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1 COMUNE DI TORINO Area Pronda Via Desanctis Via Monginevro DETERMINAZIONE DEL VALORE ORNAMENTALE DEGLI ALBERI AD ALTO FUSTO APRILE 2018 Giovanni Pavia Dottore Forestale ODAF TO 927 Strada San Raffaele, Castagneto Po (To). CF PVAGNN83T21C665I PI mail: giovanni_pavia@tiscali.it cel:

2 Dott. Pavia Giovanni Dottore Forestale Str. S Raffaele Castagneto Po (To) Cell: giovanni_pavia@tiscali.it pec: giovanni.pavia@epap.conafpec.it C.F. PVAGNN83T21C665I P.IVA PERIZIA ESTIMATIVA Proprietà privata, via De Sanctis Via Monginevro Comune di Torino Determinazione del Valore Ornamentale degli alberi di alto fusto presenti all interno del Area Pronda La presente relazione peritale stima il valore ornamentale della componente arborea di alto fusto presente all interno del Area di progetto edilizio Pronda, in comune di Torino. L area verde oggetto di indagine presenta una componente arborea costituita da esemplari di alto fusto, originati da passate piantumazioni sia di latifoglie sia di conifere. L area risulta attualmente mediamente antropizzata in quanto destinata a deposito di attrezzature edili. Sono presenti casi di attacchi patologici in corso sugli esemplari osservati (con presenza di alberi morti e fortemente deperienti) e su esemplari arborei limitrofi, non oggetto di stima. In merito alla definizione alberi ad alto fusto si specifica che ci si atterrà, nella valutazione della presente stima di valore ornamentale, alle definizioni del Codice Civile, che specifica gli alberi di alto fusto (i quali, secondo l'art. 892, comma 1, n. 1, cod. civ., devono essere piantati a un distanza di non meno di 3 metri dal confine) vanno identificati con riguardo alla specie della pianta, classificata in botanica come pianta di alto fusto; e che nel 2

3 caso in cui, invece, la pianta non è classificata come pianta di alto fusto, bisogna considerare lo sviluppo da essa assunto in concreto, quando il tronco si ramifica ad una altezza superiore ai tre metri. La stima ha riguardato gli esemplari arborei di prima grandezza interessati dal progetto edilizio, secondo quanto stabilito dal Regolamento del verde pubblico e privato della Città di Torino n 317, articolo 40. Tra gli esemplari arborei oggetto di stima si ricordano, citati con identificazione numerica riportata nella cartografia esistente al momento della stima (Allegato 1): Quercus robur: n 49, esemplare maturo mediamente vigoroso con branche primarie codominanti con inclusione di corteccia e presenza di seccume in chioma; Fagus sylvatica: n 18, esemplare isolato e policormico con chioma asimmetrica e spiombata, ancora in buone condizioni vegetative; Ginkgo biloba: n 3, esemplare mediamente vigoroso posizionato in gruppo; Platanus orientalis: n 23 e 24 alberi mediamente vigorosi facenti parte di un filare, con presenza di seccume in chioma. L esemplare n 25 presenta fusto necrotico stroncato (a 2 metri) con abbondante presenza di ricacci basali; Carpinus betulus: n 2, esemplare mediamente vigoroso, di medio-piccole dimensioni posizionato in gruppo; Platanus acerifolia: n 11 albero mediamente vigoroso facente parte di un filare, esemplare con fusto inclinato, chioma filata e spiombata. Esemplare n 29 disposto in filare e trattato a capitozzo; Populus nigra: n 7, esemplare solitario di elevate dimensioni con branche protese, abbondanti rampicanti e presenza di modeste lesioni e seccumi in chioma; Juglans regia: n 40, esemplare caratterizzato da forte presenza di seccume in chioma; 3

4 Ailanthus altissima: n 19, esemplare con branche capitozzate e ricacci diffusi in chioma. Tale essenza è soggetta a misure di contenimento; L esemplare n 8 Picea abies risulta morto; l esemplare n 13 Robinia pseudoacacia risulta fortemente deperente, con chioma molto filata, branche codominanti ed elevata presenza di seccume in chioma, presenta una estesa cavità esposta in forcella. Per tali soggetti si consiglia l abbattimento per problematiche fisiologiche e fitostatiche. Per gli esemplari di Cryptomeria japonica n 33, 34, 35 e 36, mediamente vigorosi e disposti in filare, si prevede il mantenimento a dotazione dell area verde; pertanto non sono stati considerati nella presente stima del valore ornamentale. Per la stima del valore ornamentale, è stato utilizzato il metodo di stima ufficialmente adottato dal Comune di Torino, (REG. 317/2006 COMUNE TORINO DELIBERAZIONE CC /046) nel suo Regolamento del verde pubblico e privato della Città, metodo che, mutuato dal preesistente metodo Svizzero, considera debitamente, nell attribuzione della valenza ornamentale di un esemplare, i seguenti parametri (Allegato 2). Metodologie per la stima del valore ornamentale, Regolamento del verde pubblico e privato della Città di torino, Allegato 8, Titolo V, Art. 18): Valore estetico e stato fitosanitario: esprime con un indice compreso tra i valori 0,5 e 10 il vigore dell albero, la sua salute fitosanitaria e l equilibrio del suo portamento; Indice secondo la localizzazione: correla il valore dell esemplare al pregio ed alle valenze ornamentali, paesaggistiche e naturalistiche del sito presso il quale è collocato, scala numeri pari 2/10; Indice secondo le dimensioni: stima delle caratteristiche dimensionali, su base del valore di riferimento dato dal costo di riproduzione del bene albero riferito ad un esemplare standard di circonferenza 10/12 cm per le latifoglie o di 2,5 m di altezza per le conifere. Scala graduata da 1 a 50; 4

5 Deprezzamento %: quattro classi progressive di deprezzamento in funzione di lesioni, danni antropici, carie o malattie parassitarie, da 10% a 70%. Il metodo è ampiamente utilizzato e comunemente riconosciuto, adattabile a molteplici situazioni e ben applicabile alla realtà oggetto di indagine. Il popolamento arboreo oggetto di stima si presenta a gruppi e a filari, con sesti mediamente ravvicinati. Le circonferenze sono state misurate a 1,30 metri di altezza (norme selvicolturali), i fusti codominanti e gli esemplari policormici sono stati stimati considerando il fusto principale al quale sono stati sommati, in misura di ½, i fusti di minore circonferenza. La localizzazione dell area è a medio-elevato punteggio (Circoscrizione 3). Sono stati utilizzati gli indici di valore estetico e stato fitosanitario compresi tra i valori 0,5 (pianta priva di valore) e 8 (pianta sana, vigorosa, in gruppo). E stato necessario assegnare indici di valore estetico e stato fitosanitario bassi nel caso di esemplari arborei caratterizzati da forte presenza di seccumi epigei e filloptosi, deperienti, a fine ciclo vegetativo o con attacchi cariogeni in atto. Tale dato, nei casi individuati, è stato valutato in funzione della perdita di valenza ornamentale e/o di funzionalità fisiologiche in grado di condizionare più o meno significativamente il vigore e l evoluzione degli alberi considerati. Il deprezzamento applicato è risultato in genere modesto (prevalente la classe 10%), dovuto per lo più alla presenza di ferite o lesioni di modesta intensità. In oltre una elevata incidenza di seccume a carico degli apparati epigei è stata considerata come danni o ferite di modesta entità, determinando un deprezzamento del 10% del valore ornamentale. Percentuali maggiori di deprezzamento (classi 50% e 70%) sono state assegnate nel caso di forti disseccamenti, in presenza di estesa filloptosi, gravi lesioni, severe capitozzature o fenomeni cariogeni in atto (Allegato 3). 5

6 L area verde è dotata di esemplari a carattere arbustivo (Prunus laurocerasus, Laurus nobilis) con portamento irregolare a causa della mancata gestione trascorsa. Sono presenti esemplari di latifoglie di ridotte dimensioni (non oggetto di stima REG. 317/2006 Comune di Torino, Art. 23 Slavaguardia degli alberi e degli arbusti) quali Prunus avium, Juglans regia e Robinia pseudoacacia in fase di colonizzazione dell area. La stima condotta sugli alberi ad alto fusto dell Area verde, in applicazione della suddetta metodologia, ha condotto alla determinazione di un valore ornamentale pari a ,86 all attualità (Allegato 4). Come accennato, la stima risulta dall applicazione del metodo sulla sola componente arborea ad alto fusto interessata dal progetto edilizio. Sono parte integrante della presente relazione la cartografia fornita al momento di stima, la documentazione fotografica e la tabella di calcolo del valore ornamentale. Castagneto Po, 19/04/2018 Dr. Forestale Giovanni Pavia 6

7 Allegato 1. Planimetria generale sovrapposizione progetto e alberi - estratto. Integrazione del 27/09/ Sovrapposizione Progetto Alberi 3 2 2b Legenda alberi: Albero da abbattere Albero da mantenere 7

8 Allegato 2. Metodologie per la stima del valore ornamentale, Regolamento del verde pubblico e privato della Città di torino. Allegato n. 8: Manomissioni e ripristini delle aree verdi e alberate della Città. TITOLO V: DANNI Articolo 18 - Danni a soggetti arborei 1. Quanto riportato al precedente articolo 14 lascia salva ed impregiudicata ogni altra possibilità della Città di addebito al concessionario del valore ornamentale e/o del danno biologico in caso di danneggiamenti non ripristinabili a soggetti arborei. Con il deconto saranno anche contabilizzate le eventuali penalità derivanti dai danni a soggetti arborei. 2. Il calcolo del valore ornamentale e/o del danno biologico devono essere effettuati da un tecnico e/o funzionario competente del Settore Gestione Verde (o S.S.D.). Metodologie per la stima del valore ornamentale A) ABBATTIMENTI Nel caso il Settore Gestione Verde (o S.S.D.) debba procedere in proprio o autorizzi l'abbattimento di piante gravemente danneggiate o compromesse nella loro stabilità a causa di lavori effettuati nelle adiacenze, o a seguito di incidenti provocati da veicoli oppure debba occuparsi della rimozione di esemplari ubicati in aree/sedi di nuovi interventi infrastrutturali, la Città si riserverà il diritto di richiedere "l'indennizzo" determinato in base alla stima del valore ornamentale dei soggetti vegetali coinvolti. Esso rappresenta il valore di mercato che consente di definire il costo di riproduzione del bene albero, adottando un procedimento di tipo parametrico con variabili in base al prezzo d'acquisto, valore estetico, ubicazione urbana, dimensioni e alle condizioni di salute, secondo quanto indicato nelle tabelle sottostanti. L'indennizzo complessivo I sarà determinato da una formula che tiene conto dei seguenti parametri: a Prezzo di vendita al dettaglio: ricavato dal Prezziario Nazionale Assoverde in vigore o dai "Prezzi di riferimento per Opere e Lavori Pubblici della Regione Piemonte" ridotti del 24,30% (utile d'impresa), in difetto dal preventivo firmato da un vivaista o da un professionista competente e abilitato. b Indice relativo alla specie e varietà. Il valore da prendere in considerazione è la decima parte del prezzo di vendita unitario di una pianta di circonferenza cm per le latifoglie o cm per le conifere (altezza delle conifere 2,50-3,00 m). b = a/10 c Indice secondo il valore estetico e lo stato fitosanitario: 10 = pianta sana, vigorosa, solitaria o esemplare; 9 = pianta sana, vigorosa, facente parte di un filare; 8 = pianta sana, vigorosa, in gruppo; 7 = pianta sana, media vigoria, solitaria o esemplare; 6 = pianta sana, media vigoria, in filare; 5 = pianta sana, media vigoria, in gruppo; 3 = pianta poco vigorosa, a fine ciclo vegetativo, in filare; 2 = pianta poco vigorosa, a fine ciclo vegetativo o malformata, in gruppo o solitaria; 1 = pianta senza vigore, malata; 0,5 = pianta priva di valore. d Indice secondo la localizzazione 10 = centro città (Circoscrizioni 1-8 piana; giardini e parchi posti sotto tutela 36); parchi fluviali paesistico ambientale, tutelati ai sensi del Decreto Legislativo n. 42 del Si individuano come parchi e giardini storici tutte le aree verdi (vedi articolo 15 del Regolamento): - sulle quali è stato posto apposito vincolo legislativo in base alla Legge n del 1 giugno 1939 "Tutela delle cose d'interesse artistico o storico", poi sostituita dal Decreto Legislativo del 29 ottobre 1999, n. 490 normati dal Piano d'area del Parco Fluviale del Po Torinese; alberate tutelate dal DM del 22 febbraio 1964: "Dichiarazione di notevole interesse pubblico dei viali alberati del Comune di Torino"; 8 = media periferia (Circoscrizioni collina); 6 = periferia (Circoscrizioni ); 4 = parchi periferici (Stupinigi, Carrara, Piemonte, Colonnetti, parchi fluviali del Sangone normati dal Piano d'area del Parco Fluviale del Po Torinese, parco di Santena, ecc.); 2 = zone rurali - boschi. e Indice secondo le dimensioni: Tabella A: Prospetto sintetico per la determinazione dell'indice al variare delle dimensioni del tronco 8

9 Circonferenza Indice Circonferenza Indice Circonferenza Indice (cm) (cm) (cm) , , , , , , f Deprezzamento: - piante con danni o ferite di modesta identità: 10%; - piante mantenute a dimensioni ridotte per esigenze di stabilità (messa in sucurezza): 30%; - piante con ferite e cavità di rilevanti dimensioni: 50%; - piante con ferite e cavità e presenza di capitozzature: 70%. g Valore ornamentale: "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali" e in base al Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 "Codice dei beni culturali e del paesaggio"; - annesse agli edifici di proprietà di Enti Pubblici o Locali con più di 50 anni; - annesse a edifici di culto e/o di proprietà di Enti Religiosi con più di 50 anni; - annesse a edifici situati all'interno della zona urbana centrale storica (art. 10 N.U.E.A.36) nonché delle zone urbane storico-ambientali (art. 11 N.U.E.A.) con età maggiore di 50 anni. Inoltre, si individuano come parchi e giardini storici: - i parchi e i giardini annessi agli immobili soggetti a vincolo ai sensi della Legge n del 1 giugno 1939 e della Legge n del 20 giugno 1939 (sostituite dal Decreto Legislativo del 29 ottobre 1999, n. 490 ed inseguito dal Decreto Legislativo n. 42 del 2004) nonché i punti panoramici segnalati per particolare valore paesistico ambientale, tutelati ai sensi del Decreto Legislativo n. 42 del V.o. = (b x c x d x e) f 9

10 Allegato 3. Documentazione fotografica. N 2 N 3 N 7 N 8 N 11 N 13 N 18 N 19 N 23 Segue 10

11 Segue - Documentazione fotografica. N 24 N 25 N 29 N 40 N 49 11

12 Numero pianta Diametro fusto (cm) Circonferenza fusto (cm) Altezza (m) Diametro chioma (m) Prezzo di vendita ( )* Indice specie/ varietà Indice estetico fitosanitario Indice localizzazione Indice dimensioni Totale parziale ( ) Valore ornamentale albero ( ) Specie % a b=(a/10) c d e f g 49 Quercus robur ,90 8, , , , ,50 18 Fagus sylvatica ,40 7, , , , ,78 3 Ginkgo biloba ,10 7, , , , ,16 23 Platanus orientalis ,00 4, , , , ,72 24 Platanus orientalis ,00 4, , , , ,72 2 Carpinus betulus ,5 72,40 7, , , , ,00 11 Platanus acerifolia ,00 4, , , , ,80 6 Platanus orientalis ,00 4, , , , ,36 7 Populus nigra ,60 2, , , , ,02 40 Juglans regia ,20 3, , , , ,76 2B Ulmus pumila ,80 4, , , , ,24 29 Platanus acerifolia ,00 4, , , ,20 928,80 19 Ailanthus altissima ,00 1, ,0 900, ,00 630,00 8 Picea abies ,60 18,7 0,5 8 12,5 933, ,00 0,00 13 Robinia pseudoacacia ,00 2, ,0 640, ,00 0,00 25 Platanus orientalis ,00 4,3 0,5 8 15,0 258, ,00 0,00 *Prezzo di vendita ( ) Preziario Assoverde edizione ; latifoglie circonf cm conifere circonf cm/ altezza 2,5-3 m. Deprezzamento Tot. Valore Ornamentale ( ) ,86 Allegato 4. Tabella di calcolo del valore ornamentale. Integrazione del 27/09/

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