BOZZA DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO CHE PROROGA IL PROGRAMMA D AZIONE COMUNITARIA
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1 COMMISSIONE EUROPEA DG SIDAMT// BOZZA DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO CHE PROROGA IL PROGRAMMA D AZIONE COMUNITARIA PER LA PREVENZIONE DELL AIDS E DI TALUNE ALTRE MALATTIE TRASMISSIBILI ( ) Decisione n. 647/96/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 marzo 1996, (GU n. L 95 del , pag. 16) Decisione n.. del Parlamento europeo e del Consiglio del, (GU n..) PROGRAMMA ANNUALE DI LAVORO PER IL 2001 (Art. 5(2) della decisione 647/96/CE) Bât. J. Monnet, Plateau du Kirchberg, L-2920 Luxembourg - Office: EUFO 3262A. Telephone: direct line (+352) , exchange Fax: Telex: COMEU LU Telegraphic address: COMEUR Luxembourg. Internet: jader.cane.@lux.dg5.cec.be
2 BOZZA DI PROGRAMMA ANNUALE DI LAVORO PER IL 2001 PREAMBOLO Il 25 luglio 2000 la Commissione ha adottato una proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio basata sull articolo 152 del Trattato che proroga gli attuali programmi nel campo della sanità pubblica (COM (2000)448 def.). Il programma d azione comunitaria per la prevenzione dell AIDS e di talune altre malattie trasmissibili scadrà alla fine del Tale proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che proroga il programma d azione comunitaria per la prevenzione dell AIDS e di talune altre malattie trasmissibili costituisce parte integrante della strategia in materia sanitaria presentata dalla Commissione nella sua comunicazione COM(2000) 285 del 16 maggio La nuova strategia comprende un quadro d azione nel settore della sanità pubblica e componenti, interconnesse e comportanti vantaggi reciproci, appartenenti ad altre politiche e attività comunitarie in grado di influire sui determinanti della salute. Nell ambito del quadro d azione nel settore della sanità pubblica, la Commissione ha proposto al Parlamento europeo e al Consiglio di adottare un nuovo programma d azione globale nel campo della sanità pubblica ai sensi dell articolo 152 del Trattato CE. Il nuovo programma sostituirà gli attuali programmi d azione in materia di sanità pubblica. Al fine di garantire l immediata entrata in vigore di tale proroga, la realizzazione dei programmi ampliati sarà basata: - sulle azioni descritte in dettaglio negli allegati alla decisione che istituisce il programma, - sul programma di lavoro annuo definito nel quadro del programma d azione, - sugli obiettivi generali del nuovo programma d azione globale nel campo della sanità pubblica, che la Commissione ha sottoposto all approvazione del Parlamento europeo e del Consiglio e che sostituirà gli attuali programmi d azione in questo campo 1. La Commissione assicurerà la coerenza tra gli obiettivi del nuovo programma quadro in materia di sanità pubblica e gli obiettivi previsti nel programma per la prevenzione dell AIDS e di altre malattie trasmissibili. 1 Allegato 2
3 1. INTRODUZIONE 1. La decisione 647/96/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 marzo che adotta un programma d azione comunitario ( ) per la prevenzione dell AIDS e di altre malattie trasmissibili dispone che il rappresentante della Commissione sottoponga al Comitato un programma annuo di lavoro indicante le priorità d azione (articolo 5(2) (b)). 2. L allegato alla decisione 647/96/CE prevede una serie di 19 azioni o misure, raggruppate nelle seguenti quattro categorie: Sorveglianza e controllo delle malattie trasmissibili Lotta contro la trasmissione Informazione, educazione e formazione Assistenza alle persone colpite dall HIV/AIDS e lotta contro la loro discriminazione. Queste azioni costituiscono il quadro di riferimento principale per l attuazione del programma e la fissazione delle priorità. 2. PROGRAMMA DI LAVORO E PRIORITÀ PER L ANNO Orientamenti ed equilibri generali del programma Al fine di generare valore aggiunto per la Comunità europea, avranno priorità i progetti su larga scala e le reti di dimensioni europee, suscettibili di apportare un reale contributo alla realizzazione degli obiettivi del programma. In tale contesto, l obiettivo primario del programma non è quello di sostenere direttamente attività locali o strutture in loco, bensì di incentivare le iniziative di coordinamento, di scambio di esperienze e di informazioni a livello comunitario. Nel 2001 la Commissione continuerà ad assicurare un giusto equilibrio tra i seguenti tipi di attività: Grandi progetti e reti europee: Si tratta di attività di sorveglianza dell HIV/AIDS, di reti di sorveglianza di talune altre malattie trasmissibili e attività correlate, nonché di attività di prevenzione dell AIDS/HIV sotto forma di progetti e di reti europee dedicate a temi specifici, quali la prostituzione, l ambiente carcerario, i problemi frontalieri, le popolazioni migranti, i giovani, l omosessualità maschile, i tossicomani per via endovenosa, ecc. Per il 2001 si prevede un ulteriore sostegno di tali progetti pluriennali e di tali reti, in funzione dei risultati ottenuti nel corso della fase precedente. I piani di lavoro per tali progetti e reti potranno essere adattati alla luce dei risultati conseguiti e delle nuove esigenze emerse. 2 GU n. L 95 del
4 Nuovi progetti ad hoc da finanziarsi nel quadro del bilancio 2001: Saranno progetti conformi alle priorità elencate nel successivo paragrafo 2.2 e rispondenti ai criteri di selezione. Tenuto conto della necessità di annettere priorità a progetti di una certa ampiezza con un reale valore aggiunto comunitario, si prevede, a titolo indicativo, che nel 2001 il programma dia il suo sostegno ad un massimo di 30 nuovi progetti. Tali progetti saranno selezionati sulla base di un invito a presentare proposte pubblicato sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee nell'autunno 2000, con il termine ultimo di presentazione delle domande fissato al 30 novembre Attività di iniziativa comunitaria: Si tratta di attività che rispondono ad un esigenza espressamente citata nella decisione di adozione del programma, oppure ad una priorità stabilita in consultazione con il Comitato, il cui avviamento e il cui controllo devono avvenire a livello comunitario. Tali attività devono interessare tutti gli Stati membri e attenersi ad un piano di lavoro predefinito. Esse saranno realizzate preferibilmente sulla base di un bando di gara specifico pubblicato sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. Nel 2001 si prevede che il programma possa varare due nuove iniziative di questo tipo. N.B. Eventuali progetti non totalmente collocabili nell ambito delle priorità indicate ai paragrafi 2.2-B, C e D in appresso, ma che dimostrino tuttavia notevole livello qualitativo e siano conformi agli altri criteri di selezione stabiliti in consultazione con il comitato, potranno essere selezionati per un finanziamento, entro i limiti delle risorse ancora disponibili in bilancio. 2.2 Priorità per settore d attività A. Sorveglianza e controllo delle malattie trasmissibili Il programma continuerà a fornire il suo appoggio alle attività del Centro europeo per la sorveglianza epidemiologica dell AIDS per quanto queste riguardano l HIV/AIDS e le malattie connesse (azione 1). Dal punto di vista della sorveglianza, gli effetti di nuove terapie limitano l interpretazione dei dati relativi alla sorveglianza dell AIDS ed evidenziano la necessità di migliorare gli strumenti impiegati per il monitoraggio delle epidemie in Europa. Le reazioni sulla casistica HIV sono influenzate in minore misura dagli effetti delle terapie e forniscono un più ampio quadro della popolazione portatrice di HIV. L identificazione di tipi diversi di virus (principalmente A e B) potrebbe anche essere il soggetto di attività destinate a fornire informazioni sulla provenienza del virus, a seconda della sua diffusione in Europa. Il programma sosterrà un ulteriore sviluppo di iniziative destinate a mantenere una rete di sorveglianza a livello europeo per un monitoraggio accurato e dettagliato 4
5 delle tendenze dell HIV e dell AIDS. Le popolazioni di controllo più esposte (ad esempio, prostitute/i, tossicodipendenti che fanno uso di droga per via endovenosa, popolazioni migranti provenienti da varie regioni) potrebbero essere oggetto di sondaggio per completare le informazioni ricavate dai registri dell AIDS. Studi di coorti sull esposizione potrebbero essere coordinati a livello europeo per ottenere un quadro più dettagliato delle tendenze relative all incidenza dell HIV presso questi gruppi della popolazione. Per garantire una maggiore efficacia delle azioni di prevenzione, il processo di trasferimento delle informazioni e delle conoscenze dovrebbe essere migliorato in collaborazione con esperti del ramo a livello nazionale e locale della sanità pubblica, compresi esperti governativi e organizzazioni non governative. Saranno favorite le attività nell ambito dei recenti progressi nel campo terapeutico (in particolare farmaci contro il retrovirus e profilassi) con le relative conseguenze per la politica di prevenzione. Si presterà particolare attenzione alla trasmissione dalle madri ai figli. Il programma farà in modo che il controllo e il monitoraggio HIV/AIDS venga sviluppato nel rispetto dei diritti umani e della dignità delle persone HIV positive. Le priorità riguardanti la sorveglianza e il monitoraggio di altre malattie trasmissibili saranno definite su consultazione di un gruppo di esperti in materia di malattie trasmissibili composto da rappresentanti delle istituzioni responsabili della sorveglianza in ciascuno Stato membro. Si prevede l appoggio anche in futuro alle reti di sorveglianza e la realizzazione di tali reti, qualora mancanti, nel settore definito come priorità. Saranno inoltre sostenuti anche in futuro progetti di vasta portata (sulla resistenza antimicrobica EARSS, i bollettini di sorveglianza, la rete europea di sorveglianza della tubercolosi EuroTB, il programma di emovigilanza) tenendo conto delle precedenti valutazioni dei risultati conseguiti e della loro divulgazione. Tutti i vari tipi di reti dovranno essere gestiti in modo trasparente, in particolare per quanto riguarda i partner e la divisione dei compiti, le responsabilità, ecc. B. Lotta contro la trasmissione L obiettivo primario delle azioni svolte in questo campo è quello di sostenere le iniziative intese a prevenire la trasmissione dell HIV e delle malattie trasmissibili per via sessuale in gruppi di persone o in situazioni a rischio. Al riguardo una particolare attenzione dovrà essere prestata alla prevenzione di altre malattie sessualmente trasmissibili. Si potrebbe ulteriormente promuovere la cooperazione tra gli Stati membri sullo scambio di informazioni relative alle politiche di prevenzione. Per ottenere futuri finanziamenti va fornita la prova della divulgazione dei risultati dei precedenti progetti finanziati dalla CE. 5
6 Il programma considererà prioritaria l attuazione delle azioni 7 e 9 che riguardano problemi e situazioni relative a persone con comportamenti a rischio (uso di droga per via parenterale, prostituzione, rapporti sessuali a rischio, ecc.), ovvero che si trovano in situazioni particolari (viaggi, penitenziari, ecc.), nonché lo scambio di informazioni sulla sensibilizzazione dell opinione pubblica in generale e di taluni gruppi bersaglio. In linea generale, le varie attività che saranno svolte dovranno tener conto della situazione dei gruppi di persone più esposte a causa dell esclusione/emarginazione economica, sociale o culturale. Per quanto riguarda i tossicomani che si iniettano la droga e vista l importanza di questo tipo di trasmissione, in particolare in taluni paesi dell Europa meridionale, sarà attribuita priorità a progetti di vasta portata che comportano scambi di esperienze in questo campo. Peraltro, il diverso impatto del consumo di droghe nell Europa settentrionale e meridionale sull epidemia dell AIDS, potrà costituire oggetto di uno studio comparativo, insieme all evoluzione dei comportamenti a tale riguardo e le diverse modalità di assunzione delle droghe. Si terrà anche presente l attività dell Osservatorio di Lisbona sulle droghe. Un attenzione particolare sarà dedicata a progetti sugli omosessuali e bisessuali di sesso maschile conformi ai criteri di selezione. I dati epidemiologici sui modi di trasmissione, nonché le informazioni raccolte sui comportamenti di fronte al rischio di trasmissione dell HIV e delle malattie sessualmente trasmissibili, evidenziano l importanza di promuovere e rafforzare azioni di informazione, educazione e prevenzione mirate in modo specifico agli omosessuali e ai bisessuali maschi, in particolare migranti, uomini di una certa età, handicappati, uomini con rapporti sessuali con altri uomini che non si considerano per questo omosessuali (nonidentitaires). Gli Stati membri potrebbero essere incoraggiati a sviluppare e finanziare la ricerca su quest ultimo gruppo allo scopo di definire meglio le azioni di prevenzione destinate a questa particolare categoria. Nel quadro dell azione 8 del programma una particolare attenzione va annessa a quei gruppi di donne che si trovano in condizioni difficili (a causa delle modeste condizioni economiche e sociali o di barriere etniche e culturali) e che corrono di più il rischio di contrarre l HIV. Il programma potrebbe promuovere la definizione e lo sviluppo di un iniziativa o di una rete destinata in modo particolare alle donne migranti che rischiano di contrarre l HIV. In considerazione della più elevata sieroprevalenza dell HIV e delle epatiti virali tra la popolazione carceraria, rispetto al resto della popolazione, e in considerazione delle difficoltà specifiche per attuare misure di prevenzione in ambiente penitenziario, il programma continuerà a sostenere progetti in questo settore. C. Informazione, educazione e formazione Uno degli assi prioritari della politica di prevenzione è l educazione dei giovani e lo scambio di esperienze sui materiali e sui metodi utilizzati nell educazione alla salute per la prevenzione dell HIV e delle malattie sessualmente trasmissibili. Inoltre, nelle politiche di prevenzione dell HIV/AIDS si presterà particolare attenzione ai metodi che consentono di raggiungere i giovani più vulnerabili e alle 6
7 tematiche relative alla parità dei sessi nell ambito della prevenzione dell HIV/AIDS. La valutazione dei programmi scolastici in un ottica di prevenzione potrebbe costituire un altro fronte d azione. Di conseguenza, occorre organizzare attivamente il coordinamento con il programma di promozione della salute relativamente all educazione sessuale nelle scuole. Il programma promuoverà l integrazione di tematiche di prevenzione dell HIV/AIDS nelle strategie generali di prevenzione, in particolare nella formazione degli operatori sociali che si occupano del problema, compreso il personale sanitario. L azione 14 del programma prevede l incentivo ad iniziative intese ad informare e educare i migranti negli Stati membri, tenendo in particolare considerazione le differenze culturali e linguistiche. A tal fine il programma ha sostenuto finanziariamente la realizzazione di una rete di scambio di esperienze su scala europea. Nel 2000 il programma continuerà a sostenere il lavoro di tale rete, lavoro che potrà essere pianificato adattandolo alla luce dei risultati ottenuti fino ad ora e delle nuove esigenze emerse. Data l importanza dell epidemia nei paesi dell Africa subsahariana, il programma continuerà a sostenere progetti/reti che riguardano in modo specifico l HIV e la prevenzione delle altre malattie sessualmente trasmissibili fra le comunità di queste regioni. Dopo la valutazione dei risultati il programma potrebbe sostenere oltre anche progetti relativi a problemi transfrontalieri (compresi i paesi dell Europa centrale e orientale) relativamente alla trasmissione dell HIV/AIDS e delle malattie sessualmente trasmissibili. D. Assistenza alle persone affette da HIV/AIDS e lotta contro la discriminazione Il programma darà priorità ai vari aspetti dell assistenza alle persone colpite dall HIV/AIDS. In particolare, sarà data priorità a progetti (scambi di esperienze, inventario delle varie prassi, diffusione delle migliori prassi, ecc.) relativi ai vari aspetti del sostegno dei sieropositivi e dei malati di AIDS. In particolare, veste le possibilità offerte dalle terapie attualmente praticate, sarà dedicata una particolare attenzione alla qualità della vita e all integrazione dei sieropositivi nella vita attiva (azione 17). In realtà potrebbero manifestarsi nuove forme di discriminazione mano a mano che la malattia diventa più comune e che si allenta la vigilanza delle associazioni. Taluni progetti potrebbero concentrarsi anche sulla discriminazione nell accesso al lavoro poiché, grazie ad una terapia efficace, taluni pazienti potranno essere reintegrati nel mondo del lavoro. Verrà presa in considerazione anche la discriminazione a livello assicurativo. Altri progetti potrebbero inoltre trattare gli aspetti giuridici della discriminazione dell HIV/AIDS negli Stati membri. 7
8 Peraltro, alla luce dell evoluzione recente e costante delle caratteristiche e delle implicazioni terapeutiche dell infezione da HIV, il programma sosterrà iniziative intese a favorire e potenziare la diagnosi precoce dell infezione da HIV tra le persone più a rischio. La Commissione cercherà di sostenere attività destinate a migliorare l accesso alla terapia di persone svantaggiate e la loro rispondenza. Per quanto riguarda le prassi in materia di test HIV, la Commissione si servirà dell inventario completo dei test HIV, realizzati in tutti gli Stati membri e nei paesi partecipanti al programma e li pubblicherà nel Tale inventario dovrebbe fungere da base per l elaborazione di un codice di buona pratica. Infine, il programma potrebbe sostenere lo sviluppo di un progetto europeo per raccogliere, analizzare e comparare i dati relativi agli aspetti discriminatori dell infezione da HIV nella Comunità e favorire lo scambio di informazioni tra gli Stati membri. 3. Apertura del programma ai paesi candidati L articolo 6.2 della decisione 647/96/CE prevede la partecipazione dei paesi attualmente candidati all adesione all Unione europea. L apertura del programma a tali paesi che desiderano partecipare è in fase di preparazione. L attuazione concreta dovrà tener conto delle norme specifiche riguardanti la destinazione degli stanziamenti, nonché i fondi disponibili. L iniziativa prevista consiste anche nell identificare gli organismi adatti a coordinare il programma e nello stabilire un piano di lavoro che indichi le priorità per i paesi partecipanti. In generale, tale partecipazione dovrà consistere essenzialmente nell adesione ai principali progetti e alle principali reti istituite e sostenute dal programma comunitario. 4. ATTUAZIONE E CONTROLLO DEL PROGRAMMA 4.1 Riunioni del Comitato L articolo 5 della decisione 647/96/CE prevede che, per l attuazione del programma, la Commissione sia assistita da un Comitato. Per il 2001 la Commissione ha preso gli opportuni provvedimenti affinché il Comitato possa riunirsi due volte: marzo 2001 dicembre Gruppi di lavoro Il regolamento interno del Comitato prevede la possibilità di creare gruppi di lavoro che si interessano di aspetti specifici del programma d azione o della prevenzione dell HIV/AIDS e delle malattie trasmissibili. 8
9 Tali gruppi potrebbero rappresentare un luogo di scambio di esperienze e di informazioni tra gli Stati membri e la Commissione, sulla base di una presentazione dei risultati dei progetti finanziati dal programma. Essi potranno anche formulare proposte al Comitato in materia di orientamenti e priorità da attribuire a talune azioni del programma. L istituzione di gruppi di lavoro e i relativi mandati saranno definiti congiuntamente con il Comitato. In particolare, potrà essere istituito un gruppo di lavoro che assista la Commissione nella definizione di una strategia di prosieguo delle attività in materia di prevenzione e di controllo dell HIV/AIDS e di talune altre malattie trasmissibili, alla scadenza del programma in corso. 4.3 Invito a presentare proposte Qualora si riveli necessario per l attuazione del programma e per selezionare nuovi progetti o continuare a sostenere azioni già avviate che rispettino le priorità elencate ai paragrafi 2.1. e 2.2., è prevista, nella primavera del 2001, la possibilità di pubblicare nella Gazzetta ufficiale un ulteriore invito a presentare proposte. 4.4 Informazioni sul programma d azione Diffusione dei risultati Per garantire un adeguata informazione del pubblico e degli ambienti professionali interessati alla prevenzione dell HIV/AIDS e delle malattie trasmissibili, la Commissione favorirà la gestione e la divulgazione dei risultati del progetto, in varie forme: pubblicazione e diffusione di documenti e relazioni; maggiore presa in considerazione del criterio di valorizzazione/diffusione al momento della selezione dei progetti; pubblicazione di un repertorio dei progetti finanziati dal programma nel Inoltre, si potrebbe sostenere un azione destinata ad un ulteriore diffusione dei risultati conseguiti dai progetti finanziati e ad un raffronto di tali progetti e dei loro risultati nel loro campo specifico e nel loro settore d attività. La relazione finale di tale azione potrà essere pubblicata e resa disponibile su Internet. Infine, fin dal 1997, il sito Internet della Commissione europea ha fornito tutte le informazioni utili relative al programma sulla prevenzione dell AIDS e delle altre malattie trasmissibili. Nel 2001 si presterà particolare attenzione all aggiornamento del sito. 9
PROGRAMMA DI LAVORO 2001
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