Aggiornamento per gli incontri con i portatori di interesse in data 18 gennaio 2019 A cura del Coordinatore dott.
|
|
- Basilio Carlucci
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Attività del Comitato Tecnico Scientifico istituito a supporto del Tavolo di Garanzia finalizzato alla soluzione delle problematiche ambientali e socio sanitarie e dei disagi segnalati a Borgotaro Aggiornamento per gli incontri con i portatori di interesse in data 18 gennaio 2019 A cura del Coordinatore dott.ssa Paola Angelini
2 Cosa dice il protocollo sottoscritto in riferimento al Comitato Tecnico scientifico? «.che il Tavolo di Garanzia si doti di un Comitato Tecnico Scientifico Ambiente/Salute (CTS) con referenti di alto profilo scientifico designati dai componenti del Tavolo di Garanzia, (massimo due per ogni firmatario), coordinato da un funzionario designato dalla Regione Emilia-Romagna.»
3 Cosa dice il protocollo sottoscritto in riferimento al Comitato Tecnico scientifico? «. che il CTS, supportato anche da CNR e ISS, lavorerà per definire un metodo di analisi condiviso finalizzato allo studio della qualità dell aria di Borgotaro e all analisi dei profili sanitari..»
4 Cosa dice il protocollo sottoscritto in riferimento al Comitato Tecnico scientifico? «. che il CTS metta a disposizione del Tavolo di Garanzia i risultati degli studi e delle analisi emersi a seguito delle attività di indagine svolta, anche al fine di assicurare il necessario coordinamento con i procedimenti amministrativi di competenza delle Amministrazioni coinvolte.»
5 Un aggiornamento a oggi su quanto il CTS ha fatto Abbiamo cominciato a lavorare il 5 luglio 2018 Ci siamo riuniti 8 volte in sedute plenarie e ci sono stati altri 7 incontri in sottogruppi su tematiche specifiche o ambientali o sanitarie E stato fissato un calendario di riunioni fino a febbraio Abbiamo concordato un regolamento di funzionamento E stato attivato uno spazio su Google Drive di condivisione documenti Definito un piano di lavoro Termine ultimo dei lavori 31 marzo 2019
6 Il Piano di lavoro: criteri di base (1) Valorizzare al massimo le conoscenze (indagini, studi approfondimenti) disponibili al momento dell avvio del CTS Avvalersi del contributo di tutte le professionalità presenti nel CTS Aprirsi a collaborazioni con articolazioni organizzative di ARPAE non stabilmente presenti nel CTS, es. il CTR Ambiente e salute Collegare i vari contributi, compreso quelli di CNR e ISS, in un quadro unitario integrato che provi per quanto possibile a tracciare una linea di coerenza tra la caratterizzazione delle emissioni, la loro diffusione in ambiente, la qualità dell aria, gli eventuali esiti di salute Avvalersi delle più moderne tecniche di analisi e interpretazione dei risultati sia dal punto di vista modellistico, che di analisi geospaziale, tenendo conto degli aspetti tossicologici
7 Il Piano di lavoro: criteri di base (2) Definire in partenza l approccio metodologico per la valutazione dei risultati analitici e il valore di riferimento su cui operare i confronti: es. il DNEL (Derived No effect Level)
8 Il Piano di lavoro: criteri di base (3) Concordato di distinguere gli effetti acuti che sono quelli che stiamo osservando ora da quelli cronici che per ora sono solo potenziali dato il periodo di latenza e quindi il mancato tempo perché possano esplicarsi Relativamente ad effetti sulla salute di tipo acuto gli analiti individuati in atmosfera attraverso le analisi condotte da CNR, ISS ed ARPAE vengono valutati attraverso il rapporto di caratterizzazione del rischio definito come RCR = Valore di esposizione/dnel. Se tale rapporto è inferiore a 1 la situazione si ritiene accettabile, con valori superiori a 1 si ritengono necessari approfondimenti per identificare misure di intervento per ridurre l esposizione Per quanto riguarda i potenziali effetti cronici si valuteranno gli analiti rilevati in atmosfera con i radielli ISS che, attraverso un campionamento protratto per 7 giorni, rappresentano una migliore approssimazione di esposizione a lungo termine
9 Il Piano di lavoro: criteri di base (4) L approccio di valutazione delle sostanze rinvenute in analisi sarà integrato da una lettura secondo due spunti di approfondimento: In Laminam CNR e Arpae che hanno campionato più punti emissivi presenti nell azienda in relazione alla produzione di 4 diverse famiglie di prodotti individuati come caratteristiche e rappresentative delle lavorazioni della ditta; è verosimile che si possano identificare sostanze la cui frequenza di rilevamento consente di correlarle alle diverse famiglie di produzione oppure sostanze che vengono emesse sempre dai camini (a prescindere dal tipo di produzione in atto). Questa informazione potrà essere usata per migliorare la ricerca di correlazioni temporali tra sintomi/segnalazioni ed emissioni. Sulla base degli effetti sulla salute registrati dai medici potrebbe essere utile, nel set delle sostanze rilevate, distinguere quelle con effetti cronici da quelle con effetti acuti di tipo allergizzante e considerare la possibilità di verificare l impiego, oltre a quelli citati, di altri indicatori.
10 Il Piano di lavoro Dati disponibili NON prodotti dal CTS Interventi di ARPAE Tipo Attività Monitoraggio ambientale 6 Monitoraggio ambientale con radielli 6 Prelievi aria ambiente 8 Prelievi emissione in atmosfera E03 3 Nr. Interventi 20 Prelievi emissione in atmosfera E13 6 Prelievi emissione in atmosfera E13a 7 Intervento AUSL alla Scuola Manara: monitoraggio indoor/outdoor 16 Sono stati effettuati campionamenti di aria indoor/outdoor per la ricerca di Aldeidi e di Composti Organici Volatili, sia prima dell inizio che alla fine delle attività scolastiche e anche in contemporanea alla manifestazione di disturbi e/o alla percezione di odore Panel odori: intervento gestito da AUSL e ARPAE
11 Il Piano di lavoro Protocollo CNR_ARPAE (emissioni) Sono stati identificati quattro punti di emissione convogliata all interno dell impianto: Camino E03 atomizzatore Camino E12 linea applicazioni Camino E13a linea cottura Camino E36 E37 linee incollaggio Sono state definite quattro famiglie in base alle caratteristiche dei solventi impiegati: Famiglia zero, bianco, no inchiostro. Famiglia solvente 1 Famiglia solventi 1 e 4 Famiglia solventi 2 e 3 All'interno delle suddette famiglie sono stati selezionati dei prodotti rappresentativi che Laminam si è impegnata a produrre in coincidenza con l agenda di campionamento CNR_ARPAE
12 Il Piano di lavoro Protocollo CNR_ARPAE (controlli ambientali) Contemporaneamente ai campionamenti alle emissioni Laminam sono state effettuate misure ambientali all interno dello stabilimento e presso tre postazioni esterne all impianto, ovvero: R 25 Località Le Spiagge R 19 Scuola Manara R22 Località Via Bassetti angolo Via Malta
13 Il Piano di lavoro Protocollo CNR_ARPAE (classi di composti esaminati) Sono state analizzate le seguenti classi di composti: per le emissioni di atomizzatore, forno e linea applicazioni, nonché nei recettori ambientali: COV, Composti Carbonilici e Carbonio organico totale (CNR) per le emissioni del forno nonché nei recettori ambientali : HCl, HF, SOx (ARPAE) per le linee di incollaggio: Isocianati, Ftalati e Carbonio organico totale (CNR)
14 Il Piano di lavoro Protocollo ISS_ARPAE_AUSL Monitoraggio ambientale con 15 radielli posizionati per 7 giorni, a settimane alternate (in totale 26 turni di campionamento per la durata complessiva di un anno) I campionatori passivi sono stati disposti secondo un disegno spaziale che risponda all esigenza di valutare la potenziale esposizione della popolazione, inclusa quella sensibile (es. scuola ed ospedale), e di conoscere i gradienti di concentrazione degli inquinanti sul territorio, tenendo conto anche delle condizioni meteorologiche presenti nell area, e di identificare i contributi delle sorgenti. Per la scelta specifica dei punti di monitoraggio si è tenuto conto dei seguenti criteri: aree da cui sono arrivate le segnalazioni aree che possono essere interessate dalla dispersione delle emissioni della Laminam aree con significativa presenza di popolazione
15 Il Piano di lavoro Protocollo ISS_ARPAE_AUSL Le sostanze ricercate sono COV e Aldeidi (ISS) Acido fluoridrico (ARPAE) La ricerca di Acido fluoridrico viene effettuata con 10 campionatori passivi (radielli) posti a fianco di quelli ISS; i 10 punti del territorio da monitorare sono stati individuati di concerto con il CTS. Questo campionamento verrà effettuato in sovrapposizione ai due turni di campionamento ISS che sono contemporanei all attività del CNR
16 Il Piano di lavoro Dati messi a disposizione da Laminam DATI METEO Vista l affidabilità riconosciuta dal CTS dei dati della centralina meteo di Laminam, l Azienda i primi giorni del mese mette a disposizione del CTS i dati metereologici del mese precedente. Questi verranno utilizzati dal CTS per ricostruire la circolazione dei venti e sviluppare l eventuale studio meteo-diffusionale in relazione ai dati prodotti da ISS e CNR DATI AUTOCONTROLLI/MISURAZIONI IN CONTINUO L azienda metterà altresì a disposizione i parametri di processo (famiglia di appartenenza del prodotto) e autocontrollo e/o misurazione in continuo: Per raffronto con le campagne CNR/Arpae: l Azienda metterà a disposizione i propri autocontrolli sia a camino che ambientali, interni ed esterni ed i valori misurati in continuo di HCl e SOX dell intero periodo; Per il raffronto con le settimane di campagne della qualità dell aria ISS, l azienda metterà a disposizione i propri autocontrolli (se temporalmente coerenti) a camino ove si ritrovano parte degli inquinanti ricercati da ISS. Per qualsiasi necessità, ovvero davanti ad una richiesta del CTS, ad esempio per valutare un particolare periodo in cui si riscontrino maggiori segnalazioni od eventi sanitari l Azienda mostrerà i dati del monitoraggio in continuo che vengono comunque sempre storicizzati.
17 Il Piano di lavoro Dati segnalazioni sanitarie Da gennaio 2017 in poi i Medici di Medicina Generale (MMG) e i Pediatri di Libera Scelta (PLS) operanti a Borgo Val di Taro hanno cominciato a raccogliere dati anamnestici su loro assistiti che manifestavano sintomi riconducibili a disturbi irritativi Da maggio 2017 questo sistema di raccolta dati è stato organizzato in modo uniforme: E stato ricostruito un data set che riporta: identificativo anonimo del soggetto (la Ausl detiene per ogni identificativo le informazioni relative, quando disponibili, a età, sesso e iniziali del nome e cognome); data della visita; descrizione anamnesi; categorizzazione dei sintomi descritti
18 Il Piano di lavoro Dati segnalazioni sanitarie Una preliminare analisi descrittiva sui dati così raccolti ha permesso di osservare: 196 persone hanno svolto 326 visite e di queste 36 sono soggetti in età pediatrica (con 59 visite) Le due sintomatologie più frequenti sono quella oculare (60%) e quella faringea (50%) Aperto un confronto tra il CTS e i medici della Medicina di gruppo e gli specialisti ospedalieri Deciso di effettuare un analisi più dettagliata suddividendo i dati in due classi di età: quella pediatrica (0-14) e quella adulta (> 14) e valutando le frequenze dei sintomi e le associazioni tra questi più ricorrenti rispetto alla stagionalità. Deciso altresì un intervento presso la scuola Manara: Se in un alunno compaiono sintomi irritativi durante l orario scolastico è previsto l invio «immediato» a visita specialistica presso l Ospedale
19 Il Piano di lavoro Il nuovo sistema di raccolta delle segnalazioni di disturbo Arpae fin da inizio 2017, ha cominciato a ricevere segnalazioni di disturbo presentate dai cittadini per via telefonica o tramite il sito web mediante la scheda dedicata alle segnalazioni di inconveniente ambientale, segnalazioni che sono state sin da subito condivise con quelle ricevute da Ausl Nel corso dei mesi l analisi delle segnalazioni ricevute ha evidenziato la presenza di ridondanze e la difficoltà in alcuni casi di corretta georeferenziazione dei dati a seguito di informazioni non complete oltre che un sempre maggiore utilizzo del sistema per segnalare malesseri riscontrati in forma generale e con generiche indicazioni meno utili alla valutazione del fenomeno dal punto di vista spazio-temporale È stato messo a punto un nuovo sistema di registrazione delle segnalazioni completamente informatizzato, specificatamente dedicato alla situazione di Borgotaro, che sarà reso disponibile sul sito del Comune Criticità: come consentire agli utenti non dotati di smartphone o PC di segnalare? Come gestire quei cittadini che continueranno a rivolgersi al numero telefonico di ARPAE dedicato agli inconvenienti ambientali?
20 Il Piano di lavoro Il nuovo sistema di raccolta delle segnalazioni di disturbo
21 In sintesi Il CTS sta lavorando cercando di sistematizzare tutte le informazioni e i dati che possono essere disponibili per la scadenza assegnata che è ora fissata al 31 marzo 2019 Stiamo anche delineando una sorta di «raccomandazioni» di attività che potrebbero continuare in futuro per una utile sorveglianza prospettica, sia sanitaria che ambientale: Attivazione di una rete di medici sentinella per l ambiente per raccogliere in modo più sistematico informazioni su disturbi osservati da MMG e PLS durante la normale attività ambulatoriale Messa a punto e applicazione di modelli LUR che descrivono in termini spaziali la distribuzione dell inquinamento di fondo nel territorio campagna autunnale di rilevazione dei parametri di qualità dell aria con mezzo mobile
22 Conclusioni Si sottolinea che il lavoro del CTS è di tipo esplorativo, con un metodo scientifico che si muove al di là delle normali attività di vigilanza e controllo. La legge 155/2010 di riferimento sulla qualità dell aria non prende in considerazione molte delle sostanze che sono ricercate nell attività CNR-ISS-ARPAE a dimostrazione che si sta seguendo un percorso molto cautelativo. Stiamo costruendo una base dati significativa, condivisa e accreditata e definendo una modalità di interpretare questi dati
VALUTAZIONE DELLE EMISSIONI DERIVANTI DALLE LAVORAZIONI EFFETTUATE PRESSO L IMPIANTO LAMINAM SPA DI BORGO VAL DI TARO (PR)
VALUTAZIONE DELLE EMISSIONI DERIVANTI DALLE LAVORAZIONI EFFETTUATE PRESSO L IMPIANTO LAMINAM SPA DI BORGO VAL DI TARO (PR) INQUADRAMENTO Lo studio di CNR-IIA si pone come attività di supporto alle analisi
DettagliAPPROFONDIMENTO AUSL SUI DISAGI LAMENTATI DALLA POPOLAZIONE DI BORGO VAL DI TARO
APPROFONDIMENTO AUSL SUI DISAGI LAMENTATI DALLA POPOLAZIONE DI BORGO VAL DI TARO A cura di : Dr. Vittorio Amadei Dr.ssa Rosanna Giordano TdP Luca Grilli Dott.ssa Elisa Mariani Direttore del Distretto Dott.Gianluca
DettagliPROPOSTA DI PROGETTO DI INDAGINE EPIDEMIOLOGICA SULLA POPOLAZIONE RESIDENTE NELL AREA DEL TERMOVALORIZZATORE DI FALASCAIA
PROPOSTA DI PROGETTO DI INDAGINE EPIDEMIOLOGICA SULLA POPOLAZIONE RESIDENTE NELL AREA DEL TERMOVALORIZZATORE DI FALASCAIA Su richiesta della Conferenza dei Servizi del Termovalorizzatore di Falascaia (TEV)
DettagliProgramma della giornata EMISSIONI ED IMPATTO ODORIGENO DEI SITI PRODUTTIVI: IMPATTI, NORMATIVE E SOLUZIONI
Programma della giornata EMISSIONI ED IMPATTO ODORIGENO DEI SITI PRODUTTIVI: IMPATTI, NORMATIVE E SOLUZIONI Alla luce delle modifiche normative apportate dal D.Lgs. 183/17 Emissioni: le modifiche introdotte
DettagliIntegrazione di sistemi automatici da remoto per la valutazione della molestia olfattiva nella citta di Taranto
Integrazione di sistemi automatici da remoto per la valutazione della molestia olfattiva nella citta di Taranto Magda Brattoli U.O.S Particolato Atmosferico ed Olfattometria Centro Regionale Aria Direzione
DettagliRelazione conclusiva del Comitato Tecnico Scientifico a supporto del Tavolo di garanzia per la soluzione delle problematiche ambientali e
Relazione conclusiva del Comitato Tecnico Scientifico a supporto del Tavolo di garanzia per la soluzione delle problematiche ambientali e socio-sanitarie a Borgo Val di Taro (Pr) Il Comitato Tecnico Scientifico
DettagliLa sorveglianza ambientale e la valutazione epidemiologica attorno agli impianti di incenerimento di rifiuti solidi urbani in Emilia-Romagna: il
La sorveglianza ambientale e la valutazione epidemiologica attorno agli impianti di incenerimento di rifiuti solidi urbani in Emilia-Romagna: il progetto MONITER Obiettivi generali del progetto Uniformare
DettagliComune di Castelnovo Sotto
Rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Reggio Emilia CAMPAGNA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA - - Comune di A cura di: Servizio Sistemi Ambientali Rete di Monitoraggio della Qualità dell'aria
DettagliESPERIENZE DI ARPA PUGLIA NELLA GESTIONE DEL DISTURBO AL RECETTORE FINALE. CASI STUDIO.
ESPERIENZE DI ARPA PUGLIA NELLA GESTIONE DEL DISTURBO AL RECETTORE FINALE. CASI STUDIO. Dott. Roberto Giua UOC Centro Regionale Aria (CRA) - Arpa Puglia Convegno «Qualità della vita e molestie olfattive:
DettagliIL BILANCIO AMBIENTALE D AREA DELLA ZONA INDUSTRIALE DI PORTO MARGHERA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
IL BILANCIO AMBIENTALE D AREA DELLA ZONA INDUSTRIALE DI PORTO MARGHERA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO INDICE L Accordo sulla Chimica a Porto Marghera Perché il Rapporto Ambientale di Area I soggetti partecipanti
DettagliInviata tramite PEC Azienda USL di Parma Servizio Igiene Pubblica Distretto di Borgo Val di Taro
sinadoc: 12609/17 Inviata tramite PEC Azienda USL di Parma Servizio Igiene Pubblica Distretto di Borgo Val di Taro Al Sindaco Comune di Borgo Val di Taro Invio tramite posta interna e p.c. Arpae S.A.C.
DettagliPresentazione del progetto Moniter e stato di avanzamento
Presentazione del progetto Moniter e stato di avanzamento Bologna 14 settembre 2010 Stefano Tibaldi, Arpa Emilia-Romagna Il progetto Moniter Perché monitorare e sorvegliare gli inceneritori dell Emilia-Romagna?
DettagliCAMPAGNA DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ
CAMPAGNA DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA COMUNE DI LOMELLO Relazione preliminare 18 ottobre 218 6 gennaio 219 ARPA Lombardia CRMQA Area Sud 1 A febbraio 217 il Comune di ha fatto ad ARPA una richiesta
DettagliCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CHIMICA, DEI MATERIALI E DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE TESI DI LAUREA Analisi dei dati di due campagne
DettagliReggio Calabria, 05/07/2007
Ing. Vito Belladonna ARPA Emilia-Romagna Direttore Sezione Provinciale di Bologna Trasferimento di conoscenze e protocolli operativi finalizzati al controllo delle emissioni in atmosfera, al monitoraggio
DettagliMO 9 Ridurre la frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie. Analisi di contesto:
REGIONE LIGURIA Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 SCHEDA 16 I. Programma Prevenzione e promozione di corretti stili e abitudini di vita A) Percorso nascita, prima infanzia, età scolare (scuola
DettagliIl progetto regionale di ricerca MACONDO
Il progetto regionale di ricerca MACONDO Valutazione dell'assistenza domiciliare al paziente oncologico, con particolare riferimento al riconoscimento e al controllo del dolore in una rete di assistenza
DettagliConoscere l odore per gestirlo
Conoscere l odore per gestirlo Analisi avanzata della qualità dell aria Odori sempre sotto controllo Nuove soluzioni per monitoraggi ambientali Esperti dell analisi sensoriale di aromi e fragranze Misurazione
DettagliBonifica dei siti inquinati e Analisi di Rischio. Modulo 3 - Approfondimenti metodologici. Bologna, 1 luglio 2015
Bonifica dei siti inquinati e Analisi di Rischio Modulo 3 - Approfondimenti metodologici Bologna, 1 luglio 2015 1 Set analitico; Condizioni di saturazione; Calcolo del rischio in assenza di speciazione
DettagliCAMPAGNA DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA EFFETTUATA CON UNITA' MOBILE NEL COMUNE DI SPILAMBERTO
CAMPAGNA DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA EFFETTUATA CON UNITA' MOBILE NEL COMUNE DI SPILAMBERTO Comune Spilamberto Periodo Dal 01/12/2017 Zona Monitorata Via Medicine di fianco a civico 1950 Coordinate
DettagliPiano delle Attività 2017
Piano delle Attività 2017 Arpae - Sezione di Parma 24 febbraio 2017 Eriberto de Munari organizzazione consuntivo 2016 Nonostante le inevitabili necessità di definizione di nuove modalità di gestione dei
DettagliI CONTROLLI DI ARPAE FONDERIE COOPERATIVE DI MODENA E ALTRE ATTIVITA PRODUTTIVE A.R.P.A.E. SEZIONE DI MODENA
I CONTROLLI DI ARPAE FONDERIE COOPERATIVE DI MODENA E ALTRE ATTIVITA PRODUTTIVE A.R.P.A.E. SEZIONE DI MODENA LE BASI DEL CONTROLLO L'autorizzazione integrata ambientale è un vero e proprio manuale di gestione
DettagliZONA INDUSTRIALE S.CHIODO DI SPOLETO
MONITORAGGIO QUALITA DELL ARIA ZONA INDUSTRIALE S.CHIODO DI SPOLETO Periodo di Monitoraggio 10 AGOSTO 19 OTTOBRE 2009 MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA ZONA INDUSTRIALE S.CHIODO DI SPOLETO RILEVAZIONE
DettagliBIOGEN CHIVASSO Srl di Chivasso (TO)
Arpa Piemonte Dipartimento di Torino BIOGEN CHIVASSO Srl di Chivasso (TO) Impianto di di cogenerazione alimentato da da fonte rinnovabile (olio vegetale) 23 Febbraio 205 ASSETTO IMPIANTISTICO L impianto
DettagliI determinanti di scelta della terapia antipsicotica iniziale e delle sue modifiche: fattori dipendenti dal farmaco, dal medico e dal paziente
INCONTRO DEI CENTRI ITALIANI ENCEPP ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ 11 gennaio 2011 - Aula Rossi I determinanti di scelta della terapia antipsicotica iniziale e delle sue modifiche: fattori dipendenti dal
DettagliTRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA
TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA MONITORAGGIO AMBIENTALE - FASE ANTE OPERAM Componente atmosfera Obiettivi specifici Descrizione dell area oggetto
DettagliL impegno di RAMET per le emissioni atmosferiche Alessandro Corsini AD Consorzio RAMET 28 ottobre 2016
L impegno di RAMET per le emissioni atmosferiche Alessandro Corsini AD Consorzio RAMET 28 ottobre 2016 I Soci RAMET I processi della metallurgia secondaria I prodotti della metallurgia secondaria Monitoraggio
DettagliRuolo del Distretto. Approfondimenti e riflessioni. DCA 206/2013 e gli atti di autonomia aziendale. Roma 11 Settembre 2013 Sala Tirreno Regione Lazio
Roma 11 Settembre 2013 Sala Tirreno Regione Lazio DCA 206/2013 e gli atti di autonomia aziendale Ruolo del Distretto Approfondimenti e riflessioni Mete Rosario: Presidente Card Lazio Direttore Distretto
DettagliPROPOSTA MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA SUL TERRITORIO DI VIADANA
PROPOSTA MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA SUL TERRITORIO DI VIADANA Aggiornamento GIUGNO 2017 AUTORI: CRISTINA COLOMBI, GIORGIO SILIPRANDI, VORNE GIANELLE, GUIDO LANZANI ARPA LOMBARDIA INDICE Premessa
DettagliDIPARTIMENTO PROVINCIALE DI TORINO
DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI TORINO VALUTAZIONE SINTETICA DEI RISULTATI DEL MONITORAGGIO AMBIENTALE Componente atmosfera Fase Corso d opera REPORT TRIMESTRALE Gennaio Marzo 2015 Progetto: Nuovo collegamento
DettagliComune di Castelnovo Monti
Rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Emilia CAMPAGNA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA - - Comune di Monti Seconda postazione: S.S. 513 A cura di: Servizio Sistemi Ambientali Rete di Monitoraggio
DettagliI numeri del progetto
Numeri del progetto Sono stati acquistati 25 dispositivi AirBeams Sono stati affidati a 40 persone Ad oggi, sono stati raccolti circa 350 tracciati di misura della durata tra i 15 60 minuti In totale abbiamo
DettagliDIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA
DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA Direttore Dott. Giuseppe Cosenza L attività di prevenzione e vigilanza nelle aziende agricole Bologna 5 dicembre 2016 Dott. C. Saletti I Livelli essenziali di assistenza
DettagliINDAGINE DI CLIMA ORGANIZZATIVO INCONTRO APERTO DI DISCUSSIONE DEI RISULTATI 19 DICEMBRE 2016 PRIME AZIONI DI MIGLIORAMENTO
INDAGINE DI CLIMA ORGANIZZATIVO INCONTRO APERTO DI DISCUSSIONE DEI RISULTATI 19 DICEMBRE 2016 PRIME AZIONI DI MIGLIORAMENTO PROMOSSE DALLA DIREZIONE AZIENDALE 1 I principali campi d azione LAVORARE IN
DettagliProgetto Regione Toscana
Progetto Regione Toscana Studio di popolazione nei Comuni di Civitella in Val di Chiana ed Arezzo in relazione all'esposizione a fattori di inquinamento ambientale Attività ARS - obiettivi: 1. redigere
DettagliLE FARMACIE Una rete capillare al servizio delle Comunità
Cure Primarie Salute in rete sul territorio LE FARMACIE Una rete capillare al servizio delle Comunità FEDERFARMA FRIULI VENEZIA GIULIA 5 distretti 228 medici convenzionati 80 farmacie + 4 dispensari Rete
DettagliCampagna di Misura Inquinamento Atmosferico Mediante campionatori passivi COMUNE DI PEGOGNAGA 23/02/ /12/2015
Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico Mediante campionatori passivi COMUNE DI PEGOGNAGA 23/2/15 3/12/15 Indice : 1. Introduzione 2. Metodi di campionamento 3. Pianificazione del campionamento 4.
DettagliDieci anni di sorveglianza delle malattie professionali nel quadro delle attività della Regione Lombardia
Dieci anni di sorveglianza delle malattie professionali nel quadro delle attività della Regione Lombardia Il registro raccoglie i casi di malattie correlate al lavoro conosciuti dai Servizi di Prevenzione
DettagliObiettivo Riorganizzazione del contrasto all abbandono scolastico Relazione sullo stato di attuazione dell attività D -
Comune di Venezia Direzione Politiche Educative, della Famiglia e Sportive Settore Politiche Educative S. Marco, 409 3024 Venezia tel. 042748769 fax 04274840 marta.baruffi@comune.venezia.it codice fiscale
DettagliLo studio salute-ambiente nel progetto HIA21 ad Arezzo. Nunzia Linzalone Istituto Fisiologia Clinica Consiglio nazionale delel Ricerche
Lo studio salute-ambiente nel progetto HIA21 ad Arezzo Nunzia Linzalone Istituto Fisiologia Clinica Consiglio nazionale delel Ricerche L indagine salute-ambiente in HIA21 Valutazione partecipata degli
DettagliNUOVI APPROCCI METODOLOGICI NEL CONTROLLO DELLE EMISSIONI ODORIGENE
NUOVI APPROCCI METODOLOGICI NEL CONTROLLO DELLE EMISSIONI ODORIGENE Gianluigi de Gennaro UOS Particolato Atmosferico ed Olfattometria ARPA Puglia Laboratorio di Sostenibilità Ambientale Università degli
DettagliComune di Montecchio Emilia
Rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Reggio Emilia CAMPAGNA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA - - Comune di Emilia A cura di: Servizio Sistemi Ambientali Rete di Monitoraggio della Qualità
DettagliCampagna di monitoraggio delle emissioni odorigene con il naso elettronico presso l impianto di compostaggio BIOGARDA Srl di Valeggio sul Mincio (VR)
Campagna di monitoraggio delle emissioni odorigene con il naso elettronico presso l impianto di compostaggio BIOGARDA Srl di Valeggio sul Mincio (VR) Agosto - Ottobre 2010 FONDAZIONE EDMUND MACH Istituto
Dettagli1 Conferenza Nazionale sulle CURE PRIMARIE Bologna Febbraio Un modello di Assistenza Specialistica Ambulatoriale Complessa:
1 Conferenza Nazionale sulle CURE PRIMARIE Bologna 25-26 Febbraio 2008 Un modello di Assistenza Specialistica Ambulatoriale Complessa: IL DAY SERVICE Nuovi modelli di continuità diagnostico-terapeutica
DettagliLe Case della Salute. Seminario Regionale. cosa abbiamo attivato nel le azioni da mettere in campo nel Clara Curcetti.
Seminario Regionale Cure Primarie facciamo il punto e condividiamo le strategie Le Case della Salute cosa abbiamo attivato nel 2011 le azioni da mettere in campo nel 2012 Bologna, 27 gennaio 2012 Clara
DettagliCaratterizzazione dell aria all interno dello stabilimento sperimentale: sala lavaggio
Spett.le BARILLA SPA Via Mantova, 166 Parma Caratterizzazione dell aria all interno dello stabilimento sperimentale: sala lavaggio Verifica dello stato ambientale Determinazione degli inquinanti in ambiente
DettagliINQUADRAMENTO NORMATIVO MONITORAGGIO AERIFORMI
INQUADRAMENTO NORMATIVO MONITORAGGIO AERIFORMI Antonella Vecchio Dipartimento per il Servizio Geologico d Italia Area per la caratterizzazione e la protezione dei suoli e per i siti contaminati ISPRA Corso
DettagliSistema di Gestione Integrato. Management Procedure. Gestione delle Segnalazioni SA8000
MP 7.4-2 ED. 1 - REV. 0 DATA: 24/05/2019 Pagina 1 di 7 Sistema di Gestione Integrato Management Procedure Gestione delle Segnalazioni 5 4 3 2 1 0 24/05/2019 Prima Emissione REV DATA DESCRIZIONE PREP. APPR.
Dettagli7 VALUTAZIONE DELLA DIFFUSIONE DEGLI INQUINANTI DI ORIGINE INDUSTRIALE NELLA ZONA DI CERASOLO AUSA IN PROVINCIA DI RIMINI
7 VALUTAZIONE DELLA DIFFUSIONE DEGLI INQUINANTI DI ORIGINE INDUSTRIALE NELLA ZONA DI CERASOLO AUSA IN PROVINCIA DI RIMINI 7.1 Introduzione I modelli sono uno strumento per la valutazione della qualità
DettagliPianificazione d interventi di sorveglianza e prevenzione delle recidive di accidenti cardiocerebrovascolari nel Lazio
Pianificazione d interventi di sorveglianza e prevenzione delle recidive di accidenti cardiocerebrovascolari nel Lazio Estremi e riferimenti dei referenti regionali Assessorato alla Sanità della Regione
DettagliIllustrazione dei contenuti e prospettive future
Roma 6 Maggio 2014 Sala Tirreno Regione Lazio DCA 429/2013 Raccomandazioni per la stesura degli atti aziendali L organizzazione del Distretto Illustrazione dei contenuti e prospettive future Mete Rosario
DettagliDipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Reparto Suolo e Rifiuti
Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Reparto Suolo e Rifiuti ACCORDO DI COLLABORAZIONE TECNICO-SCIENTIFICA TRA COMUNE DI FERRARA E ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA' PER LA REALIZZAZIONE DEL
DettagliFASE Trasferimento competenze in merito al campionamento delle emissioni convogliate: esecuzione del campionamento al termovalorizzatore FEA
Trasferimento di conoscenze e protocolli operativi finalizzati al controllo delle emissioni in atmosfera, al monitoraggio di qualità dell aria e alla modellistica di diffusione degli inquinanti per un
DettagliIl controllo e il monitoraggio degli impianti di produzione di energia
Prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento: gli Il controllo e il monitoraggio degli impianti di produzione di energia Riccardo Maramotti ARPA Emilia Romagna rmaramotti@arpa.emr.it Piacenza, 25
DettagliCOORDINAMENTO PROGETTI A SOSTEGNO DELL INCLUSIONE A.S. 2017/2018
COORDINAMENTO PROGETTI A SOSTEGNO DELL INCLUSIONE A.S. 2017/2018 SPORTELLO PSICOLOGICO PER ALUNNI E INSEGNANTI SPORTELLO DI CONSULENZA PSICOPEDAGOGICA SPORTELLO PSICOLOGICO DI ASCOLTO (ALUNNI SECONDARIA)
DettagliSTRATEGIE DI MONITORAGGIO DEI COMPOSTI ORGANICI VOLATILI (COV) IN AMBIENTE INDOOR a cura del Gruppo di Studio Nazionale sull Inquinamento Indoor dell
STRATEGIE DI MONITORAGGIO DEI COMPOSTI ORGANICI VOLATILI (COV) IN AMBIENTE INDOOR a cura del Gruppo di Studio Nazionale sull Inquinamento Indoor dell ISS Rapporto Istisan, 2013 1 INDICE Introduzione...
DettagliIl Flusso informativo FAR:
Il Flusso informativo FAR: I risultati del 2010 e il percorso di accompagnamento all utilizzo della Bina-Far 17 ottobre 2011 Servizio Governo dell integrazione socio-sanitaria e delle politiche per la
DettagliMonitoraggio degli incendi: adottato protocollo d intervento
UFFICIO ->Struttura Territoriale STRUTTURA Catania DATA 16/01/2017 Monitoraggio degli incendi: adottato protocollo d intervento un nuovo La Struttura Territoriale di Catania ha messo in atto delle innovative
DettagliODORTEL: un filo diretto con i cittadini
ODORTEL: un filo diretto con i cittadini Lucrezia de Gennaro Lenviros srl - spin off dell Università degli Studi di Bari lucreziadegennaro@lenviros.it Il progetto CONTROLODOR nasce dall esigenza delle
DettagliLinee guida AdR. Federica Scaini, Eleonora Beccaloni. Contaminazione delle matrici ambientali e analisi del rischio sanitario/ambientale
Linee guida AdR Federica Scaini, Eleonora Beccaloni Contaminazione delle matrici ambientali e analisi del rischio sanitario/ambientale Bologna 05 maggio 2016 Il Ministero dell Ambiente e della Tutela del
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE Programma: Sorveglianza epidemiologica di ex esposti ed esposti ad amianto
MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.2.1 7.1.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Sorveglianza epidemiologica di e esposti ed esposti ad amianto Si intende sviluppare un progetto
DettagliL attività di prevenzione nelle città italiane: risultati censimento estate 2007
Dipartimento di Epidemiologia ASL RME Centro di Competenza Nazionale Dipartimento della Protezione Civile Ministero della Salute Centro per la Prevenzione e Controllo delle Malattie L attività di prevenzione
DettagliPiano Nazionale della Prevenzione Relazione sullo stato di avanzamento al 31 dicembre 2006 Regione: Titolo del progetto:
27 febbraio 2007 Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Relazione sullo stato di avanzamento al 31 dicembre 2006 Regione: Lombardia Titolo del progetto: Gestione integrata del diabete Referente istituzionale:
DettagliGIORNATA DELL ECONOMIA SOLIDALE DELL EMILIA-ROMAGNA 22 marzo 2019
GIORNATA DELL ECONOMIA SOLIDALE DELL EMILIA-ROMAGNA 22 marzo 2019 Il percorso avviato in Regione Emilia-Romagna in attuazione della Legge 19/2014 Paola Bissi 1 Responsabile del Servizio Turismo, Commercio
DettagliDipartimento Salute e Servizi Sociali Settore Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica
REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Settore Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE SORVEGLIANZA E PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NEI LUOGHI DI LAVORO Relazione
DettagliProcedura per l aggiornamento e il monitoraggio del Repertorio delle Qualificazioni e delle Competenze della Regione Calabria
REGIONE CALABRIA Dipartimento Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali Procedura per l aggiornamento e il monitoraggio del Repertorio delle Qualificazioni e delle Competenze della Regione
DettagliPag. 1 a 6. Mantova, 05/02/2015. Oggetto: Tavolo tecnico DGR IX/3018 del 15/12/2012. Emissioni odorigene Ditta Copernit Spa Pegognaga (MN)
Mantova, 05/02/2015 Oggetto: Tavolo tecnico DGR IX/3018 del 15/12/2012. Emissioni odorigene Ditta Copernit Spa Pegognaga (MN) A seguito alla riunione del 27 gennaio c.a. si riassume di seguito l attività
DettagliPROGRAMMA ESECUTIVO DELL ACCORDO TRA IL DPO E CNR-IRPPS IN MATERIA DI MONITORAGGIO, VALUTAZIONE E ANALISI DEGLI INTERVENTI DI PREVENZIONE E CONTRASTO
PROGRAMMA ESECUTIVO DELL ACCORDO TRA IL DPO E CNR-IRPPS IN MATERIA DI MONITORAGGIO, VALUTAZIONE E ANALISI DEGLI INTERVENTI DI PREVENZIONE E CONTRASTO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE FINALITÀ o pervenire
DettagliIl sistema dei controlli e il monitoraggio relativi all inceneritore HERA - Ferrara Ing. Paola Magri
Servizio Risorse Idriche e Tutela Ambientale Il sistema dei controlli e il monitoraggio relativi all inceneritore HERA - Ing. Paola Magri Qualità dell aria e dintorni: Recenti indagini di approfondimento
DettagliISTRUTTORIA TECNICA. Piano di Monitoraggio Ambientale ATMOSFERA. Risultati Monitoraggio Corso d Opera. 2 Trimestre 2015.
SUPPORTO TECNICO ALL OSSERVATORIO AMBIENTALE CASCINA MERLATA ISTRUTTORIA TECNICA Piano di Monitoraggio Ambientale ATMOSFERA Risultati Monitoraggio Corso d Opera 2 Trimestre 2015 Aprile - Maggio Agosto
DettagliApplicazione delle metodologie delle Linee Guida nello sviluppo del Bilancio Sociale nelle Aziende del SSSR del Veneto
Applicazione delle metodologie delle Linee Guida nello sviluppo del Bilancio Sociale nelle Aziende del SSSR del Veneto - La rendicontazione dell area cittadini: esperienza dell Azienda Ulss n. 22 - Daniela
DettagliSICUREZZA DELLE CURE E GESTIONE DEL RISCHIO CLINCO: POLITICHE E STRUMENTI
SICUREZZA DELLE CURE E GESTIONE DEL RISCHIO CLINCO: POLITICHE E STRUMENTI Ottavio Nicastro Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare Servizio Assistenza Ospedaliera Regione Emilia Romagna
DettagliLe strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale
Le strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale dott. Raffaele FABRIZIO Bologna, 20 gennaio 2010 La società regionale oggi Invecchiamento popolazione (aumento
DettagliDipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Oderzo
Dipartimento Provinciale di IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 17 Luglio 19 Agosto 2002 (semestre caldo) 18 31 Luglio 2003 (semestre caldo)
DettagliLe attività di prevenzione e di vigilanza Lo stato dell'arte del territorio
SEMINARIO DI STUDIO LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO RUOLO DEI SOGGETTI COINVOLTI BENESSERE ORGANIZZATIVO STILI DI VITA RESPONSABILITA' SOCIALE L e D'IMPRESA Ferrara 13 Dicembre 2017
Dettagli1.2 Il monitoraggio degli inquinanti atmosferici
L ossidazione di NO o NO 2 a nitrati può avvenire dopo assorbimento del gas all interno di una gocciolina di acqua. L acido nitrico reagisce con ammoniaca per dare nitrato d ammonio : NH 3 + HNO 3 NH 4
DettagliNUOVI ASSETTI TERRITORIALI. Area Sanità e Sociale
NUOVI ASSETTI TERRITORIALI Area Sanità e Sociale 1 1 Presidiare un sistema complesso, derivante da interconnessioni di ambiti funzionali diversi (clinico, assistenziale, amministrativo), di soggetti diversi
DettagliCAMPAGNA DI MONITORAGGIO QUALITA DELL ARIA VERBANIA
CAMPAGNA DI MONITORAGGIO QUALITA DELL ARIA VERBANIA SCOPO ED OBIETTIVO La campagna di rilevamento della qualità dell aria è stata effettuata dal 22 luglio al 2 settembre 2004 con il fine di monitorare
DettagliRoberto Carloni Referente Istituzionale per la Regione Liguria dei Sistemi di Sorveglianza PASSI e PASSI d Argento
L invecchiamento attivo e in salute: i risultati della sorveglianza PASSI d Argento 2012 in Liguria Genova 5 novembre 2013 - Teatro della Gioventù I sistemi di sorveglianza di popolazione: importanza per
DettagliComune di Vittorio Veneto
Dipartimento Provinciale di Treviso IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Vittorio Veneto Periodi di indagine: 4 Ottobre 2001 24 Febbraio 2002 (semestre freddo) 13
DettagliCampagna di rilevamento della qualità dell'aria
Rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Reggio Emilia Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Zona Industriale Nord A cura di: Servizio Sistemi Ambientali Unità Monitoraggio e Valutazione
DettagliSocietà soggetta all attività di direzione e coordinamento di Produzione Conserve Alimentari Stabilimento di CASTEL SAN GIORGIO
COSTANTINOPOLI DI Sede legale: Via Ten. Lombardi, 133 CAP 84083 Castel San Giorgio (SA) COSTANTINOPOLI DI Società soggetta all attività di direzione e coordinamento di Produzione Conserve Alimentari Stabilimento
Dettagli1. MATRICI AMBIENTALI
ALLEGATO TECNI A ALL ATTO N. 1642009 MATRICI AMBIENTALI E PRESCRIZIONI 1. MATRICI AMBIENTALI 1.1. EMISSIONI IN ATMOSFERA TAB A1 QUADRO RIASSUNTIVO DELLE EMISSIONI ( ) E1 (1) E2 (1) E7 E8 Essiccatoio 1
DettagliLinee guida per l organizzazione delle campagne vaccinali: quali attori e quali modelli possibili? Dott. Domenico Lagravinese
Linee guida per l organizzazione delle campagne vaccinali: quali attori e quali modelli possibili? Dott. Domenico Lagravinese PNPV 2017-2019 Con il nuovo PNPV sono aumentate le novita in tema di offerta
DettagliSCHEMA DI PROTOCOLLO DI INTESA PER LE ATTIVITÀ DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DISTURBO SPECIFICO DELL APPRENDIMENTO
Allegato A SCHEMA DI PROTOCOLLO DI INTESA PER LE ATTIVITÀ DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DISTURBO SPECIFICO DELL APPRENDIMENTO di cui al Decreto Ministeriale 17 aprile 2013 tra La Regione
DettagliEQUIPE TERRITORIALE. DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE U.O. ASSISTENZA SANITARIA Via Montescaglioso Matera Tel. 0835/ Fax 0835/253538
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE - REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE U.O. ASSISTENZA SANITARIA Via Montescaglioso - 75100 Matera Tel. 0835/253630 - Fax 0835/253538 EQUIPE TERRITORIALE L ACN che
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI ROBBIO. Piano Annuale per l Inclusione
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI ROBBIO Viale Antonio Gramsci, 56 Robbio (PV) Piano Annuale per l Inclusione A.S. 2016/2017 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità
DettagliALLEGATO A DGR nr del 28 dicembre 2018
pag. 1 di 5 SISTEMA DEI CONTROLLI DELL ATTIVITA SANITARIA 1. GESTIONE E RESPONSABILITA DEI CONTROLLI La responsabilità della effettuazione dei controlli è in capo al Direttore Generale dell Azienda ULSS,
DettagliViene in particolare previsto il coinvolgimento di un team di supporto all Amministrazione Comunale per:
PROPOSTA TECNICA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MONTICHIARI PER LA GESTIONE DELLA PROBLEMATICA DELLE MOLESTIE OLFATTIVE, CONFORME ALLA DGR N. 3018/12 Oggetto della proposta: SISTEMA DI GESTIONE DELLE
DettagliRISULTATO ATTESO B5.16 PRATICA G07_2017_1265
STRUTTURA COMPLESSA DIPARTIMENTO TERRITORIALE PIEMONTE SUD EST Struttura Semplice Produzione Nucleo Operativo Qualità dell Aria RISULTATO ATTESO B5.16 PRATICA G07_2017_1265 Redazione Funzione: Tecnico
DettagliDipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Asolo
Dipartimento Provinciale di IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 18 Febbraio 5 Marzo 2003 (semestre freddo) 21-26 Marzo 2006 (semestre freddo)
Dettagli«Le Innovazioni tecnologiche e i nuovi approcci per la gestione ed il controllo delle emissioni odorigene»
«Le Innovazioni tecnologiche e i nuovi approcci per la gestione ed il controllo delle emissioni odorigene» APPLICAZIONE DI METODOLOGIE BASATE SULLA DISTRIBUZIONE DELL IDROGENO SOLFORATO PER IL MONITORAGGIO
DettagliRELAZIONE ANNUALE di RISK MANAGEMENT (ai sensi dell art.2 c.5 legge 8 marzo 2017 n. 24, legge Gelli ) ANNO 2018 IRCCS Neuromed
RELAZIONE ANNUALE di RISK MANAGEMENT (ai sensi dell art.2 c.5 legge 8 marzo 2017 n. 24, legge Gelli ) ANNO 2018 IRCCS Neuromed 1. IL PROGETTO RISK MANAGEMENT: GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO NEUROMED Il Risk
DettagliProgramma regionale per l epidemiologia ambientale già Centro Regionale di Epidemiologia Ambientale -Piano attività 2009-
giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 2719 del 15 settembre 2009 pag. 1/5 Programma regionale per l epidemiologia ambientale già Centro Regionale di Epidemiologia Ambientale -Piano attività
DettagliIL TERMOVALORIZZATORE DI GRANAROLO DELL EMILIA: DALLA 1 ALLA 2 FASE
IL TERMOVALORIZZATORE DI GRANAROLO DELL EMILIA: DALLA 1 ALLA 2 FASE Vito Belladonna Annamaria Colacci Vanes Poluzzi ARPA Sezione Provinciale di Bologna 1 PROTOCOLLO - 1 FASE DI MONITORAGGIO (ANNI 1998-2000)
DettagliIl Progetto MONITER e le Linee Guida per la Sorveglianza degli Inceneritori. Salvatore Patti Osservatorio Regionale Aria
Il Progetto MONITER e le Linee Guida per la Sorveglianza degli Inceneritori Salvatore Patti Osservatorio Regionale Aria Padova, 17/10/2017 PROGETTO MONITER (MONitoraggio Inceneritori nel Territorio dell
DettagliMONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA IN ALCUNI SITI DI TRAFFICO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI ASOLO
MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA IN ALCUNI SITI DI TRAFFICO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI ASOLO MONITORAGGIO CON CAMPIONATORI PASSIVI Benzene, Toluene, Etilbenzene e Xileni (BTEX) Risultati della
DettagliPIANO DI SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E SANITARIA E MONITORAGGIO DELL INQUINAMENTO CITTADINO- L AMMINISTRAZIONE COMUNALE E IMPEGNATA SU PIU FRONTI
PIANO DI SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E SANITARIA E MONITORAGGIO DELL INQUINAMENTO CITTADINO- L AMMINISTRAZIONE COMUNALE E IMPEGNATA SU PIU FRONTI Approvato dalla Giunta un piano che interessa 9 Comuni
DettagliCAMPAGNA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA. - Laboratorio Mobile - Comune di Guastalla
Rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Reggio Emilia CAMPAGNA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA - - Comune di A cura di: Servizio Sistemi Ambientali Rete di Monitoraggio della Qualità dell'aria
Dettagli