TESTO REQUISITORIA IMI-SIR Provvedimento n dell Autorità Garante della concorrenza e del mercato

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1 TESTO REQUISITORIA IMI-SIR Provvedimento n dell Autorità Garante della concorrenza e del mercato (Omissis) I. RICHIESTA DI INTERVENTO Con richiesta di intervento pervenuta in data 31 ottobre 2002, un consumatore ha segnalato la presunta ingannevolezza, ai sensi del Decreto Legislativo n. 74/92, dei messaggi diffusi sulla prima pagina del settimanale "L'Espresso", numero 44 anno XLVIII e sulla copertina del libro, venduto unitamente al suddetto periodico, intitolato "Boccassini contro Previti". Il testo della requisitoria al processo IMI-Sir". Nella richiesta di intervento si evidenzia che il testo pubblicizzato e venduto come "Il testo della requisitoria al processo IMI - Sir Boccassini contro Previti", conterrebbe un documento totalmente diverso, segnatamente, il contenuto di una memoria depositata dal PM relativa alle sole operazioni finanziarie concernenti il Lodo Mondadori; inoltre, è stato segnalato che il messaggio sarebbe ulteriormente ingannevole avendo riguardo alla confezione del prodotto: il giornale, infatti, sarebbe stato venduto con il suo allegato in busta chiusa trasparente impedendo la disamina del reale contenuto del libretto. II. MESSAGGI I messaggi, apparsi sulla copertina del settimanale "L'Espresso", la cui diffusione è avvenuta durante il mese di ottobre 2002, riportano il medesimo claim pubblicitario "Il Testo della requisitoria al processo IMI-Sir". Con riferimento al primo messaggio, riguardante la copertina del settimanale "L'Espresso", viene raffigurato il primo piano del Sostituto Procuratore di Milano, a cui segue la frase: "Ilda contro tutti. Sfida finale Boccassini Previti. Chi vincerà?". Il secondo messaggio, diffuso attraverso la copertina del libro venduto come supplemento del settimanale "L'Espresso", riporta il titolo "Boccassini contro Previti", con il claim "Il Testo della requisitoria al processo IMI-Sir", mentre in alto a destra della stessa pubblicazione sono indicati i prezzi di vendita al pubblico del volume sia se commercializzato singolarmente sia se venduto in abbinamento al settimanale "L'Espresso". III. COMUNICAZIONE ALLE PARTI In data 16 dicembre 2002 è stato comunicato al segnalante e alla Gruppo Editoriale l'espresso Spa, in qualità di operatore pubblicitario, l'avvio del procedimento ai sensi del Decreto Legislativo n. 74/92, precisando che l'eventuale ingannevolezza dei messaggi pubblicitari oggetto della richiesta di intervento, sarebbe stata valutata ai sensi degli artt. 1, 2, e 3, del citato Decreto Legislativo, con particolare riguardo alla possibile induzione in errore dei destinatari circa le caratteristiche ed i contenuti del libro venduto in abbinamento del settimanale "L'Espresso", citato nei messaggi

2 segnalati attraverso l'indicazione "Il testo della requisitoria al processo IMI Sir - Boccassini contro Previti", presente tanto sulla prima pagina del settimanale, quanto sulla copertina del libro allegato. IV. RISULTANZE ISTRUTTORIE Contestualmente alla comunicazione di avvio del procedimento, è stato richiesto al Gruppo Editoriale L'Espresso Spa, in qualità di operatore pubblicitario, ai sensi dell'articolo 6, comma 1, lettera a), del D.P.R. n. 627/96, di fornire: - copia originale del settimanale "L'Espresso", fascicolo numero 44, anno XLVIII, sia nella versione confezionata con il cellophane, sia nell'eventuale versione non confezionata, precisando, altresì, le modalità di vendita e di diffusione; - copia del testo integrale e/o stenografato della requisitoria svolta dal Pubblico Ministero Ilda Boccassini nel corso del suindicato processo; - precisazioni in merito alle modalità con le quali l'editore avrebbe acquisito la documentazione contenuta nel libro venduto in abbinamento al periodico "L'Espresso". In data del 30 gennaio 2003 sono state chieste ulteriori informazioni alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, al fine di verificare se gli atti processuali contenuti nel libro pubblicato dal Gruppo "L'Espresso" fossero relativi al processo IMI-Sir. Con comunicazione pervenuta in data 31 gennaio 2003 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha informato che nell'ambito del procedimento Imi-Sir, sono state predisposte le memorie relative ai movimenti finanziari relativi alla vicenda "Lodo Mondadori" ed alla ricostruzione dei movimenti finanziari del 1991 e del 1994 e che "[ ] nel corso della requisitoria svolta nelle udienze del 19 e del 21 ottobre le predette sono state lette e, alla fine della requisitoria medesima depositate [ ]". Il Gruppo Editoriale L'Espresso Spa, con memoria pervenuta in data 6 febbraio 2003, ha evidenziato quanto segue: - il libro "Boccassini contro Previti" è stato diffuso esclusivamente in abbinamento al periodico, confezionato con il cellophane ad eccezione del caso in cui, su richiesta dell'acquirente, poteva essere venduto separatamente dal settimanale al prezzo di un euro; - l'editore non ha avuto alcun contatto con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano in relazione al processo IMI-Sir. Il Gruppo è proprietario ed editore del settimanale L'Espresso, la cui redazione ha curato la pubblicazione del supplemento "Boccassini contro Previti", utilizzando fonti di natura giornalistica; - il processo IMI-Sir ha rappresentato uno degli eventi giudiziari di maggior rilievo dell'anno 2002 per le importanti implicazioni politiche e finanziarie e, quindi, ha rappresentato oggetto di vivo interesse anche da parte dei media; - il settimanale L'Espresso ha voluto proporre ai suoi lettori anche il contenuto della parte più strettamente documentale della requisitoria illustrata nella memoria depositata dal magistrato, contenente richiami a documenti, intercettazioni e ogni

3 altra risultanza processuale relativa alle condotte degli indagati, decidendo, quindi, di pubblicare il libro in questione, intendendo l'affermazione "il testo della requisitoria", riportata nei messaggi segnalati, come una forma di ricostruzione scritta delle deduzioni della pubblica accusa operata attraverso le memorie depositate nel corso della requisitoria; - ad escludere l'idoneità ingannatoria dei messaggi segnalati è la circostanza secondo la quale il claim pubblicitario non contiene alcuna indicazione circa il fatto che il contenuto del volume rappresenti la "trascrizione" della requisitoria recitata nella pubblica udienza, facendo riferimento esclusivo al "testo della requisitoria" e non anche alla trasposizione scritta del suo contenuto; - l'ingannevolezza del messaggio può essere esclusa anche con riguardo al fatto che risulta evidente a chiunque che un opuscolo di sole 113 pagine non avrebbe potuto contenere il testo integrale di una requisitoria durata dodici ore. Il gruppo Editoriale L'Espresso, unitamente alla propria memoria difensiva, ha allegato i seguenti documenti: copia del settimanale L'Espresso, n. 44 anno XLVIII, del 31 ottobre 2002; copia del libro venduto in abbinamento al settimanale "L'Espresso"; documentazione commerciale connessa alle operazioni commerciali di distribuzione del fascicolo oggetto di richiesta di intervento. V. PARERE DELL'AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI Poiché i messaggi sono stati diffusi a mezzo stampa, in data 3 marzo 2003, è stato richiesto il parere dell'autorità Garante nelle Comunicazioni, ai sensi dell'articolo 7, comma 5, del Decreto Legislativo n. 74/90. Con parere pervenuto in data 11 aprile 2003, la suddetta Autorità ha ritenuto che i messaggi in esame costituiscono una fattispecie di pubblicità ingannevole, in violazione degli articoli 1, 2, e 3 del Decreto Legislativo n. 74/92, sulla base delle seguenti considerazioni: - l'espressione "il testo della requisitoria", contrariamente a quanto sostiene l'operatore pubblicitario nella sua memoria difensiva, può essere intesa soltanto nel senso di riproduzione scritta della requisitoria; - la stessa frase non è idonea a chiarire al lettore che, come sostenuto dall'operatore, il contenuto del libro sia "[ ] stato elaborato dalla redazione dell'espresso e le fonti della documentazione contenuta nel libro medesimo [...] sono di natura giornalistica"; - ai fini della valutazione dell'ingannevolezza dei messaggi, non può assumere alcuna rilevanza la circostanza secondo la quale il volume fosse in vendita privo di qualsiasi imballaggio e che, quindi, l'acquirente interessato avrebbe potuto sfogliarlo al fine di rendersi conto del suo reale contenuto. VI. VALUTAZIONI CONCLUSIVE

4 In via preliminare si evidenzia che entrambi i messaggi segnalati, l'uno diffuso sulla prima pagina del settimanale "L'Espresso" e l'altro pubblicato sulla copertina del libro venduto in abbinamento al suddetto periodico, in ragione dell'identità dei contenuti, saranno oggetto di un'unica valutazione. I messaggi in esame, sulla base dell'affermazione "Il testo della requisitoria al processo IMI-Sir", inducono a ritenere che il contenuto del libro, abbinato al settimanale "L'Espresso", rappresenti la trascrizione integrale della requisitoria del Pubblico Ministero del processo Imi-Sir. Tale circostanza risulta smentita dal fatto stesso che, secondo quanto affermato dall'operatore pubblicitario, il contenuto del libro riguarda un tipo di documentazione processuale che, pur facendo parte del processo e pur essendo menzionata nel corso della stessa requisitoria, in realtà non corrisponde al testo pronunciato in aula. Contrariamente a quanto sostenuto dal Gruppo Editoriale L'Espresso Spa, il fatto che nei messaggi non fosse contenuta l'indicazione "trascrizione" della requisitoria, non rileva ai fini della valutazione di ingannevolezza degli stessi, in ragione del fatto che proprio l'affermazione "Il testo della requisitoria al processo IMI-Sir", riportata nel medesimo claim pubblicitario, lascia desumere la completezza del testo della requisitoria. Dagli atti istruttori è emerso che il libro "Boccassini contro Previti", commercializzato non solo in abbinamento al settimanale "L'Espresso", ma anche separatamente al suddetto periodico, contiene semplicemente cinque memorie relative alla vicenda processuale illustrate nel corso della requisitoria e depositate a conclusione della stessa. Sulla base delle risultanze istruttorie emerge che l'editore ha curato la pubblicazione del supplemento utilizzando fonti di natura giornalistica il cui contenuto, pur risultando fedele alle memorie presentate dal Pubblico Ministero, non rappresenta il testo della requisitoria pronunciata dal medesimo ufficio. La circostanza rappresentata dall'operatore, secondo cui l'opuscolo fosse in vendita privo di qualsiasi imballaggio e che quindi avrebbe consentito una sommaria disamina da parte dell'acquirente, non può in alcun modo sanare la decettività dei messaggi. Infatti, l'espressione "Il testo della requisitoria del processo Imi-Sir", che compare nei messaggi, fa sorgere in capo a coloro che fossero interessati al procedimento penale in questione, la ragionevole aspettativa di acquistare un volume, singolarmente, ovvero in abbinamento al periodico, che contenga la trasposizione per iscritto della requisitoria formulata dal rappresentante della pubblica accusa. RITENUTO, pertanto, in conformità al parere dell'autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che i messaggi pubblicitari in esame siano idonei a indurre in errore i consumatori in relazione alle caratteristiche dell'iniziativa editoriale del settimanale "L'Espresso", consistente nella vendita abbinata di un libro contenente in copertina l'affermazione "Il testo della requisitoria Imi-Sir", potendo, per tale motivo, pregiudicarne il comportamento economico e ledere le imprese concorrenti;

5 DELIBERA che i messaggi pubblicitari descritti al punto 2 del presente provvedimento, diffusi a mezzo stampa dal Gruppo Editoriale L'Espresso Spa, costituiscono, per le ragioni e i limiti esposti in motivazione, una fattispecie di pubblicità ingannevole, ai sensi degli artt. 1, 2, e 3, lettera a), del Decreto Legislativo n. 74/92, e ne vieta l'ulteriore diffusione. L'inottemperanza alla presente delibera è punita, ai sensi dell'articolo 7, comma 9, del Decreto Legislativo n. 74/92, con l'arresto fino a tre mesi e con l'ammenda fino a duemilacinquecentottantadue (2.582,00) euro. Il presente provvedimento verrà comunicato ai soggetti interessati e pubblicato nel Bollettino dell'autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Avverso il presente provvedimento può essere presentato ricorso al TAR del Lazio, ai sensi dell'articolo 7, comma 11, del Decreto Legislativo n. 74/92, entro sessanta giorni dalla data di comunicazione del provvedimento stesso.