Le forze di Lavoro nelle MARCHE Medie 2012
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1 Le forze di Lavoro nelle MARCHE Medie 2012 Dati ISTAT elaborati a cura della CGIL Marche e dell 4 marzo
2 INDICE 1_Le Forze di Lavoro nelle Marche 2_Le Forze di Lavoro in provincia di Ancona 3_Le Forze di Lavoro in provincia di Ascoli Piceno 4_Le Forze di Lavoro in provincia di Fermo 5_Le Forze di Lavoro in provincia di Macerata 6_Le Forze di Lavoro in provincia di Pesaro - Urbino Glossario Tabelle 2
3 1_Le Forze di Lavoro nelle Marche Il numero di occupati nelle Marche nel 2012 è pari a 646mila, 16mila in agricoltura, 232mila nell industria e 398mila nei servizi. Gli uomini occupati sono 367mila contro le 279mila donne (tabb.1,2,3). Rispetto al 2011 gli occupati sono aumentati di 2mila unità (+0,3%; -0,3% a livello nazionale) dopo che tra 2010 e 2011 se ne erano perse circa 4mila. L incremento riguarda solo gli uomini: gli occupati aumentano dello 0,6% mentre le donne che lavorano diminuiscono di circa 200 (- 0,1%). Dall inizio della crisi gli occupati si sono ridotti dell 1,6% e le occupate dell 1,2%. A livello provinciale si osservano tendenze diverse: mentre gli occupati in provincia di Pesaro - Urbino tendono ad aumentare rispetto al 2011 (+3,4%) e restano stabili in provincia di Ancona (+0,1%), nelle altre tre province si registra una riduzione del numero del lavoratori, più marcata quella in provincia di Ascoli Piceno (-2,1%). Lavoratori dipendenti Sul totale di 646mila lavoratori, nel 2012 nelle Marche ci sono 485mila dipendenti (7mila in agricoltura, 187mila nell industria e 290mila nei servizi) e 161mila indipendenti (9mila in agricoltura, in 45mila nell industria e 108mila nei servizi ). I lavoratori dipendenti aumentano tra 2011 e 2012 del 2% tornando a livelli simili a quelli del Continua, invece, il calo dei lavoratori autonomi: -4,5% per un totale di oltre 7mila unità in meno. In tutte le province tendono ad aumentare i lavoratori dipendenti, ad eccezione di Fermo dove la situazione è stabile. Al contrario, i lavoratori autonomi risultano in calo ovunque tranne che in provincia di Pesaro - Urbino. 3
4 Orario di lavoro Gli occupati con un contratto di lavoro part time rappresentano il 18,9% degli occupati totali e si tratta in massima parte di donne (75% contro il 25% degli uomini part time). Sul totale degli uomini che lavorano i contratti part time sono l 8,3%, mentre sul totale delle occupate quelle con un lavoro a tempo parziale sono il 32,9%. Per entrambi i sessi tali percentuali sono cresciute nel corso degli anni (i lavoratori part time erano il 6,3% del totale nel 2011 e le donne il 28,3%) e con un intensità più marcata per gli uomini rispetto alle donne. Per queste ultime, i contratti part time sono cresciuti del 2,3% tra 2010 e 2009, del 9,8% tra 2011 e 2010 e del 16,4% tra 2012 e Considerando gli stessi anni, i lavoratori maschi part time sono variati nel modo seguente: -2,3%; +11,5%; +31,3%. per titolo di studio Nel 2012 la percentuale di occupati in possesso di un titolo di studio universitario è del 18,3%, superiore a quella del 2011 (16,9%) e valore massimo dal Le lavoratrici con la laurea sono il 23,5% delle occupate totale ed i laureati occupati sono il 14,4% del totale. Sia per i laureati che per le laureate si nota che la loro presenza tra le fila degli occupati si è fatta sempre più consistente nel corso del tempo: tra 2011 e 2012, +8,7% complessivamente, +4,8% per i laureati, +12% per le laureate. La percentuale di occupati con diploma superiore è del 46,9% nel 2012 a fronte del 47,3% del 2011 con dinamiche opposte per uomini e donne: se i diplomati aumentano del 2,1%, le diplomate diminuiscono del 3,7%. Si riduce la percentuale di occupati con licenza media (dal 30,2% al 29,7%): gli uomini lavoratori con licenza media aumentano di 600 unità mentre le donne diminuiscono di 3mila unità. Diminuisce anche il numero complessivo di occupati con licenza elementare, 644mila nel 2011 e 646mila nel 2012, ma mentre gli uomini calano del 20%, per le donne si registra un incremento dell 8,3%. Tasso di occupazione Il tasso di occupazione medio (tab. 10) è pari 62,6% (56,8% media nazionale), in calo dall inizio della crisi senza soluzione di continuità e valore più basso dal 2004 al 2012, sia per gli uomini che per le donne. I tassi di occupazione per gli uomini e le donne delle Marche sono superiori a quelli medi nazionali: 70,6% contro il 66,5% per gli uomini e 54,7% contro 47,1% per le donne. A livello di province, l unica in cui si osserva un incremento del tasso di occupazione rispetto al 2011 è Pesaro - Urbino (dal 64,5% al 66,4%). Persone in cerca di occupazione Sono 65mila le persone in cerca di occupazione nel 2012, equamente distribuite tra uomini (31.568) e donne (33.157). 4
5 Dopo l incremento tra 2010 e 2011 (+18%), anche nel 2012 crescono le persone in cerca di occupazione di oltre 18mila unità: +39,7%, incremento superiore sia alla media italiana (+30,2%), sia alla media delle regioni del centro Italia (+27,3%). I marchigiani disoccupati sono 11mila (+52,3%) e le donne 7mila donne (+29,5%). Per entrambi il numero di disoccupati nel 2012 è il più alto dal 2004; rispetto all inizio della crisi le persone che sono alla ricerca di un lavoro sono aumentate del 39,2%, più donne (51,3%) che uomini (28,5%). In tutte le province il numero di persone in cerca di occupazione, uomini e donne, aumenta nel 2012 rispetto al 2011: dal minimo di Ascoli Piceno con +19,8%, al massimo di Macerata con +57%. Tasso di disoccupazione Il tasso di disoccupazione medio è pari al 9,1%, inferiore sia a quello nazionale (10,7%), sia alla media del centro Italia (9,52%), e superiore al valore del 2011 (6,71%). Il tasso di disoccupazione maschile è del 7,92% e quello femminile del 10,64%: in entrambi i casi si tratta del valore più elevato dal 2004 ad oggi. Nella classe anagrafica anni il tasso di disoccupazione è del 28,6% (26,6% per gli uomini e 31,8% per le donne), inferiore rispetto ai valori medi nazionale e del centro Italia, ma pur sempre il più elevato dall inizio della crisi e, in generale, dal Le stesse considerazioni valgono per il tasso di disoccupazione nella classe anagrafica anni che si attesta al 13,3% (12,2% per gli uomini e 14,5% per le donne). Il tasso di disoccupazione per gli over 35 è del 6,2%, meno della media nazionale e del centro Italia complessivamente e per gli uomini; il tasso di disoccupazione delle donne con più di 35 anni nelle Marche è superiore alla media del centro Italia: 7,8% contro 7,5%. A livello provinciale il tasso di disoccupazione del 2012 è il più elevato dal 2004, sia per gli uomini che per le donne. Si collocano sopra la media regionale del 9,1% le province di Ancona (9,34%), Ascoli Piceno (12,25%) e Fermo(9,17%), mentre a Macerata e Pesaro - Urbino i valori sono più contenuti (rispettivamente, 8,24% e 7,96%). Il tasso di disoccupazione in provincia di Ascoli Piceno supera nel 2012, come accade dall inizio della crisi, la media nazionale e quella del centro Italia. Non forze di lavoro e tasso di inattività Le non forze di lavoro toccano nel 2012 quota 309mila; si tratta di 115mila uomini e 194mila donne (tab. 14). Rispetto al 2011 c è un calo complessivo del 5,4%, superiore alla riduzione osservata a livello nazionale (-3,9%) e nelle regioni del centro Italia (-3,7%). Il livello delle non forze di lavoro del 2011 è il più basso dal 2004; ciò è vero per le donne dal 2004 e per gli uomini solo dall inizio della crisi (valori più bassi rispetto al 2012 si sono avuti nel 2006 e nel 2007). Il tasso di inattività del 2012 è il più basso dal 2004 e pari al 30,9% contro il 32,6% del 2011; la quota di uomini non attivi è del 23% (25% nel 2011) e quella delle donne arriva al 38,7% (40% nel 2011). 5
6 Le Forze di Lavoro nelle Marche nel 2012 Totale donne % donne ,1% Dipendenti ,8% persone in cerca di occupazione ,2% tasso di disoccupazione 9,1 10,6 - Gli nelle Marche nel 2012 dipendenti % sul totale Agricoltura ,8% Industria ,7% Servizi ,9% Totale ,1% 6
7 2_Le Forze di Lavoro in provincia di Ancona Sono 202mila gli occupati nella provincia di Ancona nel 2012, sostanzialmente lo stesso livello del 2011: circa 3mila in agricoltura, 64mila nell industria e 135mila nei servizi. Sono 114mila uomini e 88mila donne: mentre per gli uomini, rispetto al 2011 si osserva un incremento del 3,5%, per le donne c è un calo del 3,9% nel livello di occupazione. Lavoratori dipendenti Tra 2011 e 2012 si osservano dinamiche opposte per il lavoro dipendente e per quello autonomo. I lavoratori dipendenti nel 2012 sono 160mila, circa 2mila unità in più rispetto al 2011 (+1,2%); inoltre, nel 2011 si registra il più elevato numero di lavoratori dipendenti dal I lavoratori autonomi nel 2012 sono circa 42mila, quasi 2mila unità in meno rispetto al 2011 (-3,9%); il numero di lavoratori autonomi nel 2011 è il più basso dal Osservando i singoli settori produttivi emerge che nell industria trovano occupazione 63mila lavoratori dipendenti, 5milla unità in meno rispetto al 2011 (-7,2%) e 9mila in meno rispetto al 2009 (-10,8%). Aumenta il lavoro dipendente nei servizi (135mila unità), facendo registrare il più alto livello di occupati dal 2004: +8,3% rispetto al 2010 e del 3,8% sul Tasso di occupazione Il tasso di occupazione è del 64,3% (62,6% regionale, 56,8% nazionale), di poco inferiore a quello del 2011 (64,7%). Interessante è il confronto tra il tasso maschile e quello femminile. 7
8 Il tasso di occupazione maschile è pari al 72,2% (70,6% media regionale, 66,5% media nazionale), superiore al 70,4% del Il tasso di occupazione femminile è pari al 56,4% (54,7% media regionale, 47,1% media nazionale), inferiore al 59,1% del Persone in cerca di occupazione Sono 21mila le persone in cerca di occupazione nel 2012, il 40% in più rispetto al Dei 21mila in cerca di occupazione, 12mila sono donne (+30% rispetto al 2011) e 9mila sono uomini (56% in più rispetto al 2011): per entrambi è il dato più elevato dal Rispetto all anno 2009, inizio della crisi, il numero delle persone in cerca di occupazione è aumentato del 68,5% e quelle delle donne è arrivato quasi a raddoppiarsi: +89%. Per gli uomini l incremento è del 48,6%. Tasso di disoccupazione Nel 2012 si è registrato un tasso di disoccupazione pari al 9,3%, il più elevato dal 2004, e superiore di oltre due punti percentuali rispetto al 2011 (6,9%). Si supera la media regionale (9,1%), ma non quella nazionale (10,7%). Il tasso di disoccupazione registrato nel 2012 è il più elevato dal 2004 per tutte le fasce d età. Per i giovani di età compresa tra 15 e 24 anni si attesta al 33,8%, maggiore rispetto alla corrispondente media regionale (28,6%) e dieci punti percentuali in più sul 2011; l incremento è molto consistente per le ragazze il cui tasso di disoccupazione passa dal 30,8% del 2011 al 51,7% del E disoccupato il 13,2% dei giovani di età tra 25 e 34 anni (12,8% nel 2011), in linea coi valori medi regionali; in questa fascia anagrafica la disoccupazione maschile aumenta tra 2011 e 2012 di quattro punti percentuali passando dal 7,4% all 11,6%, mentre quella femminile diminuisce dal 18,3% al 14,8%. Ciononostante, la percentuale rimane al di sopra di quella rilevata nel 2009 di 5 punti. Gli over 35 sono disoccupati nel 6,2% dei casi (6,1% media regionale) con un tasso di disoccupazione femminile doppio rispetto a quello maschile: 8,3% contro 4,5%. Complessivamente e per genere, il tasso di disoccupazione del 2012 per questa classe anagrafica è il più alto dal 2004 e, nel caso delle donne, doppio rispetto al Per le donne è pari all 11,6%: valore più alto dal 2004 che supera la media regionale (10,6%) come accaduto nel 2011 e nel Il tasso di disoccupazione maschile del 2012 è pari al 7,5%, massimo dal 2004 e due punti percentuali superiore rispetto al 2011; rimane al di sotto della media regionale del 7,9%. Non forze di lavoro e tasso di inattività Nel biennio le non forze di lavoro diminuiscono del 5,1% e nel 2012 si attestano attorno ad 89mila unità. A diminuire sono soprattutto gli inattivi uomini (-15,5%). Il tasso di inattività si riduce nel 2012 (29%) rispetto al 2011 (30,5%). Tale andamento si osserva solo per gli uomini (da 25,7% a 21,8%), mentre per le donne di ha un aumento: dal 35,3% al 36,2%. 8
9 Le Forze di Lavoro nella provincia di Ancona nel 2012 Totale donne % donne ,3% Dipendenti persone in cerca di occupazione ,4% tasso di disoccupazione 9,3 11,6 Gli nella provincia di Ancona nel 2012 dipendenti % sul totale Agricoltura ,5% Industria ,1% Servizi ,2% Totale ,3% 9
10 3_Le Forze di Lavoro in provincia di Ascoli Piceno Gli occupati in provincia di Ascoli Piceno nel 2012 sono 76mila: 43mila uomini e 33mila donne. I lavoratori in agricoltura sono circa 1.400, nell industria 26mila e quelli dei servizi 49mila. Rispetto al 2011 si osserva una riduzione complessiva del 2,1% ma le variazioni sono diverse per uomini e donne: mentre gli occupati diminuiscono del 4,5%, le occupate aumentano dell 1,3%. Dal 2010, anno a partire dal quale sono disponibili i dati specifici per la sola provincia di Ascoli Piceno senza quella di Fermo, il livello degli occupati è il più basso sia in totale (-7,8%), sia considerando separatamente uomini (-11,1%) e donne (-3,1%). Se consideriamo la somma dei dati relativi alle province di Ascoli Piceno e Fermo, al fine di poter fare un confronto che risale più in dietro nel tempo, osserviamo che il numero di occupati del 2012 è il più basso dal Lavoratori dipendenti I lavoratori dipendenti nel 2012 sono 55mila, lo 0,3% in più rispetto al I lavoratori autonomi nel 2012 sono circa 20mila, quasi 2mila unità in meno rispetto al 2011 (-7,9%); sommando il numero di lavoratori autonomi delle province di Ascoli Piceno e Fermo si vede che nel 2012 si ha il valore più basso dal Tasso di occupazione Il tasso di occupazione del 58,6% non solo è inferiore alla media regionale (62,6%) ma è anche il più basso registrato dal Interessante è il confronto tra il tasso maschile e quello femminile. Il tasso di occupazione maschile è del 66% (70,6% media regionale, 66,5% media nazionale), inferiore a quelli dei due anni precedenti (- 5 punti percentuali rispetto al 2010). Il tasso di occupazione femminile è pari al 51,2% (54,7% media regionale, 47,1% media nazionale), superiore al 50,4% del 2011 e allo stesso livello del
11 Persone in cerca di occupazione Sono 10mila e seicento le persone in cerca di occupazione nel 2012, il 19,8% in più rispetto al Di questi, 4mila sono donne (-15,3% rispetto al 2011), il dato più basso dal 2004 (-45,7% dall inizio della crisi nel 2009). Gli uomini in cerca di occupazione nel 2012 sono oltre 6mila: +58,3% in più rispetto al 2011, e +68,7% rispetto al Se consideriamo la somma dei dati relativi alle province di Ascoli Piceno e Fermo, per un confronto che risale più in dietro nel tempo, osserviamo che il numero di persone in cerca di occupazione è il più alto dal 2004 complessivamente e per uomini e donne considerati separatamente. Rispetto al 2009, le persone di cerca di lavoro sono aumentate del 9,7%, 9,5% gli uomini e 10% le donne. Tasso di disoccupazione Il tasso di disoccupazione è del 12,2%, due punti percentuali in più rispetto al 2011 (10,2%). Si superano media regionale (9,1%), del centro Italia (9,5%) e nazionale (10,7%). Il tasso di disoccupazione femminile è pari all 10,6%, inferiore sia al 2010 (11,7%) che al 2011 (12,4%) e in linea con la media regionale. Il tasso di disoccupazione maschile del 2012 è pari al 13,5%: sei punti percentuali in più rispetto al 2010 e cinque punti percentuali in più rispetto al Considerevole anche il distacco con la media regionale corrispondente pari al 7,9%. Per i giovani tra 15 e 24 anni si attesta al 38,6%, maggiore rispetto alla corrispondente media regionale (28,6%) e dodici punti percentuali in più sul 2011; l incremento è molto consistente per le ragazze il cui tasso di disoccupazione passa dal 13,7% del 2011 al 28,6% del E disoccupato il 22,4% dei giovani di età tra 25 e 34 anni (9,9% nel 2011), nove punti percentuali in più rispetto alla media regionale; in questa fascia anagrafica la disoccupazione maschile aumenta tra 2011 e 2012 passando dal 9,9% al 25,7%, mentre quella femminile sale dal 10% al 18%. Gli over 35 sono disoccupati nel 7,9% dei casi (6,2% media regionale) con un tasso di disoccupazione femminile simile a quello maschile: 7,7% contro 8%. Rispetto al 2011 il tasso di disoccupazione in questa classe anagrafica diminuisce complessivamente (2 punti percentuali) e per le donne (dal 13% al 7,7%), aumenta per gli uomini (da 6,4% ad 8%): Non forze di lavoro e tasso di inattività Nel biennio le non forze di lavoro si mantengono stabili e pari a 53mila unità. La stessa considerazione vale per il tasso di inattività (anche maschile e femminile) che è pari complessivamente al 38,1%. 11
12 Le Forze di Lavoro nella provincia di Ascoli Piceno nel 2012 Totale donne % donne ,5% Dipendenti persone in cerca di occupazione ,9% tasso di disoccupazione 12,2 10,6 Gli nella provincia di Ascoli Piceno nel 2012 dipendenti % sul totale Agricoltura ,8% Industria ,3% Servizi ,2% Totale % 12
13 4_Le Forze di Lavoro in provincia di Fermo Gli occupati in provincia di Fermo nel 2012 sono 73mila, 41mila sono uomini e 32mila donne. I lavoratori in agricoltura sono circa 1.700, nell industria 35mila e quelli dei servizi 37mila. Rispetto al 2011 si osserva una riduzione complessiva dell 1,8% ma le variazioni sono diverse per uomini e donne: mentre gli occupati diminuiscono del 3,9%, le occupate aumentano dell 1,1%. Dal 2010, anno a partire dal quale sono disponibili i dati specifici per la sola provincia di Fermo, il livello degli occupati è il più basso in totale (-2,5%) e per gli uomini (-5,8%); per le donne, invece, dal 2010 al 2012 si osserva un incremento del 2%. Se consideriamo la somma dei dati relativi alle province di Ascoli Piceno e Fermo, al fine di poter fare un confronto che risale più in dietro nel tempo, osserviamo che il numero di occupati del 2012 è il più basso dal Lavoratori dipendenti I lavoratori dipendenti nel 2012 sono circa 52mila, lo 0,1% in meno rispetto al I lavoratori autonomi nel 2012 sono circa 21mila, oltre mille unità in meno rispetto al 2011 (-5,5%); sommando il numero di lavoratori autonomi delle province di Ascoli Piceno e Fermo si vede che nel 2012 si ha il valore più basso dal Tasso di occupazione Il tasso di occupazione del 63% non solo è superiore alla media regionale (62,6%) ma è inferiore a quello registrato nel 2011 (63,9%) e nel 2010 (64,4%). Interessante è il confronto tra il tasso maschile e quello femminile. Il tasso di occupazione maschile è pari al 71,3% (70,6% media regionale, 66,5% media nazionale), il più basso dal
14 Il tasso di occupazione femminile è pari al 54,7% (54,7% media regionale, 47,1% media nazionale), stabile con tendenza alla crescita dal Persone in cerca di occupazione Sono 7mila quattrocento le persone in cerca di occupazione nel 2012: +25% in più rispetto al Di questi, 4mila sono donne (+25% rispetto al 2011), il dato più elevato dal Gli uomini in cerca di occupazione sono oltre 3mila: +25,2% in più rispetto al Sommando i dati relativi alle province di Ascoli Piceno e Fermo, per un confronto che risale più in dietro nel tempo, osserviamo che il numero di persone in cerca di occupazione del 2012 è il più alto dal 2004 complessivamente e per uomini e donne considerati separatamente. Rispetto al 2009, le persone di cerca di lavoro sono aumentate del 9,7%, 9,5% gli uomini e 10% le donne. Tasso di disoccupazione Nel 2012 si è registrato un tasso di disoccupazione pari al 9,2%, in linea con la media regionale e superiore di due punti percentuali rispetto al 2011 (7,4%). Il tasso di disoccupazione femminile è pari all 11,2%: è il valore più alto dal 2010, supera la media regionale (10,6%) come accade dall inizio della crisi. Il tasso di disoccupazione maschile è del 7,5%, due punti percentuali in più rispetto al 2011 ed in linea alla media regionale del 7,9%. Per i giovani tra 15 e 24 anni si attesta al 23,5%, inferiore rispetto alla corrispondente media regionale (28,6%) ed anche rispetto al valore del Tuttavia, se confrontato con il tasso di disoccupazione del 2010, quello del 2012 è maggiore di 6 punti percentuali. Tra 2011 e 2012 la variazione del tasso di disoccupazione maschile e femminile è diversa: per i ragazzi si passa dal 25% al 27,7%; per le ragazze si scende dal 26% al 19%. E disoccupato il 14,6% dei giovani di età tra 25 e 34 anni (9% nel 2011), un punto percentuale in più rispetto alla media regionale; in questa fascia anagrafica la disoccupazione maschile raddoppia tra 2011 e 2012 passando dal 6,6% al 12,8%, mentre quella femminile sale dal 12,3% al 17%. Gli over 35 sono disoccupati nel 5,9% dei casi (6,2% media regionale) con un tasso di disoccupazione femminile molto superiore a quello maschile: 8,5% contro 3,9%. Rispetto al 2011 il tasso di disoccupazione in questa classe anagrafica è stabile per gli uomini, mentre aumenta complessivamente (da 5,1% a 5,9%) e per le donne (da 6,7% ad 8,5%). Non forze di lavoro e tasso di inattività Nel biennio le non forze di lavoro diminuiscono dell 1,1% e si attestano attorno a 35mila unità, con andamenti opposti per uomini (in aumento) e donne (in diminuzione). Il tasso di inattività si riduce nel 2012 (30,6%) rispetto al 2011 (30,9%). Tale andamento si osserva solo per le donne (da 39,9% a 38,4%), mentre per gli uomini si ha un aumento: dal 21,7% al 22,7%. 14
15 Le Forze di Lavoro nella provincia di Fermo nel 2012 Totale donne % donne ,5% Dipendenti persone in cerca di occupazione ,3% tasso di disoccupazione 9,2 11,2 - Gli nella provincia di Fermo nel 2012 dipendenti % sul totale Agricoltura ,6% Industria ,1% Servizi ,5% Totale ,7%% 15
16 5_Le Forze di Lavoro in provincia di Macerata (medie 2012) Sono 131mila gli occupati nella provincia di Macerata nel 2012 (- 0,5% rispetto al 2011): circa 5mila in agricoltura, 54mila nell industria e 72mila nei servizi. Sono 76mila uomini e 55mila donne. Mentre per gli uomini, rispetto al 2011 si osserva un incremento dell 1,1%, per le donne c è un calo del 2,7% nel livello di occupazione. Lavoratori dipendenti Tra 2011 e 2012 si osservano dinamiche opposte per il lavoro dipendente e per quello autonomo. I lavoratori dipendenti sono 97mila, circa 4mila unità in più rispetto al 2011 (+3,8%). I lavoratori autonomi sono circa 35mila, quasi 4mila unità in meno rispetto al 2011 (-10,9%); il numero di lavoratori autonomi nel 2012 è il più basso dal Osservando i singoli settori produttivi emerge che nell industria trovano occupazione 45mila lavoratori dipendenti, circa mille unità in meno rispetto al 2011 (-8,4%) e 5mila in meno rispetto al 2009 (-10%). Aumenta il lavoro dipendente nei servizi (50mila unità), facendo registrare il più alto livello di occupati dal 2004: +6% rispetto al 2011 e del 9,2% sul Tasso di occupazione Il tasso di occupazione è del 61,4%, inferiore alla media regionale del 62,6%, ma soprattutto è il più basso dal 2004 ad oggi. Rilevanti le differenze tra maschi e femmine: 70,1% per i primi, 52,8% per le seconde. Rispetto al 2011 per gli uomini il tasso di occupazione rimane stabile, mentre per le donne si ha un calo: dal 54,3% al 52,8% 16
17 Persone in cerca di occupazione Sono 12mila le persone in cerca di occupazione nel 2012, il 57% in più rispetto al Dei 12mila in cerca di occupazione, circa 5mila sono donne (+35% rispetto al 2011) e 7mila sono uomini (+56% rispetto al 2011): per entrambi è il dato più elevato dal Rispetto all anno 2009, inizio della crisi, il numero delle persone in cerca di occupazione è aumentato del 63,4%. Tasso di disoccupazione Nel 2012 si è registrato un tasso di disoccupazione pari all 8,2% (inferiore alla media regionale del 9,1% e nazionale del 10,7%), il più elevato dal 2004, e superiore di quasi tre punti percentuali rispetto al 2011 (5,4%). Nel 2012 si registra il più alto tasso di disoccupazione dal 2004 sia per gli uomini che per le donne: rispettivamente, 7,8% e 8,9%. Il tasso di disoccupazione del 2012 è il più elevato dal 2004 per tutte le fasce d età. Per i giovani di età compresa tra 15 e 24 anni si attesta al 25,2%, inferiore rispetto alla corrispondente media regionale (28,6%) e circa un punto percentuale in più sul 2011; per ragazzi e ragazze si osservano dinamiche diverse. Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni (28,1%, media regionale 26,6%) risulta aumentato di dieci punti percentuali rispetto al 2011, mentre quello delle ragazze (21%, media regionale 31%) è diminuito di quasi otto punti. E disoccupato l 11,8% dei giovani tra 25 e 34 anni (6,3% nel 2011), meno della media regionale che è pari al 13,3%. In questa fascia anagrafica la disoccupazione maschile aumenta tra 2011 e 2012 di cinque punti percentuali passando dal 4,5% al 9,5% e quella femminile passa dall 8,7% al 14,7%, allineandosi con la media femminile regionale. Gli over 35 sono disoccupati nel 5,4% dei casi (6,1% media regionale) con un tasso di disoccupazione femminile simile a quello maschile: 5,8% (7,9% media regionale) contro 5,1% (4,9% media regionale). Complessivamente e per genere, il tasso di disoccupazione del 2012 per questa classe anagrafica è il più alto dal 2004; rispetto all inizio della crisi si ha un aumento del 63%. Non forze di lavoro e tasso di inattività Nel biennio le non forze di lavoro diminuiscono del 3,8% e nel 2012 si attestano attorno ad 68mila unità. Il tasso di inattività si riduce nel 2012 (32,9%) rispetto al 2011 (34,2%). Tale andamento si osserva solo per gli uomini (da 26,5% a 23,7%), mentre per le donne si ha un aumento: dal 41,8% al 42%. 17
18 Le Forze di Lavoro nella provincia di Macerata nel 2012 Totale donne % donne ,1% Dipendenti persone in cerca di occupazione ,8% tasso di disoccupazione 8,2 8,9 - Gli nella provincia di Macerata nel 2012 dipendenti % sul totale Agricoltura ,4% Industria ,5% Servizi ,2% Totale ,8% 18
19 6_Le Forze di Lavoro in provincia di Pesaro - Urbino (medie 2012) Sono 162mila gli occupati nella provincia di Pesaro - Urbino nel 2012, il 3,4% in più rispetto al Circa 5mila sono gli addetti in agricoltura, 54mila nell industria e 104mila nei servizi. Sono 92mila uomini e 70mila donne. Per gli uomini, rispetto al 2011, si osserva un aumento dell 1,4%; per le donne l incremento è più consistente e pari al6,3%. Lavoratori dipendenti Tra 2011 e 2012 si osservano dinamiche opposte per il lavoro dipendente e per quello autonomo. I lavoratori dipendenti nel 2012 sono 120mila, circa 2mila unità in meno rispetto al 2011 (-1,7%). I lavoratori autonomi nel 2012 sono circa 42mila, quasi 2mila unità in più rispetto al 2011 (+2%). Osservando i singoli settori produttivi emerge che nell industria trovano occupazione 42mila lavoratori dipendenti, 5milla unità in meno rispetto al 2011 (-11%) e 14mila in meno rispetto al 2009 (-26%). Aumenta il lavoro dipendente nei servizi (2mila unità circa), facendo registrare il più alto livello di occupati dal 2004: +3,5% rispetto al 2011 e del 6% sul Tasso di occupazione Il tasso di occupazione è del 66,4%, superiore al 62,6% regionale, al 56,8% nazionale, e maggiore di due punti percentuali rispetto al valore Interessante è il confronto tra il tasso maschile e quello femminile. Il tasso di occupazione maschile è pari al 74,3% (70,6% media regionale, 66,5% media nazionale), vicino al 74% del
20 Il tasso di occupazione femminile è pari al 58,4% (54,7% media regionale, 47,1% media nazionale), superiore al 53,9% del Persone in cerca di occupazione Sono 14mila le persone in cerca di occupazione nel 2012, il 53,7% in più rispetto al Dei 14mila in cerca di occupazione, 8mila sono donne (+56% rispetto al 2011) e 6mila sono uomini (+23% rispetto al 2011): per entrambi si tratta del dato più elevato dal Rispetto all anno 2009, inizio della crisi, il numero delle persone in cerca di occupazione è aumentato del 34,3%: +58,6% per le donne e +10,1% per gli uomini. Tasso di disoccupazione Nel 2012 si è registrato un tasso di disoccupazione pari al 7,9%, il più elevato dal 2004, e superiore di oltre due punti percentuali rispetto al 2011 (5,5%). Si resta sotto la media regionale (9,1%) e nazionale (10,7%). Per le donne è pari al 10,6%: è il valore più alto dal 2004 e in linea con la media regionale. Il tasso di disoccupazione maschile del 2012 è pari al 5,9%, massimo dal 2004 ed un punto percentuale superiore rispetto al 2011; rimane al di sotto della media regionale del 7,9%. Per i giovani di età compresa tra 15 e 24 anni si attesta al 25,1%, inferiore rispetto alla corrispondente media regionale (28,6%) e tre punti percentuali in più sul 2011; l incremento è molto consistente per le ragazze, il cui tasso di disoccupazione passa dal 27,5% del 2011 al 34,4% del 2012, e più contenuto per i maschi (dal 17,8% al 19,8%). Risulta disoccupato il 9,4% dei giovani di età compresa tra 25 e 34 anni (5,6% nel 2011), rispetto ad una media regionale del 13,3%; in questa fascia anagrafica la disoccupazione maschile aumenta tra 2011 e 2012 di quattro punti percentuali passando dal 3,7% al 7,7%, e quella femminile dall 8,7% all 11,3%. Gli over 35 sono disoccupati nel 6,1% dei casi (6,2% media regionale) con un tasso di disoccupazione femminile doppio rispetto a quello maschile: 8,7% contro 4%. Complessivamente e per genere, il tasso di disoccupazione del 2012 per questa classe anagrafica è il più alto dal Non forze di lavoro e tasso di inattività Nel biennio le non forze di lavoro diminuiscono del 12,9% e nel 2012 si attestano a 65mila unità. Il calo interessa più le donne (-16,6%) che gli uomini (-6%). Il tasso di inattività si riduce nel 2012 (27,7%) rispetto al 2011 (32%). Tale andamento si osserva sia per gli uomini (da 22,2% a 20,8%), sia per le donne (dal 41,8% al 34,6%). 20
21 Le Forze di Lavoro nella provincia di Pesaro-Urbino nel 2012 Totale donne % donne ,2% Dipendenti persone in cerca di occupazione ,8% tasso di disoccupazione 8 10,5 - Gli nella provincia di Pesaro-Urbino nel 2012 dipendenti % sul totale Agricoltura ,9% Industria ,6% Servizi ,.5% Totale ,7% 21
22 Glossario : comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento: hanno svolto almeno un ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura; hanno svolto almeno un ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l assenza non supera tre mesi, oppure se durante l assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l assenza non supera tre mesi. Persone in cerca di occupazione: comprendono le persone non occupate tra 15 e 74 anni che: hanno effettuato almeno un azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono l intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive all intervista; oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive all intervista, qualora fosse possibile anticipare l inizio del lavoro. Forze di lavoro: comprendono le persone occupate e quelle disoccupate. Inattivi: comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro, ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione. Tasso di attività: rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento. La somma del tasso di attività e del tasso di inattività è pari al 100 per cento. Tasso di occupazione: rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento. Tasso di disoccupazione: rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro. Tasso di disoccupazione di lunga durata: rapporto tra le persone in cerca di occupazione da dodici mesi e oltre e le forze di lavoro. Tasso di inattività: rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento. La somma del tasso di inattività e del tasso di attività è pari al 100 per cento. 22
23 TABELLE 1 1 nelle Marche 2 per genere nelle Marche 3a per provincia 3b 4 dipendenti e autonomi per settore 5 Tasso di occupazione 6 Persone in cerca di occupazione per provincia 7 Tasso di disoccupazione per provincia 8 Tasso di disoccupazione per classi di età e provincia 9 Forze di lavoro 10 Non forze di lavoro per provincia 11 Tasso di attività (15-64 anni) 12 Tasso di attività per classi di età 13 Tasso di inattività per provincia 14 Forze di lavoro per titolo di studio nelle Marche 1 Le tabelle riportano i dati dell ISTAT relativi alle medie provinciali negli anni dal 2004 al I dati ufficiali dell ISTAT in valore assoluto (solitamente in migliaia) sono sempre arrotondati alle migliaia, ma per favorire la comprensione delle tendenze del mercato del lavoro. Nelle nostre tabelle che seguono, sono stati riportati i dati (sempre in migliaia) ma con una cifra dopo la virgola. 23
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