Consiglio Regionale della Campania

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1 IX Legislatura Consiglio Regionale della Campania Settore Segreteria Generale Servizio Resoconti SEDUTA CONSILIARE 26 Settembre 2013 Allegato A DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA <<<<<<<<<<<<<<<<<>>>>>>>>>>>>>>>>>

2 IX LEGISLATURA LAVORI DELL ASSEMBLEA Seduta di Giovedì 26 Settembre 2013 Ore ) Approvazione processo verbale seduta precedente; 2) Comunicazioni del Presidente; 3) Esame Proposta di delibera Referendum abrogativo delle disposizioni di cui all art. 1, commi 2, 3, 4, 5 e 5 bis della legge 148/2011 e dei decreti legislativi nn. 155 e 156 del 7/9/ Reg. Gen. n. 476; 4) Seguito esame del disegno di Legge - Norme in materia di tutela e valorizzazione del paesaggio in Campania per l attuazione della pianificazione paesaggistica regionale ai sensi dell articolo 135 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n Reg. Gen. n. 321; 5) Esame della proposta di legge Disposizioni urgenti per la chiusura delle cave e dei cementifici nell area casertana Reg. Gen.n. 152; 6) Esame della proposta di legge Disciplina per la riduzione dei rifiuti da attività di ristorazione presso mense, feste e sagre - Reg. Gen. n. 397; 7) Esame della proposta di legge Istituzione del Comune unico di Montoro, mediante la fusione dei Comuni di Montoro inferiore e Montoro Superiore - Reg.gen. 156; 8) Esame Delibera amministrativa Piano Regionale di Gestione dei rifiuti speciali in Campania Adozione e Trasmissione al Consiglio Regionale per gli adempimenti ex art.13 L.R. 4/2007 e s.m.i.con allegati Reg.gen. n544/ii; 1

3 9) Esame Delibera amministrativa Piano regionale di bonifica della Campania (PRB).Adozione definitiva e trasmissione al Consiglio regionale per l approvazioneai sensi dell art. 13 L.R. 4/2007 e s.m.i. Reg.gen. n.777; 10) Esame della proposta di legge - Riorganizzazione delle aree protette regionali, del sistema parchi urbani di interesse regionale, nonché dei siti della Rete Natura Reg.Gen.n.327 (Articolo 101 Regolamento Interno); 11) Esame proposta di legge - Modificazione della denominazione del Comune di Capaccio, in Provincia di Salerno, in Comune di Capaccio Paestum Reg.gen. nn ) Debiti fuori bilancio Allegato n. 1; 13) Delibere Amministrative Allegato n.2; 14) Nomine - allegato n.3. Napoli, 23 Settembre 2013 f.to IL PRESIDENTE PAOLO ROMANO 2

4 SEDUTA CONSILIARE DEL 26 SETTEMBRE 2013 RICONOSCIMENTO DI DEBITI FUORI BILANCIO ALLEGATO N.1 1.Reg. Gen.n.778 Sentenza n.608/2013 emessa dal T.A.R. della Campania Sez. VII. Provvedimento del Commissario ad acta del 10/06/2013. Delibera di Giunta Regionale Pervenuta 11/06/2013 Assegnata alla II Commissione consiliare permanente in data 1/07/013; 2. Reg.Gen.n782 Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell'art.47, comma.3 lettera a) L.R. n.7 del 30 aprile sue ss. mm. ii. Determinatosi a seguito di decreto ingiuntivo e successivo atto di pignoramento a favore della Società MEDICAL EUROPEAN FORNITURE S.A.S. di Corrado Fellico & C. per la somma di 6.636,17 di cui 804,85 a favore dell'avvocato. Delibera U.d.P n. 244 del 25/06/2013 Pervenuta 3/7/013 Assegnata alla II Commissione consiliare permanente in data 9/7/013; La Commissione ha espresso parere favorevole in data 23 luglio 2013; 3. Reg.Gen.n Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell'art.47, comma.3 lettera a) L.R. n.7 del 30 aprile sue ss. mm. ii. Determinatosi a seguito di decreto ingiuntivo n. 562/2010 succesivi atti di precetto e atti di pignoramento a favore della Società MEDICAL EUROPEAN FORNITURE S.A.S. di Corrado Fellico & C. per la somma di ,90, oltre spese e competenze della procedura di pignoramento e quelle successive. Delibera U.d.P n. 252 del 25/06/2013 Pervenuta 3/7/013 Assegnata alla II Commissione consiliare permanente in data 9/7/013; La Commissione ha espresso parere favorevole in data 23 luglio 2013; 4. Reg.Gen.n.784 Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell'art.47, comma.3 lettera a) L.R. n.7 del 30 aprile sue ss. mm. ii. Determinatosi a seguito di decreto ingiuntivo n. 563/2010 succesivi atti di precetto e atti di pignoramento a favore della Società MEDICAL EUROPEAN FORNITURE S.A.S. di Corrado Fellico & C. per la somma di ,33 oltre spese e competenze della procedura di pignoramento e quelle successive. Delibera U.d.P n. 253 del 25/06/2013 Pervenuta 3/7/013 Assegnata alla II Commissione consiliare permanente in data 9/7/013; La Commissione ha espresso parere favorevole in data 23 luglio 2013; 5. Reg.Gen.n.785 Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell'art.47, comma.3 lettera a) L.R. n.7 del 30 aprile sue ss. mm. ii. Determinatosi a seguito di Atto di pignoramento promosso dall'avvocato Barbara Spadafora per la somma di 8.000,00. Delibera U.d.P n. 250 del 25/06/2013 Pervenuta 3/7/013 Assegnata alla II Commissione consiliare permanente in data 9/7/013; La Commissione ha espresso parere favorevole in data 23 luglio 2013; 3

5 6. Reg.Gen.n.786 Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell'art.47, comma.3 lettera a) L.R. n.7 del 30 aprile sue ss. mm. ii. Determinatosi a seguito di sentenza n /12 emessa dal Giudice di Pace di Napoli su n. 4254/11 a favore della Società POLIGRAFICA F.LLI ARIELLO S.A.S. per la somma di 5.214,29 di cui 3.970,94 alla poligrafica Ariello ed 1.243,35 al lordo della R. A. all'avvocato. Delibera U.d.P n. 245 del 25/06/2013 Pervenuta 3/7/013 Assegnata alla II Commissione consiliare permanente in data 9/7/013; La Commissione ha espresso parere favorevole in data 23 luglio 2013; 7. Reg.Gen.n.787 Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell'art.47, comma.3 lettera a) L.R. n.7 del 30 aprile sue ss. mm. ii. Determinatosi a seguito di sentenza n. 783/13 emessa dal Giudice di Pace di Napoli su n. 4287/11 a favore della Società POLIGRAFICA F.LLI ARIELLO S.A.S. per la somma di 6.877,32 di cui 5.877,32 alla poligrafica Ariello ed 1.727,15 al lordo della R. A. all'avvocato. Delibera U.d.P n. 246 del 25/06/2013 Pervenuta 3/7/013 Assegnata alla II Commissione consiliare permanente in data 9/7/013; La Commissione ha espresso parere favorevole in data 23 luglio 2013; 8. Reg.Gen.n.788 Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell'art.47, comma.3 lettera a) L.R. n.7 del 30 aprile sue ss. mm. ii. Determinatosi a seguito di sentenza n /12 emessa dal Giudice di Pace di Napoli su n. 4287/11 a favore della Società POLIGRAFICA F.LLI ARIELLO S.A.S. per la somma di 7.306,24 di cui 5.230,47 alla poligrafica Ariello ed 2.102,77 al lordo della R. A. all'avvocato antistatario. Delibera U.d.P n. 247 del 25/06/2013 Pervenuta 3/7/013 Assegnata alla II Commissione consiliare permanente in data 9/7/013; La Commissione ha espresso parere favorevole in data 23 luglio 2013; 9. Reg.Gen.n.789 Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell'art.47, comma.3 lettera a) L.R. n.7 del 30 aprile sue ss. mm. ii. Determinatosi a seguito di decreto ingiuntivo n. 3750/11 emessa dal Giudice di Pace di Napoli su n. 4287/11 a favore della Società POLIGRAFICA F.LLI ARIELLO S.A.S. per la somma di ,76 comprensiva di 1.472,11 a favore all'avvocato. Delibera U.d.P n. 248 del 25/06/2013 Pervenuta 3/7/013 Assegnata alla II Commissione consiliare permanente in data 9/7/013; La Commissione ha espresso parere favorevole in data 23 luglio 2013; 10. Reg.Gen.n.790 Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell'art.47, comma.3 lettera a) L.R. n.7 del 30 aprile sue ss. mm. ii. Determinatosi a seguito di sentenza n /12 emessa dal Giudice di Pace di Napoli a favore della Società POLIGRAFICA F.LLI ARIELLO S.A.S. per la somma di 3.348,82 di cui 2.681,75 alla poligrafica Ariello ed 667,07 al lordo della R. A. all'avvocato. Delibera U.d.P n. 249 del 25/06/2013 Pervenuta 3/7/013 Assegnata alla II Commissione consiliare permanente in data 9/7/013; La Commissione ha espresso parere favorevole in data 23 luglio 2013; 11. Reg.Gen.n.791 Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell'art.47, comma.3 lettera a) L.R. n.7 del 30 aprile sue ss. mm. ii. Determinatosi a seguito di Sentenza esecutiva e successivo atto di pignoramento a favore della Società MULTISERV (già E.P.M. Srl) per la somma di ,05 comprensiva. Presa d'atto del pignoramento ai danni della Tesoreriera della Giunta Regionale Campania. Delibera U.d.P n. 251 del 25/06/2013 Pervenuta 3/7/013 Assegnata alla II Commissione consiliare permanente in data 9/7/013; La Commissione ha espresso parere favorevole in data 23 luglio 2013; 4

6 12. Reg.Gen.n.792 Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell'art.47, comma.3 lettera a) L.R. n.7 del 30 aprile sue ss. mm. ii. Determinatosi a seguito di: Giudizio innanzi al TAR Campania, sez.i promosso da Festa Giovanni e altri c/regione Campania - Sent. Tar Campania, sez. i, , n Contestuale revoca delibera n. 530 del Delibera U.d.P n. 255 del 25/06/2013 Pervenuta 3/7/013 Assegnata alla II Commissione consiliare permanente in data 9/7/013; La Commissione ha espresso parere favorevole in data 23 luglio 2013; 5

7 SEDUTA CONSILIARE DEL 26 SETTEMBRE 2013 ALLEGATO N.2 DELIBERE AMMINISTRATIVE 1. Delibera di Giunta Regionale n. 486 del 21/9/2012- Autorità di Bacino regionale Campania Sud. Adozione Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico rischio idraulico e rischio frana. Aggiornamento 2012 della ex Autorità di Bacino regionale Sinistra Sele. Adempimenti di cui all art.5 della L.R. n. 8/94. Reg.Gen. 621/II - ESAME 2. Delibera di Giunta Regionale n. 487 del 21/9/ Autorità di Bacino regionale Campania Sud. Aggiornamento puntuale delle norme di attuazione e prescrizione del Piano Stralcio Erosione Costiera. Aggiornamento 2012 della ex Autorità di Bacino regionale Sinistra Sele. Adempimenti di cui all art.5 della L.R. n. 8/94. Reg.Gen. 622/II - ESAME 3. Delibera di Giunta Regionale n. 488 del 21/9/ Autorità di Bacino regionale Campania Centrale. Adozione Piano Stralcio per la Tutela del Suolo e della Risorsa Idrica della ex Autorità di Bacino Nord Occidentale della Campania. Adempimenti di cui all art.5 della L.R. n. 8/94. Reg.Gen. 623/II ESAME 4. Delibera di Giunta Regionale n.489 del 21/9/ Autorità di Bacino regionale Campania Centrale. Adozione della Variante al Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico della ex Autorità di Bacino Nord Occidentale della Campania. Adempimenti di cui all art.5 della L.R. n. 8/94. Reg.Gen. 624/II ESAME 5. Delibera di Giunta Regionale n. 572 del 19/10/2012: Autorità di Bacino regionale Campania Centrale. Adozione Piano Stralcio per la Difesa della Coste (PSDC) del territorio della ex Autorità di Bacino regionale del Sarno. Adempimenti di cui all art.5 della L.R. n. 8/94. Reg.Gen. 642/II ESAME 6. Delibera di Giunta Regionale n. 573 del 19/10/2012: Autorità di Bacino regionale Campania Centrale. Adozione della variante complessiva sul Piano Stralcio per l assetto idrogeologico della ex Autorità di Bacino regionale del Sarno. Adempimenti di cui all art.5 della L.R. n. 8/94. Reg.Gen. 643/II ESAME 7. Delibera di Giunta Regionale n.7 del 18/1/2013: Autorità di Bacino regionale Campania Centrale. Adozione della seconda variante complessiva sul Piano Stralcio per l assetto idrogeologico della ex Autorità di Bacino regionale del Sarno. Adempimenti di cui all art.5 della L.R. n. 8/94. Reg.Gen. 758/II ESAME 6

8 SEDUTA CONSILIARE DEL 26 SETTEMBRE 2013 Nomine ALLEGATO N.3 1. Nomina di due Consiglieri regionali, uno di maggioranza e l altro di opposizione nella Consulta regionale dell immigrazione ai sensi dell articolo 10 della legge regionale n.6 del 2010; Nomine SOSTITUZIONE 1. Nomina Consigliere regionale di minoranza nella Commissione regionale per il lavoro ai sensi della L.R. n.14/89, in sostituzione del Consigliere regionale dimissionario Corrado Gabriele; 7

9 Seduta del 26 settembre 2013 Comunico che è sono state presentate le seguenti proposte di legge: 1. Norme per la qualificazione, la tutela e lo sviluppo dell impresa artigiana Reg. Gen. n. 475 Ad iniziativa dei consiglieri componenti il gruppo della PDL primo firmatario il consigliere Nocera Assegnata alla III Commissione Consiliare Permanente per l esame e alla II per il parere Se non vi sono obiezioni così resta stabilito 2. Modifiche alla legge regionale 26/2002 (Norme ed incentivi per la valorizzazione dei centri storici della Campania e per la catalogazione dei beni ambientali di qualità paesistica Reg. Gen. n. 478 Ad iniziativa dei consiglieri Pica, D Amelio e Abbate Assegnata alla IV Commissione Consiliare Permanente per l esame Se non vi sono obiezioni così resta stabilito 3. Nuova disciplina in materia di tirocinio non curriculare Reg. Gen. n. 479 Ad iniziativa del consigliere Caputo Assegnata alla III Commissione Consiliare Permanente per l esame Se non vi sono obiezioni così resta stabilito

10 4. Modifiche normative ed alcuni aspetti dell organizzazione regionale Reg. Gen. n. 480 Ad iniziativa del consigliere Cobellis Assegnata alla I Commissione Consiliare Permanente per l esame Se non vi sono obiezioni così resta stabilito Comunico inoltre che sono stati presentati i seguenti disegni di legge: 1. Riordino del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati in Campania Reg. Gen. n. 474 Ad iniziativa del dell assessore Romano Assegnato alla VII Commissione Consiliare Permanente per l esame e alla I e II per il parere Se non vi sono obiezioni così resta stabilito 2. Riordino del servizio idrico integrato Reg. Gen. n. 477 Ad iniziativa del dell assessore Romano Assegnato alla VII Commissione Consiliare Permanente per l esame e alla I, IV e II per il parere Se non vi sono obiezioni così resta stabilito

11 Comunico ancora che è stato presentato il seguente regolamento regionale: 1. Modifiche al regolamento regionale 2 aprile 2010, n. 9 (Testo unico della normativa della Regione Campania in materia di lavoro e formazione professionale per la promozione della qualità del lavoro) concernente la disciplina dei tirocini di formazione e orientamento Reg. Gen. n. 473 Ad iniziativa del dell assessore Nappi Assegnato alla III Commissione Consiliare Permanente per l esame Se non vi sono obiezioni così resta stabilito

12 Consiglio Regionale della campania Prot.n /A Al Signor Presidente della Giunta Regionale della Campania Via S. Lucia. 81 NAPOL I Ai Presidenti della I Commissione Consiliari Permanente Ai Consiglieri Regionali Al Sertore Legislativo. Studi e Ricerche LORO SEDI Oggetto: Proposta di delibera Referendum abrogativo delle disposizioni di cui all art. 1. commi 2, 3, 4, 5 e 5 bis della legge 148/2011 e dei decreti legislativi nn. 155 e 156 del 7/9/ Gen. n. 476: Reg. Ad iniziativa dei consiglieri Pica. Barbirotti. Maisto. Zara. Mucciolo. Valiante O.. D Amelio. Foglia. Zecchino, Valiante A., Zecchino e Baldi Depositato in data 2 settembre 2013 IL PRESID5NTE VISTO I articelo 75 della Costitazione; VISTO l articolo 32 dclla legge 352/1970; VISTO l articolo 26, comma 4. lettera m) dello Statuto. A S S E C A il provvedimento in oogetto a: I Commissione Consiliare Permanente per I esamc. La stessa si esprimerà e1 termine Lreve di lo giorni, in considerazione del ternjiuuitimo per il deposito della riehiesa relèrandaria di cui all articolo 32 della L. 352/! 970./ Napoli. O 5SEL 2013 / IL PIESIDENTE

13 (vzs i.re u iacclelkscan:pana,, ; ( ti 1w 1(1 Poi tuo Dernori atu o il Presidente Al Capo Dipartimento Segreteria Legislatia del Consiglio Regionale Dott. Carlo DOfta SEDE Prot. n 150 del Oggetto: Proposta di Delibera Consiliare. Si trasmette, in allegato alla presente. la proposta di delibera abrugatiso delle disposizioni di cui all art. 1. commi bis della legge 148 del e dei decreti legislativi n. 155 e n. 156 del firma dei consiglieri. Cordiali saluti arefedum a a (onsillaie Consiglio Reglonde dela CmanIa Pral. Ge &A DbI 02C9t : tf 47 DdCQ CSa e le Topo 1 I)

14 Consiglio Regionale della Campania RELAZIONE La riorganizzazione degli Uffici Giudiziari operata dal Governo in virtù dell art. 1, commi 2, 3, 4, 5 e 5 bis della L. 148 del 14/09/2011 e con i Decreti Legislativi nn. 155 e 156 del 7/09/20 12 risultata estremamente penalizzante per la gran parte del territorio della nostra Regione; La soppressione dei Tribunali risulta in grave contrasto con il principio di prossimità stabilito dal Trattato di Lisbona, ove si prevede che l Amministrazione (anche della giustizia) sia esercitata il più vicino possibile ai cittadini e il mancato rispetto del richiamato principio, non può assolutamente trovare giustificazione in un presunto risparmio, astratto e ipotetico; Non può essere in alcun modo tollerato che ai cittadini campali sia reso estremamente gravoso l accesso alla giustizia, anche a causa delle estensioni territoriali dei circondari giudiziari, nonché delle difficili condizioni orografiche, logistiche e infrastrutturali degli stessi. Con il presente atto la Regione Campania aderisce alla deliberazione della Regione Abruzzo del 6 agosto 2013 al fine di proporre il referendum abrogativo di iniziativa regionale, ex art. 75 della Costituzione, dei richiamati atti legislativi. è

15 Consiglio Regionale della Qampania IX legislatura Proposta lielibera Consiglio Regionale REFERENDUM ABROGA TIVO DELLE DISPOSIZIONI DI CUi ALL ART i, COMMI 2,3,4,5,5 BIS DELLA LEGGE N. 148 DEL , E DEI DECRETI LEGISL4 TJVI N 155 EN 156 DEL

16 uffici o, isiglio Regionale della Campania Art. I Finalità La Regione Campania, ai sensi e per gli effetti del primo comma delfart. 75 della Costituzione, aderisce all iniziativa referendaria, promossa dalla Regione Abruzzo, per l abrogazione delle disposizioni relative alla riforma della geografia giudiziaria di cui all art.l, comma 2,3.4,5 e 5 bis della legge 14settembre2011. n 148. Art. 2 Quesito referendario Volete voi che siano abrogate le disposizioni: 1) di cui all art.l. comma 2,3,4,5 e 5 bis, della legge 14settembre2011 n 148. recante Conversione in legge. con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo siluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari, come modificato dall art. 1, comma 3, della legge 24 febbraio 2012, n 14. recante Conversione in legge. con modificazioni, del decreto-legge 29 dicembre 201 1, n 2 16, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative. Differimento di termini relativi all esercizio di deleghe legislative; 2) di cui al decreto legislativo 7 settembre 2012 n 155 recante Nuoxa organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, e norme dell art. 1. comma 2. della legge 4 settembre n 148; 3) di cui al decreto legislativo 7 settembre n 156 recante - circoscrizioni giudiziarie 2. della legge 4 settembre n 148. revisione delle dei giudici di pace. e norme dell articolo 1. comma r 4 (r / (. 1T Th I \ 1

17 CHIAVAROLI R. DI PAOLO PALOMBA TAGLIENTE X. CONSIGLIO REGIONALE DELL ABRUZZO lix LEGiSLATURA SEDUTA DEL 62O13 Presidenza del Vice Presidente: D AMICO Consigliere Segretario: PETRI i - ACERBO DEMATTEIS MILANO SALA X ARGIRÒ L Dl BASTIANO MINCONE SCLOCCO CAPORALE [ X DI LUC4 MORRA SOSPIRI CARAMANICO DI MATTEO NASUTI STATI X CASTIGLIONE DI PANGRAZIO PAGANO SULPIZIO CHIODI FEBB() PAOLINI X TERRA X COSTANTENI GATTI PETRI VENTURONI I D ALESSANDRO CAMILLO GIULIANTE PROSPERO VERI X I_ DALESSANDRO CESARE IAMPIERI RABBUFFO X H IYAMICO MASCI RICCIUTI DEFANES ijmena RUFFENI VERBALE N. 159/4 OGGETTO: Referendum abrogativo delle disposizioni di cui all art. 1, commi 2, 3, 4. 5, 5 bis della legge n. 148 del , e dei decreti legislativi n. 155 e n. 156 del IL CONSIGLIO REGIONALE Udita la relazione del Presidente della 1a Commissione consiliare Emilio Nasuti che, allegata al presente atto, ne costituisce parte integrante; Vista la proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa consiliare n. 129/13 recante Refcrendum abrogativo disposizioni di cui all art. 1, commi 2, 3, 4, 5, 5bis e decreti legislativi 155 e 156 del ; Visto l art. 75 della Costituzione; Vista la L , n. 352; Premesso: - che la riorganizzazione degli Uffici giudiziari - operata dal Governo in virtù dell art. i, commi 2, 3, 4, 5 e 5 bìs della L. 148 del 14/09/2011 e con i Decreti legislativi nn. 155 e 156 del 7/09/ territorio della nostra Regione; è risultatesfremamente penalizzante per la gran parte del - che in particolare la soppressione dei Thbunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, comporta un inaccettabile concentrazione del servizio giustizia solo presso i

18 Tribunali aventi sede in città capoluogo di Provincia e al contempo. una illogica eliminazione dei Tribunali dell intera zona sud della Regione; - che, in particolare, nella Provincia di L Aquila è stata disposta la soppressione dei Tribunali di Avezzano e Sulmona; nella Provincia di Chieti è stata disposta la soppressione dei Tribunali di Vasto e Lanciano, nonché delle Sezioni distaccate di Atessa (Tribunale di Lanciano) e di Ortona (Tribunale di Chieti); nella Provincia di Teramo è stata disposta la soppressione delle sezioni distaccate del Tribunale di Teramo aventi sede in Atri e Giulianova; nella Provincia di Pescara è stata disposta la soppressione delle Sezioni Distaccate del Tribunale di Pescara aventi sede in Penne e San Valentino in Abruzzo Citeriore; - che - che la illogicità della riorganizzazione degli Uffici Giudiziari operata per l Abruzzo appare di tutta evidenza se solo si consideri che nelle Province di L Aquila e Chieti è prevista la presenza di un solo Tribunale, malgrado esse siano territorialmente più vaste di altre Regioni che, invece, mantengono le sedi di tre Tribunali; la predetta soppressione dei Tribunali risulta in grave contrasto con il principio di prossimità stabilito dal Trattato di Lisbona, ove si prevede che l Amministrazione (anche della giustizia) sia esercitata il più vicino possibile ai cittadini; - che il mancato rispetto del richiamato principio, non può assolutamente trovare giustificazione in un presunto risparmio, astratto e ipotetico; - che, in effetti, non può essere in alcun modo tollerato che ai cittadini abruzzesi sia - che reso estremamente gravoso l accesso alla giustizia, anche a causa delle estensioni territoriali dei circondari giudiziari, nonché delle difficili condizioni orografiche, logistiche e infrastrutturali degli stessi; per tali ragioni è necessario che la Regione Abruzzo raccolga la giusta istanza di referendum che proviene dall Avvocatura del Tribunale di Avezzano e si faccia promotore verso altre Regioni maggiormente interessate alla citata riforma della geografia giudiziaria (Puglia, Campania, Toscana, Piemonte, Liguria, Sardegna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Calabria, Sicilia e Umbria) al fine di proporre il referendum abrogativo di iniziativa regionale, cx art. 75 della Costituzione, dei richiamati atti legislativi; Considerato: - che - che è prossima la scadenza del termine ultimo (trenta settembre) previsto dall art. 32 della legge 352/1970 per la presentazione della richiesta di referendum abrogativo nel corso del corrente anno; è, altresì, prossima la data del 13 settembre 2013 fissata per l attuazione del D. ivo 155/2012 per la soppressiolle dei ventisei Tribunali sub provinciali, ad eccezione di quelli abruzzesi, che sono in regime di deroga a causa del sisma del 2009; Ritenuto, pertanto, di dover procedere alla proposizione del referendum abrogativo, ai sensi dell art. 75 della Costituzione e della L , n. 352; Udito l intervento del consigliere Di Pangrazio; all unanimità dei presenti DELIBERA - per tutto quanto esposto in narrativa, di presentare la richiesta di referendum abrogativo delle normative richiamate in premessa, secondi il seguente quesito: Quesito referenda rio «Volete voi che siano abrogate le seguenti disposizioni:

19 le disposizioni di cui all art. 1, commi 2, 3, 4, 5, 5 bis, della legge 14 settembre 2011 n. 148, recante ( onve,ione in legge, con modificazioni, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo svilippo. Delega ai Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli if/ìci giudiziari, come modificato dall articolo 1, comma 3, della legge 24 febbraio 2012, o. 14, recante Conversione in legge, con modifìcazioni, del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative. Differimento di termini relativi all esercizio di deleghe legislative di cui, di seguito, si trascrive integralmente il testo: «2. Il Governo, anche ai fini del perseguirnento delle finalità di cui all articolo 9 del decreto-degge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. iii, è delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi per riorganizzare la distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari al fine di realizzare risparmi di spesa e incremento di efficienza, con l osservanza dei seguenti principi e criteri direttivi: a) ridurre gli uffici giudiziari di primo grado, ferma la necessità di garantire la permanenza del tribunale ordinario nei circondari di comuni capoluogo di provincia alla data del 30 giugno 2011; b) ridefinire, anche mediante attribuzione di porzioni di territori a circondari limitrofi, l assetto territoriale degli uffici giudiziari secondo criteri oggettivi e omogenei che tengano conto dell estensione del territorio, del numero degli abitanti, dei carichi di lavoro e dell indice delle sopravvenienze, della specificità territoriale del bacino di utenza, anche con riguardo alla situazione infrastrutturale, e del tasso d impatto della criminalità organizzata, nonché della necessità di razionalizzare il servizio giustizia nelle grandi aree metropolitane; e) ridefinire l assetto territoriale degli uffici requirenti non distrettuali, tenuto conto, ferma la permanenza di quelli aventi sedi presso il tribunale ordinario nei circondari di comuni capoluogo di provincia alla data del 30 giugno 2011, della possibilità di accorpare più uffici di procura anche indipendentemente dall eventuale accorpamento dei rispettivi tribunali, prevedendo, in tali casi, che Uufficio di procura accorpante possa svolgere le funzioni requirenti in più tribunali e che l accorpamento sia finalizzato a esigenze di funzionalità ed efficienza che consentano una migliore organizzazione dei mezzi e delle risorse umane, anche per raggiungere economia di specializzazione ed una più agevole trattazione dei procedimenti; d) procedere alla soppressione ovvero alla riduzione delle sezioni distaccate di tribunale, anche mediante accorpamento ai tribunali limitrofi, nel rispetto dei criteri di cui alla lettera b); e) assumere come prioritaria linea di intervento, nell attuazione di quanto previsto dalle lettere a), b), c) e d), il riequilibrio delle attuali competenze territoriali, demografiche e funzionali tra uffici limitrofi della stessa area provinciale caratterizzati da rilevante differenza di dimensioni; f garantire che, all esito degli interventi di riorganizzazione, ciascun distretto di corte d appello, incluse le sue sezioni distaccate, comprenda non meno di tre degli attuali tribunali con relative procure della Repubblica; g) prevedere che i magistrati e il ersonale amministrativo entrino di diritto a far parte dell organico, rispettivamente, dei tribunali e delle procure della Repubblica presso il tribunale cui sono trasferite le funziotìtli sedi di tribunale, di sezioni distaccate e di procura presso cui prestavano servizio, anche in sovrannumero riassorbibile con le

20 1) prevedere la riduzione degli uffici del giudice di pace dislocati in sede diversa da quella erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo che sarà messo a disposizione dagli enti medesimi, restando a carico dell amministrazione giudiziaria unicamente la determinazione dell organico del personale p) prevedere che, entro dodici mesi dalla scadenza del termine di cui alla lettera o), su termine di trenta giorni dalla data di trasmissione, decorso il quale i decreti sono emanati anche in mancanza dei pareri stessi. Qualora detto termine venga a scadere nei trenta 5. Il Governo, con la procedura indicata nel comma 4, entro due anni dalla data di entrata in vigore di ciascuno dei decreti legislativi emanati nell esercizio della delega di cui al 5-bis. In virtù degli effetti prdotti dal sisma del 6 aprile 2009 sulle sedi dei tribunali successive vacanze; h) prevedere che l assegnazione dci magistrati e del personale prevista dalla lettera g) non costituisca assegnazione ad altro ufficio giudiziario o destinazione ad altra sede, né costituisca trasferimento ad altri effetti; i) prevedere con successivi decreti del Ministro della giustizia le conseguenti modificazioni delle piante organiche del personale di magistratura e amministrativo; circondariale, da operare tenendo in specifico conto, in coerenza con i criteri di cui alla lettera b), dell analisi dei costi rispetto ai carichi di lavoro; m) prevedere che il personale amministrativo in servizio presso gli uffici soppressi del giudice di pace venga riassegnato in misura non inferiore al 50 per cento presso la sede di trìbunale o di procura limitrofa e la restante parte presso l ufficio del giudice di pace presso cui sono trasferite le finzioni delle sedi soppresse; n) prevedere la pubblicazione nel bollettino ufficiale e nel sito internet del Ministero della giustizia degli elenchi degli uffici del giudice di pace da sopprimere o accorpare; o) prevedere che, entro sessanta giorni dalla pubblicazione di cui alla lettera n), gli enti locali interessati, anche consorziati tra loro, possano richiedere e ottenere il mantenimento degli uffici del giudice di pace con competenza sui rispettivi territori, anche tramite eventuale accorpamento, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di di magistratura onoraria di tali sedi entro i limiti della dotazione nazionale complessiva nonché la formazione del personale amministrativo; istanza degli enti locali interessati, anche consorziati tra loro, il Ministro della giustizia abbia facoltà di mantenere o istituire con decreto ministeriale uffici del giudice di pace, nel rispetto delle condizioni di cui alla lettera o); q) dall attuazione delle disposizioni di cui al presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. 3. La riforma realizza il necessario coordinamento con le altre disposizioni vigenti. 4. Gli schemi dei decreti legislativi previsti dal comma 2 sono adottati su proposta del Ministro della giustizia e successivamente trasmessi al Consiglio superiore della magistratura e al Parlamento ai fini dell espressione dei pareri da parte del Consiglio e delle Commissioni competenti per materia. I pareri, non vincolanti, sono resi entro il giorni antecedenti allo spirare del terniine previsto dal comma 2, o successivamente, la scadenza di quest ultimo è prorogata di sessanta giorni. comma 2 e nel rispetto dei principi e criteri direttivi fissati, può adottare disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi medesimi dell Aquila e di Chieti, il termine di cui al comma 2 per l esercizio della delega relativamente ai soli tribunali aveni3edi nelle province dell Aquila e di Chieti è differito di tre anni.»;

21 2) tutte le disposizioni di cui al decreto legislativo 7 settembre 2012 n. 155 recante Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, a norma dell articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011 n. 148 ; 3) tutte le disposizioni di cui al decreto legislativo 7 settembre 2012 n.156, recante Revisione delle circoscrizioni giudiziarie - Uffici dei giudici di pace, a norma dell articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148.». IL CONSIGLIERE SEGRETARIO I

22 L. Referendum abrogativo delle disposizioni di cui all art. 1, commi 2, 3, 4, 5, 5 bis della legge n. 148 dcl , e dei decreti legislativi n. 155 e n. 156 del RELAZIONE DELLA P COMMISSIONE CONSILIARE Sig. Presidente, Colleghi Consiglieri, come è noto, la riorganizzazione degli Uffici giudiziari operata dal Governo dell art. 1 commi 2,3,4,5 e 6 della L. 148 del e con i decreti legislativi 155 e 156 del è in virtù risultata estremamente penalizzante per la gran parte del territorio della nostra Regione con la soppressione dei Tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto. Le SS.LL. ricorderanno come il Consiglio della Regione Abruzzo abbia immediatamente manifestato preòccupazione in ordine alla disposta soppressione dei quattro Tribunali subprovinciali, soffermandosi sul pericolo reale da parte dei cittadini abruzzesi di vedere compromesso e limitato l accesso al Servizio giustizia in ragione delle condizioni orografiche, logistiche e infrastrutturali del territorio regionale. A tal proposito nella seduta del venne approvata all unanimità una risoluzione avente ad oggetto Riordino delle sedi giudiziarie e con ulteriore atto consiliare, in data , sempre all unanimità, venne approvata altra risoluzione per la Salvaguardia dei Tribunali minori di Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano. Orbene, in data 13 settembre 2013, salvo eventuali slittamenti, entrerà in vigore il decreto legislativo n. 155/2012, con il quale si darà attuazione alla soppressione dei 26 Tribunali sub-provinciali, ad eccezione di quelli abruzzesi in regime di deroga a causa delle condizioni strutturali per il sisma del 6 aprile Molti Consigli dell Ordine degli Avvocati, le Camere Penali e diversi Comitati costituitisi nelle sedi circondariali hanno avanzato richiesta ai Consigli regionali d Italia di deliberare la proposizione di referendum abrogativo delle norme in questione. L art. 75 della Costituzione prescrive, infatti, che almeno cinque Consigli Regionali possono richiedere referendum abrogativo, secondo la disciplina di cui alla legge , n La procedura della fase di hiesta prevede: I deliberazione consiliare di richiesta di referendum abrogativo, contenente l indicazione delle norme delle quali si propon1abrogazione;

23 deliberazione 2 2 consiliare immediatamente successiva di un delegato effettivo e di un delegato supplente del Consiglio; 3 comunicazione, da parte della Segreteria del Consiglio, delle due deliberazioni a tutti i Consigli Regionali della Repubblica, con invito ad adottare identica deliberazione referendaria e a designare i propri delegati dandone comunicazione al Consiglio promotore. l)a una ricognizione effettuata nei giorni scorsi, altre Regioni italiane si stanno attivando sulla richiesta referendaria, ma non hanno ancora approvato il relativo quesito (che, ovviamente, dovrà essere per tutte identico nella formulazione); il Consiglio Abruzzese, in tal senso, assurnerebbe la veste di promotore del testo referendario da far assumere nel deliberato di ogni altra Assise regionale. La richiesta di referendum deve essere perentoriamente depositata entro il 30 settembre 2013 all apposito Ufficio, costituito presso la Corte di Cassazione, per le successive fasi di verifica e indizione. Per quanto sopra esposto, si chiede di voler sottoscrivere la richiesta de qua, da deliberare nella Seduta Consiliare del 6 agosto Il presente provvedimento amministrativo di iniziativa consiliare (Milano) rubricato con il n. 129/13 è stato assegnato in data , ai sensi dell Art. 61 del regolamento interno dei lavori del Consiglio regionale alla 1 Commissione Consiliare Permanente. La A Commissione Consiliare Bilancio, Programmazione e AA.GG. lo ha esaminato nella seduta del ed ha espresso il proprio parere di merito favorevole all UNANIMITA dei Consiglieri presenti.

24 ... Napoli. 12 settembre 2013 Il Presidente Europea - Sicurezza delle Città - Autonomie Amministrazione Civile - Rapporti Internazionali e Normativa Locali e Piccoli Comuni - della Regione Risorse Umane - Ordinamento Affari Generali I COMMISSIONE PERMANENTE AFFARI ISTITUZIONALI CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA Dott. Ahgelo Polverino Cordialità provvedimento indicato in oggetto ed ha deciso. all unanimità. di riferire favorevolmente Relatore è stato designato il Consigliere Pica. all Aula. Si comunica che questa Commissione, nella seduta odierna, ha esaminato il (Reg, Gen. n,476) all articolo 1, comma , 5 e 5 bis, della legge 14 settembre 2011, n del D.Lgs. 07settembre2012, n.155 e del D.Lgs. 07settembre2012, n.156. OGGETTO: Proposta di Delibera Referendum abrogativo delle disposizioni di cui LORO SEDI Segreteria Legislativa / Al Capo Dipartimento Prot. Geii /A Consgiio RegonaIe deia Carnpana Ai Presidenti Giunta Regionale Prot. n263 Consiglio Regionale Gruppi Consiliari Al Presidente Al Presidente O

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28 k 2PPROVATO I A SEDUTA Dl CONSIGLIO REGIONALEI Ì DELI ConsigliO Regionale della Campania Prot. Gen /A Dei 30/09/ Da GR A SERCC ORDINE DEL GIORNO Oggetto: Adesione referendum abrogativo disposizioni di cui all art.l commi 2, 3, 4. 5 e 5 bis della legge 148/2011 e dei decreti legislativi nri 155 e 156 del 7/09/ Il Consiglio Regionale, con riferimento all oggetto e alla delibera di adesione votata all unanimità in data odierna, Chiede, al Presidente della Giunta Regionale On.le Stefano Caldoro di voler assumere ogni necessaria e idonea iniziativa in sede governativa, presentando ricorso avverso la sottrazione alla Campania del territorio rientrante nella giurisdizione del Tribunale di Sala Consuma, accorpata a Lagonegro e chiedendo al Ministero di Grazia e Giustizia Cancellieri, Finvio immediato della Commissione di Verifica ministeriale istituita per il momtoraggio della riforma giudiziaria. La Commissione dovrà verificare modalità, termini e condizioni degli accorpamenti di sedi giudiziarie riguardanti tutta la Regione Campania. Napoli, 26 settembre 13 / - CLL- : \ 7 ( 2\ / 2

29 Consiglio Regionale della Campania APPROVATO I R SEDUTA DI CONSIGLIO RE DEL L. - - Consiglio Regionale della Campania Prot Gen A i& :30/09/2013 i,ns-iliare i J p( D CR A SEROC Partito Socialista Europeo Il Presidente 4 r Ordine del Giorno 1Lf (uf ( Iniziative tese all attuazione concreta, in via sperimentale, 4/ / 2t, Z per la Provinci i-càserta, del Marchio di qualità sanitaria ambientale, agroalimentare e dell allevamento ex art. comma 56, della Legge Regionale 6 Maggio 2013, n. 5. 1, Il Consiglio Regionale della Campania PREMESSO che sono del tutto evidenti, in parti della Regione Campania, soprattutto nella Provincia di i44& Caserta, i guasti, forse irreversibili, all ambiente e all habitat, determinati dall incuria, dall abbandono dei rifiuti, dallo sversamento illecito di quelli speciali e tossici e dei numerosi roghi; \ _ che la Provincia di Caserta7più di tutte, ha pagato e continua a pagare il prezzo drammatico di una cultura che fa dell utilizzo dei beni comuni a fini solo speculativi, spesso criminali, vivendo in una continua prevalenza dell interesse individuale su quello collettivo e comune; che l idea di sviluppo, di crescita economica prevalente nell ultimo secolo, ha posto in via definitiva ed immanente in contrapposizione la salute ed il benessere collettivo con le esigenze di competitività/lavoro/reddito individuale; che la capacità e volontà di liberamente intraprendere con la costrizione all immediato profitto posto come vincolo finanziario e di mercato globale e congeniale alla cultura criminale dell intrapresa ha distrutto quello che per lungo tempo era saggiamente conservato in equilibrio fra uomo-cittadino e la propria Comunità territoriale di riferimento; che il meraviglioso territorio il contesto sociale è risultato facile preda di interessi che spesso hanno agito fuori della legalità e incuranti del bene comune, come evidentemente mostra la distruzione perseguita della criminalità organizzata; che tale condizione, porta alle estreme conseguenze il sentimento di disamore e odio per il bene comune, trasformandolo continuamente in cultura diffusa e condivisa della convenienza ad un utilizzo individuale e immediato, per esclusive e improvvide finalità di potere e danaro: produttore di sudditanza e di sottrazione di futuro per tutti, trasformando, allo stesso tempo, le istituzioni pubbliche in presidi inefficaci e inefficienti nel perseguire il benessere, la giustizia, l equità sociale in mere organizzazioni produttive di reddito per ignavi affiliati, spesso complici inconsapevoli che rinunciano al proprio dovere e responsabilità per paura.

30 Consiglio Regionale della ( ampania Gruppo Consiliare Partito SOLiulisla Europeo Il Presidente che dalla scuola criminale del disprezzo per il bene comune è nato e si è incrementato il degrado dell habitat, l inquinamento, il danno alla salute, la compromissione del futuro, i ricavi distorsivi e produttori di sudditanza di cui stiamo dicendo. che dalla consapevolezza di tutto ciò e dall amore a volte disperato per la propria terra, hanno preso il via alcune iniziative volute e portate avanti da migliaia di persone, cittadini, soprattutto giovani non rassegnati e decisi a ripristinare condizioni di legalità, di giustizia sociale, di lotta alla povertà; che partendo proprio dall ambiente, dall habitat sociale, dalle istituzioni di tutti, dalle relazioni umane non suddite ma condivise, dal bene comune, in questi anni, alcune Comunità d+ Prvin ia-di, hanno dimostrato che si può fare: recuperare e reimprenditorializzare per il benessere collettivo beni confiscati alla criminalità, beni pubblici abbandonati e degradati; ridare bellezza ai territori deturpati ed inquinati; affrontare e risolvere con successo i problemi creati dal ciclo dei rifiuti; coltivare e produrre beni alimentari rispettando e ripristinando l ambiente; riorientare le pubbliche istituzioni verso politiche di riqualificazione che producano responsabilità, risparmio e reti di investimento a supporto dello sviluppo locale sostenibile; esprimendo leggi che j a partire da esperienze esemplari concretamente realizzate possano diffondere in tutta la Regione//( fj ed oltre, buone pratiche (vedi la L.R. sui Budget di Salute); CONSIDERATO che anche le buone pratiche e le eccellenze in ogni campo che la Regione e-bprovii-e4+- arta esprime se non si estendono e divengono standard della quotidianità, finiscono per rimanere isolate, emblematiche e non in grado di produrre i cambiamenti possibili, auspicabili per un rinnovato benessere ed equilibrio tra le comunità, l ambiente e le sue risorse. Accettare quelli che non si possono cambiare e saper distinguere sempre gli uni dagli altri. che queste esperienze di rinascita, che vorremmo diffuse, presenti in tutta la Regione, dopo aver volto lo sguardo e le pratiche alla povertà e sofferenza delle persone e delle famiglie ed aver ottenuto, dimostrandolo possibile, la liberazione e la restituzione dei diritti alle persone sofferenti e intrappolate nei dispositivi mercantili di esclusione si volgono ora alla riqualificazione dell ambiente e dell habitat sociale, l altra faccia della stessa medaglia. TENUTO CONTO CHE alla luce di quanto sopra premesso, attraverso un preciso emendamento, inserito, poi, nella Finanziaria 2013, Legge Regionale 6 maggio 2013, fl.5, all art. i, comma 56, viene istituito un Marchio di qualità sanitaria ambientale, agroalimentare e dell allevamento, al fine di realizzare un sistema certificato di salute dei prodotti e dei processi di produzione agroalimentare, nell ambito delle proprie competenze; che la proposta, accolta in maniera favorevole da tutto il comparto di riferimento, costituisce un innovazione consistente, che colloca la tracciabilità dentro un percorso certificato, democratico e cogestito con le organizzazione del terzo settore individuate sulla base degli elenchi previsti dalla Legge Regionale n. i del 27 gennaio 2012 art. 46 sui Budget di Salute; la complessità della messa in opera del Marchi di Qualità Sanitaria (MQS) consiglia di limitarne la sperimentazione in una prima fase ai Comuni della Provincia di caserta. La concomitante /V4 ; -e

31 Consiglio Regionale della (ampania Gruppo (onsiliare Partito Socialista Europeo Il Presidente presenza di gravi problemi ambientali e di iniziative d eccellenza di contrasto del degrado, dell illegalità portate avanti da imprese sociali in cogestione con le pubbliche Istituzioni, costituisce il contesto ottimale per verificare metodologie, tecniche specifiche, obbiettivi, modelli di governance, applicabilita e replicabilità, risultati. IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE E GLI ASSESSORI ALL AMBIEBNTE E ALL AGRICOLTURA: a istituire, in via sperimentale, per la Provincia di Caserta, con atti formali e consequenziali, al Marchio di Qualità Sanitaria e Ambientale, Agroalimentare e dell Allevamento, ex art. i, comma 56 della Legge Regionale 6maggio 2013, n. 5, prevedendo la compartecipazione istituzionale deli Asl di Caserta, etiistituto Zooprofilattico, dell lrcs Ceinge, per parte pubblica, e dai soggetti di cui all articolo 46 della legge regionale 27 gennaio 2012, n. restituendo dignità e valore assoluto aua2ovi cia-di-easerta rispetto ai necessari processi econoomici, produttivi, culturali e sociaii, di riscatto. ìctìz-- i, - Geiinaro OLIVIERO (PSE) -.1

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