ADEMPIMENTI A CARICO DEL COMUNE PER LA MESSA A NORMA ED IN SICUREZZA DELL EDIFICIO UTILIZZATO DALLA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO STATALE

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1 ADEMPIMENTI A CARICO DEL COMUNE PER LA MESSA A NORMA ED IN SICUREZZA DELL EDIFICIO UTILIZZATO DALLA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO STATALE C O R N I AN I O R Z I N U O V I ( B S ) 26/11/2014 SCARINZI Roberto Data sopralluogo Elaboratore File:Secondaria_Corniani_nov_2014_Comune 1

2 REVISIONI DEL PIANO DELLA SICUREZZA Revisione Oggetto Firma Data della Datore numero certa revisione di lavoro 5 12/12/2014 Aggiornamento del documento di valutazione dei rischi ai sensi del Decreto legislativo 81/08. 2

3 INDICE 1. PROCEDIMENTI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 5 2. INDIVIDUAZIONE E PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE INTERVENTI DI PREVENZIONE PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE 8 3. DATI GENERALI 9 4. COMPLETAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO MISURE GENERALI DIMENSIONI DEI LOCALI RADON INFILTRAZIONI DOCUMENTAZIONE FUNZIONALE ALLA SICUREZZA MISURE DI PREVENZIONE INCENDI CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO DI INCENDIO INCARICATI PER L EVACUAZIONE DELLA SCUOLA SEPARAZIONI COMPARTIMENTAZIONE PIANO DI EVACUAZIONE RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MEDICO COMPETENTE DISPOSIZIONI E MISURE DI PREVENZIONE SISTEMA DI ALLARME INCENDIO VIE DI ESODO SEGNALETICA ESTINTORI RETE IDRICA ANTINCENDIO ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI DI RIVESTIMENTO CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI SERVIZI GENERALI SERVIZI IGIENICI LAVABI PULIZIE AULE DIDATTICHE EX UFFICI E LOCALE FOTOCOPIE 38 3

4 10. SALA INSEGNANTI SALA RIUNIONI SALA MENSA (IN USO) MENSA GRANDE (NON IN USO) LABORATORI PIANO SEMINTERRATO ALA VECCHIA LABORATORI DI INFORMATICA ARCHIVIO DEPOSITO PALESTRA CENTRALE TERMICA ASCENSORI IMPIANTO ELETTRICO GENERALE IMPIANTO DI TERRA PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE E LE SOVRATENSIONI NORME DI ESERCIZIO RIEPILOGO INTERVENTI A CARICO DEL COMUNE 55 4

5 1. PROCEDIMENTI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Definizioni e procedimenti utilizzati per la stesura del documento di valutazione dei rischi connessi agli edifici e alle attività lavorative. a) Definizioni Nel documento s intende per: pericolo: proprietà o qualità intrinseca di una determinata entità, avente il potenziale di creare danni; rischio: probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego e/o di esposizione, nonché dimensioni possibili del danno stesso; agente: l agente chimico, fisico o biologico presente durante il lavoro e potenzialmente dannoso per la salute. Ai fini della stesura delle relazioni ed all atto della stessa valutazione del rischio, si è fatto riferimento, sia al Decreto Legislativo 81/08 sia all ulteriore legislazione vigente e previgente il Decreto stesso. 5

6 b) Rischi correlati all edificio, agli impianti ed alle attrezzature Il procedimento di base, per la valutazione dei rischi connessi all edificio che ospita la sede di lavoro consiste in un esame sistematico di tutti gli aspetti del luogo di lavoro riguardanti: le caratteristiche costruttive dell edificio; gli impianti tecnologici installati; i dispositivi, le macchine e le attrezzature utilizzate. L analisi di quanto sopra esposto viene attuata in due momenti distinti: la verifica documentale ed i sopralluoghi tecnici. La verifica documentale, è volta alla raccolta di tutta la documentazione inerente le caratteristiche della struttura, degli impianti tecnologici in essa presenti, dei dispositivi e delle macchine utilizzate nell attività produttiva al fine di accertarne: l esistenza; la completezza; la conformità alla normativa vigente. I sopralluoghi, effettuati da tecnici esperti, hanno lo scopo di verificare le sedi di lavoro, rilevandone i principali parametri strutturali, ergonomici e di impianto, anche in relazione alle attività che vi si svolgono. Il procedimento per la valutazione dei rischi utilizzato nel corso dei sopralluoghi fa riferimento ai criteri definiti nell art. 15 del D.Lgs. 81/08 e pertanto si basa sull esame sistematico di tutti gli aspetti di ciascun luogo di lavoro. Il procedimento adottato prevede la: Individuazione delle fonti di pericolo in relazione: 1. all ambiente di lavoro 2. agli impianti tecnologici installati 3. alle apparecchiature e attrezzature utilizzate Individuazione dei rischi connessi alle fonti di pericolo Individuazione del personale esposto ai rischi generici Individuazione del personale esposto a rischi specifici Individuazione delle norme giuridiche e/o tecniche di riferimento Valutazione dei rischi con riferimento alle disposizioni delle norme in vigore. 6

7 c) Rischi correlati all attività di lavoro Per la valutazione dei rischi derivanti da attività lavorative è stata effettuata l analisi delle attività al fine di: identificare i pericoli connessi alle attività svolte, individuare i lavoratori esposti, valutare i rischi, studiare le possibilità per eliminare o ridurre i rischi. La revisione della valutazione sarà attuata, conformemente a quanto previsto all articolo 29 comma 3 del Decreto legislativo 81/08, ogniqualvolta vengano introdotti sostanziali cambiamenti negli ambienti di lavoro e/o nell organizzazione del lavoro, ovvero cambino le norme di legge e/o conoscenze in materia. d) Gestione del rischio Il Datore di Lavoro con la collaborazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ha adottato e realizzato le seguenti misure: piano di emergenza, con affissione delle planimetrie e delle norme comportamentali da rispettare in caso di emergenza; prove annue di evacuazione; interventi di formazione e di informazione; programmi di verifiche periodiche a cura del RSPP; aggiornamento del documento di valutazione dei rischi a cura di un consulente esterno; predisposizione di procedure di sicurezza; emissione di disposizioni di servizio. Il Datore di lavoro ha inoltre segnalato al Comune gli interventi strutturali necessari per la messa in sicurezza dell edificio ed ha richiesto i programmi di manutenzione preventiva e la pianificazione degli interventi di manutenzione straordinaria. 7

8 2. INDIVIDUAZIONE E PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE 2.1 INTERVENTI DI PREVENZIONE Le misure di prevenzione che dovranno essere adottate dall Ente locale e dal Dirigente scolastico individuato dal D.Lgs 81/08 quale datore di lavoro delle persone che operano a servizio dell Istituto scolastico, sono state evidenziate nei capitoli successivi. 2.2 PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE L ordine di priorità delle misure di prevenzione è stato predisposto sulla base dei seguenti criteri. Magnitudo del rischio ipotizzato Prescrizioni di norme in vigore Grado di efficacia dell intervento individuato Acquisizione di approvazioni preventive degli Enti preposti Semplicità dell intervento Disponibilità di risorse tecnico - economiche Sulla base di tali criteri l urgenza degli interventi è indicata dai seguenti numeri: IMMEDIATI interventi con priorità 1 BREVE TERMINE interventi con priorità 2 MEDIO TERMINE interventi con priorità 3 LUNGO TERMINE interventi con priorità 4 8

9 3. DATI GENERALI In data 26 novembre 2014 il sig. SCARINZI Roberto dell ICS s.r.l., alla quale il dott. Carlo VALOTTI ha affidato l incarico di aggiornare il documento di valutazione dei rischi ai sensi del comma 3 dell articolo 29 del Decreto legislativo 81/08, ha svolto il sopralluogo degli ambienti didattici presso l immobile utilizzato dalla scuola secondaria di primo grado CORNIANI ad Orzinuovi. I dati relativi al numero dei dipendenti, dei docenti e degli studenti presenti nella scuola sono stati forniti dalla segreteria della Direzione dell istituto comprensivo. Attualmente l istituto è frequentato da 395 alunni, 44 insegnanti, n. 3 assistenti ad personam e n. 6 collaboratori scolastici, pertanto ai sensi del DM 26/8/92 la scuola è classificabile tipo 2. L edifico si sviluppa su tre piani: seminterrato, rialzato e primo piano ed è composto da due strutture costruite in periodi diversi indicate nel DVR come ala vecchia ed ala nuova. L edifico è collegato tramite un tunnel alla palestra; lungo il percorso d esodo sono installate porte REI 120 essendo la palestra utilizzata anche da esterni.. Sono state abbattute le barriere architettoniche mediante la realizzazione di una rampa esterna di accesso e di 2 ascensori (uno per ciascuna ala). La presente relazione è stata ultimata in data 12 dicembre

10 4. COMPLETAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO L articolo 29 ( Comma 3) del Decreto legislativo 81/08 prescrive che il documento di valutazione dei rischi deve essere rielaborato in occasione di modifiche del processo produttivo significative ai fini della sicurezza e della salute dei lavoratori e prescrive che il Datore di Lavoro (Dirigente Scolastico) aggiorna le misure di prevenzione e di protezione in relazione ai mutamenti organizzativi.. ovvero in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione. Il presente documento sarà aggiornato ogni anno previa raccolta delle opportune informazioni e l esecuzione di un sopralluogo, per tenere conto delle misure di prevenzione e di protezione adottate dall Ente Locale e/o dal Dirigente Scolastico: nel caso vengano introdotte modifiche significative nell uso dei locali (ad esempio in caso di spostamento di laboratori da un locale all altro o di trasformazione di un aula normale in laboratorio), qualora vengano introdotte modifiche significative nelle apparecchiature, attrezzature, sostanze utilizzate, nel caso vengano introdotti mutamenti significativi ai fini della sicurezza nell organizzazione del lavoro (ad esempio introduzione di nuove mansioni per il personale dipendente), nel caso vengano promulgate o modificate le norme attinenti la sicurezza e la salute sul lavoro (leggi, decreti, circolari, ecc.), nel caso vengano recepite ulteriori norme tecniche o modificate quelle attualmente in vigore (Norme CEI - UNI ecc.). 10

11 5. MISURE GENERALI 5.1 DIMENSIONI DEI LOCALI L altezza e il volume dei locali attualmente utilizzati sono conformi a quanto stabilito dall articolo 6 del DPR 303/56 come modificato dall Allegato IV del Decreto legislativo 81/08 (vedi comma 1 dell art. 63). 5.2 RADON Nell'edificio scolastico sono presenti ambienti ubicati al piano seminterrati utilizzati come laboratori; i locali sono hanno una adeguata superficie di aerazione e non presentano segni di umidità, ciò nonostante, come riportato al cap. 1.3 delle linee guida emesse dal Coordinamento delle regioni e province autonome di Trento e Bolzano; è necessario procedere alle misurazioni della concentrazione di radon. Inoltre deve esser acquisito il parere favorevole della Asl territoriale all utilizzo dei locali. Misure da adottare a carico dell Ente Locale Richiedere alla ASL la verifica della concentrazione del RADON e consegnare copia dell esito dell indagine alla Direzione dell istituto comprensivo. [Priorità 2] Chiedere alla ASL l autorizzazione all utilizzo dei locali e consegnare copia del documento alla Direzione dell istituto comprensivo.. [Priorità 2] 5.3 INFILTRAZIONI Nel corridoio che porta alla palestra si notano copiose infiltrazioni d acqua piovana. Infiltrazioni d acqua sono presenti al secondo piano lato est; al primo piano lato est ed al piano seminterrato Misure da adottare a carico dell Ente Locale Eliminare le cause delle infiltrazioni che interessano il corridoio che porta alla palestra Il primo ed il secondo piano lato est ed il piano seminterrato. [Priorità 2] 11

12 5.4 DOCUMENTAZIONE FUNZIONALE ALLA SICUREZZA Presso la Direzione dell istituto comprensivo al momento del sopralluogo non sono stati rinvenuti documenti. Considerato che l istituto comprensivo è stato costituito nell anno in corso, qualora il Comune non abbia provveduto alla consegna alla precedente Direzione della scuola secondaria della copia della documentazione sotto indicata si prega di provvedere. Misure da adottare a carico dell Ente Locale Consegnare alla Direzione della scuola i seguenti documenti:; certificato di collaudo statico, certificato di idoneità sismica, certificato di conformità igienico sanitaria, certificato di agibilità, dichiarazione di conformità degli impianti tecnologici (impianto di riscaldamento, impianto elettrico, impianto di messa a terra, certificazione che l edificio è auto protetto dalle scariche atmosferiche, ascensori, ecc.). Si chiede altresì copia del parere favorevole espresso dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco sul progetto di adeguamento della sede scolastica al DM 26/08/1992 e se già acquisito copia del Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.). [Priorità 1] 12

13 6. MISURE DI PREVENZIONE INCENDI 6.1 CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO DI INCENDIO Conformemente a quanto prescritto dall articolo 2, comma 4 del DM 10/3/1998, sulla base dei criteri stabiliti: dall Allegato I ( Cap ) del D.M. 10/03/1998, dall Allegato IX ( Capitoli 9.2, 9.3, 9.4) del D.M. 10/03/1998, dalla Circolare n. 16 MI. SA. del 08/07/1998, poiché sono presenti più di cento (e meno di mille) persone contemporaneamente la scuola presenta un livello di rischio MEDIO. Le misure indicate nei successivi capitoli tengono conto di: quanto prescritto dagli allegati I, II, VI, VII, VIII, IX, X del DM 10/3/1998, quanto stabilito dal DM 26/8/1992, quanto stabilito dalle norme di prevenzione incendi specifiche e dal Comando locale dei Vigili del Fuoco, relativamente alle attività comprese nel DM 16/2/1982 ubicate nell edificio scolastico. In particolare il sopralluogo ha permesso di individuare quali luoghi a maggiore rischio incendio il locale caldaia ed il locale archivio; le misure da adottare o adottate sono indicate negli specifici capitoli del documento di valutazione dei rischi. L attività didattica nelle aule non comporta particolari rischi di incendio. Il personale ha partecipato ad una azione formativa in materia di prevenzione incendio ed ha ricevuto un opuscolo Nozioni antincendio relativo a tale argomento. Nel corso della riunione sono state illustrate le misure da adottare per assistere eventuali disabili. Considerato che il riscaldamento dell edificio è realizzato mediante una caldaia esterna all edificio; tenuto conto che il carico di incendio dell edificio è costituito dai soli arredi scolastici e dai sussidi didattici; considerato che l archivio è stato compartimentato, preso atto che l impianto elettrico è nuovo ed è conforme alle norme di legge e tecniche; tenuto conto che al Comune è stato chiesto di certificare che l edificio è autoprotetto dalle scariche atmosferiche ed è stato chiesto di eseguire le verifiche ed i 13

14 controlli periodici dell impianto di messa a terra e dell impianto elettrico; considerato che al Comune sono state segnalate le misure da adottare in conformità del DM 26 agosto 1992 e tenuto altresì conto che ad ogni persona che opera nella scuola sono state impartite disposizioni ed assegnati compiti per la gestione delle emergenze e che ogni anno vengono eseguite le prove di evacuazione, il rischio di incendio residuo può essere considerato accettabile. Sulla base delle indicazioni riportate negli allegati I, II e IX del DM 10 marzo 1998 (Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro la classificazione del livello di rischio, le cause ed i pericoli di incendio individuabili all interno della scuola, l identificazione dei lavoratori esposti e le singole misure adottate per prevenire gli incendi nei locali sottodescritti sono riassunte nella tabella seguente. Locale Livello Cause e pericolo Persone Misure per prevenire di rischio d incendio esposte gli incendi adottate dalla scuola Aule MEDIO deposito di sostanze Alunni Il quantitativo di Zona facilmente combustibili in Personale materiale combustibile Mensa luogo non idoneo o la loro Docente e è limitato a quello Corridoi manipolazione senza le non strettamente Palestra dovute cautele necessario per la docente normale conduzione dell attività ed è tenuto lontano dalle vie d esodo. Il personale è stato informato della proprietà delle sostanze e delle circostanze che possono causare il rischio incendio. I materiali di pulizia sono tenuti in appositi ripostigli o armadi chiusi a chiave. 14

15 Presenza della documentazione cartacea, rifiuti o altro materiale combustibile (arredi e tendaggi) che può essere incendiato accidentalmente o deliberatamente. Inadeguata pulizia delle arre di lavoro.. Negligenza relativamente all uso di fiamme libere e di apparecchi generatori di calore I rifiuti, documentazioni varie o altro materiale combustibile non viene mai depositato, neanche in via temporanea, lungo le vie d esodo o dove possono entrare in contatto con sorgenti di innesco. Per evitare l accumulo di rifiuti si provvede alla loro rimozione giornaliera e successivo deposito all esterno dell edifico. All interno di tutti i locali è stato imposto il divieto di fumare; è stato proibito di usare fiamme libere; è stato vietato l uso di apparecchi generatori di calore. 15

16 Uso di impianti elettrici e di eventuali attrezzature didattiche elettriche. Presenza di apparecchiature elettriche sotto tensione anche quando non sono utilizzate Riparazione o modifica di impianti elettrici effettuati da persone non qualificate. Utilizzo non corretto di apparecchi di riscaldamento portatili (stufette con resistenze a vista; fornelletti ecc.). Inadeguata formazione del personale sull uso di materiali ed attrezzature pericolose, Gli impianti sono stati realizzati a regola dell arte e sono dotati di messa a terra (le anomalie vengono segnalate all Ente locale proprietario dell immobile). Il personale è stato informato sul corretto uso delle attrezzature elettriche utilizzate nelle aule e sull utilizzo degli impianti elettrici. Le riparazioni elettriche sono eseguite esclusivamente da personale competente e qualificato. E stato vietato l uso di stufette e fornelletti. Il personale docente e non docente è stato formato ed informato sull uso di materiali ed attrezzature pericolose. 16

17 Negligenza degli addetti alla manutenzione (incaricati dall Ente locale proprietario dell immobile) Alle persone, ditte o artigiani che entrano nella scuola per manutenzione viene consegnata una lettera con i divieti (es. non ostruire le vie d esodo); viene inoltre illustrato il piano di evacuazione, chi sono gli addetti antincendio; le norme comportamentali da seguire; le persone da avvisare. 17

18 6.2 INCARICATI PER L EVACUAZIONE DELLA SCUOLA Sono stati affidati i seguenti incarichi: emissione dell ordine di evacuazione; controllo delle operazioni di evacuazione; chiamata soccorsi esterni. Altre persone sono state incaricate di intercettare l alimentazione elettrica ed il combustibile e di controllare quotidianamente la praticabilità delle vie di uscita. Al personale docente sono state indicate le norme comportamentali per l abbandono dell aula con la propria classe e per la compilazione del modulo di evacuazione raggiunto il punto di raccolta. La Direzione della scuola ha nominato gli addetti al primo soccorso ad uno dei quali è stata affidata la gestione della cassetta di pronto intervento. Sono stati nominati gli addetti alla prevenzione incendio. Presso la segreteria della Direzione didattica sono conservate le lettere con le quali si è proceduto alla assegnazione degli incarichi e gli attestati di partecipazione ai corsi di formazione del personale incaricato della prevenzione incendio e del primo soccorso. 6.3 SEPARAZIONI La scuola non comunica con ambienti in cui è svolta attività diversa da quella didattica. 6.4 COMPARTIMENTAZIONE L edifico dispone di n.2 scale interne di tipo protetto tra gli atri di piano ed i vani scala sono state installate porte REI 120. Il locale archivio è compartimentato con strutture e porta REI 120. I locali con i comandi dell ascensore sono compartimentati con strutture e porta REI 120. Misure da adottare a carico dell Ente Locale Incaricare una ditta della verifica semestrale delle porte REI. [Priorità 2] 18

19 6.5 PIANO DI EVACUAZIONE E stato elaborato il piano di evacuazione; negli atri, nei corridoi e nelle aule sono state affisse le planimetrie con l indicazione dei percorsi de esodo. 6.6 RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA La sig.ra Paola LODA è stata nominata rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. 6.7 RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Il sig. SCARINZI Roberto della I.C.S. s.r.l. è stato incaricato dei compiti di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). 6.8 MEDICO COMPETENTE Il Dirigente scolastico ha stabilito una convenzione con l Azienda Ospedaliera di Desenzano per la nomina del medico competente. E stato assegnato l incarico della vista per l immissione in ruolo del personale docente. 6.9 DISPOSIZIONI E MISURE DI PREVENZIONE La Direzione della scuola ha predisposto documenti informativi con l indicazione dei compiti che devono essere assolti dagli insegnanti, dagli alunni, dai collaboratori scolastici; ha inoltre predisposto il piano di emergenza ed ha fornito al personale le indicazioni comportamentali per fare fronte alla emergenza incendio e terremoto. Inoltre la Direzione ha segnalato ai collaboratori scolastici i comportamenti da adottare durante la pulizia dei locali con l utilizzo di prodotti chimici. 19

20 6.10 SISTEMA DI ALLARME INCENDIO L edificio scolastico dispone di un sistema di allarme composto da segnalatori ottici ed acustici e può essere azionato automaticamente mediante i rilevatori di incendio installati lungo i percorsi d esodo e nei vari locali o manualmente mediante i pulsanti installati. Il sistema di allarme dispone di una alimentazione elettrica di riserva distinta da quella generale. La centralina è stata installata al piano rialzato nel locale fotocopie. Il personale conosce le azioni da compiere per tacitare la centralina di allarme incendio.. Durante il sopralluogo il sistema non funzionava; un led segnalava guasto ed evidenziava che la batteria è scarica. Misure da adottare a carico dell Ente Locale Ripristinare il funzionamento del sistema di rilevazione ed allarme incendio; la centralina segnala guasto ed evidenzia che la batteria è scarica. [Priorità 2] Se non si è già provveduto incaricare una ditta della verifica semestrale del sistema di rilevazione ed allarme incendio.. [Priorità 2] Archiviare la dichiarazione di conformità, rilasciata dalla ditta installatrice, nella quale risulti evidenziato che l impianto è stato realizzato conformemente alle indicazioni previste dal DM 26/8/92 e dalla Norma CEI 64/8 (Capitoli 35, 56). Consegnare copia della dichiarazione alla Direzione dell istituto comprensivo. [Priorità 3] 20

21 6.11 VIE DI ESODO Al piano rialzato dell ala vecchia sono ubicati i seguenti locali: ex locali uffici; sala insegnanti; locale fotocopie, servizi igienici e 5 aule didattiche; il numero stimato di persone presenti è pari a 140. Al primo piano dell ala vecchia sono ubicati i seguenti locali: n. 6 aule, 2 laboratori di informatica ed i servizi igienici; il numero stimato delle persone presenti è pari a 182 (con l ipotesi di utilizzo di un laboratorio di informatica). Al secondo piano dell ala vecchia sono ubicati i seguenti locali: n. 7 aule, un laboratorio di artistica ed un aula di sostegno ed i servizi igienici; il numero stimato delle persone presenti è pari a 207 (con l ipotesi di utilizzo del laboratorio di artistica). Al piano seminterrato sono ubicati un locale mensa utilizzato da soli 3 alunni; un deposito; un archivio; 2 laboratori di musica, un laboratorio di artistica, un aula LIM, una sala riunioni. Al momento del sopralluogo i locali dell ala nuova non erano utilizzati. Il numero complessivo delle persone che possono essere presenti nell edificio scolastico è pari a 485. Il secondo piano è il piano di massimo affollamento. E stato individuato un unico punto di raccolta ubicato nel cortile esterno lato sud; il punto sarà segnalato con l apposito cartello. La lunghezza massima delle vie di esodo è inferiore a 60 m. Come prescritto dal D.M. 10/3/1998 ( Allegato II - Cap. 2.3) il materiale combustibile è custodito lontano dalle vie di esodo. 21

22 USCITE VERSO LUOGO SICURO L edificio dispone delle seguenti uscite di sicurezza. ALA VECCHIA PIANO SEMINTERRATO Uscita di sicurezza lato est costituita da una porta REI 120 larga 160 cm ( ) che immette sulla scala interna di tipo protetto, la porta si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico. Al piano terra del vano scala sono installate n. 2 uscite di sicurezza in serie tra loro costituite ciascuna da una porta larga 150 cm ( ) che si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico ed immette direttamente all esterno. Il secondo percorso d esodo del piano seminterrato è costituito dalla scala interna a giorno. Inoltre il locale mensa, la sala riunioni, il laboratorio di artistica ed il laboratorio di musica lato nord dispongono di proprie uscite di sicurezza. PIANO RIALZATO Ingresso alunni lato ovest costituito da una porta larga 150 cm ( ) che si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico; Ingresso alunni lato sud costituito da una porta larga 150 cm ( ) che si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico; Uscita di sicurezza lato est costituita da una porta REI 120 larga 160 cm ( ) che immette sulla scala interna di tipo protetto, la porta si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico. Al piano terra del vano scala sono installate n. 2 uscite di sicurezza in serie tra loro costituite ciascuna da una porta larga 150 cm ( ) che si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico ed immette direttamente all esterno. Uscita di sicurezza lato sud costituita da una porta REI 120 larga 128 cm che immette su una scala esterna che sbarca verso il deposito esterno delle biciclette. 22

23 Uscita di sicurezza lato sud costituita da una porta larga 128 cm installata lungo la scala interna a giorno. La porta apre dirette mante sui gradini. PIANO TERRA n. 2 uscite di sicurezza al piede del vano scala protetta - costituite ciascuna da una porta larga 150 cm ( ) che si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico ed immette direttamente all esterno. Uscita di sicurezza tunnel congiunzione con palestra costituita da una porta larga 150 cm ( ) che si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico ed immette direttamente all esterno PIANO PRIMO Uscita di sicurezza lato est costituita da una porta REI 120 larga 160 cm ( ) che immette sulla scala interna di tipo protetto, la porta si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico. Al piano terra del vano scala sono installate n. 2 uscite di sicurezza in serie tra loro costituite ciascuna da una porta larga 150 cm ( ) che si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico ed immette direttamente all esterno. un uscita di sicurezza lato sud costituita da una porta larga 123 cm che immette sulla scala esterna di sicurezza; PIANO SECONDO Uscita di sicurezza lato est costituita da una porta REI 120 larga 160 cm ( ) che immette sulla scala interna di tipo protetto, la porta si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico. Al piano terra del vano scala sono installate n. 2 uscite di sicurezza in serie tra loro costituite ciascuna da una porta larga 150 cm ( ) che si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico ed immette direttamente all esterno. un uscita di sicurezza lato sud costituita da una porta larga 123 cm che immette sulla scala esterna di sicurezza. 23

24 Misure da adottare a carico dell Ente Locale Realizzare un pianerottolo profondo 120 cm per evitare che la porta, installata lungo la scala interna a giorno, si apra direttamente sui gradini. [Priorità 2] ALA NUOVA Al piano terra nel locale in passato utilizzato come mensa sono state realizzate n. 3 uscite di sicurezza costituite ciascuna da una porta larga 150 cm ( ) che si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico ed immettono direttamente nel cortile della scuola. Il primo piano dispone di n. 2 percorsi d esodo costituiti rispettivamente dalla scala interna di tipo protetto che serve anche l ala vecchia e dal una seconda scala interna di tipo protetto lato sud. La piede della scala è stata installata una uscita di sicurezza. I locali dell ala nuova al momento del sopralluogo non erano utilizzati. La palestra dispone di proprie uscite di sicurezza descritte nello capitolo del DVR relativo alla palestra. Tutte le uscite di sicurezza sono segnalate ed illuminate con un apparecchio di illuminazione di emergenza. I maniglioni antipanico delle uscite di sicurezza sono in grandissima parte certificati CE e conformi alla norma UNI EN Il numero, la larghezza, il senso ed il sistema di apertura delle uscite di sicurezza della scuola sono conformi al decreto 26 agosto

25 Misure da adottare a carico dell Ente Locale [Priorità 4] Dispositivi non conformi a quanto stabilito dal D.M. 3/11/2004 I dispositivi di apertura delle porte, che immettono su luogo sicuro o su percorsi di esodo, di ambienti e locali utilizzabili da più di 9 persone contemporaneamente, devono essere adeguati a quanto stabilito dal D.M. 3/11/2004 (G. U. N. 271): in caso di rottura del dispositivo, in caso di sostituzione della porta, comunque entro il 16 febbraio SCALE ALA VECCHIA A servizio dell ala vecchia sono state una scala interna a giorno, una scala interna di tipo protetto ed una scala esterna di sicurezza. Il piano rialzato dell edificio è servito da una rampa esterna di accesso idonea per disabili e da due scale esterne. Alcuni locali del piano seminterrato sono serviti da una scala esterna o da uno scivolo. Le caratteristiche delle scale sono di seguito descritte. 25

26 Scala esterna di accesso al piano rialzato lato ovest le rampe sono larghe 247 cm ed il parapetto è alto 100 cm. Scala esterna all uscita di sicurezza lato sud del piano rialzato la rampa è larga 120 cm, corre tra due pareti ed è priva di corrimano. La scala sbocca dove c è il deposito delle biciclette. Misure da adottare a carico dell Ente Locale Applicare il corrimano lungo la rampa della scala esterna all uscita di sicurezza lato sud che sbocca verso il deposito delle biciclette (la scala corre tra due pareti). [Priorità 1] Rampa per disabili di acceso al piano rialzato lato sud - la rampa è larga 125 cm ed è idonea per disabili; il parapetto è alto 100 cm. Scala esterna all uscita di sicurezza del locale del piano seminterrato utilizzato come mensa - la rampa è larga 120 cm, corre tra due pareti ed è priva di corrimano. La scala sbocca nel cortile lato sud. Il parapetto della scala è costituito da un corrente orizzontale centrale ed è alto 97 cm; il salto nel vuoto è superiore ad 1 metro. Misure da adottare a carico dell Ente Locale Applicare il corrimano lungo la rampa della scala esterna all uscita di sicurezza del locale del piano seminterrato lato sud utilizzato come mensa. Applicare una rete o altra protezione equivalente per evitare che gli alunni possano salire sul corrente orizzontale centrale e sporgersi pericolosamente. Alzare il parapetto ad almeno 100 cm (meglio se 110 cm).. [Priorità 1] 26

27 Scala interna a giorno la scala serve tutti i piani, compreso il seminterrato. Le rampe sono larghe 187 cm ed il parapetto è alto 97 cm. E installata la segnaletica indicante il percorso di esodo. E installata l illuminazione di sicurezza. La scala è sgombra. Non sono installati tendaggi in materiale combustibile. Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile. Non sono presenti rivestimenti in legno. Sui gradini sono state apposte strisce antiscivolo. Misure da adottare a carico dell Ente Locale Alzare il parapetto ad almeno 100 cm (meglio se 110 cm) della scala interna a giorno dell ala vecchia.. [Priorità 1] Scala interna di tipo protetto la scala serve tutti i piani, compreso il seminterrato. Le rampe sono larghe 160 cm ed il parapetto è alto 100 cm. E installata la segnaletica indicante il percorso di esodo. E installata l illuminazione di sicurezza. La scala è sgombra. Non sono installati tendaggi in materiale combustibile. Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile. Non sono presenti rivestimenti in legno. Sui gradini sono state apposte strisce antiscivolo. Tra i corridoi di piano e la scala sono state installate porte REI 120 che possono essere mantenute aperte da elettromagneti. Le porte si aprono verso il vano scala con maniglioni antipanico. Scala esterna di sicurezza la scala serve il primo ed il secondo piano. Le rampe sono larghe 120 cm ed il parapetto è alto 106 cm. E installata la segnaletica indicante il percorso di esodo. E installata l illuminazione di sicurezza. La scala è sgombra. Non sono installati tendaggi in materiale combustibile. Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile. Non sono presenti rivestimenti in legno. Scala interna lungo accesso alla palestra lungo il percorso che porta alla palestra è stata realizzata una scala che corre tra due pareti ed è priva di corrimano. Misure da adottare a carico dell Ente Locale Applicare il corrimano lungo la rampa della scala interna realizzata al piano terra lungo il percorso che porta alla palestra.. [Priorità 1] 27

28 ALA NUOVA Scala interna di tipo protetto la scala serve tutti i piani. Le rampe sono larghe 120 cm ed il parapetto è alto 100 cm. E installata la segnaletica indicante il percorso di esodo. E installata l illuminazione di sicurezza. La scala è sgombra. Non sono installati tendaggi in materiale combustibile. Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile. Non sono presenti rivestimenti in legno. Sui gradini sono state apposte strisce antiscivolo. Tra i corridoi di piano e la scala sono state installate porte REI 120 che possono essere mantenute aperte da elettromagneti. Le porte si aprono verso il vano scala con maniglioni antipanico. Le scale hanno una larghezza conforme e sono in grado di garantire una capacità di deflusso inferiore a 60 (DM 26/8/92 Cap. 5.1). Le rampe delle scale hanno un numero di gradini maggiore di 2 ed inferiore a 16, con pedata maggiore di 32 cm ed alzata inferiore a 16 cm CORRIDOI ED ATRI I corridoi e gli atri sono dimensionati e posizionati in modo da avere una capacità di deflusso inferiore a 60 (DM 26/8/92 Cap. 5.1). E installata la segnaletica indicante il percorso di esodo. E installata l illuminazione di sicurezza. Lungo i corridoi non sono installati arredi o materiale che possa causare intralcio all esodo. Non sono installati tendaggi in materiale combustibile. Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile. Non sono presenti rivestimenti in legno. I vetri delle finestre hanno caratteristiche di sicurezza. Ad ogni piano sono posizionati estintori portatili a polvere del peso di 6 kg, omologati, segnalati e con capacità di estinzione pari a 34 A, 233 B, C. 28

29 E stata realizzata la rete idrica antincendio mediante l installazione di idranti UNI 45 muniti di manichetta e lancia con getto regolabile. Lo sportello della cassetta è protetto da materiale safe crash. Gli idranti sono segnalati SEGNALETICA Nell edificio sono installati i cartelli con l indicazione del percorso d esodo; le uscite di sicurezza sono correttamente segnalate, l ubicazione dei mezzi di estinzione (estintori, idranti e attacco esterno per l autopompa dei VVF) è segnalata; la funzione dei dispositivi di attivazione dell allarme incendio e di sgancio a distanza dell interruttore elettrico generale e dell UPS è segnalata. Alla sommità delle porte degli ascensori è stata affissa la segnaletica con il divieto di utilizzo in caso di incendio. All esterno del locale caldaia non è installata la segnaletica di sicurezza e mancano i cartelli che segnalano la funzione dell interruttore elettrico generale e la funzione della valvola di intercettazione del combustibile. All esterno della nicchia in cui sono posizionate le protezioni elettriche generali manca il cartello con il divieto di usare acqua in caso idi incendio ed il cartello che segnala la presenza di tensione elettrica pericolosa. Sui quadri elettrici di piano è stato affisso il cartello che segnala la presenza di tensione elettrica pericolosa, manca quello con il divieto di utilizzare acqua in caso di incendio, prima di avere tolto la tensione elettrica. 29

30 Misure da adottare a carico dell Ente Locale Completare la segnaletica di sicurezza installando i seguenti cartelli: Quadro elettrico (esterno) installare il cartello con il divieto di usare acqua in caso d incendio ed il cartello che segnala la presenza di tensione elettrica pericolosa; Quadri elettrici di piano installare il installare il cartello con il divieto di usare acqua in caso d incendio caldaia all esterno del locale caldaia installare il cartello con il divieto di accesso ai non addetti ai lavori ed il cartello con il divieto di introdurre fiamme libere e di fumare; affiggere i cartelli che segnalano la funzione dell interruttore elettrico generale e la funzione della valvola di intercettazione del combustibile; cassetta di primo soccorso segnalare l ubicazione della cassetta con l apposito cartello; La tipologia, la forma, le dimensioni, il numero e le modalità di installazione della cartellonistica di sicurezza dovranno essere conformi a quanto stabilito dal Titolo V del Decreto legislativo 81/08. [Priorità 1] 30

31 6.13 ESTINTORI Ad ogni piano sono posizionati estintori portatili a polvere del peso di 6 kg, omologati, segnalati e con capacità di estinzione pari a 34 A, 233 B, C. Ad ogni piano in prossimità del quadro elettrico di piano è stato posizionato un estintore a CO2 del peso di 2 kg. Nei laboratori di informatica non sono posizionati estintori a CO2. Per evitare che gli alunni urtando gli estintori possano farli cadere si consiglia di adottare il sistema di fissaggio full back. Misure da adottare a carico dell Ente Locale Posizionare nei laboratori di informatica un estintore portatile a CO2. [Priorità 2] Concordare con la ditta incaricata delle verifiche periodiche che nel caso gli estintori vengano momentaneamente asportati essi devono essere sostituiti con estintori del medesimo tipo. [Priorità 1] In ottemperanza a quanto stabilito da D.M. del Ministero degli interni del 7/01/2005 (G.U. n. 28 del 4/02/2005) aggiornare il contratto con la ditta incaricata in modo tale che le verifiche, le revisioni ed i collaudi degli estintori vengano eseguite secondo le modalità e la periodicità stabilite dalla Norma UNI 9994 edizione gennaio [Priorità 1] Chiedere alla ditta incaricata della verifica semestrale degli estintori di annotare l esito del controllo sul registro antincendio presente presso la scuola. [Priorità 3] Ulteriori indicazioni dettagliate relative al numero ed al tipo di estintori da installare sono riportate nei successivi Capitoli relativi a specifici ambienti. 31

32 6.14 RETE IDRICA ANTINCENDIO E stata realizzata la rete idrica antincendio mediante l installazione di idranti UNI 45 muniti di manichetta e lancia con getto regolabile. Lo sportello della cassetta è protetto da materiale safe crash. Gli idranti sono segnalati. L ubicazione degli idranti è tale da permettere di raggiungere tutti i locali con il getto dell acqua. Nel cortile è presente l attacco per la motopompa dei VV.F. segnalata. Misure da adottare a carico dell Ente Locale Archiviare il progetto e la dichiarazione di conformità, rilasciati dal progettista e dalla ditta incaricati della realizzazione dell impianto, attestanti che la rete idrica antincendio è stata realizzata e collaudata in modo conforme a quanto previsto dal Cap. 9.1 del D.M. 26/8/92 ed alle Norme UNI CIG. Fornire copia della documentazione al Dirigente scolastico. [Priorità 1] Richiedere alla ditta incaricata della verifica e della manutenzione periodica degli idranti di operare in conformità alla norma UNI EN 671/3; e chiedere alla stessa di annotare l'esito della verifica sul registro dei controlli periodici presente presso la scuola. [Priorità 3] 32

33 6.15 ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA L edificio dispone di apparecchi di illuminazione di sicurezza installati lungo i corridoi negli atri, lungo le scale ed in tutti i locali. Misure da adottare a carico dell Ente Locale Archiviare la dichiarazione di conformità, rilasciata dalla ditta installatrice, nella quale risulti evidenziato che l impianto è stato realizzato conformemente alle indicazioni previste dal DM 26/8/92, dalla Norma UNI EN 1838 del marzo 2000 e dalla Norma CEI 64/8 (Capitoli. 35, 56). [Priorità 2] Fornire copia della dichiarazione di conformità al Dirigente scolastico. [Priorità 1] 6.16 REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI DI RIVESTIMENTO Nei locali e lungo i percorsi d esodo non sono presenti rivestimenti in materiale combustibile. Misure da adottare a carico dell Ente Locale Gli eventuali rivestimenti che saranno installati dovranno essere di tipo incombustibile o certificati secondo quanto stabilito dall articolo 3.1 del D.M. 26/8/92. [Priorità 2] 33

34 6.17 CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI La scuola, in quanto frequentata da più di 100 persone deve disporre del certificato di prevenzione incendi (CPI) per l attività n. 67 del DPR n. 151 del 1/08/2011 (ex attività n. 85 dell allegato B al DM 16/2/82). Poiché si presume (durante il sopralluogo non è stato possibile accedere all interno del locale) che la caldaia che alimenta l impianto di riscaldamento abbia una potenza termica maggiore a kcal/h, la scuola deve disporre del certificato di prevenzione incendi (CPI) per l attività 74 del DPR n. 151 del 1/08/2011 (ex attività n. 91 dell allegato B al DM 16/2/82). Come prescritto dal comma 2 dell articolo 6 del DPR n. 151 del 1/08/2011 è stato predisposto il registro sul quale sono annotati i controlli, le verifiche e gli interventi di manutenzione dei dispositivi, attrezzature ed impianti antincendio, la formazione ed informazione del personale e l esito delle esercitazioni antincendio. Misure a carico dell Ente locale Qualora non si sia già provveduto, affidare ad un professionista abilitato l incarico di predisporre quanto necessario per ottenere il Certificato di Prevenzione Incendi comprendente tutte le attività presenti nell immobile che il DPR n. 151 del 1/08/2011 sottopone al controllo dei Vigili del Fuoco (attività n. 67 e n. 74). [Priorità 1] Realizzare le misure previste nella documentazione tecnica allegata alla domanda di rilascio del parere favorevole. [Priorità 1] A lavori ultimati presentare al Comando Provinciale dei VV.F la S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività); la ricevuta della segnalazione costituisce titolo autorizzatorio all inizio dell attività; successivamente chiedere il rilascio del C.P.I. [Priorità 1] 34

35 7. SERVIZI GENERALI 7.1 SERVIZI IGIENICI La scuola dispone di servizi igienici in numero adeguato rispetto a quanto previsto dal Decreto 18 dicembre 1975 (una tazza ogni 25 alunni). I servizi igienici sono dotati di finestre apribili. Ad ogni piano è stato realizzato un bagno per diversamente abili. 7.2 LAVABI I lavabi sono complessivamente adeguati ai sensi del punto 1.13 dell Allegato IV del Decreto legislativo 81/ PULIZIE Le pulizie sono adeguate. Le pulizie sono eseguite dai collaboratori scolastici. 35

36 8. AULE DIDATTICHE ALA VECCHIA L'aerazione e l'illuminazione naturale dei locali è assicurata da finestre. I parapetti delle finestre sono alti 100 cm, le lastre di vetro sono conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in edilizia). Alcune finestre possono essere aperte sia ad anta che a ribalta. Le porte dei locali sono larghe 130 cm ( ) e si aprono nel senso contrario all esodo. Un battente è mantenuto chiuso dal fermo porta. Il sopraluce non ha caratteristiche di sicurezza. Il numero delle persone che utilizza le aule è superiore a 25. Nelle aule é affissa la planimetria con indicato il percorso d esodo. Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile. Non sono presenti rivestimenti in legno. Le aule dispongono di prese elettriche integre munite di alveoli protetti. Nelle aule è installato un apparecchio di illuminazione di emergenza. Come prescritto dal D.M. 10/3/1998 ( Allegato II - Cap. 2.3) il quantitativo di materiale combustibile è limitato allo stretto necessario per la normale conduzione della attività. Misure a carico dell Ente locale Sostituire la lastra di vetro dei sopraluce delle porte delle aule dell ala vecchia con lastre di vetro conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in edilizia); o, in alternativa con policarbonato o altro materiale non frangibile. [Priorità 1] Invertire il senso di apertura delle porte delle aule dell ala vecchia e dei laboratori in quanto i locali sono utilizzati da un numero di persone superiore a 25 persone ed installare il maniglione antipanico sui battenti. [Priorità 2] 36

37 ALA NUOVA L'aerazione e l'illuminazione naturale dei locali è assicurata da finestre. I parapetti delle finestre sono alti 100 cm, le lastre di vetro sono conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in edilizia). Alcune finestre possono essere aperte sia ad anta che a ribalta. Le porte dei locali sono larghe 130 cm ( ) e si aprono nel senso dell esodo. La lastra di vetro posta alla sommità delle porte ha caratteristiche di sicurezza. Nelle aule é affissa la planimetria con indicato il percorso d esodo. Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile. Non sono presenti rivestimenti in legno. Le aule dispongono di prese elettriche integre munite di alveoli protetti. Nelle aule è installato un apparecchio di illuminazione di emergenza. Al momento del sopralluogo i locali non erano utilizzati. 37

38 9. EX UFFICI E LOCALE FOTOCOPIE I locali in precedenza utilizzati come uffici ed il locale fotocopie sono ubicati al piano rialzato dell ala vecchia. L'aerazione e l'illuminazione naturale dei locali è assicurata da finestre; le lastre di vetro hanno caratteristiche di sicurezza. I parapetti delle finestre sono alti 100 cm. Le porte sono larghe 100 cm ( ) e si aprono nel senso contrario all esodo. Alla sommità delle porte dei locali è installata una lastra di vetro priva delle caratteristiche di sicurezza. Pareti pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile. Non sono presenti rivestimenti in legno. Gli uffici dispongono di prese elettriche integre munite di alveoli protetti. Sono installati gli apparecchi di illuminazione di sicurezza. Nei locali è installato un rilevatore automatico dei fumi. Misure a carico dell Ente locale Sostituire la lastra di vetro dei sopraluce delle porte dei locali ex uffici e del locale fotocopie, con lastre di vetro conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in edilizia); o, in alternativa con policarbonato o altro materiale non frangibile. [Priorità 3] 38

39 10. SALA INSEGNANTI Il locale è ubicato al piano rialzato dell ala vecchia. L'aerazione e l'illuminazione naturale è assicurata da finestre; le lastre di vetro hanno caratteristiche di sicurezza. I parapetti delle finestre sono alti 100 cm. La porta è larga 120 cm ( ) e si apre nel senso contrario all esodo. Alla sommità della porta è installata una lastra di vetro priva delle caratteristiche di sicurezza. Pareti pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile. Non sono presenti rivestimenti in legno. Le prese elettriche sono integre e sono munite di alveoli protetti. Sono stati installati gli apparecchi di illuminazione di sicurezza. Misure a carico dell Ente locale Sostituire la lastra di vetro dei sopraluce della porta con lastre di vetro conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in edilizia); o, in alternativa con policarbonato o altro materiale non frangibile. [Priorità 3] 39

40 11. SALA RIUNIONI Il locale è ubicato al piano seminterrato lato ovest dell ala vecchia. La porta di accesso è larga 120 cm ( ) e si apre nel senso contrario all esodo. Il locale dispone di 2 uscite di sicurezza costituite da una porta larga 120 cm ( ) che si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico. L'aerazione e l'illuminazione naturale è assicurata da finestre. I parapetti delle finestre sono alti 100 cm, le lastre di vetro sono conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in edilizia). Alcune finestre possono essere aperte sia ad anta che a ribalta. E affissa la planimetria con indicato il percorso d esodo. Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile. Non sono presenti rivestimenti in legno. Le prese elettriche sono integre e sono munite di alveoli protetti. E installato un apparecchio di illuminazione di emergenza. Sono presenti i componenti del sistema di allarme incendio. 40

41 12. SALA MENSA (IN USO) Il locale è ubicato al piano seminterrato lato sud dell ala vecchia ed è utilizzato da sole 3 persone alle quali vengono servite delle monoporzioni. La porta di accesso è larga 120 cm ( ) e si apre nel senso contrario all esodo. Il locale dispone di una uscita di sicurezza costituita da una porta larga 120 cm ( ) che si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico ed immette su una scala esterna la cui rampa è larga 120 cm, corre tra due pareti ed è priva di corrimano. La scala sbocca nel cortile lato sud. Il parapetto della scala è costituito da un corrente orizzontale centrale ed è alto 97 cm; il salto nel vuoto è superiore ad 1 metro. L'aerazione e l'illuminazione naturale è assicurata da finestre. I parapetti delle finestre sono alti 100 cm, le lastre di vetro sono conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in edilizia). Alcune finestre possono essere aperte sia ad anta che a ribalta. E affissa la planimetria con indicato il percorso d esodo. Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile. Non sono presenti rivestimenti in legno. Le prese elettriche sono integre e sono munite di alveoli protetti. E installato un apparecchio di illuminazione di emergenza. Sono presenti i componenti del sistema di allarme incendio. Nel locale è posizionato un idrante UNI 45. Misure da adottare a carico dell Ente Locale Applicare il corrimano lungo la rampa della scala esterna all uscita di sicurezza del locale del piano seminterrato lato sud utilizzato come mensa. Applicare una rete o altra protezione equivalente per evitare che gli alunni possano salire sul corrente orizzontale centrale e sporgersi pericolosamente. Alzare il parapetto ad almeno 100 cm (meglio se 110 cm).. [Priorità 1] 41

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