Orco Malvagio Scappa Altrove

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Orco Malvagio Scappa Altrove"

Transcript

1 Orco Malvagio Scappa Altrove C era una volta un paese che si chiamava Cocciopesto e in questo paese c era un castello e in questo castello c era un Orco ingordo così grasso ma così grasso che di Grassi come lui al mondo non ce n è. Questo Orco da molto tempo attirava le fanciulle del paese al suo castello a fargli le torte per soddisfare la sua ingordigia, ricambiandole con solo una piccola fetta di quelle torte. Le faceva vestire di verde, mettere delle calze bianche e chiedeva di togliere tutti i gioielli in loro possesso. Un giorno l Orco venne a sapere che anche nel paese di Manosvelta facevano le torte ma le donne che le fabbricavano si accontentavano solo delle briciole e questo all Orco parve molto conveniente! Un giorno, come ogni giorno al sorgere del sole, una di queste fanciulle attraversava il bosco per raggiungere il castello quella mattina però vide sotto ogni albero una fanciulla vestita di verde come lei, che al suo passaggio sorrideva un poco ma poi tornava a piangere tenendo protetta nel palmo della mano una piccola fetta di torta. La fanciulla, arrivata davanti alle porte del castello, provò ad aprire la prima che, con sorpresa, non si aprì, la seconda nemmeno, ma la terza si; entrò e si accorse che quell odore di, di calze bianche che sentiva tutte le mattine non c era più e che anche il profumo di torta era quasi svanito. Impaurita, percorse il lungo corridoio, si trovò nella grande sala ormai quasi vuota e trovò intorno al tavolo, 7 donne vestite di verde che la stavano aspettando davanti a ciò che restava di una torta che un tempo doveva esser stata molto grande, la invitarono a mangiare ma un attimo prima che ciò avvenisse, comparve il grasso Orco ingordo che sorridendo alzò le braccia e gridò: ho deciso, sono pronto! A questo segnale arrivarono di corsa piccoli orchi marroni, suoi complici, tutti ricurvi per il tempo passato a leccare le briciole di torta che cadevano dalla bocca dell Orco, arraffarono ciò che restava della torta e insieme a lui fuggirono verso il porto dove ad attenderli c era una grande barca. Le 8 fanciulle cominciarono a piangere e a piangere le lacrime scendendo sui loro vestiti li tinsero di rosso. Questo le riempì di coraggio! Corsero fuori dal castello e raggiunsero le altre nel bosco e quando si abbracciarono, anche i loro vestiti

2 divennero rossi e insieme cominciarono ad andare in giro per le strade, le piazze e le case, gridando a tutti: - State attenti, non credete agli Orchi, vi portano via la torta che basterebbe per tutti! Corriamo al porto che l Orco sta scappando! La gente del villaggio scese in strada e insieme alle donne raggiunsero il porto ma l Orco era già sulla barca lontano dalla riva. Per un attimo tutti si guardarono in silenzio poi qualcuno cominciò a soffiare sull acqua, poi un altro seguì il suo esempio e un altro ancora finche tutti insieme soffiarono così forte da formare una grande onda che sommerse la barca ingoiando per sempre l Orco e tutti i suoi complici. L Orco Grasso e la fanciulla smarrita (di Ala) C era una volta una fanciulla vestita di bianco. Un giorno era andata in un bosco a raccogliere legna. Girando e girando perde la strada di casa. A un certo punto incontra un misterioso vecchietto seduto su un tronco. La fanciulla si avvicina con paura e chiede: mi scusi mi può indicare la strada per andare a casa? Il vecchietto disse: - Poverina, dov è la tua casa non lo so, però qua vicino c è un castello dove vive l Orco Grasso che raccoglie le fanciulle smarrite e gli fa fare le torte, e dicono che lui da una fetta di torta a tutte. Ti interessa? - Sì, sì risponde la fanciulla. - Però stai attenta- continuò il vecchietto, - che questo Orco Grasso è molto avaro e ingordo e si dice che sta cercando un posto dove è possibile far fare le torte senza dare niente a nessuno. Tieni, prendi questa nocciolina, potrebbe servirti e ricorda di nasconderla da qualche parte prima di entrare nel castello. Vai per questo sentiero che ti ci condurrà dritta dritta. - La fanciulla si girò per guardare il sentiero e quando tornò a voltarsi per ringraziare, il vecchietto era scomparso. Arrivata al grandissimo castello, vide tantissime porte. Prova ad aprirne una ma non si apre, un'altra, niente da fare. Poi si ricordò del suggerimento del vecchietto di nascondere la nocciolina. Dopo averlo fatto ricomincia a cercare la porta giusta. Finalmente la trovò. Quando la aprì, si meravigliò dei tanti rumori che esistevano lì. Alla fanciulla sembrava di entrare in un carcere dove tutto era chiuso. Percorrendo un corridoio, seguendo il rumore, entrò in una stanza enorme dove c erano grandi macchine che sputavano torte, e ad ogni macchina era seduta una fanciulla vestita di verde.

3 Improvvisamente era spuntato un orchetto vestito di marrone che disse: - Benvenuta bella fanciulla! E dopo avergli messo un vestito verde continuò: - Adesso ti insegno a far partire le macchine così avrai anche tu la tua bella fetta di torta! La fanciulla era contentissima. Quando fu ora di prendere la fetta promessa, le fanciulle, che erano ben 347, si radunarono tutte intorno ad una bella e grande torta. Improvvisamente arrivò l Orco Grasso che disse: - Finalmente ho trovato il posto dove fanno le torte senza che io debba dare le fette a tutti! Quindi alzò le mani e gli orchetti spinsero i bottoni e le macchine cominciarono a risucchiare, calze, vestiti, tutto ciò che le fanciulle avevano addosso. E anche macchina dopo macchina cominciarono a sparire. La fanciulla allora pensò: adesso come facciamo? Era un inverno freddissimo, mentre fuori dal castello tutte raccoglievano la legna per scaldarsi alla fanciulla vennero in mente le parole del vecchietto. Cercò allora di aprire la noce ma non ci riuscì. Allora raccontò tutto alle sorelle che cominciarono a piangere e con le lacrime la noce si aprì e dalla noce uscirono un vestito rosso dopo l altro così che tutte vestirono di rosso. Adesso che avevano di nuovo i vestiti si sentivano più sicure così andarono a raccontare a tutto il mondo dell inganno dell Orco gridando: - State attenti, non credete agli Orchi, vi portano via la torta che basterebbe per tutti! La ragazza dal cappotto bianco (di Angela) Tanto tempo fa nel paese di Cocciopesto viveva una fanciulla dal cappotto bianco. Un giorno mentre cammina assorta nei suoi pensieri viene avvicinata da un vecchietto che le bisbiglia: Devi sapere che al di là del bosco c è un bellissimo castello dalle infinite porte dove vive un grosso orco Grasso, quest orco è goloso e molto ingordo per questo si fa preparate tante torte da fanciulle come te, e ogni fanciulla, per ricompensa, può assaggiare un pochino di queste torte che però devono essere TUTTE buonissime e perfette! Se riesci ha trovare la porta per entrare nel castello e preparare 5000 torte come quelle, anche tu potrai gustarne. Detto questo il vecchietto se ne va lasciando la ragazza incuriosita. L indomani mattina molto presto la ragazza attraversa il bosco e raggiunge il castello dalle infinite porte. Prova ad aprire la prima ma niente, la seconda neppure ma la terza si apre. Appena entra vede davanti a se un lungo corridoio, lo percorre e in fondo trova una grande macchina circolare, sopra alla quale si spostano basi di torte, che vengono farcite con crema e grandi manine meccaniche che le guarniscono con ogni tipo di leccornie, le torte finite vengono aspirate da grandi tubi e adagiate

4 perfettamente allineate su enormi scaffali. La fanciulla vede che dietro alla grande macchina si trova una ragazza dal cappotto verde che con mani abili e veloci aziona in sequenza interruttori e leve di varie forme e colori. Proseguendo nel suo cammino si trova davanti una scala a chiocciola, in cima alla scala sedute intorno a tavoli bianchi siedono tante ragazze anche loro vestite di verde e ognuna ha davanti a se un pezzettino di torta. La ragazza dal cappotto bianco decide allora di provare ad azionare la grande macchina: preme il pulsante giallo poi quello verde, alza la leva grande poi abbassa quella piccola e finalmente la sua prima torta! e poiché è perfetta e buonissima (perché tutte le torte DEVONO essere perfette e buonissime) viene allineata nello scaffale insieme alle altre, e le viene dato il vestito verde. Trascorsi 22 anni quella fanciulla è ancora lì a confezionare le torte e le fa sempre perfette e buonissime quando un giorno, il grosso orco Grasso con indosso cappotto e cappello come se dovesse partire, attraversa il lungo corridoio, sale alcuni gradini della scala e con un sorriso alza le braccia. A quel segnale uno squadrone di orchetti marroni premono il grande interruttore generale, e in quel momento tutto svanisce: le basi per le torte, la crema, le leccornie, il grembiule verde delle fanciulle, le torte sugli scaffali, e spariscono anche gli orchetti e il grosso orco Grasso. Da quel giorno tutto è fermo e il freddo e il gelo si sono impadroniti del castello. Per scaldarsi le ragazze accendono dei falò ma questo non impedisce alle lacrime di scendere dai loro visi. Poi, come per magia, le lacrime cadono nel fuoco e le fanciulle vengono vestite da un caldo cappotto rosso che subito le rinvigorisce. Adesso si possono vedere in giro per le strade, le piazze e le case queste ragazze dal cappotto rosso che gridano a tutti: - Attenzione ci portano via le torte, ci portano via le torte! State attenti, non credete agli Orchi, vi portano via la torta che basterebbe per tutti! Il filo rosso (di Eleonora) Tanti e tanti anni fa, nel villaggio di Cocciopesto, sorgeva un castello incantato, che nessuno però aveva mai visto. Su quel luogo si raccontavano storie e leggende paurose. Si diceva infatti che vi abitasse un essere potente e crudele. Un giorno Angelica, una giovane fanciulla del villaggio, sentì per caso due vecchi saggi che discutevano sulla macchina prodigiosa chiusa nel castello, che era in grado di creare dal nulla le torte ed i dolci più deliziosi del creato. Dissero anche che chiunque vi fosse entrato sarebbe stato colpito da un maleficio e non avrebbe più trovato la via del ritorno. Angelica, che era molto povera e molto coraggiosa, si disse che se una tale macchina esisteva davvero avrebbe potuto sfamare tutti i poveri del paese. L indomani mattina, quindi, prima del sorgere del sole, indossò il suo unico cappottino bianco e si mise in cammino. Prima di addentrarsi nel bosco si imbatté nuovamente nei due saggi, che le chiesero: Dove vai così di buon ora? Voglio trovare la macchina che fa le torte.

5 Vai pure risposero i saggi ma fai attenzione! e le fecero dono di un gomitolo di lana rossa dicendole di srotolarlo lungo il cammino per poter poi ritrovare la strada di casa. Angelica entrò nel bosco srotolando il filo rosso e, cammina cammina, verso mezzogiorno si accorse che il gomitolo era finito. Legò il capo ad un alberello e alzando lo sguardo si accorse di essere arrivata al castello, che aveva tantissime porte tutte uguali. Si avvicinò alla prima, ma era chiusa. Così anche la seconda. E via via tutte le porte della prima facciata. Svoltato l angolo, Angelica si trovò di fronte ad un orco grosso e grasso, che mentre sgranocchiava un torrone, tenendo un bignè in una mano ed un cannolo nell altra, urlava e sbraitava contro il castello perché non riusciva più a passare dalla porta. Dalla cima del castello una schiera di orchetti continuava a gettargli dolci e leccornie di ogni tipo. E mentre l orco li trangugiava, diventava sempre più grosso e sempre più arrabbiato. A quella vista, Angelica si spaventò moltissimo. Afferrò la maniglia della porta più vicina, e quella finalmente si aprì. Entrata nel castello, si ritrovò in un lungo corridoio, al termine del quale c era una grande stanza dove un enorme macchina ruotava, aspirava e soffiava con rumore assordante. Da lunghi tubi, che correvano lungo il soffitto, uscivano incessantemente fragole, canditi, panna e meringhe rosa. Alcuni orchetti, indossando un camice marrone e stivaloni di gomma, confezionavano ed impacchettavano torte a più strati. Una volta ultimate, gli orchetti le trasportavano fuori dalla stanza arrampicandosi su per un ampia scala a chiocciola. Salgono sul tetto del castello per gettarle all orco indovinò Angelica. Girò attorno alla macchina con circospezione, tentando di non farsi scorgere. Sull altro lato vide 346 donne, tutte vestite di verde, che ridendo e scherzando prendevano posto attorno ad un grande tavolo. Parevano molto eccitate e non degnavano Angelica di uno sguardo. La ragazza, sopraffatta da tante emozioni, cominciò a piangere. Allora una delle più anziane le si avvicinò: Non piangere cara. Sei fortunata ad essere arrivata qui. C è tanta miseria fuori. le disse porgendole un cappottino verde Tieni, indossalo e diventerai una di noi. Questo castello appartiene ad un grosso orco, che mangia tutte le torte prodotte dalla grande macchina magica. Ci tiene qui perché noi siamo indispensabili. Sono i nostri sogni, la nostra allegria, i nostri pensieri positivi che alimentano la macchina. Finché noi saremo qui l orco potrà soddisfare la sua ingordigia. In cambio, un giorno al mese, il 27, come oggi, ci porta una torta tutta per noi. E un giorno di festa. Vieni, accomodati. Sentirai che delizia!!!. Angelica era ancora un po titubante, ma la fame era talmente tanta che si cambiò il cappottino e si unì alle nuove amiche. In quel mentre, quattro orchetti appoggiarono una torta profumata sul grande tavolo. Le ragazze si guardarono l un l altra con occhi sognanti. Angelica si avvicinò, con gli occhi spalancati e l acquolina in bocca. Allungò il dito verso la torta, ma proprio quando stava per toccarla dietro agli alti finestroni apparve il faccione dell orco, che sorridendo beffardo alzò le braccia. A quell ordine, gli orchetti cominciarono a

6 spingere dei grossi bottoni e la macchina, con un rantolio metallico, invertì il processo cominciando ad aspirare la torta, il tavolo, le meringhe. Aspirava tutto, perfino le briciole. Le ragazze si avventarono contro la macchina per fermarla, ma questa aspirò persino i loro cappottini verdi, lasciandole nude e spaventate. L orco le osservava ridendo e disse: Non mi servite più. Vado in un altro castello, che abbia porte molto ma molto più grandi per continuare a mangiare tutto ciò che voglio. Quando ormai non era rimasto più nulla, l orco, gli orchetti e la macchina scomparvero. Il silenzio e la desolazione scesero sulle donne, ed un freddo gelido penetrò nel castello. Le fanciulle, impaurite, uscirono sotto la neve e trovarono due sentieri. Non sapendo quale sentiero imboccare si divisero in due squadroni, scegliendo la strada per alzata di mano. Il gruppo più folto, forte del gran numero, si incamminò senza esitazioni. La fanciulla, invece, scelse il sentiero a sinistra e si avviò con le sue amiche. Camminarono nel bosco per ore, giorni, settimane. Ma alla fine si ritrovarono al punto di partenza. E dalla radura in mezzo al bosco sentivano i pianti ed i lamenti del secondo squadrone, ormai condannato a vagare nel bosco per l eternità. Allora Angelica si ricordò della maledizione e del filo rosso che le avevano donato i vecchi saggi. Radunò le altre e disse: Coraggio amiche. E giunto il momento di tornare a Cocciopesto e mettere in guardia tutti gli abitanti del paese. Questo filo rosso ci guiderà. Mano a mano che raccoglievano il filo di lana, questo si tesseva da sé in gonne e giacche, che venivano indossati dalle ragazze. Quando giunsero al limitare del bosco, tutte le fanciulle avevano ricevuto il proprio abito rosso. Da quel giorno le donne continuarono ad andare in giro per le piazze, le strade e le case di Cocciopesto e di tutti i paesi vicini e lontani gridando: State attenti! Vi stanno portando via tutte le torte! Vi stanno rubando le torte che potevano invece sfamare tutti quanti! Molti secoli sono ormai passati. Si narra che le parole delle ragazze scatenarono l ira funesta degli abitanti di tutti i paesi visitati, i quali cominciarono a dare la caccia agli orchi. L ira si placò solo quando tutti gli orchi furono sterminati. Purtroppo però, sebbene noi non ce ne accorgiamo, alcuni di essi riuscirono a sopravvivere, e vivono ancora tra noi travistiti da persone per bene e importanti, mentre tramano nell ombra per appagare la loro bramosia di potere. Ecco perché ancora oggi ogni tanto vediamo nelle strade, nelle piazze e nelle case delle fanciulle vestite di rosso. Se avete la fortuna di incontrarle, non voltatevi dall altra parte ma ascoltatele. Le sentirete cantare: Oilì oilì oilì oilà L orco grasso partirà Con tutte le nostre torte Con tutte le nostre torte Oilì oilì oilì oilà

7 Altrove se ne andrà E chi non se ne accorge A pancia vuota resterà Oilì oilì oilì oilà Se insieme si lotterà Di grassi come questi Di grassi come questi Oilì oilì oilì oilà Se insieme si lotterà Di grassi così grossi Mai più ce ne sarà Bruttina fiaba letteraria alla Andersen un po fuori posto (di Sabrina) C'era una volta una casa piccolina, e dentro la casa piccolina una gentile fanciulla dai lisci capelli neri, intenta, in mezzo a pentole e tegami, a preparare intingoli, pietanze, dolci, biscotti per parenti e abitanti delle piccole case vicino alla sua. Spesso si fermava davanti alle finestrelle e guardava fuori e con lo sguardo cercava di oltrepassare il bosco e anche con la fantasia. Aspettava, aspettava che arrivasse, che arrivasse qualcosa di nuovo, qualcosa di più. Era felice, ma aveva il desiderio di qualcosa di più. Ma questo di più non arrivava, allora decise di incamminarsi e di cercare lei stessa. Partì per il mercato del paese vicino, Cocciopesto. E quando arrivò, quanta gente che vide, che confusione, non era abituata. Si sentì battere alla spalla: un vecchietto, di cui non ebbe timore, con occhi vivi e le guance rubizze, le sussurrò che il castello che scorgeva all'orizzonte sulla collina poteva essere ciò che cercava. La fanciulla lo ringraziò, ma tornò a casa sua. Stanca, si coricò, e durante la notte un sogno la condusse in un luogo strano, nebbioso, forse una palude per la quale attrezzarsi con stivali alti da pescatore. La mattina, al risveglio, anche se turbata dal sogno, decise di andare al castello, e indossato il suo cappotto bianco si incamminò. Se lo trovò davanti, alto, maestoso, il castello, ma non sapeva come entrarci! Vi girò attorno, e scorse delle porte, tante porte, 'ma qual è quella giusta?' si chiese. Ne provò una, ma era chiusa, un'altra, anche quella chiusa, tirò la maniglia della 3ª porta e si aperse. Una luce forte la inondò, veniva dalle potenti lampade dell'alto soffitto, un lungo corridoio si stendeva davanti a lei, cominciò a percorrerlo, seguì dei rumori ripetuti, cercò di riconoscere l'odore dolciastro che avvertiva, vide vapori fluttuare come quelli del sogno. Si guardò alle spalle, voleva tornare indietro, qui non c'erano finestrelle da cui

8 sbirciare e fantasticare. Si sentì in prigione. Stava per tornare sui suoi passi quando... notò delle figure verdi muoversi velocemente, erano fanciulle come lei, che tra vapori di pentoloni sul fuoco, versavano, mescolavano, assaggiavano. Alcune di loro si diressero in fondo al corridoio, e lei, indugiando le seguì: una cosa enorme stava lì in mezzo e tante di loro attorno indaffarate a versare bianca panna sul soffice pan di spagna a strati, a stendere crema chantilly gialla come il sole, a disporre bottoni di meringa, altre decoravano con ciuffi di cioccolato fuso, e da alcuni tubi in alto cadevano canditi, ciliegine, fragole, granelle di zucchero, fiori di marzapane. Accortesi della sua presenza, le fanciulle la guardarono, mettendola un poco in imbarazzo, e la invitarono sorridenti a completare, anche lei, la decorazione con candeline rosa di quella che stava prendendo la forma di una grande ricca colorata torta. In quel momento il suo cappottino bianco diventò verde come il loro abito. La torta, una volta completata, mentre la stavano ammirando con soddisfazione, venne sollevata da terra e portata via per il golosissimo grosso orco grasso proprietario del castello, da suoi aiutanti orchetti. Alle preparatrici, non rimasero che le briciole, i riccioli di panna fuoriusciti nei quali rotolarsi, le creme rimaste sui fondi dei tegami da raschiare e di quelle poche dolcezze erano contente e si nutrivano. Alla fanciulla dai lisci capelli neri col tempo piacque star lì e collaborando alla preparazione delle magnifiche torte per l'orco, smise di rimpiangere casa sua e le finestrelle. Ma un giorno, circa 22 anni dopo, i tubi anziché gettare canditi come sempre, si misero a risucchiare le torte, ma anche le pentole, i cucchiai, i setacci dello zucchero e della farina, le teglie, gli stampi per le meringhe. Le fanciulle incredule ben presto vennero a sapere la verità: l'ingordo grosso orco grasso, mai sazio, oltre alle torte, voleva tutto, le briciole, i riccioli di panna, i fondi delle pentole, e trovato un castello lontano, con cuoche a cui non piacevano i dolci, decise di trasferircisi. Disperate tentarono di bloccare i tubi, ma quelli risucchiarono anche i loro abiti verdi, fino al punto che rimasero nude. Una di loro, di nome Ala, prontamente, spiccò il volo e staccò quei tendaggi rossi, da dietro i quali l'orco spesso, senza essere visto spiava le fanciulle e i preparativi. E cosa ne fece? In una notte con i tendaggi cucì degli splendidi vestiti giacca e gonna, per quelle poche che non erano scappate lusingate o impaurite dall'orco. Formarono tutte insieme un unico blocco compatto rosso: le rosse brigate. Le brigate scesero in paese e non si arresero. E ancora oggi, si spostano in piazze, case, strade e raccontano, e mettono all'erta: Attenti agli orchi ingordi, vogliono tutto per sé! e a loro si uniscono altri, come il vecchietto del mercato che adesso sa, e aumentano e non si fermano. (parte quanto mai censurabile ) Le rosse brigate. Si appostarono davanti al castello, all'ombra di un gazebo, e, unite in blocco fino ad assumere le fattezze di un'enorme ciliegia maraschina, tentarono di impedire l'uscita dei fornelli e dei pentoloni più ingombranti per mano degli aiutanti proni all'orco. E ancora, si trasformarono in un rivolo di sciroppo all'amarena, che scorse giù per la

9 collina fino al mercato per far sapere a tutti cosa stava succedendo al castello. Si unirono a loro altri e il rivolo si trasformò in fiume che ravvivò il mercato. E anche il vecchietto incontrato dalla fanciulla anni prima si unì per raccontare la storia delle fanciulle affinché essa non diventasse la storia di tutti. Olì olà (di Chiara) C'era una volta un paese che si chiamava Cocciopesto. In questo paese c'era un castello. In questo castello viveva un orco grasso e ingordo, che si nutriva di torte ripiene di ogni ben di dio e decorate con pistacchi e ciliegine. L'orco aveva attirato nel suo castello tutte le fanciulle del paese. Vestite di verde, confezionavano torte per ore ed ore, ricevendo, come compenso una sola ciliegina al giorno. L'orco non era mai sazio, era diventato talmente grasso che faticava ad attraversare le porte del suo castello, ma la cosa che più lo infastidiva era il fatto di doversi privare ogni giorno di 346 ciliegine, tante quante erano le fanciulle al suo servizio; perciò meditava di trasferirsi nel paese di Altrove dove gli avrebbero fatto torte ancora più grandi, in cambio di un nocciolino di ciliegia al giorno. Nel paese di Cocciopesto viveva una bimbetta di nome Tommasina, che vestiva sempre di rosso e aveva la strana abitudine di cambiare, a modo suo, le parole delle più famose canzoni popolari. Un giorno, Tommasina, che era assai curiosa, arrivò di fronte alle porte del castello. Tentò di aprire la prima, ma non ci riuscì; tentò con la seconda, nemmeno, ma la terza si aprì su un lungo corridoio. Tommasina lo percorse ed entrò nella grande sala dove le fanciulle, con gesti meccanici, preparavano le torte, che venivano velocemente portate via da piccoli orchi in tuta marrone. Questi scomparivano in una piccola porta in fondo alla sala. Tommasina li seguì e scoprì che le torte venivano caricate su un enorme carro su cui sedeva il grasso orco ingordo. Quando anche l'ultima torta fu caricata, gli orchetti salirono sul carro, che, trainato da dodici cavalli, si diresse velocemente al porto, dove era attraccata una grande barca. Tommasina ritornò immediatamente nella grande sala e gridò e scosse le fanciulle, che come prese da un incantesimo continuavano meccanicamente a mescolare ingredienti ormai inesistenti. Disperata, cominciò a intonare un canto: "Olì olì olì olà / l'orco grasso partirà / con tutte le nostre torte / con tutte le nostre torte. Olì olì olì olà / altrove se ne andrà / e chi non se ne accorge / a pancia vuota resterà." A quel canto le fanciulle si riscossero e, resesi conto della loro condizione, si disperarono e cominciarono a piangere, ma Tommasina le rincuorò e le spronò a seguirla al porto gridando alla gente, al loro passaggio, "Attenti, non credete agli orchi, che vi portano via le torte!" Giunsero al porto dove si erano radunati tutti gli abitanti del paese, ma l'orco grasso si era già imbarcato con i suoi orchetti. Allora Tommasina e le fanciulle intonarono un canto a cui ben presto si unirono tutti: "Fischia il vento / urla la bufera / un'onda enorme ora si alzerà / l'orco grasso e tutti i suoi compari / dentro il mare presto ingoierà." A quel punto un'onda enorme si sollevò e in breve fece colare a picco la barca con il grasso orco ingordo e tutti i suoi

10 aiutanti. Tutti si abbracciarono felici e insieme si allontanarono cantando: "Olì olà olì olà / se insieme si lotterà / di Grassi come questi / di Grassi come questi / Olì olì olì olà / se insieme si lotterà / di Grassi come questi / mai più ce ne sarà." Fiaba (di Federica) Si narra di un tempo in cui, in un castello lontano lontano, delle fanciulle cucinavano torte senza sosta per saziare la golosità di un grosso Orco Grasso, tanto grasso da non passare più dalle porte! La sua ingordigia era senza limiti: ordinava alle fanciulle di sfornare sempre più dolci, e come compenso dava loro ogni giorno la fetta di una grande torta. Le ragazze provenivano tutte dal vicino villaggio di Cocciopesto, ma ormai gli abitanti si erano dimenticati di loro. Solo una giovane ragazza, tanto curiosa quanto povera, domandava sempre cosa succedeva nel castello dal quale usciva quel profumo così dolce, senza mai ricevere risposta. Un giorno la ragazza curiosa e affamata, si avviò al castello: attraversò il bosco e si trovò davanti a un grande muro con cento porte. Mentre cercava di aprire una delle porte, sentì la voce di un vecchio che la chiamava: "Ragazza! Sei proprio sicura di voler entrare?" "Certo!" rispose lei: " Ho fatto tanta strada e ho pure tanta fame, forse al di là di questo muro troverò qualcosa da mangiare!" "Bene" disse il vecchio: "Allora prendi questo pezzo di legno, vedrai che ti sarà utile, non dimenticarlo!". E scomparve. Finalmente riuscì ad aprire una delle porte, e si trovò davanti a un lungo corridoio, e cammina cammina arriva davanti ad un portone, con fatica lo apre ed ecco un grande salone con centinaia di fanciulle vestite di verde intente a cucinare, guarnire, decorare, la grande torta. Le ragazze la guardano e le sorridono. Subito una squadra di orchetti si dirige verso la nuova arrivata, le fanno indossare un cappotto verde e la invitano a sedersi per farcire con panna montata le torte. Trascorsero molti anni da quel giorno e tutto sembrava andare per il meglio quando un giorno l'orco Grasso venne a sapere che nel lontano paese di Brisè, dagli alberi si potevano raccogliere dolci di ogni specie e dai sapori inimmaginabili. L'Orco voleva assolutamente andare a Brisè ma siccome era così grasso che non poteva muoversi, aveva bisogno di un incantesimo; chiese quindi aiuto al suo vecchio compagno di malefatte, il Mago Cifrato che lo accontentò. L orco, che nessuno aveva mai visto, comparve in cima allo scalone con cappotto beige e cappello. Attorniato dai suoi fedeli orchetti, alzò le braccia, sorrise e Puff!

11 Scomparve nel nulla tutto ciò che c'era nel salone. Si fece buio e un vento gelido risucchiava le fanciulle. Istintivamente si unirono formando un corpo unico e corsero verso il punto più nascosto della sala. Tutto si coperse di uno spesso strato di ghiaccio. Dal viso delle fanciulle scesero lacrime e lacrime che pian piano sciolsero il ghiaccio e le liberarono dall incantesimo. La ragazza si ricordò del pezzo di legno che le aveva donato il vecchio e corse a recuperarlo. Quando lo mostrò alle altre, tutte si ricordarono di averne ricevuto uno, appena giunte al castello. Solo con il calore del loro respiro, i pezzi di legno presero fuoco, e come per magia tutti i loro cappotti diventarono rossi. Rinate, uscirono dal castello e andarono per vie, piazze e case avvisando tutti: " Attenti che portano via le torte!!" Al lavoro, fanciulle! Le 347 fanciulle (di Valentina) Ci fu un tempo in cui il paese di Cocciopesto era abitato principalmente da ragazze. Queste fanciulle vivevano in piccole casette, molto graziose, molto pulite, ma molto povere. Un giorno come per magia, videro che in cima alla collina, era sorto un meraviglioso castello; da sole o a piccoli gruppi, si avvicinarono al castello, era enorme, con cento porte. Era abitato da alcuni piccoli uomini vestiti di marrone, i quali dissero loro che, per entrare bisognava essere molto brave a saper fare qualcosa. Dovete sapere che le fanciulle di Cocciopesto erano conosciute in tutta la regione per la loro bravura nel fare le torte. Di questa abilità lo vennero a sapere anche gli uomini marroni. Così iniziarono a visitare il castello ogni giorno; all entrata veniva dato loro un bellissimo abito bianco e un prezioso braccialetto, su cui era inciso un numero. Sembravano principesse. Per molti anni frequentarono il castello, sfornando insieme fino a 5000 torte al giorno. Una volta al mese facevano una grande festa, dove mangiavano le loro buonissime torte, 347 buonissime torte. Ma tutte le altre torte, che loro riuscivano a fare in un mese, chi le mangiava? Le mangiava il re del castello. Nessuno l aveva mai visto e sapete perché? Perché a forza di mangiare era diventato così grasso, ma così grasso, che non passava più dalle porte. Era in verità un orco un grassissimo orco; ma era anche un orco cattivo. Sempre più voleva mangiare, le fanciulle riuscivano ad impastare una torta ogni sei secondi, ma a lui non bastava. Le fanciulle riuscivano a decorare una torta ogni sei secondi, ma a lui non bastava. Le fanciulle riuscivano a fare torte a questa velocità anche per sei ore al giorno, ma a lui non bastava. Era venuto a sapere di un paese vicino, chiamato Manosvelta, dove le persone facevano le torte così velocemente, ma così velocemente; che una fanciulla lì riusciva a farne una ogni tre secondi. Così un giorno il re-orco apparve in un

12 immenso cappotto color cammello, così grande che avrebbe potuto ricoprire tutte le fanciulle se avesse voluto. Ma egli non voleva. Alzò le mani come per abbracciarle tutte, ma non era un abbraccio caldo, tutte iniziarono a sentire freddo, i piccoli uomini marroni infatti sfilavano loro il meraviglioso abito bianco e anche il prezioso braccialetto con il numero. Rimasero tutte nude. Sulle guance iniziarono a scendere lacrime. Alcune ebbero fame, ma non c erano più le torte pronte, non c erano più le torte nei forni, non c erano più nemmeno i forni; non c erano più le torte impastate, non c erano più neppure gli ingredienti per fare le torte. Avevano portato via tutto. Come per magia scomparvero i tavoli, le sedie, i muri, le porte. Sembrava che l orco avesse mangiato tutto. Qualcuna provò a dire che se si fossero unite, forse avrebbero potuto fare qualcosa. Molte tornarono alle loro case, rimasero in poche davanti a quello che rimaneva del castello, scaldandosi davanti al fuoco. Non potevano più neanche fare le torte a casa loro perché l orco scappando si era portato via anche tutto lo zucchero, la farina, le uova, il burro. Continuarono a parlare, davanti al fuoco e il fuoco le aiutò. Parlarono a lungo finché decisero di partire e andare per tutti i paesi del regno ad avvertire di stare attenti, perché se non si sta attenti, ti portano via le torte. ATTENTI, CHE PORTANO VIA LE TORTE. Fiabe prodotte nel laboratorio Storie fatte in casa. La fiaba come racconto condotto da Magda Siti e Stefano Vercelli, alla Casa del Teatro gennaio 2011, per progetto Al lavoro! continuano le azioni a sostegno di un diritto, seconda azione, che comprendeva anche lo spettacolo Amnesie di Stefano Vercelli. La prima fiaba è quella che veniva poi raccontata nelle case, in appendice allo spettacolo.

Il principe Biancorso

Il principe Biancorso Il principe Biancorso C era una volta un re che aveva tre figlie. Un giorno, stando alla finestra con la maggiore a guardare nel cortile del castello, vide entrare di corsa un grosso orso che rugliava

Dettagli

Claudio Bencivenga IL PINGUINO

Claudio Bencivenga IL PINGUINO Claudio Bencivenga IL PINGUINO 1 by Claudio Bencivenga tutti i diritti riservati 2 a mia Madre che mi raccontò la storia del pignuino Nino a Barbara che mi aiuta sempre in tutto 3 4 1. IL PINGUINO C era

Dettagli

C era una volta. la Coniglietta Carotina

C era una volta. la Coniglietta Carotina C era una volta la Coniglietta Carotina Storia elaborata dalle Classi Seconde delle scuole: B. Gigli Le Grazie e San Vito La Coniglietta Carotina è bella, simpatica; sorride sempre. E tutta celestina sul

Dettagli

LABORATORIO SUI COLORI INSIEME A BETTY E MORENA

LABORATORIO SUI COLORI INSIEME A BETTY E MORENA OTTOBRE-NOVEMBRE 2009 LABORATORIO SUI COLORI INSIEME A BETTY E MORENA CAMPO DI ESPERIENZA PRIVILEGIATO: LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE OBIETTIVI Scoprire i colori derivati:(come nascono, le gradazioni,

Dettagli

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Traccia: Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Per la preghiera: vedi in allegato. Sviluppo dell

Dettagli

Lasciatevi incantare

Lasciatevi incantare Lasciatevi incantare Rita Pecorari LASCIATEVI INCANTARE favole www.booksprintedizioni.it Copyright 2013 Rita Pecorari Tutti i diritti riservati Tanto tempo fa, io ero ancora una bambina, c era una persona

Dettagli

Maggio 2014 San Vito. Laboratorio di narrazione con mamme straniere e italiane

Maggio 2014 San Vito. Laboratorio di narrazione con mamme straniere e italiane Maggio 2014 San Vito Laboratorio di narrazione con mamme straniere e italiane PRIMO INCONTRO In cerchio. Presentazione dell attività e delle regole Presentazione (sedute in cerchio). Mi chiamo.la favola/fiaba

Dettagli

Amore in Paradiso. Capitolo I

Amore in Paradiso. Capitolo I 4 Amore in Paradiso Capitolo I Paradiso. Ufficio dei desideri. Tanti angeli vanno e vengono nella stanza. Arriva un fax. Lo ha mandato qualcuno dalla Terra, un uomo. Quando gli uomini vogliono qualcosa,

Dettagli

FAVOLA LA STORIA DI ERRORE

FAVOLA LA STORIA DI ERRORE FAVOLA LA STORIA DI ERRORE C era una volta una bella famiglia che abitava in una bella città e viveva in una bella casa. Avevano tre figli, tutti belli, avevano belle auto e un bel giardino, ben curato,

Dettagli

La strada che non andava in nessun posto

La strada che non andava in nessun posto La strada che non andava in nessun posto All uscita del paese si dividevano tre strade: una andava verso il mare, la seconda verso la città e la terza non andava in nessun posto. Martino lo sapeva perché

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

In quel momento i raggi del sole tornarono a risplendere nel villaggio e anche sui volti di tutti gli abitanti che da quel giorno capirono di

In quel momento i raggi del sole tornarono a risplendere nel villaggio e anche sui volti di tutti gli abitanti che da quel giorno capirono di C era una volta, al di là del grande faggio, un piccolo villaggio, qui gli abitanti vivevano felici; amavano coltivare ed avevano rispetto per il Sole che donava ogni giorno calore e luce ed anche per

Dettagli

Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il

Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il padre. La bambina viveva con sua madre, Maria, in via

Dettagli

Il mistero del Natale dimenticato. Scuola dell infanzia di Boschi Sant Anna

Il mistero del Natale dimenticato. Scuola dell infanzia di Boschi Sant Anna Il mistero del Natale dimenticato Scuola dell infanzia di Boschi Sant Anna MILLE FIOCCHI BIANCHI Quell anno faceva tanto freddo e a Paesello ognuno se ne stava rintanato al calduccio nella sua casetta.

Dettagli

LA DISTRUZIONE DEL BALLO

LA DISTRUZIONE DEL BALLO LA DISTRUZIONE DEL BALLO Un bel giorno una ballerina era a casa a guardare la TV quando, all improvviso,suonò il campanello. Andò ad aprire era un uomo che non aveva mai visto il quale disse: Smetti di

Dettagli

Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1)

Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1) Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1) Cos è il virtu@le? Un giorno entrai di fretta e molto affamato in un ristorante. Scelsi un tavolo lontano da tutti,

Dettagli

Auguri mamma! Festa della mamma 2014

Auguri mamma! Festa della mamma 2014 Festa della mamma 2014 Quest anno dedichiamo alla mamma un intero libro. Si tratta de L abbraccio di David Grossman, splendido nell edizione Mondadori illustrata da Michal Rovner. Il nostro libro si presenterà

Dettagli

L albero di cachi padre e figli

L albero di cachi padre e figli L albero di cachi padre e figli 1 Da qualche parte a Nagasaki vi era un bell albero di cachi che faceva frutti buonissimi. Per quest albero il maggior piacere era vedere i bambini felici. Era il 9 agosto

Dettagli

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi

Dettagli

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO?

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO? COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO? 1 Ehi, ti e mai capitato di assistere o essere coinvolto in situazioni di prepotenza?... lo sai cos e il bullismo? Prova a leggere queste pagine. Ti potranno essere utili.

Dettagli

PROGETTO DI MATEMATICA GRUPPO ANNI 3

PROGETTO DI MATEMATICA GRUPPO ANNI 3 SCUOLA DELL INFANZIA ANDERSEN SPINEA 1 CIRCOLO ANNO SC. 2003-2004 PROGETTO DI MATEMATICA GRUPPO ANNI 3 Ins. Aiolfi Anna Cognolato Grazia novembre 2003 Documentazione a cura di Aiolfi Anna Promuovere e

Dettagli

IL PIRATA BUCAGNACCIO

IL PIRATA BUCAGNACCIO SCUOLA DELL INFANZIA DI MELEDO ANIMAZIONE MUSICA-LETTURA BAMBINI-GENITORI IL PIRATA BUCAGNACCIO da Storie in un fiato di R.Piumini ENTRARE NEL CLIMA L insegnante consegna delle bacchettine con frange azzurre

Dettagli

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione -

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione - PROVA DI ITALIANO DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione - Molti anni fa vivevo con la mia famiglia in un paese di montagna. Mio padre faceva il medico, ma guadagnava poco perché i suoi malati erano poveri

Dettagli

CIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA COMINCIA CON

CIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA COMINCIA CON NON SONO TANTO BELLA. HO UN NASO LUNGO E BITORZOLUTO, MA SONO TANTO, TANTO BUONA. CIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA

Dettagli

ADE CERCA MOGLIE. Completa. Rispondi

ADE CERCA MOGLIE. Completa. Rispondi IL DIO ADE Il dio Ade è fratello del dio Zeus. Ade è il re dei morti. Per gli antichi greci, dopo la morte, gli uomini vanno negli Inferi. Gli Inferi sono un luogo buio e triste che si trova sotto terra.

Dettagli

Sean e le na Storia per la Buona Notte Scarpe Luccicose

Sean e le na Storia per la Buona Notte Scarpe Luccicose Sean e le Una Storia per la Buona Notte Scarpe Luccicose da Drynites Sean e le Scarpe Luccicose Sean era così timido che quando arrivava il postino a consegnargli una lettera, era troppo timido per salutare.

Dettagli

- Siamo lontani - Andremo lontano. - Lontani - Nessuno ci avvicina

- Siamo lontani - Andremo lontano. - Lontani - Nessuno ci avvicina Voce fuori campo: Nell ora presente,noi siamo forse alla vigilia del giorno nel quale l Austri si butterà sulla Serbia e dall ora l Austria e la Germania gettandosi sui serbi e sui russi è l Europa in

Dettagli

PIANO DI EVACUAZIONE CLASSI PRIME PLESSO DUCA D AOSTA A.S.2009/2010

PIANO DI EVACUAZIONE CLASSI PRIME PLESSO DUCA D AOSTA A.S.2009/2010 PIANO DI EVACUAZIONE CLASSI PRIME PLESSO DUCA D AOSTA A.S.2009/2010 PREMESSA Abituare i bambini già da piccoli, seppur attraverso il gioco, a tenere poche ma essenziali norme comportamentali in caso di

Dettagli

LE NOSTRE CANZONI DI NATALE

LE NOSTRE CANZONI DI NATALE CANZONE: LE NOSTRE CANZONI DI NATALE VIENI BAMBINO TRA I BAMBINI Quando la notte è buia E buio è anche il giorno, non credi che il domani potrà mai fare ritorno. Quando la notte è fredda C è il gelo nel

Dettagli

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale Ins: nel laboratorio del Libro avevamo detto che qui, nel laboratorio multimediale, avremmo cercato qualcosa

Dettagli

IL COLORE DELL ACQUA. Che cosa vuol dire trasparente? IL SAPORE DELL ACQUA I bambini dicono

IL COLORE DELL ACQUA. Che cosa vuol dire trasparente? IL SAPORE DELL ACQUA I bambini dicono Scuola dell infanzia di Legoli la casa sull albero Ins. Giorgi Michela- Sartini Antonella Parte prima IL SAPORE DELL ACQUA I bambini dicono L acqua del mare è salata perché c è il sale Si sente bene che

Dettagli

SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE...

SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE... SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE... Una volta si fece la festa degli alberi nel bosco e io e una bimba, che non lo sapevo chi era, giocavamo con gli alberi

Dettagli

LA PRIMA A SI ESERCITA A SCRIVERE FIABE Aiutata dalla maestra Laura

LA PRIMA A SI ESERCITA A SCRIVERE FIABE Aiutata dalla maestra Laura LA PRIMA A SI ESERCITA A SCRIVERE FIABE Aiutata dalla maestra Laura DESCRIVIAMO UN MOSTRO Tratto dai nostri disegni con l aiuto di domande guida LAVORO DI GIULIO IL MOSTRO DI CUI VI PARLO E UN MOSTRO BUONO.

Dettagli

Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali

Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali Autore: Fabio Bocci Insegnamento di Pedagogia Speciale, Università degli Studi Roma Tre 1. Quando l insegnante parla alla classe, di solito io :

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

IL MIO CARO AMICO ROBERTO

IL MIO CARO AMICO ROBERTO IL MIO CARO AMICO ROBERTO Roberto è un mio caro amico, lo conosco da circa 16 anni, è un ragazzo sempre allegro, vive la vita alla giornata e anche ora che ha 25 anni il suo carattere non tende a cambiare,

Dettagli

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori La Scuola Primaria PAOLO NEGLIA di Vanzago, nell ambito delle manifestazioni organizzate per la Festa di fine anno scolastico, ha promosso la seguente iniziativa frutto della collaborazione fra Volontari

Dettagli

Manuel Loi ----------------------------------------------------- Lorenzo Di Stano

Manuel Loi ----------------------------------------------------- Lorenzo Di Stano Manuel Loi Vedo un campo di spiche di grano tutto giallo, con un albero di pere a destra del campo, si vedeva un orizzonte molto nitido, e sotto la mezza parte del sole all'orizonte c'era una collina verde

Dettagli

Il coraggio di cambiare ciò che non era

Il coraggio di cambiare ciò che non era Il coraggio di cambiare ciò che non era Riccobono Stefania IL CORAGGIO DI CAMBIARE CIÒ CHE NON ERA racconto Alle persone che amo... con immenso amore. Prologo arrivo a New York, Luglio Una calda mattina

Dettagli

IL 23 FEBBRAIO SIAMO ANDATI ALLA SCUOLA CARMINATI PER PARLARE CON I RAGAZZI DI 2B DELL ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

IL 23 FEBBRAIO SIAMO ANDATI ALLA SCUOLA CARMINATI PER PARLARE CON I RAGAZZI DI 2B DELL ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. IL 23 FEBBRAIO SIAMO ANDATI ALLA SCUOLA CARMINATI PER PARLARE CON I RAGAZZI DI 2B DELL ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. COME AL SOLITO CI SIAMO MESSI IN CERCHIO ABBIAMO ASCOLTATO LA FIABA DEI Mille

Dettagli

1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini:

1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini: Pag. 1 1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini: Pag. 2 Adesso guarda il video della canzone e verifica le tue risposte. 2. Prova a rispondere alle domande adesso: Dove si sono incontrati? Perché

Dettagli

I tre pesci. (Favola araba)

I tre pesci. (Favola araba) Favolaboratorio I tre pesci I tre pesci. (Favola araba) C'erano una volta tre pesci che vivevano in uno stagno: uno era intelligente, un altro lo era a metà e il terzo era stupido. La loro vita era quella

Dettagli

Mafia, amore & polizia

Mafia, amore & polizia 20 Mafia, amore & polizia -Ah sì, ora ricordo... Lei è la signorina... -Francesca Affatato. -Sì... Sì... Francesca Affatato... Certo... Mi ricordo... Lei è italiana, non è vero? -No, mio padre è italiano.

Dettagli

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi.

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi. 6. La Terra Dove vivi? Dirai che questa è una domanda facile. Vivo in una casa, in una certa via, di una certa città. O forse dirai: La mia casa è in campagna. Ma dove vivi? Dove sono la tua casa, la tua

Dettagli

Corsi di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado: Didattica orientativa e percorsi di orientamento con approccio narrativo

Corsi di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado: Didattica orientativa e percorsi di orientamento con approccio narrativo Corsi di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado: Didattica orientativa e percorsi di orientamento con approccio narrativo MICROPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA ORIENTATIVA

Dettagli

Bambini vecchiette signori e signore venite a giocare con tutti i colori (2 volte)

Bambini vecchiette signori e signore venite a giocare con tutti i colori (2 volte) La canzone dei colori Rosso rosso il cane che salta il fosso giallo giallo il gallo che va a cavallo blu blu la barca che va su e giù blu blu la barca che va su e giù Arancio arancio il grosso cappello

Dettagli

IL SOGNO di GIUSEPPE Canzoni

IL SOGNO di GIUSEPPE Canzoni IL SOGNO di GIUSEPPE Canzoni CANZONE: QUESTO VESTITO BELLISSIMO Giacobbe: Ecco, figlio qui per te una cosa certo che ti coprirà, ti scalderà, e poi sarà un pensiero mio per te. Ti farà pensare a me, al

Dettagli

LEGGENDA DELLA SIRENA

LEGGENDA DELLA SIRENA LA LEGGENDA DELLA SIRENA Anche questa seconda leggenda massarosese è stata tratta dalla raccolta Paure e spaure di P. Fantozzi e anche su questa lettura i ragazzi hanno lavorato benché in maniera differente:

Dettagli

CHE COSA TI FA VENIRE IN MENTE QUESTA PAROLA?

CHE COSA TI FA VENIRE IN MENTE QUESTA PAROLA? CHE COSA TI FA VENIRE IN MENTE QUESTA PAROLA? Mi fa pensare all'oscurità, perchè l'ombra è oscura, nera e paurosa. Penso ad un bambino che non ha paura della sua ombra perchè è la sua. Mi fa venire in

Dettagli

Estate_. - Se fosse per te giocheremmo solo a pallamuso. - aggiunse Morbidoso, ridendo.

Estate_. - Se fosse per te giocheremmo solo a pallamuso. - aggiunse Morbidoso, ridendo. Estate_ Era una giornata soleggiata e piacevole. Né troppo calda, né troppo fresca, di quelle che ti fanno venire voglia di giocare e correre e stare tra gli alberi e nei prati. Bonton, Ricciolo e Morbidoso,

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA- Mirella Pezzin. Unità didattica. ATTENTE RAGAZZE

SCUOLA DELL INFANZIA- Mirella Pezzin. Unità didattica. ATTENTE RAGAZZE SCUOLA DELL INFANZIA- Mirella Pezzin Unità didattica. ATTENTE RAGAZZE Lingua per comunicare Età indicata: bambini di 3, 4, 5 anni Obiettivi: 1. Potenziare il lessico dei campi semantici del vestiario e

Dettagli

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE - sipario chiuso - ENTRA ALICE VOCE FUORI CAMPO: ALICE ALICE DOVE TI SEI NASCOSTA? DOBBIAMO FINIRE LA LEZIONE DI STORIA! ALICE: Ma come si fa ad interessarsi a un libro

Dettagli

Maschere a Venezia VERO O FALSO

Maschere a Venezia VERO O FALSO 45 VERO O FALSO CAP I 1) Altiero Ranelli è il direttore de Il Gazzettino di Venezia 2) Altiero Ranelli ha trovato delle lettere su MONDO-NET 3) Colombina è la sorella di Pantalone 4) La sera di carnevale,

Dettagli

Indice. Pasta per due... pag. 5. Scheda culturale - Le carte... pag. 42. Esercizi... pag. 45. Soluzioni degli esercizi... pag. 63

Indice. Pasta per due... pag. 5. Scheda culturale - Le carte... pag. 42. Esercizi... pag. 45. Soluzioni degli esercizi... pag. 63 Indice Pasta per due... pag. 5 Scheda culturale - Le carte... pag. 42 Esercizi... pag. 45 Soluzioni degli esercizi... pag. 63 Pasta per due 5 Capitolo 1 Libero Belmondo è un uomo di 35 anni. Vive a Roma.

Dettagli

All. 1 UDL Il viaggio - Elaborati alunnni Francesca Pulvirenti 1

All. 1 UDL Il viaggio - Elaborati alunnni Francesca Pulvirenti 1 All. 1 1 All. 2 2 All. 3 Visione I sequenza: La partenza I. Chi sono queste persone? Che cosa fanno? Come sono? E. sono i parenti e gli amici. X. Sono contenti perché sperano che trovano lavoro. E. stanno

Dettagli

Zucca zuccone tutta arancione

Zucca zuccone tutta arancione Zucca zuccone tutta arancione La festa di Halloween, tradizione dei paesi anglosassoni, è oramai entrata nella nostra società; i bambini sono molto attratti dalle icone paurose di questo festeggiamento:

Dettagli

NEWSLETTER N. 26 maggio 2014

NEWSLETTER N. 26 maggio 2014 2222222222222222222222222222222222222222 2222222222222222222222222222222222222222 NEWSLETTER N. 26 maggio 2014 Un benvenuto ai nuovi lettori e ben ritrovato a chi ci segue da tempo. Buona lettura a tutti

Dettagli

Quanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa

Quanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa TUTTO CIO CHE FA Furon sette giorni così meravigliosi, solo una parola e ogni cosa fu tutto il creato cantava le sue lodi per la gloria lassù monti mari e cieli gioite tocca a voi il Signore è grande e

Dettagli

Attimi d amore. Scende come la pioggia un petalo di rose e quando ti vedo perdo la testa per te mia cara ragazza

Attimi d amore. Scende come la pioggia un petalo di rose e quando ti vedo perdo la testa per te mia cara ragazza Attimi d amore Scende come la pioggia un petalo di rose e quando ti vedo perdo la testa per te mia cara ragazza Distesa davanti alla collina Occhi verdi come il prato distesa e non pensi a nulla. Ricordo

Dettagli

START! Chicco, Nanà e la Magica Canzone della Super Attenzione!

START! Chicco, Nanà e la Magica Canzone della Super Attenzione! START! Chicco, Nanà e la Magica Canzone della Super Attenzione! MATERIALE Un pupazzetto a forma di uccellino in un cestino, inizialmente nascosto da qualche parte. Stampa della diapositiva 8, incollata

Dettagli

checkin Tre marescialli e un caporale sul tetto del mondo In Antartide con gente viaggi 40 GenteViaggi

checkin Tre marescialli e un caporale sul tetto del mondo In Antartide con gente viaggi 40 GenteViaggi checkin a v v e n t u r a g l i a l p i n i d o p o l a s p e d i z i o n e s u l m o n t e v i n s o n Tre marescialli e un caporale sul tetto del mondo Un impresa unica, fin nei minimi particolari. «Immagini

Dettagli

Lo Yoga è nato in India

Lo Yoga è nato in India Lo Yoga è nato in India 1 Più esattamente nel nord dell India, circa 5mila anni fa, presso una civiltà molto sviluppata e raffinata, che abitava in una zona molto fertile, nella valle tra il fiume Indo

Dettagli

SCUOLA D INFANZIA DI MOTTALCIATA ANNO SCOL. 2003/04 GRUPPO DI BAMBINI DI 4 E 5 ANNI.

SCUOLA D INFANZIA DI MOTTALCIATA ANNO SCOL. 2003/04 GRUPPO DI BAMBINI DI 4 E 5 ANNI. SCUOLA D INFANZIA DI MOTTALCIATA ANNO SCOL. 2003/04 GRUPPO DI BAMBINI DI 4 E 5 ANNI. SITUAZIONE: L insegnante invita i bambini a rispondere ad alcune domande relative all ombra. Dopo aver raccolto le prime

Dettagli

Io..., papà di... ricordo, mi emoziono, racconto! giugno 2015

Io..., papà di... ricordo, mi emoziono, racconto! giugno 2015 Io..., papà di...... ricordo, mi emoziono, racconto! giugno 2015 Lettura albo, strumento utilizzato in un Percorso di Sostegno alla Genitorialità biologica EMAMeF - Loredana Plotegher, educatore professionale

Dettagli

PRESENTAZIONE INDICE

PRESENTAZIONE INDICE PRESENTAZIONE Quest anno noi ragazzi di prima C, con l aiuto dell insegnante di Lettere, abbiamo deciso di comporre alcune brevi poesie per creare un atmosfera natalizia dolce e festosa. Oltre a rallegrarvi

Dettagli

Progetto Pilota Valutazione della scuola italiana. Anno Scolastico 2003 2004 PROVA DI ITALIANO. Scuola Elementare. Classe Seconda. Codici.

Progetto Pilota Valutazione della scuola italiana. Anno Scolastico 2003 2004 PROVA DI ITALIANO. Scuola Elementare. Classe Seconda. Codici. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Gruppo di lavoro per la predisposizione degli indirizzi per l attuazione delle disposizioni concernenti la valutazione del servizio scolastico

Dettagli

Una vita a tappe...ricominciare

Una vita a tappe...ricominciare Una vita a tappe...ricominciare Ciao io sono AN DONG, in italiano ANTONIO, sono un ragazzo cinese di 12 anni abito a Terzigno, e frequento la 2 media. Sono nato a Sarno 12 anni fa, ma all'età di quattro

Dettagli

LANCIAMO UN DADO PER DECIDERE CHI DEVE INIZIARE IL GIOCO. PARTIRA IL NUMERO PIU ALTO

LANCIAMO UN DADO PER DECIDERE CHI DEVE INIZIARE IL GIOCO. PARTIRA IL NUMERO PIU ALTO IL GIOCO DEL CALCIO I bimbi della sezione 5 anni sono molto appassionati al gioco del calcio. Utilizzo questo interesse per costruire e proporre un gioco con i dadi che assomigli ad una partita di calcio.

Dettagli

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla!

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Quarta Primaria - Istituto Santa Teresa di Gesù - Roma a.s. 2010/2011 Con tanto affetto... un grande grazie anche da me! :-) Serena Grazie Maestra

Dettagli

Parco naturale La Mandria

Parco naturale La Mandria Parco naturale La Mandria La favola di Rosa Ciao bambini io sono Turcet, il topolino che vive qui al Castello! Quando ero piccolo mio Nonno Topone mi raccontò la storia del Re Vittorio Emanuele e della

Dettagli

E LE CANDELE A COSA SERVONO?

E LE CANDELE A COSA SERVONO? Con un phon Spingendo le eliche con la mano Con un ventilatore Soffiando Girando il perno Con il vento Spingendo i personaggi cl. cl. 3 e e Goldoni ins. ins. E.De Biasi Tolgo le eliche, tengo il perno

Dettagli

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio

Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio L incontro con padre Fabrizio è stato molto importante per capire che noi siamo fortunatissimi rispetto a tante altre persone e l anno prossimo

Dettagli

PROVE DI VERIFICA FINALE DI ITALIANO CLASSE III

PROVE DI VERIFICA FINALE DI ITALIANO CLASSE III PROVE DI VERIFICA FINALE DI ITALIANO CLASSE III a.s. 2014-2015 PROVA DI COMPRENSIONE: 1. L alunno/a legge il testo e segna la risposta esatta. PROVA DI GRAMMATICA: 2. Dopo aver letto, sottolinea con il

Dettagli

SLOWEAR A SLOW TALE CONTEST BRUNELLA PONZO LA PASTA MADRE DI SAVERIO PARTNER

SLOWEAR A SLOW TALE CONTEST BRUNELLA PONZO LA PASTA MADRE DI SAVERIO PARTNER SLOWEAR A SLOW TALE CONTEST BRUNELLA PONZO LA PASTA MADRE DI SAVERIO PARTNER Idea La pasta madre di Saverio ha una certa età, si chiama Filli. Passata da generazione in generazione, conta ben 100 anni.

Dettagli

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World LOCUZIONI AL MONDO Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World 2 Sommario 1. La decisione della SS. Trinità al tuo

Dettagli

Angeli - Voglio Di Piu' Scritto da Joel Lunedì 11 Agosto 2008 01:19

Angeli - Voglio Di Piu' Scritto da Joel Lunedì 11 Agosto 2008 01:19 01 - Voglio Di Piu' Era li', era li', era li' e piangeva ma che cazzo hai non c'e' piu',non c'e' piu',non c'e' piu' e' andato se ne e' andato via da qui Non c'e' niente che io possa fare puoi pensarmi,

Dettagli

Rilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico 2004 2005 PROVA DI ITALIANO. Scuola Primaria. Classe Seconda. Codici. Scuola:... Classe:..

Rilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico 2004 2005 PROVA DI ITALIANO. Scuola Primaria. Classe Seconda. Codici. Scuola:... Classe:.. Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione Rilevazione degli apprendimenti Anno Scolastico 2004

Dettagli

A SCUOLA IN BICICLETTA

A SCUOLA IN BICICLETTA A SCUOLA IN BICICLETTA Come si fa? di Michele Mutterle Tuttinbici FIAB Vicenza Michele Mutterle A scuola in Prima di tutto: procurati una bici! Che deve essere Comoda Giusta per la tua età perfettamente

Dettagli

Come è l intensità della luce quando ti allontani dalla sorgente luminosa?

Come è l intensità della luce quando ti allontani dalla sorgente luminosa? Ciao! Ti ricordi quale era il problema allora? Riprendiamolo brevemente. La posizione reale di una stella può essere diversa da quello che ti sembra, ma quelle che vediamo più deboli sono veramente tali?

Dettagli

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo. Riflessioni sulla felicità.. Non so se sto raggiungendo la felicità, di certo stanno accadendo cose che mi rendono molto più felice degli anni passati. Per me la felicità consiste nel stare bene con se

Dettagli

Lia Levi. La portinaia Apollonia. orecchio acerbo DISEGNI DI EMANUELA ORCIARI

Lia Levi. La portinaia Apollonia. orecchio acerbo DISEGNI DI EMANUELA ORCIARI Lia Levi La portinaia Apollonia DISEGNI DI EMANUELA ORCIARI orecchio acerbo Premio Andersen 2005 Miglior libro 6/9 anni Super Premio Andersen Libro dell Anno 2005 Lia Levi La portinaia Apollonia DISEGNI

Dettagli

Mario Basile. I Veri valori della vita

Mario Basile. I Veri valori della vita I Veri valori della vita Caro lettore, l intento di questo breve articolo non è quello di portare un insegnamento, ma semplicemente di far riflettere su qualcosa che noi tutti ben sappiamo ma che spesso

Dettagli

Compagnia teatroblu CenerentolO

Compagnia teatroblu CenerentolO Compagnia teatroblu CenerentolO Di: Susanna Gabos Regia: Nicola Benussi Attori: Klaus Saccardo Marta Marchi Clara Setti Costumi: Giacomo Sega Scenografia: Andrea Coppi Luci: Luca De Martini Produzione:

Dettagli

Ti racconto attraverso i colori

Ti racconto attraverso i colori Ti racconto attraverso i colori Report del viaggio a Valcea Ocnele Mari Copacelu INVERNO 2013 "Reale beatitudine Libero vuol dire vivere desiderando casa protetta Libertà è tenere persone accanto libere

Dettagli

PAOLO VA A VIVERE AL MARE

PAOLO VA A VIVERE AL MARE PAOLO VA A VIVERE AL MARE Paolo è nato a Torino. Un giorno i genitori decisero di trasferirsi al mare: a Laigueglia dove andavano tutte le estati e ormai conoscevano tutti. Paolo disse porto tutti i miei

Dettagli

che hanno racconto come protagonisti degli animali una morale linguaggio semplice frasi brevi insegnamento parlano e si comportano come gli uomini

che hanno racconto come protagonisti degli animali una morale linguaggio semplice frasi brevi insegnamento parlano e si comportano come gli uomini LA favola È un racconto breve ha come protagonisti degli animali che parlano e si comportano come gli uomini un linguaggio semplice frasi brevi molti dialoghi una morale cioè un insegnamento hanno pregi

Dettagli

Asilo nido Melograno Anno scolastico 2007-2008

Asilo nido Melograno Anno scolastico 2007-2008 Asilo nido Melograno Anno scolastico 2007-2008 Il progetto è stato illustrato a tutti i genitori dei bambini frequentanti l asilo nido Melograno nell anno 2007-2008 nella riunione dell 11 dicembre 2007,

Dettagli

Poesie, filastrocche e favole per bambini

Poesie, filastrocche e favole per bambini Poesie, filastrocche e favole per bambini Jacky Espinosa de Cadelago Poesie, filastrocche e favole per bambini Ai miei grandi tesori; Elio, Eugenia ed Alejandro, coloro che ogni giorno mi fanno crescere

Dettagli

NON PERDIAMOCI DI VISTA

NON PERDIAMOCI DI VISTA NON PERDIAMOCI DI VISTA Nicolas e la maestra un giorno hanno deciso di costruire dei dadi delle storie che potessero servire a inventare storie nuove mai esistite in nessun libro. Il primo passo è stato

Dettagli

Cronache da SPECIALE IL MUSEO VA A SCUOLA. Scuola DANTE - Asti - Classe 4 A

Cronache da SPECIALE IL MUSEO VA A SCUOLA. Scuola DANTE - Asti - Classe 4 A Cronache da SPECIALE IL MUSEO VA A SCUOLA Scuola DANTE - Asti - Classe 4 A Presto, presto! Oggi Il Museo va a scuola e non possiamo farci aspettare dalla classe 4 A della scuola primaria Dante! Nella valigia

Dettagli

Emergency Lunedì io e la mia classe siamo andati nell'aula Magna della nostra scuola. C'erano due persone; la prima persona che abbiamo incontrato si

Emergency Lunedì io e la mia classe siamo andati nell'aula Magna della nostra scuola. C'erano due persone; la prima persona che abbiamo incontrato si Emergency Lunedì io e la mia classe siamo andati nell'aula Magna della nostra scuola. C'erano due persone; la prima persona che abbiamo incontrato si chiama Francesca, era molto simpatica; la seconda invece

Dettagli

Colori e pensieri per i. bambini emiliani 04/06/2012. Colori e pensieri per i bambini emiliani 04/06/2012

Colori e pensieri per i. bambini emiliani 04/06/2012. Colori e pensieri per i bambini emiliani 04/06/2012 Colori e pensieri per i Colori e pensieri per i bambini emiliani bambini emiliani 04/06/2012 04/06/2012 Ass. Culturale B-Side in Spazio Luce, Milano. Da una idea di: Dott.ssa Anna La Guzza, Psicologa Noi

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 questionario di gradimento PROGETTO ESSERE&BENESSERE: EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 classi prime e seconde - Scuola Secondaria di I grado di Lavagno CLASSI PRIME Mi sono piaciute perché erano

Dettagli

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. UNA METAFORA PER SPIEGARE I DSA La psicologa americana ANIA SIWEK ha sviluppato in anni di pratica professionale un modo semplice ed efficace di spiegare i DSA ai bambini,

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2 Scuola media di Giornico L affettività e la sessualità, tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio Progetto sostenuto dal GLES 2 Dai sensi all azione Sensi Sensazioni Emozioni Sentimenti

Dettagli

La cenerentola di casa

La cenerentola di casa La cenerentola di casa Audrina Assamoi LA CENERENTOLA DI CASA CABLAN romanzo www.booksprintedizioni.it Copyright 2012 Audrina Assamoi Tutti i diritti riservati Questa storia è dedicata a tutti quelli che

Dettagli

La storia di Gocciolina

La storia di Gocciolina La storia di Gocciolina Gocciolina viveva in un lago alpino, in una splendida valle verdeggiante. Guardava sempre il cielo e sognava di volare. Ah! Se avessi ali per volare, viaggerei per mari e per valli

Dettagli