Provvedimento n ( PI3894 ) LATTE AL CACAO GRANAROLO L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO

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1 Provvedimento PI LATTE AL CACAO GRANAROLO tipo Chiusura istruttoria numero data 21/11/2002 PUBBLICAZIONE Bollettino n. 47/2002 Procedimento collegato (esito) - Ingannevole Testo Provvedimento Provvedimento n ( PI3894 ) LATTE AL CACAO GRANAROLO L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO NELLA SUA ADUNANZA del 21 novembre 2002; SENTITO il Relatore Professor Michele Grillo VISTO il Decreto Legislativo 25 gennaio 1992, n. 74, come modificato dal Decreto Legislativo 25 febbraio 2000, n. 67; VISTO il Regolamento sulle procedure istruttorie in materia di pubblicità ingannevole, di cui al D.P.R. del 10 ottobre 1996, n. 627; VISTI gli atti del procedimento; CONSIDERATO quanto segue: 1. Richiesta di intervento Con richiesta pervenuta in data 14 giugno 2002, integrata in data 26 giugno 2002, l associazione Altroconsumo, in qualità di associazione di consumatori, ha segnalato la

2 presunta ingannevolezza, ai sensi del Decreto Legislativo n. 74/92, della confezione del Latte al Cacao Granarolo. In particolare, secondo l associazione richiedente, tale confezione sarebbe ingannevole in quanto, pur trattandosi di latte ad alta pastorizzazione, riporta la dicitura Fresco che non potrebbe, ai sensi di legge, essere associata ad un latte ad alta pastorizzazione. 2. Messaggio La confezione del prodotto, che costituisce nel caso in esame il messaggio segnalato, riporta le seguenti indicazioni e diciture. In primo luogo è riportata, in un apposito riquadro della confezione, la qualificazione del prodotto come: Latte al Cacao a pastorizzazione alta. Prodotto a base di latte. Sono riportati inoltre gli ingredienti dello stesso, l indicazione dei valori nutrizionali e della necessità di conservare il prodotto al freddo ad una temperatura compresa tra 0 e 6 C. In un ulteriore riquadro sono riportate le seguenti diciture: Oggi la freschezza dura di più. Granarolo, la marca nazionale numero 1 del latte fresco, ti garantisce per più giorni tutto il gusto ed i valori nutrizionali del latte al Cacao senza uso di conservanti e coloranti. Grazie a un nuovo processo di pastorizzazione, infatti, Granarolo ti permette di tenere in casa una comoda scorta di latte al cacao senza doverlo riacquistare ogni giorno. La sua conservazione in frigorifero ti assicura il mantenimento della qualità fino alla data di scadenza. Nel resto della confezione è riportata a caratteri particolarmente visibili la dicitura Latte al Cacao Granarolo ed ancora l indicazione della casa produttrice Granarolo. A fianco di tale indicazione è, infine, riportata la dicitura Fresco. 3. Comunicazione alle parti In data 30 agosto 2002 è stato comunicato all associazione denunciante ed alla società Granarolo Spa, in qualità di operatore pubblicitario, l avvio del procedimento ai sensi del Decreto Legislativo n. 74/92, precisando che l eventuale ingannevolezza del messaggio sarebbe stata valutata, ai sensi degli artt. 1, 2, e 3 del richiamato Decreto Legislativo, in relazione alle caratteristiche del prodotto e alla configurabilità dello stesso come latte fresco ai sensi della normativa vigente. 4. Risultanze istruttorie Contestualmente alla comunicazione di avvio del procedimento, nonché in precedenza in fase preistruttoria, è stato richiesto all operatore pubblicitario, ai sensi dell articolo 6, comma 1, lettera a), del D.P.R. n. 627/96, di fornire informazioni, corredate dalla relativa documentazione, in merito alla composizione organolettica del prodotto, all indicazione dei processi produttivi del latte in questione, precisando se il processo di alta pastorizzazione sia tale da consentire di considerare il prodotto in questione un latte fresco pastorizzato ai sensi dell articolo 4, comma 1, della legge n. 169/89, nonché in merito al processo produttivo Pure Lac che dovrebbe consentire una validità del prodotto pari a circa 18 giorni. Infine, si chiedeva di fornire indicazioni in merito alla programmazione pubblicitaria del messaggio oggetto della richiesta di intervento. La società Granarolo Spa, nelle memorie pervenute in data 29 luglio e 25 settembre 2002, ha affermato quanto segue: - relativamente alla composizione organolettica del prodotto, la stessa è costituita da: latte parzialmente scremato pastorizzato, zucchero, cacao magro, aromi e stabilizzanti (carragenina); - relativamente al processo produttivo Pure Lac, gli ingredienti, una volta miscelati insieme, vengono pastorizzati a temperatura elevata tramite un trattamento termico ottenuto per infusione; il prodotto viene poi confezionato in condizioni asettiche. Non si tratta quindi di un latte fresco pastorizzato ma di un prodotto a base di latte conforme a quanto previsto dal

3 D.P.R. n. 54/97 e che non rientra nell ambito di applicazione della legge n. 169/89; - il prodotto in esame ha una data di scadenza al massimo di 18 giorni, a differenza dei 90 giorni del latte a lunga conservazione UHT, e ha necessità di essere conservato a temperature di frigorifero, comprese tra +1 e +6 C ; - il procedimento di pastorizzazione utilizzato per il latte in questione consente di ottenere un latte con gusto e valori nutrizionali paragonabili a quelli del latte fresco pastorizzato comune ma con una durata più lunga, purché venga conservato in frigo; - conseguentemente l indicazione Fresco, riportata sulla confezione, ha la funzione di richiamare l attenzione del consumatore sulla necessità di conservare il prodotto in frigorifero, nonché di differenziare questo prodotto dal Latte al Cacao Granarolo a lunga conservazione. Peraltro nella confezione è riportata l indicazione dell esatta denominazione legale del prodotto, vale a dire Latte al Cacao a pastorizzazione alta ; - il termine fresco è usato nella confezione del prodotto in forma descrittiva e pubblicitaria al fine di evidenziare una caratteristica reale del prodotto (la similitudine al latte fresco) e le modalità di conservazione e di consumo; - si sottolinea pertanto la non ingannevolezza dell utilizzo, dal punto di vista pubblicitario, del concetto di freschezza in quanto diretto a connotare un prodotto che effettivamente vanta caratteristiche riconducibili a tale concetto, infatti il contenuto del concetto di freschezza è desumibile dalle caratteristiche termiche all atto del consumo, dalle caratteristiche gustative e nutrizionali, dalle modalità di conservazione; - all atto della prima immissione in commercio del prodotto si è reso necessario procedere ad un corretto posizionamento dello stesso, veicolando al consumatore un contenuto informativo in grado di evidenziare le caratteristiche del latte in questione che si pone come prodotto intermedio tra il latte fresco e il latte UHT. Pertanto, si è ritenuto opportuno ricorrere al concetto di freschezza, senza tuttavia volersi arrogare le caratteristiche del prodotto latte fresco di cui alla legge n. 169/89; - infine, a partire dall agosto 2002, la confezione del prodotto è stata modificata privandola della dicitura fresco che ha condotto l Autorità a procedere all avvio dell istruttoria. 5. Valutazioni conclusive Il messaggio segnalato, così come formulato, è suscettibile di indurre il consumatore a ritenere di essere in presenza di un latte fresco. A questo proposito, si fa presente come la vicenda segnalata si inserisce nel contesto della normativa, piuttosto complessa, relativa alla disciplina del latte fresco in Italia. Il processo di trasformazione del latte alimentare è disciplinato dalla legge 3 maggio 1989 n. 169, recante Disciplina del trattamento e della commercializzazione del latte alimentare vaccino, la quale prevede, in particolare, due distinti trattamenti termici (di pastorizzazione e di sterilizzazione) cui può essere sottoposto il latte destinato al consumo umano diretto, dai quali derivano differenti tipologie di latte: il latte pastorizzato, il latte fresco pastorizzato e il latte fresco pastorizzato di alta qualità. Il latte fresco, in particolare, è un latte pastorizzato, avente un contenuto proteico maggiore. Ai sensi dell articolo 5 della legge n. 169/89, le varie tipologie di latte pastorizzato, la cui denominazione deve risultare per intero sul contenitore, devono essere consumate entro i quattro giorni successivi a quello del confezionamento. Le tipologie di latte sottoposto al trattamento di sterilizzazione, invece, sono: il latte sterilizzato a lunga conservazione e il latte UHT a lunga conservazione, con scadenza, rispettivamente, di 180 e 90 giorni. In ultima analisi, le suindicate tipologie possono, sulla base delle rispettive caratteristiche organolettiche e nutrizionali, nonché in ragione della scadenza del prodotto confezionato, essere raggruppate nelle due grandi categorie merceologiche del latte fresco pastorizzato e del latte a lunga conservazione. L entrata in vigore del D.P.R. 14 gennaio 1997, n. 54, Regolamento recante attuazione delle direttive 92/46 e 92/47 CEE in materia di produzione e immissione sul mercato di latte e di prodotti a base di latte, ha determinato la possibilità di produrre un nuovo tipo di latte, denominato pastorizzato a temperatura elevata (o, secondo la citata direttiva, a pastorizzazione alta ), il quale, rispetto al latte fresco pastorizzato, viene sottoposto ad un trattamento termico più incisivo, per effetto del quale esso risulta in grado di mantenere la

4 propria integrità per un periodo di tempo ampiamente superiore a quello imposto dalla legge n. 169/89. Da ultimo è intervenuto un decreto del ministero delle Attività Produttive relativo all etichettatura del latte fresco (d.m. 27 giugno 2002) ma, in particolare, il decreto 17 giugno 2002 del Ministero della Salute relativo al Trattamento di microfiltrazione nel processo di produzione del latte alimentare con il quale si è ritenuto che il latte pastorizzato microfiltrato che risponde ai requisiti previsti dall articolo 5, comma 1, lettera a), del D.P.R. n. 54/97, corrisponda altresì ai requisiti previsti dalla legge n. 169/89 per il latte fresco pastorizzato di cui, in particolare, all articolo 4 della predetta legge. Con specifico riferimento alla segnalazione pervenuta, si osserva che, sulla base delle informazioni fornite dall operatore pubblicitario e per espressa ammissione dello stesso, il latte in questione non può considerarsi un latte fresco ai sensi della legge n. 169/89. A questo riguardo, rileva la circostanza per cui la dicitura fresco, più volte riportata sulla confezione del prodotto, contrariamente a quanto affermato dall operatore pubblicitario, non può ritenersi avere la mera funzione di indicare la necessità di conservare il prodotto in frigo, ma induce il consumatore a ritenere che il Latte al Cacao Granarolo sia un latte fresco ai sensi di legge. Peraltro la circostanza per cui sulla confezione sia riportata, a caratteri notevolmente più ridotti, la denominazione legale del prodotto latte pastorizzato a temperatura elevata non appare dirimente, stante la circostanza per cui il consumatore non è necessariamente avvertito della valenza della suddetta denominazione e, leggendo la stessa in combinazione alla dicitura fresco, potrebbe ritenere che il prodotto di cui trattasi sia, come detto, un latte fresco ai sensi della normativa vigente. Si precisa comunque come la confezione del prodotto attualmente commercializzata, non riportando più la dicitura fresco, appare eliminare il suddetto rischio di confusione in merito alla natura e alle caratteristiche del prodotto, con conseguente pregiudizio per il consumatore finale. RITENUTO che il messaggio in questione è suscettibile di indurre in errore i destinatari con riguardo alla natura del prodotto, con particolare riferimento alla circostanza per cui lo stesso presenti le caratteristiche proprie del latte fresco ai sensi della normativa vigente in Italia; DELIBERA che il messaggio pubblicitario descritto al punto 2 del presente provvedimento, diffuso dalla società Granarolo Spa, costituisce, per le ragioni e nei limiti esposti in motivazione, una fattispecie di pubblicità ingannevole ai sensi degli artt. 1, 2, e 3 del Decreto Legislativo n. 74/92, e ne vieta l ulteriore diffusione. L inottemperanza alla presente delibera è punita, ai sensi dell articolo 7, comma 9, del Decreto Legislativo n. 74/92, con l arresto fino a tre mesi e con l ammenda fino a duemilacinquecentottantadue (2.582,00) euro. Il presente provvedimento verrà comunicato ai soggetti interessati e pubblicato nel Bollettino dell Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Avverso il presente provvedimento può essere presentato ricorso al TAR del Lazio, ai sensi dell articolo 7, comma 11, del Decreto Legislativo n. 74/92, entro sessanta giorni dalla comunicazione del provvedimento stesso. IL SEGRETARIO GENERALE Rita Ciccone IL PRESIDENTE Giuseppe Tesauro

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