6.2 L analisi dinamica

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1 La distribuzione territoriale dell industria a scala intra-provinciale: le unità locali 6.2 L analisi dinamica Settori tradizionali Agroalimentare: industrie alimentari e delle bevande (15) In termini di sviluppo di unità locali il settore alimentare riveste un ruolo strategico in gran parte della montagna veronese e lungo la direttrice ovest da Bussolengo a Lazise. Proseguendo lungo il Garda troviamo altri comuni in cui il settore si presenta come strategico (Bardolino, Garda) o con potenzialità di sviluppo (Torri, Brenzone). Lo stesso trend si registra in un gruppo di comuni ad est del capoluogo (da Badia Calavena a Colognola ai Colli) che in termini di addetti registravano prevalentemente situazioni di declino o non rilevanza. 15 Industrie alimentari e delle bevande A sud-ovest del capoluogo i risultati emersi contrastano con i precedenti: là dove per gli addetti si registrava una situazione di strategicità (Villafranca), per le unità locali si registra una dinamica di declino e viceversa (è il caso ad esempio di Sommacampagna, Mozzecane, Nogarole R.). Nella bassa pianura si conferma la posizione strategica o di crescita potenziale nel gruppo di comuni localizzati a sud-est con qualche eccezione (Belfiore, Albaredo). Analisi economico-territoriale 49

2 La distribuzione territoriale dell industria a scala intra-provinciale: le unità locali 17 Industrie tessili Sistema moda: industrie tessili (17); industria dell abbigliamento (18); industrie conciarie e dei prodotti in pelle e cuoio (19) Per quanto riguarda il tessile, confrontando le due carte osserviamo come nella sezione orientale e meridionale della provincia le situazioni spesso si invertano: comuni in cui il tessile mantiene una posizione strategica o di sviluppo potenziale per quanto riguarda gli addetti risultano, invece, in una situazione di declino o non rilevanza in termini di unità locali (Tregnago, Illasi, S. Bonifacio). Nell estrema parte meridionale della provincia si verifica il processo opposto: si vedano al riguardo i casi di Legnago, Villabartolomea, Cerea. 18 Confez. articoli vestiario-prep.pellicce 19 Prep. e concia cuoio-fabbr.artic.viaggio Analisi economico-territoriale 50

3 La distribuzione territoriale dell industria a scala intra-provinciale: le unità locali L abbigliamento si presenta come settore strategico o potenziale in un gruppo di comuni che tende a formare una semicorona attorno al capoluogo da nord (da Grezzana, Negrar) verso ovest (Bussolengo, Sona). Nel settore sud-orientale della provincia le situazioni di strategicità-potenzialità e declino-non rilevanza emerse dall analisi sugli addetti si riconfermano, tendendo però in certi comuni ad invertirsi. Nel settore industrie conciarie e dei prodotti in pelle e cuoio (19), è significativo il caso del distretto calzaturiero: mentre l analisi dinamica dei QL calcolati sugli addetti individuava situazioni di declino o non rilevanza, la stessa analisi svolta sulle unità locali mette in evidenza il ruolo strategico del settore nei comuni del distretto, segnale quindi di una tenuta delle unità locali che fa da contrappeso alla caduta dell occupazione. La tendenza opposta si riscontra lungo il confine orientale della provincia e a sud (con l eccezione di Legnago), dove le posizioni di strategicità rilevate per gli addetti diventano situazioni di declino o non rilevanza. 36 Fabbric.mobili-altre industrie manifatturiere Legno-arredo: industria del legno e dei prodotti in legno (20); fabbricazione mobili e altre manifatturiere (36). Per quanto riguarda il distretto del mobile della bassa pianura, mentre alcuni comuni mostrano una tenuta strategica (Bovolone, Cerea), in altri casi i QL relativi alle unità locali evidenziano una situazione di declino. (Sanguinetto, Casaleone) Settori di scala Carta-editoria: industria della carta (21); editoria e stampa (22) Nel capoluogo e in alcuni comuni specializzati (S. Martino) il settore della carta si conferma strategico, in termini di unità locali, rivelando una tendenza opposta rispetto a quanto emerso per i QL degli addetti. Nella Bassa pianura le situazioni di strategicità- Analisi economico-territoriale 51

4 La distribuzione territoriale dell industria a scala intra-provinciale: le unità locali potenzialità evidenziate dall analisi dinamica dei QL degli addetti risultano spesso invertite (si veda il caso di Legnago o di Isola della Scala). L editoria-stampa presenta per la maggior parte del territorio provinciale una situazione di non rilevanza. Fanno eccezione il capoluogo e le sue propaggini in direzione ovest (Sona, Sommacampagna) ed est (S. Martino, Lavagno, Caldiero) dove il settore mantiene una posizione strategica. Situazioni di sviluppo potenziale sono presenti in un gruppo di comuni localizzati nell entroterra del Lago di Garda e in comuni limitrofi ma dell est (S. Bonifacio, Arcole) e della bassa pianura (Nogara, Casaleone, Cologna V.). 21 Fabbric.pasta-carta,carta e prod.di carta 22 Editoria,stampa e riprod.supp.registrati Industria chimica: fabbricazione di prodotti chimici e fibre sintetiche (24); fabbricazione articoli in gomma e materie plastiche (25) Per quanto riguarda l industria dei prodotti chimici e delle fibre sintetiche, situazioni di potenziale sviluppo si registrano nel capoluogo e in alcuni comuni limitrofi (Villafranca, Negrar) e isolati (Bovolone). Situazioni di strategicità si delineano invece lungo le direttrici a ovest (Sona, Sommacampagna e Castenuovo), sud (Castel d A., Vigasio, Buttapietra) ed est (S. Martino, Caldiero) del capoluogo. La fabbricazione articoli in gomma e materie plastiche è un settore a potenziale sviluppo nel capoluogo e in un numero ristretto di altri comuni, tra cui Villafranca, Castel d A., Zevio e Gazzo). Si delinea invece come strategico in un gruppo di comuni localizzati lungo la fascia occidentale (da Caprino a Sommacampagna), a sud del capoluogo (da Vigasio a Oppeano) e nell area Legnago-Cerea). Analisi economico-territoriale 52

5 La distribuzione territoriale dell industria a scala intra-provinciale: le unità locali 24 Fabbric.prodotti chimici e fibre sintetiche 25 Fabbric.artic.in gomma e mat.plastiche Industria dei minerali non metalliferi: fabbricazione prodotti e lavorazione dei minerali non metalliferi (26) Il distretto del marmo della Lessinia, dove questo settore assume più forte peso, presenta delle situazioni alquanto differenziate anche all interno delle sue due componenti: la Valpolicella e la Valpantena. In alcuni comuni (Negrar, S. Anna d A., Grezzana) dove il settore risultava strategico dal punto di vista degli addetti, dal punto di vista delle unità locali si registrano situazioni di declino. La posizione strategica si mantiene, al contrario, invece nel gruppo di comuni localizzati a nord est del distretto, tra cui S. Ambrogio, Fumane, Dolcè. Industria metallifera: produzione di metalli e loro leghe (27) In un contesto di prevalente non rilevanza, si confermano alcune delle situazioni emerse dall analisi dinamica del QL degli addetti: la posizione strategica di due gruppi di comuni che disegnano una semicorona attorno al capoluogo (da Villafranca a S. Martino), con propaggini verso sud ovest e verso sud. Nel capoluogo il settore mostra una situazione di sviluppo potenziale. Analisi economico-territoriale 53

6 La distribuzione territoriale dell industria a scala intra-provinciale: le unità locali 26 Fabbric.prodotti lavoraz.min.non metallif. 27 Produzione di metalli e loro leghe Settori specializzati e ad alta tecnologia Industria metalmeccanica: fabbricazione e lavorazione prodotti in metallo (28), fabbricazione macchine e apparecchi meccanici (29), fabbricazione autoveicoli (34). La fabbricazione e lavorazione di prodotti in metallo presenta situazioni di sviluppo potenziale nel capoluogo, in alcuni comuni limitrofi ad esso (Negrar, Bussolengo) e in un gruppo di comuni della bassa pianura gravitanti su Cerea. Situazioni di strategicità si riscontrano nella zona compresa tra Villafranca e Vigasio e a Leggnago). Per il resto prevale una situazione di non rilevanza o di declino. Il settore che comprende la fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici si dimostra strategico in un gruppo di comuni che circondano il capoluogo da sud ad est (da Castel d A. a S. Martino), lungo l asse Vigasio-Nogara, a S. Bonifacio-Arcole e a Legnago-Villabartolomea. Situazioni di potenziale sviluppo si delineano nel capoluogo, nella bassa pianura (Cerea, Casaleone), nei comuni a ridosso del lago e lungo la fascia nord-orientale della provincia. Fabbricazione macchine per ufficio ed elaboratori (30) Analisi economico-territoriale 54

7 La distribuzione territoriale dell industria a scala intra-provinciale: le unità locali 28 Fabbricaz.e lav.prod.metallo,escl.macchine 29 Fabbric.macchine ed appar.mecc.,instal. 34 Fabbric.autoveicoli,rimorchi e semirim. 30 Fabbric.macchine per uff.,elaboratori Analisi economico-territoriale 55

8 La distribuzione territoriale dell industria a scala intra-provinciale: le unità locali Non rilevante 35 Fabbric.di altri mezzi di trasporto La fabbricazione autoveicoli (34) è un settore generalmente non rilevante dal punto di vista della dinamica delle unità locali, con poche eccezione: Verona e le sue propaggini occidentali (da Pescantina a Sommacampagna) e orientali (da S. Martino a S. Giovanni I), S. Bonifacio, Legnago. La fabbricazione di altri mezzi (35) di trasporto è in generale non rilevante. Apparecchi elettrici: fabbricazione macchine e apparecchi elettrici (31) Situazioni di strategicità sono presenti solo nel capoluogo, in un gruppo di comuni ad ovest (Castelnuovo, Sona), a Villafranca, a S. Bonifacio-Belfiore e a nord (Pastrengo, Cavaion, Rivoli). Per il resto, oltre a qualche situazione di sviluppo potenziale (Isola della Scala, Bovolone), prevale una situazione di non rilevanza. Elettronica: fabbricazione apparecchi RTV e per comunicazioni (32), fabbricazione apparecchi medicali-ottici-orologi (33) La fabbricazione di apparecchi RTV e per comunicazioni (32) si conferma come non rilevante dal punto di vista dinamico, con qualche eccezione (Verona, Villafranca, Legnago) dove il settore rimane strategico. Anche la dinamica del settore fabbricazione di apparecchi medicali-ottici-orologi (33) è generalmente non rilevante, con qualche eccezione costituita da situazioni di strategicità (Verona e parte della sua cintura meridionale, Villafranca, S. Bonifacio) e di sviluppo potenziale (Sona-Sommacampagna, Isola della Scala, Legnago). Recupero e preparazione per il riciclaggio (37) Settore non rilevante, fatta eccezione per un gruppo di comuni della Bassa Pianura gravitanti attorno a Legnago. Analisi economico-territoriale 56

9 La distribuzione territoriale dell industria a scala intra-provinciale: le unità locali 31 Fabbric.di macchine ed appar.elettr.n.c.a. 32 Fabbric.appar.radiotel.e app.per comunic. 33 Fabbric.appar.medicali,precis.,strum.ottici 37 Recupero e preparaz. per il riciclaggio Analisi economico-territoriale 57

10 La distribuzione territoriale dei servizi a scala intra-provinciale: gli addetti 7. La distribuzione territoriale dei servizi a scala intraprovinciale: gli addetti Obiettivo di questo paragrafo è quello di individuare i pattern localizzativi dei principali servizi, pubblici e privati, e le loro tendenze evolutive, rispettivamente attraverso l analisi statica (7.1.) e dinamica (7.2.) dei quozienti di localizzazione, calcolati per tutti i 98 comuni della provincia. Come per il par. 5, per il calcolo e il significato dei quozienti di localizzazione si rimanda alla Nota metodologica. 7.1 Analisi statica Commercio e riparazioni (G): nonostante la diffusione, dall analisi dei QL si osserva come, per pochi gruppi di comuni, questo settore tenda a configurare delle vere e proprie specializzazioni: tra questi spiccano i comuni di Affi e Sona, dove sono localizzati i principali centri commerciali della provincia. Per il resto presentano un QL significativo: i principali comuni gardesani (Peschiera, Lazise, Bardolino, Garda e Malcesine); il capoluogo e i poli urbani minori della provincia (Villafranca, San Bonifacio, Legnago); comuni limitrofi al capoluogo che hanno registrato negli ultimi decenni una notevole espansione demografica ed edilizia (Bussolengo, S. Giovanni L.) l asse meridionale che va da S. Giovanni L. a Legnago, passando per Oppeano, Bovolone, Cerea. Alberghi e ristoranti (H): questa attività è diffusa quanto la precedente. Tutti i 98 comuni della provincia hanno almeno un unità locale attiva in questo settore. Ovviamente, nel determinare questo dato pesa soprattutto il segmento della ristorazione, essendo la funzione alberghiera meno ubiquitaria. L analisi dei QL offre delle indicazioni inequivocabili per quanto riguarda la distribuzione spaziale di questa funzione: disegna infatti la mappa delle principali aree turistiche della provincia veronese, con delle differenziazione interessanti al suo interno. Si individuano, a seconda dell intensità dei QL, tre aree principali e ben definite di specializzazione: l area Lago di Garda - Monte Baldo, dove il QL assume valore > 6; la Lessinia, con 2 < QL> 6) la Valpolicella (QL > 1), sede di un turismo minore e di escursionismo, per il suo patrimonio naturale ed enogastronomico. Trasporti e comunicazioni (I): se si osservano i QL si nota come, a parte alcuni comuni isolati, solo il capoluogo e parte della sua corona (da Castel d Azzano e Vigasio fino a S. Martino) presentino una specializzazione nel settore dei trasporti. Intermediazione monetaria e finanziaria (J): sebbene in tutti i comuni sia presente almeno un unità locale operante in questo settore, come si vede dalla carta, solo pochissimi comuni raggiungono un QL significativo. Realisticamente, si può pensare che solo il capoluogo abbia una effettiva specializzazione in questo settore. Analisi economico-territoriale 58

11 La distribuzione territoriale dei servizi a scala intra-provinciale: gli addetti G. Commercio e riparazioni H. Alberghi e Ristoranti > > 6 I. Trasporti e comunicazioni J. Intermediazione monetaria e finanziaria > Analisi economico-territoriale 59

12 La distribuzione territoriale dei servizi a scala intra-provinciale: gli addetti K. Attività immobiliari, noleggio... Attività immobiliari, noleggio (K): il pattern localizzativo è piuttosto simile al precedente. Presentano un QL significativo solo il capoluogo, il polo urbano di Legnano e alcuni comuni che hanno registrato, negli scorsi decenni, un consistente sviluppo demografico e residenziale, sia localizzati nella prima cintura urbana (Bussolengo, S. Pietro in Cariano) che più all esterno (Caldiero). >= 1 Istruzione (M): pur essendo presente in tutti i comuni in quanto servizio pubblico essenziale, risultano specializzati il capoluogo, alcuni poli urbani minori (S. Bonifacio, Peschiera) e altri comuni che costituiscono i centri di aree di gravitazione per questo tipo di servizio (S. Pietro in Cariano e i comuni della Valpolicella, Boscochiesanuova). Sanità e altri servizi sociali (N): pur essendo presente in tutti i comuni in quanto espressione di una dotazione di base, la mappa delle specializzazioni individua, nella maggior parte dei casi, i principali poli ospedalieri o cliniche (Verona, S. Bonifacio, Peschiera, Negrar). M. Istruzione N. Sanità e altri servizi sociali 1-2 > > 3 Analisi economico-territoriale 60

13 La distribuzione territoriale dei servizi a scala intra-provinciale: gli addetti 7.2 Analisi dinamica Commercio e riparazioni (G): il commercio si conferma come settore strategico in alcuni comuni e aree che nell analisi statica abbiamo individuato come specializzate, in particolare: l asse meridionale che collega S. Giovanni L. a Legnago (passando per Oppeano, Bovolone, Cerea), i comuni sede di grandi centri commerciali (Sona, Affi), altri comuni dove non si individuano motivi particolari tali da giustificarne la strategicità (Belfiore, Albaredo). Risulta in potenziale sviluppo in aree che hanno registrato recentemente una notevole espansione demografica e residenziale, come la Valpolicella) e l Est Veronese dove sono sorte nuove realtà commerciali della GDO (S. Martino B.A.). In altre aree, sebbene il QL sia significativo, il settore risulta invece in declino, probabilmente per un effetto di saturazione conseguente a precedenti fasi di crescita (Verona, Villafranca, S. Bonifacio, parte del Lago di Garda). Alberghi e ristoranti (H): nelle principali aree di specializzazione (Garda-Baldo e Lessinia) le prospettive di sviluppo del settore oscillano tra due tendenze opposte: presenza strategica (Lazise, Bardolino, Torri, S. Zeno di Montagna, Erbezzo, Velo) o settore in declino (Garda, Brenzone, Malcesine, Boscochiesanuova, Roverè), probabilmente per effetti di saturazione o per la minore dinamicità di alcuni di questi comuni turistici. Dal punto di vista delle tendenze, anche la Valpolicella mostra una configurazione al plurale, con situazioni di strategicità (S. Pietro in C., Fumane), sviluppo potenziale (Negrar), declino (S. Ambrogio). Situazioni di presenza strategica mista a sviluppo potenziale si delineano anche in altre parti della provincia, in particolare ad est (da Velo alla Val d Illasi), ovest (da Bussolengo a Sommacampagna) e a sud (Villafranca e lungo l asse Castel d Azzano, Vigasio, Isola della Scala, Bovolone, Cerea, Legnago). G. Commercio e riparazioni H. Alberghi e Ristoranti Analisi economico-territoriale 61

14 La distribuzione territoriale dei servizi a scala intra-provinciale: gli addetti I. Trasporti e comunicazioni Trasporti e comunicazioni (I): l analisi dinamica mette in evidenza come il settore dei trasporti mantenga una posizione strategica, o almeno di sviluppo potenziale, in un ampia corona di comuni che circondano il capoluogo a ovest (Pescantina, Sona, Sommacampagna), sud (da Villafranca a S. Giovanni L.) e est (S. Martino B.A). Altre aree di sviluppo potenziale si localizzano lungo alcune fasce di confine, a nord (da Malcesine a Erbezzo) e a est (da Selva di Progno a S. Bonifacio), e a sud, nella zona di Isola della Scala e del distretto del mobile. Intermediazione monetaria e finanziaria (J): è il settore che più degli altri esaminati presenta le più forti prospettive di sviluppo potenziale. Non bisogna dimenticare però che questa situazione dipende in gran parte dalla ancora bassa presenza e diffusione di questo settore nella provincia veronese. Attività immobiliari, noleggio (K): sebbene una situazione di non rilevanza, si configurano gruppi significativi di comuni in sviluppo potenziale, soprattutto nella parte sud della provincia. Anche in questo caso, lo sviluppo potenziale può essere dovuto alla ancor debole presenza del settore nel Veronese. Istruzione (M): tenendo presente la valenza che può avere la strategicità nell ambito dell istruzione, solo in pochi comuni sparsi (S. Bonifacio, Castenuovo) e nella Valpolicella troviamo situazioni di questo genere. Per il resto vale la pena segnalare quelle situazioni in cui il settore presenta prospettive di sviluppo perché si lega ai fenomeni di crescita extraurbana: i comuni della cintura veronese e la parte sud della provincia. Sanità e altri servizi sociali (N): è un settore le cui prospettive di sviluppo in generale appaiono non rilevanti, essendo legato, soprattutto per quanto riguarda il comparto sanitario, a logiche di programmazione regionale. Situazioni limitate di crescita potenziale si individuano in alcuni comuni, localizzati di prevalenza nella parte nord della provincia. Analisi economico-territoriale 62

15 La distribuzione territoriale dei servizi a scala intra-provinciale: gli addetti J. Intermediazione monetaria e finanziaria K. Attività immobiliari, noleggio... M. Istruzione N. Sanità e altri servizi sociali Analisi economico-territoriale 63

16 La distribuzione territoriale di servizi a scala intra-provinciale: le unità locali 8. La distribuzione territoriale di servizi a scala intraprovinciale: le unità locali 8.1 Analisi statica Commercio e riparazioni (G) G 50 Comm.manut.e rip.autov. e motocicli Commercio manut. e rip autov e motocicli (G 50): non si individuano particolari specializzazioni, come si può vedere dal numero di comuni con QL significativo e dai valori stessi del QL che sono tutti ricompresi tra 1 e 2. Il tracciato localizzativo di questo settore segue per lo più la distribuzione della popolazione sul territorio provinciale. 1-2 G 51 Comm.ingr.e interm.del comm.escl.autov. Commercio ingr. e interm. del comm. escluso autoveicoli (G 51): il pattern localizzativo è molto definito. Raggiunge un QL significativo, pur senza valori molto elevati, un gruppo di comuni spazialmente contigui che tendono a formare un semicerchio da nord ovest a sud di a Verona (da Negrar a Castel d A.), la direttrice San Giovanni L- Oppeano, a sud, e le direttrici lungo la Val d Adige e l entroterra del Garda a nord. 1-2 Analisi economico-territoriale 64

17 La distribuzione territoriale di servizi a scala intra-provinciale: le unità locali Commercio dett. escluso autov-rip. beni pers. eicoli (G 52): si individuano quattro gruppi di comuni ben definiti: Verona e i comuni della sua cintura in cui sono presenti strutture della GDO (Sona, Sommacampagna, S. Giovanni L., S. Martino); i comuni affacciati sul Garda; la direttrice S. Bonifacio-Cologna V.; la direttrice Bovolone-Cerea- Legnago. Alberghi e ristoranti (H): come per i QL degli addetti, raggiungono un QL significativo (> 3) Verona e le principali aree turistiche: il Garda-Baldo e la Lessinia. G 52 Comm.dett.escl.autov-rip.beni pers. H 55 Alberghi e ristoranti >1.5 > 3 Trasporti e comunicazioni (I) I 60 Trasporti terrestri-trasp.mediante condotta Trasporti terrestri e mediante condotta (I 60): presentano un QL > 1 il capoluogo, quasi tutta la sua corona e alcune direttrici: a sud l asse Vigasio- Gazzo e l asse S. Giovanni L.-Albaredo a nord la direttrice Grezzana-Erberozzo e la direttrice della Valpolicella ad est la direttrice S. Martino-S. Bonifacio. 1-2 > 2 Attività ausiliarie dei trasporti terrestri e agenzie viaggi (I 63): solo pochi gruppi di comuni spazial- Analisi economico-territoriale 65

18 La distribuzione territoriale di servizi a scala intra-provinciale: le unità locali mente contigui presentano un QL significativo, in particolare: Verona e parte della sua corona (da Castel d A. a S. Martino) con una propaggine a sud in direzione di Oppeano e i comuni del Lago di Garda. Poste e telecomunicazioni (I 64): il capoluogo e la direttrice S. Martino-Zevio-Ronco all A.-Pressana. I 63 Attivita' ausiliarie dei trasp.-ag.viaggi I 64 Poste e telecomunicazioni 1-2 > > 2 Intermediazione monetaria e finanziaria (J) Intermed mon e finan esclusi assic e fondi pensione (J 65): pochi comuni hanno un QL significativo (comunque compreso tra 1 e 2): Verona e i principali comuni della cintura (Bussolengo, S. Giovanni L., S. Martino), i poli urbani minori (Legnago e San Bonifacio) e alcuni comuni del Garda (Peschiera e Torri). Attività ausil intermed finanziaria (J 67): il pattern localizzativo è piuttosto simile al precedente, con l aggiunta di Isola della S.- Nogara e di Villafranca). Analisi economico-territoriale 66

19 La distribuzione territoriale di servizi a scala intra-provinciale: le unità locali J 65 Interm.mon.e finanz.(escl.assic.e fondi p.) J 67 Attivita' ausil. intermediazione finanziaria Attività immobiliari, noleggio (K) K 70 Attivita' immobiliari Attività immobiliari (K 70): il pattern localizzativo delle attività immobiliari segue la mappa dei principali poli urbani (Verona, S. Bonifacio, Legnago ango), delle aree a forte sviluppo demografico e residenziale (la cintura veronese, l area Isola della Scala -Bovolone) e le aree turistiche del Garda. Noleggio macchine e attrezz senza operatore (K 71): anche in questo caso spiccano il capoluogo e parte della sua cintura, i poli urbani minori e, in maniera più decisa, l area del Garda >1.5 Analisi economico-territoriale 67

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