IV/13 PIEMONTE CONGIUNTURA. Il 2013 si chiude con un risultato debolmente positivo per la produzione industriale piemontese

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1 IV/13 PUBBLICAZIONE TRIMESTRALE Il 2013 si è concluso con il segno positivo per tutte le principali economie internazionali. Nel dell anno, infatti, il Pil è aumentato, rispetto al trimestre precedente, dello 0,3% nella zona euro e dello 0,4% nell Ue-28. Al di fuori dell area comunitaria, il Prodotto interno lordo è salito dello 0,8% negli Stati Uniti e dello 0,3% in Giappone. Tutte le principali economie europee hanno chiuso il 2013 con aumenti della ricchezza prodotta: il Regno Unito ha concretizzato la performance più convincente (+0,7%), seguito da Germania (+0,4%), Francia (+0,3%), Spagna (+0,2%) e Italia, che ha registrato un incremento congiunturale del Pil dello 0,1% (su base tendenziale il Pil è diminuito, però, dello 0,9% nei confronti del 2012). In questo contesto la produzione industriale del tessuto manifatturiero nazionale è diminuita dello 0,8% rispetto al IV trimestre 2012 (Unioncamere italiana). Il dettaglio regionale appare estremamente variegato: focalizzando l attenzione sulle regioni a più spiccata vocazione manifatturiera si osserva, infatti, come Lombardia e Veneto abbiano realizzato incrementi dell output prodotto dai rispettivi comparti manifatturieri dell 1,6% e 1,7%, ma come Emilia Romagna e Toscana abbiano scontato flessioni produttive superiori al punto percentuale (rispettivamente -1,4% e -2,0%). Volgendo lo sguardo al Piemonte, si rileva come il 2013 si sia concluso con un dato debolmente positivo, confermando comunque l inversione di tendenza registrata a partire dal III trimestre dell anno. Sulla base dei risultati definitivi della 169 a Indagine congiunturale sull industria manifatturiera piemontese, condotta da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici studi delle Camere di commercio provinciali, nel IV trimestre 2013 la produzione industriale ha registrato, infatti, una variazione tendenziale grezza del +0,9%. Il dato si associa ai risultati positivi realizzati da tutti gli altri indicatori congiunturali, eccezion fatta per gli ordinativi interni che diminuiscono dell 1,2% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2012, a conferma delle condizioni ancora critiche attraversate dal mercato interno. Gli ordinativi esteri, invece, continuano a contraddistinguersi per un andamento positivo (+2,1%). Le imprese manifatturiere piemontesi registrano, poi, mediamente, un incremento tendenziale del fatturato totale pari all 1,8%, ampiamente sostenuto dalla componente estera che mette a segno una variazione del +6,6% rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente. L aumento dei livelli produttivi non ha interessato tutti i settori di attività economica. Il 2013 si chiude con un risultato debolmente positivo per la produzione industriale piemontese Le industrie chimiche e delle materie plastiche conseguono la perfomance migliore (+5,4%). Risultano superiori rispetto alla media regionale anche gli incrementi registrati dalle industrie meccaniche (+3,3%), dalle industrie dei metalli (+2,7%) e da quelle tessili e dell abbigliamento (+1,6%). Appare, invece, meno sostenuto, l incremento dell output prodotto delle industrie elettriche ed elettroniche (+0,7%), mentre le industrie del legno e del mobile si caratterizzano per una situazione di sostanziale stazionarietà (+0,2%). Le industrie dei mezzi di trasporto e quelle alimentari scontano, invece, una contrazione dei rispettivi livelli produttivi (-0,6% e- 0,5%). Se le indicazioni che provengono dal tessuto manifatturiero risultano quantomeno rassicuranti, quelle che giungono dai settori del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione appaiono decisamente più contrastanti. I principali indicatori riferiti a questi settori di attività economica confermano, infatti, il perdurare di evidenti difficoltà congiunturali, solo lievemente attenuate rispetto ai trimestri precedenti. Nel il fatturato delle imprese piemontesi del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione (a valori correnti, iva esclusa) ha registrato una variazione del +0,3% rispetto allo stesso trimestre del Va sottolineato come il moderato incremento si tramuterebbe in un trend stazionario se valutato al netto della componente inflativa: nel periodo ottobre-dicembre 2013, infatti, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (Nic) in Piemonte ha registrato un aumento dello 0,6% in confronto al corrispondente periodo dell anno precedente. La disaggregazione per tipologia distributiva evidenzia un andamento di segno opposto per gli esercizi di vicinato, che hanno scontato una flessione tendenziale del volume d affari generato dello 0,3%, e per le medie e grandi strutture di vendita, che hanno concretizzato un aumento dello 0,3%. La perfomance migliore è stata registrata dalle attività della ristorazione, con un incremento del fatturato dell 1,3% rispetto al periodo ottobre-dicembre La situazione non sembra orientata verso un deciso miglioramento neppure nei primi mesi del Volgendo, infatti, lo sguardo alle aspettative a breve a termine formulate dagli imprenditori piemontesi si segnala come i pessimisti superino di gran lunga gli ottimisti in riferimento a tutti gli indicatori congiunturali, sia sul versante manifatturiero, sia soprattutto su quello del commercio al dettaglio e della ristorazione.

2 2 Industria +15,0 +12,5 +10,0 +7,5 Produzione industriale in Piemonte Variazione % rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente +5,0 +2,5 +0,0-2,5-5,0-7,5-10,0-12,5-15,0-17,5-20,0-22,5 Il 2013 si chiude con un risultato debolmente positivo, confermando comunque l inversione di tendenza avviata nel III trimestre dell anno. Nel periodo ottobre-dicembre, infatti, la variazione tendenziale grezza della produzione industriale è risultata pari al +0,9% rispetto allo stesso periodo del ,0 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV Fonte: Unioncamere Piemonte, 169 a Indagine congiunturale sull industria manifatturiera piemontese Il Piemonte in sintesi - Produzione industriale (a) Nuovi ordinativi interni (a) Nuovi ordinativi esteri (a) Fatturato totale (a) Di cui: fatturato estero (a) Produzione assicurata (n. settimane) (b) Grado di utilizzo degli impianti Per settore Industrie alimentari -0,5-1,7 1,2 0,9 4,6 6,7 70,7 Industrie tessili, dell'abbigliamento e delle calzature 1,6-1,5 3,0 1,5 2,9 5,0 64,1 Industrie del legno e del mobile 0,2 0,2-2,2 1,0 1,3 7,4 59,0 Industrie chimiche, petrolifere e delle materie plastiche 5,4-0,3 4,8 2,6 7,4 5,5 65,0 Industrie dei metalli 2,7 1,7 2,9 2,0 3,9 5,0 63,7 Industrie elettriche ed elettroniche 0,7-2,5 6,1-1,1 3,4 9,5 74,5 Industrie meccaniche 3,3 1,4 9,5 6,0 6,3 6,0 66,7 Industrie dei mezzi di trasporto -0,6-3,8-9,3 6,2 14,7 7,6 56,8 Altre industrie -4,0-5,0 1,4-2,8 4,3 3,1 54,8 Per classe dimensionale 2-9 add. -2,7-3,4 0,6-1,0 2,9 4,6 58, add. 0,8 0,6 2,4 1,3 2,9 7,3 73, add. 2,7-0,1 4,4 1,8 5,2 10,2 73,2 250 add. e più 3,1-2,2-0,1 5,9 11,1 12,9 77,7 Per provincia Alessandria 2,0-0,6 5,1-0,6 4,4 5,0 63,2 Asti 0,6 0,5 5,6 2,6 5,3 6,0 68,1 Biella 2,3 2,5 1,2 2,2 1,4 4,4 65,4 Cuneo 0,6-1,4 2,1 1,1 4,5 5,8 60,6 Novara 3,1 0,7 5,6 3,4 5,7 4,5 59,0 Torino 0,9-1,7 0,5 2,7 8,6 6,5 60,3 Verbano Cusio Ossola -1,0-1,8 3,4 0,0 5,0 3,7 63,5 Vercelli -3,3-4,6 0,9-1,2 4,4 5,2 60,6 Totale 0,9-1,2 2,1 1,8 6,6 5,3 62,2 (a) Variazione % sullo stesso trimestre dell anno precedente. (b) Produzione assicurata sulla base del portafoglio ordini a fine. Fonte: Unioncamere Piemonte, 169 a Indagine Congiunturale sull industria manifatturiera piemontese

3 Industrie alimentari -0,5 Industrie tessili, dell abbigliamento e delle calzature Industrie del legno e del mobile Industrie chimiche, petrolifere e delle materie plastiche Industrie dei metalli Industrie elettriche ed elettroniche Industrie meccaniche Industrie dei mezzi di trasporto Altre industrie Totale -6,0-4,0-0,6 0,2 0,7 0,9 1,6 2,7 3,3 5,4-4,0-2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 Produzione industriale per settore Variazione % /VI trimestre 2012 L aumento dei livelli produttivi non ha interessato tutti i settori di attività economica. Le industrie chimiche e delle materie plastiche conseguono la perfomance migliore (+5,4%). Risultano superiori alla media regionale gli incrementi registrati dalle industrie meccaniche (+3,3%), dalle industrie dei metalli (+2,7%) e da quelle tessili e dell abbigliamento (+1,6%). Appare, invece, meno sostenuto, l incremento dell output prodotto delle industrie elettriche ed elettroniche (+0,7%). Le industrie dei mezzi di trasporto e quelle alimentari scontano, invece, una contrazione dei rispettivi livelli produttivi rispettivamente dello 0,6% e dello 0,5%. 3 Fonte: Unioncamere Piemonte, 169ª Indagine congiunturale sull industria manifatturiera piemontese Produzione industriale per provincia TO +0,9% CN +0,6% BI +2,3% VC -3,3% VB -1,0% NO +3,1% AT +0,6% AL +2,0% Eccezion fatta per i comparti manifatturieri delle province di Vercelli (-3,3%) e del Verbano Cusio Ossola (-1,0%), il segno positivo accomuna tutte le altre realtà territoriali, sebbene a intensità differenti. Novara, Biella e Alessandria hanno realizzato gli aumenti più sostenuti dei rispettivi livelli produttivi (rispettivamente +3,1%, +2,3% e +2,0%). L output prodotto dal capoluogo piemontese rileva una crescita in linea con il dato medio regionale (+0,9%), mentre i territori di Asti e Cuneo registrano gli incrementi della produzione industriale di minore intensità (+0,6%). Fonte: Unioncamere Piemonte, 169ª Indagine congiunturale sull industria manifatturiera piemontese Indice produzione industriale (base anno 2010=100) Produzione industriale: dati grezzi Produzione industriale: dati corretti per gli effetti di calendario Produzione industriale: dati destagionalizzati Indici Variazioni % / III trimestre 2013 / ,8-0,9 99,8-0,9 97,5-0,1 - Fonte: Unioncamere Piemonte, 169ª Indagine congiunturale sull industria manifatturiera piemontese Indice della produzione industriale Nel, l indice grezzo della produzione industriale con base anno 2010=100 è stato pari a 99,8 con un aumento dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del L indice destagionalizzato della produzione industriale è risultato, invece, pari a 97,5, in lieve arretramento (-0,1 punti percentuale) rispetto al periodo lugliosettembre 2013.

4 4 Aumento Stazionarietà Diminuzione Saldo Produzione 16% 42% 42% -27 Fatturato totale 17% 40% 42% -25 Ordinativi totali 17% 43% 39% -22 Ordinativi interni 15% 43% 42% -26 Ordinativi esteri 20% 50% 30% -9 Fonte: Unioncamere Piemonte, 169ª Indagine congiunturale sull industria manifatturiera piemontese Previsioni per il trimestre Gennaio - Marzo 2014 Le previsioni delineate dagli imprenditori piemontesi per il I trimestre 2014 continuano a caratterizzarsi per un diffuso pessimismo, oltre a risultare in peggioramento rispetto a quelle formulate per la fine del Il saldo tra ottimisti e pessimisti appare, infatti, negativo in riferimento a tutte le variabili indagate. Domanda interna Variazione tendenziale fatturato (valori correnti, al netto iva) Esercizi di vicinato -0,3 Alimentare -0,2 Abbigliamento 0,4 Cultura e tempo libero -0,5 Prodotti casa e IcT -1,9 Altri prodotti -1,0 Medie e grandi strutture di vendita 0,3 Ristorazione 1,3 Totale 0,3 Fonte: Unioncamere Piemonte, Indagine congiunturale su commercio e ristorazione, Fatturato delle imprese del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione per settore Nel del 2013 il fatturato delle imprese piemontesi del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione (a valori correnti, iva esclusa) ha registrato una variazione complessiva del +0,3% rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente. La disaggregazione per tipologia distributiva evidenzia un andamento di segno opposto per gli esercizi di vicinato (-0,3%) e le medie e grandi strutture di vendite (+0,3%). La perfomance migliore è stata, però, registrata dalle attività della ristorazione, con un incremento del fatturato dell 1,3% rispetto al periodo ottobre-dicembre Variazione tendenziale fatturato (valori correnti, al netto iva) Alessandria 0,0 Asti -0,2 Biellla -0,2 Cuneo 1,9 Novara 0,3 Torino 0,0 Verbano Cusio Ossola 2,0 Vercelli -1,1 Totale 0,3 Fonte: Unioncamere Piemonte, Indagine congiunturale su commercio e ristorazione, Fatturato delle imprese del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione per provincia Il lieve incremento del volume d affari (valori correnti, iva esclusa) non ha coinvolto tutte le realtà provinciali. Vercelli registra il risultato peggiore, con una contrazione dell 1,1%, seguita da Asti e Biella, entrambe con variazioni tendenziali del -0,2%. Il fatturato generato dai settori del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione dell alessandrino e del torinese appare stabile rispetto al corrsipondente periodo del 2012; Novara realizza un incremento in linea con quello regionale (+0,3%), ma sono le province di Cuneo e del Verbano Cusio Ossola a concretizzare i risultati migliori (rispettivamente +1,9% e +2,0%).

5 40,0 30,0 Domanda estera 32,6% Esportazioni piemontesi per principali settori 5 20,0 10,0 0,0-10,0-20,0-30,0 3,5% Prodotti alimentari, bevande e tabacco -0,4% Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori -23,6% Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 0,2% Macchinari ed apparecchi n.c.a. Mezzi di trasporto 6,4% Totale Piemonte Nel periodo ottobre-dicembre 2013 il valore delle esportazioni piemontesi ha sfiorato quota 11,0 miliardi di euro, registrando un incremento del 6,4% rispetto allo stesso periodo del L export di mezzi di trasporto ha concretizzato un aumento del 32,6% e le vendite di prodotti alimentari e bevande hanno segnato una variazione del +3,5%. Il valore delle esportazioni di prodotti della meccanica e del tessile-abbigliamento è risultato stabile rispetto al 2012, mentre il comparto dei metalli ha scontato una pesante flessione (-23,6%). 50,0% 40,0% Ue 28 +6,5% 43,0% 39,1% Extra-Ue 28 +6,4% Esportazioni piemontesi per principali Paesi 30,0% 20,0% 10,0% 11,0% 10,0% 5,0% L incremento concretizzato dalle esportazioni piemontesi nel è scaturito dagli aumenti di analoga entità registrati per le esportazioni dirette ai partner dell Ue-28 (+6,5%) e a quelli extra Ue-28 (+6,4%). 2,3% 0,5% 0,6% 0,0% -10,0% -20,0% -17,5% -11,8% -30,0% Francia Germania Regno Unito Spagna Polonia Stati Uniti Svizzera Cina Turchia Brasile Alessandria -8,8% Esportazioni piemontesi per provincia Asti 11,9% Biella Cuneo Novara Torino Verbano Cusio Ossola Vercelli Piemonte -3,5% -2,9% 5,8% 6,4% 7,9% 9,2% 15,2% Il dettaglio provinciale evidenzia come l incremento delle esportazioni regionali non abbia riguardato tutte le realtà provinciali. Torino e Asti realizzano le perfomance migliori (rispettivamente +15,2% e +11,9%). Positivi anche i risultati registrati dalle altre province, eccezion fatta per Alessandria, Cuneo e Vercelli. -15,0% -10,0% -5,0% 0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0%

6 6 Prezzi Italia Piemonte Indice Nic (a) Piemonte - Italia Variazione % sullo stesso mese dell anno precedente 0,80% 0,75% 0,70% 0,60% 0,50% 0,40% 0.30% 0,56% 0,66% 0,66% 0,66% 0,66% Nel corso del prosegue il rallentamento del ritmo di crescita dei prezzi in Piemonte. Nel mese di ottobre l indice dei prezzi al consumo per l intera collettività (Nic) ha registrato, infatti, una variazione tendenziale (rispetto a ottobre 2012) pari al +0,56%, dato che si attesta al +0,66% nei due mesi successivi. 0,20% 0,10% 0,00% Ottobre Novembre Dicembre (a) Senza tabacchi. Imprese Non classificate 4,4% Agricoltura 12,6% Imprese registrate per settore Al 31 dicembre 2013 Altri servizi 26,6% Turismo 6,5% Industria in senso stretto 10,3% Costruzioni 16,0% Tra settembre e dicembre 2013 il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ha ricevuto nuove domande di iscrizione, a fronte di cancellazioni, valutate al netto delle cessazioni d ufficio. Il saldo del IV trimestre 2013 risulta, pertanto, negativo e pari a -925 unità; lo stock di imprese registrate a fine dicembre 2013 si attesta, così, a quota unità. Commercio 23,7% Fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati InfoCamere Imprese registrate per settore Variazione % di stock per settore 31 dicembre 2013/31 dicembre 2012 Agricoltura Industria in senso stretto Costruzioni Commercio Turismo Altri servizi -4,5% -2,6% -2,3% -0,6% 0,5% 0,8% Valutando le variazioni su base annua dello stock delle imprese registrate per comparti di attività economica, si osserva come quasi tutti i settori siano stati interssati da una contrazione della rispettiva base produttiva; soltanto per i comparti del turismo e degli altri servizi la numerosità delle imprese registrate a fine 2013 risulta superiore a quella di fine ,0% -4,0% -3,0% -2,0% -1,0% 0,00% 1,0% 2,0% Fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati InfoCamere

7 7 0,40% 0,30% 0,27% Natimortalità delle imprese per provincia Tassi di crescita per provincia 0,20% 0,13% 0,10% 0,00% -0,10% -0,20% -0,30% -0,40% -0,50% -0,44% -0,23% -0,46% Tasso di crescita Piemonte -0,20% -0,11% -0,33% Nel, il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si è tradotto in una contrazione della base imprenditoriale piemontese dello 0,20%. Il dettaglio territoriale mostra come soltanto le province di Novara (+0,13%) e di Vercelli (+0,27%) abbiano rilevato una moderata crescita della rispettiva base imprenditoriale. Negativi, invece, i tassi di crescita dei restanti territori, con flessioni più elevate registrate da Asti (-0,53%), Cuneo (-0,46%) e Alessandria (-0,44%). -0,60% Alessandria -0,53% Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbano Cusio Ossola Vercelli Fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati InfoCamere Occupazione Agricoltura 2,8% Occupati per settore in Piemonte Altre attività dei servizi 46,8% Industria in senso stretto 26,0% Costruzioni 6,6% Nel, il numero degli occupati in Piemonte è risultato pari a 1.796mila unità. Il comparto delle altre attività dei servizi ha accolto il 46,8% degli occupati, seguito dall industria in senso stretto, con oltre un quarto dell occupazione complessiva, e dal comparto che raggruppa le attività del commercio, alberghi e ristoranti (17,8%). Commercio e turismo 17,8% 4,0% 2,0% 1,4% Occupati per settore in Piemonte 0,0% -2,0% -4,0% -6,0% -8,0% -10,0% -12,0% -14,0% -16,0% -0,6% Agricoltura Industria in senso stretto -15,1% Costruzioni -0,4% Commercio e turismo -1,0% Altre attività dei servizi -1,4% Totale Le criticità congiunturali continuano a incidere pesantemente sul mercato del lavoro piemontese. Nel, infatti, il numero degli occupati è diminuito dell 1,4% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. A livello settoriale, il calo è scaturito dalle flessioni delle basi occupazionali di quasi tutti i comparti, eccezion fatta per l industria in senso stretto (+1,4%). Il comparto edile sconta, per contro, la flessione più intensa (-15,1%)

8 8 Tasso di attività anni Tasso di occupazione anni Tasso di disoccupazione totale Principali indicatori del mercato del lavoro Piemonte 70,2 70,0 63,1 62,4 10,0 10,7 Nord-ovest 69,9 70,3 63,9 63,6 8,5 9,4 Italia 64,1 63,9 56,5 55,7 11,6 12,7 Nel del 2013 il tasso di occupazione della popolazione in età anni in Piemonte è risultato pari al 62,4%, sette decimi di punto percentuale in meno rispetto al 2012; nello stesso periodo, il rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro è salito al 10,7%, dal 10,0% del Cassa integrazione variazione assoluta variazione % Cig ordinaria ,2% Cig straordinaria ,2% Cig in deroga ,0% Cig totale ,5% Fonte: elaborazioni Unioncamere Piemonte su dati Inps Ore di Cassa integrazione in Piemonte Nel corso del del 2013 il ricorso delle imprese piemontesi alla Cassa Integrazione Guadagni (Cig) è risultato ancora in calo. Le ore complessivamente autorizzate sono ammontate a oltre 38,6 milioni, registrando una diminuzione dell 1,5% rispetto al del La flessione non ha, però, riguardato, tutte le tipologie di strumenti integrativi del reddito: le ore complessivamente autorizzate di Cig straordinaria sono risultate, infatti, in aumento. anno 17 n. 66 marzo 2014 direttore responsabile Paolo Bertolino Tribunale di Torino Registro Stampa n del 31 ottobre 1997 coordinamento redazionale Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte Sarah Bovini, Elena Porta, Chiara Schintu coordinamento editoriale Ufficio Stampa e Comunicazione Unioncamere Piemonte Annalisa D Errico, Mariella Marchisio hanno collaborato in questo numero Uffici Studi - Camere di commercio piemontesi progetto grafico Visual Data s.n.c. - Torino impaginazione Quattrolinee visitate i nostri siti