SEDE DI PALERMO. Le parole dell economia (alcune)

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1 Le parole dell economia (alcune)

2 DI COSA PARLEREMO Economia in ripresa o in recessione: cosa vuol dire? Cosa è il PIL? Occupati, disoccupati, tasso di occupazione, tasso di disoccupazione, tasso di attività quanti indicatori nel mercato del lavoro! Andamento dei prezzi della spesa: il paniere, l inflazione, la deflazione Le parole chiave della finanza pubblica: deficit, disavanzo, indebitamento, debito c è differenza? E lo spread cosa rappresenta? 2

3 Il PIL e le fasi del ciclo economico

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5 CRESCITA E RECESSIONE ECONOMICA Per l economia di un paese si alternano in genere periodi di crescita (dell occupazione e della produzione delle imprese) a periodi di calo. Questo è il ciclo economico, caratterizzato da fasi di espansione e fasi di recessione Nelle fasi di espansione economica aumentano occupazione e redditi delle famiglie, con una crescita dei consumi e della produzione industriale. Si instaura quindi un circolo virtuoso Nelle fasi di recessione invece si riduce la produzione, le imprese licenziano, cala il reddito delle famiglie e scendono i consumi. È in atto un circolo vizioso 5

6 COS È IL PIL Il PIL, o Prodotto interno lordo, è pari alla somma dei valori di tutti i beni e servizi prodotti, in un anno o in un trimestre, all interno di una nazione È l indicatore principale utilizzato per esprimere lo stato di salute dell economia di un paese e la sua dimensione relativa rispetto ad altre nazioni PIL in valore assoluto (x miliardi di euro): indica la dimensione di un economia La variazione percentuale del PIL indica lo stato di salute dell economia di un paese Il PIL pro capite: fornisce un idea del reddito medio di ogni abitante. Attenzione però alla disuguaglianza nella distribuzione del reddito! 6

7 I DIVARI TERRITORIALI: IL PIL PROCAPITE I divari economici presenti in Italia tra le regioni sono tra i più elevati in Europa Fonte: Istat. 7

8 PRODOTTO INTERNO LORDO PRO CAPITE (valori percentuali) Fonte: elaborazioni su dati Istat. 8

9 Il mercato del lavoro

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11 IL MERCATO DEL LAVORO Concetti principali Come ogni mercato, anche quello del lavoro si basa sui concetti di domanda e offerta DOMANDA DI LAVORO: proviene dai datori di lavoro (ad es. imprese e istituzioni pubbliche e private) OFFERTA DI LAVORO: proviene dalle singole persone che offrono la propria capacità lavorativa 11

12 LA RILEVAZIONE SULLE FORZE DI LAVORO Indagine campionaria svolta dall Istat presso le famiglie (quindi presso chi rappresenta l offerta di lavoro e non presso le imprese / la domanda) Tecnica di indagine: somministrazione di un questionario al capofamiglia È considerato occupato chi ha lavorato anche per una sola ora nella settimana di riferimento per l indagine (o era in malattia o in ferie retribuite) È considerato disoccupato chi non ha un lavoro ma lo ha cercato in maniera attiva nel mese precedente 12

13 IL MERCATO DEL LAVORO Indicatori principali Forze di lavoro: persone che offrono lavoro = occupati + persone che cercano lavoro (o disoccupati) Tasso di occupazione: rapporto tra numero persone occupate e popolazione (in età lavorativa: anni) Tasso di disoccupazione: rapporto tra numero persone che cercano lavoro e forze di lavoro Tasso di attività: rapporto tra forze di lavoro e popolazione (in età lavorativa) 13

14 IL MERCATO DEL LAVORO IN SICILIA 14

15 I prezzi e come cambiano nel tempo (inflazione e deflazione)

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17 I PREZZI E IL LORO ANDAMENTO Ogni prodotto o servizio ha un valore, espresso in unità di moneta (in euro, in Italia), cioè un PREZZO I prezzi possono variare nel tempo e in modo diverso per i singoli prodotti / servizi Inflazione: aumento del livello medio dei prezzi Deflazione: diminuzione del livello medio dei prezzi 17

18 COME SI MISURA L ANDAMENTO DEI PREZZI L Istat identifica un PANIERE di beni e servizi rappresentativo delle spese effettuate dai cittadini, o per meglio dire da un ipotetico cittadino medio Ogni bene ha un peso nel paniere, in base alla rilevanza e alla frequenza che quel bene ha nei consumi medi dei cittadini L Istat, attraverso gli uffici comunali di statistica, rileva mensilmente i prezzi dei beni presenti nel paniere e calcola la variazione media dei prezzi dell intero paniere, in base ai pesi che hanno i singoli beni 18

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20 IMPATTO DELL INFLAZIONE 20

21 INFLAZIONE MEDIA E PERSONALE I consumi di ogni singolo cittadino saranno in parte diversi da quelli rappresentati nel paniere. Quindi la variazione del costo del PROPRIO paniere sarà diversa da quella del paniere Istat Attenzione: se l inflazione diminuisce non significa che i prezzi sono diminuiti, ma che sono aumentati meno che nel periodo precedente Se i prezzi medi diminuiscono si parla di deflazione 21

22 La finanza pubblica

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24 DEFICIT E DEBITO PUBBLICO Deficit, disavanzo e indebitamento pubblico sono sinonimi e indicano di quanto le uscite dello Stato sono superiori alle entrate. Generalmente il dato viene rapportato al PIL (deficit/pil) Debito pubblico indica quanto debito lo Stato ha accumulato fino a quel momento e deve ancora rimborsare (in gran parte è rappresentato dai Titoli di stato in circolazione). Generalmente è rapportato al PIL (debito/pil) I rapporti deficit/pil e debito/pil servono a capire quanto il disavanzo e il debito siano sostenibili rispetto alla dimensione economica della nazione 24

25 LO SPREAD Spread significa (nell inglese finanziario) differenziale. In genere indica una misura del differenziale tra tassi di interesse Spread tra tassi attivi e passivi praticati dalle banche ma soprattutto spread tra i rendimenti dei Titoli di stato di due nazioni (ad es. Italia e Germania) I tassi di interesse si misurano in punti base: un punto percentuale = 100 punti base. Se lo spread tra il BTP italiano e il Bund tedesco è pari a 250 significa che il tasso di interesse sul BTP è più alto di 2,5 punti percentuali rispetto al Bund tedesco Esempio: tasso sul BTP=3% e sul Bund=0,5% 25

26 LO SPREAD Lo spread tra titoli di due nazioni diverse indica il diverso rischio finanziario che il mercato associa ai due stati e alla loro capacità di ripagare i debiti 26

27 Grazie per l attenzione giuseppe.ciaccio@bancaditalia.it