PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO 1 - CHIARI "MARTIRI LIBERTA'" VIA PEDERSOLI CHIARI (BS) TEL: FAX COD MEC: BSIC CF: Sede centrale: Sc Sec Di I grado "Morcelli": Via Pedersoli wwwicmartirilibertait PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI La scuola oggi deve affrontare il tema delle relazioni, dell incontro con gli altri e della gestione delle differenze Il protocollo di accoglienza è un documento che viene deliberato dal Collegio dei Docenti Contiene criteri, principi, indicazioni, procedure riguardanti l iscrizione, l inserimento l alfabetizzazione e la socializzazione degli alunni con cittadinanza non italiana Costituisce uno strumento di lavoro che viene elaborato tenendo conto dei principi del POF, della progettualità pregressa, delle esperienze realizzate, delle risorse disponibili e consente di attuare in modo operativo le indicazioni normative contenute nella CM n 73 del 02/03/1994, intitolato Iscrizione scolastica che attribuisce al Collegio Docenti numerosi compiti deliberativi e di proposta Quattro sono gli obiettivi: attenzione alla relazione, attraverso l attivazione nella scuola di un clima di apertura e di dialogo; attenzione ai saperi, attraverso l impegno interculturale nell insegnamento disciplinare e interdisciplinare; attenzione all interazione e allo scambio attraverso lo svolgimento di interventi integrativi dell attività curricolari, anche con il contributo di Enti e di Istituzioni varie; sostenere gli alunni neo arrivati dai paesi di origine e non alfabetizzati nella fase di adattamento al nuovo contesto L educazione interculturale non è quindi uno specialismo, una disciplina aggiuntiva che si colloca in un momento prestabilito dell orario scolastico, ma un approccio a rivedere i curricoli formativi gli stili comunicativi, la gestione educativa delle differenze e dei bisogni di apprendimento Il protocollo di accoglienza si propone di: 1 definire procedure da seguire all interno della scuola in termini di accoglienza di alunni stranieri; 2 facilitare l ingresso di alunni di altre nazionalità nel sistema scolastico; 3 sostenere gli alunni neo - arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto; 1

2 4 favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli ad un proficuo inserimento; 5 costruire un contesto favorevole all incontro con le altre culture e con le storie di ogni bambino - ragazzo; 6 promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio Il protocollo di accoglienza delinea la prassi da seguire di carattere: 1 amministrativo (iscrizione) 2 comunicativo relazionale (prima conoscenza) 3 educativo -didattico ( proposta di assegnazione alla classe, accoglienza, 4 educazione interculturale, insegnamento dell it aliano come seconda lingua) 5 sociale (rapporti e collaborazioni con il territorio) COMMISSIONE INTERCULTURA La CM n 73 del 02/03/1994 iscrizione scolastica attribuisce al collegio dei docenti numerosi compiti deliberativi e di proposta in merito all inserimento nelle classi degli alunni stranieri Per sostenere questi compiti la scuola ha costituito una commissione accoglienza che: è composta dal dirigente scolastico, da almeno un insegnante per plesso che rimane in carica fino alla nomina successiva; esprime indicazioni che hanno carattere consultivo, gestionale e progettuale relative a: elaborazione dei dispositivi di accoglienza e di alfabetizzazione: protocollo, vademecum, quaderno personale, kit prove di accertamento delle competenze scolastiche in ingresso, kit prove di valutazione in itinere e finale; attivazione/controllo della loro funzionalità; monitoraggio della situazione del circolo:numero presenze, etnie, mappatura per classi, livelli di alfabetizzazione; costruzione dello scaffale interculturale; archivio delle esperienze e dei progetti attuati; attivazione di azioni di raccordo tra scuola e territorio per facilitare l orientamento spazio temporale e conoscere gli aspetti socio culturali e locali:collaborazioni e intese con gli EELL, con agenzie educative extrascolastiche, con fondazioni, etc; attivazione di progetti tra scuole consorziate; iniziative di formazione per i docenti; 2

3 organizzazione di corsi di alfabetizzazione per i genitori stranieri; promozione di percorsi di educazione alla multiculturalità ISCRIZIONE Il momento dell iscrizione del proprio figlio alla scuola è probabilmente, per la famiglia straniera, il primo incontro col sistema educativo italiano Momento molto importante: 1 per la scuola perché permette di raccogliere informazioni sul neo iscritto; 2 per la famiglia che ha bisogno di avere tutte le indicazioni necessarie per orientarsi nella nuova situazione La scuola pertanto predispone sia per la scuola dell infanzia, per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo grado un Kit nella lingua di origine contenente: moduli iscrizione in più lingue consegnati da un incaricato di segreteria che fornisca anche le prime indicazioni/chiarimenti riguardanti i plessi scolastici l orario il calendario scolastico i servizi mensa e trasporto l opzione dell IRC ed eventuale scelte dell attività alternativa il sistema scolastico italiano i curricola di studio questionario bilingue che consenta di raccogliere informazioni sull alunno e la famiglia vademecum in lingua d origine con indicazioni sui plessi, l organizzazione, gli orari, le regole, mensa, trasporto, rapporto famiglia-scuola e materiale scolastico L Istituzione Scolastica si impegna a provvedere e ad esporre nelle bacheche delle scuole gli avvisi in lingua ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE/SEZIONE Il dirigente scolastico assegna l'alunno alla classe/sezione seguendo le indicazioni del DRP 31/08/ 99 n 394 I minori stranieri soggetti all obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all età anagrafica, salvo che venga deliberata l iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto: 3

4 a) dell ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell alunno, che può determinare l iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all età anagrafica; b) del corso di studi eventualmente seguito dall alunno nel Paese di provenienza; c) del titolo di studio eventualmente posseduto dall alunno L accertamento di competenze, abilità e livelli di competenza verrà effettuato dalle insegnanti di modulo secondo le modalità indicate dal progetto di prima accoglienza in allegato Sono da ricercare le condizioni per una distribuzione equilibrata tra plessi e classi/sezioni dello stesso plesso previa consultazione della referente di commissione di plesso/sezione Per la scuola dell'infanzia l'inserimento nella sezione è effettuato dal gruppo docente fatti salvi i criteri del numero delle presenze, delle etnie, della situazione generale della sezione PRIMA CONOSCENZA La prima conoscenza avviene tramite un incontro tra gli insegnanti di modulo o di sezione con i genitori alla presenza, se necessario, di un mediatore culturale In questa fase si raccolgono informazioni sulla storia personale e scolastica dell alunno, sulla situazione familiare, sugli interessi, sulle abilità, sulle competenze possedute L INSERIMENTO NELLA CLASSE / SEZIONE Mappatura della situazione delle singole classi/sezioni dei plessi secondo i seguenti criteri: 1 Numero alunni complessivi; 2 Numero alunni stranieri (considerando anche l etnia); 3 Presenza alunni con Handicap; 4 Presenza di alunni con difficoltà di apprendimento Obiettivi: 1 fornire al bambino straniero gli strumenti linguistici che gli possono permettere di partecipare ad alcune attività comuni della classe; 2 sviluppare l italiano utile sia alla scolarizzazione che alla socializzazione in generale Suggerimenti metodologici: 4

5 piccolo gruppo dei pari per favorire la socializzazione e sostenere l approccio linguistico, non dimenticando di dare legittimità e prestigio alla lingua d origine nella scuola; attività di laboratorio e ludica, gioco simbolico e tutoraggio ; lettura ad alta voce, conti di canzoni, ripetizione di filastrocche, nenie e poesie, racconto di fiabe di altri paesi scritte in lingua d origine e tradotte in italiano; coinvolgimento dei genitori per attività di laboratori linguistici COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO La scuola si impegna a promuovere contatti e collaborazione con gli enti territoriali: EELL ASL, CAG, Centro Giovanile 2000, Biblioteca Comunale, Cooperative, Fondazioni, Società Sportive, Scuola Civica di Musica per creare un continuum educativo al fine di promuovere la piena integrazione degli alunni stranieri nel più vasto contesto sociale COLLABORAZIONE COL MEDIATORE CULTURALE Il mediatore culturale è soltanto una delle risorse per la gestione positiva delle relazioni interculturali Per riuscire a trarre il maggior beneficio dalla ricca e delicata funzione del mediatore, bisogna innanzitutto riconoscergli un ruolo specifico e centrale nel processo educativo e comunicativo, progettare insieme a lui un intervento in un ottica di lavoro in equipe, valorizzandone la presenza Cosa fa il mediatore a scuola: nei confronti dei bambini immigrati il mediatore collabora con le insegnanti di modulo/sezione per: - sostenere la prima fase di accoglienza e di inserimento; - ricostruire la loro biografia ed il percorso scolastico pregresso; - esplicitare le regole scolastiche; - favorire la conoscenza di spazi, tempi e ritmi della scuola; nei confronti degli insegnanti e degli alunni italiani 5

6 - contribuisce a risolvere le difficoltà comunicative durante la prima fase di accoglienza e di inserimento con la famiglia immigrata e con l alunno neo - arrivato; - fornisce informazioni sulla storia del bambino; - presenta e racconta le altre culture; - traduce informazioni e comunicazioni della scuola nelle diverse lingue; nei confronti delle famiglie immigrate - Facilita i rapporti scuola famiglia PROGETTAZIONE In seguito al momento della prima accoglienza, l insegnante di classe si occuperà della progettazione di un percorso educativo didattico dopo la conoscenza della situazione iniziale dell alunno Tale progettazione prevedrà: 1 L organizzazione in: a screening iniziale sulle abilità e sulle competenze scolastiche b stesura del percorso di prima alfabetizzazione linguistica c adeguamento della programmazione della classe 2 Come obiettivi a individuare le abilità e il livello delle competenze in italiano L2 b individuare il percorso di prima alfabetizzazione c adottare metodologie appropriate VALUTAZIONE La valutazione consisterà nel monitoraggio dei processi di alfabetizzazione e di integrazione e risultati consolidati e attesi seguendo tre tipi di rilevazione: rilevazione iniziale, in itinere e nella fase finale delle competenze acquisite rilevazioni di osservazioni relative all integrazione rilevazione delle presenze, esigenze, risorse 6

7 PROGETTO PRIMA ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI NEO-ARRIVATI Verifica competenze pregresse Colloquio con i genitori Coinvolgimento attivo dei compagni Aiutarlo ad orientarsi nella nuova scuola e a decodificare quello che succede -conoscere ambienti (utilizzo, regole) -riconoscere persone e il loro ruolo -conoscere le regole esplicite ed implicite -comprendere il linguaggio non-verbale Aiutarlo ad esprimere i suoi bisogni primari e fondamentali insegnandoli parole-chiave Aiutarlo a comunicare e interagire con i pari e con gli adulti in situazioni diverse 7

8 Sono necessarie : PER LA SCUOLA DELL INFANZIA: - il periodo di inserimento deve avvenire possibilmente solo nella fascia oraria di compresenza, ove non è possibile verranno utilizzate ore aggiuntive secondo progetto a tema e la disponibilità economica d istituto; - collaborazione con i mediatori culturali PER LA SCUOLA PRIMARIA: - per esigenze di alfabetizzazione verranno effettuate dalle insegnanti del modulo, ore aggiuntive secondo progetto e la disponibilità economica d istituto; - collaborazione con i mediatori culturali PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO: - attivazione di un percorso settimanale di alfabetizzazione secondo progetto ed eventuale investimento economico- finanziario - collaborazione con i mediatori culturali 8