Introduzione. Cos'è il Progetto Educativo?
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- Ottavio Bucci
- 4 anni fa
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1 Introduzione Con queste poche pagine vorremmo provare a spiegarti quali sono i valori fondamentali dello scoutismo ed i sogni e progetti che vorremmo vivere nei prossimi anni, insieme ai ragazzi che ci sono affidati. Lo scoutismo è un metodo educativo che nasce all inizio del 900 un idea di un inglese, Lord Robert Baden Powell, il quale credeva che attraverso l avventura, la vita all aria aperta, il gioco, la fantasia, la vita comunitaria si potesse accompagnare il ragazzo nella crescita per diventare buon cittadino, una persona felice e noi potremmo aggiungere buon cristiano. Attualmente ci sono circa 40 milioni di bambini, ragazzi ed adulti, che in 216 paesi e territori del mondo sono scout e guide. L associazione a cui aderiamo si chiama A.G.E.S.C.I., Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani, parte del movimento mondiale dello Scoutismo (WOSM World Organization of the Scout Movement) e della comunità viva della Chiesa. Lo scoutismo si propone di formare nel tempo una persona capace di fare delle scelte. I ragazzi sono divisi in branche, secondo la loro età: il BRANCO (L/C), composto dai lupetti e dalle lupette dagli 8 agli 11 anni il REPARTO (E/G), composto dagli esploratori e dalle guide dai 12 anni ai 15 il NOVIZIATO e il CLAN (R/S) accolgono rover e scolte dai 16 ai 20 anni circa. Il principio fondamentale che caratterizza il percorso di crescita che proponiamo è quello dell autoeducazione: si tratta di osservare il ragazzo, per coglierne i desideri e le attese profonde, far leva sulle sue capacità e qualità ed offrirgli occasioni stimolanti in grado di valorizzarle. Educare non significa insegnare valori, idee, comportamenti, ma favorire l'autoeducazione, aiutando il ragazzo a "tirare fuori" il positivo che ha in sé, in un contesto di esperienze vissute volentieri e liberamente, insieme ad altri amici suoi pari e guidato da un adulto educatore (il "capo"). Cos'è il Progetto Educativo? Il progetto educativo è un documento pubblico, elaborato dalla Comunità Capi che assicura l unitarietà della proposta educativa tra le varie unità, la sua continuità tra le branche, il suo adattamento alle accertate necessità dell ambiente in cui il gruppo vive. Il progetto educativo è una bussola che orienta l'azione educativa dei capi; è uno strumento di lavoro che ha la funzione di rendere l'azione educativa più mirata, continuativa ed efficace, perché rispondente ai bisogni reali, frutto
2 dell analisi delle realtà che ci circondano, confrontandoci con le associazioni impegnate nell educazione dei ragazzi; nasce da comuni scelte di fondo espresse nel Patto Associativo e si esprime concretamente nei programmi di branca che vengono elaborati e verificati annualmente all interno della Comunità Capi. Il progetto educativo, individua le aree di impegno prioritario per il Gruppo a fronte delle esigenze educative emergenti dall analisi dell ambiente in cui il Gruppo opera e indica i conseguenti obiettivi e percorsi educativi da perseguire nel triennio. Dallo Statuto AGESCI Il Progetto educativo del Gruppo, ispirandosi ai principi dello scoutismo ed al Patto associativo, individua le aree di impegno prioritario per il Gruppo a fronte delle esigenze educative emergenti dall analisi dell ambiente in cui il Gruppo opera e indica i conseguenti obiettivi e percorsi educativi. Il Progetto ha la funzione di aiutare i soci adulti a realizzare una proposta educativa più incisiva: orienta l azione educativa della Comunità Capi, favorisce l unitarietà e la continuità della proposta nelle diverse Unità, agevola l inserimento nella realtà locale della proposta dell Associazione. A tal fine il Progetto educativo è periodicamente verificato e rinnovato dalla Comunità Capi. L Analisi GRUPPO ROLO 1 ANNO LC EG RS CoCa Censiti Per costruire un Progetto che sia davvero rispondente alle esigenze dei ragazzi e del contesto in cui vivono, abbiamo interrogato tante realtà educative presenti sul nostro territorio: le famiglie, attraverso alcuni questionari, una riunione genitori dedicata a questo e raccogliendo i suggerimenti e consiglio durante le varie attività; le altre realtà educative presenti nella nostra parrocchia;
3 la realtà educativa della scuola, raccogliendo pareri e consigli dai docenti della scuola Primaria e Secondaria del nostro paese; la realtà educativa della sport, sentendo il parere di alcuni allenatori sportivi ai quali i nostri ragazzi sono affidati; la realtà civica, sentendo il parere di membri dell'amministrazione comunale che conoscono la nostra realtà Infine anche noi membri della Comunità Capi abbiamo provato a dare una chiave di lettura alla realtà dei nostri ragazzi. Promessa: Abbiamo rilevato che il Gruppo ha un suo spirito, che lo accomuna a partire dai capi che condividono con intensità il modo di vivere la proposta scout; dalle famiglie abbiamo percepito fiducia nel collaborare insieme all educazione dei ragazzi; infine come capi ci stiamo interrogando sul nostro essere educatori nella fede, tanto per la nostra conoscenza catechistica quanto per la ricerca di momenti che alimentino la nostra crescita spirituale. Con l'aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio: - per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio paese; - per aiutare gli altri in ogni circostanza; - per osservare la Legge scout. Legge scout: La Guida e lo Scout: 1. pongono il loro onore nel meritare fiducia; 2. sono leali; 3. si rendono utili e aiutano gli altri; 4. sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout; 5. sono cortesi; 6. amano e rispettano la natura; 7. sanno obbedire; 8. sorridono e cantano anche nelle difficoltà; 9. sono laboriosi ed economi; 10. sono puri di pensieri, parole e azioni. Il Motto: "Eccomi /"Del nostro meglio" per i lupetti; "Siate pronti" per gli esploratori e le guide; "Servire" per i Rover e le Scolte. Progetto Educativo A partire dall analisi dell ambiente, abbiamo individuato alcune aree di impegno prioritario: Educare alla realizzazione di sé stessi
4 Educare alla diversità e alla collaborazione Educare al senso di appartenenza Educare alla fede Di fronte a queste criticità provenienti tanto dal contesto sociale in cui i ragazzi vivono, quanto dalla difficoltà a vivere con continuità l impegno e la responsabilità, abbiamo individuato come elemento prioritario nella nostra azione educativa l educare alla cura del particolare, intesi come capacità di sperare nel cambiamento ed esserne attori, contribuendo in prima persona, ognuno con il proprio progetto unico ed irripetibile, alla realizzazione di un sogno, di un obiettivo, al raggiungimento di una meta. Educare alla realizzazione di sé stessi Dall analisi d ambiente è emerso che: In un mondo dove il FARE è legato esclusivamente ad un click, il concetto dello spendersi e del faticare è sempre più debole; risulta necessario incentrare la nostra azione educativa verso una crescita personale che sia attiva e critica. Spesso i nostri ragazzi compiono le loro azioni con uno scopo individuale: occorre pertanto far capire loro che questa crescita è tale solo se condivisa con gli altri poiché ha una forte risonanza sulla realtà che li circonda. Attraverso l imparare facendo ci impegniamo a: riconoscere i nostri limiti e lavorare per migliorarsi; scoprire i propri talenti e le proprie capacità e valorizzarli; riconoscere e gestire le proprie emozioni, imparando ad esternarle nel rispetto degli altri; affrontare i problemi quotidiani con senso critico seguendo i valori dello scoutismo; individuare e cercare di raggiungere i propri obiettivi favorendo una progettualità di vita,anche al di fuori dell associazione; imparare a dare il giusto valore al proprio tempo. Educare alla diversità e alla collaborazione Dall analisi d ambiente è emerso che: L obiettivo principale è educare i ragazzi al rispetto del prossimo e alla mutua collaborazione. E importante far maturare il desiderio di apertura verso l altro, per creare così relazioni basate sull ascolto reciproco, sul dialogo e il confronto all interno e al di fuori dell associazione. Questa diventa una condizione necessaria per riuscire a gestire i conflitti e le incomprensioni che si possono creare all interno di un gruppo di persone che sta crescendo. Vivendo in una realtà digitale, bisogna rendere consapevoli i ragazzi dei limiti e delle possibilità che offre un corretto uso di queste tecnologie. I social network possono essere un ottimo ed immediato strumento di comunicazione, con il rischio però di staccarsi dalla realtà e dai veri rapporti. E importante quindi promuovere la vita comunitaria, il confronto diretto con la natura e gli altri. Come ci insegna lo scoutismo desideriamo spingere i nostri ragazzi all accoglienza, all integrazione e al rispetto delle altre culture. Per questo ci impegniamo a: educare i ragazzi al rispetto del prossimo ed alla mutua collaborazione. far maturare il desiderio di apertura verso l altro,per cercare così relazioni basate sull ascolto reciproco,sul dialogo e il confronto.
5 tramite il dialogo e il confronto riuscire a gestire i conflitti e le incomprensioni che si possono creare all interno di un gruppo di persone che sta crescendo. rendere consapevoli i ragazzi dei limiti e delle possibilità che offre un corretto uso dei social network promuovere la vita comunitaria,il confronto diretto con la natura,all accoglienza,all integrazione e al rispetto delle altre culture. Educare al senso di appartenenza Dall analisi d ambiente abbiamo riscontrato una mancanza di figure che i ragazzi possano avere come esempi nel loro percorso di crescita; una scarsa conoscenza del territorio in cui vivono (spesso non valorizzato pienamente e vissuto con noncuranza); un limitato approfondimento dei temi di attualità, che sono avvertiti come distanti e poco interessanti; famiglie isolate nel percorso di crescita dei figli, in quanto diminuisce il sostegno di alcune realtà (scuola, catechismo, sport); la mancanza di comunità all interno della parrocchia la cui conseguenza è un impegno minimo verso questa realtà. Infine dall analisi d ambiente emerge che spesso la realtà circostante, priva di termini di riferimento, mette in crisi l appartenenza consapevole ad una associazione e il tema della legalità. Per fare questo noi capi scout ci impegniamo a: Essere testimoni del senso di appartenenza a questi ambiti, dando l esempio ai nostri ragazzi Favorire attività sul territorio, così da farlo conoscere e, dove possibile, valorizzarlo; Informarci e trasmettere ai ragazzi temi importanti di attualità, stimolando una riflessione profonda e matura; Cercare e favorire il confronto con le famiglie, con lo scopo di educare i ragazzi in maniera condivisa Proporre attività sulla legalità, in quanto pilastro fondamentale della nostra società Vivere con gioia la nostra associazione, preparando attività che siano coinvolgenti e stimolanti Mantenere nei ragazzi uno sguardo privilegiato sulla nostra parrocchia, primo ambiente dove svolgiamo le nostre attività. Educare alla fede Dall analisi d ambiente è emersa la necessità di stimolare i ragazzi a partecipare sempre più attivamente alla vita parrocchiale e a vivere più intensamente i sacramenti. Inoltre è emerso il bisogno di figure qualificate che possano accompagnare i nostri ragazzi nel loro cammino di fede attraverso una testimonianza attiva e alternativa. In questo ambito diventa importante: Crescere nella fede con costanza attraverso i sacramenti e nella vita parrocchiale Con l aiuto di esperti e attraverso l AE creare occasioni al fine di ricevere nuovi spunti e testimonianze. Stimolare i ragazzi ad essere testimoni di Cristo nella vita di tutti i giorni, trasmettendo al prossimo la gioia di essere amati.
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