LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE 2013/2014
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1 LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE 2013/2014 1
2 La certificazione delle competenze Certificare le competenze significa valorizzare il capitale umano e professionale in termini di competenze, conoscenze ed abilità e realizzare la massima inclusione in termini sociali ed occupazionali. In pratica si cerca di valorizzare il c.d. apprendimento permanente e cioè le attività intraprese dalla persona nelle varie fasi della vita. La competenza certificata è spendibile a livello Regionale, Nazionale ed Europeo. I documenti di validazione e i certificati rilasciati costituiscono atti pubblici ed hanno valore legale. Il sistema di certificazione di Regione Lombardia, uniformandosi alle direttive europee, tiene conto delle competenze acquisite dalla persona in tutti i contesti scolastici e lavorativi e nelle diverse esperienze, nella prospettiva del superamento del valore legale del titolo di studio finale. Il raccordo dei servizi di individuazione e validazione e certificazione delle competenze si fonda sulla piena realizzazione della dorsale unica informativa mediante la progressiva interoperabilità delle banche dati centrali e territoriali esistenti e l istituzione del repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali. L affidabilità del sistema nazionale di certificazione delle competenze si fonda su un condiviso e progressivo sistema di indicatori, strumenti e standard di qualità su tutto il territorio nazionale. L individuazione e validazione e la certificazione delle competenze si fondano sull esplicita richiesta della persona. Centralità della persona e volontarietà del processo richiedono la garanzia dei principi di semplicità, accessibilità, trasparenza, oggettività, tracciabilità, riservatezza del servizio, correttezza metodologica, completezza, equità e non discriminazione. 2
3 Quadro normativo di riferimento LIVELLO EUROPEO Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 155/02 del 18/06/2009 sull istituzione di un sistema europeo di crediti per l istruzione e la formazione professionale. Scopo della raccomandazione è la creazione di un sistema europeo di crediti per l istruzione e la formazione (ECVET) inteso ad agevolare il trasferimento, il riconoscimento e l accumulo dei risultati comprovati dall apprendimento delle persone interessate ad acquisire una qualifica. Obiettivo: 1) migliorare la comprensione generale dei risultati dell apprendimento; 2) migliorare la loro trasparenza; 3) favorire la mobilità transnazionale e portabilità tra gli stati membri; 4) favorire la portabilità e la mobilità delle qualifiche a livello nazionale fra diversi settori dell economia e all interno del mercato del lavoro; 5) sviluppare e potenziare la cooperazione europea del settore dell istruzione e della formazione. A seguito di questa raccomandazione la Commissione europea ha finanziato progetti applicativi sperimentali tra diversi stati membri considerando diverse figure professionali. Priorità Europa 2020 e della prossima programmazione dei Fondi Comunitari: riduzione abbandono scolastico miglioramento istruzione tecnica superiore definizione di una strategia nazionale dell Apprendimento Permanente: -implementare il Sistema Nazionale di Certificazione. -EQF (European Qualification Framework): è composto da 8 livelli ed è una griglia di referenziazione per mettere in relazione le diverse qualifiche/titoli rilasciati nei paesi UE. Istituisce un quadro di riferimento comune che funga da dispositivo di traduzione tra i diversi sistemi delle qualifiche e i rispettivi livelli. -Accreditamento, qualità e sistema di trasferimento dei crediti (ECVET). 3
4 LIVELLO NAZIONALE -> ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE : 2003 riforma del sistema educativo definizione per competenze del sistema IeFP entrato a regime nel ASR del 15/01/2004 n. 1901: recepimento standard formativi minimi relativi alle competenze di base(area linguaggi, scientifica, tecnologica, storico socio economica) 2007 Decreto ministeriale n. 139 del 22/8/2007 che indica i saperi e le competenze, articolati in conoscenze abilità e i relativi assi culturali di riferimento -> ISTRUZIONE TECNICA E PROFESSIONALE: 2010 riordino dell istruzione tecnica e professionale di stato ordinamento ridefinito per competenze -> APPRENDISTATO : 2012 ASR sull apprendistato di 1 livello ASR del 19/04/2012 per la definizione di sistema nazionale di certificazione delle competenze acquisite in apprendistato a norma art. 6 del DLGS 167/2011 (tu sull apprendistato). -> LAVORO: 2012 l. 92/2012 riforma del mercato del lavoro : promozione dell apprendimento permanente e realizzazione del sistema nazionale di certificazione delle competenze 4
5 -> APPRENDIMENTO PERMANENTE E CERTIFICAZIONE 20/12/2012 accordi un conferenza unificata: intesa sull apprendimento permanente, parere favorevole sul dlgs sistema nazionale di certificazione delle competenze, accordo per adozione della referenziazione del sistema EQF (8 livelli previsti) 2013 DLGS N. 13 DEL 16/01/2013 «Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze» Dall entrata in vigore del dlgs 13/2013, a febbraio 2013, il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e le Regioni e Province autonome, nell ambito del Coordinamento tecnico, hanno elaborato congiuntamente uncronoprogramma delle attività e delle relative scadenze per l attuazione del decreto. Nel frattempo, è stato istituito il Comitato tecnico nazionale con uno specificogruppo tecnico di Regioni e P.A. che, in collaborazione con il MLPS, hanno definito 3 linee di intervento: 1. La prima, relativa all implementazione delrepertorio nazionale dei titoli e delle qualificazioni professionali regionali (art. 8 dlgs 13/2013); 2. La seconda, relativa alladefinizione degli standard di certificazione (art. 3 dlgs 13/2013); 3. La terza, relativa allaoperazione maternage/traghettamento, per velocizzare il processo di dotazione di un proprio repertorio per le Regioni che attualmente non ne dispongono. 5
6 LIVELLO REGIONALE -> ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE : 2003 Avvio della sperimentazione percorsi triennali IeFp 2006 L.R. n. 22 «Il mercato del lavoro in Lombardia» 2007 L.R. n. 19 «Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione in Regione Lombardia» 2008 DGR n «indicazioni regionali per l offerta formativa» in materia di Ie FP e in particolare per la certificazione delle competenze e riconoscimento di crediti formativi; DDUO n «adozione del QRSP della regione Lombardia» e s.i.m. DDUO 7105/2011 «istituzione di nuove sezioni e adozione di nuovi profili» DDUO n.9837/2008 «approvazione delle procedure relativamente allo svolgimento delle attività formative dei soggetti accreditati al sistema IeFP» e in particolare certificazioni finali e riconoscimento di crediti formativi DDUO n.6072/2010: rilascio di attestato di qualifica, certificazione di competenze intermedia, certificazione di competenze finali. 6
7 2010 DDUO n. 3337/2010 «modello di certificazione delle competenze acquisite in ambito non formale e informale. Attuazione guidata in 2 aree professionali» (sperimentazione del politecnico di milano) DDUO n /2010 «avvio dell applicazione guidata del modello di certificazione delle competenze acquisite in ambito non formale e informale» DDUO n. 7285/2010 «procedure relative al rilascio degli attestati di competenza dei percorsi di formazione continua permanente e di specializzazione afferenti agli standard regionali» 2012 DDUO n del 22/10/2012 «approvazione del modello e procedure per il sistema di certificazione delle competenze acquisite in ambito non formale e informale in RL» DDUO n del 20/12/2012 «standard e requisiti minimi dell offerta di formazione continua, formazione permanente, formazione specializzazione» DDUO n del 20/12/2012 «avvio della sperimentazione del libretto formativo del cittadino- approvazione del modello informatico» 7
8 glossario COMPETENZE Le competenze denotano la mobilitazione dinamica e articolata da parte del soggetto di un insieme di risorse necessarie per gestire e presidiare una o più aree di attività, al fine di conseguire un determinato risultato lavorativo (output) in termini di qualità e nel rispetto dei parametri attesi. Esse descrivono la professionalità del soggetto e sono identificate a partire da un'analisi del processo di lavoro nelle sue principali articolazioni per aree di attività definite in rapporto ai risultati. Le competenze sono intese come rappresentazione del lavoro nella prospettiva del soggetto che lo realizza, attraverso l'investimento cognitivo che deve sviluppare per interpretare le attività ABILITA' Le abilità costituiscono una dimensione di carattere applicativo, sia che si tratti di abilità operative in senso stretto (ad es. "uso di strumenti di officina"), sia che si tratti di abilità relazionali (ad es. "applicare tecniche di ascolto attivo") o di abilità cognitive ("applicare tecniche diagnostiche"). Le abilità concernono l'essere in grado di utilizzare specifici strumenti operativi (procedimenti, tecniche, metodi, tecnologie, ecc.) per la realizzazione di un compito. Traducono in atto una procedura formalizzata. CONOSCENZE Le conoscenze denotano l'avvenuta acquisizione/memorizzazione di un contenuto (fatti, concetti, regole, teorie, ecc); fanno riferimento alla padronanza mentale, formale, di per sè astratta dall'operatività. 8
9 AMBITO FORMALE (percorsi formativi) Si intende un contesto istituzionale e formalizzato di acquisizione di competenze (formallearning) specificatamente strutturato e organizzato (in termini di obiettivi, tempi e supporti) e finalizzato all apprendimento, nel quale viene coinvolto l individuo con la specifica finalità di sviluppare determinate competenze e di conseguire un attestato relativamente a quanto appreso. Tale contesto, formalmente riconosciuto, è costituito dal sistema dell Istruzione e dal sistema di Istruzione e Formazione Professionale, ovvero dall insieme di percorsi ed azioni formative erogate dalle Istituzioni ad essi afferenti. Per apprendimento formale si intende quello che si attua nel sistema di istruzione e formazione e nelle università e istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, e che si conclude con il conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica o diploma professionale, conseguiti anche in apprendistato a norma del testo unico di cui al decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 167, o di una certificazione riconosciuta. Rientrano nell apprendimento formale i percorsi di formazione continua permanente, specializzazione, regolamentata e abilitante nonché i tirocini curriculari e extracurriculari. 9
10 AMBITO NON FORMALE (lavoro) Si intende un contesto di acquisizione di competenze che, pur non essendo specificatamente e/o esclusivamente strutturato come contesto di apprendimento (in termini di obiettivi, tempi e supporti), costituisce luogo di esercizio di attività che producono lo sviluppo di competenze; a tale contesto la persona partecipa comunque con la finalità prioritaria di apprendere (non-formal learning). Rientrano nella fattispecie delle competenze acquisite in contesti non formali, le acquisizioni realizzate in contesti strutturati, organizzati e finalizzati all apprendimento ma non formalmente appartenenti al sistema di Istruzione e di IFP. Perapprendimento non formale si intende quello caratterizzato da una scelta intenzionale della persona, che si realizza al di fuori dei sistemi indicati nell apprendimento formale, in ogni organismo che persegua scopi educativi e formativi, anche del volontariato, del servizio civile nazionale e del privato sociale e nelle imprese. 10
11 AMBITO INFORMALE (esperienze di vita) Si intende un contesto di acquisizione di competenze non predisposto a tale fine, ma che pure determina nella persona che opera in esso lo sviluppo di competenze. Per apprendimento informale si intende quello che, anche a prescindere da una scelta intenzionale, si realizza nello svolgimento di attività nelle situazioni di vita quotidiana e nelle interazioni che in essa hanno luogo, nell'ambito del contesto familiare e del tempo libero La certificazione delle competenze acquisite in contesti non formali e informali di apprendimento, consente alle persone il riconoscimento delle competenze maturate sul lavoro o nella propria vita riferite alle competenze presenti nel QRSP. 11
12 CERTIFICAZIONE DI COMPETENZA formali I percorsi e le azioni formative si concludono con una o più prove finalizzate all accertamento della o delle competenze definite in sede di progettazione. Dette prove sono definite, predisposte e realizzate dall èquipe dei formatori, finalizzate al rilascio della certificazione. Se l allievo acquisisce tutte le componenti di una competenza in termini di abilità e conoscenze ha diritto al rilascio della certificazione. La certificazione avviene tramite rilascio di specifico Attestato di competenza, ai sensi del decreto 9837 del 12/9/2008. CERTIFICAZIONE DI COMPETENZA non formali e informali Posso certificare tutte le competenze inserite nel Quadro Regionale di Standard Professionali di Regione Lombardia che si articola in circa 500 profili professionali e oltre 1500 competenze articolate su 30 diverse aree professionali. NON si possono certificare col processo di certificazione delle competenze in ambito non formale e informale le competenze o i profili afferenti percorsi regolamentati o abilitanti. 12
13 Quali sono i percorsi regolamentati? In rapporto a particolari profili caratteristici operanti nel mercato del lavoro lombardo, Regione Lombardia ha definito una specifica regolamentazione per l organizzazione dei percorsi, stabilendo requisiti di ammissione ai medesimi, modalità di accertamento delle competenze in esito, composizione delle commissioni d esame e standard professionali per il rilascio dell attestato finale di competenza. Tali percorsi non rilasciano alcuna abilitazione valida sul territorio nazionale. Di seguito vengono elencati i percorsi e i relativi provvedimenti regionali di riferimento. Ausiliario Socio Assistenziale - DGR 24/7/2008 n Assistente Familiare - DDUO 17/12/2008 n Assistente alla poltrona di studio odontoiatrico - DDUO 14/06/2007 n Operatore Forestale Responsabile - DDUO 27/04/2009 n Istruttore Forestale - DDUO 27/04/2009 n Operatore di polizia locale - DDUO 13/5/2011 n
14 Quali sono le figure abilitanti? Regione Lombardia ha normato un insieme eterogeneo di percorsi relativi a figure professionali, regolamentate da leggi statali e/o Accordo Stato Regioni. Ciascun percorso formativo riconosciuto da Regione Lombardia, che risponde agli standard minimi definiti dalla normativa statale, è valido ai fini dell abilitazione professionale su tutto il territorio nazionale e permette di accedere all'esercizio di attività professionali, anche attraverso l'iscrizione ad appositi elenchi. Operatore Socio Sanitario - DGR 18 luglio 2007 n Acconciatore - DDUO 30 luglio 2008 n Estetista - legge 1/90 Somministrazione alimenti e bevande - DGR 1 dicembre 2010 n. 887 Agente rappresentante di commercio - DGR 1 dicembre 2010 n. 887 Agente di affari in mediazione - DGR 1 dicembre 2010 n. 887 Addetto ai servizi di controllo (Buttafuori) - DDUO 1 aprile 2010 n Responsabile tecnico dei veicoli a motore - DDUO 28 maggio 2009 n Massaggiatore capo bagnino degli stabilimenti idroterapici - DDUO 6 ottobre 2009 n Insegnanti e Istruttori di autoscuola - Circolare regionale 13 aprile 2011 Prot. E Tintolavandieri (in fase di approvazione provvedimento regionale) Tecnico del Restauro (in fase di approvazione provvedimento regionale) Conduttore Impianti Termici (DDUO n.1861 del 07/03/2012) 14
15 Il quadro regionale degli standard professionali di Regiona Lombardia: Q.R.S.P. Che cos'è il quadro regionale degli standard professionali Il Quadro Regionale degli Standard Professionali di Regione Lombardia (QRSP) definisce e classifica profili e competenze professionali presenti nella realtà lavorativa lombarda, raggruppati in 30 macroaree ed in sezioni dedicate. Il QRSP, costruito secondo regole coerenti con i modelli nazionali ed europei per la realizzazione degli standard professionali, rappresenta, per tutti gli accreditati al sistema lombardo di istruzione, formazione e lavoro, il riferimento comune per la progettazione dei percorsi di formazione continua, permanente e di specializzazione, nonchè per la certificazione delle competenze acquisite in ambito formale (percorsi formativi), non formale (lavoro) e informale (esperienze di vita). Il QRSP, nella versione di recente evoluta, consente l'utilizzo di un linguaggio comune a tutti gli attori per facilitare, tra l'altro, l'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro e la spendibilità delle competenze, comunque acquisite, nel mercato del lavoro 15
16 500 PROFILI COMPETENZE : PER PROFILO PROFESSIONALE DI BASE TRASVERSALI INDIPENDENTI. QRSP (DDUO n del 30/07/2008 e s.m.i.) 30 MACRAREE PROFESSIONALI COMPETENZE (ABILITA E CONOSCENZE E EVIDENZE)
17 COMPETENZE DI BASE : area de linguaggi ; area scientifica; area storico socio economica; area tecnologica COMPETENZE INDIPENDENTI : attività sportive; competenze per le biblioteche; discipline bionaturali; meccanica, produzione e manutenzione di macchine, impiantistica COMPETENZE TRASVERSALI : qualità; sicurezza COMPETENZE DI PROFILO PROFESSIONALE: 1.agricoltura, silvicoltura e pesca 2.amministrazione pubblica 3.amministrazione contabilità e segreteria 4.cartotecnica stampa ed editoria 5.chimica 6.comunicazione pubbliche relazioni pubblicità 7.dirigenti o responsabili di organizzazioni 8.edilizia costruzioni impiantistica 9.figure trasversali industria manufatturiera 10.informatica e telecomunicazioni 11.investigazione vigilanza e polizia 12.Legno e arredo 13.magazzini e logistica 14.marketing commerciale e acquisti 15.meccanica produzione e manutenzioni di macchine, impiantistica 16.organizzazioni no profit 17.produzioni alimentari 18.ricerca personale e servizi per il lavoro 19.servizi culturali e di spettacolo 20.servizi di distribuzione commerciale 21.servizi di educazione e formazione 22.servizi di pubblic utilities 23.servizi finanziari e assicurativi 24.servizi per le attività ricreative e sportive e la cura della persona 25.servizi socio sanitari 26.servizi turistici 27.studi tecnici, ingegneria, architettura 28.tessile abbigliamento e prodotti affini 29.trasporti 30.vetro ceramica e materiali da costruzione 17
18 ESEMPIO DI PROFILO PROFESSIONALE DA QRSP 16.6] Operatore servizi di pulizia Area professionale: Servizi socio-sanitari Ultima versione aggiornata al Versioni Se vengono visualizzate diverse versioni del Profilo Professionale questo è dovuto a variazioni intervenute sul Profilo; vengono quindi visualizzate tutte le eventuali versioni a ritroso nel tempo, iniziando dalla più recente e quindi valida al momento della ricerca DESCRIZIONE PROFILO L'Addetto alle pulizie, in uffici e più in generale in ambienti di lavoro, ha la responsabilità del decoro e della pulizia dei locali, degli arredi e delle attrezzature presenti nei luoghi di lavoro. Garantisce (in autonomia o coordinato da un superiore) il riordino e la pulizia dei locali avendo cura di igienizzare gli ambienti. ELEMENTI DI CONTESTO Collocazione/i organizzativa/e Svolge la sua attività, in genere, come dipendente in imprese di pulizie. Modalità di esercizio del lavoro: Svolge la sua attività in orari legati alle modalità di erogazione del servizio 18
19 REFERENZIAZIONI Attività Economiche ATECO ATTIVITÀ DI PULIZIA E DISINFESTAZIONE Classificazione Internazionale delle Professioni ISCO Addetti alle pulizie in uffici, esercizi alberghieri ed altri esercizi Classificazione Nazionale delle Professioni NUP Addetti non qualificati a servizi di pulizia in imprese ed enti pubblici ed assimilati COMPETENZE Mantenere le condizioni di igiene e sicurezza degli ambienti di lavoro Livello EQF : 2 Conoscenze Elementi di igiene ambientale Elementi di igiene personale Sicurezza e prevenzione negli ambienti domestici Abilità Applicare procedure di sanificazione, sanitizzazione e sterilizzazione di ambienti, materiali ed apparecchiature Applicare tecniche di pulizia degli ambienti Utilizzare attrezzature per la pulizia degli ambienti Utilizzare prodotti per la pulizia dei locali 19
20 Indicatori di competenza : Ambienti, materiali ed apparecchiature sanificati sanitizzati e sterilizzati utilizzando attrezzature, strumenti/macchine e prodotti adeguati Decreto: DDUO n del 30/07/ ADOZIONE DEL QUADRO REGIONALE DEGLI STANDARD PROFESSIONALI DELLA REGIONE LOMBARDIA Data:
21 EQF EUROPEAN QUALIFICATION FRAMEWORK Adottato il Primo Rapporto nazionale di referenziazione dei titoli italiani all'eqf, Quadro europeo delle Qualificazioni. Con l Accordo sottoscritto in Conferenza Stato-Regioni il 20 dicembre 2012 è stato adottato il Primo rapporto italiano di referenziazione delle qualificazioni al Quadro Europeo delle qualificazioni per l apprendimento permanente (EQF), istituito con la Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile Un sistema che permette di confrontare le qualifiche professionali dei cittadini dei paesi europei. Per "qualifica" si intende una certificazione formale rilasciata da un'autorità competente a conclusione di un percorso di formazione come attestazione di aver acquisito delle competenze compatibili agli standard stabiliti dal sistema educativo nazionale. A partire dal 2012 per ogni qualifica rilasciata in Europa deve essere identificato il corrispondente livello di EQF e questo permette di confrontare qualifiche acquisite in diversi paesi. L EQF consiste di 8 livelli di riferimento basati sui risultati dell apprendimento (definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze) e sposta l attenzione dagli input (durata dell esperienza di apprendimento, tipo di istituzione) a ciò che una persona in possesso di una determinata qualifica realmente conosce ed è in grado di fare. 21
22 Dunque, occuparsi dei risultati dell apprendimento: consente di far coincidere in maniera più precisa le esigenze del mercato del lavoro (in termini di conoscenze, abilità e competenze) e la fornitura di servizi in materia di istruzione e formazione; agevola la validazione dell apprendimento non formale e informale; facilita il trasferimento e l impiego delle qualifiche in più paesi e nell ambito di sistemi di istruzione e formazione diversi. In tal modo si riconosce altresì che i sistemi di istruzione in Europa differiscono a tal punto che è impossibile effettuare raffronti in base agli input (ad esempio, la durata del periodo di studi). Ciascuno degli 8 livelli è definito da una serie di descrittori che indicano i risultati dell apprendimento relativi alle qualifiche a tale livello in qualsiasi sistema delle qualifiche. CONOSCENZE :Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. ABILITÀ :Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (comprendenti l abilità manuale e l uso di metodi, materiali, strumenti e utensili). COMPETENZE: Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. 22
23 livello 1 conoscenze: generale di base abilità : di base necessarie a svolgere mansioni /compiti semplici competenze : lavoro o studio, sotto la diretta supervisione, in un contesto strutturato livello 2 Conoscenza: pratica di base in un ambito di lavoro o di studio Abilità : cognitive e pratiche di base necessarie all uso di informazioni pertinenti per svolgere compiti e risolvere problemi ricorrenti usando strumenti e regole semplici Competenza: Lavoro o studio sotto la supervisione con una certo grado di autonomia livello 3 Conoscenza: di fatti, principi, processi e concetti generali, in un ambito di lavoro o di studio Abilità: Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a svolgere compiti e risolvere problemi scegliendo e applicando metodi di base, strumenti, materiali ed informazioni Competenza: Assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell ambito del lavoro o dello studio; adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei problemi 23
24 livello 4 Conoscenza: pratica e teorica in ampi contesti in un ambito di lavoro o di studio Abilità: Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio Competenze: Sapersi gestire autonomamente, nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti; sorvegliare il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative o di studio livello 5 Conoscenza: teorica e pratica esauriente e specializzata, in un ambito di lavoro o di studio e consapevolezza dei limiti di tale conoscenza Abilità: Una gamma esauriente di abilità cognitive e pratiche necessarie a dare soluzioni creative a problemi astratti Competenze: Saper gestire e sorvegliare attività nel contesto di attività lavorative o di studio esposte a cambiamenti imprevedibili; esaminare e sviluppare le prestazioni proprie e di altri livello 6 Conoscenze: avanzate in un ambito di lavoro o di studio, che presuppongano una comprensione critica di teorie e principi Abilità: avanzate, che dimostrino padronanza e innovazione necessarie a risolvere problemi complessi ed imprevedibili in un ambito specializzato di lavoro o di studio Competenze: Gestire attività o progetti, tecnico/professionali complessi assumendo la responsabilità di decisioni in contesti di lavoro o di studio imprevedibili; assumere la responsabilità di gestire lo sviluppo professionale di persone e gruppi. 24
25 livello 7 Conoscenze: altamente specializzata, parte delle quali all avanguardia in un ambito di lavoro o di studio, come base del pensiero originario e/o della ricerca; consapevolezza critica di questioni legate alla conoscenza all interfaccia tra ambiti diversi Abilità: specializzate, orientate alla soluzione di problemi, necessarie nella ricerca e/o nell innovazione al fine di sviluppare conoscenze e procedure nuove e integrare la conoscenza ottenuta in ambiti diversi Competenze: Gestire e trasformare contesti di lavoro o di studio complessi, imprevedibili che richiedono nuovi approcci strategici; assumere la responsabilità di contribuire alla conoscenza e alla prassi professionale e/o di verificare le prestazioni strategiche dei gruppi livello 8 Conoscenze: più all avanguardia in un ambito di lavoro o di studio e all interfaccia tra settori diversi Abilità: e le tecniche più avanzate e specializzate, comprese le capacità di sintesi e di valutazione, necessarie a risolvere problemi complessi della ricerca e/o dell innovazione e ad estendere e ridefinire le conoscenze o le pratiche professionali esistenti Competenze: Dimostrare effettiva autorità, capacità di innovazione, autonomia, integrità tipica dello studioso e del professionista e impegno continuo nello sviluppo di nuove idee o processi all avanguardia in contesti di lavoro, di studio e di ricerca 25
26 Livello Corrisponde in contesti formali (titoli di studio) 1 Diploma di licenza conclusiva del I ciclo di istruzione; 2 Certificazione delle competenze di base acquisite in esito all'assolvimento dell'obbligo di istruzione; 3 Attestato di qualifica di operatore professionale; 4 Diploma professionale di tecnico, Diploma liceale, Diploma di istruzione tecnica, Diploma di istruzione professionale, Certificato di specializzazione tecnica superiore; 5 Diploma di tecnico superiore; 6 Laurea, Diploma Accademico di I livello; 7 8 Laurea Magistrale, Diploma Accademico di II livello, Master universitario di I livello, Diploma Accademico di specializzazione (I), Diploma di perfezionamento o master (I); Dottorato di ricerca, Diploma accademico di formazione alla ricerca, Diploma di specializzazione, Master universitario di II livello, Diploma Accademico di specializzazione (II), Diploma di perfezionamento o master (II). 26
27 ECVET - European credit system for vocational education and training Sistema europeo di crediti per l istruzione e la formazione professionale Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009, sull istituzione di un sistema europeo di crediti per l'istruzione e la formazione professionale (ECVET) [Gazzetta ufficiale C 155 dell ] L ECVET è un quadro metodologico comune che facilita l accumulo e il trasferimento dei crediti di apprendimento da un sistema di certificazione all'altro. Il suo obiettivo è quello di favorire la mobilità transnazionale e l'accesso all'apprendimento durante l'intero arco della vita. Questo dispositivo non intende sostituire i sistemi nazionali di certificazione, bensì ottenere una migliore comparabilità e compatibilità fra tali sistemi. 27
28 L ECVET è un sistema europeo di accumulazione, capitalizzazione e trasferimento di unità di apprendimento riguardante l'istruzione e la formazione professionali in Europa. Tale sistema consente di attestare e registrare i risultati delle formazioni svolte da una persona in diversi contesti, sia all'estero sia attraverso un percorso formale o informale di apprendimento. I risultati di tali acquisizioni possono essere trasferiti verso i contesti di origine delle persone interessate, ove possono essere accumulati e ne può essere ottenuta la certificazione. La diversità dei sistemi nazionali che definiscono i livelli e il contenuto di certificazione non favorisce la mobilità transnazionale di chi è in formazione. L ECVET consentirebbe pertanto di rimediare a tale situazione favorendo la mobilità delle persone in formazione attraverso l'intera Europa, descrivendo le qualifiche in termini di unità di risultati dell apprendimento con i relativi punti. Gli Stati membri restano liberi di adottare la raccomandazione e di realizzare questo sistema. Essi sono invitati, a titolo volontario, ad applicare progressivamente misure volte ad utilizzare il sistema ECVET a decorrere dal
29 L'obiettivo di ECVET è quello di facilitare il trasferimento di crediti di apprendimento da un sistema di certificazione ad un altro. Esso differisce dal quadro europeo delle qualifiche (EQF) che è un contesto di riferimento comune. L'ECVET mira a favorire la compatibilità dei sistemi, ma non la loro armonizzazione, come interfaccia fra le disposizioni esistenti a livello nazionale per l accumulo, il riconoscimento e il trasferimento dei crediti. L ECVET non riguarda il riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali, per il quale la direttiva corrispondente prevede obblighi vincolanti per gli Stati membri. 29
30 LIBRETTO DEL CITTADINO (dlgs n.76 del 10/9/2013) Accordo Stato-Regioni del 18 febbraio 2000 individua nel libretto formativo del cittadino lo strumento per documentare il curriculum formativo e le competenze acquisite dalle persone. Il DM 174/2001 ribadisce che nel libretto formativo sono riportate le certificazioni delle competenze effettuate: a) al termine di un percorso di formazione professionale di norma finalizzato all acquisizione di una qualifica ( ); b) in esito a percorsi di formazione parziale ovvero in caso di abbandono precoce del percorso formativo o in percorsi che non conducono all acquisizione di qualifica ( ); c) a seguito di esperienze di lavoro e di autoformazione su richiesta degli interessati ( ). Il D.Lgs. 276/2003 attuativo della L.30/2003 integra quanto previsto dall Accordo del 2000 e dal DM 174/2001, prevedendo che: la definizione del libretto avvenga di concerto tra il MLPS, il MIUR previa intesa con la Conferenza Unificata Stato-Regioni e sentite le parti sociali; in esso siano registrate le competenze acquisite durante la formazione in apprendistato, la formazione in contratto di inserimento, la formazione specialistica e la formazione continua svolta durante l arco della vita lavorativa ed effettuata da soggetti accreditati dalle regioni, nonché le competenze acquisite in modo non formale e informale secondo gli indirizzi della Unione europea in materia di apprendimento permanente, purché riconosciute e certificate 30
31 La finalità prioritaria del Libretto riguarda la persona; esso infatti è uno strumento al servizio del cittadino in generale ed in particolare per il cittadino-lavoratore per renderne riconoscibili e trasparenti le competenze acquisite, e renderle quindi utilizzabili, soprattutto in situazioni di transito e cambiamento nel contesto di lavoro o di formazione; si tratta quindi di uno strumento che ha un valore sociale effettivo, ovvero spendibile dall individuo nel rapporto con i contesti in cui si svolge la sua vicenda di sviluppo professionale/lavorativo e di vita; Spetta al datore di lavoro registrare nel Libretto formativo le competenze validate e/o certificate ai sensi del D.lgs. 13/2013 e la qualificazione contrattuale eventualmente acquisita al termine dell apprendistato. In mancanza del Libretto formativo il datore di lavoro può indicare il percorso formativo svolto anche mediante annotazione dell attività espletata su un proprio registro, senza particolari formalità È stato definito il format specifico di libretto del cittadino ed con il DDUO 20/12/2012 n si è avviata in Regione Lombardia la sperimentazione del libretto formativo del cittadino e approvazione del modello informatico (manuale procedurale e sistema informatico di registrazione) i cui esiti verranno elaborati entro maggio
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