DISCIPLINARE DI PRODUZIONE INTEGRATA DELLE COLTURE ORTICOLE E FRUTTICOLE DELLE ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI NORME TECNICHE GENERALI DI APPLICAZIONE

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1 Reg. CE 2200/96 Organizzazione Comune dei Mercati nel Settore degli Ortofrutticoli DISCIPLINARE DI PRODUZIONE INTEGRATA DELLE COLTURE ORTICOLE E FRUTTICOLE DELLE ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI NORME TECNICHE GENERALI DI APPLICAZIONE ANNO 2005

2 INDICE INTRODUZIONE pag. 5 NORME GENERALI CONNESSE ALL APPLICAZIONE DEL DISCIPLINARE pag. 5 - Obiettivi generali pag. 5 - Norme tecniche e consigli di carattere generale pag. 6 1) Difesa e diserbo pag. 6 2) Fertilizzazione pag. 7 - Norme tecniche obbligatorie pag. 9 Note esplicative sulla lettura delle tabelle Difesa : pag. 11 Note esplicative sulla lettura delle tabelle Diserbo : pag. 12 Note esplicative sulla lettura delle tabelle Fertilizzazione : pag. 13 TABELLE CONTROLLO INFESTANTI ARBOREE pag. 14 * Agrumi e Fruttiferi pag. 15 TABELLE CONTROLLO INFESTANTI ERBACEE pag. 16 * Asparago pag. 17 * Bietola da costa pag. 18 * Carciofo pag. 19 * Carota pag. 20 * Cavoli pag. 21 * Cipolla pag. 22 * Cocomero e melone pag. 23 * Fagiolino pag. 24 * Fagiolo pag. 25 * Fava pag. 26 * Finocchio pag. 27 * Fragola pag. 28 * Insalate (lattuga, scarola, indivia, radicchio e cicoria) pag. 29 * Melanzana pag. 30 * Patata pag. 31 * Peperone pag. 32 * Prezzemolo pag. 33 * Pomodoro da industria pag. 34 1

3 * Ravanello pag. 35 * Sedano pag. 36 * Spinacio pag. 37 * Zucchino pag. 38 Difesa fitosanitaria Tabelle arboree pag. 39 * Agrumi pag. 40 * Albicocco pag. 45 * Ciliegio pag. 48 * Melo pag. 51 * Olivo pag. 55 * Pero pag. 57 * Pesco e nettarine pag. 61 * Susino pag. 66 Difesa fitosanitaria tabelle erbacee pag. 70 * Asparago pag. 71 * Basilico pag. 74 * Bietola da costa pag. 77 * Carciofo pag. 79 * Carota pag. 82 * Cavoli pag. 85 * Cetriolo pag. 89 * Cicoria pag. 94 * Cipolla pag. 97 * Cocomero pag.100 * Fagiolino pag.105 * Fagiolo pag.108 2

4 * Fava pag.111 * Finocchio pag.114 * Fragola pag.117 * Indivia e scarola pag.121 * Lattuga pag.125 * Melanzana pag.129 * Melone pag.134 * Patata pag.139 * Peperone pag.142 * Pomodoro da industria pag.147 * Pomodoro da mensa pag.150 * Prezzemolo pag.156 * Radicchio pag.159 * Ravanello pag.162 * Rucola pag.164 * Sedano pag.167 * Spinacio pag.170 * Zucchino pag.173 Tabelle Fertilizzazione arboree pag.177 Norme comuni per gli interventi fertilizzanti pag.178 * Agrumi pag.179 * Albicocco pag.180 * Ciliegio pag.181 * Melo pag.182 * Olivo pag.183 * Pero pag.184 * Pesco e nettarine pag.185 * Susino pag.186 3

5 Tabelle fertilizzazione erbacee pag.187 * Asparago pag.188 * Basilico pag.189 * Bietola da costa pag.190 * Carciofo pag.191 * Carota pag.192 * Cavoli pag.193 * Cetriolo pag.194 * Cipolla pag.195 * Cocomero (anguria) pag.196 * Fagiolino, fagiolo e fava pag.197 * Finocchio pag.198 * Fragola pag.199 * Ortaggi a foglia: Cicoria, Indivia, scarola, lattuga e radicchio pag.200 * Melanzana pag.201 * Melone pag.202 * Patata pag.203 * Peperone pag.204 * Pomodoro da industria pag.205 * Pomodoro da mensa in pieno campo pag.206 * Pomodoro da mensa in serra pag.207 * Prezzemolo pag.208 * Ravanello pag.209 * Rucola pag.210 * Sedano pag.211 * Spinacio pag.212 * Zucchino pag.213 4

6 INTRODUZIONE Il presente disciplinare di produzione integrata, è stato realizzato con l obiettivo di raccogliere di raccoglier in un unico documento le norme tecniche relative alle attività di assistenza tecnica finalizzata all applicazione del Reg. CE 2200/96 (OCM ortofrutta). Il testo si compone di due parti: - norme generali che indicano vincoli e consigli tecnici, comuni a tutte le colture e richiama, per quanto non specificatamente indicato, alle norme della Buona Pratica Agricola. - norme tecniche di coltivazione che indicano vincoli specifici per ciascuna coltura, suddivisi per tecniche di concimazione, difesa e controllo delle infestanti. Le indicazioni riportate nelle norme generali devono essere considerate preliminarmente alle norme tecniche di coltivazione, perché evincono circa la strategia adottata e a cui consegue il corretto utilizzo di presidi sanitari e/o dei fertilizzanti nell ambito di quelli indicati nelle schede tecniche. NORME GENERALI CONNESSE ALL APPLICAZIONE DEL DISCIPLINARE Obiettivi generali Le seguenti norme tecniche sono redatte in conformità con i criteri generali approvati con Decisione Comunitaria n. C (96) 3864 del , con l obiettivo di realizzare una diminuzione dell uso di fitofarmaci e diserbanti e per diffondere l utilizzo di strategie e prodotti rispettosi dell ambiente. La difesa fitosanitaria ed il controllo delle infestanti devono essere attuati impiegando delle strategie che, integrando tra di loro i diversi mezzi disponibili (agronomici, fisici, meccanici, biologici e chimici), consentano di utilizzare razionalmente gli agrofarmaci nella minore quantità possibile, privilegiando le sostanze attive e le formulazioni a minor impatto verso l uomo e l ambiente, che presentino caratteristiche di efficacia sufficienti ad ottenere la difesa delle produzioni a livelli economicamente accettabili e sostenibili. 5

7 La pratica della fertilizzazione deve mirare a migliorare gli aspetti qualitativi e quantitative delle colture, riducendo tuttavia al massimo i rischi di inquinamento delle acque di falda e superficiali e a conseguire la massima efficienza economica dei fertilizzanti. Norme Tecniche di carattere generale 1) Difesa e diserbo La corretta gestione fitosanitaria delle colture agrarie e la sostenibilità che questa attività deve mantenere nei confronti del complessivo agroecosistema, inizia indubbiamente da un idonea impostazione di tutte le pratiche agronomiche e colturali, necessarie all attuazione dei diversi processi produttivi, che possono giocare un ruolo fondamentale nel prevenire o limitare l insorgere e/o il diffondersi delle diverse avversità che vanno ad incidere negativamente sulle diverse colture e sui diversi cicli colturali. Si raccomanda quindi di adottare tutte le forme di intervento proprie del codice di buona pratica agricola ed in particolare: - Pratiche agronomiche in grado di creare condizioni sfavorevoli alla proliferazione di organismi dannosi quali ampie rotazioni, cura della corretta precessione e successione colturale, adeguata sistemazione e lavorazione dei terreni, equilibrata gestione delle pratiche di irrigazione e fertilizzazione, apporti di sostanza organica attraverso sovesci e letamazioni, eliminazione dei residui colturali, ecc..; - Adeguata scelta di varietà e/o portinnesti resistenti o tolleranti alle avversità; - Utilizzo di materiale di propagazione sano e certificato dalla normativa vigente; - Privilegiare il ricorso ai mezzi agronomici, fisici, e biologici, meccanici per la prevenzione e la difesa attiva e passiva dalle diverse avversità. - Adottare accorgimenti atti a limitare la diffusione di semi e di altri organi di propagazione della flora infestante; - quando possibile utilizzare il mezzo meccanico per il controllo delle infestanti nate tra le file; 6

8 Per quanto riguarda le colture protette, oltre alle forme d intervento sopra indicate, si raccomanda di adottare prioritariamente le seguenti strategie specifiche per la prevenzione ed il controllo delle avversità: - disinfezione periodica della struttura e degli impianti di irrigazione; - effettuazione di analisi del terreno a cadenza almeno biennale per meglio tarare gli interventi di fertilizzazione; - cura dell arieggiamento e del controllo dei parametri climatici; - posizionamento e manutenzione di reti antinsetto alle varie aperture della serra, in special modo per le colture e per gli areali in cui risulta elevato il rischio di infezioni virali trasmesse da fitofagi vettori; - utilizzo della pacciamatura su tutta la superficie o almeno sulla fila di coltivazione; - uso preferenziale di mezzi fisici come la solarizzazione, (da sola o abbinata ad altri sistemi quali ad esempio il sovescio di piante biocide, uso di varietà o portinnesti resistenti o tolleranti, ecc.) per la sanificazione del substrato di coltura e la prevenzione di attacchi da parte dei patogeni del terreno. - Utilizzo preferenziale (quando le condizioni climatiche lo consentano) di sistemi di allegagione naturali (pronubi impollinatori, vibratura, getti di aria compressa) - Eliminazione accurata della coltura precedente comprendendo possibilmente l apparato radicale. 2) Fertilizzazione L ottimizzazione della pratica di fertilizzazione e l adozione di idonei piani di concimazione, non può prescindere dalla valutazione delle caratteristiche del substrato in relazione ai dati disponibili sui fabbisogni delle diverse specie coltivate. È quindi consigliabile valutare opportunamente i seguenti aspetti: - ricorso periodico ad analisi del terreno; - caratteristiche dei substrati e dotazione in elementi nutritivi; - fabbisogno di ciascuna coltura in relazione agli stadi fenologici ed alle rese attese; - tipologia e caratteristiche del fertilizzante impiegato; - scelta della modalità di distribuzione che assicuri la massima efficienza d utilizzo degli elementi fertilizzanti da parte della coltura; 7

9 - andamento climatico (con particolare riguardo all aspetto pluviometrico); - fattori di rischio in merito al potenziale inquinamento delle acque profonde e superficiali; - reciprocità con le altre pratiche agronomiche (lavorazione, irrigazione, ecc ); Inoltre nella corretta gestione della pratica di fertilizzazione si dovranno tenere presenti le seguenti indicazioni d applicabilità generale: - privilegiare l apporto periodico di sostanza organica, in special modo in quei terreni che ne risultino analiticamente poco dotati o dove siano presenti delle condizioni pedoclimatiche che ne favoriscano la perdita; l azoto assume in tal caso il ruolo di elemento guida per definirne le possibilità d impiego e le quantità massime distribuibili; - prediligere sistemi di distribuzione localizzata dei fertilizzanti; - adeguare la concimazione azotata con fertilizzanti di sintesi in funzione dell apporto di S.O.: - frazionare la dose complessiva d azoto, opportunamente calcolata, ripartendola proporzionalmente tra intervento di pre impianto (di fondo) ed intervento/i di copertura, che dovranno essere quantificati singolarmente e distribuiti nell arco del ciclo colturale sulla base dei fabbisogni della coltura ed in relazione alla tessitura del substrato; - adottare opportuni accorgimenti sull epoca e sulla modalità di distribuzione della dose complessivamente calcolata, anche per gli elementi cationici potenzialmente dilavabili, specialmente in presenza di substrati tendenzialmente sciolti e con scarsa capacita di scambio; - la calcitazione del terreno è pratica ammessa, sia come correzione sia come fertilizzazione; le dosi da somministrare devono essere determinate in funzione del ph del terreno e/o della sua dotazione in calcio come elemento disponibile; - eventuali concimazioni fogliari, sono ammesse per rimediare, in breve tempo, a carenze e squilibri nutrizionali di meso e microelementi, effettivamente accertate attraverso l interpretazione della sintomatologia da carenza o attraverso l analisi fogliare; Con riferimento specifico alle colture arboree si ritengono consigliabili i seguenti interventi: - si consiglia la coltivazione delle leguminose da sovescio, nell interfila, almeno per i primi tre anni dall impianto, tenuto conto della disponibilità idrica; - La buona pratica agricola suggerisce, in presenza di reazione acida o sub acida del terreno, la somministrazione a cadenza triennale di calce agricola o calce idrata, con dosi di q.li/ha; 8

10 - per somministrazioni a tutto campo, quando effettuate, le dosi di concimazione possono essere aumentate fino ad un massimo del 20%; - per un adeguato calcolo della concimazione di fondo, in caso di reimpianto di un frutteto o agrumeto: si consiglia il riposo del terreno, di asportare i residui radicali della coltura precedente e di sistemare le nuove piante in posizione diversa da quella occupata dalle precedenti. Norme Tecniche obbligatorie Le norme tecniche obbligatorie di seguito riportate riguardano la difesa fitosanitaria, il controllo delle infestanti e la fertilizzazione; 1. Possono essere impiegati solo i principi attivi e ausiliari indicati nelle specifiche tabelle di difesa o di diserbo; 2. Sono da escludere formulati classificati Molto tossico, Tossico o Nocivo (ex prima e seconda classe) qualora dello stesso principio attivo siano disponibili anche formulati classificati Irritanti o Non classificati (ex terza e quarta classe); 3. I principi attivi possono essere impiegati solo contro le avversità o le infestanti indicate nelle relative tabelle di difesa o di diserbo e non contro altre avversità o infestanti; 4. Possono essere impiegati su una determinata coltura tutti i prodotti di cui all allegato II del Reg. (CEE) n.2092/91 a condizione che siano registrati in Italia e sulla coltura stessa; 5. E vietato l impiego di fitoregolatori di sintesi ad eccezione di quanto specificatamente indicato nelle tabelle delle singole colture. 9

11 6. L uso di prodotti fumiganti per pratiche di disinfezione chimica del terreno, contro patogeni tellurici e nematodi è ammesso solamente quando si dimostrino inefficaci o non sostenibili economicamente tutte le misure agronomiche, fisiche e biologiche alternative e deve essere preventivamente autorizzato dal tecnico competente. 7. Nelle strategie di intervento il mezzo chimico va impiegato solo nei casi in cui il patogeno raggiunga la soglia di intervento. Le soglie di intervento esplicitamente riportate nelle tabelle di difesa, sono da ritenersi obbligatorie. Altresì, nelle strategie di difesa, il mezzo chimico, è impiegato quando: è accertata sistematicamente nell agrosistema la presenza di un patogeno o di un fitofago, la pianta ospite è suscettibile all infestazione e si realizzano le condizioni di esordio dell avversità. 8. Il controllo chimico delle infestanti potrà essere effettuato solo sulle superfici effettivamente destinate alla coltura, nelle rimanenti aree improduttive (capezzagne, arginelli, bordi stradali o di canali, ecc.) si potrà ricorrere solo ad interventi di tipo meccanico a meno che, il controllo chimico di tali aree improduttive, nonché delle superfici immediatamente adiacenti agli apprestamenti protettivi, faccia parte di una strategia di difesa in grado di limitare le infestazioni da parte di vettori di virosi; 9. qualora durante l annata agraria, per qualsiasi coltura fossero registrati nuovi principi attivi, L ERSAT, nelle more del percorso di aggiornamento delle tabelle di difesa e diserbo, potrà autorizzarne l impiego, per l anno in corso, a condizione che i nuovi formulati commerciali rientrino nell ambito di quanto disposto nei precedenti punti delle presenti norme tecniche obbligatorie; 10. Per il controllo di avversità che non fossero previste nel presente disciplinare o per eventuali modifiche ai criteri di intervento rese necessarie per l instaurarsi di problematiche fitosanitarie anomale, l ERSAT, nelle more del processo di aggiornamento delle tabelle di difesa e diserbo, provvederà ad impartire le opportune ed eventuali disposizioni in deroga, a seguito di apposita richiesta inoltrata all Assessorato dell Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale dai soggetti attuatori; 10

12 11. Non devono essere superati i quantitativi massimi di unità fertilizzanti indicati nelle tabelle di fertilizzazione; 12. Il frazionamento della concimazione azotata nonché il quantitativo massimo di unità fertilizzante da somministrare per ciascun intervento è da considerarsi vincolante qualora riportato nelle specifiche tabelle di fertilizzazione. NOTE ESPLICATIVE SULLA LETTURA DELLE TABELLE "DIFESA" Le tabelle di seguito riportate e che sono parte integrante delle presenti norme tecniche, si compongono di quattro colonne: (Colonna 1) - Avversità: identifica l'avversità (crittogamica, da fitofagi o fisiopatia) controllata da principi attivi e dai metodi riportati nella medesima riga; (Colonna 2) - Criteri d'intervento: individua i criteri agronomici, biologici e chimici da seguire; le soglie di intervento individuate in neretto e corsivo assumono carattere vincolante e/o di obbligazione; (Colonna 3) - Principi attivi: identifica i principi attivi utilizzabili per il controllo delle avversità; è ammesso l'utilizzo dei soli principi attivi riportati nell'apposita tabella; (Colonna 4) - Limitazioni d'uso e note: identifica le limitazioni d'uso e i consigli tecnici sul corretto impiego dei metodi di difesa consigliati. 11

13 NOTE ESPLICATIVE SULLA LETTURA DELLE TABELLE "DISERBO" (Colonna 1) Epoca d impiego: identifica la fase colturale in cui è utilizzato i principi attivi indicati nella medesima riga; (presemina o pretrapianto, pre-emergenza e post-emergenza). (Colonna 2) Infestanti: identifica il tipo di infestante (mono o dicotiledoni) che viene controllata attraverso i principi attivi e secondo le modalità indicate nella medesima riga. (Colonna 3) - Principi attivi: identifica i principi attivi utilizzabili per il controllo delle infestanti; è ammesso l'utilizzo dei soli principi attivi riportati nell'apposita tabella; (Colonna 4) - Limitazioni d'uso e note: identifica le limitazioni d'uso e i consigli tecnici per il corretto impiego dei metodi di controllo previsti. 12

14 NOTE ESPLICATIVE SULLA LETTURA DELLE TABELLE "FERTILIZZAZIONE" (Colonna 1) Elementi nutritivi, quantitativi massimi: identifica la dose massima di elemento fertilizzante utilizzabile sulla specifica coltura, per unità di superficie. (Colonna 2) Consigli tecnici: fornisce indicazioni tecniche non vincolanti per la gestione della fertilizzazione praticata sulla specifica coltura. (Colonna 3) - Obblighi: stabilisce i vincoli nell utilizzo dei fertilizzanti e nell attuazione delle pratiche di fertilizzazione; Ai principi attivi contrassegnati con l'asterisco (*) o altri metodi di identificazione ( o 1) è correlata una nota o una limitazione d'uso che assume carattere vincolante e di obbligazione. 13

15 TABELLE CONTROLLO INFESTANTI ARBOREE 14

16 DISERBO CHIMICO DEI FRUTTIFERI (POMACEE, DRUPACEE) E DEGLI AGRUMI Nota:su mandorlo il diserbo chimico é ammesso, con queste stesse limitazioni, solo in coltura intensiva irrigua INFESTANTI CRITERI DI INTERVENTO PRINCIPI ATTIVI LIMITAZIONI D USO E NOTE Monocotiledoni e Dicotiledoni Non ammessi interventi chimici nelle interfile Glifosate (30,4%) Glufosinate ammonio (11,33%) Oxifluorfen (23,8%) Paraquat+Diquat(5,9+11,7%) Trifluralin (45,8%) Fluazifop-P-butyl (13,37%) Sono consentiti massimo 3 interventi/anno indipendentemente dall erbicida utilizzato E ammesso un impiego proporzionale della combinazione dei due p.a. ammessi. Le dosi si intendono per ettaro di superficie effettivamente trattata, che deve essere sempre inferiore almeno al 50% della superficie complessiva 15

17 TABELLE CONTROLLO INFESTANTI ERBACEE 16

18 DISERBO ASPARAGO EPOCA D IMPIEGO Pre-Trapianto Pre Ricaccio e/o Post Raccolta Pre Trapianto INFESTANTE CONTROLLATA Graminacee e Dicotiledoni Graminacee e Dicotiledoni PRINCIPI ATTIVI Glifosate Glufosinate - ammonio Trifluralin LIMITAZIONI D USO E NOTE Preparare definitivamente il terreno circa un mese prima dell'impianto (falsa semina) ed intervenire a pochi giorni dalla stessa. Utilizzare in presenza di infestanti emerse Consigliabile l interramento Pre ricaccio Graminacee e Dicotiledoni Diuron Metribuzin Pendimetanil Oxadiazon Linuron Post raccolta Graminacee Oxadiazon Propaquizafop Allosifop-r-metilestere Ciclossidim E opportuno alternare i prodotti nella fase di pre ricaccio per evitare che si selezionino specifiche malerbe E' vietato il diserbo chimico in coltura protetta 17

19 DISERBO BIETOLA DA COSTA EPOCA D IMPIEGO Pre semina Pre emergenza INFESTANTE CONTROLLATA Graminacee e Dicotiledoni Graminacee e Dicotiledoni PRINCIPI ATTIVI Glifosate Cloridazon LIMITAZIONI D USO E NOTE Utilizzare in presenza di infestanti emerse Consigliabile l interramento Post emergenza Graminacee Setossidim 18

20 DISERBO CARCIOFO Epoca d'impiego Infestanti Principi attivi Note e limitazioni d'uso Pre-trapianto Graminacee e dicotiledoni Glifosate Linuron Pendimetalin Trifluralin Pre-emergenza Graminacee e dicotiledoni Metribuzin Post-emergenza Dicotiledoni Oxadiazon Oxifluorfen* Post-emergenza Graminacee Cicloxidim Fluazifop-p-butile Propaquizafop Fenoxaprop-p-etile Quizalofop etile isomero D *Contro l'oxalis nelle prime fasi fenologiche 19

21 DISERBO CAROTA EPOCA D IMPIEGO Pre Semina INFESTANTE CONTROLLATA Graminacee e Dicotiledoni PRINCIPI ATTIVI Glifosate Glufosinate - ammonio LIMITAZIONI D USO E NOTE Utilizzare in presenza di infestanti emerse Pre emergenza Graminacee e Dicotiledoni Dicotiledoni annuali Glufosinate - ammonio Pendimetalin (1) Linuron Clomazone Pendimetalin* (1) Linuron* Metribuzin* (1) Non utilizzare in terreni sabbiosi (1) Non utilizzare in terreni sabbiosi (*) Intervenire su colture dopo le 3 foglie vere Post emergenza Graminacee Quizalofop-etile isomero D Setossidim Fluazifop-p-butile Ciclossidim Propaquizafop Haloxifop-R-metil estere Diclofop-Metile 20

22 DISERBO CAVOLI EPOCA D IMPIEGO Pre semine e trapianto Pre trapianto Post trapianto INFESTANTE CONTROLLATA Dicotiledoni e Graminacee Dicotiledoni e Graminacee Dicotiledoni annuali Dicotiledoni e Graminacee PRINCIPI ATTIVI Glifosate Glufosinate - ammonio (1) Propaclor (1) Pendimetalin (2) Trifluralin (3) Oxadiazon (4) Oxifluorfen Clopiralid Metazaclor (1) Propaclor (2) LIMITAZIONI D USO E NOTE Utilizzare in presenza di infestanti emerse (1) Ammesso solo su cavolo rapa (1) Ammesso solo su cavolfiore, broccolo, Bruxelles e cavolo cappuccio (2) Trattare su terreno finemente lavorato e con irrigazione, utilizzare con attenzione nei terreni sabbiosi (3) Interrare subito dopo il trattamento (4) Ammesso solo su cavolfiore (1)Trattare su infestanti che non abbiano superato la fase di plantula (2) Trattare su terreno privo d infestanti nate Clortal - Dimetile Quizalofop-etile isomero D Ammesso su cavolfiore e cavolo cappuccio Setossidim Fluazifop-p-butile Post emergenza Graminacee Ciclossidim Ammesso su cavolfiore, cappuccio, verza Propaquizafop Ammeso solo su broccolo e cappuccio Diclofop metile 21

23 DISERBO CIPOLLA EPOCA D IMPIEGO Pre-semina Pre-emergenza INFESTANTE PRINCIPI ATTIVI CONTROLLATA Graminacee Glifosate e Glufosinate - ammonio Dicotiledoni Graminacee Propaclor (1) e Pendimetalin (2) Dicotiledoni Glufosinatae-ammonio Dicotiledoni Ioxinil annuali Graminacee e Dicotiledoni Oxifluorfen (1) Pendimatanil LIMITAZIONI D USO E NOTE Utilizzare in presenza di infestanti emerse (1) Utilizzare in miscela con pendimetanil (2) Utilizzare con attenzione nei terreni sabbiosi Utilizzabile anche in epoca precocissima, cipolla in emergenza (1) Intervenire su colture dopo le 2 foglie vere Da preferirsi dosaggi ridotti eventualmente ripetuti Post emergenza Dicotiledoni perennanti Clopiralid Da utilizzare solo dopo la seconda fogllia vera Graminacee Quizalofop-etile isomero D Setossidim Fluazifop-p-butile Fenoxaprop-etile Cicloxidim Propaquizafop Diclofop - metile 22

24 DISERBO COCOMERO (ANGURIA) E MELONE EPOCA D IMPIEGO Pre-semina Pre-emergenza Post emergenza INFESTANTE CONTROLLATA Graminacee e Dicotiledoni Graminacee e Dicotiledoni Graminacee PRINCIPI ATTIVI Glifosate Trifluralin (1) Clomazone Quizalofop-etile isomero D Setossidim(1) Fluazifop-p-butile (1) Fenoxaprop-p-etile Propaquizafop Haloxifop-R- metilestere LIMITAZIONI D USO E NOTE Utilizzare in presenza di infestanti emerse (1) Interrare subito dopo il trattamento (1) Non utilizzabili su cocomero (anguria) E' vietato il diserbo chimico in coltura protetta 23

25 DISERBO FAGIOLINO EPOCA D IMPIEGO Pre-semina INFESTANTE CONTROLLATA Graminacee e Dicotiledoni PRINCIPI ATTIVI Glifosate Glufosinate ammonio LIMITAZIONI D USO E NOTE Utilizzare in presenza di infestanti emerse Pre-emergenza Graminacee e Dicotiledoni Trifluralin (1) Linuron (1) Interrare subito dopo il trattamento Post emergenza Dicotilendoni Imazamox Post emergenza Graminacee Quizalofop-etile isomero D Setossidim Fluazifop-p-butile Fenoxaprop-p-etile Propaquizafop Ciclossidim Haloxifop-R- metilestere E' vietato il diserbo chimico in coltura protetta 24

26 DISERBO FAGIOLO EPOCA D IMPIEGO Pre-semina INFESTANTE CONTROLLATA Graminacee e Dicotiledoni PRINCIPI ATTIVI Glifosate LIMITAZIONI D USO E NOTE Utilizzare in presenza di infestanti emerse Pre-emergenza Graminacee e Dicotiledoni Trifluralin (1) Linuron Pendimetalin S-metolaclor (1) Interrare subito dopo il trattamento Post emergenza Dicotilendoni Imazamox Post emergenza Graminacee Setossidim Fluazifop-p-butile Propaquizafop Ciclossidim Diclofop-metile E' vietato il diserbo chimico in coltura protetta 25

27 DISERBO FAVA EPOCA D IMPIEGO Pre-semina Pre-emergenza INFESTANTE CONTROLLATA Graminacee e Dicotiledoni Graminacee e Dicotiledoni PRINCIPI ATTIVI Glifosate Pendimetanil LIMITAZIONI D USO E NOTE Utilizzare in presenza di infestanti emerse Da non usare su terreni sabbiosi, trattare su terreno finemente lavorato e con irrigazione Post emergenza Dicotilendoni Imazamox Post emergenza Graminacee Diclofop-metile Fluazifop-p-butile Fenoxaprop-p-etile 26

28 DISERBO FINOCCHIO EPOCA D IMPIEGO Pre-semina e Pre trapianto Pre-emergenza e Pre trapianto INFESTANTE CONTROLLATA Graminacee e Dicotiledoni Graminacee e Dicotiledoni PRINCIPI ATTIVI Glifosate Trifluralin (1) Pendimetanil* (2) Oxadiazon LIMITAZIONI D USO E NOTE Utilizzare in presenza di infestanti emerse (1) Interrare subito dopo il trattamento a 5 cm di profondità (2) Da non usare su terreni sabbiosi, trattare su terreno finemente lavorato e con irrigazione (*) Ammeso 1 solo trattamento, a prescindere dall epoca Post emergenza e Post trapianto Dicotiledoni e Graminacee Graminacee Linuron Pendimetanil *(1) Linuron Setossidim Fluazifop-p-butile Fenoxaprop-p-etile (1) Da non usare su terreni sabbiosi, trattare su terreno finemente lavorato e con irrigazione (*) Ammeso 1 solo trattamento, a prescindere dall epoca Per migliorare l azione addizionare gli attivanti consigliati in etichetta Ciclossidim Haloxifop-R- metilestere 27

29 DISERBO FRAGOLA EPOCA D IMPIEGO Pre-semina e interventi localizzati nelle interfile Interventi localizzati nelle interfile INFESTANTE CONTROLLATA Graminacee e Dicotiledoni Graminacee e Dicotiledoni PRINCIPI ATTIVI Glifosate Glufosinate Ammonio Glufosinate Ammonio LIMITAZIONI D USO E NOTE Utilizzare in presenza di infestanti emerse Applicazioni ammesse solo in presenza di pacciamature sule file E' vietato il diserbo chimico in coltura protetta 28

30 DISERBO INSALATE (LATTUGA, SCAROLA, INDIVIA, RADICCHIO, CICORIA) EPOCA D IMPIEGO Pre-semina e Pre trapianto Pre semina e Post trapianto INFESTANTE CONTROLLATA Graminacee e Dicotiledoni Graminacee annuali e numerose Dicotiledoni PRINCIPI ATTIVI Glifosate Glufosinate ammonio Oxadiazon (1) Trifluralin (2) Benfluralin LIMITAZIONI D USO E NOTE Utilizzare in presenza di infestanti emerse (1) Non ammesso su radicchio e scarola Interrare alla profondità di 2-5 cm con erpice rotante (2) Non ammesso su cicoria Pre trapianto e Post trapianto Post emergenza e Post trapianto Graminacee annuali e perenni e alcune Dicotiledoni Graminacee Propizamide Setossidim Fluazifop-p-butile (1) Ciclossidim Ulizzare in post trapianto solo in autunno in terreni umidi. Attenzione per le colture succesive Per migliorare l azione addizionare gli attivanti consigliati in etichetta (1) Ammesso solo su lattuga e cicoria (2) Ammesso solo su lattuga Propaquizafop (1) Haloxifop-R- metilestere (2) E' vietato il diserbo chimico in coltura protetta 29

31 DISERBO MELANZANA EPOCA D IMPIEGO Pre trapianto Pre trapianto Post trapianto INFESTANTE CONTROLLATA Graminacee e Dicotiledoni Graminacee e Dicotiledoni Graminacee PRINCIPI ATTIVI Glifosate Trifluralin (1) Oxadiazon Pendimetanil (2) Setossidim Fluazifop-p-butile Ciclossidim LIMITAZIONI D USO E NOTE Utilizzare in presenza di infestanti emerse (1) Interrare alla profondità di 2-5 cm con erpice rotante giorni prima del trapianto (2) Da non usare su terreni sabbiosi, trattare su terreno finemente lavorato e con irrigazione Per migliorare l azione addizionare gli attivanti consigliati in etichetta Fenoxaprop-p-etile E' vietato il diserbo chimico in coltura protetta 30

32 DISERBO PATATA EPOCA D IMPIEGO Pre-semina INFESTANTE CONTROLLATA Graminacee e Dicotiledoni PRINCIPI ATTIVI Glifosate Glufosinate ammonio LIMITAZIONI D USO E NOTE Utilizzare in presenza di infestanti emerse Pre emergenza Graminacee e Dicotiledoni Glufosinate ammonio Metribuzin Il più possibile lontano dall emergenza Non impiegare per le patate primaticcie solo se dopo si coltiva lo spinacio Graminacee e Dicotiledoni Graminacee e Dicotiledoni Pendimetanil(1) Metazaclor Aclonifen Clomazone Flufenacet Rimsulfuron Metribuzin (1) Prestare attenzione nei terreni sabbiosi Intervenire precocemente alla prima emergenza delle infestanti, anche a basse dosi con eventuali applicazioni ripetute Post emergenza Fluazifop-p-butile (1) Ciclossidim Per migliorare l azione addizionare gli attivanti consigliati in etichetta Graminacee Propaquizafop Diclofop-metile Fenoxaprop-p-etile 31

33 DISERBO PEPERONE EPOCA D IMPIEGO Pre trapianto Pre trapianto Post trapianto INFESTANTE CONTROLLATA Graminacee e Dicotiledoni Graminacee e Dicotiledoni Graminacee e Dicotiledoni Graminacee PRINCIPI ATTIVI Glifosate Trifluralin (1) Oxadiazon Pendimetanil (2) Clomazone Setossidim Fluazifop-p-butile Ciclossidim LIMITAZIONI D USO E NOTE Utilizzare in presenza di infestanti emerse (1) Interrare alla profondità di 2-5 cm con erpice rotante giorni prima del trapianto (2) Da non usare su terreni sabbiosi, trattare su terreno finemente lavorato e con irrigazione Per migliorare l azione addizionare gli attivanti consigliati in etichetta Fenoxaprop-p-etile E' vietato il diserbo chimico in coltura protetta 32

34 DISERBO PREZZEMOLO EPOCA D IMPIEGO INFESTANTE CONTROLLATA PRINCIPI ATTIVI LIMITAZIONI D USO E NOTE Pre semina Graminacee e Dicotiledoni Trifluralin Interrare alla profondità di 2-5 cm con erpice rotante giorni prima del trapianto Pre emergenza Graminacee e Dicotiledoni Clorthal dimetile Post emergenza Graminacee Setossidim Per migliorare l azione addizionare gli attivanti consigliati in etichetta E' vietato il diserbo chimico in coltura protetta 33

35 DISERBO POMODORO DA INDUSTRIA EPOCA D IMPIEGO Pre semina e Pre Trapianto INFESTANTE CONTROLLATA Graminacee e Dicotiledoni PRINCIPI ATTIVI Trifluralin (1) Pendimetanil Oxadiazon (2) LIMITAZIONI D USO E NOTE (1)Consigliabile l interramento (2) Utilizzabile solo in pre trapianto Post trapianto Post emergenga Post trapianto Post emergenga Graminacee e Dicotiledoni Graminacee Metribuzin Rimsulfuron Cicloxidim Propaquizafop Halosifop-r-metilestere Fluazifop-p-etile Quilazofop - etile Sospendere i trattamenti prima della fioritura Intervenire solo in caso di accertata presenza delle infestanti 34

36 DISERBO RAVANELLO EPOCA D IMPIEGO Pre Semina INFESTANTE CONTROLLATA Graminacee e Dicotiledoni PRINCIPI ATTIVI Glifosate Glufosinate ammonio LIMITAZIONI D USO E NOTE Utilizzare in presenza di infestanti emerse Pre emergenza Post emergenza Graminacee e Dicotiledoni Graminacee Propaclor Fluazifop-p-butile Fenoxaprop-p-etile Settosidim Per migliorare l azione addizionare gli attivanti consigliati in etichetta E' vietato il diserbo chimico in coltura protetta 35

37 DISERBO SEDANO EPOCA D IMPIEGO Pre semina Pre trapianto Post trapianto INFESTANTE CONTROLLATA Graminacee e Dicotiledoni Graminacee e Dicotiledoni Graminacee e Dicotiledoni Graminacee PRINCIPI ATTIVI Glifosate Trifluralin Linuron Setossidim Fluazifop-p-butile LIMITAZIONI D USO E NOTE Utilizzare in presenza di infestanti emerse Interrare alla profondità di 2-5 cm con erpice rotante Intervenire allo stadio di 4 foglie vere della coltura Per migliorare l azione addizionare gli attivanti consigliati in etichetta 36

38 DISERBO SPINACIO EPOCA D IMPIEGO Pre Semina Pre Semina INFESTANTE CONTROLLATA Graminacee e Dicotiledoni Graminacee e Dicotiledoni PRINCIPI ATTIVI Glifosate Lenacil LIMITAZIONI D USO E NOTE Utilizzare in presenza di infestanti emerse Pre emergenza Graminacee e Dicotiledoni Lenacil Post emergenza Dicotiledoni annuali Fenmedifam Fenmedifam + Lenacil Settosidim Quizalofop-etile-isomero D Per migliorare l azione addizionare gli attivanti consigliati in etichetta Haloxifop-R-metilestere Graminacee Ciclossidim Propaquizafop Diclofop-metile Fenoxaprop-p-etile 37

39 DISERBO ZUCCHINO EPOCA D IMPIEGO Pre-semina Pre-emergenza Pre trapianto INFESTANTE CONTROLLATA Graminacee e Dicotiledoni Graminacee e Dicotiledoni Graminacee e Dicotiledoni PRINCIPI ATTIVI Glifosate Glufosinate ammonio Clomazone Clomazone LIMITAZIONI D USO E NOTE Utilizzare in presenza di infestanti emerse Post trapianto Graminacee e Dicotiledoni Clomazone Post emergenza Graminacee Quizalofop-etile isomero D Fenoxaprop-p-etile Settosidim Per migliorare l azione addizionare gli attivanti consigliati in etichetta E' vietato il diserbo chimico in coltura protetta 38

40 DIFESA FITOSANITARIA TABELLE ARBOREE 39

41 DIFESA AGRUMI Avversità Crittogamiche Batteriosi (Pseudomonas siringae) Marciumi radicali (Phytophthora sp.) Gommosi del colletto (Phytophtora sp.) Allupatura (Phitophtora citrophthora) Mal secco (Phoma tracheiphila) Fumaggine (Capnodium citri etc.) Criteri di intervento Agronomico -si consiglia di adottare idonee misure di difesa dalle avversità climatiche, soprattutto per il vento (protezione degli agrumeti con i frangivento). Evitare concimazioni azotate tardive. Favorire la lignificazione dei germogli Chimico -si consiglia di effettuare un solo intervento agli inizi di novembre nelle zone a maggior rischio di infezione. Agronomico - favorire il drenaggio, evitare gli eccessi idrici. Chimico - effettuare due interventi, solo su piante con sintomi, dopo la ripresa vegetativa, nei seguenti periodi*: *maggio-giugno *agosto-settembre Agronomico -evitare la bagnatura del colletto e/o la persistenza di umidità; -tenere sconcate le piante infette. Chimico -agli inizi della stagione piovosa si consiglia di effettuare pennellature al colletto e nella parte bassa del tronco Agronomico - favorire il drenaggio, evitare gli eccessi idrici e promuovere l'inerbimento invernale nelle cultivar raccolte nel periodo novembrefebbraio. Chimico - negli agrumeti dove il marciume è ricorrente, o in annate piovose, fare un trattamento all invaiatura dei frutti, localizzato alla parte bassa della chioma. Agronomico Prodotti ammessi e Ausiliari composti rameici. -Rame metallico (1) -Fosetil- Al + rame (2) (*) -Metalaxil-m+Rame(1-3) (*) -composti rameici -Fosetil-Al -composti rameici Composti rameici - uso di varietà resistenti, asportazione e bruciatura delle parti infette. Ziram (*) Agronomico olio -consentire con la potatura una buona aereazione della chioma ed evitare le concimazioni azotate eccessive. Limitazioni Limitare gli interventi alle piante con sintomi (1) spennellature al tronco (2) irrorazioni alla chioma. (3)Distribuire al terreno interessato alla proiezione della chioma. (*) da utilizzare solo su arancio, mandarino e limone In presenza di lesioni giovani, intervenire con pennellature localizzate o chirurgicamente. Isolare le piante malate e informare le autorità competenti. (*) MAX N 2 Trattamenti anno 40

42 Cancri gommosi (Phomopsis, Dothiorella) Agronomico - uso di materiale propagativo sano. Asportazione e bruciatura delle parti infette. Chimico Spennellare i rami con prodotti consentiti Fosetil Al(*) Composti rameici Isolare le piante malate e informare le autorità competenti. (*) Non consentito sulle Clementine Fitofagi Criteri di intervento Prodotti ammessi e Ausiliari ALEURODIDI Agronomico -Olio minerale bianco(1) -consentire con la potatura una buona aereazione della chioma ed -Buprofezin(1)(*) Mosca bianca evitare le concimazioni azotate eccessive. -Imidacloprid(*) fioccosa degli agrumi Biologico - lufenuron (*) (2) (Aleurothrixus -salvaguardia ed eventualmente diffusione dei parassitoidi naturali -Fenitrotion floccosus), con il metodo del bouquet. dialeurode Chimico (Dialeurodes citri) -solo in assenza di parassitizzazione e al superamento della soglia di intervento di 1 neanide di II-III-IV età /cmq/foglia (5-10/foglia di clementine, 20-30/foglia di arancio). AFIDI: afide verde (Aphis citricola) afide del cotone (A. Gossypii) afide bruno (Toxoptera aurantii) Agronomico -consentire con la potatura una buona aereazione della chioma ed evitare le concimazioni azotate eccessive. Biologico - salvaguardia dei predatori e parassitoidi naturali Chimico -verificare l azione dei predatori e parassitoidi naturali (Crisopidi, coccinellidi, sirfidi e cecidomidi) prima di programmare l eventuale trattamento chimico: - al superamento della soglia di intervento di 30% di germogli infestati per afide bruno e del 10 % per gli altri afidi. Fluvalinate (2) (*) (3) (**) Imidacloprid(*) (3) Tiametoxan (*) Azadiractina (3) Pymetrozine (3) (**) Limitazioni (1)Effettuare trattamenti localizzati, solo se questi prodotti non sono stati già utilizzati per altri parassiti nello stesso periodo e quando l azione dei parassitoidi risulti insufficiente. (2) intervento autorizzato solo su arancio, limone e mandarino (*)max. 1 trattamento/anno indipendentemente in alternativa tra loro Effettuare trattamenti localizzati, intervenendo chimicamente preferibilmente solo sulle piante giovani (*)max. 1 trattamento/anno indipendentemente.) (2) solo in agrumeti in cui negli anni passati non si siano usati acaricidi (3) I prodotti devono essere usati in alternativa tra loro (**) Solo su arancio, limone e mandarino 41

43 Cocciniglie Cotonello degli agrumi (Planococcus citri) Agronomico - consentire con la potatura una buona aereazione della chioma ed evitare le concimazioni azotate eccessive. Biologico - Uso di trappole a feromoni per il monitoraggio dei voli; monitorare la presenza del fitofago su rami e frutti, da maggio in poi. Introdurre L. dactylopii quando la temperatura ambientale media raggiunge i 18 C. - Salvaguardia e diffusione dei predatori e parassitoidi naturali. -Si consiglia il controllo delle formiche che ostacolano la lotta biologica, mediante rottura dei formicai, spennellatura di colla alla base del tronco, eventuale uso di prodotti chimici granulari sui formicai e/o sul terreno alla base del tronco. Chimico - intervenire solo al superamento della soglia di intervento di 5% (estate) e 10-15% (autunno) di frutti infestati, dopo l'esame di 10 frutti/albero sul 5% delle piante. -Leptomastix dactilopii - Criptolaemus montrouzieri. -Olio minerale bianco Clorpirifos(*) Malation(1) (*) max 2 trattamenti anno (1) max 1 trattamento Fitofagi Criteri di intervento Prodotti ammessi e Ausiliari Cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae) Ceroplaste (Ceroplastes ruscii, Ceroplastes sinensis) Agronomico - consentire con la potatura una buona aereazione della chioma. Biologico - salvaguardia dei predatori e parassitoidi naturali. Chimico -In caso di scarsa attività di contenimento dei parassitoidi Metaphycus spp., Scutellista cyanea e altri entomofagi (verificabile dai fori di sfarfallamento), intervenire contro le neanidi di 1-2 età, in prima o in seconda generazione, al superamento della soglia di 4 neanidi/foglia. Olio minerale bianco Buprofezin (*) Limitazioni effettuare trattamenti localizzati. (*)max. 1 trattamento/anno indipendentemente. 42

44 DIASPINI Cocciniglia rossa forte degli agrumi (Aonidiella aurantii) altri diaspini (Chrysomphalus dictyospermi, Mitilococcus beckii, etc.) Agronomico - eliminare con la potatura i rami fortemente infestati. Biologico - salvaguardia dei predatori e parassitoidi naturali. Chimico - monitoraggio dei voli tramite trappole ferormoniche; intervenire nel periodo di massima fuoriuscita delle neanidi, al superamento della soglia di intervento di 1 femmina per cm di rametto su un campione di 4 rametti di 10 cm ciascuno prelevati a caso sul 5% delle piante e/o in presenza di un 10% di frutti infestati.soglia: 30% di piante attaccate. -Aphytis melinus -Olio minerale bianco -Olio miner. bianco+ Clorpirifos-metile (**) Buprofezin(2)(*) olio+clorpirifos(**) Piriproxifen(*) Polisolfuro di calcio. (2)solo in massima presenza delle neanidi. (*)max. 1 trattamento indipendentemente. (**)max 2 trattamenti anno LEPIDOTTERI minatrice serpentina (Phyllocnistis citrella) Agronomico -evitare stress idrici e adacquamenti eccessivi, ridurre gli apporti azotati estivi, asportare i succhioni, evitare potature drastiche ecc.. Biotecnico -piccole superfici possono essere protette con reti antinsetto. Chimico -su giovani impianti e reinnesti, in coincidenza dei flussi vegetativi e al raggiungimento della soglia di intervento del 30% dei germogli attaccati. Olio minerale bianco Flufenoxuron (*) (1) Lufenuron (*) (2) Tebufenozide (*) Abamectina (2) Azadiractina(2) Trattamenti ammessi solo su giovani impianti e reinnesti. (*) massimo un intervento indipendentemente (1) autorizzato solo su arancio, clementine, mandarino (2) autorizzato solo su arancio, limone e mandarino ) Tignola della zagara (Prays citri) Agronomico - anticipare di circa 20 giorni l'interruzione della secca per la produzione dei limoni verdelli. Biologico - Intervenire con prodotti microbiologici al superamento della soglia del 20% di fiori attaccati Bacillus thuringensis var. Kurstaki(1) Bifentrin(*) Fenitrotion (1)Si consigliano due interventi, con aggiunta di zucchero alla soluzione. (*) autorizzato solo su arancio limone mandarino Fitofagi Criteri di intervento Prodotti ammessi e Ausiliari Limitazioni 43

45 DITTERI Mosca della frutta (Ceratitis capitata) ACARI (Tetranychus urticae) (Panonychus citri) Biotecnico - Se e' possibile operare su base comprensoriale, cattura massale (mass trapping) della mosca, con uso di tavolette di compensato impregnate di insetticida e attivate con esca proteica.posizionare le tavolette in campo entro luglio e sostituirle entro settembre. Chimico - al superamento della soglia di intervento di 20 adulti/trappola/settimana per il clementine e di 50 adulti/trappola/settimana per l'arancio. - per interventi su base comprensoriale si consiglia il metodo delle "esche avvelenate". - In alternativa é ammessa l'effettuazione di un trattamento chimico a tutta chioma con fosforganici appartenenti alla ex- terza classe tossicologica Biologico - salvaguardia dei predatori naturali. Chimico - T. urticae: al superamento della soglia di intervento di 10% di foglie occupate e 5 % di frutti infestati; - P. citri: al superamento della soglia di intervento di 3 acari/foglia e/o 30% di foglie infestate. 1-2 tavolette per pianta Deltametrina(*) esca proteica+ Fenitrotion o Triclorfon(3) Fenitrotion(3) Etofenprox Alfametrina Deltametrina Olio minerale bianco Clofentezine Exitiazox Fenazaquin Fenbutatin-oxide Tebufenpirad Actrinatrina Zolfo (*)per impregnare le tavolette. (3) é ammesso effettuare max2tratt. a tutta chioma con fosforganici contrassegnati. E consentito un solo trattamento annuale. L uso degli oli bianchi contro le cocciniglie riesce a contenere anche le popolazioni di acari. 44

46 DIFESA ALBICOCCO Avversità Crittogamiche CORINEO (Coryneum bejerinkii) Criteri di intervento Agronomico Evitare le concimazioni azotate e le irrigazioni eccessive. Chimico Effettuare n 1 trattamento alla caduta delle foglie e n 1 trattamento nel periodo di fine inverno, fino alla fase di bottoni rosa. Nei frutteti che nonostante i trattamenti suddetti sono colpiti dalla malattia é ammesso n 1 trattamento nelle prime fasi vegetative primaverili. Usare i preparati cuprici solo durante il riposo vegetativo. Principi attivi ammessi e ausiliari Ossicloruro di rame Poltiglia bordolese Rame idrossido Dodina Ziram(*) Tiram Limitazioni d uso e note Contro questa avversità si ammettono max. 3 trattamenti. (*)Max. 1 trattamento. MAL BIANCO (Podosphaera tridactyla, Sphaeroteca pannosa) Agronomico Evitare le concimazioni azotate e le irrigazioni eccessive. Chimico Su varietà molto recettive e in pescheti in cui la malattia si presenta ogni anno sono consentiti trattamenti preventivi a base di zolfo. Negli altri casi il trattamento va eseguito alla comparsa dei primi sintomi della malattia. Zolfo Bitertanolo(*) Tebuconazolo Propiconazolo (*)Non effettuare nel corso dell'annata più di n 2 interventi con i fungicidi I.B.E., indipendentemente dall'avversità per la quale sono impiegati. Di questi solo 1 trattamento può essere con prodotti Xn. 45

47 MONILIA (Monilia laxa, Monilia fructigena) Agronomico Evitare le concimazioni azotate e le irrigazioni eccessive. Curare il drenaggio e la potatura verde per migliorare l'arieggiamento della chioma. Asportare e bruciare i frutti mummificati. Chimico Eseguire un trattamento con rameici dopo la caduta delle foglie, se non già fatto contro altre avversità, ed eventualmente, con gli altri p.a., alla caduta dei petali e/o giorni prima della raccolta. Ziram Bitertanolo(**) Tebuconazolo(**) Propiconazolo(**) Cyprodinil( ) Cyprodinil+Fludioxonil ( ) Miclobutanil(**) Fenexamid (**) Fenbuconazolo(**) Contro questa avversità sono ammessi max. 3 trattamenti. (**)Non effettuare nel corso dell'annata più di n 2 interventi con i fungicidi I.B.E., indipendentemente dall'avversità per la quale sono impiegati. Di questi solo 1 trattamento può essere con prodotti Xn. ( )Massimo 2 interventi. Fitofagi Criteri di intervento Principi attivi ammessi e ausiliari AFIDI (Myzus persicae, Hyalopterus pruni) Agronomico Evitare le concimazioni azotate eccessive. Favorire l'inerbimento dell'interfila. Biologico Salvaguardia dei predatori e dei parassitoidi naturali. Chimico In assenza di accartocciamenti fogliari, contenimento di infestazioni iniziali con lavaggi di acqua e bagnanti. Da giugno in poi non effettuare trattamenti in presenza di predatori e /o parassiti degli afidi. L uso dell Imidacloprid è sconsigliato in pre fioritura. sale sodico dell'acido Diottilsolfosuccinato di sodio Acetamiprid Azadiractina Imidacloprid(*) Limitazioni d uso e note (*) Max. 1 trattamento/anno indipendentemente controllata. E ammessa la miscelazione con olio bianco. Chimico COCCINIGLIE Monitoraggio visivo dell infestazione su piante campione. Cocciniglia In caso di presenza diffusa dell insetto é ammesso intervenire a bianca bottoni rosa. (Pseudaulacasp is pentagona) Cocciniglia di San Josè Polisolfuro di Calcio(*) Olio minerale bianco Fenitrotion Deltametrina (*)Se si utilizza il polisolfuro, considerare il trattamento valido anche per mal bianco e monilia. 46

48 Anarsia (Anarsia lineatella) Cydia (Cydia molesta) Negli impianti in produzione, intervenire solo in caso di precedenti segnalazioni di danni, sulla seconda generazione e previo monitoraggio delle popolazioni con trappole a feromoni. Biologico Uso di prodotti microbiologici, al superamento delle soglie di cattura sottoelencate. Bacillus thuringiensis var. Kurstaki Fosalone( ) Fenitrotion ( )Ammesso max. 1 trattamento/anno, indipendentemente. Chimico Negli impianti in fase di allevamento si può ammettere l intervento sull insetto al superamento della soglia del 10% di germogli attaccati. -Cydia:-Intervenire 5-6 giorni dopo il superamento della soglia di intervento di 10 maschi trappola/trappola in presenza di un 1-2% di frutti infestati; -Anarsia:-Intervenire 5-6 giorni dopo il superamento della soglia di intervento di 7 maschi/trappola/settimana. -Se si utilizzano chitino inibitori intervenire all inizio dei voli. Fitofagi Criteri di intervento Principi attivi ammessi e ausiliari MOSCA (Ceratitis capitata) CAPNODE (Capnodis tenebrionis) Chimico Uso di trappole al trimedlure per il monitoraggio dei voli da fine aprile fino alla raccolta. Per interventi su base comprensoriale si consiglia il metodo delle esche avvelenate. Irrorare le esche avvelenate su parte di chioma ogni tre filari e sulle fasce frangivento. Nel caso i frangivento siano costituiti da essenze produttive, sarà necessario rispettare i relativi disciplinari di produzione. Soglia d intervento: 1 cattura / trappola/ settimana. Se non é possibile operare su base comprensoriale si ammette, in alternativa, in presenza del fitofago e in concomitanza dello stadio fenologico recettivo della coltura,l effettuazione di massimo n 1 trattamento a tutta chioma con i p.a. fosforganici, e -previa autorizzazione da parte di un tecnico- massimo n 1 trattamento con i p.a. piretroidi elencati. Agronomico -applicazione di una corretta tecnica irrigua, distribuzione uniforme dell acqua sul terreno, soprattutto in prossimità del colletto e delle grosse radici superficiali. esca proteica+ Dimetoato oppure: esca proteica+ Fenitrotion Etofenprox Fenitrotion( ) Malathion( ) Lamba-Cyhalothrin(*) Deltametrina(*) Olio+malation Limitazioni d uso e note Sono ammessi max. 2 interventi con esche proteiche avvelenate. Sono ammessi in alternativa: -max. n 1 intervento chimico/anno con una p.a. fosforganico contrassegnato ( ), tenendo conto che tali p.a non possono essere utilizzati più di una volta ciascuno indipendentemente ; -max. n 1 intervento chimico/anno con i p.a piretroidi contrassegnati (*), per un totale max. di n 2 interventi chimici a tutta chioma contro questa avversità. 47

49 DIFESA CILIEGIO Avversità Crittogamiche BATTERIOSI ( Pseudomonas sp.) CORINEO (Coryneum bejerinkii) CILINDRO- SPORIOSI (Cylindrosporium padi) Criteri di intervento Agronomico Disinfettare gli attrezzi utilizzati per la potatura, bruciare le ramaglie provenienti da piante infette. Evitare le cv. più sensibili negli ambienti più a rischio. Chimico L intrervento chimico é ammesso solo negli impianti in cui sia stata accertata la malattia. Effettuare 3 interventi intervallati di 8-10 gg nel periodo di caduta delle foglie, più un trattamento subito dopo la potatura e/o nelle fasi di ingrossamento delle gemme. Agronomico Evitare le concimazioni azotate e le irrigazioni eccessive. Chimico Effettuare n 1 trattamento alla caduta delle foglie e n 1 trattamento nel periodo di fine inverno, fino alla fase di bottoni rosa. Nei ciliegeti che nonostante i trattamenti suddetti sono colpiti dalla malattia é ammesso n 1 trattamento nelle prime fasi vegetative primaverili. Usare i preparati cuprici solo durante il riposo vegetativo. Chimico In caso di forti attacchi del patogeno effettuare un trattamento subito dopo la raccolta della frutta. Principi attivi ammessi e ausiliari Ossicloruro di rame Solfato di rame Poltiglia bordolese Rame idrossido Ossicloruro di rame Poltiglia bordolese Rame idrossido Dodina Ziram (*) Dodina Tiram Limitazioni d uso e note Contro questa avversità si ammettono max. 4 trattamenti in tutto, di cui max. 3 durante la caduta delle foglie. max. 3 trattamenti. (*)Max. 1 trattamento 48

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