AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

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1 DIREZIONE DIDATTICA STATALE 3 CIRCOLO San Nicolo Politi Via dei Diritti del Fanciullo, ADRANO (CT) Tel. 095/ Fax 095/ Codice fiscale ctee09000v@istruzione.it Prot. n 1395/A7 Adrano, 30/10/2013 AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (ai sensi del D. Lgs. 81/08 e successive modifiche e integrazioni) 1

2 INDICE PREMESSA... Errore. Il segnalibro non è definito. ORGANIZZAZIONE DEL DOCUMENTO... Errore. Il segnalibro non è definito. SEZIONE I... Errore. Il segnalibro non è definito. DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI...Errore. Il segnalibro non è definito. I. 1. Premessa...3 I. 2. Scopo della valutazione dei rischi... Errore. Il segnalibro non è definito. SEZIONE II...4 DESCRIZIONE DELL ISTITUTO...4 II. 1. Caratteristiche generali dei luoghi di lavoro e descrizione dell attività...4 II. 2. Persone presenti... Errore. Il segnalibro non è definito. SEZIONE III... Errore. Il segnalibro non è definito. MODALITÁ DI SVILUPPO DELL ANALISI DEI RISCHI.. Errore. Il segnalibro non è definito. III. 1. Criteri di individuazione dei rischi... Errore. Il segnalibro non è definito. III. 2. Definizione del programma... Errore. Il segnalibro non è definito. III. 3. Identificazione delle fonti di pericolo... Errore. Il segnalibro non è definito. III. 4. Esame delle procedure di lavoro, manutenzione e sicurezza...7 III. 5. Analisi degli infortuni e patologie...7 III. 6. Valutazione dei rischi... Errore. Il segnalibro non è definito. III. 7. Definizione di parole chiave... Errore. Il segnalibro non è definito. III. 8. Ricognizione dei rischi: classificazione e definizione dei rischi lavorativi...8 III. 9. Raggruppamento fattori di rischio... Errore. Il segnalibro non è definito. III. 10. Criteri di individuazione e di valutazione dei rischi... Errore. Il segnalibro non è definito. SEZIONE IV... Errore. Il segnalibro non è definito. MODALITÁ DI ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI Errore. Il segnalibro non è definito. IV. 1. Elenco degli ambienti dell Istituto...13 IV. 2. Elenco delle attività svolte nell Istituto...13 IV. 3. Elenco dei fattori di rischio relativi allo svolgimento di ogni attività...13 IV. 4. Controllo sistematico dei vari ambienti e delle varie situazioni di ogni ambiente. Errore. Il segnalibro non è definito. SEZIONE V...24 INDICAZIONE DELLE MISURE, DELLE PRESCRIZIONI E DELLE PIANIFICAZIONI DELLE AZIONI DA ADOTTARE PER GLI EDIFICI COSTITUENTI L ISTITUTO...24 V. 1. Misure, prescrizioni e pianificazione delle azioni...25 SEZIONE VI...34 ADEMPIMENTI VARI - DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

3 PREMESSA La sottoscritta Dott.ssa Giuseppa Centamore, in qualità di Dirigente Scolastico del 3 Circolo Didattico S. Nicolò Politi di Adrano, ai fini di ottemperare agli adempimenti previsti dalla normativa in materia di igiene e di sicurezza negli ambienti di lavoro, ha effettuato la valutazione dei rischi all interno della suddetta scuola, ai sensi dell art. 17 del D. Lgs. 81/08 e successive modifiche e integrazioni, Dopo aver analizzato e verificato la documentazione esistente, in qualità di datore di lavoro, ai sensi dell art. 29 del D. Lgs. 81/08, con la collaborazione del RSPP ins. Nicolò Amoroso, e consultato il RLS sig. Alfio Liotta, ha redatto il seguente DOCUMENTO. ORGANIZZAZIONE DEL DOCUMENTO. Il presente documento si articola in sette sezioni: - Sezione I: Descrizione del Documento di Valutazione dei Rischi Oltre alla definizione degli obiettivi del documento e alla sua organizzazione, viene illustrata la destinazione delle varie sezioni costitutive. - Sezione II: Descrizione dell Istituto Viene descritta l organizzazione dell Istituto dal punto di vista della sicurezza. - Sezione III: Modalità di sviluppo dell analisi dei rischi Vengono illustrate le operazioni per analizzare le modalità di sviluppo dei rischi. - Sezione IV: Modalità di analisi e valutazione dei rischi Vengono illustrate le operazioni per condurre la valutazione dei rischi. - Sezione V: Indicazione delle misure, delle prescrizioni e delle pianificazioni delle azioni da adottare per gli edifici costituenti l Istituto. Sono indicati i provvedimenti strutturali e formativi pianificati per la eliminazione o riduzione dei fattori di rischio evidenziati in fase di valutazione. - Sezione VI: Adempimenti vari - dichiarazione del Dirigente Scolastico Ẻ riportata la dichiarazione del Dirigente Scolastico riguardo alla avvenuta valutazione dei rischi. SEZIONE I DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I. 1. Premessa Il D. Lgs. 81 del 09/04/2008 ha sostituito abrogandole, quasi tutte le normative sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro ed in particolare il D. Lgs. 626/94, che ha regolamentato la gestione della sicurezza per quasi 15 anni. Il nuovo decreto, conosciuto come Testo unico della sicurezza ha confermato all art. 15 che tra le misure generali di tutela va considerata la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza. Il Dirigente Scolastico, individuato come datore di lavoro, predispone l esecuzione della valutazione dei rischi, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e protezione e 3

4 ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza. Al termine della valutazione viene quindi redatto il Documento di Valutazione dei Rischi che contiene: a. Una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l attività lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa; b. L indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati, a seguito della valutazione di cui all art. 17 comma 1 lettera a; c. Il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento dei livelli di sicurezza; d. L individuazione delle procedure per l attuazione delle misure da realizzare; e. L organigramma della sicurezza; f. L individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici, per le quali si richiede una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento. I. 2. Scopo della valutazione dei rischi L obiettivo della valutazione dei rischi consiste nel permettere di prendere i provvedimenti necessari per salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori e degli alunni. Nei casi in cui non è possibile eliminare i rischi, essi devono essere diminuiti nella misura del possibile e si dovranno tenere sotto controllo i rischi residui. La valutazione dei rischi deve essere strutturata in modo da: a. identificare i pericoli che sussistono sul luogo di lavoro e valutare i rischi associati agli stessi, in modo da determinare quali provvedimenti devono essere presi per proteggere la sanità e la sicurezza dei dipendenti e degli altri lavoratori, nel rispetto delle norme di legge; b. valutare i rischi per poter stabilire i dovuti provvedimenti da adottare per eliminarli o ridurli; c. controllare se i provvedimenti risultino adeguati; d. stabilire un elenco di priorità e verificare se sono necessarie ulteriori misure in conseguenza dei risultati della valutazione; e. garantire che i provvedimenti di prevenzione, ritenuti necessari e attuati a seguito di una valutazione dei rischi, siano tali da consentire un miglioramento del livello di protezione dei lavoratori, rispetto alle esigenze della sicurezza e della sanità. Pertanto l obiettivo della presente valutazione dei rischi è non solo quello di adempiere al D.Lgs.81/08 ma anche, e soprattutto, di avere le necessarie indicazioni per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di salute negli ambienti di lavoro. Esso può essere visionato da parte di tutti i lavoratori, da parte di tutti gli utenti e da parte degli organismi di controllo. Attraverso il documento di valutazione dei rischi si provvede alla informazione di tutti i dipendenti e/o di tutti gli esterni relativamente ai rischi correlati all attività ed alla frequentazione dei locali di lavoro dell Istituto. Il documento di valutazione dei rischi è un documento sottoposto ad aggiornamento in base alle mutate condizioni operative ed organizzative dell azienda. SEZIONE II DESCRIZIONE DELL ISTITUTO II. 1. Caratteristiche generali dei luoghi di lavoro e descrizione dell attività 4

5 La presente relazione si riferisce all azienda costituita dal 3 Circolo Didattico S. Nicolò Politi di Adrano, che comprende istituzioni di Scuola dell Infanzia e di Scuola Primaria. Si tratta di un edificio a padiglioni che in parte sono utilizzati per fini diversi da quelli per i quali è stato costruito, senza che ne siano stati apportati i requisiti richiesti. Ubicazione: l immobile, delimitato da un muretto in muratura sovrastato da ringhiera metallica, è ubicato tra via dei Diritti del Fanciullo, al cui civico 45 si trova l ingresso principale costituito da un cancello metallico, via Fosse Ardeatine, Largo Martiri di Cefalonia, dove si trova un seconda via d accesso con cancello metallico che consente esclusivamente l ingresso pedonale per la presenza di n 4 gradini, via fratelli Cervi e via del Diritto di Famiglia. Consistenza: l immobile è costituito da n 5 edifici che hanno la peculiarità specifica della destinazione scolastica, circondati da ampi spazi con aiuole. I corpi di fabbrica, costruiti all inizio degli anni 80, di cui si compone l Istituto sono denominati: 1 Padiglione (ad una elevazione fuori terra), 2 Padiglione (a due elevazioni fuori terra), 3 Padiglione (a due elevazioni fuori terra), Palestra (ad una elevazione fuori terra), Direzione/Segreteria (ad una elevazione fuori terra). Struttura: l edificio e realizzato in muratura/c.a. Una parte della Direzione/Segreteria ha una struttura prefabbricata in legno. La superficie esterna dei pilastri e le pensiline presentano crepe e scrostamenti che mettono in evidenza il ferro contenuto al loro interno. Pareti/soffitti: le pareti ed i soffitti di tutti gli ambienti sono in muratura intonacate e tinteggiate di colori chiari; alcune superfici sono in buono stato di conservazione, altre si presentano scrostate e con evidenti crepe. Servizi igienici: i servizi igienici presentano le pareti scrostate e a tratti mancanti di maiolica di rivestimento. Alcuni sanitari sono vecchi. Le porte non presentano il normale rialzo previsto dalle normative vigenti. In alcuni ambienti sono insufficienti per il numero di utenti. Pavimenti: i pavimenti sono realizzati in graniglie di marmo, ormai vecchi e in alcuni tratti consumati, in alcune aree sul pavimento vecchio è stato incollato un sottile strato di materiale plastico. La palestra è rivestita in linoleum. Porte interne: le porte interne sono realizzate in legno tamburato. Nei box, realizzati successivamente alla costruzione dell immobile, le porte, come tutta la struttura sono in alluminio e vetro (il vetro non e antisfondamento). Infissi esterni: tutti gli infissi sono in alluminio e vetro (il vetro non è antisfondamento e non tutte le superficie vetrate sono dotate di sistema di protezione dai fenomeni di abbagliamento diretto del sole). Le ampie vetrate nei corridoi e nelle aule assicurano un ottima illuminazione naturale. Cancelli di accesso: il cancello di accesso da via dei Diritti del Fanciullo, permette il passaggio pedonale e per i veicoli. Quello da Largo Martiri di Cefalonia il solo passaggio pedonale per la presenza di scalini. Illuminazione degli ambienti: tutti gli ambienti hanno una illuminazione naturale e corpi illuminanti artificiali in numero sufficiente (plafoniere con neon a soffitto). Illuminazione esterna: l illuminazione esterna, avviene ad opera di due alti pali illuminanti a tre braccia, scarsamente funzionanti, per l area centrale e di una serie di lampioncini perimetrali, per la maggior parte non funzionanti o addirittura privi di lanterna. Impianto di riscaldamento: l edificio e munito di 8 caldaie autonome funzionanti a metano che riscaldano tutti gli ambienti. Gli elementi radianti sono regolabili in ogni singolo ambiente, ma in alcuni di essi mancano le manopole. In palestra e nei locali uffici gli ambienti sono riscaldati tramite pompe di calore. Impianto elettrico: l impianto elettrico (quadri, linee di distribuzione, punti luce, interruttori, prese), dalla sua messa in opera, non e stato mai ristrutturato. Arredi: tutti gli ambienti sono muniti degli arredi (sedie, banchi, scrivanie, armadi, scaffali, ecc.) necessari per la destinazione d uso a cui sono destinati; alcuni ambienti di lavoro sono dotati di apparecchiature videoterminali e di personal computer. L arredo è per la maggior parte consumato. 5

6 Banchi e sedie non sempre sono adeguate all età o all altezza degli alunni. Tutti gli armadi e le scaffalature sono muniti di un opportuno ancoraggio alla parete e/o ai soffitti per non rappresentare una fonte di pericolo per i lavoratori e i frequentatori dell Istituto in caso di urto accidentale. Percorsi/vie di fuga: i percorsi (corridoi, disimpegni, vano scale) sono liberi da materiale accatastato. Le vie di fuga sono costantemente mantenute libere e sgombre da ogni tipo di ostacolo. Luci di emergenza: i locali non sono dotati di luci di emergenza aventi i requisiti richiesti dalle norme vigenti. Estintori: gli edifici sono dotati di estintori a polvere per fuochi di classe A, B, C (4 da kg. 6, 9 da k.9, 1 da kg. 12). Il numero è sufficiente per un primo intervento in caso di principio d incendio. Idranti: l Istituto è dotato di 5 cassette idranti provviste di manichetta e lancia. Vasca antincendio: la vasca antincendio ha l autoclave fuori servizio. Box: nei corridoi del 2 e del 3 padiglione sono stati realizzati box con struttura in alluminio e vetro, che non consentono isolamento acustico. Ciclo di lavoro: il lavoro si svolge per le varie attività previste all interno dell Istituto in cicli settimanali ripetitivi. Nella palestra gli ambienti destinati a docce e spogliatoio e un servizio igienico sono utilizzati come deposito, mentre il locale deposito attrezzi viene utilizzato come archivio. Aspetti particolari presentano gli edifici che originariamente erano destinati rispettivamente a uffici, mensa/cucina e casa del custode. Edificio ex uffici: gli ambienti sono stati adattati ad aule didattiche e aule con apparecchiature multimediali. Gli uffici di segreteria e direzione sono stati spostati nell edificio ex alloggio del custode. Ne deriva un insufficiente dotazione dei servizi igienici in rapporto alle aule ricavate. Edificio ex mensa/cucina: dagli ambienti originari sono state ricavate cinque aule, derivandone un insufficiente dotazione dei servizi igienici. Alcune divisioni tra i vari ambienti sono state realizzate con materiali che non appaiono idonei a garantire il necessario isolamento acustico e termico. Un aula non ha l accesso diretto dal corridoio ma dall aula adiacente o dall esterno, e dà passaggio per l accesso ad un servizio igienico. Un altra aula presenta inferriate fisse alla finestra. Edificio ex alloggio custode: vi risultano allocati gli ambienti destinati alla Direzione e alla Segreteria. Collegato all originaria struttura è stato impiantato un ambiente prefabbricato. Per tutte le modifiche apportate nell immobile rispetto alla loro originaria destinazione d uso, pare che non siano state attuate le procedure previste dalle vigenti normative che si rendono opportune per gli adattamenti e/o modifiche. Documentazione: l unica documentazione presente in Istituto è composta dalle fotocopie delle planimetrie originarie. II. 2. Persone presenti Nell Istituto sono presenti: - n 1 Dirigente Scolastico - n 65 docenti di scuola dell Infanzia e di scuola Primaria - n 1 Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi - n 4 assistenti amministrativi - n 13 collaboratoti scolastici - n 316 alunni di scuola dell Infanzia - n 532 alunni di scuola Primaria 6

7 Durante l orario di entrata e di uscita il flusso medio di persone aumenta. Dopo tale orario i cancelli vengono chiusi. Un sovraffollamento si verifica durante gli incontri che prevedono la presenza dei genitori. SEZIONE III MODALITÁ DI SVILUPPO DELL ANALISI DEI RISCHI III. 1. Criteri di individuazione dei rischi. Il presente documento è stato assunto come riferimento iniziale nell affrontare gli aspetti pratici dell attuazione delle norme sulla valutazione dei rischi stabilite dal D. Lgs. 81/08 (art.28 - art.29), al fine di individuare le misure volte al miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul posto di lavoro. Vengono descritti i passi compiuti per l identificazione dei mezzi più opportuni per eliminare i rischi o applicare dei provvedimenti di controllo, qualora necessari. 1. definizione del programma 2. identificazione delle fonti di pericolo 3. esame procedure di lavoro, manutenzione e sicurezza 5. analisi degli infortuni e patologie 6. valutazione dei rischi III. 2. Definizione del programma La valutazione è effettuata attraverso la compilazione di una check-list, che tiene conto dei seguenti aspetti: a. organizzativi e gestionali; b. strutturali e impiantistica; c. ambienti particolari; d. documentazione dell Istituto; e. attrezzature di primo soccorso. III. 3. Identificazione delle fonti di pericolo L esame dei pericoli adottato deriva dalla proposta della ISPESL Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro) «linee guida per la valutazione del rischio» e prevede la suddivisione dei rischi in tre categorie principali, quella relativa ai: a.pericoli di natura infortunistica o rischi per la sicurezza b.pericoli di natura igienico ambientale o rischi per la salute c.pericoli derivanti da rischi particolari. III. 4. Esame delle procedure di lavoro, manutenzione e sicurezza Congiuntamente alla individuazione delle fonti di pericolo vengono esaminate le procedure di lavoro, i dispositivi di protezione adottati, le procedure di manutenzione e di controllo, i piani di emergenza, ecc., al fine di determinare la probabilità che un evento accidentale possa verificarsi e conseguentemente la probabilità che i lavoratori possano subire danni. III. 5. Analisi degli infortuni e patologie Un importante supporto alla valutazione dei rischi è dato dall esame degli infortuni e patologie occorse nell Istituto. 7

8 Risulta pertanto importante l esame statistico del registro infortuni dal quale possono emergere gli aspetti più a rischio dell attività o almeno quelli la cui probabilità di accadimento può non essere trascurabile e per poter individuare eventuali aree o lavorazioni a rischio. Dall esame del registro degli infortuni, nell ultimo triennio non risultano incidenti a carico dei lavoratori, bensì sono presenti a carici degli alunni 3 casi di urto fortuito, 3 casi di caduta accidentale, dei quali 2 hanno avuto la conseguenza di frattura al polso e 1 caso di ferita alla regione frontale a causa di urto con elementi scaldanti non protetti. III. 6. Valutazione dei rischi La valutazione è effettuata sulla base delle risultanze dei precedenti punti e tenendo conto della suddivisione dell Istituto nelle seguenti aree operative omogenee per rischio: Area didattica normale Si considerino le aule dove non sono presenti particolari attrezzature. Area tecnica Si considerino i laboratori e i luoghi attrezzati con macchine e apparecchiature, laboratori informatici, stanza fotocopiatrici o stampanti, ecc. Area attività collettive Si considerino le aule per attività particolari che comportino la presenza di più classi contemporaneamente, aula magna, refettorio, atri, corridoi, ecc. Area attività sportive Si considerino la palestra e gli spazi attrezzati esterni. Area uffici Direzione e segreteria. III. 7. Definizione di parole chiave A questo punto è opportuno riportare le definizioni dei termini pericolo, rischio e valutazione accettate a livello comunitario: a. pericolo : proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore (per esempio materiali o attrezzature di lavoro, metodi e pratiche di lavoro, ecc.) avente il potenziale di causare danni. b. rischio : probabilità che sia raggiunto il limite potenziale di danno nelle condizioni di impiego, ovvero di esposizione, di un determinato fattore. c. valutazione del rischio : procedimento di valutazione della possibile entità del danno, quale conseguenza del rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori nell espletamento delle loro mansioni, derivante dal verificarsi di un pericolo sul luogo di lavoro. III. 8. Ricognizione dei rischi: classificazione e definizione dei rischi lavorativi. I rischi lavorativi riscontrati negli ambienti di lavoro presi in esame possono essere divisi in due grandi categorie: A) rischi per la sicurezza (rischi di natura infortunistica): - rischi da strutture. - rischi da uso di energia elettrica. - rischi da impiego di sostanze pericolose. - rischi da incendio e/o esplosioni. B) rischi per la salute (rischi di natura igienico- ambientale): - rischi da agenti chimici. - rischi da agenti fisici. - rischi da agenti biologici. 8

9 A. Rischi per la sicurezza I rischi per la sicurezza, o rischi di natura infortunistica, sono quelli responsabili del potenziale verificarsi di incidenti o infortuni, ovvero di danni o menomazioni fisiche (più o meno gravi) subite dalle persone addette alle varie attività lavorative, in conseguenza di un impatto fisico-traumatico di diversa natura (meccanica, elettrica, chimica, termica, ecc.). Le cause di tali rischi sono da ricercare, almeno nella maggioranza dei casi, in un non idoneo assetto delle caratteristiche di sicurezza inerenti: - l ambiente di lavoro; - le apparecchiature utilizzate; - le modalità operative; - l organizzazione del lavoro, ecc. I rischi per la sicurezza si possono suddividere nelle seguenti categorie: A. 01. Rischi dovute a carenze strutturali dell ambiente di lavoro relativamente a: - superficie dell ambiente - volume dell ambiente - pavimenti (lisci, sconnessi o deteriorati) - pareti (semplici o attrezzate: scaffalatura, apparecchiatura) - scale fisse e/o mobili - solai (tenuta) - uscite (in numero sufficiente in funzione del personale) - porte (in numero sufficiente in funzione del personale) - illuminazione (normale e di emergenza) A. 02. Rischi da manipolazione di sostanze pericolose: - sostanze infiammabili - sostanze corrosive - sostanze comburenti - sostanze tossiche A. 03. Rischi da carenza di sicurezza elettrica connessa a: - idoneità dell impianto elettrico - idoneità d uso A. 04. Rischi da incendio e/o esplosione per: - presenza di materiali infiammabili - presenza di depositi di materiali infiammabili - carenza di sistemi antincendio - carenza di segnaletica di sicurezza B. Rischi per la salute B. 01. Agenti chimici Rischi derivanti da contatto diretto di sostanze chimiche sono i seguenti: - contatto con sostanze pericolose per via nasale, orale, per inalazione - contatto con sostanze pericolose attraverso pelle e occhi - contatto con sostanze pericolose attraverso il sistema digerente, inghiottendo o mangiando B. 02. Agenti fisici 9

10 Rischi da esposizione a grandezze fisiche che interagiscono in vari modi con l organismo umano: radiazione acustica, microclima e illuminamento. - propagazione di energia sonora (in palestra) - carenze nella climatizzazione dell ambiente per quanto attiene alla temperatura - carenze nei livelli di illuminamento ambientale e dei posti di lavoro n osservanza delle indicazioni tecniche previste in presenza di videoterminali - posizionamento dei posti di lavoro - postura per carenza di posti di lavoro adeguati III. 9. Raggruppamento fattori di rischio I fattori di rischio fonti generatrici/cause di pericolo possono essere suddivisi nei seguenti gruppi: Gruppo 1 - aree di transito - spazi di lavoro Questi fattori di rischio comportano i seguenti rischi per la salute dei lavoratori : - R Rischio di urto/caduta/taglio/ferita per restringimenti dei passaggi, presenza di ostacoli lungo le vie di circolazione. - R Rischio di urto/caduta per inciampi e materiale vario non segnalati né dislocati in apposito luogo. - R Rischio di urto/caduta per pavimentazione interna ed esterna sconnessa/deteriorata. - R Rischio di urto con elementi scaldanti non protetti. - R Rischio connesso all'attraversamento di una strada. - R Rischio di schiacciamento/urto/caduta/taglio/ferita per incidente stradale. Gruppo 2 - agenti biologici - agenti cancerogeni - agenti chimici - sostanze pericolose Questi fattori di rischio comportano i seguenti rischi per la salute dei lavoratori : - R Rischio igienico per mancata pulizia locali, compatibilmente con la loro destinazione d'uso. - R Rischio combinato per interazione con operazioni di pulizia. - R Rischio igienico per mancanza di appositi contenitori per rifiuti o per accumulo non smaltito o per la manipolazione dei rifiuti. - R Rischio igienico per accessori non idonei o mancanti (non reintegrati) nei locali servizi igienici. - R Rischio da contatto/inalazione/ingestione con sostanze pericolose. - R Rischio da inalazione di polveri. - R Rischio da esposizione all'amianto. Gruppo 3 - attrezzi manuali - carico di lavoro fisico - immagazzinamento di oggetti - manipolazione manuale di oggetti Questi fattori di rischio comportano i seguenti rischi per la salute dei lavoratori : - R Rischio di urto/caduta/schiacciamento/taglio/ferita per movimentazione manuale dei carichi. - R Rischio di urto/caduta/schiacciamento/taglio/ferita per maldisposizione di carichi o materiale in genere. - R Rischio di schiacciamento per caduta carichi. 10

11 Gruppo 4 - carico di lavoro mentale - climatizzazione - illuminazione - microclima - ventilazione - videoterminali questi fattori di rischio comportano i seguenti rischi per la salute dei lavoratori : - R Rischio per la salute connesso ad una regolazione dell'impianto di condizionamento non corretta. - R Rischio per la salute connesso ad aerazione naturale/forzata non corretta. - R Rischio ergonomico per non idonea postazione di lavoro. - R Rischio di affaticamento per non idonea postazione di lavoro. - R Rischio di affaticamento per non idonea o non corretta illuminazione del posto di lavoro. - R Rischio di affaticamento e stress per eccessiva concentrazione sul lavoro a videoterminale/personal computer. - R Rischio per la salute da stress termico per microclima non idoneo: temperatura troppo bassa/alta. Gruppo 5 - esplosivi - gas (reti e apparecchi di distribuzione) - impianti elettrici - incendio ed esplosione questi fattori di rischio comportano i seguenti rischi per la salute dei lavoratori : - R Rischio combinato per gestione non tempestiva e/o non organizzata in caso di allarme incendio od emergenze sul lavoro. - R Rischio di incendio/esplosione connesso all'impianto idrosanitario. - R Rischio di incendio/esplosione connesso all'impianto termico. - R Rischio di incendio/esplosione connesso all'impianto elettrico. - R Rischio di incendio/esplosione connesso all uso di sostanze infiammabili. - R Rischio di urto/caduta per non idonea dislocazione dei cablaggi e/o delle derivazioni e/o delle prese (elettrici, telefonici, informatici) nel luogo di lavoro. - R Rischio elettrico da contatto indiretto con masse/elementi in tensione. - R Rischio elettrico da contatto diretto per prese di corrente multiple spostabili non idonee. - R Rischio elettrico da contatto diretto con lampioni del cortile esterno privi di lanterna. - R Rischio di incendio. Gruppo 6 - parti strutturali dell edificio - scale - arredi questi fattori di rischio comportano i seguenti rischi per la salute dei lavoratori : - R Rischio di schiacciamento per distacco intonaco dal soffitto, dalle pareti o dalle travature. - R Rischio di ferite per apertura accidentale di superfici finestrate non adeguatamente vincolate. - R Rischio di urto/caduta/taglio/ferita/schiacciamento causato da porte/finestre/infissi con senso di apertura non idoneo. - R Rischio di taglio/ferita per contatto con vetri rotti. - R Rischio di urto/caduta/taglio/ferita/schiacciamento causato da porta a vetri/vetrata. - R Rischio di urto/caduta/taglio/ferita/schiacciamento per superfici vetrate non adeguatamente vincolate. - R Rischio di taglio/ferita per maniglie di infissi rotte. 11

12 - R Rischio di urto/caduta per scale scivolose. - R Rischio di urto/caduta per pavimentazione scivolosa - R Rischio di urto/caduta per uso non corretto della scala spostabile. - R Rischio di schiacciamento per caduta di scaffalature/arredi non vincolati o di armadi/arredi instabili. Tutti i rischi possono essere prevenuti, ridotti e limitati mediante l impostazione e la progettazione di questi aspetti organizzativi e gestionali : - analisi, pianificazione e controllo - compiti, funzioni e responsabilità - contratti in appalto - dispositivi di protezione individuali - emergenza e pronto soccorso - formazione - informazione - manutenzione/collaudi rme e procedure di lavoro - organizzazione del lavoro - partecipazione III. 10. Criteri di individuazione e di valutazione dei rischi. L Istituto, nel rispetto degli adempimenti del d.lgs. 81/08, ha operato e sta operando per il miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro.in tale prospettiva è stata adottata una procedura suddivisa in queste fasi: 1. ricognizione generale per la verifica dei requisiti di legge. 2. informazione al personale di relativamente ai contenuti della normativa. 3. individuazione di tutte le situazioni di pericolo legate all attività lavorativa aventi il potenziale di provocare infortuni o malattie. 4. coinvolgimento e partecipazione degli addetti nella individuazione dei rischi e nella scelta e adozione dei provvedimenti e misure di prevenzione e protezione dagli stessi. 5. valutazione dei rischi come procedimento della valutazione della probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di danno in condizioni di impiego e/o esposizione. 6. individuazione delle misure di protezione e prevenzione da attuare in conseguenza dei risultati della valutazione dei rischi. 7. programma di attuazione delle misure di protezione e prevenzione dai rischi, di informazione e formazione del personale. Inizialmente è stato effettuato un rilievo con l individuazione dei luoghi di lavoro, delle attività ad essi collegate e del personale coinvolto (in tale fase è stata fatta una stima preliminare delle condizioni di rischio associate al luogo di lavoro). Successivamente attraverso l ausilio di una check-list si è proceduto ad una verifica e a un approfondimento dell indagine nei seguenti settori: tuazione documentale (autorizzazioni edilizie certificazioni impianti - libretti - verifiche); - fabbricati e manufatti; - impianti tecnici annessi ai fabbricati; - attrezzature di lavoro; - materiali e sostanze impiegate; - dispositivi di protezione individuale; - prevenzione incendi; - qualità dell ambiente e tutela degli inquinamenti; - ispezioni, verifiche e collaudi; 12

13 - organizzazione generale e situazione documentale (libretti, manuali). SEZIONE IV MODALITÁ DI ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI L analisi e la valutazione dei rischi avviene attraverso queste due fasi: 1.individuazione dei luoghi di lavoro e delle attività svolte. 2.valutazione dei rischi. Individuazione dei luoghi di lavoro e delle attività svolte. Dopo aver identificato i diversi luoghi di lavoro, sono state individuate le operazioni elementari che vi si svolgono e le mansioni ad esse comunemente interessate; in funzione delle varie mansioni sono state individuate le diverse attività che vengono svolte nell Istituto. Successivamente sono stati individuati i rischi conseguenti allo svolgimento di ciascuna attività. Valutazione dei rischi. In seguito alla determinazione dei luoghi di lavoro e delle attività svolte è possibile effettuare la valutazione dei rischi. IV. 1. Elenco degli ambienti dell Istituto - Ingresso atrio. - Corridoi/disimpegni. - Vano scale. - Aula. - Aula speciale. - Laboratorio. - Biblioteca. - Ufficio. - Ripostiglio. - Servizi igienici. IV. 2. Elenco delle attività svolte nell Istituto - Alunno. - Docente. - Collaboratore scolastico. - Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi/assistente amministrativo. - Dirigente Scolastico. IV. 3. Elenco dei fattori di rischio relativi allo svolgimento di ogni attività 1. Alunno Fattori di rischio: R urto/caduta/taglio/ferita per restringimenti dei passaggi, presenza di ostacoli lungo le vie di circolazione. R urto/caduta per inciampi e materiale vario non segnalati né dislocati in apposito luogo. R urto/caduta per pavimentazione interna ed esterna sconnessa/deteriorata. R urto con elementi scaldanti non protetti. R igienico per mancata pulizia locali, compatibilmente con la loro destinazione d'uso. 13

14 R igienico per accessori non idonei o mancanti (non reintegrati) nei locali servizi igienici. R esposizione all'amianto. R esposizione all'amianto. R urto/caduta/schiacciamento/taglio/ferita per maldisposizione di carichi o materiale in genere. R schiacciamento per caduta carichi. R per la salute connesso ad aerazione naturale/forzata non corretta. R ergonomico per non idonea postazione di lavoro. R affaticamento per non idonea postazione di lavoro. R affaticamento per non idonea o non corretta illuminazione del posto di lavoro. R per la salute da stress termico per microclima non idoneo: temperatura troppo bassa/alta. R combinato per gestione non tempestiva e/o non organizzata in caso di allarme incendio od emergenze sul lavoro. R incendio/esplosione connesso all'impianto termico. R incendio/esplosione connesso all'impianto elettrico. R elettrico da contatto indiretto con masse/elementi in tensione. R elettrico da contatto diretto per prese di corrente multiple spostabili non idonee. R elettrico da contatto diretto con i lampioni del cortile. R incendio. R schiacciamento per distacco intonaco dal soffitto, dalle pareti o dalle travature. R ferite per apertura accidentale di superfici finestrate non adeguatamente vincolate. R urto/caduta/taglio/ferita/schiacciamento causato da porte/finestre/infissi con senso di apertura non idoneo. R taglio/ferita per contatto con vetri rotti. R urto/caduta/taglio/ferita/schiacciamento causato da porta a vetri/vetrata. R urto/caduta/taglio/ferita/schiacciamento per superfici vetrate non adeguatamente vincolate. R taglio/ferita per maniglie di infissi rotte. R urto/caduta per scale scivolose. R urto/caduta per pavimentazione scivolosa R schiacciamento per caduta di scaffalature/arredi non vincolati o di armadi/arredi instabili. 2. Docente Fattori di rischio R urto/caduta/taglio/ferita per restringimenti dei passaggi, presenza di ostacoli lungo le vie di circolazione. R urto/caduta per inciampi e materiale vario non segnalati né dislocati in apposito luogo. R urto/caduta per pavimentazione interna ed esterna sconnessa/deteriorata. R urto con elementi scaldanti non protetti. R igienico per mancata pulizia locali, compatibilmente con la loro destinazione d'uso. R igienico per accessori non idonei o mancanti (non reintegrati) nei locali servizi igienici. R esposizione all'amianto. R urto/caduta/schiacciamento/taglio/ferita per maldisposizione di carichi o materiale in genere. R schiacciamento per caduta carichi. R per la salute connesso ad aerazione naturale/forzata non corretta. R ergonomico per non idonea postazione di lavoro. R affaticamento per non idonea postazione di lavoro. R affaticamento per non idonea o non corretta illuminazione del posto di lavoro. R per la salute da stress termico per microclima non idoneo: temperatura troppo bassa/alta. 14

15 R combinato per gestione non tempestiva e/o non organizzata in caso di allarme incendio od emergenze sul lavoro. R incendio/esplosione connesso all'impianto termico. R incendio/esplosione connesso all'impianto elettrico. R elettrico da contatto indiretto con masse/elementi in tensione. R elettrico da contatto diretto per prese di corrente multiple spostabili non idonee. R elettrico da contatto diretto con i lampioni del cortile. R incendio. R schiacciamento per distacco intonaco dal soffitto, dalle pareti o dalle travature. R ferite per apertura accidentale di superfici finestrate non adeguatamente vincolate. R urto/caduta/taglio/ferita/schiacciamento causato da porte/finestre/infissi con senso di apertura non idoneo. R taglio/ferita per contatto con vetri rotti. R urto/caduta/taglio/ferita/schiacciamento causato da porta a vetri/vetrata. R urto/caduta/taglio/ferita/schiacciamento per superfici vetrate non adeguatamente vincolate. R taglio/ferita per maniglie di infissi rotte. R urto/caduta per scale scivolose. R urto/caduta per pavimentazione scivolosa R schiacciamento per caduta di scaffalature/arredi non vincolati o di armadi/arredi instabili. 3. Collaboratore scolastico Fattori di rischio R urto/caduta/taglio/ferita per restringimenti dei passaggi, presenza di ostacoli lungo le vie di circolazione. R urto/caduta per inciampi e materiale vario non segnalati né dislocati in apposito luogo. R urto/caduta per pavimentazione interna ed esterna sconnessa/deteriorata. R urto con elementi scaldanti non protetti. R connesso all'attraversamento di una strada. R schiacciamento/urto/caduta/taglio/ferita per incidente stradale. R igienico per mancata pulizia locali, compatibilmente con la loro destinazione d'uso. R combinato per interazione con operazioni di pulizia. R igienico per mancanza di appositi contenitori per rifiuti o per accumulo non smaltito o per la manipolazione dei rifiuti. R igienico per accessori non idonei o mancanti (non reintegrati) nei locali servizi igienici. R inalazione di polveri. R contatto/inalazione/ingestione con sostanze pericolose. R esposizione all'amianto. R urto/caduta/schiacciamento/taglio/ferita per movimentazione manuale dei carichi. R urto/caduta/schiacciamento/taglio/ferita per maldisposizione di carichi o materiale in genere. R schiacciamento per caduta carichi. R per la salute connesso ad aerazione naturale/forzata non corretta. R ergonomico per non idonea postazione di lavoro. R affaticamento per non idonea postazione di lavoro. R affaticamento per non idonea o non corretta illuminazione del posto di lavoro. R per la salute da stress termico per microclima non idoneo: temperatura troppo bassa/alta. R combinato per gestione non tempestiva e/o non organizzata in caso di allarme incendio od emergenze sul lavoro. R incendio/esplosione connesso all'impianto termico. R incendio/esplosione connesso all'impianto elettrico. 15

16 R incendio/esplosione connesso all uso di sostanze infiammabili. R elettrico da contatto indiretto con masse/elementi in tensione. R elettrico da contatto diretto per prese di corrente multiple spostabili non idonee. R elettrico da contatto diretto con lampioni del cortile. R incendio. R di schiacciamento per distacco intonaco dal soffitto, dalle pareti o dalle travature. R ferite per apertura accidentale di superfici finestrate non adeguatamente vincolate. R urto/caduta/taglio/ferita/schiacciamento causato da porte/finestre/infissi con senso di apertura non idoneo. R taglio/ferita per contatto con vetri rotti. R urto/caduta/taglio/ferita/schiacciamento causato da porta a vetri/vetrata. R urto/caduta/taglio/ferita/schiacciamento per superfici vetrate non adeguatamente vincolate. R taglio/ferita per maniglie di infissi rotte. R urto/caduta per scale scivolose. R urto/caduta per pavimentazione scivolosa R urto/caduta per uso non corretto della scala spostabile. R schiacciamento per caduta di scaffalature/arredi non vincolati o di armadi/arredi instabili. 4. D.S.G.A/assistente amministrativo Fattori di rischio R urto/caduta/taglio/ferita per restringimenti dei passaggi, presenza di ostacoli lungo le vie di circolazione. R urto/caduta per inciampi e materiale vario non segnalati né dislocati in apposito luogo. R urto/caduta per pavimentazione interna ed esterna sconnessa/deteriorata. R Rischio di urto con elementi scaldanti non protetti. R igienico per mancata pulizia locali, compatibilmente con la loro destinazione d'uso. R igienico per accessori non idonei o mancanti (non reintegrati) nei locali servizi igienici. R Rischio da inalazione di polveri. R esposizione all'amianto. R urto/caduta/schiacciamento/taglio/ferita per movimentazione manuale dei carichi. R urto/caduta/schiacciamento/taglio/ferita per maldisposizione di carichi o materiale in genere. R schiacciamento per caduta carichi. R per la salute connesso ad una regolazione dell'impianto di condizionamento non corretta. R per la salute connesso ad aerazione naturale/forzata non corretta. R ergonomico per non idonea postazione di lavoro. R affaticamento per non idonea postazione di lavoro. R affaticamento per non idonea o non corretta illuminazione del posto di lavoro. R affaticamento e stress per eccessiva concentrazione sul lavoro a videoterminale/pc. R per la salute da stress termico per microclima non idoneo: temperatura troppo bassa/alta. R combinato per gestione non tempestiva e/o non organizzata in caso di allarme incendio od emergenze sul lavoro. R incendio/esplosione connesso all'impianto idrosanitario. R incendio/esplosione connesso all'impianto termico. R incendio/esplosione connesso all'impianto elettrico. R urto/caduta per non idonea dislocazione dei cablaggi e/o delle derivazioni e/o delle prese (elettrici, telefonici, informatici) nel luogo di lavoro. R elettrico da contatto indiretto con masse/elementi in tensione. R elettrico da contatto diretto per prese di corrente multiple spostabili non idonee. R elettrico da contatto diretto con i lampioni del cortile. 16

17 R di incendio. R schiacciamento per distacco intonaco dal soffitto, dalle pareti o dalle travature. R ferite per apertura accidentale di superfici finestrate non adeguatamente vincolate. R urto/caduta/taglio/ferita/schiacciamento causato da porte/finestre/infissi con senso di apertura non idoneo. R taglio/ferita per contatto con vetri rotti. R urto/caduta/taglio/ferita/schiacciamento causato da porta a vetri/vetrata. R urto/caduta/taglio/ferita/schiacciamento per superfici vetrate non adeguatamente vincolate. R taglio/ferita per maniglie di infissi rotte. R urto/caduta per scale scivolose. R urto/caduta per pavimentazione scivolosa R schiacciamento per caduta di scaffalature/arredi non vincolati o di armadi/arredi instabili. 5. Dirigente Fattori di rischio R urto/caduta/taglio/ferita per restringimenti dei passaggi, presenza di ostacoli lungo le vie di circolazione. R urto/caduta per inciampi e materiale vario non segnalati né dislocati in apposito luogo. R urto/caduta per pavimentazione sconnessa/deteriorata. R Rischio di urto con elementi scaldanti non protetti. R igienico per mancata pulizia locali, compatibilmente con la loro destinazione d'uso. R igienico per accessori non idonei o mancanti (non reintegrati) nei locali servizi igienici. R Rischio da inalazione di polveri. R esposizione all'amianto. R urto/caduta/schiacciamento/taglio/ferita per maldisposizione di carichi o materiale in genere. R schiacciamento per caduta carichi. R per la salute connesso ad una regolazione dell'impianto di condizionamento non corretta. R per la salute connesso ad aerazione naturale/forzata non corretta. R ergonomico per non idonea postazione di lavoro. R affaticamento per non idonea postazione di lavoro. R affaticamento per non idonea o non corretta illuminazione del posto di lavoro. R affaticamento e stress per eccessiva concentrazione sul lavoro a videoterminale/pc. R per la salute da stress termico per microclima non idoneo: temperatura troppo bassa/alta. R combinato per gestione non tempestiva e/o non organizzata in caso di allarme incendio od emergenze sul lavoro. R incendio/esplosione connesso all'impianto idrosanitario. R incendio/esplosione connesso all'impianto termico. R incendio/esplosione connesso all'impianto elettrico. R urto/caduta per non idonea dislocazione dei cablaggi e/o delle derivazioni e/o delle prese (elettrici, telefonici, informatici) nel luogo di lavoro. R elettrico da contatto indiretto con masse/elementi in tensione. R elettrico da contatto diretto per prese di corrente multiple spostabili non idonee. R elettrico da contatto diretto con i lampioni del cortile. R incendio. R schiacciamento per distacco intonaco dal soffitto, dalle pareti o dalle travature. R ferite per apertura accidentale di superfici finestrate non adeguatamente vincolate. R urto/caduta/taglio/ferita/schiacciamento causato da porte/finestre/infissi con senso di apertura non idoneo. R taglio/ferita per contatto con vetri rotti. 17

18 R urto/caduta/taglio/ferita/schiacciamento causato da porta a vetri/vetrata. R urto/caduta/taglio/ferita/schiacciamento per superfici vetrate non adeguatamente vincolate. R taglio/ferita per maniglie di infissi rotte. R urto/caduta per scale scivolose. R urto/caduta per pavimentazione scivolosa R schiacciamento per caduta di scaffalature/arredi non vincolati o di armadi/arredi instabili. IV. 4. Controllo sistematico dei vari ambienti e delle varie situazioni di ogni ambiente - 01.contesto esterno - 02.cortile atri di ingresso corridoio/disimpegno scale aula aula speciale (laboratorio aula informatica biblioteca ecc.) servizi igienici deposito/ripostiglio ufficio. 01. Contesto esterno L edificio è situato in prossimità di attività che comportino gravi rischi escluso l incendio (esalazioni nocive, scoppi, ecc.)? Il piano di emergenza comunale tiene conto della presenza dell Istituto scolastico? n ne siamo a conoscenza L Istituto è nelle immediate vicinanze di vie di transito particolarmente pericolose? In vicinanza dell Istituto il traffico è regolato da un vigile nelle ore di ingresso e di uscita? L Istituto è nelle immediate vicinanze di strade ferrate, aeroporti, industrie rumorose? l azienda è in località sottovento a zone con esalazioni, fumi nocivi o sgradevoli? Le parti aggettanti dell edificio (cornicioni, mensole, pensiline, ecc.) presentano elementi fessurati o lesionati? Gli ancoraggi di infissi che aprono verso l esterno sono integri? I canali di gronda e i pluviali sono integri? Gli arredi esterni caldaie, ecc.) sospesi sono saldamente ancorati? 02. Cortile L area è adeguatamente protetta con recinzione? Il sistema di recinzione permette qualunque possibilità di scavalcamento? 18

19 Il sistema di recinzione permette qualunque possibilità di scavalcamento? La recinzione ha elementi pericolosi a scopo dissuasivo (filo spinato, vetri, ecc.)? Esistono aree destinate anche momentaneamente ad attività di cantiere? Esistono piante potenzialmente nocive per la salute? n ne siamo a conoscenza Avviene una regolare manutenzione del patrimonio arboreo e delle aree attrezzate? L area esterna inclusa quella destinata ai percorsi è uniforme? I percorsi per i veicoli sono muniti di opportuna segnaletica orizzontale/verticale? I percorsi destinati ai veicoli sono provvisti di elementi dissuasori di velocità? I percorsi pedonali sono delimitati? Le aree utilizzabili ed i percorsi sono adeguatamente illuminati? Gli utenti utilizzano accessi diretti su strade provinciali e statali? l ingresso principale è ciglio arretrato rispetto alla strada per dare un uscita sicura? I cassonetti per i rifiuti sono in area protetta? 03. Atri di ingresso dai gradini è consentito agile accesso ai disabili? i gradini di ingresso hanno dispositivi antiscivolo? il pavimento è regolare ed uniforme? il pavimento è pulito e privo di sostanze sdrucciolevoli? le zone di passaggio sono prive di ostacoli? la tinteggiatura delle pareti è di colore chiaro? sono rispettate le condizioni di benessere per quanto riguarda la temperatura, l umidità ed il movimento dell aria? i livelli d illuminazione sono adeguati in ogni zona? le apparecchiature elettriche fisse (prese, interruttori, ecc.) presentano elementi di pericolo (cavi scoperti, possibilità di contatti accidentali, ecc.)? sono periodicamente verificati gli ancoraggi dei corpi illuminanti fissati al soffitto? 19

20 i corpi illuminanti sospesi sono protetti da schermi anticaduta dei loro componenti? le vie di esodo sono mantenute costantemente libere da ingombri? le porte di ingresso sono dotate di maniglia antipanico? 04. Corridoi/disimpegni il pavimento è regolare ed uniforme? il pavimento è pulito e privo di sostanze sdrucciolevoli? le zone di passaggio sono prive di ostacoli? la tinteggiatura delle pareti è di colore chiaro? sono rispettate le condizioni di benessere per quanto riguarda la temperatura, l umidità ed il movimento dell aria? i livelli d illuminazione sono adeguati in ogni zona? Le finestre sono provviste di parapetto di altezza non inferiore a 90 cm.? le apparecchiature elettriche fisse (prese, interruttori, ecc.) presentano elementi di pericolo (cavi scoperti, possibilità di contatti accidentali, ecc.)? sono periodicamente verificati gli ancoraggi dei corpi illuminanti fissati al soffitto? i corpi illuminanti sospesi sono protetti da schermi anticaduta dei loro componenti? le vie di esodo sono mantenute costantemente libere da ingombri? le porte di ingresso sono dotate di maniglia antipanico? le porte dell uscita di emergenza rimangono sempre non chiuse durante l attività lavorativa? le vie e le uscite di emergenza sono idonee e adeguate alla normativa di sicurezza? le vie e le uscite di emergenza sono dotate di segnaletica di sicurezza? 05. Scale le rampe di scale, con più di 3 gradini, dispongono sui lati aperti di parapetto non inferiore a 100 cm.? le rampe di scale, con più di 3 gradini dispongono di un corrimano per larghezze fino a 180 cm. o di due se superiori? 20

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