Ufficio di Direzione Il Dirigente scolastico riceve il pubblico su appuntamento da concordare telefonicamente con l ufficio di segreteria.

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1 Carta dei servizi 1. PRINCIPI FONDAMENTALI 1.1 La Carta dei Servizi del 1 Circolo Didattico di Empoli si ispira agli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione,.../ L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.../ La scuola è aperta a tutti". Fa propri i principi fondamentali di uguaglianza, imparzialità, regolarità, accoglienza e integrazione, diritto di scelta, partecipazione, libertà di insegnamento e di aggiornamento del personale, ed esprime l impegno della scuola a garantirne la concreata attuazione. 1.2 UGUAGLIANZA E IMPARZIALITA' La scuola garantisce pari opportunità formative attraverso: - strategie educative per l'integrazione culturale; - strategie educative individualizzate per l'integrazione dei portatori di handicap; - strategie educative per i bambini in svantaggio socio-culturale; - criteri collegiali nell'assegnazione degli alunni alle classi; - rapporti con soggetti istituzionali del territorio. 1.2 REGOLARITA' La scuola garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative. In situazioni di conflitto sindacale, nel rispetto delle norme di legge e contrattuali, si impegna a dare ampia e tempestiva informazione alle famiglie, attraverso comunicazione scritta, in caso di variazione del servizio scolastico. 1.3 ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE La scuola si impegna, sulla base dei criteri stabiliti dagli organi competenti, a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, con particolare riguardo alla fase d'ingresso nelle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Garantisce l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri, ispirandosi a principi di intercultura e pari opportunità. Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dell'alunno. 1.4 DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA E possibile la scelta di iscrizione fra istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo presenti sul territorio, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di esse. In caso di eccedenza di domande è prevista l'istituzione di una lista di attesa; il criterio di preferenza sarà comunque quello previsto dalla normativa, dai criteri del Consiglio di Circolo, dal Regolamento. L'obbligo scolastico e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell'evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte che collaborano fra loro in modo funzionale e organico. 1.5 PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA Istituzioni, personale, genitori, alunni sono protagonisti e responsabili dell'attuazione della "Carta", attraverso una gestione partecipata della scuola, nell'ambito degli organi e delle procedure vigenti. Condizione fondamentale per favorire la partecipazione democratica alla gestione del servizio è la trasparenza nei rapporti interni, amministrativi e in quelli con l'utenza, nei limiti del rispetto delle norme che tutelano la riservatezza personale. L'attività scolastica e l'orario di servizio del personale si rifanno a criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilità nell'organizzazione dei servizi amministrativi, dell'attività didattica e dell'offerta formativa integrata, e non possono essere modificati se non per motivate esigenze e su delibera dei competenti Organi Collegiali. Per le stesse finalità la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con Istituzioni ed Enti culturali, nell'ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall'amministrazione scolastica.

2 1.6 LIBERTA' DI INSEGNAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE Il Piano dell Offerta Formativa (P.O.F.) assicura il rispetto della libertà d'insegnamento dei docenti e promuove la formazione dell'alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici. L'aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un compito per l'amministrazione, che assicura interventi organici e regolari. 2. AREA DIDATTICA 2.1 QUALITA' DELLE ATTIVITA' EDUCATIVE La scuola, con l'apporto delle competenze del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantirne l'adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali. 2.2 QUALITA DELLE RELAZIONI E CONVIVENZA DEMOCRATICA La scuola con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, tende a instaurare un clima relazionale positivo di comunicazione, collaborazione, rispetto reciproco tra tutti i soggetti che interagiscono al suo interno, onde costituire in concreto un modello di convivenza democratica. 2.3 CONTINUITA' EDUCATIVA La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell'istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni. In particolare il rapporto tra Scuola dell Infanzia e Primaria nel Circolo è assicurato dalla presenza di un "progetto per gli anni ponte, dal raccordo curricolare, dall adozione di strumenti comuni, nonché dalla formazione del personale. 2.4 LIBRI DI TESTO E STRUMENTAZIONI DIDATTICHE La scuola, per la scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, si basa in primo luogo sulla validità culturale e sulla funzionalità educativa, sulla adeguatezza alle capacità degli alunni, nonché sulla coerenza con gli obiettivi formativi del P.O.F. 2.5 TEMPI DI APPRENDIMENTO Nell offerta formativa i docenti tendono ad assicurare opportuni tempi di apprendimento, adeguati anche alle esigenze individuali degli alunni, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti dagli ordinamenti scolastici e dalla stessa programmazione educativo-didattica. 2.6 PERSONALIZZAZIONE DELL INSEGNAMENTO L insegnamento tiene conto delle possibilità e dei bisogni formativi della classe o del singolo alunno, nel rispetto delle scelte espresse dalla famiglia. 2.7 COMPITI A CASA I compiti a casa, finalizzati a consolidare le conoscenze e le abilità acquisite e favorire la conquista dell autonomia personale nello studio, richiedono una stretta collaborazione tra scuola e famiglia, anche al fine di commisurare il carico di lavoro tenendo conto dei ritmi individuali degli alunni, rispettando la loro necessità di disporre del tempo per il gioco, lo sport e salvaguardando la qualità dei rapporti familiari. La scuola tuttavia considera i compiti a casa un momento indispensabile di riflessione e rielaborazione personale. 2.8 VALUTAZIONE La scuola è impegnata a migliorare e uniformare gli strumenti per la valutazione degli alunni, con tempi, modalità, criteri comuni. Gli strumenti della valutazione utilizzati dai docenti singolarmente e in team e finalizzati alla rilevazione e certificazione delle competenze sono di vario tipo: osservazione, conversazioni, prove orali e scritte, grafiche (libere o strutturate), prove complesse. I documenti di valutazione sono : - la scheda di valutazione, elaborata dalla scuola, che sintetizza i livelli di competenze raggiunti ed ha funzioni di certificazione, - documento di certificazione delle competenze

3 2.9 DOCUMENTI DELL ATTIVITA EDUCATIVA E DIDATTICA La scuola documenta e comunica la propria attività mediante il PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA. Il Piano dell Offerta Fomativa (P.O.F.), elaborato dai Collegi dei Docenti e deliberato dal Consiglio di Circolo per la parte finanziaria - esplicita l offerta formativa con l indicazione della quota di flessibilità riservata alle scuole e con la quota facoltativa opzionale - contiene le scelte educative ed organizzative e i criteri di utilizzazione delle risorse del Circolo - i progetti comuni o di singola scuola - prevede attività di sostegno, recupero e formazione integrata - è integrato dal regolamento di Circolo. 3. SERVIZI 3.1 SERVIZI AMMINISTRATIVI Qualità dei servizi La scuola individua i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: - celerità delle procedure, compatibilmente con l'organico del personale e le attrezzature informatiche, di cui sono dotati gli uffici di segreteria; - massima trasparenza delle procedure adottate; - chiarezza e tempestività dell informazione all'utenza. Ufficio di Segreteria I servizi amministrativi, oltre a garantire il supporto organizzativo alla realizzazione dei progetti della scuola, cura i rapporti con l utenza, nel rispetto delle disposizioni di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa previste dalla legge. I servizi amministrativi sono svolti da cinque unità di personale che si occupano dell amministrazione e gestione del personale (docente a ATA), degli alunni, della contabilità e bilancio,del protocollo e della tenuta degli archivi.. Quasi tutte le operazioni vengono gestite con procedure informatiche. L Ufficio di Segreteria riceve il pubblico: da lunedì a venerdì dalle ore l0.00 alle e il martedì e mercoledì dalle 14,30 alle La DSGA riceve il mercoledì pomeriggio dalle 15,00 alle 18,00. Il rilascio di certificati è effettuato entro: - 7 giorni per certificati e copie conformi - 7 giorni per certificati di servizio. Per pratiche più complesse quali ricostruzione di carriera, di riscatto e pensionistiche il termine dell effettuazione è stabilito entro il termine di 30 giorni. Normativa di riferimento: Decreto Ministeriale 6 aprile 1995, n Regolamento di attuazione dell'art. 2, secondo comma, e dell'art. 4, primo comma, della legge 7 agosto 1990, n. 241, relativo ai termini entro i quali debbono essere adottati i provvedimenti finali di competenza di organi ed uffici dell'amministrazione della P.I. Ufficio di Direzione Il Dirigente scolastico riceve il pubblico su appuntamento da concordare telefonicamente con l ufficio di segreteria. 3.2 SERVIZI ALL UTENZA Refezione scolastica Il servizio di refezione scolastica, effettuato su richiesta della famiglia per la Scuola dell Infanzia e della Scuola Primaria, è gestito direttamente dall Amministrazione comunale, con tariffe e modalità di pagamento fissate autonomamente e seguite dall Ufficio scuola del Comune.

4 Prescuola nella Scuola Primaria Accoglienza alunni della scuola primaria in orario anticipato: il servizio è fornito dal Comune sulla base delle esigenze lavorative dei genitori ed è a pagamento. 4. CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA 4.1 IGIENE E SICUREZZA L'ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni di igiene e di sicurezza dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale. La scuola pertanto si impegna a sensibilizzare l'amministrazione Comunale e le istituzioni interessate al fine di garantire condizioni di igiene e sicurezza dei locali, compresi gli spazi esterni appartenenti alla superficie scolastica. Ambiente Il mantenimento dell igiene e dell ordine all interno dei locali scolastici e degli spazi esterni è affidato alla diligenza degli addetti e alla buona educazione degli utenti. Sicurezza Al Comune competono i provvedimenti per rendere sicura la scuola contro i rischi di infortunio. L Istituto predispone un piano di evacuazione differenziato per ogni singola scuola. 4.2 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Nel rispetto della normativa vigente, la scuola adotta le misure di cui ha facoltà per garantire le condizioni di sicurezza, rispettando le norme di comportamento indicate nelle "Misure di prevenzione e protezione impartite dalla Direttrice Didattica e segnalando tempestivamente agli enti di competenza, in particolare all Ente Locale proprietario degli edifici scolastici, eventuali elementi di rischio che vengano a verificarsi. Ogni scuola ha previsto un apposito piano di evacuazione per l emergenza, del quale mette in atto sistematiche esercitazioni, ed è impegnata nella informazione e nell educazione sulla sicurezza. 5. PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO 5.1 PROCEDURA DEI RECLAMI I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali e telefonici devono, successivamente, essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono presi in considerazione. Il Direttore Didattico, dopo aver esperito ogni indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta, con celerità e comunque, non oltre 15 gg. Qualora il reclamo non sia di competenza del Direttore Didattico, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. Procedura dei reclami I reclami possono essere espressi in forma scritta, via fax o mail e devono contenere generalità, indirizzo, reperibilità del proponente. I reclami anonimi non sono presi in considerazione. Il D. S., dopo aver acquisito gli elementi di conoscenza in merito, provvede entro 30 giorni a rispondere per iscritto. Qualora il reclamo non sia di competenza del D. S., al reclamante sono fornite indicazioni circa il destinatario. Valutazione del servizio Al fine di migliorare il servizio della scuola, può essere compiuta un indagine sul grado di soddisfazione dell utenza riguardo alle proposte educativo-didattiche e alle condizioni organizzative.

5 5.2 VALUTAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO In attesa della definizione di un sistema nazionale di valutazione, la scuola si impegna ad attuare strumenti per un autovalutazione del servizio: detti strumenti vengono enunciati nel POF. 6. ATTUAZIONE 6.1 Le indicazioni contenute nella presente carta si applicano fino a quando non intervengano, in materia, disposizioni modificative, contenute nei contratti collettivi o in norme di legge. La presente Carta dei Servizi sarà soggetta a periodiche revisioni nel rispetto della normativa vigente. 6) ATTUAZIONE Attuazione Le indicazioni contenute nella presente Carta si applicano fino a quando non intervengano, in materia, disposizioni modificative contenute nei contratti collettivi o in norme di legge. Documento approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 20 Maggio 2010 con delibera n. 17, contestualmente al Regolamento di Istituto.