Il Direttore Sanitario Associativo
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- Ida Testa
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1 Il Direttore Sanitario Associativo Bernardino Spaliviero Coordinatore Comitato Medico Nazionale Avis
2 Il Comitato Medico Nazionale AVIS ha elaborato un. documento di riferimento, approvato nella sua riunione... dell : RUOLI E COMPITI DEL DIRETTORE SANITARIO ASSOCIATIVO Questo documento è stato illustrato e discusso dal..... Consiglio Nazionale Avis nella seduta del
3 IL COMITATO MEDICO NAZIONALE Costituisce l organo consultivo dell AVIS Nazionale su argomenti di carattere sanitario di interesse associativo (Art Statuto). E costituito dai responsabili sanitari delle AVIS regionali ed equiparate e, nello svolgimento delle proprie attività, si può avvalere anche di esperti esterni e consulenti. E presieduto dal Presidente Nazionale personalmente, o attraverso un suo delegato. Svolge, tenendo costantemente informato il Comitato Esecutivo al riguardo, attività di coordinamento ed indirizzo per le strutture sanitarie delle AVIS associate e coopera con istituzioni e società scientifiche nazionali ed internazionali operanti in ambito di medicina trasfusionale e delle altre branche mediche e chirurgiche.
4 Il DSA - La normativa di riferimento Legge nazionale n. 219 / Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati Accordi Stato- Regioni Statuto nazionale AVIS Requisiti minimi e Visite di Verifica Caratteristiche e funzioni delle Strutture Regionali di Coordinamento per le attività trasfusionali Linee guida per l Accreditamento Art. 2 - Scopi sociali Art. 3 - Attività
5 La partecipazione del Volontariato del sangue alle attività trasfusionali Reclutamento dei Donatori, sensibilizzazione alla cultura della donazione e alle norme di prevenzione/sani stili di vita. Gestione dei Donatori (convocazione-fidelizzazione). Verifica e programmazione (dai CoBUS, Comitati ospedalieri per il Accordi Stato- Regioni buon uso del sangue, ai CRS, al CNS). Produzione di dati riguardanti gli obiettivi dell autosufficienza, la qualità, l emovigilanza. L eventuale gestione diretta e accreditamento delle Unità di raccolta. Statuto nazionale AVIS Per fare tutto questo ci vuole anche il Direttore Sanitario Associativo!
6 41 Convegno Nazionale di Studi di Medicina Trasfusionale Corso per il personale addetto alle Unità di Raccolta La gestione della Unità di Raccolta alla luce degli aggiornamenti normativi Dr.ssa Giussani B. AVIS Prov.le Bergamo Rimini, maggio 2014
7 41 Convegno Nazionale di Studi di Medicina Trasfusionale Rappresentante legale dell Associazione: Presidente, cui compete la nomina del Responsabile UdR e la richiesta di autorizzazione all esercizio dell attività Dlgs 261/97, art 6, comma 5: Persona Responsabile della UdR possiede il diploma di laurea in medicina e chirurgia ed esperienza pratica post laurea di almeno due anni nelle U.R o ST Rimini, maggio 2014
8 41 Convegno Nazionale di Studi di Medicina Trasfusionale Accordo Stato-Regioni del UO.6 L Associazione e federazione dei donatori di sangue titolare dell autorizzazione all esercizio delle attività designa la persona responsabile dell Unità di Raccolta, conformemente alla normativa vigente e ne comunica il nominativo alle autorità competenti nella Regione/Provincia autonoma ed al SIMT cui l Unità afferisce -atto di nomina -comunicazione Rimini, maggio 2014
9 41 Convegno Nazionale di Studi di Medicina Trasfusionale Definizioni e competenze della PERSONA RESPONSABILE della UdR stabilite dai commi 5 e 6 dell art 6 del Dgls 261/07: 5) «..La persona Responsabile dell Udr deve possedere il diploma di laurea in medicina e chirurgia ed esperienza pratica post laurea di almeno due anni nelle Udr o nei servizi trasfusionali» 6) «La persona Responsabile di cui al comma 5 garantisce che le attività di raccolta del sangue e di emocomponenti siano effettuate in conformità alle procedure tecniche stabilite dal servizio trasfusionale di riferimento in base alle normative vigenti e che l UdR, fissa o mobile, sia in possesso delle autorizzazioni, secondo le modalità previste dalla regione o provincia autonoma» Rimini, maggio 2014
10 41 Convegno Nazionale di Studi di Medicina Trasfusionale Dgls 261/07: Art.24-SANZIONI «Salvo che il fatto costituisca piu grave reato, chiunque preleva, procura, raccoglie, conserva, lavora distribuisce o assegna sangue o emocomponenti, al di fuori di strutture di cui all art 2 comma 1, lettere e) ed f) o senza le prescritte autorizzazioni od a scopo di lucro è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da euro 206 ad euro Se il colpevole è persona che esercita una professione sanitaria, alla condanna segue l interdizione dall esercizio della professione per un uguale periodo» Rimini, maggio 2014
11 41 Convegno Nazionale di Studi di Medicina Trasfusionale Corso per personale addetto alle Unità di Raccolta L organizzazione e la gestione della raccolta: il ruolo delle Associazioni del dono Aldo Ozino Caligaris 14 maggio 2014 Rimini, maggio 2014
12 41 Convegno Nazionale di Studi di Medicina Trasfusionale Sistema sangue italiano I numeri essenziali del 2012 Donatori: Maschi: 69,5% Femmine: 30,5% Periodici: (83%) Nuovi: (17%) Frequenti *: (38% dei periodici) Donatori di aferesi: (13,8% dei donatori totali) Donatori solo di aferesi: (46,3%dei donatori di aferesi) * Donatori che donano almeno una volta all anno tutti gli anni negli ultimi 5 anni Donazioni totali: / pop: 53,7 Sangue intero (84%): / pop: 45 Aferesi (16%): (Plasmaferesi: ,79% del totale) / 1,000 pop: 8,6 Donazioni / donatore / anno : 1,83 Rimini, maggio 2014
13 41 Convegno Nazionale di Studi di Medicina Trasfusionale Percentuale procedure di raccolta effettuate dai ST e dalle UdR Dati preliminari CNS anno ,87% 71,13% ST UdR Rimini, maggio 2014
14 AVIS, con i suoi donatori di sangue e oltre donazioni all anno (dati 2012) è la più grande e la più antica associazione di volontariato del sangue d Italia, essendo stata fondata nel 1927 dal dottor Vittorio Formentano. All evento assembleare di Chianciano, per il quale è stato coniato lo slogan AVISLab: percorsi di qualità e innovazione, parteciperanno circa delegati tra persone fisiche e giuridiche, in rappresentanza delle sedi associative presenti su tutto il territorio nazionale.
15 Direttore Sanitario Associativo Persona responsabile UdR Entrambi nominati dal Presidente Avis, previa delibera del proprio Consiglio Direttivo. Ruoli diversi che possono essere svolti anche dalla medesima persona (ma sarebbe meglio di no).
16 Il Direttore Sanitario Associativo Il DSA è un medico e deve avere: competenze tecnico scientifiche conoscenza e condivisione degli ideali associativi di AVIS Il DSA diviene riferimento di ogni Avis a tutti i livelli associativi, indipendentemente dalla presenza della raccolta associativa (UdR).
17 Direttore Sanitario Associativo Sono entrambi medici! E il medico di fiducia AVIS che partecipa alla vita associativa, segue TUTTA la problematica trasfusionale con ruolo di supporto alla dirigenza. Persona responsabile UdR E il medico operativo che dirige ed effettua la raccolta del sangue nell UdR della quale è professionalmente responsabile
18 Le tre tutele compito di AVIS Il Donatore L Ammalato Il Dono
19 Istituzioni sanitarie Istituzioni politiche amministrative Medici trasfusionisti Società scientifiche Direttore Sanitario associativo Medici di Medicina Generale Donatori Dirigenza AVIS Cittadini
20 Comitato Medico Nazionale DSA regionale DSA provinciale DSA comunale
21 Il DSA di Avis Comunale: compiti e ruoli 1 Partecipa ai Consigli Direttivi con apporto di pareri e indirizzi tecnico-sanitari Collabora con le Strutture Trasfusionali Collabora con le equipe di prelievo delle UdR associative, ove operanti Collabora con gli altri DSA comunali e provinciale Aggiorna le schede sanitarie dei donatori e i dati statistici, nel rispetto delle norme sul segreto professionale e sulla privacy Realizza la gestione sanitaria collaborativa con il MMG del Donatore-Cittadino Partecipa all attività di educazione sanitaria dei donatori e della popolazione in generale, compreso il mondo della scuola
22 Il DSA di Avis Comunale: compiti e ruoli 2 In base ad accordi con il S.I.M.T. di riferimento e secondo quanto previsto dalle norme convenzionali, può collaborare a valutare, anche attraverso esami clinici e di laboratorio, l'idoneità generale del donatore alla donazione periodica (soprattutto laddove si effettua il differimento della prima donazione), sia all'atto dell'iscrizione, sia successivamente e periodicamente (ciò comporta il possesso delle competenze previste dall Accordo Stato Regioni del 25 luglio 2012). Stabilisce una modalità di azione concordata laddove sussiste anche la presenza di una «Persona Responsabile» dell Unità di Raccolta, al fine di individuare i reciproci compiti e le interlocuzioni. Sarebbe opportuno che portasse la propria competenza dentro i COBUS (Comitati Ospedalieri per il Buon Uso del Sangue).
23 Il DSA di Avis Comunale: compiti e ruoli 3 Tutela della salute del donatore visite di controllo annuali; vigilanza del corretto trattamento e delle condizioni di accettazione da parte delle Strutture Trasfusionali; prescrizione, in accordo con il S. I. M. T. di riferimento e con quanto previsto dalle norme convenzionali, di esami di controllo ritenuti necessari ai fini del giudizio di idoneità; valutazione dei referti diagnostici con comunicazione al donatore dei risultati e di eventuali consigli sanitari; disponibilità oraria periodica per visite e colloqui.
24 Il DSA ulteriori considerazioni Per la sua legittimazione deve essere nominato dal rispettivo Consiglio Direttivo. Lo stesso medico può svolgere l attività di DSA per diverse Avis. Pur auspicando una sua partecipazione ed attività in forma gratuita, è consentito, tranne i casi previsti dalla L. 266/1991, prevederne il compenso. La figura del Direttore Sanitario non è prevista per legge per cui non c è imposizione o sanzioni laddove non dovesse essere applicata. Il documento del Comitato Medico Nazionale è un punto di riferimento da modulare secondo le esigenze e pertanto non è una norma ma una linea di indirizzo sulla quale ciascuno deve riflettere.
25 Il DSA di Avis Provinciale Partecipazione al Consiglio Direttivo Provinciale con apporto di parere tecnico e degli opportuni indirizzi relativamente agli aspetti tecnico sanitari Supervisione delle attività sanitarie associative di base, con coordinamento e attività di formazione/informazione dei DSA comunali Emanazione di direttive sull attività dei DSA comunali Partecipazione, quale componente di diritto, al Comitato Medico regionale Collaborazione e interazione con i responsabili delle Strutture Trasfusionali Partecipazione alla commissioni tecniche Possibilità di elaborare protocolli di studio e di ricerca.
26 Il DSA di Avis Regionale Partecipazione al Consiglio Direttivo Regionale con apporto di parere tecnico e degli opportuni indirizzi relativamente agli aspetti tecnico sanitari Presidenza e coordinamento del Comitato Medico Regionale, da riunirsi almeno due volte all'anno Partecipazione, quale componente di diritto, del Comitato Medico Nazionale Partecipazione alle Commissioni tecniche regionali Promozione di convegni di aggiornamento e informazione per i DSA Provinciali e Comunali e di incontri scientifici Collaborazione con le Strutture pubbliche per il raggiungimento dell'autosufficienza e per la compensazione Coordinamento, controllo e rilevazione dei dati dell'attività e della raccolta associativa regionale Realizzazione di protocolli di studio e ricerche in collaborazione con Università, Aziende Ospedaliere e Sanitarie, ecc.
27 Il Direttore Sanitario Associativo Le tre tutele Il Donatore L Ammalato compito di AVIS Il Dono Alla fine il DSA è la persona competente e associativa che verifica e controlla che tutta la «filiera trasfusionale» funzioni in modo adeguato ; tiene informato il governo associativo anche con riguardo alle innovazioni e ai cambiamenti in atto; fornisce pareri e sollecita gli interventi necessari.
28 Grazie alla cortesia della dr.ssa Barbara Giussani GRAZIE PER L ATTENZIONE
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