NORMA TECNICA GESTIONE DEGLI ACCESSI DEI LOCALI DI TERMINAZIONE F.O.
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- Raffaela Ferrero
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1 NORMA TECNICA GESTIONE DEGLI ACCESSI DEI LOCALI DI TERMINAZIONE F.O. Compilato: F. Fabbro Rivisto: Autorizzato: M. Colonello D. Licursi Versione: 1 Variante: 9 IL PRESENTE DOCUMENTO COSTITUISCE REGISTRAZIONE DELLA QUALITA Tutti i diritti riservati. Proprietà INSIEL SpA. Documento ad uso e circolazione esclusivamente interna.
2 NORME TECNICHE PER LA GESTIONE DELL INFRASTRUTTURA DI RETE Pag.2 di 16 Compendio: La presente norma tecnica descrive sia la codifica con cui devono essere identificate le chiavi di accesso a locali tecnici interni, shelter, mini-shelter o armadi da esterno, presso i quali vengono terminati i cavi a fibre ottiche della rete regionale in realizzazione mediante il programma ERMES, sia la possibile gestione degli accessi, compresa pure la gestione degli allarmi. Riferimenti: Altri documenti correlati: Parole chiave: Norma Tecnica, Chiavi, Locali Tecnici, Shelter, Mini-shelter, Armadi da esterno, Codifica, ERMES, banda larga Moduli associati: Principali modifiche rispetto alla versione precedente: Marchi registrati: Revisione ed integrazione nessuno
3 NORME TECNICHE PER LA GESTIONE DELL INFRASTRUTTURA DI RETE Pag.3 di 16 Indice Indice... 3 Indice delle figure Oggetto Storia del documento Definizioni Situazione attuale Suddivisione in Aree di riferimento Gestione accessi Bussole Posizionamento bussole Chiavi accesso POP/Punti di concentrazione Allegati Allegato A - Suddivisione POP comunali per aree e relativo codice chiave Allegato B - Verbale consegna chiavi Indice delle figure Figura 1 - Mappa geografica dei POP comunali suddivisi per sottoaree... 6
4 NORME TECNICHE PER LA GESTIONE DELL INFRASTRUTTURA DI RETE Pag.4 di Oggetto Il presente documento intende fornire una Norma Tecnica interna per la gestione unificata delle chiavi di accesso agli shelter, ai mini-shelter, agli armadi da esterno ed ai locali tecnici dislocati presso le sedi POP ed i Punti di Concentrazione afferenti al Programma ERMES Regionale. 2. Storia del documento N Versione Data Modifiche Autore 1 Draft 25/06/2009 Prima versione L. Driutti /08/2009 Revisione L. Driutti /02/2010 Revisione A. Fumarola /03/2010 Revisione A. Fumarola /05/2010 Revisione A. Fumarola /07/2010 Revisione F. Fabbro /08/2010 Revisione F. Fabbro /09/2010 Revisione V. Roselli /07/2012 Revisione V.Roselli /01/2013 Revisione specifiche F. Fabbro 3. Definizioni. Nodo di rete: centro di gestione della rete presso il quale si ha l attestazione di più cavi di dorsale. POP: sede presso la quale avviene l attestazione dello spillamento dal cavo di dorsale, sono installati gli apparati di rete e dalla quale vengono effettuate le distribuzioni verso la Sede Comunale, le eventuali altre Sedi Utente ed i Punti di concentrazione. Può essere costituita da uno shelter, da un mini-shelter o da un armadio da esterno, oppure essere realizzata all interno di un locale tecnico. Punto di concentrazione: shelter, mini-shelter o armadio di terminazione da esterno, dislocato in genere presso le Zone Industriali e collegato alla Sede POP di afferenza con fibre conformi allo standard ITU-T G.652D. 4. Situazione attuale Sul territorio regionale sono (o saranno) presenti un gran numero di POP o Punti di concentrazione nei quali saranno terminate le fibre ottiche ed installati gli apparati di gestione delle Rete Pubblica Regionale. Questi elementi sono realizzati in locali tecnici con armadi da interno, presso Comuni o vari Enti, oppure costituiti da shelter, mini-shelter o armadi da esterno di produttori diversi. L accesso a tali siti deve essere opportunamente regolamentato per consentire il regolare svolgimento delle operazioni di manutenzione ordinaria o di intervento a seguito del verificarsi di emergenze.
5 NORME TECNICHE PER LA GESTIONE DELL INFRASTRUTTURA DI RETE Pag.5 di 16 Una gestione delle chiavi di accesso basata su una codifica differenziata per ciascuna chiave è stata valutata essere di difficile attuazione viste le condizioni di fornitura non sempre omogenee. Si è pertanto optato per una suddivisione del territorio in cinque aree di afferenza contraddistinte da un codice che identifica l intero gruppo chiavi di quel settore. Ciascuna area fa capo al Nodo di rete di riferimento. In tal modo il codice assegnato ad una certa chiave permette di risalire direttamente anche al Nodo di rete, al quale il POP si collega. Per quanto riguarda i Punti di concentrazione si procede in maniera del tutto simile: la suddivisione del territorio in aree di afferenza è la stessa che per i POP e a ciascuna area verrà assegnato un codice numerico univoco (che sarà diverso da quello dei POP in maniera tale da poter distinguere le due tipologie di siti). 5. Suddivisione in Aree di riferimento L allegato A riporta la suddivisione dei 218 comuni della regione secondo il POP di riferimento. A ciascun POP corrispondono due codici chiave (non riportati in quanto riservati): il primo codice verrà adottato per tutte le bussole (casseforti mini) nelle quali saranno contenute le chiavi dei locali tecnici, degli shelter, dei mini-shelter e degli armadi da esterno costituenti i POP che afferiscono ad uno stesso centro stella; il secondo codice verrà adottato per tutte le bussole nelle quali saranno contenute le chiavi degli shelter, dei mini-shelter e degli armadi da esterno da collocarsi presso le zone industriali che si collegano ai POP stessi. L appaltatore dovrà comunicare al fornitore delle serrature delle bussole solamente il numero di area di afferenza.
6 NORME TECNICHE PER LA GESTIONE DELL INFRASTRUTTURA DI RETE Pag.6 di 16 Cod: AREA 1 Cod: AREA 3 Cod: AREA 5 Cod: AREA 2 Cod: AREA 4 Figura 1 - Mappa geografica dei POP comunali suddivisi per sottoaree 6. Gestione accessi Nei pressi di ciascun sito verrà installata una bussola (casseforti mini), come di seguito specificato, dotata di serratura codificata come sopra descritto. L idea base è quella che un gestore/manutentore degli impianti/apparati possa accedere in ogni sito portando con sé cinque sole chiavi codificate (una per ciascuna Area di riferimento). All interno della bussola verranno inserite le chiavi di accesso al sito. Le chiavi di apertura delle bussole dovranno essere del tipo a duplicazione protetta, ovvero la copia dovrà essere consentita solamente tramite la presentazione di apposita card (certificato di proprietà) da parte di INSIEL S.p.A. al fornitore delle stesse. Le chiavi delle porte di ingresso apribili dall esterno dei locali tecnici, degli shelter, dei mini-shelter e degli armadi da esterno verranno inserite all interno della bussola.
7 NORME TECNICHE PER LA GESTIONE DELL INFRASTRUTTURA DI RETE Pag.7 di 16 Nel caso che gli shelter, i mini-shelter e gli armadi da esterno non siano direttamente accessibili dall esterno, ma siano accessibili tramite un recinto od un altro tipo di separatore, anche la chiave di apertura del recinto o del separatore andrà inserita all interno della bussola. Gli armadi all interno dei locali tecnici dovranno essere mantenuti chiusi, in modo da evitare intromissioni da parte di terzi. Le chiavi non devono essere contrassegnate con indirizzi/scritte tali da ricondurre all utilizzo nell ambito di INSIEL S.p.A.. Sarà responsabilità del Referente della Società/Ditta: - firmare apposito verbale (allegato B) all atto del ritiro delle chiavi; - restituire le chiavi al termine del periodo di validità del contratto; - dare immediata comunicazione a INSIEL S.p.A. in caso di smarrimento o furto delle chiavi; - restituire sollecitamente le chiavi, su richiesta di INSIEL S.p.A., in caso di uso improprio delle stesse. Si evidenzia che l incauta custodia delle chiavi (in particolare quelle unificate) comporta una pesante ricaduta sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, favorendo eventuali intrusioni di terzi non autorizzati all interno dei siti Bussole Per la gestione delle chiavi di accesso ai siti si è scelto di utilizzare delle apposite bussole (casseforti mini), nelle quali saranno custodite le chiavi di accesso al singolo sito POP/Punto di concentrazione. Le bussole dovranno essere del tipo Disec - MB052 o equivalente. I cilindri delle bussole (tipo KABA - GEGE pextra o equivalenti) dovranno avere chiavi con duplicazione protetta, ovvero la copia dovrà essere consentita solamente tramite la presentazione di apposita card (certificato di proprietà) da parte di INSIEL S.p.A. al fornitore delle stesse. Le bussole dovranno avere inoltre una protezione anti trapano, che non permetta la distruzione del cilindro tramite foratura. Un dispositivo di emergenza deve consentire di azionare il cilindro anche se sul lato opposto c'è una chiave già inserita. È raccomandato, comunque, l'impiego delle piastre di protezione (defender), in modo da aumentare la resistenza ai tentativi di effrazione. Sono previste delle bussole portachiavi con le seguenti caratteristiche:
8 NORME TECNICHE PER LA GESTIONE DELL INFRASTRUTTURA DI RETE Pag.8 di 16 diametro 50 mm, lunghezza 165mm. Nel caso ci fosse l accesso ad un sito allarmato, all interno delle bussole dovranno essere inseriti anche il codice e le indicazioni per disinserire e reinserire l allarme Posizionamento bussole Di seguito vengono descritti i casi più comuni in cui verranno installate le bussole, dando le indicazioni sul posizionamento delle stesse: nel caso di locale interno senza eventuale recinto o altro tipo di separatore, la bussola dovrà essere installata sulla muratura esterna, previo accordo con l Ente competente, sul lato sinistro della porta di accesso ed all altezza della serratura della porta stessa. In tale bussola sarà custodita la chiave di accesso al locale tecnico; nel caso di shelter o mini-shelter senza eventuale recinto o altro tipo di separatore, la bussola sarà installata sullo zoccolo sinistro anteriore e saldata alla struttura stessa. In tale bussola sarà custodita la chiave di accesso allo shelter o al mini-shelter; nel caso di locale interno, di shelter o mini-shelter con eventuale recinto o altro tipo di separatore, la bussola sarà installata sul lato sinistro della porta di accesso della recinzione ed all altezza della serratura della porta di accesso. Nella bussola sarà custodita la chiave di accesso della recinzione e la chiave di apertura del locale tecnico, dello shelter o del mini-shelter; nel caso di armadio da esterno, la bussola verrà installata sul lato sinistro dell armadio. Se ci fossero delle situazioni che non rientrano nelle sopra citate casistiche il realizzatore dell infrastruttura dovrà concordare con INSIEL S.p.A. il posizionamento della bussola Chiavi accesso POP/Punti di concentrazione Le porte di accesso dei POP/Punti di concentrazione, costituiti da locali tecnici, shelter, mini-shelter e armadi da esterno, dovranno avere una serratura di accesso/apertura con chiavi che potranno avere una codifica a scelta del realizzatore dell opera e verranno inserite all interno della bussola.
9 NORME TECNICHE PER LA GESTIONE DELL INFRASTRUTTURA DI RETE Pag.9 di Allegati 7.1. Allegato A - Suddivisione POP comunali per aree e relativo codice chiave Provincia Comune Nodo di rete di afferenza AREA UD Amaro Amaro AREA 1 UD Ampezzo Amaro AREA 1 UD Arta Terme Amaro AREA 1 UD Cavazzo Carnico Amaro AREA 1 UD Cercivento Amaro AREA 1 UD Chiusaforte Amaro AREA 1 UD Comeglians Amaro AREA 1 UD Dogna Amaro AREA 1 UD Enemonzo Amaro AREA 1 UD Forni Avoltri Amaro AREA 1 UD Forni di Sopra Amaro AREA 1 UD Forni di Sotto Amaro AREA 1 UD Lauco Amaro AREA 1 UD Ligosullo Amaro AREA 1 UD Malborghetto Valbruna Amaro AREA 1 UD Moggio udinese Amaro AREA 1 UD Ovaro Amaro AREA 1 UD Paluzza Amaro AREA 1 UD Paularo Amaro AREA 1 UD Pontebba Amaro AREA 1 UD Prato Carnico Amaro AREA 1 UD Preone Amaro AREA 1 UD Ravascletto Amaro AREA 1 UD Raveo Amaro AREA 1 UD Resia Amaro AREA 1 UD Resiutta Amaro AREA 1 UD Rigolato Amaro AREA 1 UD Sauris Amaro AREA 1 UD Socchieve Amaro AREA 1 UD Sutrio Amaro AREA 1 UD Tarvisio Amaro AREA 1
10 NORME TECNICHE PER LA GESTIONE DELL INFRASTRUTTURA DI RETE Pag.10 di 16 UD Tolmezzo Amaro AREA 1 UD Treppo Carnico Amaro AREA 1 UD Venzone Amaro AREA 1 UD Verzegnis Amaro AREA 1 UD Villa Santina Amaro AREA 1 UD Zuglio Amaro AREA 1 GO Capriva del Friuli Palmanova AREA 2 GO Doberdò del Lago Palmanova AREA 2 GO Farra d'isonzo Palmanova AREA 2 GO Fogliano Redipuglia Palmanova AREA 2 GO Gorizia Palmanova AREA 2 GO Gradisca d'isonzo Palmanova AREA 2 GO Grado Palmanova AREA 2 GO Mariano del Friuli Palmanova AREA 2 GO Medea Palmanova AREA 2 GO Monfalcone Palmanova AREA 2 GO Moraro Palmanova AREA 2 GO Mossa Palmanova AREA 2 GO Romans d'isonzo Palmanova AREA 2 GO Ronchi dei Legionari Palmanova AREA 2 GO Sagrado Palmanova AREA 2 GO San Canzian d'isonzo Palmanova AREA 2 GO San Floriano del Collio Palmanova AREA 2 GO San Lorenzo Isontino Palmanova AREA 2 GO San Pier d'isonzo Palmanova AREA 2 GO Savogna d'isonzo Palmanova AREA 2 GO Staranzano Palmanova AREA 2 GO Turriaco Palmanova AREA 2 GO Villesse Palmanova AREA 2 UD Aiello del Friuli Palmanova AREA 2 UD Aquileia Palmanova AREA 2 UD Bagnaria Arsa Palmanova AREA 2 UD Bertiolo Palmanova AREA 2 UD Bicinicco Palmanova AREA 2 UD Camino al Tagliamento Palmanova AREA 2
11 NORME TECNICHE PER LA GESTIONE DELL INFRASTRUTTURA DI RETE Pag.11 di 16 UD Campolongo Tapogliano Palmanova AREA 2 UD Carlino Palmanova AREA 2 UD Castions di Strada Palmanova AREA 2 UD Cervignano del Friuli Palmanova AREA 2 UD Chiopris-Viscone Palmanova AREA 2 UD Codroipo Palmanova AREA 2 UD Fiumicello Palmanova AREA 2 UD Gonars Palmanova AREA 2 UD Latisana Palmanova AREA 2 UD Lestizza Palmanova AREA 2 UD Lignano Sabbiadoro Palmanova AREA 2 UD Marano Lagunare Palmanova AREA 2 UD Mortegliano Palmanova AREA 2 UD Muzzana del Turgnano Palmanova AREA 2 UD Palazzolo dello Stella Palmanova AREA 2 UD Palmanova Palmanova AREA 2 UD Pocenia Palmanova AREA 2 UD Porpetto Palmanova AREA 2 UD Pozzuolo del Friuli Palmanova AREA 2 UD Precenicco Palmanova AREA 2 UD Rivignano Palmanova AREA 2 UD Ronchis Palmanova AREA 2 UD Ruda Palmanova AREA 2 UD San Giorgio di Nogaro Palmanova AREA 2 UD San Vito al Torre Palmanova AREA 2 UD Santa Maria la Longa Palmanova AREA 2 UD Talmassons Palmanova AREA 2 UD Teor Palmanova AREA 2 UD Terzo d'aquileia Palmanova AREA 2 UD Torviscosa Palmanova AREA 2 UD Trivignano Udinese Palmanova AREA 2 UD Varmo Palmanova AREA 2 UD Villa Vicentina Palmanova AREA 2 UD Visco Palmanova AREA 2 PN Andreis Pordenone AREA 3
12 NORME TECNICHE PER LA GESTIONE DELL INFRASTRUTTURA DI RETE Pag.12 di 16 PN Arba Pordenone AREA 3 PN Arzene Pordenone AREA 3 PN Aviano Pordenone AREA 3 PN Azzano Decimo Pordenone AREA 3 PN Barcis Pordenone AREA 3 PN Brugnera Pordenone AREA 3 PN Budoia Pordenone AREA 3 PN Caneva Pordenone AREA 3 PN Casarsa della Delizia Pordenone AREA 3 PN Castelnovo del Friuli Pordenone AREA 3 PN Cavasso Nuovo Pordenone AREA 3 PN Chions Pordenone AREA 3 PN Cimolais Pordenone AREA 3 PN Claut Pordenone AREA 3 PN Clauzetto Pordenone AREA 3 PN Cordenons Pordenone AREA 3 PN Cordovado Pordenone AREA 3 PN Erto e Casso Pordenone AREA 3 PN Fanna Pordenone AREA 3 PN Fiume Veneto Pordenone AREA 3 PN Fontanafredda Pordenone AREA 3 PN Frisanco Pordenone AREA 3 PN Maniago Pordenone AREA 3 PN Meduno Pordenone AREA 3 PN Montereale Valcellina Pordenone AREA 3 PN Morsano al Tagliamento Pordenone AREA 3 PN Pasiano di Pordenone Pordenone AREA 3 PN Pinzano al Tagliamento Pordenone AREA 3 PN Polcenigo Pordenone AREA 3 PN Porcia Pordenone AREA 3 PN Pordenone Pordenone AREA 3 PN Prata di Pordenone Pordenone AREA 3 PN Pravisdomini Pordenone AREA 3 PN Roveredo in Piano Pordenone AREA 3 PN Sacile Pordenone AREA 3
13 NORME TECNICHE PER LA GESTIONE DELL INFRASTRUTTURA DI RETE Pag.13 di 16 PN San Giorgio della Richinvelda Pordenone AREA 3 PN San Martino al Tagliamento Pordenone AREA 3 PN San Quirino Pordenone AREA 3 PN San Vito al Tagliamento Pordenone AREA 3 PN Sequals Pordenone AREA 3 PN Sesto al Reghena Pordenone AREA 3 PN Spilimbergo Pordenone AREA 3 PN Tramonti di Sopra Pordenone AREA 3 PN Tramonti di Sotto Pordenone AREA 3 PN Travesio Pordenone AREA 3 PN Vajont Pordenone AREA 3 PN Valvasone Pordenone AREA 3 PN Vito d'asio Pordenone AREA 3 PN Vivaro Pordenone AREA 3 PN Zoppola Pordenone AREA 3 UD Forgaria nel Friuli Pordenone AREA 3 TS Duino Aurisina Trieste AREA 4 TS Monrupino Trieste AREA 4 TS Muggia Trieste AREA 4 TS San Dorligo della Valle Trieste AREA 4 TS Sgonico Trieste AREA 4 TS Trieste Trieste AREA 4 GO Cormons Udine AREA 5 GO Dolegna del Collio Udine AREA 5 UD Artegna Udine AREA 5 UD Attimis Udine AREA 5 UD Basiliano Udine AREA 5 UD Bordano Udine AREA 5 UD Buia Udine AREA 5 UD Buttrio Udine AREA 5 UD Campoformido Udine AREA 5 UD Cassacco Udine AREA 5 UD Cividale del Friuli Udine AREA 5 UD Colloredo di Monte Albano Udine AREA 5 UD Corno di Rosazzo Udine AREA 5
14 NORME TECNICHE PER LA GESTIONE DELL INFRASTRUTTURA DI RETE Pag.14 di 16 UD Coseano Udine AREA 5 UD Dignano Udine AREA 5 UD Drenchia Udine AREA 5 UD Faedis Udine AREA 5 UD Fagagna Udine AREA 5 UD Flaibano Udine AREA 5 UD Gemona del Friuli Udine AREA 5 UD Grimacco Udine AREA 5 UD Lusevera Udine AREA 5 UD Magnano in Riviera Udine AREA 5 UD Majano Udine AREA 5 UD Manzano Udine AREA 5 UD Martignacco Udine AREA 5 UD Mereto di Tomba Udine AREA 5 UD Moimacco Udine AREA 5 UD Montenars Udine AREA 5 UD Moruzzo Udine AREA 5 UD Nimis Udine AREA 5 UD Osoppo Udine AREA 5 UD Pagnacco Udine AREA 5 UD Pasian di Prato Udine AREA 5 UD Pavia di Udine Udine AREA 5 UD Povoletto Udine AREA 5 UD Pradamano Udine AREA 5 UD Premariacco Udine AREA 5 UD Prepotto Udine AREA 5 UD Pulfero Udine AREA 5 UD Ragogna Udine AREA 5 UD Reana del Rojale Udine AREA 5 UD Remanzacco Udine AREA 5 UD Rive d'arcano Udine AREA 5 UD San Daniele del Friuli Udine AREA 5 UD San Giovanni al Natisone Udine AREA 5 UD San Leonardo Udine AREA 5 UD San Pietro al Natisone Udine AREA 5
15 NORME TECNICHE PER LA GESTIONE DELL INFRASTRUTTURA DI RETE Pag.15 di 16 UD San Vito di Fagagna Udine AREA 5 UD Savogna Udine AREA 5 UD Sedegliano Udine AREA 5 UD Stregna Udine AREA 5 UD Taipana Udine AREA 5 UD Tarcento Udine AREA 5 UD Tavagnacco Udine AREA 5 UD Torreano Udine AREA 5 UD Trasaghis Udine AREA 5 UD Treppo Grande Udine AREA 5 UD Tricesimo Udine AREA 5 UD Udine Udine AREA 5
16 NORME TECNICHE PER LA GESTIONE DELL INFRASTRUTTURA DI RETE Pag.16 di Allegato B - Verbale consegna chiavi Il sottoscritto (nome e cognome) nato a (luogo) il (data), titolare del documento (indicare il tipo di documento e numero), della Società XXXX con sede legale in (indirizzo sede legale), in data odierna riceve da INSIEL S.p.A. n. (indicare quantità) delle seguenti chiavi: Descrizione chiave Descrizione chiave Descrizione chiave Descrizione chiave Descrizione chiave Il sottoscritto si impegna a far rispettare le norme di utilizzo delle chiavi. Società INSIEL S.p.A. Cognome e nome: Data: Firma: Cognome e nome: Data: Firma:
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