Sentieri e Rischio Idrogeologico
|
|
- Basilio Maggio
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Sentieri e Rischio Idrogeologico Interferenze, criticità, aspetti progettuali Maurizio Morra di Cella
2 Modificazione dell'equilibrio naturale tra i fattori costitutivi di un ambiente, con conseguenze disastrose Concetto di dissesto
3 Concetto di dissesto idrogeologico Introdotto da A.Hofmann (1936) riferendosi allo stato di disordine proprio dei pendii a precaria stabilità, perché colpiti dall'azione combinata di movimenti franosi e dell'azione erosiva delle acque di dilavamento V. Cotecchia (1968): ogni situazione di disordine e squilibrio del suolo e del sottosuolo dovuta all'azione dell'acqua
4 Dissesto idrogeologico in Italia La dimensione del problema è particolarmente rilevante in Italia, dove dal 1918 al 1994 sono stati registrati rispettivamente oltre e oltre 7000 eventi franosi e alluvionali calamitosi, i quali nell'ultimo ventennio del Novecento hanno provocato danni al patrimonio stimati in miliardi di lire e 645 decessi
5 Concetto di Rischio Per Rischio Idrogeologico si intende la possibilità che si verifichino eventi naturali (e nello specifico soprattutto frane, alluvioni e valanghe) in grado di produrre danni misurabili a persone, cose ed attività antropiche in genere.
6 Valutazione del Rischio Rischio, espresso nell unità di misura con cui si misura E Elemento a rischio: determina l unità di misura del rischio R = H x V x E Pericolosità o indice di pericolosità associato all evento considerato RISCHIO SPECIFICO Attitudine dell elemento considerato a subire danni dall evento (numero compreso tra 0 e 1) DANNO POTENZIALE
7 Caratteri delle superfici attraversate Geologia Geomorfologia Pendenze Esposizione Clima Vegetazione Corsi d acqua
8 Sentiero: aspetti geometrici Tracciato Lunghezza Larghezza Profilo longitudinale Pendenza trasversale
9 Interferenze 1. Con il terreno (frane, erosioni) 2. Con la vegetazione 3. Con le acque meteoriche 4. Con i corsi d acqua
10 Interferenze con il terreno In quanto discontinuità, il sentiero può peggiorare la stabilità locale del versante favorendo l infiltrazione delle acque superficiali, con manifestazione di frane a valle
11 Interferenze con il terreno Lungo il sentiero si possono verificare fenomeni gravitativi lungo il margine di monte, laddove viene a interrompersi la continuità della copertura.
12 Interferenze con il terreno La presenza del sentiero induce locali alterazioni della naturale umidità del suolo. La neve permane più a lungo rispetto al resto del versante
13 Interferenze con la vegetazione In seguito all alterazione locale del deflusso subsuperficiale, si notano talora differenze tra la vegetazione a monte e a valle.
14 Interferenze con acque meteoriche Il ruscellamento lungo il sentiero produce erosioni più o meno concentrate.
15 Interferenze con acque meteoriche Le acque che ruscellano lungo il sentiero possono riversarsi a valle in modo incontrollato, producendo erosioni e movimenti gravitativi.
16 Interferenze con corsi d acqua Le interferenze con i corsi d acqua, a seconda delle dimensioni, sono fonte di possibile criticità. Il sentiero si pone in relazione con il regime torrentizio del corso d acqua che attraversa.
17 Considerazioni di base I sentieri sono elementi caratterizzati che si pongono in relazione dinamico-funzionale con l ecosistema circostante, e possono costituire fattore di interferenza negativa o positiva. La progettazione dei sentieri è quindi operazione articolata, che richiede un approccio interdisciplinare. Questo consente una adeguata valutazione dei parametri intervenenti nella mitigazione del rischio.
18 Acqua: elementi di interesse Fenomenologia dei processi erosivi in atto Determinazione delle portate di riferimento Valutazione del trasporto solido Aspetti idraulici negli interventi di regimazione
19 Fenomenologia dei processi erosivi Splash erosion Sheet erosion Rill erosion Gully erosion
20 Fenomenologia dei processi erosivi Channel erosion
21 Determinazione delle portate di riferimento Aspetti morfometrici Aspetti pluviometrici Determinazione delle portate
22 Aspetti morfometrici QUOTA MASSIMA m QUOTA SEZIONE DI CHIUSURA m SUPERFICIE TOTALE Kmq ALTEZZA MEDIA m ALTEZZA MEDIA RELATIVA m PENDENZA MEDIA DEI VERSANTI 0.42 PENDENZA MEDIA DELL'ASTA 0.24 LUNGHEZZA DELL'ASTA Km FATTORE DI FORMA Tc (GIANDOTTI) ore 0.55 Tc (TOURNON) ore 0.55 Pendenza media asta Tempo di corrivazione Altezza media H y m m n i1 e e i A l i h mi A a Pendenza media versanti Tempo di ritardo i i a L L i iai 2 t t c c A 1.5L H m L i H a 0 A 2 L i y a m 0.72 t lag L* 9 Y CN 0.7
23 Aspetti pluviometrici Tempo di ritorno (probabilità di superamento) a, n in funzione del Tr Altezza di precipitazione h at n Intensità di precipitazione i h / t
24 Determinazione delle portate Metodo razionale (Time-Area Method) Q CiAk AC h 3.6t c c Metodo SCS Q 0.28 R0 Modelli vari A t p S t D / 2 p t lag CN R 0 ( h 0.2S) h 0.8S 2
25 Valutazione del trasporto solido Trasporto isolato Trasporto di massa (Debris-Flow) Q lava Q liquida Q solida Q solida Q liquida CV ( 1 CV )
26 1 Problema: la stabilità Si opera con tipologie di rivestimento, consolidamento e sostegno volte a non peggiorare il coefficiente di stabilità del pendio. - muretti a secco - opere di ingegneria naturalistica, opportunamente scelte - altre tipologie Che risultino sostenibili economicamente e richiedano la minor manutenzione possibile.
27 2 Problema: la gestione delle acque superficiali In presenza di possibilità di recapito (impluvio/corso d acqua) con rete di intercettazione e smaltimento. Adeguata analisi delle capacità del recettore e delle problematiche connesse alla funzionalità di rete. In assenza di recettore raggiungibile. Distribuzione diffusa delle acque da monte a valle evitandone il concentramento e riducendone, per quanto possibile la velocità. Sistemi a stramazzo su lunghezze significative.
28 3 Problema: la gestione delle acque sub-superficiali Evitare il ristagno superficiale e l eccessiva umidità mediante la predisposizione di opportuni drenaggi. Tipologie che prevedono, per quanto possibile, l impiego di materiale in situ. All occorrenza impiego di tubi drenanti. Favorire lo sviluppo della vegetazione in grado di evapotraspirare una frazione significativa del deflusso ipodermico.
29 4 Problema: Intersezione dei corsi d acqua Ove possibile evitare la formazione di strutture trasversali che interferiscono con il regime torrentizio del corso d acqua, preferendo la tipologia del guado ad altre tipologie di attraversamento. Dove necessario (livellette obbligate ) realizzare attraversamenti diversi, evitare strutture ostruibili e comunque scegliere la tipologia in funzione del comportamento idrologico ed idraulico del corso d acqua.
30 Sentieri e Rischio Idrogeologico Grazie per l attenzione A e P Ambiente e Paesaggio s.c.a.r.l Via Umberto I, Cannobio (VB) tel fax maurizio@ambientepaesaggio.it 30
Sentieri e Rischio Idrogeologico
Sentieri e Rischio Idrogeologico Vincoli di carattere geologico Paolo Millemaci Concetto di dissesto idrogeologico Introdotto da A.Hofmann (1936) riferendosi allo stato di disordine proprio dei pendii
Dettagli1 PREMESSA DETERMINAZIONE DELLA PORTATA DI PROGETTO VERIFICHE IDRAULICHE CONCLUSIONI...
SOMMARIO 1 PREMESSA... 3 2 DETERMINAZIONE DELLA PORTATA DI PROGETTO... 5 4 VERIFICHE IDRAULICHE... 10 5 - CONCLUSIONI... 12 2 RELAZIONE IDROLOGICA ED IDRAULICA 1 PREMESSA Per evitare fenomeni di dilavamento
DettagliSTUDIO PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO DELLA REGIONE MARCHE
In collaborazione con: Consorzio di Bonifica delle Marche STUDIO PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO DELLA REGIONE MARCHE Area Bonifica INDAGINE CONDOTTA SUI BACINI IDROGRAFICI DEI FIUMI CONCA,
DettagliSTUDIO PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO DELLA REGIONE MARCHE
In collaborazione con: Consorzio di Bonifica delle Marche STUDIO PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO DELLA REGIONE MARCHE Area Bonifica INDAGINE CONDOTTA SUI BACINI IDROGRAFICI DEI FIUMI CONCA,
DettagliRELAZIONE IDROLOGICA IDRAULICA
RELAZIONE IDROLOGICA IDRAULICA 1. PREMESSA In relazione ai lavori di realizzazione della nuova rotatoria sulla S.S. 16 Adriatica al km 326+040 in corrispondenza dell intersezione con la S.P. 24 Bellaluce
DettagliINDICE RELAZIONE IDROLOGICA ED IDRAULICA DETERMINAZIONE DELLA PORTATA DI PIENA DI PROGETTO 2 VERIFICHE IDRAULICHE DELLE SEZIONI 6
INDICE RELAZIONE IDROLOGICA ED IDRAULICA DETERMINAZIONE DELLA PORTATA DI PIENA DI PROGETTO 2 CONSIDERAZIONI IDROGEOLOGICHE E IDROMETOGRAFICHE 2 DETERMINAZIONE DELLA PORTATA DI PIENA DI PROGETTO MEDIANTE
DettagliGeneralità. Corso di Erosione e Difesa del Suolo - Lezione 1
Generalità L erosione rappresenta, a livello mondiale, la componente più importante della degradazione dei suoli: in alcune parti del pianeta tale fenomeno interessa il 60% dei terreni agricoli Si stima
DettagliIL RUOLO DEL GEOLOGO NEI PROCESSI DI VALUTAZIONE AMBIENTALE
IL RUOLO DEL GEOLOGO NEI PROCESSI DI VALUTAZIONE AMBIENTALE Corso di Aggiornamento Professionale Viterbo, 24 maggio 2010 - Palazzo della Provincia Prima Sessione Le componenti geologiche nello SIA: ambiente
DettagliValutazione della pericolosità per colate di detrito e dell efficacia delle opere di difesa presenti. Regione Autonoma Valle d Aosta
Valutazione della pericolosità per colate di detrito e dell efficacia delle opere di difesa presenti. Regione Autonoma Valle d Aosta Quadro normativo regionale l.r. n.11/98 Normativa urbanistica e di pianificazione
DettagliIl contributo del monitoraggio nella gestione del dissesto da frana
Convegno ARPAE-OGER PREVENZIONE RIDUZIONE DEL RISCHIO ALLUVIONI E DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO: RIORDINO ISTITUZIONALE DELLE COMPETENZE E SOLUZIONI PER LA GESTIONE E IL GOVERNO DELLE ACQUE GEOFLUID, Piacenza
DettagliSommario 1. PREMESSA DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO ANALISI IDROLOGICA CALCOLI IDRAULICI... 9
Sommario 1. PREMESSA... 2 2. DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO... 2 3. ANALISI IDROLOGICA... 2 4. CALCOLI IDRAULICI... 9 1 1. PREMESSA La presente relazione allegata al Progetto esecutivo per la regimazione
DettagliIdraulica e idrologia: Lezione 9
Idraulica e idrologia: Lezione 9 Agenda del giorno - Relazioni per la stima della portata al colmo; - Tempo di corrivazione di un bacino; - Metodo razionale. 1 LINEA SEGNALATRICE DI PROBABILITA PLUVIOMETRICA
DettagliELENCO DEGLI INTERVENTI ANNO 2018
PIANO DI MANUTENZIONE ORDINARIA ELENCO DEGLI INTERVENTI ANNO 2018 RELAZIONE DI INQUADRAMENTO TERRITORIALE 1. PREMESSA Il presente Piano di Manutenzione Ordinaria del reticolo idrografico minore riguarda
DettagliIl ruolo dell'agricoltura nella prevenzione del dissesto 28 OTTOBRE 2016
Cristiano Guerra frana dei papaveri Il ruolo dell'agricoltura nella prevenzione del dissesto 28 OTTOBRE 2016 Sede SALA EUROPA COMUNE DI PREDAPPIO (FC) Fenomeni di dissesto geomorfologico in aree agricole
DettagliGEOMORFOLOGIA. Modellamento dei versanti
GEOMORFOLOGIA La Geomorfologia ha per fine lo studio e l interpretazione delle forme e dei processi responsabili del modellamento del rilievo terrestre I processi geodinamici possono distinguersi in due
DettagliMitigazione del rischio relativo ai dissesti dei corsi d acqua e dei versanti
Mitigazione del rischio relativo ai dissesti dei corsi d acqua e dei versanti Criteri di approccio sistemico Da R. Rosso 2 Misure Strutturali di Manutenzione Straordinaria OBIETTIVI: riparazione, ricostruzione,
DettagliMETODOLOGIE PER LA MAPPATURA DELLE AREE SOGGETTE A RISCHIO DI INONDAZIONE
AUTORITÀ DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE COMITATO TECNICO REGIONALE CRITERI PER L ELABORAZIONE DEI PIANI DI BACINO METODOLOGIE PER LA MAPPATURA DELLE AREE SOGGETTE A RISCHIO DI INONDAZIONE RACCOMANDAZIONE
DettagliMetodi e criteri di calcolo per il dimensionamento delle opere di INVARIANZA IDRAULICA
Metodi e criteri di calcolo per il dimensionamento delle opere di INVARIANZA IDRAULICA Daniele Masseroni Università di Milano daniele.masseroni@unimi.it Workshop Scuola Edile di Bergamo 5 Marzo 2018 Principali
DettagliCOMUNE DI ARCIDOSSO (PROVINCIA DI GROSSETO) VARIANTE GENERALE AL REGOLAMENTO URBANISTICO. Legge Regionale Toscana 3 gennaio 2005 n.
COMUNE DI ARCIDOSSO (PROVINCIA DI GROSSETO) VARIANTE GENERALE AL REGOLAMENTO URBANISTICO Legge Regionale Toscana 3 gennaio 2005 n.1 INTEGRAZIONE STUDI IDROLOGICI E IDRAULICI U.T.O.E. Salaiola Fosso di
DettagliPROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA PROGETTO DEFINITIVO VERIFICHE IDROGEOLOGICHE. I e II TRATTO ING. MARIO ADDARIO ARCH. ORAZIA TRIBASTONE SCALA DATA
PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA PROGETTO: SISTEMAZIONE DELLA S.P. 45 "BUGILFEZZA - POZZALLO. TRATTI COMPRESI DAL KM 5+250 AL KM 5+550 E DAL KM 6+800 AL KM 7+000". PROGETTO DEFINITIVO TITOLO: VERIFICHE IDROGEOLOGICHE.
DettagliIMPLICAZIONI NEGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE
PROGETTARE PER L INVARIANZA MONZA 4 maggio 2018 REGOLAMENTO REGIONALE N. 7 DEL 23.11.2017 CRITERI E METODI PER IL RISPETTO DEL PRINCIPIO DELLʼINVARIANZA IDRAULICA E IDROLOGICA IMPLICAZIONI NEGLI STRUMENTI
DettagliDI IDROLOGIA TECNICA PARTE III
FACOLTA DI INGEGNERIA Laurea Specialistica in Ingegneria Civile N.O. Giuseppe T. Aronica CORSO DI IDROLOGIA TECNICA PARTE III Idrologia delle piene Lezione XI: Generalità Generalità Piena: significativo
DettagliLA FURIA DELLA NATURA!
LA FURIA DELLA NATURA! La Pioggia: questa sconosciuta!!! LA PIOGGIA Cos è la pioggia? E la principale IDROMETEORA che avviene sulla Terra; essa consiste nella caduta di acqua allo stato liquido proveniente
DettagliREGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI TORINO COMUNE DI VALGIOIE COMUNE DI VALGIOIE
REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI TORINO COMUNE DI VALGIOIE COMUNE DI VALGIOIE STUDIO IDRAULICO FINALIZZATO ALLA REALIZZAZIONE DELLA REVISIONE AL P.R.G.C. Elaborato 1 Scala CONSULENZA Codice 2198C01_0 Data
Dettagli1 PREMESSA. Quadrilatero Marche-Umbria Maxilotto 1 1 Sublotto 2.1
1 PREMESSA La presente relazione riporta la verifica idraulica dei tombini idraulici posti lungo il Ramo H (strada di collegamento tra la S.S. 7 e la S.P. 441 in prossimità dell abitato di Colfiorito).
DettagliC-RELAZIONE IDROLOGICA IDRAULICA
OGGETTO: C-RELAZIONE IDROLOGICA IDRAULICA Collegamento tra la S.P.n.3 della Val Musone e la zona industriale Squartabue -Tratto sino al confine con la Provincia di Macerata- Importo totale progetto 1.550.000,00
DettagliCorso di Erosione e Difesa del Suolo
Corso di Erosione e Difesa del Suolo Docente: Prof. Santo Marcello Zimbone Collaboratori: Dott. Giuseppe Bombino - Ing. Demetrio Zema Lezione n. 1: Generalità sul fenomeno dell erosione erosione idrica
DettagliINFRASTRUTTURE FERROVIARIE STRATEGICHE DEFINITE DALLA LEGGE OBIETTIVO N. 443/01
COMMITTENTE: : : INFRASTRUTTURE FERROVIARIE STRATEGICHE DEFINITE DALLA LEGGE OBIETTIVO N. 443/01 TRATTA A.V. /A.C. TERZO VALICO DEI GIOVI PROGETTO DEFINITIVO VAR0018 - Variante per la modifica del Piano
DettagliRegione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Lavori Pubblici Servizio Difesa del Suolo
Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Lavori Pubblici Servizio Difesa del Suolo P.A.I. PIANO STRALCIO DI ASSETTO SETTO IDROGEOLOGICO-AGGIORNAMENTO 2006 APPROFONDIMENTO E STUDIO DI DETTAGLIO DEL
DettagliCOMUNE DI SAN GIOVANNI ROTONDO (FOGGIA)
COMUNE DI SAN GIOVANNI ROTONDO (FOGGIA) PROGETTO DEFINITIVO PER LA REALIZZAZIONE DI COLLETTORI PRINCIPALI DI FOGNA BIANCA A SERVIZIO DEL TERRITORIO URBANO DI SAN GIOVANNI ROTONDO SECONDO LOTTO RELAZIONE
DettagliRegione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Lavori Pubblici Servizio Difesa del Suolo
Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Lavori Pubblici Servizio Difesa del Suolo P.A.I. PIANO STRALCIO DI ASSETTO SETTO IDROGEOLOGICO-AGGIORNAMENTO 2006 APPROFONDIMENTO E STUDIO DI DETTAGLIO DEL
DettagliRISCHI: SISMICO, IDRAULICO E IDROGEOLOGICO NELL APPENNINO ROMAGNOLO
CENTENARIO DEL TERREMOTO DEL 10 NOVEMBRE 1918 COMUNE DI SANTA SOFIA RISCHI: SISMICO, IDRAULICO E IDROGEOLOGICO NELL APPENNINO ROMAGNOLO DISSESTI IDRAULICI E IDROGEOLOGICI - INTERVENTI DI RIDUZIONE DEL
DettagliRichiamo al ciclo dell'acqua e alla trasformazione afflussi-deflussi
Richiamo al ciclo dell'acqua e alla trasformazione afflussi-deflussi Definizione provvisoria di bacino idrografico (il luogo che raccoglie le precipitazioni e le trasforma in deflussi superficiali e sotterranei)
DettagliIl geologo professionista nelle. Roma giugno Esercitazione pratica
Corso di II livello Il geologo professionista nelle attività diprotezionecivile Roma 19 20 giugno 2014 Esercitazione pratica VALUTAZIONE DEL RISCHIO RESIDUO Nel corso della esercitazione verranno effettuati
DettagliCOMUNE DI ARCIDOSSO (PROVINCIA DI GROSSETO) VARIANTE GENERALE AL REGOLAMENTO URBANISTICO. Legge Regionale Toscana 3 gennaio 2005 n.
COMUNE DI ARCIDOSSO (PROVINCIA DI GROSSETO) VARIANTE GENERALE AL REGOLAMENTO URBANISTICO Legge Regionale Toscana 3 gennaio 2005 n.1 INTEGRAZIONE STUDI IDROLOGICI E IDRAULICI U.T.O.E. Arcidosso Fosso del
DettagliINTERVENTO DI PROGETTO
CONSOLIDAMENTO PENDII E FRONTI ROCCIOSI R.T.P.: I.P.C. Impresa Petrangeli Cesare S.r.l. (Mandataria) Settembre Costruzioni Generali S.r.l. (Mandante) Consolidamento dell'imbocco della galleria Eremitella
DettagliRELAZIONE IDRAULICA 1. Generalità
RELAZIONE IDRAULICA 1. Generalità Oggetto della presente relazione è il dimensionamento delle rete di fognatura delle acque bianche proveniente dalla realizzazione di un nuovo piazzale all interno del
DettagliLIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA
zona E LIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA TEMPORALI VERDE Assenza o bassa probabilità a livello locale di fenomeni significativi prevedibili. GIALLA Occasionale pericolo: fenomeni puntuali
DettagliMESSA IN SICUREZZA DEL RIO CARPI A MONTOGGIO (GE) - PROGETTO DEGLI INTERVENTI A BREVE TERMINE-
MESSA IN SICUREZZA DEL RIO CARPI A MONTOGGIO (GE) - PROGETTO DEGLI INTERVENTI A BREVE TERMINE- Il bacino idrologico del Rio Carpi risulta collocato tra l abitato a Nord (q.437mslm) e la cima del Monte
DettagliCORSI D ACQUA MINORI DEI VERSANTI MONTUOSI INTERFERENTI CON IL NUOVO TRONCO STRADALE STUDIO IDROLOGICO
CORSI D ACQUA MINORI DEI VERSANTI MONTUOSI INTERFERENTI CON IL NUOVO TRONCO STRADALE Premessa STUDIO IDROLOGICO Il nuovo tronco stradale in progetto, per i tratti all aperto, segue l andamento del fondo
DettagliINDICE GENERALE 1. PREMESSA INQUADRAMENTO TERRITORIALE ED IDROGRAFIA TOMBINI IDRAULICI... 9
INDICE GENERALE 1. PREMESSA... 2 2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE ED IDROGRAFIA... 2 2.1. Bacino idrografico fiume Ofanto... 3 2.2. Pluviometria... 4 3. TOMBINI IDRAULICI... 9 1 1. PREMESSA Nella presente
DettagliLA VAL BISAGNO. DATI GENERALI DEL BACINO Superficie: 93 Kmq
LA VAL BISAGNO DATI GENERALI DEL BACINO Superficie: 93 Kmq Aree interessate: Comuni di Genova, Bargagli, Lumarzo, Davagna, Sant Olcese, Sori e Bogliasco. Tessuto urbano: 13% circa della superficie totale
DettagliRELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA PREMESSA La zona oggetto di intervento rappresenta il completamento di un progetto generale di sistemazione dell area che insiste sul fosso Creta, del quale è già stato realizzato
DettagliRegione Valle d Aosta
Regione Valle d Aosta Comune di Arvier Verifica di assoggetabilità pista poderale in loc. Grand Haury Studio ambientale Elaborato Scala Data E5 - Gennaio 2018 Oggetto dell elaborato Relazione idraulica
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE Percorso Ambientale [1227] [DM270] Percorso Costruzioni [1227] [DM270] CORSO DI OPERE IN TERRA [54206]
DettagliRischio idrologico-idraulico
Corso di Protezione Idraulica del Territorio Rischio idrologico e protezione idraulica del territorio Antonino Cancelliere Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Università di Catania acance@dica.unict.it
DettagliLAVORI DI REALIZZAZIONE DELLA VASCA N.6 DELLA DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI DI ASCOLI PICENO IN LOCALITA RELLUCE
1 PROVINCIA DI ASCOLI PICENO COMUNE DI ASCOLI PICENO LAVORI DI REALIZZAZIONE DELLA VASCA N.6 DELLA DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI DI ASCOLI PICENO IN LOCALITA RELLUCE INDICE 1. INTRODUZIONE E PREMESSA...
DettagliRELAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA
RELAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA 1. PREMESSA Nella presente relazione viene riportato lo studio idrologico ed idraulico relativo al reticolo idrografico interferente con la strada di collegamento tra
DettagliRUOLO E FUNZIONE DEL PIANO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO NELL AMBITO DELLE STRATEGIE DI TUTELA DEL TERRITORIO
RUOLO E FUNZIONE DEL PIANO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO NELL AMBITO DELLE STRATEGIE DI TUTELA DEL TERRITORIO Ing. Roberto Casarin Longarone (BL) 6 ottobre 2013 VAJONT, DISCUSSIONE ED ANALISI A 50 ANNI DALLA
DettagliREGIONE TOSCANA PIANO DI SVILUPPO RURALE 2014/2020 REGOLAMENTO (UE) 1305/2013
REGIONE TOSCANA PIANO DI SVILUPPO RURALE 2014/2020 REGOLAMENTO (UE) 1305/2013 Sottomisura 8.3 Sostegno alla prevenzione dei danni arrecati alle foreste da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici
DettagliCOMUNE DI SINNAI PROVINCIA DI CAGLIARI
COMUNE DI SINNAI PROVINCIA DI CAGLIARI "Progetto per la riapprovazione con variante del Piano di Lottizzazione "Serra Longa Is Mitzas" - Sinnai Comparto Edificatorio 6C1 - Sub Comparto A". STUDIO DI COMPATIBILITA'
Dettagliu = 0,211(m 3 /s.ha)
PROGETTO IDRAULICO DEL SISTEMA DI RACCOLTA E SMALTIMENTO DELLE ACQUE DI PRIMA E SECONDA PIOGGIA DELLA PIATTAFORMA STRADALE Premessa Il progetto del sistema di raccolta e smaltimento delle acque piovane
DettagliPREMESSA COMMITTENTE: COMUNE DI FARRA D ALPAGO (BL)
PREMESSA Il presente progetto prevede la realizzazione dei lavori di difesa idrogeologica e di regimazione delle acque superficiali in località Vigne, nel comune di Farra d Alpago. In particolare le zone
DettagliAUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE
AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE CHIARIMENTI TECNICI E NORMATIVI IN MERITO AI FRANCHI DI SICUREZZA IDRAULICI PER LA PROGETTAZIONE DI OPERE IN ALVEO Documento approvato dal CTR nella seduta dell
DettagliRIASSETTO IDROGEOLOGICO E MITIGAZIONE DEI RISCHI NATURALI PRESENTI IN VAL TORREGGIO
1 RIASSETTO IDROGEOLOGICO E MITIGAZIONE DEI RISCHI NATURALI PRESENTI IN VAL TORREGGIO BACINO PRIORITARIO LEGGE VALTELLINA PROGETTO PRELIMINARE (dic. 2001) STUDIO D IMPATTO AMBIENTALE (nov. 2003) PROG.
DettagliGLI INTERVENTI DI SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALE NELLA PREVENZIONE DEI RISCHI NATURALI LE LINEE DI AZIONE DELLA REGIONE PIEMONTE.
DIREZIONE OPERE PUBBLICHE DIFESA DEL SUOLO ECONOMIA MONTANA E FORESTE GLI INTERVENTI DI SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALE NELLA PREVENZIONE DEI RISCHI NATURALI LE LINEE DI AZIONE DELLA REGIONE PIEMONTE
DettagliESAME DI STATO PER L ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI GEOLOGO SECONDA SESSIONE ANNO 2010
ESAME DI STATO PER L ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI GEOLOGO SECONDA SESSIONE ANNO 2010 PRIMA PROVA SCRITTA Tema n. 1 Con riferimento alla normativa vigente, ed in particolare alla circolare
DettagliCOMUNE DI BRICHERASIO
Dott. Paolo Quagliolo GEOLOGO Via P. Educ 38-10081 CASTELLAMONTE (TO) Tel. e Fax 0124/58 25 43 Cascina La Benedetta - 10088 VOLPIANO (TO) Tel. e Fax 011/99 52 421 e-mail: paolo.quagliolo@alice.it Settembre
DettagliAcea Ato 5 SpA. Acea Elabori SpA. acqua. Ingegneria e Servizi
acqua Acea Ato 5 SpA Ingegneria e Servizi Acea Elabori SpA ACEA ATO5 S.P.A. ACEA ELABORI S.P.A. INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA DEL VERSANTE IN FRANA SITO IN LOCALITA' CASINO FRANCHI (COMUNE DI VEROLI)
DettagliStudio della pericolosità idraulica
Studio della pericolosità idraulica 2.2 Relazione idrologica DATA Agosto 2017 FILE 2.2-PAI REV 01 Indice generale 1 Introduzione...3 2 Descrizione dei bacini imbriferi...3 3 Metodologia adottata per la
DettagliModelli Matematici per il
Modelli Matematici per il Preannuncio delle Frane Equazione del RISCHIO R H * E * V I P I la probabilità che avvenga un evento di intensità I E elementi a rischio V Vulnerabilità Previsione spaziale Previsione
DettagliPiano di adattamento al cambiamento climatico e invarianza idraulica. arch. Giulia Moraschi dirigente settore Ambiente Comune di Mantova
e invarianza idraulica dirigente settore Ambiente Comune di Mantova LR 12/2005 legge regionale per il governo del territorio LR 4/2016 Revisione della normativa regionale in materia di difesa del suolo,
DettagliRN078B/10 2R9D004 - INTERVENTI DI SISTEMAZIONE DEI VERSANTI A DIFESA DELLA PUBBLICA INCOLUMITA IN COMUNE DI SANT AGATA FELTRIA (RN)
Giunta Regionale Direzione Generale Ambiente e Difesa del suolo e della costa Servizio Tecnico di Bacino Romagna (Cesena, Forlì, Ravenna, Rimini) Sede di Rimini MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL
DettagliEvoluzione della gestione del rischio idraulico in Provincia di Trento
Università degli Studi di Padova Corso di laurea in RIASSETTO DEL TERRITORIO E TUTELA DEL PAESAGGIO Idraulica e Idrologia 03.06.2014 Evoluzione della gestione del rischio idraulico in Provincia di Trento
DettagliGLI APPORTI PLUVIOMETRICI : INQUADRAMENTO DEL FENOMENO E MODALITA D INTERAZIONE COL TERRITORIO INVESTITO
GLI APPORTI PLUVIOMETRICI : INQUADRAMENTO DEL FENOMENO E MODALITA D INTERAZIONE COL TERRITORIO INVESTITO Relatore: Ing. Alberto Fortelli LA FURIA DELLA NATURA! La Pioggia: questa sconosciuta!!! LA PIOGGIA
DettagliCONVEGNO Suolo, Agricoltura e Territorio: un equilibrio possibile
CONVEGNO Suolo, Agricoltura e Territorio: un equilibrio possibile Legnaro (PD) - 8 giugno 2012 - Veneto Agricoltura DISSESTO PEDOLOGICO E MODIFICAZIONI AMBIENTALI Marcello Pagliai CRA-ABP Centro di Ricerca
DettagliQUALE FUTURO PER IL SOCCORSO TECNICO IN CALABRIA: dalle necessità allo sviluppo
QUALE FUTURO PER IL SOCCORSO TECNICO IN CALABRIA: dalle necessità allo sviluppo Istituto Professionale L. Einaudi Lamezia Terme (CZ) - 22 marzo 2019 - Maurizio LUCIA Comandante Provinciale VV.F. di Catanzaro
DettagliCorso Pianificazione d emergenza del livello provinciale Rischio idrogeologico - Frane
Borgo di Fossanova, Priverno (LT) 18-25 gennaio, 1 febbraio 2012 Corso Pianificazione d emergenza del livello provinciale Rischio idrogeologico - Frane Claudio Bicocchi Regione Lazio - Direzione Ambiente
DettagliPOLIGONALE ESTERNA DI BARI S.P. 92 "BITRITTO - MODUGNO" ADEGUAMENTO FUNZIONALE ED AMPLIAMENTO DEL TRATTO DAL KM AL KM 1+250
S.P. 92 "BITRITTO - MODUGNO" ADEGUAMENTO FUNZIONALE ED AMPLIAMENTO DEL TRATTO DAL KM 0+000 AL KM 1+250 RELAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA 1. PREMESSA Nella presente relazione viene riportato lo studio
DettagliGemellaggi per l Internalizzazionel Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) 06 novembre 2007
Gemellaggi per l Internalizzazionel Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) AGIRE POR - GEMELLAGGIO MARCHE/PUGLIA - FASE 1.1.3 1 EVENTO ALLUVIONALE DEL 16 SET 20 Ordinanza del Presidente del
DettagliIntervento di regimazione acque in comune di Curiglia con Monteviasco (VA)
Intervento di regimazione acque in comune di Curiglia con Monteviasco (VA) Ersaf ha realizzato nel comune di Curiglia con Monteviasco, sul versante nord-ovest dell Alpe Cà del Sasso, lungo la strada che
DettagliGEOLOGICO ED IDROGEOLOGICO - Corso A
Università Mediterranea di Reggio Calabria FACOLTA DI ARCHITETTURA A.A. 2008-2009 ANALISI DEL RISCHIO GEOLOGICO ED IDROGEOLOGICO - Corso A Il Rischio Dott. M.C. Mandaglio 1 - DEFINIZIONE DI RISCHIO Parametri
DettagliChe cosa è il ruscellamento?
Che cosa è il ruscellamento? Slide 1/24 Il ruscellamento è il movimento dell acqua sulla superficie del terreno. Esso determina il trasporto di prodotti fitosanitari, elementi nutritivi e particelle solide
DettagliPROVINCIA DI FERMO PIANO DI RECUPERO IN LOC. SANTA VITTORIA COMUNE DI PORTO SAN GIORGIO VERIFICA DI COMPATIBILITA IDRAULICA PRELIMINARE
PROVINCIA DI FERMO PIANO DI RECUPERO IN LOC. SANTA VITTORIA COMUNE DI PORTO SAN GIORGIO VERIFICA DI COMPATIBILITA IDRAULICA PRELIMINARE L.R. 22 del 08/10/2009 - D.G.R. n. 53 del 27/01/ 2014 DATA: febbraio
DettagliPIANIFICAZIONE COMUNALE
Comune di Giardini Naxos redattori : Giuseppe A. TRIMARCHI ingegnere Frank CALTABIANO geologo PIANIFICAZIONE COMUNALE PIANO SPEDITIVO DI PROTEZIONE CIVILE Rischio Idraulico ed Idrogeologico Sezione: sintesi
DettagliMeeting del Volontariato di Protezione Civile della provincia di Lecco
Meeting del Volontariato di Protezione Civile della provincia di Lecco Con il patrocinio di Valmadrera 24 settembre 2015 Comune di Valmadrera Comune di Civate Comune di Malgrate Il sistema dell allertamento
DettagliMANUTENZIONE STRAORDINARIA PER LA RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO SAN FRANCESCO
COMUNE DI SPEZZANO DELLA SILA (Cosenza) Località Cona - Via San Francesco di Paola MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER LA RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO SAN FRANCESCO ELAB. R.03 Data: Luglio
DettagliRIATTIVAZIONE DELLA FRANA DI PAL e COLATE DETRITICHE LUNGO LA VAL RABBIA IN COMUNE DI SONICO (BS)
Dr. Geol. Gilberto Zaina RIATTIVAZIONE DELLA FRANA DI PAL e COLATE DETRITICHE LUNGO LA VAL RABBIA IN COMUNE DI SONICO (BS) CAUSE Le piogge Precipitazioni - mm Val Rabbia - Sonico Piogge giornaliere Luglio
DettagliUna cava di materiale inerte si coltiva direttamente sul fronte. Sono da valutare, per la generazione di polveri, le condizioni naturali,
Una cava di materiale inerte si coltiva direttamente sul fronte. Sono da valutare, per la generazione di polveri, le condizioni naturali, granulometriche, di umidità, la frazione volatile, il regime dei
DettagliESEMPI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO IN AMBITO URBANO
Comune di CREMA INVARIANZA IDRAULICA, IDROLOGICA E RISCHIO IDRAULICO Università degli studi di Milano Sede di Crema Giovedì 23 Maggio 2019 ESEMPI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO IN AMBITO URBANO Ing.
DettagliSistema di drenaggio per reimpianto vigneto
Via P.F. Guala 121 - Torino Via V. Emanuele II, 22 Verduno (Cn) www.egteam.eu torri@egteam.eu 335.702.52.06 Azienda Agricola Diego Morra Cascina Mosca 37 Verduno (Cn) www.morrawines.com Sistema di drenaggio
DettagliALLEGATO 1: MAPPA DI SINTESI ALLEGATO 2: MAPPA IDRO PLUVIOMETRICA ALLEGATO 2.1: CARTA GEOMORFOLOGICA E DEI DISSESTI ELEMENTI MORFOLOGICI FQ10 16 Orlo di scarpata di erosione fluviale o di terrazzo di
DettagliPROVINCIA DI LECCO SP 583 Lariana Interventi di messa in sicurezza 1 stralcio - III lotto RELAZIONE IDRAULICA SOMMARIO
RELAZIONE IDRAULICA SOMMARIO 1 RELAZIONE IDROLOGICA 2 1.1 PREMESSE E CONSIDERAZIONI GENERALI... 2 1.2 Le caratteristiche pluviometriche... 2 1.3 il bacino imbrifero... 3 1.4 valutazione dei tempi di corrivazione...
DettagliREALIZZZAZIONE NUOVA ROTATORIA OPERE DI URBANIZZAZIONE EXTRA COMPARTO AMBITO DI TRASFORMAZIONE ATU VIA CESARE BATTISTI PROGETTO DEFINITIVO
REALIZZZAZIONE NUOVA ROTATORIA OPERE DI URBANIZZAZIONE EXTRA COMPARTO AMBITO DI TRASFORMAZIONE ATU VIA CESARE BATTISTI PROGETTO DEFINITIVO 1) PREMESSA La presente relazione idraulica riguarda la realizzazione
DettagliB - RELAZIONE TECNICA
B - RELAZIONE TECNICA L intervento in oggetto prevede il consolidamento del fronte franoso che ha causato il cedimento di porzione di carreggiata della S.P. 63 e la realizzazione del nuovo attraversamento
Dettagli3. INVARIANZA IDRAULICA NELLE TRASFORMAZIONI URBANISTICHE.8
INDICE 1. PREMESSA1 2. VERIFICA PRELIMINARE: ANALISI IDROGRAFICA-BIBLIOGRAFICA-STORICA2 2.1 AREE G 2.1- G 2.2 G2.3..3 2.1 AREA D2..6 3. INVARIANZA IDRAULICA NELLE TRASFORMAZIONI URBANISTICHE.8 1. PREMESSA
DettagliINDICE RELAZIONE DI CALCOLO PREMESSE DESCRIZIONE OPERE E CARATTERISTICHE DIMENSIONALI CALCOLO VASCA DI LAMINAZIONE...
INDICE RELAZIONE DI CALCOLO... 3 1. PREMESSE... 3 2. DESCRIZIONE OPERE E CARATTERISTICHE DIMENSIONALI... 3 3. CALCOLO VASCA DI LAMINAZIONE... 4 3.1.1 TRATTO 01... 4 3.1.2 TRATTO 02... 5 3.1.3 TRATTO 03...
DettagliRELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA
1. PREMESSA RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA A seguito degli eventi alluvionali che hanno interessato il Biellese nei giorni dal 21 al 26 novembre 2016, lungo la SP 229 Trivero - Casapinta nel comune di
DettagliMaster in Comunicazione delle Scienze
Master in Comunicazione delle Scienze Le Scienze della Terra 8. Rischio geologico. Classificazione dei pericoli geologici Distinzione primaria: a) pericolo indotto da processi naturali frana (frane, valanghe,
DettagliGeomorfologia. formulario ambiente fluviale. v. 3.0 by Adriano Nardi - Univ. Di Roma La Sapienza (V.O.)
Geomorfologia formulario ambiente fluviale v. 3.0 by Adriano Nardi - Univ. Di Roma La Sapienza (V.O.) AVVERTENZA: l autore non si assume nessuna responsabilita circa eventuali danni causati dall uso di
DettagliCOMUNE DI CANTALUPA SOMMA URGENZA
INTERVENTO N. 1 Via Saretto DESCRIZIONE DEL FENOMENO: in corrispondenza dell attraversamento esistente posto a quota di circa 485 m s.l.m. si è generato un fenomeno gravitativo. La frana, che ha coinvolto
DettagliConsulente Geologo dr. Cristiano Nericcio Via Roma 92/ Mercallo VA. Mercallo 29/9/2018
Consulente Geologo dr. Cristiano Nericcio Via Roma 92/6 21020 Mercallo VA Cellulare 338-3763998 Email cnericc@tin.it Mercallo 29/9/2018 DICHIARAZIONE DI COMPATIBILITA GEOLOGICA / PRESENZA ASSENZA DI VINCOLI
Dettagli1. PREMESSA 2 2. CARATTERISTICHE IDROLOGICHE CORSI D ACQUA 5 3. STATO DI FATTO 6 4. CARATTERISTICHE IDRAULICHE DI PORTATA TRATTI TOMBATI 7
INDICE 1. PREMESSA 2 2. CARATTERISTICHE IDROLOGICHE CORSI D ACQUA 5 3. STATO DI FATTO 6 4. CARATTERISTICHE IDRAULICHE DI PORTATA TRATTI TOMBATI 7 5. COMPATIBILITA IDRAULICA E CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
DettagliCOMUNE DI MOGGIO. (Provincia di Lecco) MESSA IN SICUREZZA VAL FONTANA - MOGGIO PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IDROLOGICA E IDRAULICA
COMUNE DI MOGGIO (Provincia di Lecco) MESSA IN SICUREZZA VAL FONTANA - MOGGIO PROGETTO DEFINITIVO Elaborato R3 RELAZIONE IDROLOGICA E IDRAULICA Scala / Data maggio 2015 Progettisti: Claudia Anselmini ingegnere
DettagliINDICE 1. PREMESSA INDIVIDUAZIONE DEL BACINO IMBRIFERO ELABORAZIONE DEI DATI IDROLOGICI... 2
INDICE 1. PREMESSA... 2 2. INDIVIDUAZIONE DEL BACINO IMBRIFERO... 2 3 ELABORAZIONE DEI DATI IDROLOGICI... 2 3.1)Valutazione delle curve di possibilità pluviometrica... 2 3.2) Valutazione delle probabili
DettagliRELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA
1. PREMESSE RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA In seguito all azione di consistenti precipitazioni atmosferiche verificatesi lungo la SP 102 di Vaglio Colma nel comune di Biella, si sono manifestate alcune
DettagliLa mitigazione del rischio idrogeologico per uno sviluppo sostenibile del territorio
Cura del territorio e delle filiere produttive energetiche e dei servizi ecosistemici La mitigazione del rischio idrogeologico per uno sviluppo sostenibile del territorio Monica Guida Regione Emilia-Romagna
DettagliRichiede Perché può produrre..
Il 21 secolo costituisce lo spartiacque tra la fase dove l importante era costruire alla fase in cui è bene costruire in modo sostenibile con il riutilizzo dei prodotti esausti e maggiore salvaguardia
Dettagli