Programmazione C: Esercizi su vettori e funzioni. Titolo presentazione. sottotitolo. Milano, XX mese 20XX
|
|
- Carmela Antonella
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Titolo presentazione Programmazione C: sottotitolo Esercizi su vettori e funzioni Milano, XX mese 20XX Informatica ed Elementi di Informatica Medica
2 Agenda Richiami su vettori e funzioni Esercizi su vettori e funzioni Il caso della funzione main: argomenti e valore di ritorno 2/26
3 Richiami sui vettori Il vettore è un tipo di struttura dati caratterizzato da una serie di elementi di uno specifico tipo base, memorizzati in uno spazio di memoria contiguo La dichiarazione di una variabile di tipo vettore ha la seguente forma tipo_base nome_variabile[ dimensione ]; La dimensione può essere omessa nel caso in cui il vettore venga inizializzato in fase di dichiarazione: tipo_base nome_variabile[ ] = { valore1, valore2, }; 3/26
4 Richiami sui vettori In generale non è possibile determinare la lunghezza di un vettore, a partire dal vettore stesso, senza che sia stato definito un valore di fine vettore I vettori di caratteri (stringhe) costituiscono un esempio particolare in tal senso Il carattere \0 indica la fine della stringa Senza un carattere di termine, ad esempio, le funzioni di stampa (vedremo più avanti) non saprebbero dove fermarsi In generale, per vettori di ogni altro tipo, la dimensione del vettore deve essere indicata, al fine di operare correttamente 4/26
5 Richiami sui vettori Rappresentazione dell allocazione in memoria (RAM) Memoria RAM Esempio: 0 c char stringa[ ] = ciao ; i a o \0... char nome[3];... 1 int vettore_num[ ] = { 1, 4, 8 }; GB 4 byte 5/26
6 Ordinamento di vettori Algoritmo Bubblesort (v. Esercizio 10) Scambio la posizione degli elementi (a due a due) se non in ordine i = i = j = 3 j = 1 i = i = j = j = 2 6/26
7 Ordinamento di vettori Algoritmo Bubblesort (v. Esercizio 10) Scambio la posizione degli elementi (a due a due) se non in ordine i = j = 3 i = j = 3 7/26
8 Ordinamento di vettori Algoritmo Bubblesort (v. Esercizio 10) int vettore[] int dim = 4; = { 78, 19, 46, 11 }; int main() { for (int i = 0; i < dim-1; i++) for (int j = i+1; j < dim; j++) { if (vettore[j] < vettore[i]) { int temp = vettore[i]; vettore[i] = vettore[j]; vettore[j] = temp; } } return 0; } 8/26
9 Richiami sulle funzioni Le funzioni ci permettono di strutturare il nostro programma in più sottoprogrammi Vantaggi Riutilizzo del codice Ho una parte di programma che può essere riutilizzata per eseguire la stessa operazione su dati diversi Maggiore leggibilità Vedere una riga in cui si richiama la funzione calcola_media() è molto più comprensibile rispetto al dover interpretare il codice per il calcolo della media 9/26
10 Richiami sulle funzioni La sintassi della dichiarazione di una funzione, include nell ordine: Tipo del valore di ritorno Nome della funzione Parametri (o argomenti) tipo_valore_ritorno nome_funzione( tipo1 param1, tipo2 param2,...); La sintassi dell implementazione, riprende la dichiarazione e la espande includendo il corpo della funzione tra parentesi graffe { } 10/26
11 Richiami sulle funzioni Per eseguire una funzione, devo invocarla passando i parametri attuali, in maniera consistente rispetto alla dichiarazione La dichiarazione della funzione deve precedere il punto in cui viene effettuata la chiamata Esempio // Dichiarazione della funzione int numero_e_pari( int numero ); int main () { int n = 7; // Chiamata della funzione int pari = numero_e_pari(n);... } // Implementazione (anche dopo main è OK) int numero_e_pari( int numero ) {... return ; } 11/26
12 Richiami sulle funzioni Le funzioni possono ritornare un valore al chiamante, attraverso l istruzione return Al contrario, se il tipo di ritorno specificato è void, allora si sta indicando una funzione che non ritorna alcun valore In tal caso non va inserita alcuna return nel corpo della funzione 12/26
13 Richiami sulle funzioni Modalità di passaggio dei parametri Per copia (o valore) La funzione riceverà in input una copia della variabile specificata dal chiamante Per indirizzo La funzione riceverà in input un indirizzo che gli permetterà di accedere direttamente alla variabile passata La variabile passata è pertanto modificabile 13/26
14 Richiami sulle funzioni Modalità di passaggio dei parametri (sintassi) Per copia (o valore) int numero_e_pari( int numero ); // Dichiarazione int n = 7; int pari = numero_e_pari( n ); // Chiamata Per indirizzo int numero_e_pari( int * numero ); // Dichiarazione int n = 7; int pari = numero_e_pari( &n ); // Chiamata 14/26
15 Esercizio 11 Scrivere un programma che includa una funzione che dati in input una stringa di caratteri e uno specifico carattere, restituisca in uscita il numero di occorrenze del carattere all interno della stringa. Includere nel corpo della funzione main() alcuni esempi di utilizzo della funzione. Nota: l esercizio è una variante dell esercizio 5. 15/26
16 Esercizio 12 Scrivere un programma che data una stringa di caratteri in input, modifichi la stessa stringa sostituendo le vocali col carattere _ (underscore). Utilizzare un approccio basato sull uso di funzioni. Includere nel corpo della funzione main() alcuni esempi di utilizzo della/e funzione/i. Nota: l esercizio è una variante dell esercizio 7. 16/26
17 Esercizio 13 Riscrivere il programma soluzione dell esercizio 8, fattorizzando il codice per la ricerca del massimo e del minimo, in due opportune funzioni. 17/26
18 Esercizio 14 Scrivere un programma che operi su un vettore di numeri interi, includendo funzioni per: calcolo della media prodotto scalare somma tra vettori Includere nella funzione main() esempi di utilizzo delle suddette funzioni. Nota: l esercizio parte da una combinazione gli esercizi 4 e 9. 18/26
19 Esercizio 15 Scrivere un programma in cui si definisca un tipo personalizzato quadrato. Il tipo deve includere le informazioni relative a: Lunghezza del lato Area e perimetro Si implementino le funzioni per il calcolo di area e perimetro. Si includano nel main() alcuni esempi di utilizzo della struttura dati e delle funzioni. 19/26
20 Parametri e valore di ritorno di main( ) Così come avviene per ogni altra funzione, anche alla funzione main possiamo passare dei parametri in input Abbiamo bisogno di una definizione alternativa, rispetto a quella già vista: int main( int argc, char * argv[ ] ) Il parametro argc conterrà il numero effettivo di argomenti passati Il parametro argv invece possiamo considerarlo un vettore di stringhe (un vettore di vettori di carattere) 20/26
21 Parametri e valore di ritorno di main( ) Convenzionalmente alla posizione 0 di argv, cioè argv[0] troveremo una stringa con il nome del file binario del programma lanciato Esempio mioprogramma Le posizioni dalla 1 alla argc - 1 invece conterranno i parametri effettivamente passati 21/26
22 Parametri e valore di ritorno di main( ) Come e quando possiamo passare questi parametri? Quando lanciamo il programma, ad es. da terminale: [$]./mioprogramma 10 2 Esempio da terminale con GDB Devo specificare che nella riga di comando che sto passando ci sono degli argomenti per il mio programma Uso l opzione --args [$] gdb --args mioprogramma (gdb) run /26
23 Parametri e valore di ritorno di main( ) Dato l esempio, il contenuto di argc ed argv sarà il seguente: argc = 2 0 argv[] mioprogramma GB Memoria RAM 23/26
24 Parametri e valore di ritorno di main( ) Cosa possiamo dire del valore di ritorno invece? Il valore specificato nell istruzione return viene in generale restituito al chiamante Nel caso della funzione main() il chiamante è sostanzialmente la sessione di terminale dalla quale abbiamo lanciato l esecuzione del programma Nei sistemi Linux possiamo accedere al valore di ritorno del nostro programma usando il comando echo come segue: [$] echo $? 24/26
25 Esercizio 16 Scrivere un programma in cui data una stringa di caratteri passata come parametro, si restituisca come valore di ritorno la lunghezza della stessa. 25/26
26 Esercizi proposti Re-implementare le soluzioni degli esercizi 2, 3 e 6 usando un approccio basato su funzioni. Scrivere una variante dell esercizio 15, introducendo il tipo personalizzato triangolo 26/26
Titolo presentazione
Titolo presentazione Programmazione C: Esercizi su stringhe, funzionisottotitolo di libreria e matrici Milano, XX mese 20XX Informatica ed Elementi di Informatica Medica Agenda Argomenti e valore di ritorno
DettagliC: panoramica. Violetta Lonati
C: panoramica Violetta Lonati Università degli studi di Milano Dipartimento di Scienze dell Informazione Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica AA 2009/2010 Violetta Lonati
DettagliLa funzione main() La funzione main(), presente in tutti i programmi C, è una funzione come tutte le altre
La funzione main() La funzione main(), presente in tutti i programmi C, è una funzione come tutte le altre Unica particolarità: viene chiamata dal Sistema Operativo, appena il programma viene avviato Non
DettagliLezione 8: Stringhe ed array multidimensionali
Lezione 8: Stringhe ed array multidimensionali Vittorio Scarano Corso di Laurea in Informatica Università degli Studi di Salerno Struttura della lezione AVVISO: la lezione di laboratorio di 28/5 non si
DettagliFunzioni e. Alessandra Giordani Mercoledì 16 maggio 2012
Funzioni e passaggio parametri Alessandra Giordani agiordani@disi.unitn.it Mercoledì 16 maggio 2012 http://disi.unitn.it/~agiordani/ Cosa vedremo oggi Le funzioni Il passaggio dei parametri Le dichiarazioni
DettagliFondamenti di Informatica 12. Linguaggio C -4
Strutture Dati in C Le strutture dati sono entità che permettono di memorizzare dati in modo organizzato e funzionale a particolari esigenze Fondamenti di Informatica 12. Linguaggio C -4 Strutture Dati
DettagliINFORMATICA A. Titolo presentazione sottotitolo. Laboratorio n 4 Dott. Michele Zanella Ing. Gian Enrico Conti
INFORMATICA A Titolo presentazione sottotitolo A.A. 2018-19 Milano, XX mese 20XX Laboratorio n 4 Dott. Michele Zanella Ing. Gian Enrico Conti Puntatori I puntatori sono delle variabili che contengono l
DettagliIntroduzione al linguaggio C Puntatori
Introduzione al linguaggio C Puntatori Violetta Lonati Università degli studi di Milano Dipartimento di Informatica Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica 19 ottobre 2017
DettagliLe funzioni: la dichiarazione
Funzioni I Parte Indice Le funzioni: dichiarazione, definizione e chiamata Le regole di visibilità (scope) Il passaggio degli argomenti per valore e riferimento La funzione main() Le funzioni: la dichiarazione
DettagliLe funzioni: dichiarazione, definizione e chiamata Il passaggio degli argomenti per valore e riferimento La funzione main() Le regole di visibilità
Funzioni I Parte Indice Le funzioni: dichiarazione, definizione e chiamata Il passaggio degli argomenti per valore e riferimento La funzione main() Le regole di visibilità Le funzioni: la dichiarazione
DettagliPuntatori e array. Violetta Lonati
Puntatori e array Violetta Lonati Università degli studi di Milano Dipartimento di Informatica Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica Violetta Lonati Puntatori e array
DettagliPassare argomenti al programma
Passare argomenti al programma Quando si invoca un programma è possibile passare degli argomenti ad esso durante la chiamata. Gli argomenti ricevuti saranno stringhe (array di char) quindi l insieme di
DettagliIl linguaggio C. Puntatori e dintorni
Il linguaggio C Puntatori e dintorni 1 Puntatori : idea di base In C è possibile conoscere e denotare l indirizzo della cella di memoria in cui è memorizzata una variabile (il puntatore) es : int a = 50;
DettagliARRAY DI PUNTATORI. ARRAY DI PUNTATORI Non ci sono vincoli sul tipo degli elementi di un vettore Possiamo dunque avere anche vettori di puntatori
ARRAY DI PUNTATORI Non ci sono vincoli sul tipo degli elementi di un vettore Possiamo dunque avere anche vettori di puntatori Ad esempio: char * stringhe[4]; definisce un vettore di 4 puntatori a carattere
DettagliJAVA. import java.util.*; #include <stdio.h> public static class test { int variable; private int variable; int main (int argc, char *argv[]) {
JAVA C import javautil*; public static class test { private int variable; public void main (String[] args) { variable = 0; Systemoutprintln( Variable is: + variable); #include int variable; int
DettagliLezione 9: Puntatori a funzioni. Tipi enumerativi e orientati ai bit
Lezione 9: Puntatori a funzioni. Tipi enumerativi e orientati ai bit Vittorio Scarano Laboratorio di Informatica I Corso di Laurea in Informatica Università degli Studi di Salerno Struttura della lezione
Dettaglicout << "Inserisci un numero:" << endl; cin >> n; ris = n*2; cout << "Il doppio di " << n << " e " << ris << endl;
Funzioni int n, ris; cout n; ris = n*2; cout
DettagliLe Funzioni in C. Fondamenti di Informatica Anno Accademico 2010/2011. Corso di Laurea in Ingegneria Civile Politecnico di Bari Sede di Foggia
Le Funzioni in C Corso di Laurea in Ingegneria Civile Politecnico di Bari Sede di Foggia Fondamenti di Informatica Anno Accademico 2010/2011 docente: prof. Michele Salvemini 1/24 Sommario Le funzioni Il
DettagliFunzioni come parametri
Funzioni come parametri Obiettivi: Riprendere il modello computazionale alla base del linguaggio C (e mostrare i parametri del main) Presentare e sperimentare le funzioni come parametri di funzione 1 Modello
DettagliFunzioni in C. Funzioni. Strategie di programmazione. Funzioni in C. Come riusare il codice? (2/3) Come riusare il codice? (1/3)
Funzioni Il concetto di funzione Parametri formali e attuali Il valore di ritorno Definizione e chiamata di funzioni Passaggio dei parametri Corpo della funzione 2 Strategie di programmazione Riuso di
Dettagli9 - Array. Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java. Paolo Milazzo
9 - Array Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica, Università di Pisa http://www.di.unipi.it/ milazzo milazzo di.unipi.it Corso di Laurea
DettagliNon ci sono vincoli sul tipo degli elementi di un vettore Possiamo dunque avere anche vettori di
ARRAY DI PUNTATORI Non ci sono vincoli sul tipo degli elementi di un vettore Possiamo dunque avere anche vettori di puntatori Ad esempio: char * stringhe[4]; definisce un vettore di 4 puntatori a carattere
DettagliFunzioni, Stack e Visibilità delle Variabili in C
Funzioni, Stack e Visibilità delle Variabili in C Laboratorio di Programmazione I Corso di Laurea in Informatica A.A. 2018/2019 Argomenti del Corso Ogni lezione consta di una spiegazione assistita da slide,
DettagliProgrammazione modulare
Programmiamo in.. Programmazione modulare Un programma complesso si suddivide in più sottoprogrammi o funzioni. Un programma suddiviso in piccoli pezzi, è più semplice da gestire da aggiornare da correggere
DettagliPROCEDURE E FUNZIONI
VB.NET PROCEDURE E FUNZIONI La sintassi Non sempre le procedure e le funzioni fornite dal Vb.Net bastano a soddisfare le nostre necessità di programmazione, quindi si possono scrivere nuove procedure e
DettagliStrategie di programmazione
Funzioni Funzioni in C Il concetto di funzione Parametri formali e attuali Il valore di ritorno Definizione e chiamata di funzioni Passaggio dei parametri Corpo della funzione 2 Funzioni in C Strategie
DettagliInformatica (A-K) 14. Linguaggio C -4
Strutture Dati in C Le strutture dati sono entità che permettono di memorizzare dati in modo organizzato e funzionale a particolari esigenze Informatica (A-K) 14. Linguaggio C -4 Strutture Dati tipiche
DettagliLa funzione main() (
Funzioni La funzione main() Interfaccia con il sistema operativo Argomenti sulla linea di comando Parametri argc e argv Valore di ritorno del programma La funzione exit Esercizio Calcolatrice 2 La funzione
DettagliLezione 6 programmazione in Java
Lezione 6 programmazione in Java Nicola Drago drago@sci.univr.it Dipartimento di Informatica Università di Verona Anteprima Le costanti I vettori Cos è un vettore Come si usa I vari tipi di vettori Esempi
DettagliProgrammazione I - Laboratorio
Programmazione I - Laboratorio Esercitazione 4 - Puntatori, vettori e stringhe Gianluca Mezzetti 1 Paolo Milazzo 2 1. Dipartimento di Informatica, Università di Pisa http://www.di.unipi.it/ mezzetti mezzetti
DettagliLe funzioni: dichiarazione, definizione e chiamata Il passaggio degli argomenti per valore e riferimento La funzione main() Le regole di visibilità
Funzioni I Parte Indice Le funzioni: dichiarazione, definizione e chiamata Il passaggio degli argomenti per valore e riferimento La funzione main() Le regole di visibilità Le funzioni Tutti i linguaggi
DettagliFunzioni di libreria. Richiedono tutte. #include <math.h> fabs(x) sqrt(x) pow(x,a) exp(x) log(x)
Funzioni di libreria Richiedono tutte #include x x a x fabs(x) sqrt(x) pow(x,a) x e ln(x) exp(x) log(x) log 10 ( x ) log10(x) sen(x) cos(x) tg(x) arcsen(x) arccos(x) arctg(x) senh(x) cosh(x) tgh(x)
DettagliUniversità degli Studi di Cassino Corso di Fondamenti di Informatica Tipi strutturati: Stringhe. Anno Accademico 2010/2011 Francesco Tortorella
Corso di Informatica Tipi strutturati: Stringhe Anno Accademico 2010/2011 Francesco Tortorella Stringhe di caratteri La stringa è il tipo strutturato con cui vengono rappresentati gruppi di caratteri quali
DettagliInformatica (A-K) 12. Linguaggio C -3
Introduzione alle funzioni in C Informatica (A-K) 12. Linguaggio C -3 int main() int i,n, fattoriale=1; printf( Inserire Numero: ); scanf( %d, &n); for (i =2; i
DettagliGli array. slides credit M. Poneti
Gli array slides credit M. Poneti Vettori nome del vettore (tutti gli elementi hanno lo stesso nome, c) Vettore (Array) Gruppo di posizioni (o locazioni di memoria) consecutive Hanno lo stesso nome e lo
DettagliPuntatori. Grazie ai puntatori:
Puntatori Grazie ai puntatori: 1) è possibile permettere ad una funzione di modificare il contenuto di un area di memoria; 2) invece di passare ad una funzione tutto un blocco di memoria, si passa alla
DettagliCorso Programmazione
Corso Programmazione 2011-2012 (docente) Fabio Aiolli E-mail: aiolli@math.unipd.it Web: www.math.unipd.it/~aiolli Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata Torre Archimede, Via Trieste 63 Puntatori,
DettagliLaboratorio di Informatica I
Struttura della lezione Lezione 6: Array e puntatori Vittorio Scarano Laboratorio di Informatica I Corso di Laurea in Informatica Università degli Studi di Salerno Una funzione per i numeri di Fibonacci
DettagliEsercizio 1 (15 punti)
Esercizio 1 (15 punti) Corsi di laurea in Ingegnera Elettronica e Ingegneria Gestionale Fondamenti di Programmazione / Fondamenti di Informatica I Prova scritta del 16 giugno 2017 Il noto gioco MasterMind
DettagliArray. Definizione e utilizzo di vettori
Array Definizione e utilizzo di vettori Array (1/2) Un array o vettore rappresenta un insieme di elementi dello stesso tipo. Sintassi per la creazione di un array: tipo_elementi[] nome; nome = new tipo_elementi[numero_elementi];
DettagliLezione 6: Array e puntatori
Lezione 6: Array e puntatori Vittorio Scarano Laboratorio di Informatica I Corso di Laurea in Informatica Università degli Studi di Salerno Struttura della lezione Una funzione per i numeri di Fibonacci
DettagliTitolo presentazione Introduzione alla programmazione in C sottotitolo Milano, XX mese 20XX Informatica ed Elementi di Informatica Medica Giuseppe Mas
Titolo presentazione Introduzione alla programmazione in C sottotitolo Milano, XX mese 20XX Informatica ed Elementi di Informatica Medica About me PhD in Information Engineering Website: http://home.deib.polimi.it/massari
DettagliEsercitazioni di Informatica (CIV)
Esercitazioni di Informatica (CIV) Introduzione Andrea Romanoni e-mail: andrea.romanoni@polimi.it website: http://home.deib.polimi.it/romanoni/ 21 ottobre 2015 L informatica: questa sconosciuta Perchè
DettagliCorso di Fondamenti di Informatica Tipi strutturati: Stringhe
Corso di Fondamenti di Informatica Tipi strutturati: Stringhe Anno Accademico Francesco Tortorella Stringhe di caratteri La stringa è il tipo strutturato con cui vengono rappresentati gruppi di caratteri
DettagliSistemi Operativi (M. Cesati)
Sistemi Operativi (M. Cesati) Compito scritto del 19 febbraio 2013 Nome: Matricola: Corso di laurea: Cognome: Crediti da conseguire: 5 6 9 Scrivere i dati richiesti in stampatello. Al termine consegnare
Dettagli7 - Programmazione procedurale: Dichiarazione e chiamata di metodi ausiliari
7 - Programmazione procedurale: Dichiarazione e chiamata di metodi ausiliari Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica, Università di Pisa
Dettaglidefinisce un vettore di 4 puntatori a carattere (allocata memoria per 4 puntatori)!
" Non ci sono vincoli sul tipo degli elementi di un vettore " Possiamo dunque avere anche vettori di puntatori Ad esempio: char * stringhe[4]; definisce un vettore di 4 puntatori a carattere (allocata
DettagliFUNZIONI. attribuire un nome ad un insieme di istruzioni parametrizzare l esecuzione del codice
Funzioni FUNZIONI Spesso può essere utile avere la possibilità di costruire nuove istruzioni che risolvono parti specifiche di un problema Una funzione permette di attribuire un nome ad un insieme di istruzioni
DettagliC: primi elementi. Lezione 4
C: primi elementi Lezione 4 Evoluzione del BCPL (1967) e B (1970), entrambi typeless Sviluppato da Dennis Ritchie nel 1972 ed implementato per il PDP-11 Usato per lo sviluppo del sistema operativo UNIX
DettagliIntroduzione ai puntatori in C Definizione
Introduzione ai puntatori in C Definizione Un puntatore è una variabile che contiene l indirizzo di un altra variabile Tramite i puntatori si può quindi accedere a un oggetto indirettamente (si usa il
DettagliLe classi in java. Un semplice programma java, formato da una sola classe, assume la seguente struttura:
Le classi in java Un semplice programma java, formato da una sola classe, assume la seguente struttura: class Domanda static void main(string args[]) System.out.println( Quanti anni hai? ); La classe dichiarata
DettagliProgrammazione Procedurale in Linguaggio C++
Programmazione Procedurale in Linguaggio C++ Sottoprogrammi Parte 8 Dettagli e Approfondimenti versione 2.3 Questo lavoro è concesso in uso secondo i termini di una licenza Creative Commons (vedi ultima
DettagliInformatica 1. Corso di Laurea Triennale in Matematica. Gianluca Rossi
Informatica 1 Corso di Laurea Triennale in Matematica Gianluca Rossi gianluca.rossi@uniroma2.it Dipartimento di Matematica Università di Roma Tor Vergata 11: Stringhe (www.informatica-uno.blogspot.com)
DettagliEsercitazioni di Fondamenti di Informatica - Lez. 5 30/10/2018
Esercitazioni di Fondamenti di Informatica - Lez. 30/10/018 Esercizi sulle funzioni in C I codici e le soluzioni degli esercizi sono nella cartella parte1 1. Scrivere i prototipi delle seguenti funzioni.
DettagliEvoluzione del C 07/04/2016. LABORATORIO DI PROGRAMMAZIONE Corso di laurea in matematica 16 IL LINGUAGGIO C
LABORATORIO DI PROGRAMMAZIONE Corso di laurea in matematica 16 IL LINGUAGGIO C Marco Lapegna Dipartimento di Matematica e Applicazioni Universita degli Studi di Napoli Federico II wpage.unina.it/lapegna
DettagliArray multidimensionali e stringhe
Andrea Marin Università Ca Foscari Venezia Laurea in Informatica Corso di Programmazione part-time a.a. 2011/2012 Array uni-dimensionali (richiami) Dichiarazione: int vet[100]; float x[50]; Gli elementi
DettagliInformatica/ Ing. Meccanica e Ing. Edile/ Prof. Verdicchio/ 16/07/2013 / Foglio delle domande / VERSIONE 1
Informatica/ Ing. Meccanica e Ing. Edile/ Prof. Verdicchio/ 16/07/2013 / Foglio delle domande / VERSIONE 1 1) In un diagramma di flusso, la rappresentazione di un ciclo WHILE include sicuramente almeno:
DettagliElementi di Informatica A. A. 2016/2017
Elementi di Informatica A. A. 2016/2017 Ing. Nicola Amatucci Università degli studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e Delle Scienze di Base nicola.amatucci@unina.it Programmazione C++ Parte 3
DettagliInformatica ed Elementi di Informatica Medica
Titolo presentazione sottotitolo Informatica ed Elementi di Informatica Medica A.A. 2018-19 Milano, XX mese 20XX Laboratorio n 4 Ing. Gian Enrico Conti Info Logistiche Contatti: gianenrico.conti@mail.polimi.it
DettagliI puntatori. Un puntatore è una variabile che contiene l indirizzo di un altra variabile. puntatore
I puntatori Un puntatore è una variabile che contiene l indirizzo di un altra variabile. puntatore...... L operatore & fornisce l indirizzo di un oggetto: p = &c; assegna a p l indirizzo di c, i.e., p
DettagliPrecedenza e associatività. Complementi sul C - 2. Esempi. Esempi
Complementi sul C - 2 Ver. 2.4 2010 - Claudio Fornaro - Corso di programmazione in C Precedenza e associatività () [] ->. S D! ~ ++ + * & (cast ) sizeof S D * / % S D + - (somma e sottrazione) S D >
DettagliERRATA CORRIGE. void SvuotaBuffer(void); void SvuotaBuffer(void) { if(getchar()!=10) {svuotabuffer();} }
ERRATA CORRIGE Pulizia del buffer di input: come fare? (1) Dopo aver richiamato getchar() per prelevare un carattere dal buffer di input, inseriamo una seconda chiamata a getchar(), senza assegnare il
DettagliFondamenti di Programmazione
Fondamenti di Programmazione Ingegneria dell Automazione Industriale Ingegneria Elettronica e delle Comunicazioni Alessandro Saetti Alberto Lazzaroni e Marco Sechi (email: {saetti,alberto.lazzaroni}@ing.unibs.it)
DettagliIntroduzione al linguaggio C Puntatori
Introduzione al linguaggio C Puntatori Violetta Lonati Università degli studi di Milano Dipartimento di Informatica Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica 19 ottobre 2016
DettagliIntroduzione al linguaggio C Puntatori
Introduzione al linguaggio C Puntatori Violetta Lonati Università degli studi di Milano Dipartimento di Informatica Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica Violetta Lonati
DettagliC++ funzioni Alberto Ferrari. Alberto Ferrari Programmazione di applicazioni SW
C++ funzioni Alberto Ferrari http://en.cppreference.com FUNZIONI le funzioni caratterizzate da nome, parametri (numero, ordine e tipo) e tipo di ritorno le funzioni hanno un prototipo il prototipo non
Dettagliint main(){ int numero; /* numero di cui voglio calcolare il fattoriale */ int fatt; /* memorizzo il fattoriale di numero */ int somma=0;
Problema: CALCOLARE LA SOMMA DEI FATTORIALI DEI PRIMI 100 NUMERI NATURALI 0!+1!+2! + 99! #include int fattoriale(int); Calcolo fattoriale int main(){ int numero; /* numero di cui voglio calcolare
DettagliLinguaggi di Programmazione I Lezione 10
Linguaggi di Programmazione I Lezione 10 Prof. Marcello Sette mailto://marcello.sette@gmail.com http://sette.dnsalias.org 8 maggio 2008 Array 3 Dichiarazione...........................................................
DettagliFondamenti di Informatica T-1 modulo 2
Fondamenti di Informatica T-1 modulo 2 Contenuti n Parametri passati a linea di comando 2 Overview n Il risultato del processo di compilazione/linking è un file eseguibile (un programma) n Abbiamo visto
DettagliFondamenti di Programmazione
A.A. 08/09 Fondamenti di Programmazione (canale E-O) Docente: Prof.ssa Tiziana Calamoneri calamo@di.uniroma1.it Esercitatore: Dott. Roberto Petroccia petroccia@di.uniroma1.it Pagina del corso: http://twiki.di.uniroma1.it/twiki/view/programmazione1/eo/webhome
DettagliLe funzioni. Fondamenti di programmazione
Le funzioni Fondamenti di programmazione Moduli I programmi sono spesso abbastanza complessi da dover essere scomposti in pezzi più maneggevoli Un modulo consiste di istruzioni per svolgere un certo compito
DettagliIl linguaggio C funzioni e puntatori
Salvatore Cuomo Il linguaggio C funzioni e puntatori Lezione n. 8 Parole chiave: Linguaggio C, procedure, funzioni. Corso di Laurea: Informatica Insegnamento: Programmazione II, modulo di Laboratorio Email
DettagliIntroduzione al linguaggio C
Linguaggio C Introduzione al linguaggio C Sistemi di sviluppo integrati Noti anche come IDE: Integrated Development Environment Un pacchetto software che permette di scrivere, preprocessare, compilare,
DettagliIl linguaggio C. Puntatori e dintorni
Il linguaggio C Puntatori e dintorni 1 Puntatori : idea di base In C è possibile conoscere e denotare l indirizzo della cella di memoria in cui è memorizzata una variabile (il puntatore) es : int a = 50;
DettagliIntroduzione al linguaggio C Funzioni
Introduzione al linguaggio C Funzioni Violetta Lonati Università degli studi di Milano Dipartimento di Informatica Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica Violetta Lonati
DettagliCorso di Informatica A.A
Corso di Informatica A.A. 2009-2010 Lezione 11 Corso di Informatica 2009-2010 Lezione 11 1 Utilizzo dei puntatori Funzioni Perche i Puntatori? I puntatori hanno tre importanti applicazioni: 1. Passaggio
DettagliPROVA SCRITTA DEL MODULO DI
PROVA SCRITTA DEL MODULO DI MOTIVARE IN MANIERA CHIARA LE SOLUZIONI PROPOSTE A CIASCUNO DEGLI ESERCIZI SVOLTI ESERCIZIO 1 (4 punti) Convertire in notazione binaria il valore 289 utilizzando al massimo
DettagliARRAY E TYPEDEF. A volte è utile definire un nuovo tipo di dato come array. Si usa la solita sintassi del linguaggio C
A volte è utile definire un nuovo tipo di dato come array. Si usa la solita sintassi del linguaggio C Es typedef ; typedef char stringa[10]; dichiara che il tipo stringa è un array
DettagliLaboratorio di Informatica I
Struttura della lezione Lezione 4 Operatori e introduzione a funzioni Vittorio Scarano Corso di Laurea in Informatica Università degli Studi di Salerno Soluzioni ad alcuni esercizi Alcuni commenti sugli
DettagliVariabili. Unità 2. Domenico Daniele Bloisi. Corso di Programmazione e Metodi Numerici Ingegneria Aerospaziale BAER
Corso di Programmazione e Metodi Numerici Ingegneria Aerospaziale BAER Domenico Daniele Bloisi Docenti Metodi Numerici prof. Vittoria Bruni vittoria.bruni@sbai.uniroma1.it Programmazione prof. Domenico
DettagliIntroduzione al C Lez. 4. Allocazione Dinamica della memoria
Introduzione al C Lez. 4 Allocazione Dinamica della memoria Allocazione dinamica memoria In C la memoria può essere anche gestita in modo dinamico, attraverso l allocazione esplicita di blocchi di memoria
DettagliLezione 11: Liste a Puntatori e Input/Output
Lezione 11: Liste a Puntatori e Input/Output Vittorio Scarano Laboratorio di Informatica I Corso di Laurea in Informatica Università degli Studi di Salerno Struttura della lezione Richiamo: strutture (struct)
Dettaglinome (lista_parametri) Funzioni funzioni predefinite: sqrt(x) log(x) usare queste funzioni significa: specificare il valore degli argomenti
Università di Roma Tor Vergata L9-1 Funzioni funzioni predefinite: sqrt(x) log(x) usare queste funzioni significa: specificare il valore degli argomenti utilizzare il valore restituito quanti argomenti
DettagliTitolo presentazione INFORMATICA. sottotitolo A.A Milano, XX mese 20XX Laboratorio n 4 Ing. Gian Enrico Conti Dott.
Titolo presentazione INFORMATICA A sottotitolo A.A. 2017-18 Milano, XX mese 20XX Laboratorio n 4 Ing. Gian Enrico Conti Dott. Michele Zanella Info Logistiche (cont d) Calendario laboratori Data Orario
DettagliDefinizione di metodi in Java
Definizione di metodi in Java Un metodo in Java definisce un operazione ad alto livello (sottoprogramma) che consente di manipolare dati e oggetti. Durante la computazione effettuata da un programma, un
DettagliProgrammazione a moduli in C
Funzioni Programmazione a moduli in C Politecnico di Milano Motivazioni Alcuni programmi possono essere molto, molto complessi E utile poter partizionare il lavoro di progettazione in sottolavori più semplici
DettagliIndirizzi e tipi puntatore a
Linguaggio C Indirizzi e tipi puntatore a Università degli Studi di Brescia Prof. Massimiliano Giacomin Indirizzo e tipo puntatore a TIPO Indirizzo NOME Valore Indirizzo 0101011110011001 1101011110011111
DettagliRiepilogo della puntata precedente
Riepilogo della puntata precedente Da quanto detto la volta scorsa, la scelta di passare un array mediante un puntatore è giustificata solo dal risparmio, in termini di memoria, che tale scelta comporta.
DettagliBreve Ripasso del linguaggio C
Breve Ripasso del linguaggio C Michelangelo Diligenti Ingegneria Informatica e dell'informazione diligmic@diism.unisi.it Compilazione, linking, ecc sorgente oggetto librerie sorgente oggetto editor sorgente
DettagliUso avanzato dei puntatori Allocazione dinamica della memoria
Uso avanzato dei puntatori Allocazione dinamica della memoria Violetta Lonati Università degli studi di Milano Dipartimento di Informatica Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica
DettagliEsercitazione di Reti degli elaboratori
Esercitazione di Prof.ssa Chiara Petrioli Christian Cardia, Gabriele Saturni Cosa vedremo in questa lezione? Gli Array Gli array multidimensionali Le stringhe I puntatori Esercizi Pagina 1 Gli Array Definizione
Dettagli