NOTIZIE STATISTICHE. La condizione lavorativa in Lombardia nel 2005 (Rilevazione sulle Forze di lavoro media 2005)

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1 NOTIZIE STATISTICHE S t a t i s t i c a e O s s e r v a t o r i N u m e r o 21 m a g g io 2006 La condizione lavorativa in nel 2005 (Rilevazione sulle Forze di lavoro media 2005) La partecipazione al mercato del lavoro Il confronto tra le medie annue a livello Lombardo segnala un leggero incremento delle forze di lavoro (+1,1), queste rapportate alla popolazione della stessa classe d età originano un tasso di attività totale (maschi e femmine in età ) pari al 68,3, invariato rispetto al A livello nazionale si registra una, pur leggerissima, diminuzione: i tassi di attività passano dal 62,5 al 62,4. Di conseguenza a livello 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0-1,0-2,0-3,0-4,0-5,0-6,0-7,0 Popolazione ITALIA E LOMBARDIA POPOLAZIONE E FORZE DI LAVORO per classe di età Variazione Forze di Lavoro Popolazione Forze di Lavoro Forze di Lavoro Italia Popolazione Italia Forze di Lavoro Italia Popolazione Italia e oltre Totale nazionale si osserva una crescita della popolazione in età lavorativa (+0,6) superiore rispetto alla corrispondente crescita della forza lavoro (+0,4), mentre in si registra un aumento della forza lavoro (+1,1) ancora superiore a quello della popolazione in età lavorativa (+0,6). Il grafico qui riportato mostra il legame che intercorre tra la popolazione attiva e le forze di lavoro. In generale l aumento della popolazione attiva ha come conseguenza logica l aumento delle forze di lavoro, esprimendo, quest ultime, la volontà delle persone ad essere occupate. L analisi per classe d età mostra come questo legame sia veritiero: in corrispondenza delle classi d età le variazioni sono negative per entrambe le variabili considerate sia a livello lombardo che italiano. Si nota, inoltre, che in genere per la l incremento delle forze di lavoro è sempre maggiore di quello relativo all incremento della popolazione attiva. Particolare interessante, rilevato nella classe d età 65 e oltre per la, è la crescita e quindi permanenza sul mercato del lavoro di persone ultrasessantacinquenni; questo a significare: maggiori opportunità offerte dal mercato (la permanenza può essere dettata da motivazioni diverse: professionali, economici ecc.) e/o forte presenza di occupazione indipendente che porta in genere a prolungare la vita lavorativa.

2 Inoltre, si conferma, nelle regioni del Nord, particolarmente in, l importante ruolo svolto dagli immigrati nella composizione della forza lavoro che in seguito alle regolarizzazioni delle loro posizioni lavorative hanno contribuito al ringiovanimento della popolazione attiva. Le differenze territoriali: fra le province, il tasso di attività più elevato rimane quello di, e. In queste ultime due province, fra il 2004 ed il 2005, si registrano, comunque, tendenze di segno inverso al livello dei tassi di attività: in provincia di (-1,2 punti percentuali), e in tutto il sud della questo indicatore diminuisce mediamente di 1,5 punti percentuali. Nell analisi dei tassi di attività per classe d età si può osservare come sia cospicua la presenza di giovani sul mercato, nella province di (46,9), (46,6) e (45,6); tutto questo significa che all interno di queste aree vi sono elementi di specificità che permettono di anticipare l ingresso nel mondo del lavoro spesso accompagnato, però, da bassi livelli di istruzione. Tasso di attività per età, regione e provincia - Maschi e Femmine - Media 2005 PROVINCE e oltre Totale Totale 40,3 87,3 87,2 79,1 14,1 68,3 54,2 42,8 88,7 89,6 77,2 14,6 68,9 54,4 34,1 88,8 87,0 79,3 15,3 67,5 53,9 37,4 84,2 81,6 77,3 12,9 63,7 50,8 35,9 89,3 88,8 81,2 15,9 69,6 55,2 45,6 84,6 84,6 77,5 12,3 67,7 55,0 46,9 85,5 83,5 74,9 11,3 66,7 53,7 37,7 81,7 87,5 81,4 12,9 67,9 51,5 43,9 84,6 87,0 78,8 10,6 66,0 51,0 46,6 85,0 86,1 79,7 13,9 68,7 53,0 44,2 88,5 87,6 74,7 13,0 67,6 54,0 40,8 86,2 84,5 80,7 11,2 65,2 52,0 ITALIA 33,5 77,2 80,8 73,5 14,4 62,4 49,0 La partecipazione femminile: femminile, il contributo alla partecipazione del mercato del lavoro a partire dagli novanta, è stato formidabile. In altre parole, la partecipazione maschile al lavoro si è sempre mantenuta relativamente elevata (dal 1993 al 2003 i tassi di attività maschili oscillano costantemente fra il 76 ed il 77 in e fra il 73 ed il 74 a livello nazionale), mentre per quanto riguarda la partecipazione femminile i valori, pur su livelli inferiori, registrano dinamiche molto più accentuate: sempre nel periodo i tassi di attività femminili sono passati dal 46 a quasi il 55 in e dal 42 al 48 su scala nazionale. Nonostante questi progressi, la partecipazione femminile al mercato del lavoro resta ancora minoritaria: le donne attive superano il 58 del totale degli attivi in, mentre si attestano al 50,4 a livello nazionale. Tra il 2004 ed il 2005 anche l andamento della partecipazione femminile ha risentito della situazione di rallentamento generale, e per la nostra regione si registra un calo dei tassi di attività femminili dello 0,2 (dal 58,5 del 2004 al 58,3 del 2005). A livello nazionale, sempre fra il 2004 ed il 2005, si registra una diminuzione dello 0,2 del tasso di attività femminile, che è sceso dal 50,6 al 50,4. In corrispondenza, sempre a livello nazionale, si registra la un calo dell ammontare complessivo delle forze di lavoro femminili (-0,1) nonostante l aumento della popolazione femminile in età lavorativa (+0,5). In, invece, si assiste all aumento sia della forza lavoro femminile (+0,5) sia della popolazione femminile in età lavorativa (+0,7). L occupazione Nel corso del 2005 sono stati creati in 42 mila posti di lavoro in più. Nonostante il rallentamento del ciclo economico e ben lontani dai ritmi di crescita degli passati, la dinamica dell occupazione è

3 risultata ancora positiva. Gli occupati sono risultati complessivamente , con un aumento, rispetto al 2004, pari al 1. A trainare i livelli occupazionali sono stati i lavoratori dipendenti, la distribuzione dei nuovi posti di lavoro è risultata infatti a totale appannaggio di questi ultimi. Nella media del 2005 nel contesto lombardo l'occupazione dipendente è aumentata, rispetto al 2004, del 3,3 ( unità); quella indipendente è diminuita del 5,3 ( unità) e tale contrazione è il risultato del calo del lavoro indipendente in tutte le province lombarde ad eccezione di (+0,3) e (+8,6). Il terziario, in linea con la tendenza già manifestata nei periodo precedenti, ha ripreso il proprio ritmo di crescita, registrando nel dato medio annuo, 17 mila posti di lavoro in più rispetto all anno precedente. Il risultato è il saldo di un aumento delle posizioni lavorative dipendenti (+43 mila unità) e di un calo dei lavoratori autonomi (-25 mila unità). La maggior parte dell occupazione del settore si concentra in provincia di (48,2). Occupati per posizione nella professione e settore di attività economica media 2005 (valori percentuali e assoluti in migliaia) PROVINCE Va Co So Mi Bg Bs Pv Cr Mn Lc Lo Dipendenti Indipendenti Ind/Dip 29,5 30,7 37,5 32,5 30,7 32,9 35,3 36,0 39,7 34,5 35,2 32,7 Agricoltura Agr. Pr/Regione 4,9 2,8 3,6 6,9 6,5 28,4 10,4 13,4 16,0 2,6 4,6 10 Industria Ind. Pr/Regione 9,6 6,6 1,5 33,7 14,9 14,3 4,8 3,7 4,7 4,2 2,1 10 di cui Costruzioni Servizi Ser. Pr/Regione 8,6 5,5 1,9 48,2 8,5 10,4 5,4 3,1 3,4 3,0 2,1 10 di cui Commercio n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d 586 Tot. Occupati Valori 4 35,0 3 25,0 2 15,0 1 5,0-5,0-1 INDUSTRIA: Occupati dipendenti - composizione e variazione per provincia. Anno SERVIZI: occupati indipendenti - composizione e variazione per provincia. Anno 2005 Occupati dipendenti Var Occupati indipendenti Var Valori INDUSTRIA: occupati indipendenti - composizione e variazione per provincia. Anno Occupati Indipendenti Var SERVIZI: Occupati dipendenti composizione e variazione per provincia. Anno 2005 Occupati Dipendenti Var

4 L industria, registra un tasso di crescita superiore, sia in termini relativi sia in termini assoluti, al tasso di crescita registrato dal terziario che si traduce in un saldo attivo di 27 mila occupati in più su base annua (+1,7). Anche in questo caso, l aumento è il risultato di una più significativa crescita degli occupati dipendenti (56 mila in più) e di un riduzione dei lavoratori autonomi (-30 mila unità). Significativo, in particolare, il risultato conseguito dalle costruzioni che con 22 mila occupati in più su base annua che ha largamente contribuito alla dinamica positiva del settore industriale. Tasso di occupazione Nel 2005, nella classe di età il tasso di occupazione il rapporto tra gli occupati e la popolazione di si attesta a livello Lombardo al 65,5, invariato rispetto al ,0 66,0 64,0 62,0 6 58,0 56,0 54,0 52,0 TASSO DI OCCUPAZIONE Province - Italia TOTALE ( Maschi + Femmine) Anno ,5 65,3 LOMBARDIA 64,7 61,1 66,7 65,5 63,9 64,9 63,0 66,0 65,5 63,0 57,5 ITALIA Nello stesso periodo il tasso di occupazione dell Italia è pari al 57,5 e quello dell Unione europea a 25 paesi è pari al 63,6. Con riferimento alle province lombarde, quelle che presentano i tassi di occupazione più alti sono (66,7), e (66,0); i tassi più bassi si rilevano in provincia di (61,1), (63,0) e (63,0). In confronto al 2004, la graduatoria delle province nel 2005 denuncia forti variazioni negative a (-2,3 punti percentuali), a e a (-1,8 punti percentuali), mentre si osservano variazioni positive solo a e a TASSO DI OCCUPAZIONE per sesso - - Province - Italia - Anno ,6 74,5 74,8 72,6 75,1 78,9 75,4 74,3 74,9 78,8 77,1 75,2 55,1 LOMBARDIA 56,1 54,5 49,2 58,2 Maschi 51,4 51,7 55,3 50,6 Femmine 52,7 53,4 50,2 69,7 ITALIA 45,3

5 ITALIA, e registrano nel 2005 i tassi di occupazione femminile più elevati; la prima provincia segnala un tasso più alto anche per gli uomini, seguita da. Tasso di disoccupazione Nella media del 2005 il tasso di disoccupazione rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro a livello lombardo si posiziona al 4,1, un decimo di punto in più rispetto al Tale tendenza si registra in quasi tutte le regioni del nord, mentre il dato nazionale (7,7) evidenzia una dinamica positiva della disoccupazione, infatti l indicatore in questione cala di tre decimi di punto. Per l Unione europea a 25 paesi il rapporto tra i disoccupati e le forze di lavoro è pari al 9,0. 9,0 8,0 7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 4,1 5,1 TASSO DI DISOCCUPAZIONE - Province - Italia TOTALE (Maschi+Femmine) - Anno ,1 4,0 4,2 3,2 4,2 4,3 4,4 3,9 3,2 3,5 7,7 In confronto al risultato medio regionale, le province con il tasso di disoccupazione più alto sono (5,1), (4,4) e (4,3); il tasso più basso si rileva nelle province di e (3,2). Nella disaggregazione per genere, la provincia di mostra un il tasso di disoccupazione più elevato sia per la componente maschile sia per quella femminile; Quest ultima componente evidenza tassi più elevati, rispetto al dato regionale, a, e. I maschi hanno maggiori difficoltà occupazionali nelle province di e. TASSO DI DISOCCUPAZIONE per sesso - - Province - Italia - Anno ,0 1 Maschi Femmine 10,1 8,0 6,0 4,0 2,0 3,1 5,4 6,2 5,9 4,3 4,2 3,9 2,7 3,6 5,0 5,3 1,8 2,8 6,2 6,2 2,9 2,8 6,9 2,6 5,9 1,8 5,3 2,5 4,9 6,2 ITALIA

6 Gli indicatori del mercato del lavoro lombardo mostrano una realtà decisamente più favorevole di quella nazionale, ma nonostante l alto grado di partecipazione e la crescita occupazionale del 2005, il mercato mostra una tendenza alla crescita della disoccupazione (persone in cerca di lavoro + 4mila unità). Glossario Forze di lavoro: comprendono le persone occupate e quelle disoccupate. Occupati: comprendono le persone di 15 e più che nella settimana di riferimento: - hanno svolto almeno un ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura; - hanno svolto almeno un ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; - sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l assenza non supera tre mesi, oppure se durante l assenza continuano a percepire almeno il 50 della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l assenza non supera tre mesi. Persone in cerca di occupazione: comprendono le persone non occupate tra 15 e 74 che: - hanno effettuato almeno un azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono l intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive all intervista; - oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive all intervista, qualora fosse possibile anticipare l inizio del lavoro. Inattivi: comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro, ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione. Tasso di attività: rapporto tra le forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento Tasso di occupazione: rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento. Tasso di disoccupazione: rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro. A cura di : Antonietta Scala (tel. 02/ ) Dirigente: Antonio Lentini Presidenza D.C. Relazioni esterne, Internazionali e Comunicazione della Presidenza U.O. Sistema delle Conoscenze e Relazioni con i Cittadini Struttura Statistica e Osservatori Tel Fax statistica@regione.lombardia.it Regione