lavoratore 3 67,5 ± 0,7 71,5 ± 0,7 71,5 ± 0,7 71,5 ± 0,7 67,5 ± 0,7 70,3 ± 0,7 40
41 Produzioni animali Misura 6 Mulino a coltelli Retsch n 1 - Macinazione fieno Inizio: 11/07/ Durata: 00:00:29 Leq(A): 88,7 db(a) Livelli di esposizione inferiori a valore inferiore di azione di 80 db(a) Alcune lavorazioni comportano Leq di 88 db(a): riduzione alla fonte, uso DPI Lpeak(C): 107,2 db(c) L95 (Rumore di fondo) 83,4 db(a) Andamento temporale livelli misurati db Misura Tempo (s) Analisi di spettro del livello equivalente db Misura Leq (Lin) Lmin (A) Leq(A) Time History Lpeak(C) Running Leq L95 [Rumore di fondo] Analisi dei picchi Tempo Lpeak(C) 23,0 107,2 25,0 106,7 21,0 106,4 27,0 105,7 26,0 105,6 11,0 105,4 13,0 105,4 Frequenza (Hz) 12,0 105,3 41
42 Produzioni animali Leq(Tm) Max Peak Misura n. SORGENTE MISURATA db(a) db(c) 1 Mulino a coltelli Retsch n. 2 - macinazione mangimi secchi 84,6 101,3 2 Mulino a coltelli Retsch n. 2 - macinazione mangimi secchi 85,6 103,2 3 Mulino a coltelli Retsch n. 2 - macinazione mangimi secchi 86,1 101,9 4 Mulino a coltelli Retsch n. 2 - macinazione mangimi secchi 86,4 102,5 Complessivo Mulino a coltelli Retsch n. 2 - macinazione mangimi secchi 85,7 103,2 5 Mulino a coltelli Retsch n. 1 - macinazione di fieno 88,6 106,8 6 Mulino a coltelli Retsch n. 1 - macinazione di fieno 88,7 107,2 Complessivo Mulino a coltelli Retsch n. 1 - macinazione di fieno 88,7 107,2 7 Rumorosità ambientale nel locale - misura con gruppo frigorifero esterno in funzione e finestre aperte 8 Rumorosità ambientale nel locale - misura con gruppo 61,1 81,7 61,1 95 frigorifero esterno in funzione e finestre chiuse Tabella 2: valori misurati 42
43 Produzioni animali Lavoratore Giorni lavorativi Lex(8h) giornaliero [db(a)] Lex(8h) settimanale [db(a)] Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Lavoratore 1 78,5 ± 1,3 78,5 ± 1,3 78,5 ± 1,3 78,5 ± 1,3 78,5 ± 1,3 78,5 ± 0,9 43
44 Servizio fotocopie economia Misura 2 Macchina Rilegatrice + 2 Fotocopiatrici Inizio: 26/09/ Durata: 00:03:23 Leq(A): 70,1 db(a) Lpeak(C): 109,6 db(c) L95 (Rumore di fondo) 64,0 db(a) Livelli di esposizione inferiori a valore inferiore di azione di 80 db(a) Andamento temporale livelli misurati db Misura tempo (s) Leq(A) Time History Lpeak(C) Running Leq L95 [Rumore di fondo] Analisi di spettro del livello equivalente Analisi dei picchi db Misura Frequenza (Hz) Leq (Lin) Leq (A) Tempo Lpeak(C) 92,0 109,6 170,0 109,4 91,0 102,6 171,0 101,3 111,0 100,7 195,0 98,9 98,0 97,2 196,0 97,1 44
45 Servizio fotocopie economia Leq(Tm) Leq(Tm) Max Peak Misura n. SORGENTE MISURATA db(a) db(c) db(c) 1a Rumorosità Ambientale presso il laboratorio 55,6 61,7 77,7 1 Macchina Rilegatrice 68,2 71,0 110,2 2 Macchina Rilegatrice + 2 fotocopiatrici 70,1 73,3 109,6 3 Macchina Rilegatrice + 2 fotocopiatrici 70,1 73,7 106,6 4 2 fotocopiatrici 65, ,5 5 Macchina Rilegatrice + 4 fotocopiatrici 71,3 73,7 109,4 6 Macchina Rilegatrice + 4 fotocopiatrici 71, ,2 Tabella 2: valori misurati 45
46 Servizio fotocopie economia Lavoratore Giorni lavorativi Lex(8h) giornaliero [db(a)] Lex(8h) settimanale [db(a)] Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Lavoratore 1 69,8 ± 1,0 69,8 ± 1,0 69,8 ± 1,0 69,8 ± 1,0 69,8 ± 1,0 69,8 ± 0,8 Lavoratore 2 68,5 ± 1,1 68,5 ± 1,1 68,5 ± 1,1 68,5 ± 1,1 68,5 ± 1,1 68,5 ± 0,8 46
47 Servizio fotocopie economia Grafici riassuntivi delle misure effettuate Misura 1 Impianto aerazione - posizione 1 Inizio: 11/07/ Durata: 00:00:52 Leq(A): 58,6 db(a) Lpeak(C): 85,0 db(c) L95 (Rumore di fondo) 57,6 db(a) Andamento temporale livelli misurati Problematica di confort acustico - Nessun rischio esposizione db Misura Tempo (s) Leq(A) Time History Lpeak(C) Running Leq L95 [Rumore di fondo] Analisi di spettro del livello equivalente db Misura Frequenza (Hz) Leq (Lin) Lmin (Lin) Leq (A) Analisi dei picchi Tempo Lpeak(C) 41,0 85,0 34,0 84,7 9,0 84,2 46,0 83,4 19,0 83,1 12,0 83,1 43,0 83,1 44,0 82,9 47
48 Sala autoptica medicina legale Leq(Tm) Max Peak Misura n. SORGENTE MISURATA db(a) db(c) 1 Impianto di aerazione - Posizione 1 58, Impianto di aerazione - Posizione 2 56,7 84,7 3 Impianto di aerazione - Posizione 3 58,3 83,3 Valore medio Impianto di aerazione - Posizione Tabella 2: valori misurati 48
49 Confort acustico lavoratori Non è una problematica di rischio da esposizione al rumore Sorgenti del disturbo: impianti tecnologici, sorgenti esterne... Una possibile ipotesi di lavoro: stessi criteri di tutela dall esposizione al rumore adottati per la popolazione Ambienti di lavoro = ambienti di vita Requisiti acustici degli edifici: isolamento, rumorosità degli impianti, calpestio, riverbero Limiti di immissione assoluta/differenziale 49
50 Grazie per la vostra attenzione... 50
All interno di questi valori estremi esistono diversi livelli di rumore comuni nella vita quotidiana:
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