l impatto sulla salute del PM 2.5 e dell NO 2 in Italia Francesco Forastiere Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio
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1 Il progetto VIIAS: l impatto sulla salute del PM 2.5 e dell NO 2 in Italia Francesco Forastiere Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio
2 Comunicazione dei risultati
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4 IARC
5 GBD 2010: Air pollution is a major risk factor for public health Fonte: Lancet 2012
6 GBD Italy Fonte: Lancet 2012
7 2015 WHO + OECD decessi l anno in Europa, quasi solo in Italia. Decessi che costano al nostro Paese ben 97 miliardi di dollari l anno, il 4,7% del PIL.
8 Il testo della risoluzione, approvata dai governi nel corso della 68 Assemblea Mondiale della Sanità tenutasi a Ginevra dal 18 al 26 di Maggio 2015, esorta i governi a: sviluppare sistemi di monitoraggio della qualità dell aria; promuovere tecnologie e combustibili puliti per riscaldamento rafforzare il trasferimento internazionale di competenze, tecnologie e dati scientifici riguardo l inquinamento atmosferico.
9 Il particolato atmosferico (soprattutto la sua frazione fine, il PM 2.5 ), il biossido di azoto (NO 2 ) e l ozono (O 3 ) sono associati ad effetti sanitari aumento di sintomi respiratori, aggravamento di patologie croniche cardiorespiratorie tumore polmonare, aumento della mortalità riduzione della speranza di vita.
10 Schema della valutazione dell impatto dell inquinamento atmosferico sull ambiente e sulla salute umana Dati censuari della popolazione residente Scelta degli inquinanti Stima popolazione (Baseline) Modelli di qualità dell aria Popolazione esposta Impatto sull ambiente: mappe di concentrazione degli inquinanti al suolo Baseline Scenari futuri Scenari target Funzioni di rischio Impatto sulla salute: casi incidenti e casi di mortalità attribuibili, anni di vita persi Tassi di incidenza e mortalità (Baseline) Baseline Scenari futuri Scenari target
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14 Scenario Target 1 PM 2.5 ai residenti con concentrazioni medie annue stimate al 2020 superiori al limite delle direttive CE 25 µg/m 3 è stata attribuita un esposizione pari a 25 µg/m 3 NO 2 ai residenti con concentrazioni medie annue stimate al 2020superiori al limite della soglia stabilita dalla CE/OMS 40 µg/m 3 è stata attribuita un esposizione pari a 40 µg/m 3
15 Scenario Target 2 Per ciascun inquinante, la concentrazione media annua diminuita del 20% al 2020
16 PM2.5
17 Concentrazioni medie annue di PM CLE T T2
18 Popolazione esposta a PM 2.5 Population Weighted Exposure (µg/m 3 ) 2005 Area geografica media ds p10 p90 ITALIA NORD CENTRO SUD e ISOLE Macroarea URBANO NON URBANO
19 Mortalità per cause non accidentali attribuibile a PM Pop>30 anni Pop W Exp media ( µg/m 3 ) Numero di decessi osservati Numero di decessi attribuibili N IC95% Tasso di mortalità attribuibile (per ) IC95% Frazione di mortalità attribuibile (%) IC95% Mesi di vita persi ITALIA 40,077, ,193 34,552 20,608 43, NORD 18,847, ,518 22,485 13,447 28, Area geografica CENTRO 8,858, ,756 5,513 3,253 6, SUD e ISOLE 12,371, ,918 6,554 3,909 8, Macroarea URBANO 14,251, ,325 19,358 11,615 24, NON URBANO 25,826, ,867 15,194 8,994 19,
20 Decessi per cause non accidentali attribuibili a PM2.5 per residenti per macro area geografica e regione 2005
21 Mortalità per cause non accidentali attribuibile a PM 2.5. Confronti Scenari Baseline CLE T1 (limite CE 25 µg/m 3 ) T2 (-20%) ITALIA ,7-17,2-32,9-46,4 NORD ,2-13,1-31,9-41,4 CENTRO ,4-26,4-27,4-59,2 SUD e ISOLE ,2-23,7-41,0-52,8 URBANO ,0-12,5-35,1-39,8 NON URBANO ,1-23,3-30,3-54,9
22 Decessi per cause non accidentali attribuibili a PM 2.5 per residenti per (4x4km) 2005, 2010, 2020 (CLe) e scenari target 1 e CLe T T2
23 Mesi di vita persi a causa dell esposizione a PM2.5
24 NO2
25 Concentrazioni medie annue di NO CLE T T2
26 La popolazione esposta a NO 2 : distribuzione della popolazione rispetto alle soglie stabilite dall OMS e dalla CE 2005 Population Weighted Exposure Popolazione esposta a più di 40 µg/m 3 media ds p10 p90 % ITALIA 24,7 17,5 5,0 52,0 19,8 NORD 29,5 16,8 9,6 54,3 23,9 Area geografica CENTRO 24,3 16,7 6,4 53,1 21,0 SUD e ISOLE 18,4 16,7 3,0 45,9 13,2 Macroarea URBANO 38,0 17,4 14,9 62,5 44,1 NON URBANO 17,4 12,6 3,6 35,0 6,4
27 Mortalità per cause non accidentali attribuibile a NO Pop>30 anni Numero di decessi osservati Numero di decessi attribuibili N Tasso di mortalità attribuibile (per ) Frazione di mortalità attribuibile (%) IC95% IC95% IC95% ITALIA NORD Area geografica CENTRO SUD e ISOLE Macroarea URBANO NON URBANO
28 Decessi per cause non accidentali attribuibili a NO 2 per residenti per macro area geografica e regione (2005) 2005
29 Mortalità per cause non accidentali attribuibile a NO 2. Confronti Scenari Baseline CLE T1 (limite CE 25 µg/m 3 ) T2 (-20%) ITALIA ,7-56,7-61,4-77,6 NORD ,3-59,9-63,6-80,1 Area geografica CENTRO ,9-60,6-60,6-81,0 SUD e ISOLE ,0-42,3-55,3-65,7 Macroarea URBANO ,5-52,6-57,7-74,5 NON URBANO ,9-67,1-70,8-85,4
30 Decessi per cause non accidentali attribuibili a NO2 per residenti per (4x4km) 2005, 2010, 2020 (CLe) e scenari target 1 e CLe T T2
31 L inquinamento ha i suoi effetti sanitari maggiori al Nord e in generale nelle aree urbane congestionate dal traffico e in prossimità alle aree industriali Il riscaldamento domestico, soprattutto per l incremento dell utilizzo delle biomasse (principalmente legno e pellet) è responsabile del peggioramento della qualità dell aria e del conseguente impatto sulla salute
32 Impatto a lungo e breve termine del PM2.5 sulla mortalità a Roma. In arancione impatto a lungo termine, in azzurro, l impatto a breve termine.
33 Che aria tira sotto casa tua? Per saperlo ti basterà consultare il sito
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35 Qualità dell aria a Roma e effetti sulla salute
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