Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo - Parte Speciale F

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo - Parte Speciale F"

Transcript

1 Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo - Ai Sensi del D.Lgs 231/01 Approvato dal Consiglio d Amministrazione della SITI B&T Group S.p.a. con delibera del 26/08/2015 Versione 1/2015 [ S I T I B & T G R O U P S. p. a. ] [ v i a P r a m p o l i n i n. 1 8 F o r m i g i n e - M o ]

2 1. TIPOLOGIE DI REATI. La presente parte speciale trova applicazione in relazione ai reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di beni o utilità di provenienza illecita di cui all art. 25 octies del decreto. RIFERIMENTO REATO PRESUPPOSTO ANALISI FATTISPECIE Art. 25-octies D.Lgs. 231/2001 Art. 648 c.p. (Ricettazione) Tale fattispecie di reato punisce la condotta di chiunque, fuori dai casi di concorso nel reato, riceve od occulta denaro o cose provenienti da un qualsiasi delitto, o comunque s intromette nel farli acquistare, ricevere od occultare, al fine specifico di trarre per sè o per altri un profitto. Si ha circostanza aggravante quando il fatto riguarda denaro o cose provenienti da delitti di rapina aggravata (art. 628, terzo comma, c.p.), di estorsione aggravata (art. 629, secondo comma, c.p.) ovvero di furto aggravato (art. 625, primo comma, n. 7 bis, c.p.). Integra, invece, una 2

3 circostanza attenuante il fatto di lieve entità. Infine il reato di ricettazione si configura altresì quando l'autore del delitto da cui il denaro o le cose provengono non è imputabile o non è punibile ovvero quando manchi una condizione di procedibilità riferita a tale delitto. Art. 25-octies D.Lgs. 231/2001 Art. 648 bis c.p. (Riciclaggio) Il reato in esame incrimina la condotta di chi, fuori dai casi di concorso nel reato, sostituisce o trasferisce denari, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo, ovvero compie in relazione ad essi altre operazioni, in modo da ostacolare l identificazione della loro provenienza delittuosa. La pena è aumentata quando il fatto è commesso nell esercizio di una attività professionale, ed è invece diminuita se il denaro, i beni o le altre utilità provengono da delitto punito con la reclusione inferiore nel massimo a cinque anni. 3

4 Art. 25-octies D.Lgs. 231/2001 Art. 648 ter c.p. (Impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita) Integra tale reato la condotta di chiunque, fuori dai casi di concorso nel reato e di quelli previsti dalle due disposizioni precedenti, impiega in attività economiche o finanziarie denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto. La pena è aumentata quando il fatto è commesso nell esercizio di una attività professionale ed è invece diminuita se il denaro, i beni o le altre utilità provengono da delitto punito con la reclusione inferiore nel massimo a cinque anni. Art. 25-octies D.Lgs. 231/2001 Art. 648 ter 1 c.p. (Autoriciclaggio) Tale fattispecie delittuosa prevede che l'oggetto materiale del reato sia costituito da denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo. Soggetto attivo del reato è l'autore del delitto presupposto, nonché i concorrenti nel delitto presupposto. La condotta tipica consiste nell'impiegare, sostituire, trasferire, in attività economiche, 4

5 finanziarie, imprenditoriali o speculative, il denaro, i beni o le altre utilità provenienti dalla commissione del delitto presupposto. Due elementi contribuiscono alla delimitazione dell'area di rilevanza del fatto: 1) le condotte devono essere idonee ad ostacolare concretamente l'identificazione della provenienza delittuosa del loro oggetto; 2) i beni devono essere tassativamente destinati ad attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative. In base a tale fattispecie di reato, non sono punibili le condotte per cui il denaro, i beni o le altre utilità vengono destinate alla mera utilizzazione o al godimento personale. Costituisce una circostanza aggravante l'aver commesso il fatto nell'esercizio di un'attività bancaria o finanziaria o di altra attività professionale. Integra invece una circostanza attenuante l'essersi efficacemente adoperato per evitare che le 5

6 condotte fossero portate a conseguenze ulteriori o per assicurare le prove del reato e l'individuazione dei beni, del denaro e delle altre utilità provenienti dal delitto. Il rinvio all'ultimo comma dell'art. 648 implica che il concorrente nel reato è punibile anche nel caso in cui l'autore del reato presupposto non sia imputabile, punibile, ovvero quando faccia difetto una condizione di procedibilità. 2. LE MACRO AREE SENSIBILI IN RELAZIONE AI REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA. In relazione ai reati e alle condotte criminose sopra esplicitate, le aree ritenute più specificamente a rischio risultano essere, ai fini della presente Parte speciale del Modello, le seguenti: - attività di gestione delle entrate e delle uscite di cassa; - attività di gestione delle entrate e delle uscite di banca; 6

7 - acquisto di beni aziendali da terzi; - acquisto e vendita di merce da terzi; - transazioni finanziarie con controparti; - investimenti finanziari con controparti; - sponsorizzazioni; - gestione dei contratti; - gestione del marketing; - acquisto e vendita di beni e servizi. 3. DESTINATARI DELLA PRESENTE PARTE SPECIALE ED I PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO E DI ATTUAZIONE DEL PROCESSO DECISIONALE NELLE AREE RELATIVE AD ATTIVITÀ SENSIBILI. La presente Parte speciale sì riferisce a comportamenti posti in essere da amministratori, sindaci, liquidatori, dirigenti e dipendenti ("Esponenti Aziendali") della società, nonché da Collaboratori esterni e Partner, come già definiti nella Parte Generale (di seguito: "Destinatari"). 7

8 Obiettivo della presente Parte speciale è che tutti i Destinatari, come sopra individuati e nella misura in cui gli stessi possano essere coinvolti nello svolgimento di attività nelle aree a rischio, sì attengano a regole di condotta conformi a quanto prescritto dalla stessa al fine di prevenire e impedire il verificarsi dei reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. In particolare, la presente Parte speciale ha la funzione di: - fornire un elenco dei principi generali e delle procedure specifiche cui i destinatari sono tenuti ad attenersi per una corretta applicazione del Modello; - fornire all OdV e ai responsabili delle altre funzioni aziendali chiamati a cooperare con lo stesso, gli strumenti operativi per esercitare le attività di controllo, monitoraggio e verifica previste. Nell'espletamento di tutte le operazioni che possono avere attinenza con i reati di cui alla presente parte speciale, oltre alle previsioni del Modello, i Destinatari devono in generale conoscere e rispettare tutte le regole e i principi contenuti nei seguenti documenti: - il Codice etico; - la normativa in tema di antiriciclaggio; - le istruzioni operative per la redazione dei bilanci, della relazione semestrale e trimestrale; - la procedura interna denominata Procedura per gli approvvigionamenti per il ciclo produttivo contenente norme 8

9 procedurali specifiche volte a disciplinare le modalità di acquisto di merci o servizi connessi al ciclo produttivo; - la procedura interna denominata Procedura per i pagamenti applicabile a tutti i pagamenti da effettuarsi per l acquisto da parte della Società di beni o servizi; - la procedura interna denominata Procedura per stesura e riesame contratti relativa alle modalità di stesura dei contratti e delle pattuizioni in essi contenute da parte della Società; - la procedura interna denominata Procedura per la gestione degli scostamenti di commessa contenente specifiche disposizioni da applicare nel caso in cui si verifichino incongruenze tra il progetto della commessa e il contratto di vendita in concreto sottoscritto; - la procedura interna denominata Procedura per la gestione della cassa contante e della cassa assegni contenente norme procedurali specifiche volte a disciplinare la gestione del danaro contante e degli assegni bancari che transitano in azienda per pagamenti, anticipi per trasferte di dipendenti o incassi da clienti; - la procedura interna denominata Procedura per le provvigioni contenente la disciplina da rispettare per il calcolo ed il pagamento delle provvigioni ad agenti e mediatori; Inoltre nell'espletamento delle attività considerate a rischio, i Destinatari dovranno attenersi ai seguenti principi generali di condotta: 9

10 1) astenersi dal tenere comportamenti tali da integrare le fattispecie previste dai suddetti reati ; 2) astenersi dal tenere comportamenti che, sebbene risultino tali da non costituire di per sé fattispecie di reato rientranti tra quelle sopra considerate, possano potenzialmente diventarlo; 3) osservare scrupolosamente tutte le norme poste dalla legge in tema di circolazione di denaro contante, nonché di ricezione o emissione di assegni. Nell'ambito dei suddetti comportamenti è fatto sempre divieto in particolare di: - eseguire pagamenti o incassi in contanti per ammontare superiore a quelli consentiti dalla normativa; - violare l'obbligo di identificazione delle controparti finanziarie; - eseguire pagamenti a enti o società non identificate o non appartenenti all'organizzazione che ha fornito, o ceduto, i beni, o i titoli, le prestazioni e i servizi; - effettuare introiti finanziari a fronte dell'emissione di strumenti finanziari (es. azioni, obbligazioni), senza avere compiutamente identificato la parte di provenienza; - acquistare beni o servizi di natura anomala a prezzi e valori manifestamente irragionevoli; - operare con strumenti finanziari particolarmente complessi o estranei allo scopo aziendale con clausole contrattuali altamente 10

11 speculative, in assenza di opportune e rigorose deleghe e attraverso metodologie non idonee a mantenere adeguate tracce delle decisioni adottate; - acquisire partecipazioni di maggioranza o rami di azienda non rispondenti agli interessi aziendali, sia perché l'attività risulta manifestamente estranea all'oggetto sociale, sia perché i debiti assunti con l'attività acquisita sono sproporzionati rispetto al reale valore dell'acquisizione; - acquistare beni o servizi senza controllarne la provenienza. Al fine di evitare i comportamenti connessi ai reati della presente parte speciale, occorre che siano rispettate le previsioni e le procedure che seguono: - la cassa deve essere alimentata solamente attraverso assegni bancari dell'azienda appositamente emessi per il reintegro; - non devono essere effettuati incassi a mezzo cassa diversi da quelli predisposti attraverso assegni bancari dell'azienda appositamente emessi per il reintegro; - la cassa viene chiusa con registrazioni e conciliazioni con la contabilità; - l'emissione di assegni bancari viene limitata al minimo necessario; - tutti i pagamenti vengono effettuati tramite bonifico bancario o effetti bancari; eccezionalmente si provvede mediante assegni bancari; 11

12 - tutte le operazioni di rilevante entità in titoli, finanziamenti, acquisto o vendita di partecipazioni o rami di azienda devono essere preventivamente approvati dal Consiglio di amministrazione, previa relazione tecnica del responsabile del settore finanziario riguardo la natura dell'operazione, i suoi rischi nonché i possibili costi e benefici della stessa; - nell'ambito della Società non devono essere utilizzati libretti al portatore o analoghi valori al portatore; - verifica dell'attendibilità commerciale e professionale di fornitori e partner in ambito sia commerciale sia finanziario; - verifica della regolarità dei pagamenti, con riferimento alla piena coincidenza tra destinatari/ordinanti e controparti effettivamente coinvolte; - controlli formali e sostanziali dei flussi finanziari aziendali, con riferimento ai pagamenti verso terzi; - verifiche periodiche sulla tesoreria; - determinazione dei requisiti minimi dei soggetti offerenti e fissazione dei criteri di valutazione delle offerte nei contratti standard; - identificazione di una funzione responsabile della definizione delle specifiche tecniche della valutazione delle offerte nei contratti standard; - identificazione di un organo responsabile dell'esecuzione del contratto; 12

13 - specifica previsione di regole disciplinari in materia di prevenzione dei fenomeni di riciclaggio; - determinazione dei criteri di selezione, stipulazione ed esecuzione di accordi/joint venture con altre imprese per la realizzazione di investimenti; - trasparenza e tracciabilità degli accordi/joint venture con altre imprese per la realizzazione di investimenti; - verifica della congruità economica di eventuali investimenti effettuati in joint venture; - verifica sul livello di adeguamento delle controllate rispetto alla predisposizione di misure e controlli antiriciclaggio; - applicazione dei controlli preventivi specifici previsti anche in riferimento ai reati nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, ai reati societari e ai reati di abuso di mercato; - adozione di adeguati programmi di formazione del personale ritenuto esposto al rischio di riciclaggio. Per quanto riguarda poi l'impiego di eventuali cassette di sicurezza intestate alla Società, è fatto obbligo alla Società stessa di redigere l'inventario del loro contenuto; tale inventario deve essere mantenuto a cura della Direzione amministrativa e messo a disposizione degli organi di controllo per eventuali verifiche. 4. ISTRUZIONI E VERIFICHE DELL'ODV 13

14 I compiti di vigilanza dell'odv in relazione all'osservanza del Modello per quanto concerne i reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita sono i seguenti: a) curare l'emanazione e l'aggiornamento di istruzioni standardizzate relative ai comportamenti da seguire nell'ambito delle attività a rischio, come individuate nella presente Parte speciale; tali istruzioni devono essere scritte e conservate su supporto cartaceo o informatico; b) controllare che la Società abbia provveduto agli obblighi di identificazione e registrazione dei clienti e dei fornitori; c) segnalare al Consiglio di amministrazione della Società eventuali operazioni sospette - ai sensi della vigente normativa antiriciclaggio - compiute per conto o in favore della Società stessa; d) con riferimento alle altre situazioni a rischio l'odv provvede all'espletamento delle seguenti attività: - verifiche periodiche sul rispetto delle procedure interne; - monitoraggio sull'efficacia delle verifiche a prevenire la commissione dei reati; - esame di eventuali segnalazioni specifiche provenienti dagli organi di controllo o da qualsiasi dipendente ed effettuazione degli accertamenti ritenuti necessari od opportuni in relazione alle segnalazioni ricevute. In ogni caso, in conformità con quanto previsto all art. 3.4 del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo è fatto obbligo a tutti i 14

15 destinatari di segnalare all OdV le eventuali condotte poste in essere in violazione della presente parte speciale di cui venissero a conoscenza. 15

MODELLO ORGANIZZATIVO

MODELLO ORGANIZZATIVO MODELLO ORGANIZZATIVO Ex. Art. 6 del D.Lgs. 231/2001 Parte Speciale F Ricettazione, riciclaggio, autoriciclaggio Revisione 0 Approvata dal Consiglio di Amministrazione con delibera del 24 Settembre 2015

Dettagli

La responsabilità dei componenti dell O.d.V. (art. 6, D.Lgs. 231/2001)

La responsabilità dei componenti dell O.d.V. (art. 6, D.Lgs. 231/2001) La responsabilità dei componenti dell O.d.V. (art. 6, D.Lgs. 231/2001) IN RELAZIONE AGLI OBBLIGHI DI CONTROLLO E INFORMAZIONE ANTIRICICLAGGIO ARTT. 52 E 55 D.LGS. 231/2007 1 Le fattispecie penali in questione

Dettagli

ECOSAVONA SRL PARTE SPECIALE 4. Reati di riciclaggio, ricettazione e impiego di beni o utilità di provenienza illecita, nonché autoriciclaggio

ECOSAVONA SRL PARTE SPECIALE 4. Reati di riciclaggio, ricettazione e impiego di beni o utilità di provenienza illecita, nonché autoriciclaggio ECOSAVONA SRL PARTE SPECIALE 4 Reati di riciclaggio, ricettazione e impiego di beni o utilità di provenienza illecita, nonché autoriciclaggio 1 CAPITOLO 1. Funzione della PARTE SPECIALE 4 Il legislatore

Dettagli

SE.RI.MI. SRL SERVIZI RIUNITI MIRA

SE.RI.MI. SRL SERVIZI RIUNITI MIRA SE.RI.MI. SRL SERVIZI RIUNITI MIRA MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO PARTE SPECIALE C Reati in materia di ricettazione, E M I S S I O N E E M O D I F I C H E rev. data Descrizione Approvato

Dettagli

PUBLIES - Energia Sicura S.r.l.

PUBLIES - Energia Sicura S.r.l. PUBLIES - Energia Sicura S.r.l. MODELLO 231 Modello di organizzazione e controllo ex D. Lgs. 231/2001 PARTE SPECIALE Reati di ricettazione, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o utilità di provenienza

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO Idrotermica Coop Soc. Coop. V. B. Vanzetti,1 47122 Forlì MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 sulla Responsabilità Amministrativa delle

Dettagli

Il nuovo delitto di Autoriciclaggio e l impatto sul Modello Organizzativo. Milano, 16 aprile 2015

Il nuovo delitto di Autoriciclaggio e l impatto sul Modello Organizzativo. Milano, 16 aprile 2015 Il nuovo delitto di Autoriciclaggio e l impatto sul Modello Organizzativo Milano, 16 aprile 2015 Art. 3 - Legge 15 dicembre 2014, n. 186 «Disposizioni in materia di emersione e rientro di capitali detenuti

Dettagli

ALLEGATO E Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita ( art 25 octies)

ALLEGATO E Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita ( art 25 octies) MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL D.LGS 231/2001 ALLEGATO E Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita ( art 25 octies) (rev.0 del

Dettagli

SE.GI. S.p.a. 1.La tipologia dei reati previsti dagli artt. 648, 648 bis e 648 ter del codice penale(art. 25 octiesdel D.Lgs. n.

SE.GI. S.p.a. 1.La tipologia dei reati previsti dagli artt. 648, 648 bis e 648 ter del codice penale(art. 25 octiesdel D.Lgs. n. ALLEGATO HCORRELAZIONE AREE A RISCHIO-PROCEDURE, APPLICAZIONE DEL MODELLO CON RIGUARDO AI REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA (ARTT. 648, 648

Dettagli

PARTE SPECIALE RICETTAZIONE E RICICLAGGIO. Art. 25 octies D.Lgs. 231/2001

PARTE SPECIALE RICETTAZIONE E RICICLAGGIO. Art. 25 octies D.Lgs. 231/2001 PARTE SPECIALE RICETTAZIONE E RICICLAGGIO Art. 25 octies D.Lgs. 231/2001 1. PREMESSA Con il D.Lgs. 231/2007 il legislatore ha dato attuazione alla direttiva 2005/60/CE del Parlamento e del Consiglio europeo,

Dettagli

La nuova fattispecie di Autoriciclaggio (art. 648-ter.1. c.p.). Ovvero: la sistematica del bastone e della carota.

La nuova fattispecie di Autoriciclaggio (art. 648-ter.1. c.p.). Ovvero: la sistematica del bastone e della carota. La nuova fattispecie di Autoriciclaggio (art. 648-ter.1. c.p.). Ovvero: la sistematica del bastone e della carota. L'introduzione di una nuova fattispecie di reato accanto al Riciclaggio (art. 648 bis

Dettagli

I REATI TRANSNAZIONALI

I REATI TRANSNAZIONALI Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo Data: 02/02/2017 Parte Speciale 11 I REATI TRANSNAZIONALI STORICO DELLE MODIFICHE Rev. Natura della modifica 0 Prima stesura APPROVAZIONE Rev. Data 0 Approvato

Dettagli

PARTE SPECIALE Decima Sezione Reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita

PARTE SPECIALE Decima Sezione Reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita PARTE SPECIALE Decima Sezione Reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita INDICE PARTE SPECIALE - Decima Sezione 1. I reati di ricettazione, riciclaggio

Dettagli

Protocollo di comportamento n. 06. Prevenzione dei reati di cui all art octies del D.Lgs. 231/01

Protocollo di comportamento n. 06. Prevenzione dei reati di cui all art octies del D.Lgs. 231/01 Protocollo di comportamento n. Prevenzione dei reati di cui all art. 25 - octies del D.Lgs. 231/01 RICETTAZIONE, RICICLAGGIO, AUTORICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI RIFERIMENTI NORMATIVI

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ex D. Lgs. n. 231/2001

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ex D. Lgs. n. 231/2001 FONDAZIONE EDMUND MACH FEM MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ex D. Lgs. n. 231/2001 Parte Speciale 4 Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni

Dettagli

PARTE SPECIALE F REATI DI RICICLAGGIO

PARTE SPECIALE F REATI DI RICICLAGGIO PARTE SPECIALE F REATI DI RICICLAGGIO INDICE PARTE SPECIALE F Pag. F.1 LE TIPOLOGIE DEI REATI DI RICICLAGGIO (art. 25-octies del Decreto) 3 F.2 AREE A RISCHIO 7 F.3 DESTINATARI DELLA PARTE SPECIALE - PRINCIPI

Dettagli

INSIEL INFORMATICA PER IL SISTEMA DEGLI ENTI LOCALI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N.

INSIEL INFORMATICA PER IL SISTEMA DEGLI ENTI LOCALI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. INSIEL INFORMATICA PER IL SISTEMA DEGLI ENTI LOCALI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231 PARTE SPECIALE F REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO

Dettagli

I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA, NONCHE AUTORICICLAGGIO EX ART. 25 OCTIES D.LGS.

I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA, NONCHE AUTORICICLAGGIO EX ART. 25 OCTIES D.LGS. PARTE SPECIALE C I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA, NONCHE AUTORICICLAGGIO EX ART. 25 OCTIES D.LGS. 231/01 Revisione Data Descrizione Approvato

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N Modifiche alla disciplina in materia di autoriciclaggio

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N Modifiche alla disciplina in materia di autoriciclaggio Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 1956 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori BUCCARELLA, CAPPELLETTI e PUGLIA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 10 GIUGNO 2015 Modifiche alla disciplina in materia

Dettagli

L ACQUISTO DEI PRODOTTI CONTRAFFATTI: LE GRAVOSE RESPONSABILITA IN CAPO AL CONSUMATORE

L ACQUISTO DEI PRODOTTI CONTRAFFATTI: LE GRAVOSE RESPONSABILITA IN CAPO AL CONSUMATORE L ACQUISTO DEI PRODOTTI CONTRAFFATTI: LE GRAVOSE RESPONSABILITA IN CAPO AL CONSUMATORE Avv. Neva Monari Avvocati per l Impresa Torino, 08 ottobre 2013 neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 1 Responsabilità

Dettagli

PARTE SPECIALE M DELITTI CONTRO L INDUSTRIA E IL COMMERCIO

PARTE SPECIALE M DELITTI CONTRO L INDUSTRIA E IL COMMERCIO MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 PARTE SPECIALE M DELITTI CONTRO L INDUSTRIA E IL COMMERCIO INDICE 1. FUNZIONE DELLA PARTE SPECIALE

Dettagli

REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA, NONCHE AUTORICICLAGGIO

REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA, NONCHE AUTORICICLAGGIO ALLEGATO 5 REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA, NONCHE AUTORICICLAGGIO 1) Ricettazione Art. 648 c.p. Ricettazione Fuori dei casi di concorso nel

Dettagli

ACAM Acque S.p.A. Modello di organizzazione e controllo ex D.Lgs. 231/2001

ACAM Acque S.p.A. Modello di organizzazione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 ACAM Acque S.p.A. Modello di organizzazione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 Reati di ricettazione, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita Approvato con determinazione A.U.

Dettagli

ANTIRICICLAGGIO & CONTROLLI GdF Dalla teoria alla pratica. Consulenza Formazione Supporto

ANTIRICICLAGGIO & CONTROLLI GdF Dalla teoria alla pratica. Consulenza Formazione Supporto ANTIRICICLAGGIO & CONTROLLI GdF Dalla teoria alla pratica Consulenza Formazione Supporto Crema, 11/10/2017 1 CHI SIAMO Da oltre 20 anni la prima società italiana con una struttura dedicata alla gestione

Dettagli

Sezione Delitti contro l industria e il commercio

Sezione Delitti contro l industria e il commercio Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 Parte Speciale Sezione Delitti contro l industria e il commercio ELENCO DELLE REVISIONI REV. DATA NATURA DELLE MODIFICHE APPROVAZIONE

Dettagli

AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI SUCCESSIVI ALLA APPROVAZIONE DA PARTE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI SUCCESSIVI ALLA APPROVAZIONE DA PARTE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI SUCCESSIVI ALLA APPROVAZIONE DA PARTE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 2 CONTENUTI 1. Dlgs 39/2014 del 4 marzo 2014 2. Legge 186/2014 del 15 dicembre 2014 3 1. Dlgs 39/2014 del 4

Dettagli

IL REATO DI INDUZIONE A NON RENDERE DICHIARAZIONI O A RENDERE DICHIARAZIONI MENDACI ALL AUTORITA GIUDIZIARIA

IL REATO DI INDUZIONE A NON RENDERE DICHIARAZIONI O A RENDERE DICHIARAZIONI MENDACI ALL AUTORITA GIUDIZIARIA Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo Data:02/02/2017 Parte Speciale 8 IL REATO DI INDUZIONE A NON RENDERE DICHIARAZIONI O A RENDERE DICHIARAZIONI MENDACI ALL AUTORITA GIUDIZIARIA STORICO DELLE

Dettagli

E autoriciclaggio se il reato presupposto è commesso prima dell'entrata in vigore del nuovo art. 648ter1 c.p.?

E autoriciclaggio se il reato presupposto è commesso prima dell'entrata in vigore del nuovo art. 648ter1 c.p.? E autoriciclaggio se il reato presupposto è commesso prima dell'entrata in vigore del nuovo art. 648ter1 c.p.? Autore: Graziotto Fulvio In: Diritto penale Per la Cassazione, se la legge prevedeva già la

Dettagli

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo - Parte Speciale H

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo - Parte Speciale H Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo - Ai Sensi del D.Lgs 231/01 Approvato dal Consiglio d Amministrazione della SITI B&T Group S.p.a. con delibera del 11/06/2014 Versione 1/2014 [ S I T I B

Dettagli

Finalità Aspetti teorico pratici

Finalità Aspetti teorico pratici ANTIRICICLAGGIO D.Lgs. n. 231/2007 Finalità Aspetti teorico pratici GLI OBBLIGHI A CARICO DEI PROFESSIONISTI Dott.sa LUCIA STAROLA Presidente Commissione Antiriciclaggio CNDCEC 1 Aosta, 20 settembre 2010

Dettagli

- PARTE SPECIALE D1 - IL REATO DI CORRUZIONE TRA PRIVATI

- PARTE SPECIALE D1 - IL REATO DI CORRUZIONE TRA PRIVATI - PARTE SPECIALE D1 - IL REATO DI CORRUZIONE TRA PRIVATI 30 Dicembre 2011 Governatore tramite Delibera n. 310 Adozione Adozione/aggiornamento 30 Luglio 2013 Governatore tramite Delibera n. 130 Aggiornamento

Dettagli

Lezione 1: Riferimenti normativi

Lezione 1: Riferimenti normativi Lezione 1: Riferimenti normativi Indice Definizione di Antiriciclaggio... 3 Una normativa ad hoc per prevenire... 3 Principali fonti normative... 4 Esempi di attività delittuose... 5 L antiriciclaggio

Dettagli

PARTE SPECIALE G IL REATO DI IMPIEGO DI CITTADINI PROVENIENTI DA PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO E IRREGOLARE EX ART. 25 DUODECIES D.LGS.

PARTE SPECIALE G IL REATO DI IMPIEGO DI CITTADINI PROVENIENTI DA PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO E IRREGOLARE EX ART. 25 DUODECIES D.LGS. PARTE SPECIALE G IL REATO DI IMPIEGO DI CITTADINI PROVENIENTI DA PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO E IRREGOLARE EX ART. 25 DUODECIES D.LGS. 231/01 Revisione Data Descrizione Approvato da 0 12/10/2017 Adozione

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO INDICE 1. DESTINATARI DELLA PARTE SPECIALE 6... 3 2. I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI E UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA... 3 2.1 RICETTAZIONE (art. 648 c.p.)... 3 2.2 RICICLAGGIO

Dettagli

D. Lgs 231/2001 e 231/2007

D. Lgs 231/2001 e 231/2007 S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Convegno beni rifugio un ponte oltre la crisi D. Lgs 231/2001 e 231/2007 Avv. Yuri Nadelreich 29 Novembre 2012 - Auditorium di Milano S.A.F. SCUOLA DI ALTA

Dettagli

MODELLO NUCLECO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DI CUI AL D. LGS. N. 231/2001

MODELLO NUCLECO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DI CUI AL D. LGS. N. 231/2001 MODELLO NUCLECO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DI CUI AL D. LGS. N. 231/2001 PARTE SPECIALE G Ai sensi dell art.6, comma 3, del Decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 «Disciplina della responsabilità

Dettagli

L antiriciclaggio: oltre alla forma LA SOSTANZA

L antiriciclaggio: oltre alla forma LA SOSTANZA L antiriciclaggio: oltre alla forma LA SOSTANZA NAPOLI 18 MARZO 2014 1 Art. 648 bis Riciclaggio, Capo II, titolo XIII del secondo libro del codice penale (dei delitti contro il patrimonio) fuori dei casi

Dettagli

Procedura Generale. Protocollo Antiriciclaggio. Protocollo Antiriciclaggio. Situazione Revisione. Firma Data Firma Data Firma Data

Procedura Generale. Protocollo Antiriciclaggio. Protocollo Antiriciclaggio. Situazione Revisione. Firma Data Firma Data Firma Data Procedura Generale Codice: 05 Emesso da: Direzione Generale Titolo:Protocollo Protocollo Antiriciclaggio Data: 01/03/2016 Versione: Pagina: 1 di 11 Protocollo Antiriciclaggio Situazione Revisione Vers.

Dettagli

Modello di organizzazione, gestione e controllo Parte speciale

Modello di organizzazione, gestione e controllo Parte speciale Modello di organizzazione, gestione e controllo Parte speciale Delineazione delle attività preventive con riferimento ai reati - presupposto previsti applicabili dalla parte generale del Modello Approvazione

Dettagli

Modello di organizzazione, gestione e controllo ex. d.lgs. 231/2001

Modello di organizzazione, gestione e controllo ex. d.lgs. 231/2001 TECHNOGYM S.p.A. Sede in Cesena, via Calcinaro n. 2861 Capitale Sociale Euro 10.000.000,00 int. vers. Iscritta al n. 315187 R.E.A. di Forlì Cesena Codice Fiscale / P. I.V.A. e iscrizione al Registro delle

Dettagli

REV. 2015/00 Pag. 1 di 5

REV. 2015/00 Pag. 1 di 5 REV. 2015/00 Pag. 1 di 5 PROCEDURA 3 GESTIONE DEGLI INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA 4.2. PROCEDURE DA APPLICARE

Dettagli

Dr. Guido Rispoli, Procuratore della Repubblica di Bolzano

Dr. Guido Rispoli, Procuratore della Repubblica di Bolzano Procuratore della Repubblica di Bolzano Art 5-quater comma 3: RUOLO DELLA PROCURA Entro trenta giorni dalla data di esecuzione dei versamenti indicati al comma 1, lettera b), l'agenzia delle entrate comunica

Dettagli

1. INTRODUZIONE Definizioni Il regime di responsabilità amministrativa degli enti... 11

1. INTRODUZIONE Definizioni Il regime di responsabilità amministrativa degli enti... 11 PARTE GENERALE 1. INTRODUZIONE... 9 1.1. Definizioni... 9 1.2. Il regime di responsabilità amministrativa degli enti... 11 1.2.1. Caratteristiche e natura della responsabilità degli enti... 11 1.2.2. Fattispecie

Dettagli

REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA NONCHE AUTORICICLAGGIO

REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA NONCHE AUTORICICLAGGIO PARTE SPECIALE F REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA NONCHE AUTORICICLAGGIO 1 INDICE PARTE SPECIALE F 1. Le fattispecie dei reati in materia di

Dettagli

TESTO UNIFICATO ADOTTATO DALLA COMMISSIONE PER I DISEGNI DI LEGGE N. 19, 657, 711, 846, 847, 851, 868

TESTO UNIFICATO ADOTTATO DALLA COMMISSIONE PER I DISEGNI DI LEGGE N. 19, 657, 711, 846, 847, 851, 868 TESTO UNIFICATO ADOTTATO DALLA COMMISSIONE PER I DISEGNI DI LEGGE N. 19, 657, 711, 846, 847, 851, 868 NT La Commissione Disposizioni in materia di corruzione, riciclaggio e falso in bilancio CAPO I DISPOSIZIONI

Dettagli

I DESTINATARI DELLA NORMATIVA Gli obblighi degli organi di controllo societari

I DESTINATARI DELLA NORMATIVA Gli obblighi degli organi di controllo societari Lucia Starola (Commissione Antiriciclaggio CNDCEC) I DESTINATARI DELLA NORMATIVA Gli obblighi degli organi di controllo societari 1 Evoluzione normativa L. 05/07/1991, n. 191 (cd. Legge Antiriciclaggio)

Dettagli

REV. 2016/00 Pag. 1 di 5

REV. 2016/00 Pag. 1 di 5 REV. 2016/00 Pag. 1 di 5 PROCEDURA 3 GESTIONE DEGLI INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA 4.2. PROCEDURE DA APPLICARE

Dettagli

DIRITTO PENALE VATICANO IL REATO DI RICICLAGGIO E AUTORICICLAGGIO

DIRITTO PENALE VATICANO IL REATO DI RICICLAGGIO E AUTORICICLAGGIO DIRITTO PENALE VATICANO IL REATO DI RICICLAGGIO E AUTORICICLAGGIO Riciclaggio: complesso di operazioni volte a riutilizzare e reinvestire i proventi economici di attività illecite - inquinamento dei mercati

Dettagli

REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA NONCHÉ AUTORICICLAGGIO

REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA NONCHÉ AUTORICICLAGGIO PARTE SPECIALE F REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA NONCHÉ AUTORICICLAGGIO Entrata in vigore: Delibera CdA n D_64_17 del 13.10.2017 INDICE F.1

Dettagli

Chimec S.p.A. Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. n. 231 del 8 giugno 2001

Chimec S.p.A. Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. n. 231 del 8 giugno 2001 INDICE Chimec S.p.A. Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. n. 231 del 8 giugno 2001 PARTE SPECIALE C I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO, IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA

Dettagli

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D.LGS. 231/2001 Reati connessi alla criminalità organizzata nazionale ed internazionale Stretto di Messina S.p.A. in liq. Il Commissario Liquidatore Vincenzo

Dettagli

I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO ED IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA, NONCHÉ AUTORICICLAGGIO

I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO ED IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA, NONCHÉ AUTORICICLAGGIO Parte Speciale 3: I reati di ricettazione, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, nonché autoriciclaggio Parte Speciale 3 I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO ED IMPIEGO

Dettagli

NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO ADEMPIMENTI PER I PROFESSIONISTI

NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO ADEMPIMENTI PER I PROFESSIONISTI Torino, 27 Novembre 2013 NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO ADEMPIMENTI PER I PROFESSIONISTI NOZIONE DI RICICLAGGIO DESTINATARI DEGLI ADEMPIMENTI PROPOSTA DI IV DIRETTIVA Dott.sa LUCIA STAROLA EVOLUZIONE NORMATIVA

Dettagli

Parte Speciale G: I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita Codice documento:

Parte Speciale G: I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita Codice documento: Parte Speciale G: I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita Codice documento: MOG 231 - PSG REV. BREVE DESCRIZIONE E COMMENTO DATA

Dettagli

Parte speciale. Reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. reato di autoriciclaggio

Parte speciale. Reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. reato di autoriciclaggio Parte speciale D Reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e reato di autoriciclaggio (art. 25 octies del D.Lgs. 231/2001) GIUGNO 2018 1 INDICE Descrizione

Dettagli

FORMAZIONE EX D.LGS 231/2001:

FORMAZIONE EX D.LGS 231/2001: FORMAZIONE EX D.LGS 231/2001: - NOVITA NORMATIVE EX D.LGS 38/2017 (CORRUZIONE TRA PRIVATI) - D.LGS 231/2007 (ANTIRICICLAGGIO) - L. 30/11/2017 n. 179 WHISTBLOWING NOVITA NORMATIVE EX D.LGS 38/2017 CORRUZIONE

Dettagli

I DELITTI INFORMATICI ed I DELITTI IN VIOLAZIONE DEL DIRITTO D AUTORE

I DELITTI INFORMATICI ed I DELITTI IN VIOLAZIONE DEL DIRITTO D AUTORE Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo Data: 26.01.2016 Parte Speciale 6 I DELITTI INFORMATICI ed I DELITTI IN VIOLAZIONE DEL DIRITTO D AUTORE STORICO DELLE MODIFICHE Natura della modifica Prima

Dettagli

Reati tributari, autoriciclaggio e nuovi reati di falso e frode connessi alla Voluntary Disclosure

Reati tributari, autoriciclaggio e nuovi reati di falso e frode connessi alla Voluntary Disclosure avvocato markus w. wiget Reati tributari, autoriciclaggio e nuovi reati di falso e frode connessi alla Voluntary Disclosure Milano, 13 Febbraio 2017 Sala Meili, Centro Svizzero di Via Palestro 2 1 Parte

Dettagli

La normativa antiriciclaggio per gli avvocati di Maurizio Arena

La normativa antiriciclaggio per gli avvocati di Maurizio Arena La normativa antiriciclaggio per gli avvocati di Maurizio Arena Parte Seconda - La segnalazione delle operazioni sospette L avvocato ha l obbligo di segnalare all UIC le operazioni che per caratteristiche,

Dettagli

Edizione dicembre 2011

Edizione dicembre 2011 COCA-COLA ITALIA S.R.L. Modello di Organizzazione Gestione e Controllo D. Lgs. 231/2001 P a r t e S p e c i a l e 3 Reati Transnazionali Edizione dicembre 2011 Reati Transnazionali Pagina 2 di 10 INDICE

Dettagli

Approvato dal Consiglio di Amministrazione del 25 maggio 2012

Approvato dal Consiglio di Amministrazione del 25 maggio 2012 Robert Bosch S.p.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231 PARTE SPECIALE E: REATI CRIMINALITÀ INFORMATICA E IN VIOLAZIONE DEL DIRITTO D AUTORE Approvato

Dettagli

Novità e profili di criticità

Novità e profili di criticità To rin o, 1 6 Aprile 2 0 1 2 NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO E PROFESSIONISTI Novità e profili di criticità I DESTINATARI DELLA NORMATIVA GLI OBBLIGHI DEGLI ORGANI DI CONTROLLO SOCIETARI Dott.sa LUCIA STAROLA

Dettagli

IL REATO DI IMPIEGO DI CITTADINI PROVENIENTI DA PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO E IRREGOLARE

IL REATO DI IMPIEGO DI CITTADINI PROVENIENTI DA PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO E IRREGOLARE Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo Parte Speciale 7 IL REATO DI IMPIEGO DI CITTADINI PROVENIENTI DA PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO E IRREGOLARE STORICO DELLE MODIFICHE Rev. Natura della modifica

Dettagli

Michele Pisani. Responsabile Servizio Antiriciclaggio BPER Banca. Modena, 3 maggio 2018

Michele Pisani. Responsabile Servizio Antiriciclaggio BPER Banca. Modena, 3 maggio 2018 l rapporto tra reati fiscali ed i reati di riciclaggio ed autoriciclaggio: profili di responsabilità e pericolo di concorso nel reato da parte del professionista Modena, 3 maggio 2018 Michele Pisani Responsabile

Dettagli

PARTE SPECIALE C PARTE SPECIALE REATO DI UTORICICLAGGIO

PARTE SPECIALE C PARTE SPECIALE REATO DI UTORICICLAGGIO PARTE SPECIALE C PART TE SPECIALE L REATO DI AUTORICICLAGGIO 2 INDICE Premessa pag. 3 Testo integrale della norma incriminatrice ex D. Lgs. n. 231/2001 - Autoriciclaggio pag. 5 Autoriciclaggio (art. 648

Dettagli

PARTE SPECIALE DELITTI CONTRO L INDUSTRIUA E IL COMMERCIO. art. 25 bis 1 D.Lgs. 231/2001. COLOPLAST S.p.A.

PARTE SPECIALE DELITTI CONTRO L INDUSTRIUA E IL COMMERCIO. art. 25 bis 1 D.Lgs. 231/2001. COLOPLAST S.p.A. PARTE SPECIALE DELITTI CONTRO L INDUSTRIUA E IL COMMERCIO art. 25 bis 1 D.Lgs. 231/2001 Si riporta di seguito una sintetica descrizione dei reati richiamati nell art. 25 bis 1, come introdotto nel Decreto

Dettagli

GLI ALTRI REATI PRESUPPOSTO PREVISTI DAL D.LGS. 231/01

GLI ALTRI REATI PRESUPPOSTO PREVISTI DAL D.LGS. 231/01 Parte Speciale 13: Gli altri reati presupposto previsti dal D.Lgs. 231/01 Parte Speciale 13 GLI ALTRI REATI PRESUPPOSTO PREVISTI DAL D.LGS. 231/01 Revisione Data Descrizione Redatto da Revisionato da Approvato

Dettagli

Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001. Parte Speciale

Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001. Parte Speciale Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 Parte Speciale Sezione Reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime commessi con violazione delle norme antinfortunistiche

Dettagli

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo - Parte Speciale N

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo - Parte Speciale N Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo - Ai Sensi del D.Lgs 231/01 Approvato dal Consiglio d Amministrazione della SITI B&T Group S.p.a. con delibera del 11/06/2014 Versione 1/2014 [ S I T I B

Dettagli

INTRODUZIONE GENERALE: IL PERCHE' DI UNA NORMA ANTIRICICLAGGIO E LA FILOSOFIA DELLA STESSA

INTRODUZIONE GENERALE: IL PERCHE' DI UNA NORMA ANTIRICICLAGGIO E LA FILOSOFIA DELLA STESSA INTRODUZIONE GENERALE: IL PERCHE' DI UNA NORMA ANTIRICICLAGGIO E LA FILOSOFIA DELLA STESSA La condotta di riciclaggio viene posta in essere quando un soggetto, diverso da colui il quale ha commesso un

Dettagli

Presupposti e limiti di applicabilità delle cause di esclusione della punibilità alle condotte oggetto di collaborazione volontaria

Presupposti e limiti di applicabilità delle cause di esclusione della punibilità alle condotte oggetto di collaborazione volontaria Presupposti e limiti di applicabilità delle cause di esclusione della punibilità alle condotte oggetto di collaborazione volontaria AMBITO TEMPORALE DI APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA: 1. la violazione deve

Dettagli

INTEGRAZIONE ALLA PARTE SPECIALE I DEL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE (art. 25 ter del D.Lgs. 231/01)

INTEGRAZIONE ALLA PARTE SPECIALE I DEL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE (art. 25 ter del D.Lgs. 231/01) INTEGRAZIONE ALLA PARTE SPECIALE I DEL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE (art. 25 ter del D.Lgs. 231/01) Il D.Lgs. 15/03/2017 n. 38 (in Gazzetta Ufficiale, 30/03/2017, n. 75) Attuazione della decisione quadro

Dettagli

Parte Speciale G : I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita

Parte Speciale G : I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita Parte Speciale G : I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AGGIORNATA DA EMAK s.p.a.

Dettagli

Modello di Organizzazione e di Gestione ex decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231 PARTE SPECIFICA F REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI

Modello di Organizzazione e di Gestione ex decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231 PARTE SPECIFICA F REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI Modello di Organizzazione e di Gestione ex decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231 PARTE SPECIFICA F REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA, NONCHE

Dettagli

La legge antiriciclaggio per i Professionisti alla luce delle recenti modifiche

La legge antiriciclaggio per i Professionisti alla luce delle recenti modifiche S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE La legge antiriciclaggio per i Professionisti alla luce delle recenti modifiche Inquadramento normativo Relatore: Mariarosaria Cipriano Dottore Commercialista Commissione

Dettagli

La valutazione del rischio: antiriciclaggio, anticorruzione e codice penale delle società

La valutazione del rischio: antiriciclaggio, anticorruzione e codice penale delle società La valutazione del rischio: antiriciclaggio, anticorruzione e codice penale delle società Ricerca e innovazione a supporto di professionisti, imprese, banche e pubblica amministrazione Milano, 23 Novembre

Dettagli

Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare

Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare COCA-COLA ITALIA S.R.L. Modello di Organizzazione Gestione e Controllo D. Lgs. 231/2001 P a r t e S p e c i a l e - 9 Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare 1 Impiego di cittadini

Dettagli

I REATI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO

I REATI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO Parte Speciale 9: I reati contro l industria ed il commercio Parte Speciale 9 I REATI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO Revisione Data Descrizione Redatto da Revisionato da Approvato da 0 19.07.2018 Aggiornamento

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO

MODELLO ORGANIZZATIVO MODELLO ORGANIZZATIVO Ex. Art. 6 del D.Lgs. 231/2001 Parte Speciale D Reati societari Revisione 0 Approvata dal Consiglio Direttivo con delibera del 24 Settembre 2015 1. DETTAGLIO REATI La presente parte

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO

MODELLO ORGANIZZATIVO MODELLO ORGANIZZATIVO ai sensi del D.Lgs 231/2001 Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 28 maggio 2014 PARTE SPECIALE 1 IL PROCESSO DI MAPPATURA DEL RISCHIO REATO 1.1 Metodologia 1.2 Processi

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231 MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231 ALLEGATO F - PARTE SPECIALE 3 REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA'

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO

MODELLO ORGANIZZATIVO Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 Parte Speciale G Reati di riciclaggio 1 1. Premessa 2. I reati di cui all'art. 25-octies del Decreto 2.1. Ricettazione (art.

Dettagli

LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO UN BREVE ESAME AD USO E CONSUMO DEL BANCARIO

LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO UN BREVE ESAME AD USO E CONSUMO DEL BANCARIO LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO UN BREVE ESAME AD USO E CONSUMO DEL BANCARIO Il riciclaggio è il reimpiego dei profitti, derivanti da attività delittuose, in attività lecite di carattere commerciale e finanziario,

Dettagli

DIRITTO PENALE VATICANO E AUTORICICLAGGIO

DIRITTO PENALE VATICANO E AUTORICICLAGGIO DIRITTO PENALE VATICANO IL REATO DI RICICLAGGIO E AUTORICICLAGGIO Riciclaggio: complesso di operazioni volte a riutilizzare e reinvestire i proventi economici di attività illecite -inquinamento dei mercati

Dettagli

In.Te.Gra. S.r.l. Modello di organizzazione e controllo ex D.Lgs. 231/2001

In.Te.Gra. S.r.l. Modello di organizzazione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 In.Te.Gra. S.r.l. Modello di organizzazione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 Reati di ricettazione, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, nonché autoriciclaggio Approvato

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO

MODELLO ORGANIZZATIVO MODELLO ORGANIZZATIVO Ex. Art. 6 del D.Lgs. 231/2001 Parte Speciale B Reati contro la Pubblica Amministrazione Revisione 0 Approvata dal Consiglio di Amministrazione con delibera del 24 Settembre 2015

Dettagli

GLI ALTRI REATI PRESUPPOSTO PREVISTI DAL D.LGS. 231/01

GLI ALTRI REATI PRESUPPOSTO PREVISTI DAL D.LGS. 231/01 Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo Data: 02/02/2017 Parte Speciale 12 GLI ALTRI REATI PRESUPPOSTO PREVISTI DAL D.LGS. 231/01 STORICO DELLE MODIFICHE Rev. Natura della modifica 0 Prima stesura

Dettagli

Protocollo 05 ACQUISTI DI OPERE D ARTE

Protocollo 05 ACQUISTI DI OPERE D ARTE FONDAZIONE CARIT Protocollo 05 ACQUISTI DI OPERE D ARTE INDICE 1. Introduzione p. 2 2. Finalità e ambito di applicazione p. 2 3. Principi generali di comportamento p. 2 4. Ruoli e responsabilità p. 3 5.

Dettagli

IL REATO DI IMPIEGO DI CITTADINI PROVENIENTI DA PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO È IRREGOLARE

IL REATO DI IMPIEGO DI CITTADINI PROVENIENTI DA PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO È IRREGOLARE Parte Speciale 7: Il reato di impiego di cittadini provenienti da paesi terzi il cui soggiorno è irregolare Parte Speciale 7 IL REATO DI IMPIEGO DI CITTADINI PROVENIENTI DA PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO

Dettagli

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo - Parte Speciale D

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo - Parte Speciale D Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo - Ai Sensi del D.Lgs 231/01 Approvato dal Consiglio d Amministrazione della SITI B&T Group S.p.a. con delibera del 11/06/2014 Versione 1/2014 [ S I T I B

Dettagli

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 231/01 Parte Speciale C - Reati di falso nummario

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 231/01 Parte Speciale C - Reati di falso nummario Controllo ai sensi del Decreto Legislativo Approvato con atto del Presidente (Legale rappresentante e Amministratore Unico) n. 68 del 23.07.2018 Pagina 1 di 6 Sommario 1. Modello di organizzazione, gestione

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO Idrotermica Coop Soc. Coop. V. B. Vanzetti,1 47122 Forlì MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 sulla Responsabilità Amministrativa delle

Dettagli

GLI ALTRI REATI PRESUPPOSTO PREVISTI DAL D.LGS. 231/01

GLI ALTRI REATI PRESUPPOSTO PREVISTI DAL D.LGS. 231/01 Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo Data: 26.01.2016 Parte Speciale 12 GLI ALTRI REATI PRESUPPOSTO PREVISTI DAL D.LGS. 231/01 STORICO DELLE MODIFICHE Natura della modifica Prima stesura APPROVAZIONE

Dettagli

Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, N Fondimpresa

Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, N Fondimpresa Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, N. 231 Fondimpresa PARTE SPECIALE E Reati di ricettazione, riciclaggio, impiego di beni d illecita provenienza

Dettagli

TECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N.

TECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. TECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231 PARTE SPECIALE G: REATI DI FALSO IN MATERIA DI MARCHI, BREVETTI

Dettagli

Le nuove regole in materia di antiriciclaggio

Le nuove regole in materia di antiriciclaggio Le nuove regole in materia di antiriciclaggio di Paolo Giovannetti Pubblicato il 18 aprile 2008 Il reato di riciclaggio è stato introdotto nel codice penale, per la prima volta nel 1978. In origine, tale

Dettagli