Il modello italiano della donazione di sangue. Autosufficienza ed etica. Verona 20 gennaio 2018

Dimensione: px

Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il modello italiano della donazione di sangue. Autosufficienza ed etica. Verona 20 gennaio 2018"

Gerardo Venturini
5 anni fa
Visualizzazioni

1 Il modello italiano della donazione di sangue. Autosufficienza ed etica. Verona 20 gennaio 2018

2 SINERGIE TRA ACCORDI E PRINCIPI ETICI Alberto Argentoni

3 Il Piano Plasma Nazionale ha tra i suoi obiettivi l utilizzo prioritario dei MPD ottenuti da plasma nazionale in conto lavorazione e la relativa compensazione intra e interregionale, al fine di valorizzare il patrimonio economico ed etico.

4 Gli scambi interregionali di MPD sono regolati sulla base delle tariffe nazionali individuate dall ASR del e gestiti attraverso il meccanismo della mobilità sanitaria interregionale. La Politica tariffaria deve essere coerente con gli obiettivi del Piano e le dinamiche del mercato.

5 L ASR del prevede inoltre che ciascuna regione aderisca ad aggregazioni interregionali per - ottimizzare i risultati - perseguire economicità e appropriatezza - migliorare gli scambi di MPD o semilavorati

6 L adesione ad aggregazioni interregionali si è già dimostrata fondamentale strumento per - raggiungere l autosufficienza regionale e nazionale attraverso le compensazioni - ottimizzare la distribuzione dei MPD ottenuti - migliorare standard, qualità e sicurezza

7 - permettere lo scambio di buone pratiche organizzative e gestionali; - perseguire economicità e condizioni favorevoli del conto lavorazione; - concentrare le attività di approvvigionamento di beni e servizi.

8 Accanto agli obiettivi di produzione, il Piano Plasma Nazionale ha anche altri obiettivi come: - diffusione di Linee Guida; - incremento dell appropriatezza; - sviluppo del sistema degli audit e dei CoBuS;

9 - gestione delle eventuali carenze o eccedenze. Infine il Piano punta ad accrescere la collaborazione e il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema.

10 Nell ambito delle sinergie è fondamentale garantire la partecipazione organica delle Associazioni e Federazioni dei donatori volontari del sangue nei gruppi di coordinamento delle aggregazioni almeno per gli aspetti del monitoraggio e della programmazione.

11 Il Piano Plasma Nazionale prevede un doppio monitoraggio: da parte del Centro Nazionale sangue e da parte del Comitato permanente per la verifica dell erogazione dei LEA.

12 E opportuno che vengano stabilite regole comuni di azione tra le diverse aggregazioni interregionali e che si crei una cabina di regia condivisa presso il CNS per il coordinamento delle attività e il raggiungimento degli obiettivi strategici del Piano.

13 I principi etici nella filiera dei MPD Plasma risorsa etica Plasma risorsa strategica Donazione volontaria non remunerata di plasma Orientamenti associativi

14 Il sangue è un bene etico Il corpo umano e le sue parti non devono, in quanto tali, essere fonti di guadagno. (art.21 della Convenzione di Oviedo)

15 Si tratta di un principio non acquisito a livello mondiale non perseguito da tutti gli Stati Esistono diverse interpretazioni del concetto di rimborso

16 La morale comune e i codici etici possono essere diversi a seconda della cultura predominante in un Paese e possono essere influenzati dal mercato, dalle valutazioni di pragmatismo e dalla praticabilità dovuta ai progressi della medicina.

17 Sono necessari accordi tra Stati che hanno un radicamento dei medesimi principi etici (solidarietà, gratuità, uguaglianza) all interno del loro ordinamento giuridico.

18 Abbiamo bisogno di un etica universale che riconosca non solo l indisponibilità del corpo umano ma anche di un etica conseguenzialista dei costi sociali impliciti nel commercio del corpo (indebolimento della giustizia sociale, sfruttamento, emarginazione)

19 I protocolli aggiuntivi alla Convenzione di Oviedo prevedono il rimborso spese ed eventuali risarcimenti per evitare svantaggi finanziari a causa della donazione.

20 Esistono diverse interpretazioni rispetto al concetto di rimborso spese e risarcimento, specie in campo di donazione di sangue ed emoderivati. L industria propugna il concetto di compensazione.

21 I rimborsi devono non essere riconducibili ad uno stato di necessità! La compensazione non può essere forfettaria e/o incongrua. Incentivi e ricompense non devono avere un valore monetario o cedibile.

22 Il plasma è un bene strategico Le esigenze della medicina moderna Appropriatezza e spinta commerciale La discriminazione nell'accesso alle cure Le fonti di approvvigionamento dei MPD La volontà politica

23 I fabbisogni di emoderivati stanno progressivamente aumentando e gli ammalati rivendicano la necessità di avere un accesso continuo a sufficienti quantità di MPD sicuri. Esistono grandi aree povere del mondo in cui l accesso ai MPD è negato a causa della povertà

24 Le industrie farmaceutiche rivendicano la necessità della donazione con compensazione economica per produrre i MPD necessari a soddisfare il fabbisogno e dimostrano la sicurezza qualità dei loro prodotti.

25 Le problematiche di sicurezza sanitaria rispetto alla donazione con compensazione economica sono relative a: Concorrenza rispetto all approvigionamento Confidenzialità dei dati anamnestici raccolti Comprensione del materiale informativo Frequenza e volumi di raccolta.

26 La principale fonte di approvvigionamento del plasma necessario alla produzione di MPD sono gli U.S.A., che forniscono oltre il 65% del totale. Gli Stati hanno la necessità di sviluppare politiche per il raggiungimento della propria autosufficienza nazionale.

27 Donazione volontaria non remunerata Sicurezza per donatore e ricevente Sostenibilità (sfida culturale) Contrasto allo sfruttamento Valore aggiunto (welfare partecipativo) La rete di alleanze

28 La DVNR è un pilastro del sistema trasfusionale e rende centrale l attenzione al donatore e all ammalato. L autosufficienza nazionale in MPD è raggiungibile anche con un sistema fondato sulla DVNR.

29 La DVNR permette di combattere lo sfruttamento delle categorie povere della società. Le associazioni dei donatori volontari del sangue contribuiscono a far crescere il sistema sociosanitario del Paese e alla crescita della rete di solidarietà sociale.

30 Orientamenti associativi Valorizzazione culturale dell aferesi Informazione e sensibilizzazione Disponibilità donatori Modello organizzativo Confini della solidarietà?

31 Orientamenti associativi Il donatore deve essere reso consapevole del plus che gli chiediamo quando lo invitiamo a donare plasma.

32 Questo significa: informazione (cos è come si svolge quanto dura) attualizzazione (necessità e obiettivi) motivazione (valore aggiunto) rassicurazione (sicurezza, eventi avversi) fidelizzazione (programmazione, chiamata)

33 Formazione specifica del personale sanitario e associativo Programma nazionale di comunicazione mirata.

34 La promozione della donazione di plasmaferesi implica un potenziamento del servizio che garantisca : accessibilità tempistiche personale dedicato congruità dei rimborsi per raccolta associativa.

35 Garanzia della completa valorizzazione del dono con un efficiente programma di : -appropriatezza nell utilizzo dei MPD, - compensazione intra-interregionale; - beneficialità nell utilizzo delle eccedenze.

Documenti analoghi

LA COLLABORAZIONE TRA PUBBLICO E PRIVATO

Camposampiero 3 marzo 2012 SCUOLA DI FORMAZIONE DELLE AVIS DEL TRIVENETO LA COLLABORAZIONE TRA PUBBLICO E PRIVATO Le finalità delle collaborazioni fra Ospedale e associazioni di donatori Le buone prassi