PIANO DI MANUTENZIONE Comune di: TIRIOLO Provincia di: Catanzaro
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- Serafino Pisani
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1 PIANO DI MANUTENZIONE Comune di: TIRIOLO Provincia di: Catanzaro MANUALE D USO (Articolo 38 D.P.R. 207/2010) Oggetto: Piano di Intervento POR FESR ASSE II Obiettivo C della Scuola Elementare di Piazza della Libertà Committente: Istituto Comprensivo Statale di Tiriolo Tiriolo, 19/12/2013 IL TECNICO Arch. Caterina Liguori 1
2 Premessa Il Piano di Manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi effettivamente realizzati, l attività di manutenzione dell intervento al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l efficienza ed il valore economico. Il piano di manutenzione assume contenuto differenziato in relazione all importanza ed alla specificità dell intervento, ed è costituito dai seguenti documenti operativi: 1) Il Manuale d Uso; 2) Il Manuale di Manutenzione; 3) Il Programma di Manutenzione [D.P.R. 207/2010, Art. 38, Comma 1 e 2] Il Manuale d Uso Il Manuale d Uso si riferisce all uso delle parti più importanti del bene, ed in particolare degli impianti tecnologici. Il manuale contiene l insieme delle informazioni atte a permettere all utente di conoscere le modalità di fruizione del bene, nonché tutti gli elementi necessari per limitare quanto più possibile i danni derivanti da un utilizzazione impropria, per consentire di eseguire tutte le operazioni atte alla sua conservazione che non richiedono conoscenze specialistiche e per riconoscere tempestivamente fenomeni di deterioramento anomalo al fine di sollecitare interventi specialistici. Il manuale d uso contiene le seguenti informazioni: La collocazione nell intervento delle parti menzionate; La rappresentazione grafica; La descrizione; Le modalità di uso corretto. [D.P.R. 207/2010, Art. 38, Comma 3 e 4] 2
3 01 - Infissi esterni 02 - Pavimentazioni esterne 03 Ristrutturazione palestra 04 - Impianto di riscaldamento Unità Tecnologica: 01 Infissi esterni Gli infissi esterni fanno parte del sistema chiusura del sistema tecnologico. Il loro scopo è quello di soddisfare i requisiti di benessere quindi di permettere l'illuminazione e la ventilazione naturale degli ambienti, garantendo inoltre le prestazioni di isolamento termico-acustico. Gli infissi offrono un'ampia gamma di tipologie diverse sia per materiale che per tipo di apertura. Componenti dell'unità tecnologica Serramenti in PVC Elemento: Serramenti in PVC Descrizione: Gli infissi in PVC sono realizzati con materiali plastici. Questi tipi di infissi sono altamente resistenti agli agenti aggressivi, all'umidità ed hanno un'elevata coibenza termica. Modalità d'uso: A questa tipologia di infissi occorre effettuare una manutenzione periodica, volta alla rimozione di residui di sporco che possono compromettere il funzionamento delle cerniere e degli organi di manovra. Anomalie Condensa Deformazione Rottura elementi Controlli Controllo generale a vista Controllo a vista periodico, in modo da accertare lo stato di usura degli infissi. Controllo serrature Controllo delle funzionalità delle serrature. Interventi Pulizia generale Sostituzioni 3
4 Unità Tecnologica: 02 Pavimentazioni esterne Le pavimentazioni esterne fanno parte delle partizioni orizzontali esterne. La loro funzione, oltre a quella protettiva, è quella di permettere il transito ai fruitori e la relativa resistenza ai carichi. Importante è che la superficie finale dovrà risultare perfettamente piana con tolleranze diverse a secondo del tipo di rivestimento e della destinazione d'uso dei luoghi. Gli spessori variano in funzione al traffico previsto in superficie. La scelta degli elementi, il materiale, la posa, il giunto, le fughe, gli spessori, l'isolamento, le malte, i collanti, gli impasti ed i fissaggi variano in funzione dei luoghi e del loro impiego. Le pavimentazioni esterne possono essere di tipo: cementizio, lapideo, resinoso, resiliente, ceramico, lapideo di cava, lapideo in conglomerato, ecc.. Componenti dell'unità tecnologica Pavimentazioni cementizie e pavimentazioni in litogres Elemento: Pavimentazioni cementizi ed in litogres Descrizione:Si tratta di pavimentazioni che trovano generalmente il loro impiego in luoghi di servizio, se il rivestimento cementizio è del tipo semplice; in ambienti industriali, sportivi, ecc. se il rivestimento cementizio è del tipo additivato. Tra le tipologie di rivestimenti cementizi per esterni si hanno: il battuto comune di cemento; i rivestimenti a strato incorporato antiusura; rivestimento a strato riportato antiusura; rivestimenti con additivi bituminosi; rivestimenti con additivi resinosi. A secondo delle geometrie delle pavimentazioni da realizzare, si possono eseguire rivestimenti in elementi in strisce di larghezza variabile. Modalità d'uso:controllare periodicamente l'integrità delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti. Comunque affinché tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza. Anomalie Alterazione cromatica Degrado sigillante Deposito superficiale Disgregazione Distacco Erosione superficiale Fessurazioni Macchie e graffiti Mancanza Perdita di elementi Scheggiature 4
5 Controlli Controllo generale delle parti a vista Controllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura o di erosione delle parti in vista ed in particolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie (depositi, macchie, graffiti, presenza di vegetazione, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.). Interventi Pulizia delle superfici Ripristino degli strati protettivi Sostituzione degli elementi degradati 5
6 Unità Tecnologica: 03 Ristrutturazione palestra La ristrutturazione della palestra prevede il rifacimento della pavimentazione interna mediante la posa in opera di pavimentazione prefabbricata in gomma sintetica, la sostituzione degli infissi attuali con infissi in pvc dotati di vetri antisfondamento. La pavimentazione interna garantirà sia una funzione protettiva, ai fruitori della palestra, che la relativa resistenza ai carichi. Importante è che la superficie finale dovrà risultare perfettamente piana con tolleranze diverse a secondo del tipo di rivestimento tenendo conto della destinazione d'uso dei luoghi. Gli spessori variano in funzione al traffico previsto in superficie. La scelta degli elementi, il materiale, la posa, il giunto, le fughe, gli spessori, l'isolamento, le malte, i collanti, gli impasti ed i fissaggi variano in funzione dei luoghi e del loro impiego. La pavimentazione prevista sarà in gomma sintetica. Componenti dell'unità tecnologica Pavimentazione in gomma sintetica Elemento: Pavimentazione in gomma sintetica Descrizione:Si tratta di pavimentazioni che trovano generalmente il loro impiego in luoghi destinati all attività sportiva. Le tipologie di rivestimenti in gomma per interni vanno incollati con apposite malte bi componenti su massetti di cemento livellati perfettamente. A secondo delle geometrie delle pavimentazioni da realizzare, si possono eseguire rivestimenti in elementi in strisce di larghezza variabile. Modalità d'uso:controllare periodicamente l'integrità delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti. Comunque affinché tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza. Anomalie Alterazione cromatica Degrado sigillante Deposito superficiale Disgregazione Distacco Erosione superficiale Fessurazioni Macchie e graffiti Mancanza Perdita di elementi Scheggiature Controlli 6
7 Controllo generale delle parti a vista Controllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura o di erosione delle parti in vista ed in particolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie (depositi, macchie, graffiti, presenza di vegetazione, efflorescenze, microfessurazioni, strappi, ecc.). Interventi Pulizia delle superfici Ripristino degli strati protettivi Sostituzione degli elementi degradati 7
8 Unità Tecnologica: 04 Impianto di riscaldamento L'impianto di riscaldamento è "l'insieme degli elementi tecnici aventi funzione di creare e mantenere nel sistema edilizio determinate condizioni termiche". Le reti di distribuzione e terminali hanno la funzione di trasportare i fluidi termovettori, provenienti dalle centrali termiche o dalle caldaie, fino ai terminali di scambio termico con l'ambiente e di controllare e/o regolare il loro funzionamento. A secondo del tipo dell'impianto (a colonne montanti o a zone) vengono usate tubazioni in acciaio nero senza saldatura (del tipo Mannessman), in rame o in materiale plastico per il primo tipo mentre per l'impianto a zona vengono usate tubazioni in acciaio o in rame opportunamente isolate (e vengono incluse nel massetto del pavimento). I terminali hanno la funzione di realizzare lo scambio termico tra la rete di distribuzione e l'ambiente in cui sono collocati. I tipi di terminali sono: - radiatori costituiti da elementi modulari (realizzati in ghisa, in alluminio o in acciaio) accoppiati tra loro per mezzo di manicotti filettati (nipples) e collegati alle tubazioni di mandata e ritorno; - piastre radianti realizzate in acciaio o in alluminio; - pannelli radianti realizzati con serpentine in tubazioni di rame o di materiale plastico (polietilene reticolato) poste nel massetto del pavimento; - termoconvettori e ventilconvettori costituiti da uno scambiatore di calore a serpentina alettata in rame posto all'interno di un involucro di lamiera dotato di una apertura (per la ripresa dell'aria) nella parte bassa e una di mandata nella parte alta; - unità termoventilanti sono costituite da una batteria di scambio termico in tubi di rame o di alluminio alettati, un ventilatore di tipo assiale ed un contenitore metallico per i collegamenti ai condotti d'aria con i relativi filtri; - aerotermi che basano il loro funzionamento su meccanismi di convezione forzata; - sistema di regolazione e controllo. Tutte le tubazioni saranno installate in vista o in appositi cavedi, con giunzioni realizzate mediante pezzi speciali evitando l'impiego di curve a gomito; in ogni caso saranno coibentate, senza discontinuità, con rivestimento isolante di spessore, conduttività e reazione conformi alle normative vigenti. Nel caso di utilizzazione di radiatori o di piastre radianti per ottimizzare le prestazioni è opportuno che: - la distanza tra il pavimento e la parte inferiore del radiatore non sia inferiore a 11 cm; - la distanza tra il retro dei radiatori e la parete a cui sono appesi non sia inferiore a 5 cm; - la distanza tra la superficie dei radiatori ed eventuali nicchie non sia inferiore a 10 cm. Nel caso di utilizzazione di termoconvettori prima della installazione dei mobiletti di contenimento dovranno essere poste in opera le batterie radianti ad una distanza da terra di 15 cm leggermente inclinate verso l'alto in modo da favorire la fuoriuscita dell'aria. Nel caso si utilizzano serpentine radianti a pavimento è opportuno coprire i pannelli coibenti delle serpentine con fogli di polietilene per evitare infiltrazioni della gettata soprastante. Componenti dell'unità tecnologica Bruciatori Centrale termica Tubazioni Elemento: Bruciatori Descrizione:I bruciatori a gas possono essere ad aria soffiata con ventilatore e dispositivo di miscela aria/gas o di tipo atmosferico con o senza accensione piezoelettrica e regolazione della portata. I bruciatori a gasolio sono soprattutto a polverizzazione meccanica dotati di pompa, ugello polverizzatore, sistema di accensione e controllo. I bruciatori di combustibili solidi (carbone e legna) sono formati da una griglia su cui viene distribuito il materiale da bruciare, collocata ad una certa altezza all interno della camera di combustione in maniera da consentire l afflusso dell aria attraverso il letto di combustibile. L aria è aspirata da un portello posto ad una quota inferiore a quelle della griglia. Le ceneri prodotte dalla combustione cadono attraverso la griglia in una camera destinata alla loro raccolta e da cui devono essere estratte periodicamente attraverso 8
9 un apposito sportello. Modalità d'uso:il bruciatore sarà installato secondo le indicazioni fornite dal costruttore, dovrà essere omologato ISPESL e dovrà essere dotato di targa dalla quale si evinca la potenza massima in relazione al combustibile utilizzato. Al momento del primo avviamento dell impianto occorre innanzitutto verificare che i generatori di calore siano installati in locali dotati delle prescritte aperture di ventilazione prive di elementi di ostruzione in genere. Inoltre è necessario procedere ad un controllo qualitativo della combustione dei focolari dell impianto, accertando che la fiamma sia ben formata e priva di fumosità. Anomalie Difetti dei filtri Difetti di regolazione Difetti di tenuta Rumorosità Controlli Controllo elettropompe Verificare la funzionalità delle elettropompe controllando che la combustione avvenga senza difficoltà e senza perdite di combustibile. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio di combustibile. Controllo generale Verificare la funzionalità degli accessori dei bruciatori quali ventilatore, griglia di aspirazione, elettrodi di accensione, dei fusibili. Controllo pompa del bruciatore Controllo della pompa verificando la pressione di alimentazione e quella di aspirazione del combustibile a bruciatore funzionante. Controllo tenuta elettrovalvole Verificare la tenuta delle elettrovalvole controllando che non fuoriesca combustibile dall'ugello durante la fase di prelavaggio. Verifica della taratura Verificare la pressione del gas, i sistemi di regolazione, gli elettrodi ed i termostati. Interventi Pulizia bruciatori Pulizia tubazioni del gas Sostituzione accessori del bruciatore 9
10 Elemento: Centrale termica Descrizione:E il cuore di un impianto. Il vano destinato a Centrale Termica deve avere i seguenti requisiti: superficie in pianta non inferiore a 6 mq; altezza non inferiore a 2,5 m (la distanza minima della caldaia dal solaio deve essere di 1 m); distanza della caldaia dalle pareti non inferiore a 0,6 m; strutture con resistenza al fuoco non inferiore a 120 ; accesso da spazio a cielo libero con porta apribile verso l esterno; aperture di areazione senza serramenti in misura pari a 1/30 della superficie del locale; nel caso di alimentazione con combustibile liquido va impermeabilizzato il pavimento e le pareti per almeno 0,2 m; il serbatoio del combustibile non può avere capacità superiore a 15 m3 e deve essere interrato a una distanza non inferiore a 0,5 m dal muro più vicino e con la parte superiore a non meno di 0,7 m dal piano di calpestio, se transitabile da veicoli. Deve essere dotato di tubo di sfiato del serbatoio e di canna fumaria installata all esterno dell edificio. Modalità d'uso:al momento del primo avviamento dell impianto occorre innanzitutto verificare che i generatori di calore siano installati in locali dotati delle prescritte aperture di ventilazione prive di elementi di ostruzione in genere. Inoltre è necessario procedere ad un controllo qualitativo della combustione dei focolari dell impianto, accertando che la fiamma sia ben formata e priva di fumosità. I materiali utilizzati per la realizzazione delle centrali termiche devono possedere caratteristiche tecniche rispondenti alle normative vigenti nonché alle prescrizioni delle norme UNI in ogni caso rispondenti alla regola dell'arte. Anomalie Difetti dei filtri Difetti di regolazione Difetti di tenuta Rumorosità Sbalzi di temperatura Controlli Analisi acqua dell impianto Verificare i valori delle principali caratteristiche dell acqua, quali durezza ed acidità, onde evitare incrostazioni o corrosioni dei gruppi termici. Controllo temperatura acqua dell'impianto Verificare che la temperatura dell'acqua dei vari circuiti corrisponda al diagramma di carico. Controllo temperatura acqua in caldaia Verificare che la temperatura dell'acqua di mandata e di ritorno. In particolare controllare che la temperatura dell'acqua di mandata corrisponda al valore impostato secondo il diagramma di esercizio Controllo temperatura negli ambienti Effettuare una verifica, nei locali scelti a campione, della temperatura ambiente per verificare che siano rispettati i valori imposti dalle norme di legge e quelli del diagramma di esercizio. Misura dei rendimenti Verificare che i valori dei rendimenti di combustione corrispondano a quelli imposti dalle norme vigenti 10
11 (UNI10389). I valori delle misurazioni vanno registrati nel libretto di centrale dove andranno conservate anche le registrazioni delle apparecchiature di controllo. Taratura delle regolazioni Regolazione e taratura degli apparati di regolazione automatica individuando il relativo diagramma di esercizio al fine di mantenere, negli ambienti riscaldati, i valori stabiliti dalla normativa. Interventi Pulizia bruciatori Pulizia caldaie a batteria alettata Pulizia caldaie a combustibile liquido Pulizia tubazioni gas dei gruppi termici Sostituzione ugelli bruciatore Eliminazione fanghi di sedimentazione Svuotamento impianto Elemento: Tubazioni Descrizione: A secondo del tipo dell'impianto (a colonne montanti o a zone) vengono usate tubazioni in acciaio nero senza saldatura (del tipo Mannessman), in rame o in materiale plastico per il primo tipo mentre per l'impianto a zona vengono usate tubazioni in acciaio o in rame opportunamente isolate (e vengono incluse nel massetto del pavimento). Le tubazioni in acciaio sono disponibili in verghe di lunghezza massima pari a 6 m, in una serie di diametri esterni prefissati, indicati convenzionalmente in pollici. Le tubazioni in rame sono disponibili in due diversi spessori di parete, che contraddistinguono due serie, la pesante e la normale (UNI 6507). Modalità d'uso:i tubi in acciaio possono essere senza saldatura oppure con saldatura e devono avere caratteristiche qualitative e quantitative non inferiori a quelle previste dalla norma UNI I tubi in rame devono avere caratteristiche qualitative e quantitative non inferiori a quelle previste dalla norma UNI EN 1057 e se destinate ad essere interrate devono avere un diametro minimo di 2 mm. I tubi in polietilene devono avere caratteristiche qualitative e quantitative non inferiori a quelle previste dalla norma UNI ISO 4437 e devono essere utilizzate solo per tubazioni interrate e devono avere un diametro minimo di 3 mm. Anomalie Corrosione Difetti ai raccordi o alle connessioni Difetti alle valvole Incrostazioni Controlli 11
12 Controllo coibentazione Verifica dell'integrità delle coibentazioni ed eventuale ripristino. Controllo generale Verificare lo stato di tenuta degli eventuali dilatatori e dei giunti elastici, delle congiunzioni a flangia. Verificare la stabilità dei sostegni e degli eventuali giunti fissi e controllare che non vi siano inflessioni nelle tubazioni. Controllo manovrabilità delle valvole Controllare che tutti gli organi di intercettazione siano funzionanti e controllare che non si blocchino. Controllo tenuta tubazioni Verifica dell'integrità delle tubazioni con particolare attenzione ai raccordi tra tronchi di tubo e tra tubi ed apparecchi utilizzatori. Controllo tenuta valvole Regolazione del serraggio dei premistoppa sugli steli ed eventuale sostituzione degli organi di tenuta. Interventi Pulizia 12
13 Il Programma di Manutenzione Il Programma di Manutenzione prevede un sistema di controlli e di interventi da eseguire, a cedenze temporalmente o altrimenti prefissate, al fine di una corretta gestione del bene e delle sue parti nel corso degli anni. Il programma di manutenzione si articola secondo tre sottoprogrammi: a) Il Sottoprogramma delle Prestazioni, che prende in considerazione, per classe di requisito, le prestazioni fornite dal bene e dalle sue parti nel corso del suo ciclo di vita; b) Il Sottoprogramma dei Controlli, che definisce il programma delle verifiche e dei controlli al fine di rilevare il livello prestazionale (qualitativo e quantitativo) nei successivi momenti della vita del bene, individuando la dinamica della caduta delle prestazioni aventi come estremi il valore di collaudo e quello minimo di norma; c) Il Sottoprogramma degli Interventi di manutenzione, che riporta in ordine temporale i differenti interventi di manutenzione, al fine di fornire le informazioni per una corretta conservazione del bene. [D.P.R. 207/2010, Art. 38, Comma 7] 13
14 Lavori di manutenzione straordinaria alla Scuola Elementare 01 Infissi esterni Codice Descrizione Tipologia Frequenza Serramenti in PVC Requisiti: Gli infissi non devono subire deformazioni in conseguenza alla formazione di ghiaccio Livelli minimi: Gli infissi in PVC devono essere realizzati in modo da resistere anche a temperature al disotto dello 0 C. Riferimenti legislativi: Norme UNI Requisito: Resistenza al gelo 02 Pavimentazioni esterne Codice Descrizione Tipologia Frequenza Rivestimenti cementizi ed in litogres Requisiti:Le pavimentazioni devono contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni. Livelli minimi:la resistenza convenzionale alla compressione deve essere maggiore di 50 N/mm^2 per il singolo elemento e maggiore di 60 N/mm^2 per la media. Riferimenti legislativi: Norme UNI Requisito: Resistenza meccanica Requisiti:I rivestimenti debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale. Livelli minimi:sulle dimensioni nominali e' ammessa la tolleranza di 3 mm per un singolo elemento e 2 mm quale media delle misure sul campione prelevato;le facce di usura e di appoggio devono essere parallele tra loro con tolleranza +/-15% per il singolo massello e +/-10% sulle medie. Riferimenti legislativi: Norme UNI Requisito: Regolarità delle finiture Requisiti:Le pavimentazioni non devono subire 14
15 dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici. Livelli minimi:i livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego. Riferimenti legislativi: Norme UNI Requisito: Resistenza agli agenti aggressivi 03 Ristrutturazione palestra Codice Descrizione Tipologia Frequenza Pavimento in gomma sintetica Requisiti: Il pavimento in gomma sintetica dovrà avere alte caratteristiche di resistenza agli strappi ed alle abrasioni, nonché essere antiscivolo. Livelli minimi: I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego. Riferimenti legislativi: -Norme UNI. Requisito: Antisdrucciolo e resistenti 15
16 04 Impianto di riscaldamento Codice Descrizione Tipologia Frequenza Bruciatori Requisiti:Gli impianti di riscaldamento devono essere realizzati con materiali e componenti idonei ad impedire fughe dei fluidi termovettori nonché dei combustibili di alimentazione. Livelli minimi:i componenti degli impianti di riscaldamento possono essere verificati per accertarne la capacità al controllo della tenuta secondo le prove indicate dalla normativa UNI vigente. Requisito: controllo della tenuta Requisiti:Gli impianti di riscaldamento devono funzionare in modo da non creare movimenti d aria che possano dare fastidio alle persone. Livelli minimi:per non creare fastidiosi movimenti dell'aria occorre che la velocità della stessa non superi i 0,15 m/s. E' comunque ammessa una velocità superiore (nelle immediate vicinanze di bocchette di estrazione o di mandata dell aria) fino a 0,7 m/s sempre ché siano evitati disturbi diretti alle persone. Requisito: controllo della velocità dell'aria ambiente Requisiti:Gli elementi costituenti l'impianto di riscaldamento devono essere realizzati e posti in opera in modo da evitare perdite di calore che possono verificarsi durante il normale funzionamento e dovute a fenomeni di conduzione, convezione o irraggiamento. Livelli minimi:i generatori di calore devono essere verificati effettuando misurazioni delle temperature dei fumi e dell aria comburente unitamente alla percentuale di anidride carbonica presente nei fumi di combustione; inoltre le tubazioni di trasporto dei fluidi termovettori devono essere isolate termicamente con materiali isolanti idonei. Requisito: controllo delle dispersioni di calore Requisiti:Per evitare qualsiasi pericolo di folgorazione alle persone, causato da un contatto diretto, i componenti degli impianti di riscaldamento, capaci di condurre elettricità, devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l impianto di terra dell edificio. Livelli minimi:devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell ambito della dichiarazione di 16
17 conformità. Requisito: controllo delle dispersioni elettriche Requisiti:Gli impianti di riscaldamento devono essere realizzati in modo da garantire i valori di progetto della umidità dell aria nei locali serviti indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne ed interne. Livelli minimi:i valori dell umidità relativa dell aria devono essere verificati e misurati nella parte centrale dei locali, ad un altezza dal pavimento di 1.5 m, utilizzando idonei strumenti di misurazione (es. psicrometro ventilato): rispetto ai valori di progetto è ammessa una tolleranza di +/- 5%. Requisito: controllo dell'umidità dell'aria ambiente Requisiti:Gli elementi costituenti l'impianto di riscaldamento devono essere realizzati con materiali idonei a garantire nel tempo le proprie qualità così da garantire la funzionalità dell'impianto. Livelli minimi:devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. Requisito: Affidabilità Requisiti:I gruppi termici dell'impianto di riscaldamento devono essere realizzati ed installati in modo da limitare i rischi di probabili incendi. Livelli minimi:nel caso si utilizzano generatori di calore con potenza termica nominale complessiva superiore ai 116 kw ( kcal/h) è necessario sottoporre i progetti degli impianti alla preventiva approvazione da parte del locale Comando Provinciale dei VV.F. Requisito: Attitudine a limitare i rischi di incendio Requisiti:Gli impianti di riscaldamento devono garantire processi di combustione con il massimo del rendimento evitando i rischi di esplosione. Livelli minimi:verificare che i locali dove sono alloggiati i generatori di calore siano permanentemente ventilati mediante idonee aperture di aerazione di dimensioni non inferiori a quelle riportate dalle vigenti norme di sicurezza e prevenzione incendi. Requisito: Attitudine a limitare i rischi di esplosione 17
18 Requisiti:Gli impianti di riscaldamento devono essere realizzati con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità. Livelli minimi:in particolare l altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti deve essere compresa fra 0.40 e 1.40 m, ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza (ad. es. telecomando a raggi infrarossi). Requisito: Comodità di uso e manovra Requisiti:Gli elementi costituenti l'impianto di riscaldamento devono essere realizzati con materiali idonei a garantire nel tempo le proprie capacità di rendimento così da garantire la funzionalità dell'impianto. Livelli minimi:l'efficienza degli elementi costituenti l'impianto viene verificata misurando alcuni parametri quali: - i generatori di calore di potenza termica utile nominale Pn superiore a 4 kw, devono possedere un rendimento termico utile non inferiore al 90%; - il rendimento dei gruppi elettropompe non deve essere interiore al 70%; - il coefficiente di prestazione (COP) delle pompe di calore non deve essere inferiore a 2,65; - il rendimento di elettropompe ed elettroventilatori non deve essere interiore al 70%. Requisito: Efficienza Requisiti:L'impianto di riscaldamento deve essere realizzato con materiali e componenti idonei a non subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto se sottoposti all'azione di agenti aggressivi chimici. Livelli minimi:per la valutazione della resistenza agli agenti chimici presenti nell aria si fa riferimento ai metodi di prova indicati dalle norme UNI. Per garantire i livelli minimi possono essere utilizzati eventuali rivestimenti di protezione esterna (smalti, prodotti vernicianti, ecc.) che devono essere compatibili con i supporti su cui vengono applicati. Requisito: Resistenza agli agenti aggressivi chimici Requisiti:I materiali degli impianti di riscaldamento suscettibili di essere sottoposti all azione del fuoco devono essere classificati secondo quanto previsto dalla normativa vigente; la resistenza al fuoco deve essere documentata da marchio di conformità o dichiarazione di conformità. Livelli minimi:devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. 18
19 Requisito: Resistenza al fuoco Requisiti:Gli elementi degli impianti di riscaldamento devono limitare la emissione di sostanze inquinanti o comunque nocive alla salute degli utenti. Livelli minimi:devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. Requisito: Assenza dell'emissione di sostanze nocive Requisiti:Gli elementi costituenti l'impianto di riscaldamento devono essere in grado di assicurare un'opportuna pressione di emissione per consentire ai fluidi di raggiungere i terminali. Livelli minimi:devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. Requisito: controllo della pressione di erogazione Requisiti:Gli impianti di riscaldamento devono garantire un livello di rumore nell ambiente esterno e in quelli abitativi entro i limiti prescritti dal D.P.C.M Livelli minimi:le dimensioni delle tubazioni di trasporto dei fluidi termovettori e quelle dei canali d aria devono essere tali che la velocità di tali fluidi non superi i limiti imposti dalla normativa. I valori di emissione acustica possono essere verificati in situ, procedendo alle verifiche previste dalle norme UNI (in particolare UNI EN 27574), oppure verificando che i valori dichiarati dal produttore di elementi facenti parte dell'impianto siano conformi alla normativa. Requisito: controllo del rumore prodotto Requisiti:I gruppi termici degli impianti di riscaldamento devono garantire processi di combustione a massimo rendimento e nello stesso tempo produrre quantità minime di scorie e di sostanze inquinanti. Livelli minimi:in particolare, nel caso di generatori di calore con potenza nominale del focolare superiore a 34.8 kw si deve avere che la percentuale di aria comburente necessaria per la combustione deve essere : - per combustibile solido > dell'80%; - per combustibile liquido 15-20%; - per combustibile gassoso 10-15%; - il contenuto di ossido di carbonio (CO) nei fumi di combustione non deve superare lo 0.1% del volume dei fumi secchi e senza aria; - l indice di fumosità Bacharach deve rispettare i limiti di 19
20 legge. Verificare che i locali dove sono alloggiati i generatori di calore siano permanentemente ventilati mediante idonee aperture di aerazione di dimensioni non inferiori a quelle riportate dalle vigenti norme di sicurezza e prevenzione incendi. Requisito: controllo della combustione Requisiti:Gli elementi costituenti l'impianto di riscaldamento devono essere in grado di garantire valori minimi di portata dei fluidi circolanti. Livelli minimi:devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. Requisito: controllo della portata dei fluidi Requisiti:I fluidi termovettori dell'impianto di riscaldamento devono avere temperatura idonea per assicurare il corretto funzionamento dell'impianto assicurando nello stesso momento un benessere ambientale oltre che un contenimento dei consumi energetici. Livelli minimi:la temperatura dei fluidi viene verificata mediante termometri che devono essere sottoposti alle prove di laboratorio previste dalle vigenti norme sul risparmio energetico. I valori della temperatura del fluido termovettore rilevati devono essere paragonati ai valori della temperatura prevista in base al diagramma di esercizio dell impianto così come prescritto dalla normativa UNI vigente. Requisito: controllo della temperatura dei fluidi Centrale termica Requisiti:Gli impianti di riscaldamento devono essere realizzati con materiali e componenti idonei ad impedire fughe dei fluidi termovettori nonché dei combustibili di alimentazione. Livelli minimi:i componenti degli impianti di riscaldamento possono essere verificati per accertarne la capacità al controllo della tenuta secondo le prove indicate dalla normativa UNI vigente. Requisito: controllo della tenuta Requisiti:Gli impianti di riscaldamento devono funzionare in modo da non creare movimenti d aria che possano dare fastidio alle persone. 20
21 Livelli minimi:per non creare fastidiosi movimenti dell'aria occorre che la velocità della stessa non superi i 0,15 m/s. E' comunque ammessa una velocità superiore (nelle immediate vicinanze di bocchette di estrazione o di mandata dell aria) fino a 0,7 m/s sempre ché siano evitati disturbi diretti alle persone. Requisito: controllo della velocità dell'aria ambiente Requisiti:Gli elementi costituenti l'impianto di riscaldamento devono essere realizzati e posti in opera in modo da evitare perdite di calore che possono verificarsi durante il normale funzionamento e dovute a fenomeni di conduzione, convezione o irraggiamento. Livelli minimi:i generatori di calore devono essere verificati effettuando misurazioni delle temperature dei fumi e dell aria comburente unitamente alla percentuale di anidride carbonica presente nei fumi di combustione; inoltre le tubazioni di trasporto dei fluidi termovettori devono essere isolate termicamente con materiali isolanti idonei. Requisito: controllo delle dispersioni di calore Requisiti:Per evitare qualsiasi pericolo di folgorazione alle persone, causato da un contatto diretto, i componenti degli impianti di riscaldamento, capaci di condurre elettricità, devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l impianto di terra dell edificio. Livelli minimi:devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell ambito della dichiarazione di conformità prevista dall art.7 del regolamento di attuazione della Legge n.46. Requisito: controllo delle dispersioni elettriche Requisiti:Gli impianti di riscaldamento devono essere realizzati in modo da garantire i valori di progetto della umidità dell aria nei locali serviti indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne ed interne. Livelli minimi:i valori dell umidità relativa dell aria devono essere verificati e misurati nella parte centrale dei locali, ad un altezza dal pavimento di 1.5 m, utilizzando idonei strumenti di misurazione (es. psicrometro ventilato): rispetto ai valori di progetto è ammessa una tolleranza di +/- 5%. Requisito: controllo dell'umidità dell'aria ambiente Requisiti:Gli elementi costituenti l'impianto di riscaldamento devono essere realizzati con materiali 21
22 idonei a garantire nel tempo le proprie qualità così da garantire la funzionalità dell'impianto. Livelli minimi:devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. Requisito: Affidabilità Requisiti:I gruppi termici dell'impianto di riscaldamento devono essere realizzati ed installati in modo da limitare i rischi di probabili incendi. Livelli minimi:nel caso si utilizzano generatori di calore con potenza termica nominale complessiva superiore ai 116 kw ( kcal/h) è necessario sottoporre i progetti degli impianti alla preventiva approvazione da parte del locale Comando Provinciale dei VV.F. Requisito: Attitudine a limitare i rischi di incendio Requisiti:Gli impianti di riscaldamento devono garantire processi di combustione con il massimo del rendimento evitando i rischi di esplosione. Livelli minimi:verificare che i locali dove sono alloggiati i generatori di calore siano permanentemente ventilati mediante idonee aperture di aerazione di dimensioni non inferiori a quelle riportate dalle vigenti norme di sicurezza e prevenzione incendi. Requisito: Attitudine a limitare i rischi di esplosione Requisiti:Gli impianti di riscaldamento devono essere realizzati con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità. Livelli minimi:in particolare l altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti deve essere compresa fra 0.40 e 1.40 m, ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza (ad. es. telecomando a raggi infrarossi). Requisito: Comodità di uso e manovra Requisiti:Gli elementi costituenti l'impianto di riscaldamento devono essere realizzati con materiali idonei a garantire nel tempo le proprie capacità di rendimento così da garantire la funzionalità dell'impianto. Livelli minimi:l'efficienza degli elementi costituenti l'impianto viene verificata misurando alcuni parametri quali: - i generatori di calore di potenza termica utile nominale Pn superiore a 4 kw, devono possedere un rendimento 22
23 termico utile non inferiore al 90%; - il rendimento dei gruppi elettropompe non deve essere interiore al 70%; - il coefficiente di prestazione (COP) delle pompe di calore non deve essere inferiore a 2,65; - il rendimento di elettropompe ed elettroventilatori non deve essere interiore al 70%. Requisito: Efficienza Requisiti:L'impianto di riscaldamento deve essere realizzato con materiali e componenti idonei a non subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto se sottoposti all'azione di agenti aggressivi chimici. Livelli minimi:per la valutazione della resistenza agli agenti chimici presenti nell aria si fa riferimento ai metodi di prova indicati dalle norme UNI. Per garantire i livelli minimi possono essere utilizzati eventuali rivestimenti di protezione esterna (smalti, prodotti vernicianti, ecc.) che devono essere compatibili con i supporti su cui vengono applicati. Requisito: Resistenza agli agenti aggressivi chimici Requisiti:I materiali degli impianti di riscaldamento suscettibili di essere sottoposti all azione del fuoco devono essere classificati secondo quanto previsto dalla normativa vigente; la resistenza al fuoco deve essere documentata da marchio di conformità o dichiarazione di conformità. Livelli minimi:devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. Requisito: Resistenza al fuoco Requisiti:Gli elementi degli impianti di riscaldamento devono limitare la emissione di sostanze inquinanti o comunque nocive alla salute degli utenti. Livelli minimi:devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. Requisito: Assenza dell'emissione di sostanze nocive Requisiti:Gli elementi costituenti l'impianto di riscaldamento devono essere in grado di assicurare un'opportuna pressione di emissione per consentire ai fluidi di raggiungere i terminali. Livelli minimi:devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. 23
24 Requisito: controllo della pressione di erogazione Requisiti:Gli impianti di riscaldamento devono garantire un livello di rumore nell ambiente esterno e in quelli abitativi entro i limiti prescritti dal D.P.C.M Livelli minimi:le dimensioni delle tubazioni di trasporto dei fluidi termovettori e quelle dei canali d aria devono essere tali che la velocità di tali fluidi non superi i limiti imposti dalla normativa. I valori di emissione acustica possono essere verificati in situ, procedendo alle verifiche previste dalle norme UNI (in particolare UNI EN 27574), oppure verificando che i valori dichiarati dal produttore di elementi facenti parte dell'impianto siano conformi alla normativa. Requisito: controllo del rumore prodotto Requisiti:I gruppi termici degli impianti di riscaldamento devono garantire processi di combustione a massimo rendimento e nello stesso tempo produrre quantità minime di scorie e di sostanze inquinanti. Livelli minimi:in particolare, nel caso di generatori di calore con potenza nominale del focolare superiore a 34.8 kw si deve avere che la percentuale di aria comburente necessaria per la combustione deve essere : - per combustibile solido > dell'80%; - per combustibile liquido 15-20%; - per combustibile gassoso 10-15%; - il contenuto di ossido di carbonio (CO) nei fumi di combustione non deve superare lo 0.1% del volume dei fumi secchi e senza aria; - l indice di fumosità Bacharach deve rispettare i limiti di legge. Verificare che i locali dove sono alloggiati i generatori di calore siano permanentemente ventilati mediante idonee aperture di aerazione di dimensioni non inferiori a quelle riportate dalle vigenti norme di sicurezza e prevenzione incendi. Requisito: controllo della combustione Requisiti:Gli elementi costituenti l'impianto di riscaldamento devono essere in grado di garantire valori minimi di portata dei fluidi circolanti. Livelli minimi:devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. Requisito: controllo della portata dei fluidi Requisiti:I fluidi termovettori dell'impianto di riscaldamento devono avere temperatura idonea per 24
25 assicurare il corretto funzionamento dell'impianto assicurando nello stesso momento un benessere ambientale oltre che un contenimento dei consumi energetici. Livelli minimi:la temperatura dei fluidi viene verificata mediante termometri che devono essere sottoposti alle prove di laboratorio previste dalle vigenti norme sul risparmio energetico. I valori della temperatura del fluido termovettore rilevati devono essere paragonati ai valori della temperatura prevista in base al diagramma di esercizio dell impianto così come prescritto dalla normativa UNI vigente. Requisito: controllo della temperatura dei fluidi Tubazioni Requisiti:Le tubazioni devono assicurare che i fluidi termovettori possano circolare in modo da evitare fenomeni di incrostazioni, corrosioni e depositi che possano compromettere il regolare funzionamento degli impianti stessi e la sicurezza degli utenti. Livelli minimi:possono essere previsti specifici trattamenti dell acqua dei circuiti di riscaldamento, raffreddamento e umidificazione in modo assicurare in ogni momento i requisiti minimi richiesti. Riferimenti legislativi:-norme UNI Requisito: controllo dell'aggressività dei fluidi Requisiti:Le tubazioni devono essere realizzate con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di temperature elevate o sbalzi improvvisi delle stesse. Livelli minimi:devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. Requisito: Resistenza alle temperature Requisiti:Le tubazioni devono essere realizzate con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni. Livelli minimi:devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. Requisito: Resistenza meccanica 25
26 Il Programma di Manutenzione Il Programma di Manutenzione prevede un sistema di controlli e di interventi da eseguire, a cedenze temporalmente o altrimenti prefissate, al fine di una corretta gestione del bene e delle sue parti nel corso degli anni. Il programma di manutenzione si articola secondo tre sottoprogrammi: d) Il Sottoprogramma delle Prestazioni, che prende in considerazione, per classe di requisito, le prestazioni fornite dal bene e dalle sue parti nel corso del suo ciclo di vita; e) Il Sottoprogramma dei Controlli, che definisce il programma delle verifiche e dei controlli al fine di rilevare il livello prestazionale (qualitativo e quantitativo) nei successivi momenti della vita del bene, individuando la dinamica della caduta delle prestazioni aventi come estremi il valore di collaudo e quello minimo di norma; f) Il Sottoprogramma degli Interventi di manutenzione, che riporta in ordine temporale i differenti interventi di manutenzione, al fine di fornire le informazioni per una corretta conservazione del bene. [D.P.R. 207/2010, Art. 38, Comma 7] 26
27 Lavori di manutenzione straordinaria alla Scuola Elementare 01 Infissi esterni Codice Descrizione Tipologia Frequenza Serramenti in PVC Controllo a vista periodico, in modo da accertare lo stato di usura degli infissi. Controllo: Controllo generale a vista Controllo delle funzionalità delle serrature. Controllo: Controllo serrature 02 Pavimentazioni esterne Codice Descrizione Tipologia Frequenza Rivestimenti cementizi e in litogres Controllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura o di erosione delle parti in vista ed in particolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie (depositi, macchie, graffiti, presenza di vegetazione, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.). Controllo: Controllo generale delle parti a vista 03 Ristrutturazione palestra Codice Descrizione Tipologia Frequenza Pavimentazione in gomma sintetica Controllo a vista periodico, in modo da accertare lo stato 01 di usura del tappetino Controllo: Controllo della pressione di esercizio Controllo del perfetto ancoraggio al sottofondo 27
28 04 Impianto di riscaldamento Codice Descrizione Tipologia Frequenza Bruciatori Verificare la funzionalità delle elettropompe controllando che la combustione avvenga senza difficoltà e senza perdite di combustibile. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio di combustibile. Controllo: Controllo elettropompe Verificare la funzionalità degli accessori dei bruciatori quali ventilatore, griglia di aspirazione, elettrodi di accensione, dei fusibili. Controllo: Controllo generale Controllo della pompa verificando la pressione di alimentazione e quella di aspirazione del combustibile a bruciatore funzionante. Controllo: Controllo pompa del bruciatore Verificare la tenuta delle elettrovalvole controllando che non fuoriesca combustibile dall'ugello durante la fase di prelavaggio. Controllo: Controllo tenuta elettrovalvole Verificare la pressione del gas, i sistemi di regolazione, gli elettrodi ed i termostati. Controllo: Verifica della taratura 1 Mesi Centrale termica Verificare i valori delle principali caratteristiche dell acqua, quali durezza ed acidità, onde evitare incrostazioni o corrosioni dei gruppi termici. 2 Anni Controllo: Analisi acqua dell impianto Verificare che la temperatura dell'acqua dei vari circuiti corrisponda al diagramma di carico. Controllo: Controllo temperatura acqua dell'impianto 6 Mesi Verificare che la temperatura dell'acqua di mandata e di ritorno. In particolare controllare che la temperatura dell'acqua di mandata corrisponda al valore impostato secondo il diagramma di esercizio 1 Mesi 28
29 Controllo: Controllo temperatura acqua in caldaia Effettuare una verifica, nei locali scelti a campione, della temperatura ambiente per verificare che siano rispettati i valori imposti dalle norme di legge e quelli del diagramma di esercizio. Controllo: Controllo temperatura negli ambienti Verificare che i valori dei rendimenti di combustione corrispondano a quelli imposti dalle norme vigenti (UNI10389). I valori delle misurazioni vanno registrati nel libretto di centrale dove andranno conservate anche le registrazioni delle apparecchiature di controllo. Controllo: Misura dei rendimenti 6 Mesi Regolazione e taratura degli apparati di regolazione automatica individuando il relativo diagramma di esercizio al fine di mantenere, negli ambienti riscaldati, i valori stabiliti dalla normativa. Controllo: Taratura delle regolazioni 1 Mesi Tubazioni Verifica dell'integrità delle coibentazioni ed eventuale ripristino. Controllo: Controllo coibentazione Verificare lo stato di tenuta degli eventuali dilatatori e dei giunti elastici, delle congiunzioni a flangia. Verificare la stabilità dei sostegni e degli eventuali giunti fissi e controllare che non vi siano inflessioni nelle tubazioni. Controllo: Controllo generale Controllare che tutti gli organi di intercettazione siano funzionanti e controllare che non si blocchino. Controllo: Controllo manovrabilità delle valvole Verifica dell'integrità delle tubazioni con particolare attenzione ai raccordi tra tronchi di tubo e tra tubi ed apparecchi utilizzatori. Controllo: Controllo tenuta tubazioni Regolazione del serraggio dei premistoppa sugli steli ed eventuale sostituzione degli organi di tenuta. 29
30 Il Programma di Manutenzione Il Programma di Manutenzione prevede un sistema di controlli e di interventi da eseguire, a cedenze temporalmente o altrimenti prefissate, al fine di una corretta gestione del bene e delle sue parti nel corso degli anni. Il programma di manutenzione si articola secondo tre sottoprogrammi: g) Il Sottoprogramma delle Prestazioni, che prende in considerazione, per classe di requisito, le prestazioni fornite dal bene e dalle sue parti nel corso del suo ciclo di vita; h) Il Sottoprogramma dei Controlli, che definisce il programma delle verifiche e dei controlli al fine di rilevare il livello prestazionale (qualitativo e quantitativo) nei successivi momenti della vita del bene, individuando la dinamica della caduta delle prestazioni aventi come estremi il valore di collaudo e quello minimo di norma; i) Il Sottoprogramma degli Interventi di manutenzione, che riporta in ordine temporale i differenti interventi di manutenzione, al fine di fornire le informazioni per una corretta conservazione del bene. [D.P.R. 207/2010, Art. 38, Comma 7] 30
31 Lavori manutenzione straordinaria Scuola Elementare 01 Infissi esterni Codice Descrizione Tipologia Frequenza Serramenti in PVC Pulizia delle parti superficiali con lo scopo di rimuovere 01 polveri e sporco. Intervento: Pulizia generale Sostituzioni di parti di infissi, di parti plastiche, delle guarnizioni e di altre parti usurate. Intervento: Sostituzioni Adeguamento impiantio di produzione del calore 02 Pavimentazioni esterne Codice Descrizione Tipologia Frequenza Rivestimenti cementizi e in litogres Anni Pulizia e rimozione dello sporco superficiale mediante spazzolatura manuale degli elementi o con tecniche di rimozione dei depositi, adatte al tipo di rivestimento, e con detergenti appropriati. Intervento: Pulizia delle superfici Ripristino degli strati protettivi, previa accurata pulizia delle superfici, con soluzioni chimiche appropriate antimacchia, qualora il tipo di elemento lo preveda, che non alterino le caratteristiche fisico-chimiche dei materiale ed in particolare di quelle visive cromatiche. Intervento: Ripristino degli strati protettivi Sostituzione di elementi, lastre, listelli di cornice o accessori usurati o rotti con altri analoghi. Intervento: Sostituzione degli elementi degradati Adeguamento impiantio di produzione del calore 5 Anni Occorrenza 03 Ristrutturazione palestra Codice Descrizione Tipologia Frequenza Pavimento in gomma sintetica Pulizia della superficie. Quotidiana 01 Pulizia con specifici prodotti 6 mesi Incollaggi del tappetino al sottofondo Occorrenza 31
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