BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO REPUBBLICA ITALIANA. Serie Avvisi e Concorsi - Mercoledì 31 dicembre 2014 A) STATUTI. B) GARE Amministrazione regionale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO REPUBBLICA ITALIANA. Serie Avvisi e Concorsi - Mercoledì 31 dicembre 2014 A) STATUTI. B) GARE Amministrazione regionale"

Transcript

1 Anno XLIV N. 332 Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, Milano Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi Redazione: tel. 02/6765 int ; burl@regione.lombardia.it 53 Serie Avvisi e Concorsi - Mercoledì 31 dicembre 2014 BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA SOMMARIO A) STATUTI Parco regionale della Valle del Lambro - Triuggio (MB) Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale n. X/2658 del 14 dicembre 2011 e modificato con d.g.r. n. X/2791 del 5 dicembre Consorzio Agridifesa Lombardia - Milano Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale n. X/2774 del 5 dicembre Azienda di Servizi alla Persona «ASP Basso Lodigiano» - Codogno (LO) Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale n. X/2940 del 19 dicembre Società Cooperativa Agricola COOP.DI. Italia - Sondrio Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale n. X/2945 del 19 dicembre Comune di Porto Mantovano (MN) Statuto approvato con deliberazione di c.c. n. 3 del 6 marzo 1992, modificato con deliberazioni di c.c. n. 79 del 8 luglio 1994, n. 117 del 9 dicembre 1999, n. 127 del 5 dicembre 2003, n. 70 del 27 novembre Unione dei Comuni Lombarda della Valletta - Rovagnate (LC) Statuto modificato con deliberazione dell Assemblea dell Unione n. 39 del 15 dicembre B) GARE Amministrazione regionale Comunicato regionale 19 dicembre n. 154 Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - Contratto relativo alla ripetizione del servizio di assistenza tecnica e supporto per le attività di competenza dell autorità di Audit di cui all art. 62 del Reg. CE 1083/2006 per i programmi operativi competitività regionale e occupazione parte FESR e parte FSE 2007/2013 cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera 2007/ Avviso relativo agli appalti aggiudicati Comunicato regionale 19 dicembre n. 155 Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - Contratto di appalto per la fornitura di un notiziario dedicato alla Regione Lombardia con notizie focus ed aggiornamenti sulle attività del Presidente e della Giunta regionale e di un notiziario sportivo - Avviso relativo agli appalti aggiudicati Comunicato regionale 19 dicembre n. 156 Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - Contratto relativo alla ripetizione del servizio di assistenza tecnica di supporto alla programmazione comunitaria dell autorità di gestione del POR Lombardia ob.2 FSE 2007/ Avviso relativo agli appalti aggiudicati Comunicato regionale 19 dicembre n. 157 Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - GECA 6/ Codice CIG Avviso di aggiudicazione di appalto Comunicato regionale 19 dicembre n. 158 Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - GECA 3/ CIG B - Avviso di aggiudicazione di appalto Comune di Calolziocorte (LC) Estratto del bando di indizione di istruttoria pubblica, finalizzata all individuazione di soggetti del terzo settore disponibili alla coprogettazione di interventi innovativi e sperimentali per la gestione del centro diurno disabili (CIG E6B) Comune di Magenta (MI) Procedura aperta realizzazione di una palestra comunale nel plesso scolastico E. De Amicis Comune di Vimodrone (MI) Esito affidamento gestione del centro di aggregazione giovanile - Avviso relativo agli appalti aggiudicati Comune di Visano (BS) Avviso di vendita immobiliare

2 2 Bollettino Ufficiale Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano Servizio di recupero dei fanghi biologici prodotti dai depuratori acque reflue di Milano Nosedo e Milano San Rocco (CIG Lotto C16 CIG Lotto CD CIG Lotto CUP J46G ) - Comunicazione appalto aggiudicato Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano Servizio di revisione motori elettrici e fornitura di nuovi motori completi di gruppi di spinta delle Centrali A.P. dell acquedotto della città di Milano (CIG F8F - CUP J46J ) - Comunicazione appalto aggiudicato Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano Servizi di pulizia e spurgo con smaltimento e conferimento a idonea discarica dei materiali presenti negli alvei dei corsi d acqua esistenti nel territorio del Comune di Milano, anno 2014 (CIG A6A - CUP B43J ) - Comunicazione appalto aggiudicato Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano Realizzazione delle opere di adeguamento delle cabine elettriche alla regola tecnica di connessione (RCT) e rifasamento degli impianti elettrici a servizio dell acquedotto della città di Milano (CUP J41E CIG D7A) - Comunicazione appalto aggiudicato Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano Servizio di rimozione dei sedimenti dell impianto di decantazione e grigliatura delle acque del torrente Seveso - Anno 2014 (CIG CUP B43J ). Comunicazione appalto aggiudicato C) CONCORSI Amministrazione regionale Decreto dirigente unità organizzativa 16 dicembre n Direzione centrale Programmazione integrata e finanza - Aggiornamento dell elenco degli idonei alla nomina a componenti del Collegio dei revisori dei conti della Regione e autorizzazione a procedere alla fase di estrazione a sorte del nominativo a seguito delle dimissioni di uno dei componenti Decreto dirigente unità organizzativa 23 dicembre n Direzione generale Commercio, turismo e terziario - Nomina cinque esperti esterni a Regione Lombardia nell Osservatorio del Commercio - Esito della procedura selettiva di cui all avviso d.d.u.o. 4 dicembre 2014, n Comune di Erba (CO) Bando per l assegnazione di n. 2 licenze per l esercizio del servizio taxi Comune di Limbiate (MB) Avviso di mobilità volontaria fra pubbliche amministrazioni per la copertura di un posto di funzionario di polizia locale - comandante - categoria D - p.e. accesso D3 - con titolarità di posizione organizzativa Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - Vimercate (MB) Sorteggio di componenti in seno a commissione esaminatrice di concorso pubblico per n. 1 posto di dirigente medico nella disciplina di medicina e chirurgia d accettazione e urgenza Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - Vimercate (MB) Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di n. 1 posto di collaboratore tecnico professionale - ingegnere gestionale - categoria D per la s.c. controllo di gestione Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - Vimercate (MB) Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di n. 1 posto di dirigente medico nella disciplina di anestesia e rianimazione Azienda ospedaliera Ospedale Luigi Sacco - Milano Avviso pubblico per il conferimento dell incarico quinquennale di direzione di struttura complessa per un posto di dirigente medico direttore della u.o.c. urologia Azienda ospedaliera Ospedale San Paolo - Milano Concorso pubblico, per titoli ed esami, per n. 1 posto di dirigente biologo da assegnare alla s.s.d. di ostetricia e ginecologia - procreazione medicalmente assistita Azienda ospedaliera Ospedale San Paolo - Milano Sorteggio dei componenti della commissione esaminatrice del concorso pubblico per dirigente medico u.o. medicina del lavoro Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna «Bruno Ubertini» - Brescia Avviso di concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di n. 1 posto a tempo indeterminato - tempo pieno - di assistente tecnico addetto ai servizi di laboratorio categoria C da assegnare alla sede di Brescia interamente riservato alle categorie protette di cui all art. 1 della legge n. 68/ D) ESPROPRI Commissioni provinciali espropri Commissione provinciale espropri di Milano Provvedimento n. 24/2014 del 2 dicembre Determinazione indennità di asservimento - Lavori di costruzione nuova linea Metropolitana M5 da Garibaldi a Monza Bettola - Tratta Garibaldi Bignami Commissione provinciale espropri di Milano Provvedimento n. 25/2014 del 2 dicembre Determinazione indennità di esproprio. Lavori di costruzione nuova linea Metropolitana di Milano M5 da Garibaldi a Monza Bettola - Tratta Garibaldi San Siro

3 Bollettino Ufficiale 3 Province Provincia di Brescia Decreto n. 108 di esproprio e di occupazione temporanea di aree. Snam Rete Gas s.p.a. - Costruzione metanodotto «Ampliamento impianto di Azzano Mella» Provincia di Brescia Decreto n. 02/14/ESPR del 28 novembre S.P. VII «Bagnolo Mella-Seniga». Realizzazione di pista ciclabile dal bivio per Seniga/Alfianello al limite del centro abitato di Pralboino. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati Provincia di Brescia Decreto n. 03/14/ESPR del 28 novembre S.P. 11 «Orzinuovi - Borgo San Giacomo - Confine Mantovano». Costruzione variante nord dell abitato di Gottolengo. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati Provincia di Brescia Decreto n. 04/14/ESPR del 28 novembre S.P. BS ex S.S. 11 «Padana Superiore». Riqualificazione e costruzione della terza corsia della Tangenziale Sud di Brescia. I lotto. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati Provincia di Brescia Decreto n. 05/14/ESPR del 28 novembre S.P. ex S.S. 572 «Desenzano-Salò»/S.P. V «Cunettone-Tormini». Messa in sicurezza e razionalizzazione dei flussi di traffico transitanti. Intervento G: rotatoria all intersezione tra la S.S. 45 bis e la S.P. IV in località Tormini in comune di Roè Volciano. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati Provincia di Brescia Decreto n. 06/14/ESPR del 28 novembre S.P. BS ex S.S. 11 «Padana Superiore». Riorganizzazione a circolazione rotatoria intersezione con la via C. Marx in comune di Sirmione. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati Provincia di Brescia Decreto n. 07/14/ESPR del 28 novembre Realizzazione variante alla S.S. 45 bis in corrispondenza degli abitati di Pontevico (BS) e Robecco d Oglio (CR). 2 stralcio: nuova rotatoria sulla S.P. 64. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati Provincia di Brescia Decreto n. 08/14/ESPR del 28 novembre S.P. ex S.S. 235 «Orceana». Realizzazione I lotto variante: circonvallazione all abitato di Orzivecchi. I stralcio. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati Provincia di Brescia Decreto n. 09/14/ESPR del 28 novembre Realizzazione dell itinerario ciclopedonale Lonato del Garda - Castiglione delle Stiviere nell ambito del progetto «Il Garda Bresciano; uno sguardo dalle mura antiche alle oasi naturali»; programma operativo regionale FESR Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati Provincia di Milano Decreto n del 15 dicembre Lavori di completamento del v.le delle Industrie di Monza dalla S.P. n. 2 «Monza- Trezzo» alla S.P. n. 45 «Villasanta-Vimercate» - Svincolo indennità depositata Provincia di Milano Decreto r.g / Lavori di completamento della variante di Morimondo - frazione Caselle - lungo la strada provinciale n. 183 «Abbiategrasso - Ozzero - Gudo Visconti». Reintegro nel possesso ai signori Cornaggia - Marelli del mappale censito al fg. 2, n. 363, in comune di Morimondo Comuni Comune di Vedano Olona (VA) Decreto di esproprio per opere di pubblica utilità n. 2/2014 dell 11 dicembre Espropriazione per pubblica utilità degli immobili necessari alla realizzazione della rotatoria tra via Marconi e via Adua (S.P. 65) Altri Consorzio Parco del Lura - Cadorago (CO) Procedura accelerata. Ordine di pagamento, a seguito di condivisione, dell indennità di espropriazione (art. 26 d.p.r. 27/2001). Lavori di riqualificazione e riconnessione fluviale del torrente Lura con creazione di un sistema verde multifunzionale tra i comuni di Saronno, Caronno Pertusella, Lainate. Ordine di pagamento, a seguito di condivisione della indennità determinata ai sensi e per gli effetti del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modificazioni ed integrazioni. Eventuale opposizione di terzi Consorzio Parco del Lura - Cadorago (CO) Procedura accelerata. Ordine di pagamento, a seguito di condivisione, dell indennità di espropriazione (art. 26 d.p.r. 27/2001). Realizzazione di opere per la riduzione del rischio idraulico, la laminazione controllata delle piene e la riqualificazione ambientale del torrente Lura nei comuni di Bregnano e Lomazzo. Ordine di pagamento, a seguito di condivisione della indennità determinata ai sensi e per gli effetti del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modificazioni ed integrazioni. Eventuale opposizione di terzi Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con Decreto Interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione n. 367 del 17 dicembre 2014 (Art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 A9 del Collegamento Autostradale Dalmine Como Varese Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del Comune di Limido Comasco Provincia di Como. Ditte dell Asse Principale N.P. 10, 31, 37, 40, 47, 52; 6;

4 4 Bollettino Ufficiale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con Decreto Interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione decreto n. 368 del 17 dicembre 2014 (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 A9 del Collegamento Autostradale Dalmine Como Varese Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del Comune di Turate Provincia di Como. Ditte dell Asse Principale N.P. 3, 4, 24, 34, 108; Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con Decreto Interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione n. 412 del 17 dicembre (Art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 A9 del Collegamento Autostradale Dalmine Como Varese Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del Comune di Mozzate Provincia di Como. Ditte dell Asse Principale N.P ; ; ; 107; 52, Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 413 del 17 dicembre Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Como - Immobili siti nel territorio del comune di Villa Guardia - Provincia di Como. Ditte dell Asse Principale N.P. 11, 17, 28, 36. Ditte dell Opera Connessa TRCO03 N.P. 82, 94; 4, 14, Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 415 del 17 dicembre Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Como - Immobili siti nel territorio del comune di Grandate - Provincia di Como. Ditte dell Asse Principale N.P. 31; 1, 56, , , 102, 111, 141, 155PE Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 491 del 17 dicembre Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Como - Immobili siti nel territorio del comune di Luisago - Provincia di Como. Ditte dell Asse Principale N.P. 9, Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 492 del 17 dicembre Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Como - Immobili siti nel territorio del comune di Como - Provincia di Como. Ditta dell Asse Principale N.P Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Ordinanza di deposito n. 509 del 17 dicembre 2014 (art. 20, comma 14; artt. 21, 26, 27 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP F11B Realizzazione della Tratta B1 - Asse Principale - Comune di Lomazzo - N.P. 96. Ditta: Turano Sergio Angelo nato il 10 febbraio 1967 a Acri (CS) Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Ordinanza di pagamento diretto o deposito n. 516 del 17 dicembre 2014 (art. 26 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Giaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Varese - Asse Principale - Comune di Lozza - N.P Ditta: Grisù s.r.l. con sede in Lozza C.F prop. 1/ E) VARIE Amministrazione regionale Comunicato regionale 18 dicembre n. 152 Direzione generale Infrastrutture e mobilità - EXPO 2015 opere essenziali 7a 7b 7c (collegamento Molino Dorino - A8) indizione della conferenza di servizi ai sensi della l.r. 4 maggio 2001 n. 9, dell art. 1 bis, comma 2 della l.r. 25 novembre 2008 n. 30, della legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i. e della l.r. 1 febbraio 2012 n. 1 per l approvazione dell «Allungamento delle corsie di connessione con autostrada A8 e relativa messa in sicurezza del tronco di scambio»

5 Bollettino Ufficiale 5 Comunicato regionale 18 dicembre n. 153 Presidenza - Sede Territoriale di Bergamo - Istanza di concessione di derivazione d acqua ad uso potabile dalla sorgente Nossana nel territorio dei comuni di Premolo (BG) e Parre (BG), presentata in data 5 giugno 2000 per un massimo di 10 moduli (1000 l/s) Provincia di Bergamo Provincia di Bergamo Settore Tutela risorse naturali Servizio Risorse idriche Domanda di variante sostanziale della concessione della società Autogrill s.p.a. di derivare acque sotterranee mediante la riclassificazione da uso industriale ad uso scambio termico da n. 1 pozzo in comune di Osio Sopra (BG) e l aumento di portata Provincia di Bergamo Settore Tutela risorse naturali Servizio Risorse idriche Domanda di concessione in sanatoria della società Radici Pietro Industries & B7rands s.p.a. per la derivazione di acque sotterranee per uso industriale ed antincendio da n. 2 sorgenti denominate Reggiolino 1 e 2 in comune di Cazzano Sant Andrea (BG) Provincia di Bergamo Settore Tutela risorse naturali Servizio Risorse idriche - Domanda di concessione alla derivazione di acque ad uso zootecnico, potabile ed igienico Società agricola S. Alessandro di Maffeis Giampaolo & C. s.s Comune di Bergamo Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante al piano di governo del territorio (PGT) finalizzata alla ridefinizione delle previsioni urbanistiche relative all ambito di trasformazione «AT_A/E/S37 Flypark» Comune di Bergamo Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante al piano di governo del territorio (PGT) relativa all approvazione del piano attuativo «AT14 - via Briantea» Comune di Berzo San Fermo (BG) Avviso di deposito. Adozione variante n. 2 al piano di governo del territorio (PGT) Comune di Carona (BG) Avviso deposito atti adozione piano zonizzazione acustica Comune di Costa Volpino (BG) Decreto prot. n del 18 dicembre Sdemanializzazione tratto di strada comunale Ex via Piccina e approvazione permuta aree via Brine Comune di Curno (BG) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante correzione materiale del piano di governo del territorio (PGT) Comune di Osio Sotto (BG) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la rettifica al piano di governo del territorio (PGT) Comune di Villongo (BG) Avviso di deposito delibera di adozione delle varianti al piano delle regole e al piano dei servizi Comune di Zanica (BG) Avviso di approvazione rettifica atti costituenti il piano di governo del territorio (PGT) Comune di Zanica (BG) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti variante al piano di governo del territorio (PGT) Provincia di Brescia Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante tre pozzi ubicati nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di Brescia ad uso innaffiamento aree verdi pozzo Poggio dei Mandorli fg. 189 map. 12 pozzo Giardini Buffalora fg. 270 map. 61 pozzo Campo Rugby fg. 236 map Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Pontoglio (BS) assentita all azienda agricola Ranghetti Marco ad uso irriguo Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Pontevico (BS) assentita alla Fondazione Giroldi Forcella Ugoni Onlus ad uso innaffiamento aree verdi Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di Brescia ad uso innaffiamento aree verdi Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Provaglio d Iseo (BS) assentita alla ditta Florovivaistica Franciacorta di Brianza Roberto ad uso irriguo Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Pontevico (BS) assentita alla Fondazione Giroldi Forcella Ugoni Onlus ad uso innaffiamento aree verdi

6 6 Bollettino Ufficiale Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di Brescia ad uso innaffiamento aree verdi Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Mairano (BS) assentita alla Minerva società agricola di Battagliola Giuseppe & C. s.s. ad uso irriguo Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante tre pozzi ubicati nel comune di Manerbio (BS) assentita alla A2A Ciclo Idrico s.p.a. ad uso potabile Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Ghedi (BS) assentita all azienda agricola Bellini Luigi ad uso zootecnico, potabile Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante sei pozzi ubicati nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di Brescia ad uso innaffiamento aree verdi Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Bagnolo Mella (BS) assentita all azienda agricola Baronchelli Andrea ad uso irriguo Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante quattro pozzi ubicati nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di Brescia ad uso innaffiamento aree verdi pozzo Farfengo fg. 60 map. 230 pozzo Cavallerizza fg. 223 map. 7 pozzo Mascheda fg.195 map. 283 pozzo Campo Menta fg. 28 map Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Capriano del Colle (BS) assentita al Comune di Capriano del Colle ad uso potabile Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Rudiano (BS) assentita al Comune di Rudiano ad uso scambio termico in impianti a pompa di calore Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel Comune di Dello (BS) assentita al Comune di Dello ad uso potabile ed igienico Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Montirone (BS) assentita all Amministrazione Giudiziaria Aziende Suardi s.s. ad uso irriguo Comune di Cologne (BS) Avvio procedimento per la redazione e l approvazione della variante al piano del governo del territorio (PGT) e verifica ambientale strategica Comune di Corte Franca (BS) Avviso adozione del piano di zonizzazione acustica del Comune di Corte Franca in adeguamento al piano di governo del territorio vigente (PGT) Comune di Ghedi (BS) Avviso di deposito del piano di rischio aeroportuale (PRA) dell aeroporto di Montichiari Comune di Rezzato (BS) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il regolamento locale di igiene Comune di Toscolano Maderno (BS) Approvazione definitiva piano di recupero per ristrutturazione e traslazione volumetrica con variazione di sagoma edificio esistente Comune di Villanuova sul Clisi (BS) Avviso contestuale di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la seconda variante al piano di governo del territorio (PGT) e degli atti di correzione al PGT ai sensi dell art. 13 comma 11 e 14 bis della l.r. 12/ Provincia di Como. Comune di Carbonate (CO) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il piano del governo del territorio (PGT) Provincia di Cremona Provincia di Cremona Avviso di esclusione dalla procedura di VIA relativa al progetto di un impianto di gestione rifiuti non pericolosi in regime ordinario già autorizzato in regime semplificato, in comune Grumello Cremonese ed uniti località Vezzolino, azienda Micheli Ottorino & c. s.n.c. (VER49-CR)

7 Bollettino Ufficiale 7 Provincia di Cremona Settore Agricoltura e ambiente - Rilascio di concessione di derivazione d acqua pubblica sotterranea da pozzo ad uso igienico e irrigazioni aree verdi alla società agricola Talamazza s.s. in comune di Annicco R.r. n. 2/ Provincia di Lecco Provincia di Lecco Settore Ambiente ed ecologia - Ufficio Acque e derivazioni - Idroelettrica Giuseppe Angeli s.r.l. - Variante non sostanziale rispetto alla concessione di derivazione ad uso idroelettrico dal torrente Varrone in comune di Dervio (LC) - Avviso ai sensi del r.r. n. 2 del 24 marzo Provincia di Mantova. Provincia di Mantova Esito verifica di assoggettabilità a VIA - Ditta G.L.M. s.r.l Comune di Castel d Ario (MN) Avviso di pubblicazione e deposito adozione piano di classificazione acustica comunale di Castel d Ario ai sensi della l.r. n. 13 del 10 agosto Comune di Ponti sul Mincio (MN) Pubblicazione delle mappe di vincolo art. 707 comma 1 del Codice della navigazione aerea - Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca Provincia di Milano Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 2 pozzi ad uso pompe di calore siti in comune di Cusago presentata da Pisati Federico Provincia di Milano Settore Parco Agricolo Sud Milano e parchi metropolitani Avviso di assunzione della d.g.p. n. 337/ Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso sito/i in comune di Melegnano presentata da coop. soc. Eureka s.r.l Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Istanza di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso scambio termico in impianti a pompe di calore, innaffiamento aree verdi o aree sportive sito/i in comune di Cusago, presentata da azienda agricola Gianluca Roberti Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 0 ad uso sito/i in comune di Pioltello presentata da GIS Milano SSD s.r.l Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo ad uso innaffiamento aree verdi sito in comune di Pozzuolo Martesana rilasciata al Comune Pozzuolo Martesana ex Cap Holding s.p.a Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso pompe di calore con contestuale autorizzazione alla resa in falda a mezzo di n. 1 pozzo di resa, siti nel comune di Tribiano presentata da Comune di Tribiano Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 0 ad uso sito/i in comune di Sedriano presentata da High Quality House Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Istanza di variazione concessione sostanziale a mezzo di n. 2 pozzi di presa ad uso pompa di calore, antincendio sito/i in comune di Zibido San Giacomo, presentata da Meadwestvaco Calmar s.r.l Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive Rilascio di concessione per piccola derivazione di acque sotterranee alla società Deoris s.r.l., ad uso pompe di calore nel comune di Milano, in Via De Cristoforis n Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso innaffiamento area verde sito/i in comune di Milano presentata da Euromilano s.p.a. ex Cascina Merlata Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 0 ad uso sito/i in comune di Albairate presentata da Immobiliare Primac s.r.l Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 0 ad uso sito/i in comune di Milano presentata da Fratelli Prada s.r.l Comune di Baranzate (MI) Avviso di adozione e deposito del piano particolareggiato AT2 via Merano in variante (n. 4) al piano di governo del territorio (PGT) Comune di Mediglia (MI) Avviso di deposito relativo all adozione del nuovo piano di governo del territorio (PGT) ed atti integrativi Comune di Pregnana Milanese (MI) Variante parziale al piano di governo del territorio (PGT) Zona via Castellazzo Cascina Orombella

8 8 Bollettino Ufficiale Provincia di Monza e della Brianza Comune di Besana in Brianza (MB) Deposito e pubblicazione deliberazione di Consiglio comunale n. 74 del 17 dicembre 2014 inerente le osservazioni e controdeduzioni alla variante al piano delle regole del PGT Azienda agricola Mapj di Alagia Filippina Cascina Selva Comune di Caponago (MB) Avviso pubblico di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la zonizzazione acustica ai sensi e per gli effetti dell art. 3 della l.r. 10 agosto 2001 n. 13 e s.m.i Comune di Limbiate (MB) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il piano del governo del territorio (PGT) Provincia di Pavia Provincia di Pavia Divisione Agro-ambientale - Domanda di concessione per derivazione irrigua dal fiume Olona Meridionale e dal colatore Roggione nei comuni di Lardirago e Bornasco. Azienda agricola Rovati Luigi & co Provincia di Pavia Divisione Agro-ambientale - Domanda di rinnovo alla concessione di derivazione d acqua da due pozzi per uso irriguo, igienico sanitario, innaffiamento orti e giardini e abbeveraggio bestiame in comune di Casei Gerola. Azienda agricola Bagnolino Provincia di Pavia Divisione Agro-ambientale - Domanda di concessione di derivazione d acqua da un pozzo per uso innaffiamento aree verdi, igienico, preparazione miscele agro farmaci, lavaggi mezzi ed attrezzature agricole e antincendio. Società agricola semplice Castello del Poggio Provincia di Pavia Divisione Agro-ambientale - Settore Tutela ambientale - U.o. Rifiuti - Ditta De.A. s.r.l. con sede legale e operativa in via Tiziano Vecellio n. 271 Mortara (PV). Decreto di verifica di assoggettabilità alla VIA, ai sensi dell art. 20 del d.lgs. 152/2006 e s.m.i., per la realizzazione di varianti sostanziali presso un centro di raccolta e trattamento di carcasse di veicoli a motore, rimorchi e simili nonchè impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi (R13, R4) Comune di Bressana Bottarone (PV) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la rettifica al piano di governo del territorio (PGT) Comune di Mortara (PV) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante n. 2 al piano di governo del territorio (PGT) Comune di Santa Maria Della Versa (PV) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la rettifica al piano delle regole del vigente piano di governo del territorio (PGT) Comune di Vigevano (PV) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante parziale al piano di governo del territorio (PGT) vigente Provincia di Sondrio Comune di Delebio (SO) Avviso di adozione, deposito e pubblicazione degli atti costituenti il piano di governo del territorio (PGT). Aggiornamento piano di classificazione acustica del territorio comunale Provincia di Varese Comune di Cuveglio (VA) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante al piano di governo del territorio (PGT)

9 Bollettino Ufficiale 9 A) STATUTI Parco regionale della Valle del Lambro - Triuggio (MB) Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale n. X/2658 del 14 dicembre 2011 e modificato con d.g.r. n. X/2791 del 5 dicembre 2014 TITOLO I GENERALITA Art. 1 Trasformazione del Consorzio di Gestione in ente di diritto pubblico Il Consorzio Parco Valle del Lambro, istituito con legge regionale 16 settembre 1983, n. 82, ampliato con legge regionale 19 gennaio 1996, n. 1, è trasformato in Ente di diritto pubblico ai sensi e per gli effetti della l.r. 4 agosto 2011, n. 12. L Ente di diritto pubblico per la gestione del Parco Regionale della Valle del Lambro, nel prosieguo del presente statuto individuato come Ente Parco, è composto dalle Province di Como, di Lecco e Monza e Brianza e dai Comuni di Alserio, Albavilla, Albiate, Anzano del Parco, Arcore, Arosio, Besana B.za, Biassono, Bosisio Parini, Briosco, Carate B.za, Casatenovo, Cassago Brianza, Cesana B.za, Correzzana, Costa Masnaga, Eupilio, Erba, Giussano, Inverigo, Lambrugo, Lesmo, Lurago d Erba, Macherio, Merone, Monguzzo, Monza, Nibionno, Pusiano, Rogeno, Sovico, Triuggio, Vedano al Lambro, Veduggio, Verano B.za, Villasanta. Lo Statuto dell Ente Parco si ispira ai principi di efficienza, partecipazione e trasparenza enunciati sia dalla legislazione nazionale che regionale. Art. 2 Territorio Il Parco Regionale della Valle del Lambro è costituito dal territorio dei Comuni di cui all art. 1, compreso nell area perimetrata e vincolata a parco dal piano territoriale di coordinamento. Art. 3 Finalità e funzioni L Ente Parco ha lo scopo di progettare, realizzare e gestire il Parco della Valle del Lambro, individuato e classificato dalla l.r. 8 novembre 1996, n. 32, come parco fluviale e di cintura metropolitana. In particolare l Ente Parco: a) elabora ed adotta la proposta di piano territoriale di coordinamento del parco; b) esprime parere agli Organi della Regione e degli enti locali su provvedimenti che riguardino il territorio del parco, nei casi previsti dalla legge, ovvero a loro richiesta; c) promuove l acquisizione, anche mediante espropriazione per pubblica utilità, delle aree individuate nel piano territoriale come necessarie al conseguimento delle finalità del parco; d) propone alla Regione gli interventi finanziari occorrenti; e) promuove lo studio e la conoscenza dell ambiente e indica gli interventi per la sua migliore tutela; f) attua gli interventi previsti nei piani; g) provvede alla gestione del parco, alla manutenzione ed all esercizio, sia in via diretta che in via indiretta, delle aree del parco; h) esercita la vigilanza nei modi previsti dalle vigenti leggi nazionali e regionali; i) può attivare, nel rigoroso rispetto delle finalità e funzioni sopra elencate, iniziative di tipo economico, compatibili con le finalità del Parco, anche con l obiettivo di assicurarsi quote di autofinanziamento; l) esercita ogni altra funzione prevista dalla legge; m) partecipa a Società per Azioni. Art. 4 Sede L Ente Parco ha sede legale nel Comune di Triuggio (MB). Con provvedimento del Consiglio di Gestione si possono costituire sedi e uffici decentrati. Art. 5 Durata La durata dell Ente Parco è stabilita fino al 20 febbraio 2038, anno in cui verrà a scadenza l originaria durata di 40 anni prevista per il Consorzio a decorrere dal 20 febbraio 1998, data di approvazione dello Statuto Consortile da parte della Regione Lombardia. Il termine potrà essere prorogato alla sua scadenza, sempreché permanga in vigore la legge istitutiva. Art. 6 Adesione e recesso L adesione e il recesso di nuovi Enti sono disciplinati dalla Legge Regionale. Le eventuali nuove adesioni devono comunque essere previamente deliberate dalla Comunità del Parco, e dai Consigli Provinciali e Comunali degli Enti che compongono l Ente Parco, anche ai fini della rideterminazione delle quote di partecipazione stabilite dall articolo 7. Art. 7 Quote di partecipazione Le Province ed i Comuni che compongono l Ente Parco partecipano alle spese di gestione ed assumono decisioni in seno alla Comunità del Parco sulla base delle quote obbligatorie di partecipazione così come determinate nel presente statuto. Le quote obbligatorie di partecipazione sono così determinate: a) Per le Provincie 300/1000 così suddivisi: 50/1000 Provincia di Como; 25/1000 Provincia di Lecco; 225/1000 Provincia di Monza e Brianza; b) Per i Comuni 700/1000 da suddividersi per 200/1000 in rapporto alla popolazione residente di ciascuno all ultimo censimento e per 500/1000 in rapporto alla superficie del proprio territorio inserito nel perimetro del Parco. La quota millesimale arrotondata assegnata nel rispetto dei suddetti criteri per ciascun Comune è la seguente: Comune di Albavilla 10 Comune di Albiate 7 Comune di Alserio 6 Comune di Anzano del Parco 12 Comune di Arcore 21 Comune di Arosio 4 Comune di Besana B.za 49 Comune di Biassono 15 Comune di Bosisio Parini 16 Comune di Briosco 37 Comune di Carate B.za 32 Comune di Casatenovo 12 Comune di Cassago Brianza 7 Comune di Cesana B.za 3 Comune di Correzzana 4 Comune di Costa Masnaga 22 Comune di Erba 33 Comune di Eupilio 15 Comune di Giussano 25 Comune di Inverigo 38 Comune di Lambrugo 13 Comune di Lesmo 13 Comune di Lurago d Erba 14 Comune di Macherio 7 Comune di Merone 20 Comune di Monguzzo 26 Comune di Monza 108 Comune di Nibionno 9 Comune di Pusiano 10 Comune di Rogeno 20 Comune di Sovico 6 Comune di Triuggio 51

10 10 Bollettino Ufficiale Comune di Vedano al Lambro 6 Comune di Veduggio 12 Comune di Verano B.za 7 Comune di Villasanta 10 TITOLO II ORGANI Art. 8 Organi Sono Organi dell Ente Parco: La Comunità del Parco, nel prosieguo del presente statuto individuata come Comunità; Il Consiglio di Gestione, nel prosieguo del presente statuto individuato come Consiglio; il Presidente; Il Revisore dei conti. Art. 9 Comunità del Parco 1. La Comunità è composta da un rappresentante per ciascuno degli Enti territorialmente interessati, nonché di quelli volontariamente aderenti, nella persona del Sindaco o del Presidente degli enti stessi, o loro delegato, purché Consigliere o Assessore. 2. I componenti della Comunità esprimono un voto rapportato alla propria quota obbligatoria di partecipazione, che per i Comuni è proporzionata alla estensione del territorio incluso nel Parco e alla contribuzione fissa, mentre per gli altri Enti è commisurata alla sola contribuzione fissa. 3. Partecipano ai lavori della Comunità, con diritto di parola, un rappresentante delle Associazioni Ambientaliste, un rappresentante delle Associazioni Agricole o Produttive, un rappresentante delle Associazioni Venatorie e Piscatorie, un rappresentante delle Associazioni di Promozione del Territorio e un rappresentante dei Fornitori di Servizi Turistici presenti all interno del Parco. A tal fine il Parco provvederà, con apposito regolamento, ad istituire un Albo delle associazioni più significative del territorio che abbiano sede nei Comuni del Parco, all interno del quale verranno individuati i rappresentanti che parteciperanno alla Comunità del Parco. Sono componenti di diritto, con voto consultivo, i Presidenti dell ALSI Alto Lambro Servizi Idrici s.p.a., di Monza e dell ASIL Azienda Servizi Integrati Lambro s.p.a., di Merone, ai sensi dell art. 3 della legge regionale 82 del 16 settembre Art. 10 Convocazione della Comunità del parco Le convocazioni della Comunità avvengono, nelle forme di legge, almeno cinque giorni prima dell adunanza, con lettera raccomandata recante l ordine del giorno, il luogo, la data e l ora della riunione, da recapitare alla sede legale degli Enti che compongono l Ente Parco. Nei casi d urgenza, la Comunità può essere convocata ventiquattr ore prima dell adunanza mediante posta elettronica certificata, telegramma, telefax, fonogramma, recante in sintesi gli argomenti da trattare. la Comunità si raduna ordinariamente due volte l anno. Può essere convocata in via straordinaria per determinazione del Presidente, o su richiesta scritta motivata di rappresentanti di Enti che siano detentori di almeno il 20% delle quote di partecipazione dell Ente Parco. Almeno ventiquattr ore prima della riunione, gli atti relativi agli argomenti posti all ordine del giorno sono depositati nella Segreteria dell Ente Parco a disposizione dei componenti della Comunità. Il Regolamento disciplina in dettaglio convocazione, adunanze e deliberazioni. Art. 11 Adunanze e deliberazioni della Comunità del parco La Comunità è validamente costituita, in prima convocazione, con la presenza della maggioranza assoluta delle quote di partecipazione e, in seconda convocazione, con la presenza di 1/3 delle quote di partecipazione. Le adunanze della Comunità sono verbalizzate dal Direttore. Art. 12 Attribuzioni e competenze della Comunità del parco La Comunità è l organo di indirizzo e controllo politico amministrativo dell attività dell Ente Parco. Ad essa compete il potere deliberativo sui seguenti atti fondamentali: a) l elezione, con separata votazione, del Presidente del Parco e del Consiglio di Gestione; b) la revoca del Presidente e dei componenti il Consiglio di Gestione; c) l elezione del Revisore dei Conti; d) l approvazione del bilancio di previsione e del rendiconto di gestione; e) le acquisizioni e le alienazioni relative al patrimonio immobiliare dell Ente; f) l adozione delle modifiche allo statuto; g) l adozione degli strumenti di pianificazione territoriale e le relative varianti; h) la proposta alla Giunta regionale di istituzione del parco naturale; i) la proposta alla Giunta regionale di modifica dei confini del parco; l) l approvazione dei piani di gestione dei siti di Rete Natura 2000; m) l espressione del parere obbligatorio, preliminare all approvazione dei regolamenti dell Ente; n) l espressione del parere obbligatorio, preliminare alla determinazione della dotazione organica dell Ente; o) l espressione del parere obbligatorio, preliminare all approvazione del Regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi. Le deliberazioni di cui alle lettere a, b, d, f, g, devono essere assunte con la maggioranza assoluta delle quote di partecipazione e degli Enti che compongono l Ente Parco. Ai membri della Comunità del Parco spetta esclusivamente il rimborso spese per la partecipazione alle sedute della stessa. Art. 13 Consiglio di Gestione: composizione, elezione e durata Il Consiglio di Gestione è nominato dalla Comunità nella prima adunanza ovvero entro sessanta giorni dalla sua cessazione per qualsiasi causa. La Comunità del Parco, nella elezione del Consiglio, deve tenere conto delle pari opportunità, in conformità alla normativa vigente. Il Consiglio di Gestione è composto dal Presidente e da quattro membri, eletti dalla Comunità del Parco, uno dei quali eletto su designazione della Giunta Regionale, tra amministratori esperti o personalità di rilievo del territorio degli enti locali interessati dal Parco. La nomina del Presidente e degli altri componenti del Consiglio avviene a scrutinio palese su lista presentata con documento sottoscritto da almeno il 40% degli Enti rappresentanti le tre Provincie per un minimo del 40% di quote di partecipazione. L elezione è validamente effettuata solo se sono rispettate le clausole dei precedenti commi. Per i membri del Consiglio si applicano le cause di incompatibilità e ineleggibilità, nonché la normativa dei permessi e delle aspettative per l esercizio della carica, di cui al Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e successive modifiche e integrazioni. Non possono essere eletti componenti del Consiglio i membri della Comunità. I componenti del Consiglio durano in carica cinque anni. Qualora per qualsiasi causa venga a mancare uno dei componenti del Consiglio la Comunità provvede alla sostituzione nella sua prima successiva seduta. Il subentrante rimane in carica fino alla scadenza del mandato del Consigliere sostituito. Al Presidente e ai membri del Consiglio spetta un indennità di carica, determinata dal Consiglio medesimo, entro i limiti massimi stabiliti con Deliberazione della Giunta Regionale. Art. 14 Adunanze e deliberazioni del Consiglio di Gestione Il Consiglio è convocato e presieduto dal Presidente o, in sua assenza, da chi ne fa le veci, e si raduna di norma nella sede dell Ente Parco.

11 Bollettino Ufficiale 11 Può essere convocato su richiesta scritta e motivata di 1/3 dei suoi membri. Per la validità delle sedute del Consiglio è necessaria la presenza della maggioranza degli amministratori in carica. Il regolamento disciplina in dettaglio convocazione, adunanze e deliberazioni. Art. 15 Attribuzioni e competenze del Consiglio di Gestione Il Consiglio compie tutti gli atti di gestione per il conseguimento dei fini statutari dell Ente che non siano riservati alla Comunità, al Presidente, al Direttore ed ai dirigenti o funzionari. Compete al Consiglio, in particolare: a) l approvazione dei regolamenti dell ente; b) la determinazione della dotazione organica dell ente; c) l approvazione del regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi; d) l approvazione dei piani attuativi, dei progetti e delle convenzioni; e) l assunzione degli impegni di spesa pluriennali. Art. 16 Attribuzioni del Presidente Il Presidente è eletto dalla Comunità al di fuori della stessa fra i residenti nel territorio dei Comuni che compongono l Ente Parco. Deve avere i requisiti di eleggibilità a Consigliere Comunale, nonché adeguata competenza tecnico amministrativa. In particolare competono al Presidente le seguenti attribuzioni: a) Rappresenta legalmente l Ente Parco; b) Convoca, stabilisce l ordine del giorno, presiede e dirige i lavori della Comunità; c) Convoca, stabilisce l ordine del giorno, presiede e dirige i lavori del Consiglio; d) vigila sull esecuzione delle deliberazioni della Comunità e del Consiglio; e) conferisce, sentito il Consiglio, l incarico al Direttore; f) conferisce, sentito il Consiglio, gli incarichi di Responsabile delle Aree in posizione organizzativa ai funzionari dell Ente; g) conferisce, sentito il Consiglio, gli incarichi di Responsabile di Servizio ai funzionari dell Ente; h) cura insieme al Direttore le relazioni esterne e controlla la trasparenza e correttezza dell azione amministrativa. i) promuove le azioni possessorie, i provvedimenti conservativi ed in genere tutti i ricorsi e le azioni aventi carattere d urgenza, sottoponendo i provvedimenti al Consiglio per la ratifica; l) firma la corrispondenza avocata alla sua competenza; m) provvede alla consultazione degli Enti che compongono l Ente Parco e delle formazioni sociali; n) esercita quelle altre funzioni che gli siano conferite dai regolamenti e da deliberazioni della Comunità o del Consiglio che non siano di competenza di altri Organi dell Ente Parco. Il Presidente nomina tra i componenti del Consiglio il Vice Presidente. Il Presidente dura in carica cinque anni. Art. 17 Cessazione e decadenza dei Consiglieri Il Presidente ed i Consiglieri cessano per dimissioni volontarie, morte, revoca o decadenza per sopravvenuta causa di ineleggibilità o incompatibilità. Il Presidente, il Vice Presidente ed i Consiglieri possono essere singolarmente o insieme revocati dalla Comunità con deliberazione motivata assunta a maggioranza assoluta di voti, su proposta di almeno 2/3 delle quote di partecipazione. La deliberazione di revoca dell intero Consiglio è inefficace se nella stessa seduta non venga eletto il nuovo Consiglio. Art. 18 Revisore dei Conti Il controllo sulla gestione economico-finanziaria dell Ente Parco è esercitato dal Revisore dei Conti nominato dalla Comunità. Il Revisore esercita le funzioni previste dalla legge e dal regolamento di contabilità. Il Revisore dura in carica cinque anni decorrenti dalla deliberazione di nomina, non è revocabile, salvo inadempienza ed è rieleggibile per una sola volta. Al fine di garantire la posizione di imparzialità e indipendenza del Revisore, la sua attività è disciplinata esclusivamente dalla legge e da apposito regolamento. Nell esercizio delle sue funzioni, il Revisore può accedere agli atti ed ai documenti connessi alla sfera delle sue competenze e consultare il Direttore e i Funzionari, nonché i rappresentanti dei Comuni e delle Province e presentare relazioni e documenti agli Organi dell Ente Parco. Il Revisore può assistere alle sedute della Comunità e del Consiglio. Al Revisore spetta un indennità di funzione, determinata dal Consiglio, entro i limiti massimi stabiliti con Deliberazione della Giunta Regionale. TITOLO III ORGANI AUSILIARI Art. 19 Commissioni consultive Per lo studio di determinate materie e di iniziative afferenti le attività d istituto dell Ente Parco, la Comunità ed il Consiglio possono costituire Commissioni consultive inserendovi, se opportuno, anche esperti esterni. Nei provvedimenti di nomina sono specificati gli obiettivi delle Commissioni e le condizioni regolanti la loro opera. Art. 20 Comitato tecnico-scientifico Il Comitato Tecnico Scientifico può essere istituito dal Consiglio nel numero massimo di cinque componenti nominati dalla Comunità. La deliberazione della Comunità determina la durata in carica del Comitato tecnico-scientifico, che non può essere superiore ad un triennio. TITOLO IV ORGANIZZAZIONE Art. 21 Dotazione organica La dotazione organica dell Ente Parco è determinata dal Consiglio, su parere obbligatorio e preliminare della Comunità. La dotazione organica, nel rispetto della normativa vigente, è sottoposta a periodiche verifiche ed aggiornamenti, commisurati al bilancio dell Ente ed agli obiettivi di sviluppo e di investimento. La dotazione organica, articolata per uffici e servizi, viene annualmente riportata nell apposita tabella numerica allegata al Bilancio di Previsione. Art. 22 Organizzazione degli uffici e dei servizi L organizzazione del lavoro, nonché le funzioni attribuzioni del personale dell Ente Parco sono disciplinate dal Regolamento di Organizzazione degli uffici e dei Servizi. Il Presidente conferisce, sentito il Consiglio, gli incarichi di Responsabile di Servizio ai funzionari dell Ente. Il Presidente in relazione a particolari esigenze può, altresì, conferire, sentito il Consiglio, incarichi di Responsabile delle Aree in posizione organizzativa ai funzionari dell Ente mediante forme contrattuali a termine previste dalla normativa vigente. Art. 23 Il Direttore Il Direttore dell Ente Parco è nominato dal Presidente, sentito il Consiglio. Il Direttore deve essere scelto tra gli iscritti nell elenco dei Direttori di Parco istituito dalla Giunta Regionale. L incarico di Direttore è conferito con contratto di diritto privato, che ne stabilisce anche la durata, compresa fra tre e cinque anni; l incarico è rinnovabile.

12 12 Bollettino Ufficiale In ogni caso, il direttore resta in carica fino al conferimento dell incarico al nuovo Direttore. Il contratto stabilisce inoltre il trattamento economico, nonché i casi di risoluzione anticipata del rapporto. Quando l incarico di Direttore è conferito a dirigenti già dipendenti dell Ente, la sottoscrizione del contratto a tempo determinato comporta la novazione del rapporto di lavoro in atto. Alla cessazione del contratto a tempo determinato, salvo che quest ultima sia dovuta a giusta causa di licenziamento, il dipendente è riassunto automaticamente nella posizione giuridica in godimento prima della sottoscrizione del contratto a termine con conservazione dell anzianità complessivamente maturata ai fini del trattamento giuridico, economico, di quiescenza e di previdenza. In particolare competono al Direttore le seguenti attribuzioni: a) dirige il parco; b) rilascia le autorizzazioni, i pareri e i nulla osta di competenza dell ente; c) assiste ai lavori della comunità e del consiglio in qualità di segretario; d) comunica alla Giunta regionale ogni variazione intervenuta nell assetto degli organi di gestione del Parco e trasmette la documentazione relativa agli obblighi informativi per l attività di monitoraggio, come definita dalla Giunta Regionale. In caso di assenza o impedimento temporaneo del Direttore / Segretario, le relative funzioni sono conferite con provvedimento del Presidente a funzionari con incarichi di Responsabile in Area Posizione Organizzativa. Art. 24 Il Segretario Le funzioni di Segretario sono svolte dal Direttore. In tale veste, il Direttore provvede ai compiti ed alle incombenze allo stesso attribuite dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti. In particolare: a) partecipa alle riunioni della Comunità e del Consiglio e ne redige e sottoscrive i verbali; b) cura l istruttoria delle proposte di deliberazione ed attende ad ogni altra incombenza necessaria al funzionamento degli organi collegiali; c) roga i contratti dell Ente Parco e ne cura il repertorio; d) cura la conservazione e la raccolta degli atti dell Ente e delle deliberazioni. TITOLO V FINANZA E CONTABILITA Art. 25 Mezzi finanziari ed equilibrio della gestione L Ente Parco provvede al conseguimento degli scopi statutari con i seguenti mezzi: quote di partecipazione degli Enti che compongono l Ente Parco; proventi derivanti dagli atti di concessione e dalla gestione di eventuali servizi; conferimenti ordinari e straordinari disposti dallo Stato, dalla Regione, dall Unione Europea e da altri Enti. Fermo restando l obbligo degli Enti che compongono l Ente Parco di partecipare alle spese generali, la gestione degli altri servizi deve assicurare l integrale copertura di tutti i restanti costi, compresi gli oneri di ammortamento e gli interessi passivi, così da garantire al bilancio il pareggio economico e finanziario. Art. 26 Riparto delle spese Gli Enti che compongono l Ente Parco partecipano all attività economica con le quote determinate in base all art. 7, al netto dei contributi regionali. Le spese di carattere generale sono annualmente ripartite tra i gli Enti che compongono l Ente Parco in sede di approvazione del bilancio di previsione. Gli Enti che compongono l Ente Parco provvedono a stanziare nei propri bilanci, nel quadro dei propri impegni programmatici, i fondi necessari per il finanziamento dei contributi a proprio carico. I contributi degli Enti che compongono l Ente Parco possono essere versati in due rate annuali con scadenza rispettivamente 31 marzo e il 30 settembre, oppure in un unica soluzione successiva all approvazione delle quote di riparto da parte della Comunità del Parco. Art. 27 Servizi di cassa e tesoreria L Ente Parco ha un proprio tesoriere. Il servizio di cassa e tesoreria è espletato da Istituto di credito individuato secondo le procedure previste dalla normativa. TITOLO VI TRASPARENZA - ACCESSO PARTECIPAZIONE Art. 28 Trasparenza L Ente Parco uniforma la propria attività al principio della trasparenza ed a tal fine, fatte salve le specifiche riserve stabilite dalla legge, tutti i procedimenti e gli atti dell ente sono pubblici ed estensibili ai cittadini, per garantire l imparzialità della gestione. L Ente Parco favorisce la più ampia diffusione delle notizie sulla propria attività. Art. 29 Albo delle pubblicazioni Gli atti degli Organi dell ente per i quali la legge, lo statuto o altre norme, prevedano la pubblicazione, vengono pubblicati con l affissione in apposito spazio destinato all Albo, nella sede dell Ente Parco e sull albo pretorio on line, pubblicato sul sito internet dell Ente. I regolamenti devono comunque essere sottoposti a forme di pubblicità che ne consentano l effettiva conoscibilità. Essi devono essere accessibili a chiunque intenda consultarli. Art. 30 Accesso I titolari di interessi pubblici e privati possono accedere alle informazioni e ai dati in possesso dell Ente, secondo le norme di legge e del presente statuto e del relativo regolamento. Il regolamento stabilisce le modalità di informazione e di accesso dei cittadini interessati agli atti dell Ente Parco e di intervento nei procedimenti amministrativi posti in essere dall Ente. Il regolamento individua il funzionario responsabile, disciplina tutte le modalità dell intervento, fissa i termini di tempo entro i quali i soggetti interessati possono formulare le proprie osservazioni e l Amministrazione deve pronunciarsi, nonché il soggetto competente ad emettere il provvedimento finale. Art. 31 Partecipazione L Ente Parco cura ogni possibile forma di partecipazione e, in particolare: assicura che ai reclami dei cittadini sia data tempestiva risposta scritta; promuove e, se richiesto, partecipa ad assemblee o incontri indetti da associazioni o da gruppi; cura i rapporti con le istituzioni scolastiche, di ogni ordine e grado, mediante incontri, visite guidate, concorsi di idee e predisposizione di sussidi didattici; predispone pubblicazioni divulgative per illustrare ai cittadini i dati essenziali dell Ente Parco e della sua attività; Allo scopo di valorizzare in modo completo l apporto che le organizzazioni e le libere forme associative possono dare all attività istituzionale dell Ente Parco, il Presidente ed il Consiglio, possono convocare riunioni dei rappresentanti delle Amministrazioni pubbliche, e delle associazioni culturali, naturalistiche, ricreative e piscatorie aventi sede ed operanti da almeno un anno nell ambito del territorio del Parco, nonché di rappresentanze economiche e sindacali. Altre forme di partecipazione possono essere realizzate dal Consiglio in presenza di contingenze di carattere particolare o di interesse strettamente locale.

13 Bollettino Ufficiale 13 TITOLO VII DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI Art. 32 Disposizioni transitorie 1. Il Direttore del Consorzio resta in carica sino alla nomina del Direttore dell Ente Parco nei modi e nelle forme previste dalla l.r. n. 12/2011. Art. 33 Disposizione finale Dal giorno successivo alla pubblicazione dello Statuto adeguato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, l Ente di diritto pubblico per la gestione del Parco Regionale Valle del Lambro, subentra nella titolarità di tutti i rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo al preesistente Consorzio per la gestione del Parco della Valle del Lambro.

14 14 Bollettino Ufficiale Consorzio Agridifesa Lombardia - Milano Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale n. X/2774 del 5 dicembre 2014 TITOLO I COSTITUZIONE - SEDE - DURATA - SCOPI Art. 1 E costituita una Associazione di Imprenditori Agricoli con la denominazione di «CONSORZIO AGRIDIFESA LOMBARDIA» con sede in Milano Viale Isonzo n. 27. Art. 2 La durata dell associazione è fissata fino al 31 dicembre 2050 e può essere prorogata una o più volte con deliberazione dell assemblea. Art. 3 L associazione, senza fini di lucro, ha per scopo di effettuare l assistenza tecnica organizzativa dei propri associati intesa a promuovere il miglioramento e la difesa anche economica delle loro produzioni. Tale assistenza si può estrinsecare attraverso: a) la costituzione di un ufficio tecnico; b) la tenuta di corsi professionali; c) lo studio di nuove varietà nel campo della viticoltura, frutticoltura, orticoltura e di ogni altra coltura; d) la sorveglianza dei vivai; e) l agrometeorologia e la difesa attiva, ancorché a carattere sperimentale, delle produzioni agricole degli associati; f) la difesa passiva delle produzioni degli associati contro le avversità atmosferiche, le fitopatie e le epizoozie ed ogni altra malattia del bestiame nonché per la copertura dei costi di rimozione, distruzione e smaltimento dei capi morti e tutte le altre patologie animali che possono colpire gli allevamenti, i danni arrecati dalla selvaggina e dalla fauna selvatica o domestica inselvatichita alle produzioni agricole e alle opere approntate sui terreni coltivati, da attuarsi mediante iniziative mutualistiche e/o con ricorso alla stipulazione di contratti di assicurazione nelle forme regolamentate dalle Leggi vigenti in materia; g) le iniziative di promozione per la commercializzazione delle produzioni agricole degli associati; h) il ricorso, nell interesse degli associati, a tutte le provvidenze legislative comunali, provinciali, regionali, statali e comunitarie; i) azioni di tutela da attuarsi mediante iniziative mutualistiche e/o con ricorso alla stipulazione di contratti di assicurazione nelle forme regolamentate dalle leggi vigenti in materia, contro le avversità atmosferiche che colpiscono le strutture aziendali poste in campo (serre, tunnel, impianti di climatizzazione ed irrigazione, reti di protezione, ecc.) finalizzate al miglioramento delle produzioni degli associati; j) l organizzazione e lo studio di programmi di assistenza per la raccolta e lo smaltimento degli imballi e dei rifiuti derivati da ogni attività agricola; k) l istituzioni di fondi rischi di mutualità e solidarietà nonché la partecipazione ad iniziative mutualistiche anche di tipo associativo per lo sviluppo di forme di difesa; l) l elaborazione di studi e progetti tesi all innovazione, alla sperimentazione e alla diffusione delle migliori pratiche nel campo del risparmio energetico, delle fonti rinnovabili e del miglioramento dell impatto ambientale derivante dalle produzioni energetiche; m) l esecuzione di ogni altra attività atta a promuovere il progresso dell azienda agricola associata. L associazione persegue le finalità sopra riportate sul territorio della Regione Lombardia. I servizi di assistenza, in presenza di specifici ordinamenti comunitari e/o nazionali, possono essere estesi anche ai non associati. Art. 4 L associazione può partecipare a società ed Enti le cui finalità possano concorrere, direttamente o strumentalmente, al raggiungimento dei fini sociali. Essa può inoltre compiere, a condizione che tali attività non assumano carattere prevalente, le operazioni mobiliari e immobiliari e tutte le attività di qualsiasi altro tipo e/o specie utili al perseguimento dei propri scopi istituzionali e del proprio scopo. Ha, altresì, la facoltà di fondersi con analoghi Organismi aventi le stesse finalità. TITOLO II ASSOCIATI Art. 5 Il numero degli associati è illimitato. Hanno diritto all ammissione tutti gli imprenditori agricoli della zona, aventi i requisiti prescritti, con esclusione di coloro che facciano parte di organismi similari, salvo il diritto di opzione. Possono, altresì, essere associati, Enti, Società, Cooperative, Associazioni, Consorzi, interessati alla tutela, al miglioramento ed allo sviluppo delle produzioni agricole e/o allevamenti. Art. 6 L aspirante associato deve presentare domanda al Consiglio di Amministrazione, compilando e sottoscrivendo l apposito modulo di cui al Regolamento dell associazione stessa. Con la domanda, l aspirante deve dichiarare di assumere i seguenti obblighi: 1) impegno al versamento della quota di ammissione determinata dall Assemblea con un minimo di euro 6 (sei); 2) impegno al versamento dei contributi associativi e/o mutualistici nella misura deliberata dall Assemblea; 3) impegno ad osservare le norme del presente Statuto e del Regolamento di cui all art. 12; 4) autorizzare l associazione, nei casi di insolvenza nel pagamento dei contributi dovuti al consorzio stesso, a richiedere alla Società assicuratrice il deposito presso il Tesoriere dell Ente, con pieno effetto liberatorio, l importo dell indennizzo dovuto fino alla concorrenza del credito dell associazione nei confronti dell associato. Il Consiglio di Amministrazione ha facoltà di chiedere all aspirante associato ulteriori informazioni e l esibizione dei documenti comprovanti la legittimità della domanda ed il possesso dei titoli e dei requisiti dichiarati. L associato è obbligato a comunicare all associazione entro il 28 febbraio di ogni anno le variazioni dei dati anagrafici indicati nella domanda di ammissione. Art. 7 Sulle domande di ammissione decide il Consiglio di Amministrazione. Avverso il provvedimento di reiezione della domanda è dato ricorso in prima istanza al Collegio dei Probiviri nel termine perentorio di trenta giorni dalla comunicazione. La decisione di accoglimento del ricorso ha la stessa efficacia del provvedimento di ammissione deliberato dal Consiglio di Amministrazione. Art. 8 Il nuovo associato è tenuto a versare l importo della quota di ammissione, nella misura determinata dall assemblea entro un mese dalla comunicazione del provvedimento di ammissione o dalla decisione del Collegio dei Probiviri. Nel caso di inosservanza, il provvedimento o la decisione di ammissione si intendono annullati ad ogni effetto. Le somme versate a titolo di quota di ammissione non sono ripetibili e restituibili. Art. 9 Nel caso di morte di un associato il rapporto associativo può continuare con gli eredi, a condizione che questi siano in possesso dei requisiti per l ammissione e presentino la relativa domanda corredata dalla documentazione prevista dal precedente art. 6, escluso il punto 1, entro centoventi giorni dall apertura della successione tramite un loro rappresentante. Gli eredi sono comunque tenuti in solido al pagamento di tutte le somme dovute all associazione dal loro dante causa. Art. 10 Oltre che nei casi previsti dalla legge, si perde la qualifica di associato:

15 Bollettino Ufficiale 15 a) per recesso. La relativa domanda è presentata per iscritto al Consiglio di amministrazione. Il recesso ha effetto immediato, fermo restando il rispetto degli obblighi assunti e non assolti alla cessazione del rapporto. Il Consiglio di amministrazione può, entro il termine perentorio di 40 giorni, non accogliere la domanda di recesso con motivazione scritta. L interessato, fermo restando quanto previsto dall art. 24 C.C., può ricorrere contro questa decisione al Collegio dei Probiviri; b) per decadenza a causa della perdita dei requisiti prescritti per l ammissione o per non aver partecipato per almeno due anni consecutivi alle iniziative, anche di difesa attiva o passiva, realizzate dall associazione. L associato è obbligato a comunicare subito per iscritto la perdita dei requisiti e documentarla in modo appropriato al fine di far risultare la causa che ha effetto immediato. In entrambe le ipotesi resta fermo il rispetto degli obblighi assunti e non assolti alla cessazione del rapporto; c) per morte. In questo caso il rapporto associativo può continuare ai sensi del precedente art. 9; d) per scioglimento, in caso di Enti e società, che va comunicato all associazione entro trenta giorni, fermo restando il rispetto degli obblighi assunti e non assolti alla cessazione del rapporto. Art. 11 L associato perde la qualifica per esclusione nel caso in cui: a) non sia più in grado di concorrere al raggiungimento degli scopi dell Ente; b) con l inosservanza degli obblighi assunti o con la propria condotta, rechi danno morale o materiale all associazione; c) per quattro esercizi consecutivi non abbia provveduto al pagamento dei contributi associativi; d) in caso di inosservanza delle disposizioni del presente Statuto o delle deliberazioni degli organi dell associazione o in conseguenza di atti o fatti in contrasto con gli interessi dell associazione. L esclusione è deliberata ed il recesso è accertato dal Consiglio di amministrazione e comunicata per iscritto all interessato. Contro la deliberazione del Consiglio di Amministrazione, fermo restando quanto previsto dall art. 24 C.C., può essere proposto ricorso al Collegio dei Probiviri. L accoglimento del ricorso comporta il diritto alla riammissione. TITOLO III REGOLAMENTO Art. 12 Il regolamento interno, da approvarsi dall Assemblea a norma dell art. 20, stabilirà le norme per l esplicazione dell attività dell associazione nonché le modalità di votazione delle assemblee e potrà, altresì, determinare le penalità in caso di inadempienza da parte degli associati. Il patrimonio è costituito: TITOLO IV PATRIMONIO SOCIALE - BILANCIO Art. 13 dal fondo di dotazione iniziale di Euro ,00 (cinquantaduemila virgola zero zero); dalle quote di ammissione degli associati; da beni mobili ed immobili; dai valori per acquisti, lasciti o donazioni che per qualsiasi altro titolo spettino o vengano in possesso dell associazione; dalle riserve. Le entrate sono costituite: dai contributi associativi annuali; da eventuali contributi straordinari da destinare al funzionamento dell associazione; da eventuali contributi per il funzionamento e le necessità dell associazione erogati da enti pubblici o privati; dai contributi versati dagli associati per la difesa attiva e passiva o per iniziative mutualistiche; dai contributi degli associati per la costituzione di un fondo o per la partecipazione ad altre iniziative mutualistiche; da eventuali altre entrate. Art. 14 L esercizio sociale va dal 1 Gennaio al 31 Dicembre di ogni anno. Alla fine di ciascun esercizio, il Consiglio di Amministrazione provvede alla compilazione del bilancio consuntivo da sottoporre all Assemblea entro quattro mesi dalla chiusura dell esercizio sociale o entro sei mesi quando particolari esigenze lo richiedono. L associazione per le finalità previste dal «Fondo di Solidarietà Nazionale» ha l obbligo di tenere una contabilità separata dei contributi associativi e pubblici attinenti le attività di difesa passiva delle produzioni e per le iniziative mutualistiche con l accensione di un apposito conto corrente sul quale gestire le entrate e le spese della contabilità separata. Provvede pure alla compilazione di una relazione illustrante l attività svolta durante l esercizio, con particolare riguardo all aspetto tecnico. Art. 15 Gli avanzi netti di gestione non sono ripartibili fra gli associati, ma destinati ad incrementare il Fondo di Riserva. Il Consiglio di Amministrazione ne potrà destinare una parte ad iniziative di carattere mutualistico, al miglioramento alle strutture tecniche dell associazione o comunque per il perseguimento degli scopi istituzionali. TITOLO V ORGANI SOCIALI Art. 16 Sono organi dell associazione: a) L Assemblea degli associati (generale o parziale); b) Il Consiglio di Amministrazione; c) Il Presidente; d) Il Collegio Sindacale; e) Il Collegio dei Probiviri. Art. 17 L Assemblea generale è costituita dagli associati o dagli associati delegati nominati in sede di assemblee parziali se indette, per gruppi di Comuni di appartenenza, qualora le stesse si rendano obbligatorie per Legge. In tale ultimo caso ogni delegato deve intervenire personalmente all assemblea. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione convoca l Assemblea generale facendola precedere dalla convocazione delle assemblee parziali degli associati, le quali eleggono i delegati che parteciperanno all assemblea generale. Le Assemblee parziali ai sensi delle Leggi vigenti sono disciplinate dal Regolamento interno di cui all art. 12 del presente Statuto. Compito esclusivo delle Assemblee parziali è la elezione degli associati delegati che dovranno partecipare personalmente all Assemblea generale. La convocazione dell Assemblea generale può aver luogo non prima di sette giorni dalla data di svolgimento dell ultima Assemblea parziale. Art. 18 L Assemblea, sia parziale che generale ordinaria o straordinaria, è convocata dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o da chi ne esercita le funzioni dopo specifica delibera assunta dal Consiglio di Amministrazione, mediante avviso da affiggere nei locali dell associazione e da comunicarsi a ciascun associato almeno otto giorni prima dell adunanza con mezzi idonei atti ad attestarne l avvenuta ricezione, nonché eventualmente da pubblicarsi sui quotidiani locali e sui giornali di categoria. L avviso deve indicare la sede di convocazione, gli argomenti da trattare e la data della eventuale seconda convocazione.

16 16 Bollettino Ufficiale Art. 19 L assemblea generale deve essere convocata ogni anno entro quattro mesi dalla chiusura dell esercizio sociale o entro sei mesi quando particolari esigenze lo richiedano e quante altre volte il Consiglio di Amministrazione lo ritenga necessario o ne sia fatta motivata richiesta da almeno un decimo degli associati. E di competenza dell assemblea generale ordinaria: a) Approvare il bilancio consuntivo redatto secondo le disposizioni delle normative vigenti che sarà posto a disposizione degli associati soci almeno sette giorni prima della convocazione delle Assemblee parziali presso la sede dell Associazione. Laddove non siano previste le assemblee parziali, il bilancio sarà posto a disposizione degli associati almeno quindici giorni prima della data di convocazione della Assemblea Generale. b) Nominare i membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale, determinando gli emolumenti, nominare i membri del Collegio dei Probiviri nonché nominare il Presidente del Collegio Sindacale salvo casi diversi previsti dalla legge; c) Determinare la quota di ammissione per i nuovi associati la quota del contributo associativo annuale a carico degli associati non assicurati, le quote dei contributi associativi annui per la copertura degli oneri di funzionamento e per la copertura degli oneri connessi alle forme di difesa passiva e attiva prescelte; d) Determinare in merito ai programmi di assistenza tecnicoproduttiva ed organizzativa rientranti tra quelli contemplati nell art. 3; e) Deliberare la istituzione di fondi mutualistici, adottando il relativo regolamento di attuazione o deliberare di partecipare a iniziative mutualistiche di tipo associativo e può delegare il Consiglio di Amministrazione su questi argomenti conferendogli pieni poteri; f) Approvare il Regolamento di cui all art. 12; nonché quelli relativi alle iniziative mutualistiche. E di competenza dell Assemblea generale straordinaria: 1) Deliberare le modificazioni dello Statuto sociale; 2) Deliberare lo scioglimento dell associazione e la devoluzione dei beni patrimoniali; 3) Nominare i liquidatori secondo le disposizioni attuative dell art. 11 del Codice Civile. Art. 20 Le Assemblee parziali sono valide in prima convocazione quando sia presente o rappresentata la maggioranza assoluta degli associati; in seconda convocazione, che potrà avvenire anche nello stesso giorno, ad un ora di distanza dalla prima convocazione, qualunque sia il numero degli associati presenti o rappresentati. Le deliberazioni sono validamente adottate con voto favorevole della maggioranza degli associati presenti o rappresentati. Le stesse maggioranze sono richieste anche per la costituzione dell assemblea generale ordinaria e straordinaria. Le deliberazioni dell Assemblea generale sono validamente adottate con il voto favorevole della maggioranza degli associati o delegati presenti aventi diritto al voto. In caso di parità iniziale di voto si procederà a successive votazioni. Nelle assemblee generali straordinarie che devono deliberare sulle modifiche statutarie, sul cambiamento dell oggetto sociale, sulla trasformazione dell Associazione, il trasferimento di esso o sullo scioglimento dell associazione, è richiesto il voto favorevole di almeno tre quarti degli associati o delegati aventi diritto al voto. Per le deliberazioni riguardanti le modifiche statutarie in adeguamento a normativa di Legge, l Assemblea Straordinaria delibera con le maggioranze previste dallo Statuto per le Assemblee Ordinarie. Art. 21 Alle Assemblee parziali partecipano gli associati, che risultino iscritti nel libro Soci da almeno tre mesi e risultino in regola con il pagamento delle quote e dei contributi. Ogni associato ha diritto ad un solo voto. Le persone giuridiche, gli Enti, le Società, le Associazioni, i Consorzi partecipano alle Assemblee in persona del loro Legale rappresentante e in caso di impedimento di quest ultimo partecipano con un Rappresentante munito di delega dell Organo competente. Un associato non può, in Assemblea, rappresentare per delega più di altri due associati oltre alle ragioni proprie. La delega deve risultare da un atto scritto, anche in calce all avviso per l Assemblea e deve essere rimessa al Presidente prima della riunione od all inizio di essa. Art. 22 Le Assemblee, sia ordinarie che straordinarie, sono presiedute dal Presidente del Consiglio di Amministrazione ed, in caso di sua assenza o impedimento, dal Vice - Presidente. In mancanza dei due, saranno presiedute da uno degli associati designato dall assemblea. Le deliberazioni dell assemblea ordinaria devono risultare da verbale sottoscritto dal Presidente e dal Segretario (che può anche essere non associato). Quelle dell assemblea straordinaria devono risultare da verbale redatto da Notaio. Art. 23 Le deliberazioni dell Assemblea sono vincolanti per tutti gli associati, anche non presenti o dissenzienti. Art. 24 Il Consiglio di Amministrazione è composto da 9 (nove) a 15 (quindici) membri nominati dall Assemblea e dei quali almeno i 2/3 devono essere scelti fra i soci. Qualora l elezione del Consiglio di Amministrazione avvenga sulla base di liste presentate dai soci, i seggi del Consiglio di Amministrazione sono attribuiti, nella misura di due terzi, alla lista che ha riportato il maggior numero di voti, il restante terzo sarà attribuito alla lista o suddividendo in proporzione i seggi, alle due liste che seguono nell ordine dei voti riportati. Fra i candidati della stessa lista saranno nominati quelli che avranno riportato un maggior numero di voti preferenziali, senza preferenza in ordine della lista. Gli amministratori durano in carica quattro anni e sono rieleggibili; il presidente non può essere eletto per più di due mandati consecutivi. Se, nel corso dell esercizio, vengono a mancare uno o più consiglieri, si applicano le norme dell art del C.C. ove è previsto che gli Amministratori che restano in carica provvedono a sostituirli con deliberazione approvata dal Collegio Sindacale, purché la maggioranza sia sempre costituita da Amministratori nominati dall Assemblea. Gli Amministratori così nominati, restano in carica sino alla prossima Assemblea. Qualora l elezione del Consiglio di Amministrazione sia avvenuta sulla base di liste presentate, subentrano i primi degli esclusi della lista di appartenenza, che restano in carica fino allo scadere del Consiglio di Amministrazione in carica. In caso di vacanza di posti nel Consiglio di Amministrazione per cessazione della carica di uno o più membri eletti dall Assemblea, il Consiglio provvederà alla sostituzione, con il primo dei non eletti della lista di appartenenza del consigliere vacante, fino ad esaurimento della lista stessa. In sua mancanza può essere cooptato qualsiasi associato. I membri cooptati restano in carica fino alla prima assemblea successiva alla cooptazione. In detta ipotesi, nella prima riunione che ha luogo dopo l Assemblea che lo ha eletto, il Consiglio di Amministrazione elegge il Presidente ed il Vice-Presidente. Sono assolutamente incompatibili con l esercizio delle funzioni di membro del Consiglio di amministrazione, del Collegio sindacale e del Collegio dei Probiviri coloro che direttamente, o per interposta persona, svolgono attività di agente, subagente o broker nel settore assicurativo o il cui coniuge, convivente, parenti entro il secondo grado, svolgano le medesime attività. Art. 25 Il Consiglio di Amministrazione è convocato dal Presidente ogni qual volta lo reputi utile o necessario o quando ne sia fatta domanda da almeno 1/3 dei consiglieri o dal Collegio Sindacale. La convocazione è fatta con mezzi idonei ad attestarne l avvenuta ricezione da parte dei destinatari, preferibilmente mediante posta elettronica certificata fatta pervenire almeno un giorno prima della riunione.

17 Bollettino Ufficiale 17 Le adunanze sono valide quando intervenga la maggioranza dei membri in carica. Le deliberazioni sono prese a maggioranza semplice dei voti dei consiglieri presenti. Nelle votazioni palesi, in caso di parità, prevale il voto del Presidente; in quelle segrete, la parità comporta la reiezione della proposta. Il consigliere che, senza giustificato motivo, è assente per più di 3 (tre) sedute consecutive decade dal mandato. La decadenza è comunicata dal Presidente a mezzo lettera raccomandata. Art. 26 Il Consiglio di Amministrazione è investito della gestione dell associazione e potrà, quindi, compiere tutti gli atti ed operazioni ordinarie e straordinarie di amministrazione che comunque rientrino negli scopi associativi, fatta eccezione soltanto per quelli che per disposizione di legge e dell atto costitutivo siano riservati all Assemblea. Il Consiglio di Amministrazione può conferire eventuali deleghe di funzioni sia al Presidente, sia ai singoli Componenti il Consiglio stesso, nei limiti individuati con propria deliberazione assunta e depositata nelle forme di Legge Art. 31 Tutte le controversie che potessero insorgere fra gli iscritti oppure tra un iscritto e l associazione in dipendenza dell esecuzione od interpretazione dello Statuto, delle deliberazioni dell assemblea e del Consiglio di Amministrazione, escluse quelle che per Legge non possono formare oggetto di compromesso, saranno deferite al giudizio del Collegio dei Probiviri, i quali decidono quali arbitri amichevoli compositori con dispensa da ogni formalità e la loro decisione è inappellabile. TITOLO VI RISCOSSIONE DEI TRIBUTI CONSORTILI Art. 32 La riscossione delle quote e dei contributi consortili può essere effettuata anche mediante ruolo in base alle vigenti disposizioni in materia di esazione dei contributi non erariali. TITOLO VII DISPOSIZIONI FINALI Art. 33 Per tutto quanto non disciplinato dal presente statuto e dal regolamento, valgono le norme del codice civile e le altre disposizioni di legge vigenti in materia di persone giuridiche di diritto privato. Art. 27 Il Presidente del Consiglio di amministrazione ha la rappresentanza legale dell associazione e la firma sociale. Egli ha facoltà di transigere e di conciliare, di rilasciare quietanza liberatoria e di provvedere a quanto altro occorre per la esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione. Spetta al Presidente di promuovere le azioni davanti alla Autorità Giudiziaria od Amministrativa di qualsiasi ordine e grado e di nominare procuratori alle liti. Nel caso di assenza o di impedimento, il Presidente è sostituito dal Vice-Presidente od, in mancanza, da altro consigliere delegato dal Presidente. Art. 28 Il Collegio Sindacale si compone complessivamente di tre membri effettivi di cui un rappresentante del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ed un rappresentante della Regione dove ha sede l Ente e di due supplenti scelti tra gli iscritti negli appositi Albi Professionali. L assemblea può deliberare l ampliamento del collegio sindacale fino ad un massimo di 5 (cinque) membri effettivi, qualora ciò si renda necessario in applicazione di norme che prevedano la presenza di membri di diritto. L assemblea nomina i membri eletti. Nei casi in cui i membri di diritto non siano stati tempestivamente nominati dagli Organi Competenti per le riunioni per l approvazione del bilancio e per le revisioni trimestrali, il Collegio Sindacale può funzionare anche in mancanza dei membri di diritto. L assemblea nomina il Presidente del Collegio Sindacale salvo casi diversi previsti per legge. I sindaci durano in carica tre anni e sono rieleggibili. L emolumento dei Sindaci viene fissato dall assemblea prima della loro nomina. Art. 29 Il Collegio Sindacale, vigila sull osservanza della Legge, dello Statuto, dei provvedimenti emessi dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e dalla Regione Lombardia, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull adeguatezza dell assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dall associazione e sul suo corretto funzionamento. Il Collegio Sindacale esercita, inoltre, il controllo contabile. Art. 30 Il Collegio dei Probiviri è costituito da tre persone elette dall assemblea al di fuori degli iscritti all associazione. I Probiviri durano in carica quattro anni e sono rieleggibili.

18 18 Bollettino Ufficiale Azienda di Servizi alla Persona «ASP Basso Lodigiano» - Codogno (LO) Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale n. X/2940 del 19 dicembre 2014

19 Bollettino Ufficiale 19

20 20 Bollettino Ufficiale

STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO

STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO FINALITÀ E SCOPI Art. 1 L Associazione è costituita al fine di sostenere le scuole aderenti nel raggiungimento dei fini istituzionali

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Città di Racconigi ASSESSORATO ALLE POLITICHE GIOVANILI COMUNE DI RACCONIGI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Approvato con deliberazione C.C. n. 42 del 25.10.2011 1 Art. 1 - Istituzione È

Dettagli

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE COMUNE DI GHISALBA (Provincia di Bergamo) Approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 111 del 13/10/2014 REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE 1 Sommario Art. 1 -

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI Approvato in data con deliberazione consiliare n. 1. E istituita la Consulta Anziani. Art. 1 ISTITUZIONE

Dettagli

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale. L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria

Dettagli

AATO VERONESE Autorità Ambito Territoriale Ottimale Veronese - Servizio idrico integrato

AATO VERONESE Autorità Ambito Territoriale Ottimale Veronese - Servizio idrico integrato AATO VERONESE Autorità Ambito Territoriale Ottimale Veronese - Servizio idrico integrato IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Verbale della Deliberazione n. 49 dell 11 dicembre 2008 località Pignatte Comune

Dettagli

COMUNE DI TREVISO BRESCIANO Provincia di Brescia STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO

COMUNE DI TREVISO BRESCIANO Provincia di Brescia STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO COMUNE DI TREVISO BRESCIANO Provincia di Brescia STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO 1 STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO Art. 1 Istituzione

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Legge 1986022 Pagina 1 di 5 LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

COMUNE DI ESCALAPLANO

COMUNE DI ESCALAPLANO COMUNE DI ESCALAPLANO Provincia di Cagliari STATUTO CONSULTA GIOVANI DI ESCALAPLANO CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI FONTI NORMATIVE Le disposizioni contenute nel presente statuto trovano il loro

Dettagli

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE COMUNE DI GARGNANO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE - appendice al regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi - (Approvato

Dettagli

Comune di Lecco. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Numero 280 Data: 22-04-2015

Comune di Lecco. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Numero 280 Data: 22-04-2015 Comune di Lecco Piazza Diaz, 1-23900 Lecco (LC) - Tel. 0341/ 481111 - Fax 286874 - C.F. 00623530136 N. 280-2015 Reg. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Numero 280 Data: 22-04-2015 SETTORE : LAVORI PUBBLICI SERVIZIO

Dettagli

PROVINCIA DI MANTOVA

PROVINCIA DI MANTOVA PROVINCIA DI MANTOVA Deliberazione della Giunta Provinciale Seduta n.1 del 29/08/2014 ore 09:00 delibera n. 102 OGGETTO: APPROVAZIONE DEL PIANO REGOLATORE PORTUALE DI MANTOVA QUALE PIANO D'AREA DEL PTCP

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Art.1 RIFERIMENTI ALLO STATUTO COMUNALE 1 Il presente Regolamento si ispira al Titolo III

Dettagli

ISO 9001 C.n.3242. ISO 14001 C.n. 0137A. OHSAS 18001 C.n. 0017L

ISO 9001 C.n.3242. ISO 14001 C.n. 0137A. OHSAS 18001 C.n. 0017L ISO 9001 C.n.3242 ISO 14001 C.n. 0137A OHSAS 18001 C.n. 0017L Società patrimoniale a totale partecipazione pubblica, è proprietaria dell impianto di depurazione San Rocco di Monza, nonché della rete dei

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres.

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres. L.R. 13/2002, art. 7, c. 15 e 16 B.U.R. 23/7/2003, n. 30 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres. Regolamento recante criteri e modalità applicabili nella concessione degli aiuti

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO

PROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE N. DEL PROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO nel circondario idraulico di ROVIGO PROTOCOLLO DI INTESA tra l'agenzia Interregionale

Dettagli

4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. ESPRIME

4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. ESPRIME I DIVISIONE 4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. OMISSIS ESPRIME parere favorevole alla istituzione del Centro Interdipartimentale

Dettagli

PROVINCIA DI AREZZO REGOLAMENTO PROVINCIALE PER IL RILASCIO DELLE CONCESSIONI PREFERENZIALI

PROVINCIA DI AREZZO REGOLAMENTO PROVINCIALE PER IL RILASCIO DELLE CONCESSIONI PREFERENZIALI Art. 1 Generalità Il presente regolamento disciplina il procedimento amministrativo semplificato della concessione preferenziale in attuazione dell art.4 del T.U. 11.12.1933 n.1775 e dell art.34 della

Dettagli

Provincia di Trento REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE E DEI CRITERI DI SCELTA DELLE FORME ORGANIZZATIVE DI GESTIONE DEI SERVIZI.

Provincia di Trento REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE E DEI CRITERI DI SCELTA DELLE FORME ORGANIZZATIVE DI GESTIONE DEI SERVIZI. Provincia di Trento REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE E DEI CRITERI DI SCELTA DELLE FORME ORGANIZZATIVE DI GESTIONE DEI SERVIZI. Approvato con delibera consiliare n. 48 dd 14/09/2001

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA Approvato in data con deliberazione consiliare n. Premesso che la Legge 5 Febbraio 1992 n.

Dettagli

C O M U N E D I O L B I A REGOLAMENTO COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA

C O M U N E D I O L B I A REGOLAMENTO COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA C O M U N E D I O L B I A REGOLAMENTO COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA REGOLAMENTO COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA Art. 1 ( Istituzione, scopi e finalità della commissione) 1. La realizzazione delle pari opportunità

Dettagli

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI Articolo 1 (Funzioni) 1.1 La Cassa conguaglio per il settore elettrico,

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER IL COLLOCAMENTO MIRATO DEI DIVERSAMENTE ABILI

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER IL COLLOCAMENTO MIRATO DEI DIVERSAMENTE ABILI ALL. A) PROVINCIA DELL OGLIASTRA ASSESSORATO Lavoro Politiche Giovanili e Femminili e Formazione Professionale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER IL COLLOCAMENTO MIRATO DEI DIVERSAMENTE ABILI

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

DISPENSA N. 8 30 novembre 2012

DISPENSA N. 8 30 novembre 2012 1 DISPENSA N. 8 30 novembre 2012 Regolazione istituzionale dei Comuni e servizi sociali: Comuni associati e aziende consortili in riferimento al Dlgs 267/2000. Il caso della Regione Lombardia La struttura

Dettagli

CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO. La Provincia di Novara, nell ambito delle proprie attività e nel rispetto di quanto assegnatole dalla vigente

CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO. La Provincia di Novara, nell ambito delle proprie attività e nel rispetto di quanto assegnatole dalla vigente CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO ART. 1 ISTITUZIONE CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO La Provincia di Novara, nell ambito delle proprie attività e nel rispetto di quanto assegnatole dalla vigente

Dettagli

Art. 2 Modifica all articolo 4 della l.r. 34/2007. LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6

Art. 2 Modifica all articolo 4 della l.r. 34/2007. LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6 7213 LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6 Modifiche e integrazioni alle leggi regionali 15 novembre 2007, n. 34, 7 agosto 2013, n. 27 e 11 febbraio 1999, n. 11. IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO Art.

Dettagli

Allegato 2 FUNZIONI DELLA PROVINCIA FUNZIONI PROPRIE

Allegato 2 FUNZIONI DELLA PROVINCIA FUNZIONI PROPRIE Allegato 2 FUNZIONI DELLA PROVINCIA FUNZIONI PROPRIE In base all art. 19 del TUEL approvato con D. Lgs. 267 del 18 agosto 2000 spettano alla provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale

Dettagli

DELLA CONSULTA COMUNALE PER LO SPORT

DELLA CONSULTA COMUNALE PER LO SPORT COMUNE di BRUGHERIO Provincia di Monza e della Brianza REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER LO SPORT Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 6 del 04/02/2005 Modificato con Deliberazione

Dettagli

CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA. Regolamento della Consulta provinciale delle professioni

CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA. Regolamento della Consulta provinciale delle professioni CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA Regolamento della Consulta provinciale delle professioni Regolamento approvato dal Consiglio camerale con deliberazione n.47 del 20.12.2012 INDICE ARTICOLO 1 (Oggetto del

Dettagli

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE È costituita dal 1908 l Unione delle Province d Italia (U.P.I.). Essa ha sede in Roma.

Dettagli

MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA.

MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. LEGGE REGIONALE N. 11 DEL 05-05-2004 REGIONE LOMBARDIA MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 19 del 7 maggio 2004 SUPPLEMENTO

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO D INCENTIVAZIONE PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO, DEL PIANO DELLA SICUREZZA, DELLA DIREZIONE DEI LAVORI E DEL COLLAUDO. Emanato con D.R. n. 6197 del 13/02/2004 Ultime

Dettagli

\Ä ` Ç áàüé wxääx \ÇyÜtáàÜâààâÜx. \Ä ` Ç áàüé wxääëxvéçéå t x wxääx Y ÇtÇéx. di concerto con

\Ä ` Ç áàüé wxääx \ÇyÜtáàÜâààâÜx. \Ä ` Ç áàüé wxääëxvéçéå t x wxääx Y ÇtÇéx. di concerto con \Ä ` Ç áàüé wxääx \ÇyÜtáàÜâààâÜx di concerto con \Ä ` Ç áàüé wxääëxvéçéå t x wxääx Y ÇtÇéx VISTO il decreto legislativo 26 febbraio 1994, n. 143, recante istituzione dell Ente nazionale per le strade;

Dettagli

Art. 1 1 Educazione sanitaria motoria e sportiva e tutela sanitaria delle attività sportive

Art. 1 1 Educazione sanitaria motoria e sportiva e tutela sanitaria delle attività sportive LEGGE REGIONALE 30 novembre 1981, n. 66 Norme per la promozione dell educazione sanitaria motoria e sportiva e per la tutela sanitaria delle attività sportive. (B.U.R. 2 Dicembre 1981, n. 48, 1 suppl.

Dettagli

Proposta di deliberazione del Consiglio Comunale convocato per il giorno 18-12-2013

Proposta di deliberazione del Consiglio Comunale convocato per il giorno 18-12-2013 Proposta di deliberazione del Consiglio Comunale convocato per il giorno 18-12-2013 ADEMPIMENTO DI cui all art 39 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 OGGETTO: ESAME CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI

Dettagli

Statuto. Servizio Cure a Domicilio del Luganese

Statuto. Servizio Cure a Domicilio del Luganese Statuto Servizio Cure a Domicilio del Luganese CAPITOLO 1 Scopo, sede e durata Denominazione Art. 1 Con la denominazione Servizio cure a domicilio del Luganese - SCuDo è costituita a Lugano un Associazione

Dettagli

CONSIGLIO DI BACINO BRENTA

CONSIGLIO DI BACINO BRENTA CONSIGLIO DI BACINO BRENTA L.R. del Veneto n. 17 del 27 aprile 2012 DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA - Ing. Marco Puiatti - N. 30 di Reg. del 24/07/2015 Prot. n. 1046 del 24/07/2015 Immediatamente eseguibile

Dettagli

Ministero dell Interno

Ministero dell Interno ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento

Dettagli

DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005

DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005 DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005 OGGETTO: Protocollo di Intesa tra la Regione Lazio, Autorità d Ambito Lazio Meridionale Latina (A.T.O. 4), Comune di Ponza, Comune di Ventotene ed Acqualatina Spa. Su proposta

Dettagli

REGOLAMENTO AZIENDALE DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE

REGOLAMENTO AZIENDALE DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PUGLIA AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI FOGGIA REGOLAMENTO AZIENDALE DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE Articolo 1 Costituzione

Dettagli

Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO

Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO Cabina di Regia del 26 gennaio 2009 Regolamento per l organizzazione ed il funzionamento della Cabina di Regia Città di Avellino Programma Integrato

Dettagli

48 18.3.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11

48 18.3.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11 48 18.3.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11 REGIONE TOSCANA Direzione Generale Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze Area di Coordinamento Industria, Artigianato,

Dettagli

C.C.V. BS REGOLAMENTO

C.C.V. BS REGOLAMENTO ALLEGATO PROVINCIA DI BRESCIA COMITATO DI COORDINAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE C.C.V. BS REGOLAMENTO Art. 1 Costituzione Le Organizzazioni presenti sul territorio

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE D.P.G.R. N. 70640 DEL 22.12.1997. Verbale delle deliberazioni dell'anno 2014

AZIENDA SANITARIA LOCALE - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE D.P.G.R. N. 70640 DEL 22.12.1997. Verbale delle deliberazioni dell'anno 2014 AZIENDA SANITARIA LOCALE - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE D.P.G.R. N. 70640 DEL 22.12.1997 Verbale delle deliberazioni dell'anno 2014 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE IN DATA 19/12/2014 N. 558 OGGETTO:

Dettagli

C O M U N E D I B R E B B I A Provincia di Varese DETERMINAZIONE GENERALE N 23 DEL 09/02/2015 N SETTORE 3/SS/2015 DEL 03/02/2015

C O M U N E D I B R E B B I A Provincia di Varese DETERMINAZIONE GENERALE N 23 DEL 09/02/2015 N SETTORE 3/SS/2015 DEL 03/02/2015 COPIA C O M U N E D I B R E B B I A Provincia di Varese DETERMINAZIONE GENERALE N 23 DEL 09/02/2015 N SETTORE 3/SS/2015 DEL 03/02/2015 AREA SERVIZI SOCIALI RESPONSABILE: Angela Maria Moroni OGGETTO AFFIDAMENTO

Dettagli

Consulta Regionale Volontariato di Protezione Civile

Consulta Regionale Volontariato di Protezione Civile Consulta Regionale Volontariato di Protezione Civile Regolamento Approvato nell Assemblea Generale del 20 Aprile 2002 1 Consulta regionale volontariato di protezione civile REGOLAMENTO Art. 1 (Oggetto

Dettagli

COMUNE DI ROSSANO VENETO PROVINCIA DI VICENZA

COMUNE DI ROSSANO VENETO PROVINCIA DI VICENZA COMUNE DI ROSSANO VENETO PROVINCIA DI VICENZA Rep. Gen. N. 288 del 23/06/2015 DETERMINAZIONE N. 104 DEL 23/06/2015 CUP: B39J13000360006 OGGETTO: IPA 1 AL CENTRO - RIQUALIFICAZIONE DEI CENTRI URBANI NELL

Dettagli

OGGETTO: Adozione della variante n.2 al Piano attuativo comunale di iniziativa pubblica della zona O comparto A. IL CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: Adozione della variante n.2 al Piano attuativo comunale di iniziativa pubblica della zona O comparto A. IL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: Adozione della variante n.2 al Piano attuativo comunale di iniziativa pubblica della zona O comparto A. IL CONSIGLIO COMUNALE VISTA la proposta di deliberazione in oggetto, munita dei prescritti

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER IL COORDINAMENTO E LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE E RICREATIVE

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER IL COORDINAMENTO E LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE E RICREATIVE REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER IL COORDINAMENTO E LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE E RICREATIVE Approvato con atto del C.C. n. 73 del 5.11.2014. Pubblicato all albo comunale, ai sensi dell art.

Dettagli

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.

Dettagli

FONDAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA ONLUS STATUTO

FONDAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA ONLUS STATUTO Fondazione Italiana Sclerosi Multipla - Onlus Via Operai 40-16149 Genova fism@aism.it Art. 1 - È costituita per volontà dell Associazione Italiana Sclerosi Multipla con sede in Roma una fondazione sotto

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO

REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO COMUNE DI FLERO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL C.U.G. (COMITATO UNICO PER LE PARI OPPORTUNITÀ, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina l attività del Comitato Unico

Dettagli

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI Allegato A NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI Articolo 1 (Funzioni) 1.1 La Cassa conguaglio per il settore

Dettagli

PARTE PRIMA. Leggi e regolamenti regionali IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PROMULGA LA SEGUENTE LEGGE:

PARTE PRIMA. Leggi e regolamenti regionali IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PROMULGA LA SEGUENTE LEGGE: 15656 PARTE PRIMA Leggi e regolamenti regionali LEGGE REGIONALE 29 marzo 2016, n. 4 Consiglio sanitario regionale. IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PROMULGA LA SEGUENTE

Dettagli

Comune di Albiano d'ivrea Provincia di Torino

Comune di Albiano d'ivrea Provincia di Torino Comune di Albiano d'ivrea Provincia di Torino All cc 7/2015 CONVENZIONE TRA I COMUNI DI ALBIANO D IVREA E BUROLO PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DEL SERVIZIO DI SCUOLA PRIMARIA DI ALBIANO D'IVREA PREMESSA

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA. Art.

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA. Art. PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA Art. 1 (Composizione) Il Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

Dettagli

Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University

Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University TITOLO I AMBITO DI APPLICAZIONE E FUNZIONI Art. 1 Ambito di applicazione 1.

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI dell AISLA Onlus Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Organizzazione non lucrativa di utilità sociale Indice Titolo

Dettagli

REGOLAMENTO PROGETTO METANO

REGOLAMENTO PROGETTO METANO REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO OPERATIVO DELLA CONVENZIONE DI COMUNI PROGETTO METANO Ufficio Progetto Metano - Comune di Torino 1 Art. 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento,

Dettagli

PROVINCIA DI TERNI SETTORE AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO

PROVINCIA DI TERNI SETTORE AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO PROT. N. 23690 DEL 3 MAGGIO 2012 Oggetto: Art. 208 D.lgs. 152/2006 e s.m.i. GIONTELLA QUINTO EREDI S.A.S DI ANTONIO GIONTELLA & C. Autorizzazione unica per un nuovo impianto di recupero di rifiuti speciali

Dettagli

Deliberazione n. 140 /I C./2007

Deliberazione n. 140 /I C./2007 Deliberazione n. 140 /I C./2007 REPUBBLICA ITALIANA la CORTE DEI CONTI Sezione di controllo della regione Friuli Venezia Giulia I Collegio composto dai seguenti magistrati: PRESIDENTE: CONSIGLIERE: CONSIGLIERE:

Dettagli

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale N. 35 del 29.04.2010 1 INDICE ART. 1: Oggetto del regolamento ART. 2: Valorizzazione della partecipazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI D.P.C.M. 30 marzo 2001: ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SUI SISTEMI DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA PREVISTI DALL ART. 5 DELLA LEGGE 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dettagli

COMUNE DI CIVATE Provincia di Lecco

COMUNE DI CIVATE Provincia di Lecco COPIA COMUNE DI CIVATE Provincia di Lecco DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 721 Reg. Pubblicazioni N. 116 Registro Deliberazioni del 26-10-2015 OGGETTO: DECRETO LEGISLATIVO 163/2006 E S.M.I: ADOZIONE

Dettagli

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l

Dettagli

Ai Direttori Generali. Unione Province Lombarde Email: upl@legalmail.it

Ai Direttori Generali. Unione Province Lombarde Email: upl@legalmail.it Regione Lombardia - Giunta DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE Piazza Città di Lombardia n.1 20124 Milano www.regione.lombardia.it ambiente@pec.regione.lombardia.it Tel 02 6765.5053

Dettagli

Decreto Dirigenziale n. 332 del 29/08/2013

Decreto Dirigenziale n. 332 del 29/08/2013 Decreto Dirigenziale n. 332 del 29/08/2013 A.G.C. 12 Area Generale di Coordinamento: Sviluppo Economico Settore 4 Regolazione dei Mercati Oggetto dell'atto: DGR 193/2013. "APPROVAZIONE PROGRAMMA "ENERGIA

Dettagli

La Regione Autonoma FVG, rappresentata da e La Provincia di Pordenone, rappresentata da..

La Regione Autonoma FVG, rappresentata da e La Provincia di Pordenone, rappresentata da.. SCHEMA ATTO DI RINEGOZIAZIONE DELL ACCORDO DI PROGRAMMA STIPULATO IN DATA 15 GENNAIO 2001 TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA E LA PROVINCIA DI PORDENONE, COME SUCCESSIVAMENTE MODIFICATO IN DATA

Dettagli

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale O GG E TTO : Art. 57 LR 36/97 e art. 8 LR 18/99 : Schema di Accordo di Pianificazione per variante PTC della Provincia di Genova in recepimento del Piano Stralcio per l'assetto Idrogeologico del Bacino

Dettagli

STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE

STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Approvato con deliberazione C.C. n. 11 del 24 febbraio 2005 e modificato con deliberazione C.C. n. 55 del 20 dicembre 2006 STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA ISTITUZIONE DELL 'OSSERVATORIO PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO E DELLA CONFERENZA ANNUALE DEL TERZO SETTORE

REGOLAMENTO PER LA ISTITUZIONE DELL 'OSSERVATORIO PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO E DELLA CONFERENZA ANNUALE DEL TERZO SETTORE REGOLAMENTO PER LA ISTITUZIONE DELL 'OSSERVATORIO PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO E DELLA CONFERENZA ANNUALE DEL TERZO SETTORE Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale no 209 del 22 Novembre

Dettagli

Provincia di Cremona

Provincia di Cremona Provincia di Cremona REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PROVINCIALE PER IL COORDINAMENTO DEL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI CREMONA Approvato con Delibera di Consiglio Provinciale N 17 del

Dettagli

COMUNE DI PASIAN DI PRATO Provincia di Udine

COMUNE DI PASIAN DI PRATO Provincia di Udine COMUNE DI PASIAN DI PRATO Provincia di Udine REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI DEL COMUNE DI PASIAN DI PRATO (Approvato con delibera C.C. n. 90 del 29.11.2003, modificato con

Dettagli

CITTA DI SAN MAURO TORINESE

CITTA DI SAN MAURO TORINESE Allegato delib. C.C. n. 35 / 2015 CITTA DI SAN MAURO TORINESE REGOLAMENTO PER L ADOZIONE DI AREE VERDI PUBBLICHE Approvato con deliberazione Consiglio comunale n. 35 dell 11 maggio 2015 1 REGOLAMENTO PER

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA REGOLAMENTO DEL LABORATORIO UNIVERSITARIO DI RICERCA MEDICA TITOLO I Costituzione e Finalità Art. 1 - Denominazione e sede Art. 2 - Finalità TITOLO II Organizzazione Art.

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

viste le Istruzioni per l applicazione della L.R. n. 11/2001, approvate da ultimo con la DGR n. 34 4091 del 2 Luglio 2012;

viste le Istruzioni per l applicazione della L.R. n. 11/2001, approvate da ultimo con la DGR n. 34 4091 del 2 Luglio 2012; REGIONE PIEMONTE BU4S2 29/01/2015 Codice DB1117 D.D. 27 novembre 2014, n. 1036 L.R. n. 11 del 25/5/2001. CO.SM.AN. - Autorizzazione ad ARPEA ad erogare al CO.SM.AN. un contributo di euro 745.000,00 quale

Dettagli

AGENZIA PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE DEL BACINO DI CREMONA E MANTOVA

AGENZIA PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE DEL BACINO DI CREMONA E MANTOVA AGENZIA PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE DEL BACINO DI CREMONA E MANTOVA Deliberazione dell Assemblea dell Agenzia, atto n.2016/1 Seduta del 08/01/2016, ore 17:00 Presieduta da Massimo DALL AGLIO, Presidente

Dettagli

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) Art. 1 Istituzione il Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano, riconosciuto: l importanza

Dettagli

DEAFETY Project Associazione di Promozione Sociale

DEAFETY Project Associazione di Promozione Sociale DEAFETY Project Associazione di Promozione Sociale 1 Articolo 1 (Denominazione e sede) 1. E costituita, nel rispetto del Codice Civile e della normativa in materia, l associazione di promozione sociale

Dettagli

Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO

Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO ART.1 - Denominazione e ambiti di rappresentanza Nell ambito dell Associazione Provinciale Albergatori di Milano di seguito Apam - è costituito

Dettagli

Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 5 Friuli Occidentale

Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 5 Friuli Occidentale Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 5 Friuli Occidentale DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE N. 5 DEL 02/01/2015 OGGETTO Nomina Coordinatore Sociosanitario Dott. Paolo Bordon nominato con D.G.R. 2544 del

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE Seduta del N. = Indirizzi per la realizzazione, sul sito internet del Comune di Venezia www.comune.venezia.it, di uno spazio informativo denominato "Anagrafe Pubblica del Patrimonio Immobiliare del Comune

Dettagli

COMUNE DI ROTA D IMAGNA Provincia di Bergamo

COMUNE DI ROTA D IMAGNA Provincia di Bergamo COMUNE DI ROTA D IMAGNA Provincia di Bergamo COPIA DETERMINAZIONE DEL SEGRETARIO COMUNALE N. 24 DEL 11.03.2015 OGGETTO: INCARICO ALLA DITTA MONTELLO SPA PER IL SERVIZIO DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI ORGANICI

Dettagli

Regolamento della Sezione Informatica 28 aprile 2003. Associazione Nazionale Impiantistica Industriale SEZIONE DI INFORMATICA REGOLAMENTO

Regolamento della Sezione Informatica 28 aprile 2003. Associazione Nazionale Impiantistica Industriale SEZIONE DI INFORMATICA REGOLAMENTO Associazione Nazionale Impiantistica Industriale SEZIONE DI INFORMATICA REGOLAMENTO N.B. La presente stesura aggiorna la precedente edizione del 15 aprile 1996 rendendola omogenea al nuovo statuto Animp

Dettagli

Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte.

Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE BU51 24/12/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 30 novembre 2015, n. 38-2535 Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione

Dettagli

08/10/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 81 - Supplemento n. 1. Regione Lazio

08/10/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 81 - Supplemento n. 1. Regione Lazio Regione Lazio DIREZIONE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 30 settembre 2015, n. G11701 POR FESR LAZIO 2007-2013. Progetto A0070P0221 CALL FOR PROPOSAL

Dettagli

REGIONE PIEMONTE Settore Rapporti con le Autonomie locali

REGIONE PIEMONTE Settore Rapporti con le Autonomie locali REGIONE PIEMONTE Settore Rapporti con le Autonomie locali ALLEGAT O Contributi alle Unioni di Comuni, istituite entro il 31/12/2013, alle Comunità montane ed alle Convenzioni plurifunzionali tra Comuni,

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 2194 Seduta del 25/07/2014

DELIBERAZIONE N X / 2194 Seduta del 25/07/2014 DELIBERAZIONE N X / 2194 Seduta del 25/07/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

Regolamento di contabilità

Regolamento di contabilità Regolamento di contabilità Approvato con delibera n. 255 del 1 dicembre 2014 CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 (Denominazioni e oggetto) 1. Ai sensi del presente Regolamento si intendono per: a) Ministro,

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1. DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell università e della ricerca (MUSSI) di concerto col Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione (NICOLAIS) e col Ministro dell economia

Dettagli

PIANO DI GESTIONE della Zone di Protezione Speciale (ZPS) ARTICOLAZIONE DEL PIANO

PIANO DI GESTIONE della Zone di Protezione Speciale (ZPS) ARTICOLAZIONE DEL PIANO PIANO DI GESTIONE della Zone di Protezione Speciale (ZPS) ARTICOLAZIONE DEL PIANO Articolazione del piano (1/4) Secondo l Allegato B della Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 4241 del 30

Dettagli