COMUNE DI SAN NICOLA MANFREDI Provincia di Benevento

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMUNE DI SAN NICOLA MANFREDI Provincia di Benevento"

Transcript

1 COMUNE DI SAN NICOLA MANFREDI Provincia di Benevento AREA AMMINISTRATIVA - FINANZIARIA Via Roma,44 tel. 0824/ fax 0824/56003 E.mail delauro.vincenzo@virgilio.it ragioneria.sannicolamanfredi@pec.it OGGETTO: PROCEDURA DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO PLURIENNALE AI SENSI DEL D.L. N. 174/2012 CONVERTITO CON LEGGE N.213/2012 ULTERIORE ASSESTAMENTO ECONOMICO- GESTIONALE DEL PIANO FINANZIARIO ALLA DATA DEL 31 AGOSTO 2014 ALLA LUCE DEI PAGAMENTI EFFETTUATI CON L ACC ACCONTO SUL FONDO DI ROTAZIONE DI CUI AL D.L.174/12,L ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITA CONCESSA AI SENSI DEL D.L. N.35/2013 CONVERTITO NELLA LEGGE N. 64/2013 E DEL NUOVO AFFLUSSO DI LIQUIDITA GARANTITO DAL MUTUO CONTRATTO CON LA CASSA DD.PP. AI SENSI DEL D.L.102/13 E DAL DM MEF DEL 10 FEBBRAIO Lo scrivente nella qualità di Responsabile dell Area Amministrativa Finanziaria dell Ente con la presente relazione,nel rispetto dell art.1 c.15 del D.L.35/13 e della deliberazione di G.C.n.45 del 24/6/14 fornisce tutte le utili precisazioni e chiarimenti atti a far meglio comprendere l assestamento e l adeguamento contabile del Piano Pluriennale di Riequilibrio di cui al D.L.174/12 reso al 31/8/2014, alla luce dei pagamenti effettuati, a fronte della concessione dell anticipazione di liquidità di cui al D.L. n.35/2013,dell anticipazione del 25% del Fondo di Rotazione di cui al D.L.174/12 e del nuovo afflusso di liquidità garantito dal mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti ai sensi del D.L.102/13 e dal D.M.-MEF del 10 febbraio PREMESSO: che il Decreto Legge 10 ottobre 2012, n. 174 ha dettato disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, in particolare l art.3 ha dettato disposizioni in materia di rafforzamento dei controlli in materia di enti locali e le modalità per l accesso al fondo di rotazione a seguito di adozione di una procedura di riequilibrio finanziario pluriennale in grado di superare momentanee deficienze di cassa e comunque tale da rimuovere ostacoli ad un concreto e duraturo equilibrio economico finanziario; che in particolare la normativa di riferimento ha aggiunto l art.243-bis (Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale) al decreto legislativo 167/2000 con l obiettivo di pervenire ad un consolidamento degli equilibri gestionali interni attraverso l adozione di un piano triennale in grado di assicurare il graduale riequilibrio finanziario, per tutto il periodo di durata del piano pluriennale mediante: a) l adozione di aliquote o tariffe dei tributi locali nella misura massima consentita, anche in deroga ad eventuali limitazioni disposte dalla legislazione vigente; b) la sottoposizione dell ente locale ai controlli centrali in materia di copertura di costo di alcuni servizi, con l obbligo di assicurare la copertura dei costi della gestione dei servizi a domanda individuale prevista dalla lettera a) del medesimo articolo 243, comma 2;

2 c) la copertura integrale,con i proventi della relativa tariffa, dei costi della gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani e del servizio acquedotto; d) il controllo sulle dotazioni organiche e sulle assunzioni di personale; e) una revisione straordinaria di tutti i residui attivi e passivi conservati in bilancio, stralciando i residui attivi inesigibili o di dubbia esigibilità da inserire nel conto del patrimonio fino al compimento dei termini di prescrizione, nonché' una sistematica attività di accertamento delle posizioni debitorie aperte con il sistema creditizio e dei procedimenti di realizzazione delle opere pubbliche ad esse sottostanti ed una verifica della consistenza ed integrale ripristino dei fondi delle entrate con vincolo di destinazione; f) una revisione della spesa con indicazione di precisi obiettivi di riduzione della stessa, nonché' una verifica e relativa valutazione dei costi di tutti i servizi erogati dall'ente e della situazione di tutti gli organismi e delle società partecipati e dei relativi costi e oneri comunque a carico del bilancio dell'ente; g) l'assunzione di mutui per la copertura di debiti fuori bilancio riferiti a spese di investimento in deroga ai limiti di cui all'articolo 204, comma 1, previsti dalla legislazione vigente, nonché' accedere al Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali di cui all'articolo 243-ter, a condizione che si sia avvalso della facoltà di deliberare le aliquote o tariffe nella misura massima, che abbia previsto l'impegno ad alienare i beni patrimoniali disponibili non indispensabili per i fini istituzionali dell'ente e che abbia provveduto alla rideterminazione della dotazione organica fermo restando che la stessa non può essere variata in aumento per la durata del piano di riequilibrio; che l Amministrazione Comunale ritenendo sussistessero le circostanze per rientrare nei benefici della legge citata, nell adunanza del 31/10/2012 con atto di C.C. n.17,esecutivo ai sensi di legge, stabiliva di accedere alla procedura prevista procedendo alla individuazione delle misure correttive di massima necessarie al ripristino dell equilibrio finanziario dell Ente; che con successivo atto di Consiglio Comunale n.23 del 28/12/2012,esecutivo ai sensi di legge, veniva approvato il Piano Pluriennale di Riequilibrio e trasmesso con nota raccomandata prot.n. 55 e 56 del 4/1/2013 al Ministero ed alla Corte dei Conti nei tempi fissati dalla legge per la valutazione e la successiva approvazione; che successivamente il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali Direzione Centrale della Finanza Locale, con propria nota prot.n del 20/2/2013,in ossequio al decreto 11/2/2013 del Ministero dell Interno pubblicato sulla G.U. n.33 dell 8/2/2013,,comunicava a questo Ente l importo massimo spettante del fondo di rotazione previsto dall ex articolo 243-ter del D.L.vo 18/8/2000 n.267 e determinandolo in Euro ,00 sulla base della popolazione residente; che nel contempo comunicava altresì che, considerato che l ammontare delle richieste pervenute superava la dotazione annua del Fondo de quo,si rendeva necessaria una ripartizione in quota percentuale uguale per tutti gli enti richiedenti che portava l importo in questione effettivamente attribuibile a questo Ente a Euro ,85 ; che da tale comunicazione e da chiarimenti ricevuti dagli uffici del Ministero, preposti a fornire informazioni sulle problematiche attuative circa la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, appariva evidente la scarsità delle risorse a disposizione del Ministero per far fronte alle richieste per gli anni successivi relativamente all accesso al fondo di rotazione; che in considerazione di ciò si appalesava la necessità urgente di procedere ad una rivisitazione delle quantità numeriche poste nel piano in precedenza approvato e alla predisposizione di una integrazione allo stesso che tenesse presente di quanto in precedenza citato e di un nuovo arco temporale di attuazione per attestare correttamente il riequilibrio dell Ente; che in conseguenza di quanto suddetto con delibera di C.C.n.10 del 25/3/2013,esecutiva ai sensi di legge, si approvava una prima integrazione al piano pluriennale di riequilibrio finanziario dell Ente;

3 che tali atti venivano trasmessi al Ministero ed alla Corte dei Conti nei tempi fissati dalla legge per la valutazione e la successiva approvazione; che con nota protocollo n del 17/4/2013 da parte del Ministero dell Interno si chiedevano delle richieste istruttorie (art.243-quater,c.2 D.L. n.174/2012) formulate dalla Sottocommissione C.S.F.E.L. relativamente alla procedura di riequilibrio finanziario proposta dal Comune di San Nicola Manfredi; che nel frattempo il Parlamento nell anno 2013 per far fronte al pagamento dei debiti degli enti locali accertati a tutto il approvava il Decreto Legge 8 aprile 2013, n. 35, il quale dettava disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali; che il comma 13 dell art.1 dettava precise disposizioni al riguardo stabilendo che gli enti locali impossibilitati a far fronte ai pagamenti dei debiti certi liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre 2012, ovvero dei debiti per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro il predetto termine, a causa di carenza di liquidità, in deroga agli articoli 42, 203 e 204 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, potevano chiedere alla Cassa depositi e prestiti S.p.A., entro il 30 aprile 2013, l'anticipazione di liquidità da destinare ai predetti pagamenti; che anche gli enti locali che avessero deliberato il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale potevano richiedere l'anticipazione di liquidita' alla Cassa Depositi e Prestiti, ma erano tenuti alla corrispondente modifica del piano di riequilibrio; con nota prot.2617/13 del 22/4/2013 l Ente comunicava, al Ministero dell Interno Direzione Centrale della Finanza Locale, la volontà di richiedere l anticipazione di liquidità ai sensi dell art.1 comma 13 del D.L. n.35 dell 8/4/2013, impegnandosi nel contempo,ad avvenuta concessione da parte della Cassa DD.PP. di tale anticipazione,ad adottare la conseguente modifica al piano di riequilibrio approvato con delibera di C.C.n.10 del 25/3/2013,esecutiva ai sensi di legge; che con successiva nota prot.n.2669 del 22/4/2013 si chiedeva, sempre al Ministero dell Interno Direzione Centrale della Finanza Locale, di voler considerare, ai fini della trasmissione della risposta alle richieste istruttorie di cui nota del 17/4/2013 i trenta giorni concessi, non dalla data della nota stessa ma, decorrenti dalla data di comunicazione dell avvenuta concessione di tale anticipazione; che la Cassa DD.PP. con nota di posta certificata del 15/5/2013, comunicava l esito positivo dell istruttoria della pratica trasmessa dall Ente e inoltrava la proposta di contratto da regolarizzare per l importo Euro ,74 da erogarsi in due rate di pari importo per Euro ,87 a valere sugli esercizi finanziari 2013 e 2014, da restituirsi con un piano di ammortamento a rate costanti comprensive di quota capitale e quota interessi della durata di anni trenta e con un tasso debitorio comunicato dal MEF pari al 3,302 % per l anno 2013 e quindi per una rata complessiva di Euro ,38 mentre per il 2014 da determinarsi nell anno di erogazione; che l Amministrazione Comunale con deliberazione di G.C. n.29 del 17/5/2013,esecutiva ai sensi di legge, prendeva atto della comunicazione dell esito positivo dell istruttoria da parte della Cassa DD.PP.,esprimeva la volontà di contrarre il prestito in questione e demandava all ufficio competente la successiva attività procedurale; che,nel frattempo,il D.L. 35/2013 veniva convertito con modifiche ed integrazioni con legge 64 in data 6/6/2013; che tale legge concedeva agli Enti aderenti al D.L.174/2012 la possibilità di integrare il piano di riequilibrio, in precedenza predisposto, entro giorni sessanta dalla concessione dell anticipazione di liquidità da parte della Cassa DD.PP.; che tale anticipazione di liquidità da parte della Cassa DD.PP.avveniva il 31/5/2013;

4 che,contestualmente, accanto al regime dei maggiori flussi finanziari l ente provveda alla richiesta al MEF ed alla Regione Campania anche di spazi finanziari di analogo importo per consentire il superamento degli obiettivi del patto di stabilità posti per anno di competenza; che,successivamente nelle more, come richiesto dallo stesso Ministero dell Interno,l Amministrazione Comunale con atto di Giunta Comunale n.53 del 22/7/2013 provvedeva alla rideterminazione della dotazione organica prevista dall art.259,comma 6 del TUEL,nel rispetto della deliberazione n.11 del 26/3/2013 della Corte dei Conti Sezione Autonomie; che in considerazione di tutto quanto citato nelle premesse,lo scrivente procedette a fornire i chiarimenti richiesti dalla nota del Ministero dell Interno ed a modificare il Piano pluriennale di Risanamento dell Ente agli effetti del d.l.35/2013 e successive modifiche ed integrazioni; che tale relazione unitamente a tutti gli atti contabili venne fatta propria dal Consiglio Comunale e approvata con atto n. 19 del 31/7/2013,esecutivo ai sensi di legge ; che l art.1 comma 15 del D.L.35/13 richiede che ad avvenuto pagamento delle somme introitate si proceda entro sessanta giorni ad adeguare e ad assestare il piano di riequilibrio in essere; che in considerazione di ciò si provvedeva, con atto di C.C.n.35 del 30/12/2013,ad approvare gli atti tecnico-contabili ed amministrativi relativi all assestamento economico-gestionale del piano di riequilibrio pluriennale,alla luce dei pagamenti effettuati con l anticipazione del 25% del fondo di rotazione di cui al D.L. 174/12 e dell anticipazione di liquidità prima rata concessa dalla Cassa DD.PP. ai sensi del D.L.n.35/13 convertito con legge n.64/13; che tale deliberazione unitamente a tutti gli atti relativi venne trasmessa in data 7/1/2014 giusto prot.n.34 per la dovuta conoscenza e valutazione al Ministero dell Interno Direzione Centrale per la Finanza Locale ed alla Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo della Campania che nel frattempo l art.13,comma 1,del decreto legge 31 agosto 2013,n.102 convertito con modificazioni dalla legge 28 ottobre 2013 n.124, ha sostituito l articolo 1,comma 10,del D.L.35/2013 prevedendo un ulteriore dotazione del fondo per assicurare la liquidità per ulteriori pagamenti dei debiti certi,liquidi ed esigibili alla data del 31/12/2012; che il Comune di San Nicola Manfredi, verificato che in data 30/4/2014 veniva stipulato l atto aggiuntivo all addendum tra il MEF e la Cassa Depositi e Prestiti come previsto dallo stesso decreto predisponeva richiesta di ulteriore anticipazione di liquidità; che con nota prot del 21/5/2014 si trasmetteva, alla competente Cassa Depositi e Prestiti, la richiesta di ulteriore anticipazione di liquidità di cui dell art.13,comma 9 del D.L.31/8/13 n.102 e del DM MEF del 10 febbraio 2014, a firma del legale rappresentante e del Responsabile Finanziario dell Ente, da estinguersi mediante mutuo trentennale per un ammontare complessivo di euro ,64, importo questo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili contratti dal Comune di S.Nicola Manfredi alla data del 31/12/2012; che la Cassa Depositi e prestiti con propria nota pec del 22/05/2014 comunicava l apertura della pratica per richiesta anticipazione liquidità e comunicava il numero di posizione attribuito all Ente; che successivamente la Cassa Depositi e Prestiti con nota pec del 18/6/2014 comunicava l esito positivo dell istruttoria per la somma pari ad Euro ,64 da estinguersi entro il 31/05/2043 e con oneri di ammortamento a valere sull esercizio finanziario 2015 ; che ai fini del prosieguo procedurale con delibera di G.C.n.45 del 24/6/2014 si prendeva atto della comunicazione di esito positivo dell istruttoria da parte della Cassa Depositi e Prestiti relativa alla concessione dell anticipazione di liquidità al fine di assicurare il pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili al Comune di S.Nicola Manfredi ai sensi dell art.13,comma 9 del D.L.31/8/13 n.102 e del DM MEF del 10febbraio 2014 per l importo di euro ,64; che con la stessa deliberazione si esprimeva la volontà di contrarre un mutuo trentennale per l importo in questione alle condizioni espresse dalla Cassa Depositi e Prestiti di concerto con il Ministero dell Economia e delle Finanze e si incaricava il Responsabile dell Area Amministrativa Finanziaria nella persona del Dott.Vincenzo De Lauro ad avvenuta concessione del mutuo di che trattasi,ad operare le opportune variazioni contabili al Piano di Risanamento Pluriennale, in essere, al fine dell approvazione da parte del Consiglio Comunale per la successiva

5 trasmissione al Ministero dell Interno Direzione Centrale della (art.243-quater del D.L.174/2012); Finanza Locale Sottocommissione C.S.F.E.L. che in data 3/7/2014 prot.n.3440, la delibera in questione veniva trasmessa al Ministero dell Interno Direzione Centrale per la Finanza Locale ed alla Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo della Campania per la dovuta conoscenza,con l impegno ad adottare la conseguente modifica al piano di riequilibrio approvato dall Ente ed a trasmetterlo per la valutazione di competenza; che in data 11/7/2014 la Cassa Depositi e Prestiti comunicava l erogazione della anticipazione concessa e trasmetteva il relativo piano di ammortamento; che,contestualmente, accanto al regime dei maggiori flussi finanziari l ente ha provveduto alla richiesta al MEF ed alla Regione Campania anche di spazi finanziari di analogo importo per consentire il superamento degli obiettivi del patto di stabilità posti per l anno di competenza; che nel contempo la Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per la Campania in camera di consiglio del 24/7/2014 adottava l ordinanza istruttoria n.59/2014 con la quale disponeva che la commissione CSFEL, presso il Ministero dell Interno,effettuasse i supplementi istruttori alla luce della nuova situazione determinatasi e del nuovo piano modificato; che la comunicazione di tale ordinanza veniva trasmessa anche al Sindaco ed all organo di revisione economicofinanziaria del Comune di San Nicola Manfredi. che alla luce di tutto quanto in precedenza detto e richiamato si rende necessario procedere ad un aggiornamento ed a nuova integrazione del piano di riequilibrio pluriennale alla luce sia degli ulteriori pagamenti effettuati alla data del 31/8/2014 sulla seconda trance del finanziamento di cui al D.L.35/13 sia per l afflusso di nuova liquidità ai sensi del D.L.102/13. Si tiene a far presente che la richiesta di un ulteriore mutuo per il pagamento dei debiti maturati al 31/12/2012 è scaturita sia dal periodo recessivo in essere sia anche dalla considerazione che il restante importo relativo al Fondo di Rotazione di cui al D.L.174/12 non risulta ancora erogato e costituisce nel piano dell Ente solo una indicazione contabile e non una liquidità di fatto che assicuri il pagamento dei residui debiti ancora in essere. Poiché,come già detto nelle precedenti relazioni,l Ente ha posto in essere con i creditori una serie di transazioni bonarie anche con una riduzione dell importo dovuto, a fronte di un pagamento certo e tempestivo, è necessario assicurare una costante e continua liquidità di cassa al fine di arrivare a chiudere definitivamente e complessivamente la posizione dell Ente nei confronti dei creditori entro il 31/12/2014 in modo da dover affrontare nell esercizio 2015 solo partite contabili interne in uno con il completamento delle alienazioni dei cespiti immobiliari dell ente. Tale intendimento è stato ribadito anche nel Bilancio di Previsione per l esercizio 2014 e in quello pluriennale 2015 e 2016,approvato con delibera di C.C. n.15 del 16/7/2014,esecutiva, dai quali si evince che risanato il disavanzo relativo all esercizio 2015 e conclusi i pagamenti dei crediti ai debitori non rimarrà che ricostituire i fondi vincolati con le entrate derivanti dall alienazione dei cespiti del patrimonio immobiliare dell Ente quantificati in complessivi Euro ,00. Dagli atti stessi e dalle annotazioni contabili in essi riportati si rileva anche che gli equilibri economicofinanziari risultano rispettati come previsto dalle vigenti leggi contabili. L Amministrazione Comunale si è prefissato,come riportato nel piano,un triennio per poter ricondurre l Ente in una condizione di stabilità ma è indubbio che in un momento di stagnazione del mercato immobiliare dettata dalle difficili condizioni del mercato sia nazionale che internazionale, riuscire a vendere nell immediato tale patrimonio risulta leggermente difficile! Ciò nonostante l Amministrazione Comunale ha cambiato passo e approccio mentale al Bilancio dell Ente comprendendo che la copertura della spesa deve essere regolarmente inquadrata in un processo organizzativo preventivo e di ampio respiro programmatico che impedisca il formarsi di nuove sacche debitorie. E per processo organizzativo si intende una visione della spesa che rifletta sia l interesse dell utenza sia l effettiva possibilità di adempiervi. L Ente,come già ribadito nelle precedenti relazioni, ha avviato un processo di conoscenza della massa

6 debitoria e della sua estinzione non solo attraverso mutui,ma anche e soprattutto attraverso la costante revisione e controllo della spesa. In tale ottica si inquadrano anche gli interventi sulla dotazione organica che hanno portato negli anni una consistente riduzione dell incidenza di tale voce sulla spesa complessiva dell Ente portandola da oltre un milione di euro dell anno 2010 a Euro ,89 dell anno 2011 a Euro ,98 dell anno 2012 a Euro ,07 dell anno 2013 e progressivamente ad Euro ,36 per anno Questo ha fatto si che la copertura di tale voce possa essere assicurata abbondantemente dai trasferimenti ministeriali a favore dell Ente per Euro ,49, anche tenendo conto delle varie spending review operate in fase di approvazione delle leggi di stabilità annuali. L altra consistente voce di spesa e cioè quella relativa al rimborso in favore della Cassa DD.PP. delle quote di capitale e interessi relative ai mutui contratti pari a Euro ,64 per l anno 2014,Euro ,13 per l anno 2015 e Euro ,31 per l anno 2016 viene finanziata con la restante parte dei trasferimenti per Euro ,13 e con parte delle entrate derivanti dall Imposta Municipale Unica determinata in Euro ,19. Da quanto detto e dai dati riportati analiticamente nella parte finale della presente relazione si evince che l Ente è passato da una condizione di default annunciato,che avrebbe comportato un lungo periodo di immobilismo politico-amministrativo-gestionale veramente pesante da sostenere, ad una situazione di generale ottimismo e di corretta pianificazione della spesa e delle conseguenti entrate che ha favorito un miglioramento sia degli uffici che dei rapporti con l utenza interessata. L attività amministrativa ha continuato a scorrere in maniera precisa e chiara nei rapporti tra indirizzo e gestione, scandendo i tempi dettati dal piano pluriennale di risanamento vigente e ponendo in essere anche tutte le iniziative intese ad ottenere finanziamenti per la realizzazione di opere pubbliche al fine di non avvilire ulteriormente le attività produttive e la forza lavoro presente sul territorio comunale. Tanto è vero questo che nel mese di agosto sono state sottoscritte, tra l Amministrazione Comunale e la Regione Campania, convenzioni quale ente beneficiario, relative al finanziamento di opere per circa ,00 (P.O.Campania FESR 2007/2013 asse 1 obiettivo operativo 1.9 e asse 2 obiettivo operativo 2.5). Non di meno si è provveduto: ad estinguere definitivamente un contratto di finanza derivata (SWAP ) stipulato nell anno 2005 con scadenza 2019 con la Banca Nazionale del Lavoro che comportava un costante passivo semestrale,come richiesto anche dalla Corte dei Conti; ad avviare le procedure per l espletamento della gara per l affidamento del servizio di riscossione ordinaria e coattiva dei tributi comunali e di tutte le altre entrate patrimoniali dell Ente; ad approvare la manifestazione di intenti per l efficientamento della Pubblica Illuminazione presente sul territorio comunale al fine di pianificare interventi per la sostituzione di tutte le lampade a vapore di mercurio che risultano molto dispendiose in termini di consumo energetico e nel contempo diminuire la CO2 in atmosfera come previsto dall accordo di Kioto; a portare la dotazione organica approvata nell anno 2013 da n.17 unità a n.15 unità effettive con la possibilità di un ulteriore intervento a fronte delle chiarificazioni governative sulla mobilità ed il pensionamento del personale dipendente;

7 a continuare ad associare funzioni e servizi con altri Comuni (n.9 complessive ) al fine di ottenere risparmi di spesa e miglioramento dell offerta a favore dell utenza; ad attingere a varie forme di finanziamento attraverso l unione con altri Comuni della Campania per progetti di E-government necessari ed indispensabili per l Ente sotto il profilo informatico-gestionale. In sostanza l Amministrazione Comunale ed il personale dipendente dell Ente si sono resi parte attiva e diligente e lavorando sinergicamente hanno ottenuto risultati in linea con il Piano approvato. Pertanto verificate le premesse e tenuto conto delle considerazioni espresse si può concordemente ritenere che la valenza del piano, sia sotto il profilo contabile che politico/ amministrativo vada ulteriormente nel senso richiesto dalla legge e dagli Organi preposti al controllo. Lo scrivente si riserva nella prossima relazione, da farsi entro il mese di gennaio 2015 a completamento dei pagamenti residuali, di evidenziare come siano state correttamente impostate le linee guida del risanamento in essere e come le stesse siano state fatte proprie dalla macchina amministrativa sia nella gestione che negli atti di indirizzo. Nella parte sottostante si evidenzia in maniera analitica la situazione contabile generale dell Ente alla data del 31/8/ ) Disavanzo 2011 per Euro ,05 finanziato integralmente attraverso acconto Fondo di Rotazione per Euro ,21( pari al 25% dell intero F.R.) + Euro ,78 del mutuo Cassa DD.PP. concesso ai sensi del D.L.35/ economie derivate da transazioni con creditori per Euro ,06. 2) Residui passivi ulteriori da pagare per Euro ,19 Gli stessi saranno coperti con quota restante del mutuo Cassa DD.PP. concesso ai sensi del D.L.102/13. 3) Debiti fuori bilancio riconosciuti e quantizzati,a seguito di accordi e transazioni, in Euro ,59 finanziati per Euro ,21 con mutuo Cassa DD.PP. concesso ai sensi del D.L.35/ economie derivate da transazioni con creditori per Euro ,62 La restante parte pari a Euro ,76 sarà coperta con parte del mutuo Cassa DD.PP. concesso ai sensi del D.L.102/13 per Euro + ulteriori economie derivate da transazioni con creditori per Euro ,34 29,34. L eventuale residuo (previsti euro ,23 ma da definire precisamente alla data del 31/12/2014 data prevista per i residuali pagamenti ) sarà restituito alla Cassa DD.PP. per alleggerire le quote del mutuo contratto ai sensi del D.L.102/13 DEBITO TOTALE DELL ENTE EURO ,78 RIPARTITO TRA: RESIDUI PASSIVI EURO

8 ,19 DEBITI FUORI BILANCIO EURO ,59 Pagamenti effettuati con mutuo ai sensi del D.L.35/13 Euro ,94 Fondo di Rotazione anticipazione 25% Euro ,21 TOTALE Euro ,15 così distinti: per debiti fuori bilancio Euro ,21 per residui passivi Euro ,94 Economie derivanti da transazioni operate con i creditori dell Ente su debiti fuori bilancio Euro ,62 su residui passivi Euro ,06 Debiti fuori bilancio ancora da pagare Euro ,76 Residui passivi ancora da pagare Euro ,19 TOTALE COMPLESSIVO ANCORA DA PAGARE Euro ,95 Economie per nuove transazioni su d.f.b. per Euro ,76 Euro ,34 Economie per nuove transazioni su rr.pp. per Euro ,19 Euro ,63 SOMME DISPONIBILI PER IL SALDO DEI PAGAMENTI Euro ,21 Rimanenza su mutuo D.L.35/13 Euro ,57 Mutuo D.L. 102/13 Euro ,64

9 Saldo attivo da restituire alla Cassa DD.PP. e da utilizzare per alleggerire la rata del mutuo contratto ai sensi D.L. 102/13 Euro ,23 RESTANTE PARTE DEL FONDO DI ROTAZIONE ANCORA DA INCASSARE Euro ,65 Alle altre spese di esercizio per attività amministrativa si farà fronte con maggiori entrate per accertamenti e controlli sul territorio ed in parte con la riduzione prevista delle spese correnti. Inoltre a garanzia dell intero impalcato contabile viene posta la restante massa di residui attivi che assume una rilevanza strategica nell ottica di un risanamento complessivo a breve termine dell Ente. A questi si aggiunge il consistente patrimonio immobiliare dell Ente già avviato alle procedure di alienazione da parte del competente ufficio Tecnico- Manutentivo per l ammontare di Euro ,00. Lo scrivente alla luce di tutto quanto riportato in precedenza trasmette la presente relazione, conscio di aver operato nel miglior modo possibile sia per l impostazione operativa del piano sia per la facile lettura e comprensione, affinchè venga recepita dal Consiglio Comunale e fatta propria per l approvazione. Eventuali,ulteriori, variazioni che dovessero verificarsi nell attuazione del Piano, sia sotto il profilo contabile che procedurale, saranno oggetto di comunicazione agli Organi preposti al controllo,nei modi e forme di legge dovuti. Si allega alla presente l elenco dei pagamenti effettuati ettuati alla data del 31/ San Nicola Manfredi,lì 8/9/2014 Il Responsabile dell Area Dott.Vincenzo De Lauro

C O M U N E D I S A N N I C O L A M A N F R E D I PROVINCIA DI BENEVENTO

C O M U N E D I S A N N I C O L A M A N F R E D I PROVINCIA DI BENEVENTO C O M U N E D I S A N N I C O L A M A N F R E D I PROVINCIA DI BENEVENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 45 DEL 24-06-2014 COPIA OGGETTO ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITÀ AI SENSI DELL'ART.13,COMMA 9 DEL

Dettagli

CITTA' DI CALIMERA PROVINCIA DI LECCE

CITTA' DI CALIMERA PROVINCIA DI LECCE ORIGINALE Deliberazione della Giunta Comunale N. 118 del 26/11/2015 CITTA' DI CALIMERA PROVINCIA DI LECCE Atto n. 118 /GC del 26/11/2015 OGGETTO: SOTTOSCRIZIONE CONTRATTO DI ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITA

Dettagli

COMUNE DI GIARDINELLO PROVINCIA DI PALERMO SETTORE ECONOMICO FINANZIARIO

COMUNE DI GIARDINELLO PROVINCIA DI PALERMO SETTORE ECONOMICO FINANZIARIO COMUNE DI GIARDINELLO PROVINCIA DI PALERMO SETTORE ECONOMICO FINANZIARIO REPERTORIO GENERALE N.460 DEL 28.05.2013 DETERMINAZIONE N.255 DEL 28.05.2013 OGGETTO: determina a contrarre inerente l anticipazione

Dettagli

Città di Fabriano CONSIGLIO COMUNALE

Città di Fabriano CONSIGLIO COMUNALE ( 174 20/11/2012) Oggetto: VARIAZIONE AL BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2012 - ASSESTAMENTO GENERALE DI BILANCIO Premesso: IL - che con iberazione Consiglio Comunale n. 56 26/07/2012

Dettagli

OGGETTO. VARIAZIONE DI RIEQUILIBRIO E ASSESTAMENTO DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2015/2017 E DI VERIFICA DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI

OGGETTO. VARIAZIONE DI RIEQUILIBRIO E ASSESTAMENTO DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2015/2017 E DI VERIFICA DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI OGGETTO. VARIAZIONE DI RIEQUILIBRIO E ASSESTAMENTO DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2015/2017 E DI VERIFICA DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso che: con delibera del Consiglio

Dettagli

Comune di Carpineto Romano PROVINCIA DI ROMA

Comune di Carpineto Romano PROVINCIA DI ROMA Comune di Carpineto Romano PROVINCIA DI ROMA COPIA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA MUNICIPALE N. 68 del 22.05.2014 OGGETTO: Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della Pubblica Amministrazione,

Dettagli

IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO di concerto con IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO

IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO di concerto con IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO Decreto 10 febbraio 2014 Riparto dell'incremento del «Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili» di cui all'articolo 13, commi 8 e 9, del decretolegge 31 agosto

Dettagli

il medesimo art. 204, al comma 1, fissa la percentuale del limite di indebitamento degli enti locali al 10% a decorrere dall anno 2015;

il medesimo art. 204, al comma 1, fissa la percentuale del limite di indebitamento degli enti locali al 10% a decorrere dall anno 2015; PROPOSTA DI DELIBERAZIONE OGGETTO: Rinegoziazione dei prestiti concessi alle Province e alle Città Metropolitane dalla Cassa Depositi e Prestiti società per azioni, ai sensi dell art. 1, comma 430, della

Dettagli

L INDEBITAMENTO REGIONALE NELLE MODIFICHE AL D.LGS. 118/2011

L INDEBITAMENTO REGIONALE NELLE MODIFICHE AL D.LGS. 118/2011 SEMINARIO Regione Emilia-Romagna Armonizzazione della contabilità regionale Antonio Strusi L INDEBITAMENTO REGIONALE NELLE MODIFICHE AL D.LGS. 118/2011 21/6/2013 1 L INDEBITAMENTO NEL DECRETO CORRETTIVO

Dettagli

DECRETO LEGGE 8 APRILE 2013, n. 35

DECRETO LEGGE 8 APRILE 2013, n. 35 DECRETO LEGGE 8 APRILE 2013, n. 35 (pubblicato sulla G.U. n. 82 dell 8 aprile 2013) DISPOSIZIONI URGENTI PER IL PAGAMENTO DEI DEBITI SCADUTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, PER IL RIEQUILIBRIO FINANZIARIO

Dettagli

Città di Fabriano CONSIGLIO COMUNALE

Città di Fabriano CONSIGLIO COMUNALE ( 199 19/11/2013) OGGETTO: ESTINZIONE ANTICIPATA DI MUTUI CONTRATTI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI SPA E VARIAZIONE DI BILANCIO AI SENSI DELL ART. 175, COMMA 2 E 3 DEL D.LGS. 267/2000. PREMESSO che:

Dettagli

COMUNE DI CUTRO Provincia di Crotone Regolamento per l organizzazione del Servizio Notifiche

COMUNE DI CUTRO Provincia di Crotone Regolamento per l organizzazione del Servizio Notifiche COMUNE DI CUTRO Provincia di Crotone Regolamento per l organizzazione del Servizio Notifiche Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. del INDICE Art. 1 Oggetto ed ambito di applicazione Art.

Dettagli

REGIONE PIEMONTE Settore Rapporti con le Autonomie locali

REGIONE PIEMONTE Settore Rapporti con le Autonomie locali REGIONE PIEMONTE Settore Rapporti con le Autonomie locali ALLEGAT O Contributi alle Unioni di Comuni, istituite entro il 31/12/2013, alle Comunità montane ed alle Convenzioni plurifunzionali tra Comuni,

Dettagli

Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione per l anno finanziario 2015 e Pluriennale 2015/2017 SOMMARIO

Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione per l anno finanziario 2015 e Pluriennale 2015/2017 SOMMARIO Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione per l anno finanziario 2015 e Pluriennale 2015/2017 Preambolo SOMMARIO Art. 1 Art. 2 - Bilancio annuale - Bilancio pluriennale Art. 3 - Allegati ex art.

Dettagli

IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga

IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga Parte I N. 4 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 31-1-2015 253 Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE Legge Regionale 27 gennaio 2015, n. 6 BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con

Il Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze MISURA E MODALITÀ DI VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO DOVUTO DAI SOGGETTI OPERANTI NEL SETTORE POSTALE ALL AUTORITÀ

Dettagli

Deliberazione n. 140 /I C./2007

Deliberazione n. 140 /I C./2007 Deliberazione n. 140 /I C./2007 REPUBBLICA ITALIANA la CORTE DEI CONTI Sezione di controllo della regione Friuli Venezia Giulia I Collegio composto dai seguenti magistrati: PRESIDENTE: CONSIGLIERE: CONSIGLIERE:

Dettagli

Cod. Fisc. e Part. IVA, iscritta all albo di cui all articolo 13 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, in persona In qualità di

Cod. Fisc. e Part. IVA, iscritta all albo di cui all articolo 13 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, in persona In qualità di SCHEMA DI CONVENZIONE per la regolamentazione della gestione ed erogazione delle agevolazioni in abbuono interessi in favore degli imprenditori del settore agricolo beneficiari degli aiuti previsti dalla

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

Regolamento per l organizzazione del Servizio Notifiche

Regolamento per l organizzazione del Servizio Notifiche Regolamento per l organizzazione del Servizio Notifiche Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 120 del 27/06/2013 INDICE Art. 1 Oggetto ed ambito di applicazione Art. 2 Gestione del servizio

Dettagli

rendiconto circa la destinazione delle quote del 5 per mille

rendiconto circa la destinazione delle quote del 5 per mille rendiconto circa la destinazione delle quote del 5 per mille Come è noto, l articolo 63-bis del decreto legge indicato in oggetto ha riconosciuto al contribuente, per l anno finanziario 2009 la facoltà

Dettagli

RELAZIONE RELATIVA ALL ANALISI E REVISIONE DELLE PROCEDURE DI SPESA (ai sensi dell articolo 9 del D.L. 78/2009 convertito in L.

RELAZIONE RELATIVA ALL ANALISI E REVISIONE DELLE PROCEDURE DI SPESA (ai sensi dell articolo 9 del D.L. 78/2009 convertito in L. RELAZIONE RELATIVA ALL ANALISI E REVISIONE DELLE PROCEDURE DI SPESA (ai sensi dell articolo 9 del D.L. 78/2009 convertito in L. 102/2009) L art. 9, comma 1, lettera a), del D.L. 78/2009, convertito con

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2016/2018" IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga

BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2016/2018 IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga 770 N. 6 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 9-2-2016 Parte I Legge Regionale 9 febbraio 2016, n. 4 BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2016/2018" IL CONSIGLIO REGIONALE ha

Dettagli

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18

Dettagli

COMUNE DI SALUDECIO REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI SALUDECIO REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI SALUDECIO Provincia di Rimini ******************************** REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI ART. 3 D.L.10.10.2012 n.174 convertito nella L. 07.12.2012 n.213 Approvato con delibera

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

L anno duemilaquattordici, il giorno otto del mese di aprile nella sede comunale, IL RESPONSABILE DEL II SETTORE RISORSE STRATEGICHE

L anno duemilaquattordici, il giorno otto del mese di aprile nella sede comunale, IL RESPONSABILE DEL II SETTORE RISORSE STRATEGICHE Albo Pretorio online n. 621 Registro Pubblicazione Pubblicato il 09/04/2014 SETTORE II RISORSE STRATEGICHE Servizio Economico Finanziario UFFICIO SEGRETERIA GENERALE DETERMINAZIONE n. 20 DEL 08/04/2014

Dettagli

Nota integrativa nel bilancio abbreviato

Nota integrativa nel bilancio abbreviato Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 120 23.04.2014 Nota integrativa nel bilancio abbreviato Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie La redazione del bilancio in forma

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE. copia n 340 del 26.11.2015 OGGETTO :

CITTÀ DI AGROPOLI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE. copia n 340 del 26.11.2015 OGGETTO : CITTÀ DI AGROPOLI (Provincia di Salerno) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE copia n 340 del 26.11.2015 OGGETTO : ACCESSO AL FONDO DI LIQUIDITA' PER ASSICURARE IL PAGAMENTO DEI DEBITI DEGLI ENTI LOCALI

Dettagli

DETERMINA N. 422 / 10 DEL 15/11/2010

DETERMINA N. 422 / 10 DEL 15/11/2010 COMUNE DI MONTOPOLI IN VAL D ARNO Via Francesco Guicciardini n 61-56020 - Montopoli in Val d'arno (PI) - ( 0571/44.98.11) SETTORE RAGIONERIA CODICE SERVIZIO ECONOMICO FINAZIARIA DETERMINA N. 422 / 10 DEL

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE PER L ESERCIZIO 2015

BILANCIO DI PREVISIONE PER L ESERCIZIO 2015 ALLEGATO C BILANCIO DI PREVISIONE PER L ESERCIZIO 2015 RELAZIONE DEL DIRIGENTE DEI SERVIZI FINANZIARI 2 di 6 Visto lo schema di Bilancio di Previsione 2015/2017 ed i relativi allegati predisposti dal Sindaco

Dettagli

INTERVENTI PER IL CONSOLIDAMENTO DELLE PASSIVITA A BREVE TERMINE Legge Finanziaria 2006, art. 6, comma 4 lettera b) Direttive di attuazione

INTERVENTI PER IL CONSOLIDAMENTO DELLE PASSIVITA A BREVE TERMINE Legge Finanziaria 2006, art. 6, comma 4 lettera b) Direttive di attuazione Allegato alla Delib. G.R. n. 9/13 del 8.3.2006 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA INTERVENTI PER IL CONSOLIDAMENTO DELLE PASSIVITA A BREVE TERMINE Legge Finanziaria 2006, art. 6, comma 4 lettera b) Direttive

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA

DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONE BASILICATA DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA Bilancio di Previsione pluriennale per il triennio 2015-2017. Potenza, Dicembre 2014 * * * * * * * * * * Articolo 1 Stato di Previsione dell

Dettagli

Art. 1 (Bilancio di competenza Stato di previsione dell entrata e della spesa)

Art. 1 (Bilancio di competenza Stato di previsione dell entrata e della spesa) Legge regionale 27 dicembre 2012, n. 71 Bilancio di previsione della Regione Calabria per l anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale 2013-2015. (BUR n. 23 del 17 dicembre 2012, supplemento straordinario

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONDONO DEI TRIBUTI LOCALI

REGOLAMENTO PER IL CONDONO DEI TRIBUTI LOCALI REGOLAMENTO PER IL CONDONO DEI TRIBUTI LOCALI Ambito di applicazione Art. 1 Oggetto 1. Il presente regolamento, in forza delle disposizioni contenute nell art. 13 della legge n. 289 del 27 dicembre 2002,

Dettagli

LEZIONE 2 L ORDINAMENTO COMUNALE RIPORTATO NEL T.U.E.L. (D.LGS N. 267/2000 E SUCC. MODIFICHE)

LEZIONE 2 L ORDINAMENTO COMUNALE RIPORTATO NEL T.U.E.L. (D.LGS N. 267/2000 E SUCC. MODIFICHE) Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale LEZIONE 2 L ORDINAMENTO COMUNALE RIPORTATO NEL T.U.E.L. (D.LGS N. 267/2000 E SUCC. MODIFICHE) ELEMENTI DI CONTABILITA RIFERITI ALLA FASE DELLA SPESA

Dettagli

C O M U N E D I C U R I N G A

C O M U N E D I C U R I N G A C O M U N E D I C U R I N G A (Provincia di Catanzaro) R.G. n. 277 del 01/07/2014 AREA FINANZIARIA DETERMINAZIONE N. 19 del 30.06.2014 OGGETTO : Anticipazioni di liquidità, ai sensi dell art. 13, comma

Dettagli

Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione per l anno finanziario 2013 e Pluriennale 2013/2015 SOMMARIO

Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione per l anno finanziario 2013 e Pluriennale 2013/2015 SOMMARIO Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione per l anno finanziario 2013 e Pluriennale 2013/2015 Preambolo SOMMARIO Art. 1 Art. 2 - Bilancio annuale - Bilancio pluriennale Art. 3 - Allegati ex art.

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Prot. n. 542 del 19 dicembre 2012 VISTO l art. 66, comma 1, della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (Legge finanziaria 2003), e successive modificazioni, che istituisce i contratti di filiera e di distretto,

Dettagli

Direzione Finanza 2015 06779/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Direzione Finanza 2015 06779/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Direzione Finanza 2015 06779/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 86 approvata il 9 dicembre 2015 DETERMINAZIONE: MUTUO DI EURO 688.990,96

Dettagli

XX COMUNITA MONTANA DEI MONTI SABINI - 02037 POGGIO MOIANO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO FINANZIARIO

XX COMUNITA MONTANA DEI MONTI SABINI - 02037 POGGIO MOIANO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO FINANZIARIO XX COMUNITA MONTANA DEI MONTI SABINI - 02037 POGGIO MOIANO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO FINANZIARIO ANNO 2014 RELAZIONE DELL ORGANO ESECUTIVO AL RENDICONTO DI GESTIONE 2014 Articolo 231

Dettagli

C O M U N E D I B E D U L I T A

C O M U N E D I B E D U L I T A NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2015-2017 La nota integrativa al bilancio costituisce allegato obbligatorio al documento di programmazione e viene redatta in conformità alle prescrizioni del

Dettagli

Direzione Finanza 2015 05876/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Direzione Finanza 2015 05876/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Direzione Finanza 2015 05876/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 68 approvata il 19 novembre 2015 DETERMINAZIONE: MUTUO DI EURO 1.000.000,00

Dettagli

MODELLO STANDARD CESSIONE DEL QUINTO DELLA PENSIONE

MODELLO STANDARD CESSIONE DEL QUINTO DELLA PENSIONE INFORMAZIONI EUROPEE DI BASE SUL CREDITO AI CONSUMATORI 1. Identità e contatti del finanziatore/ intermediario del credito Finanziatore Mandataria Telefono Email Fax Sito web Conafi Prestitò S.p.A. Via

Dettagli

ALLEGATO A CAPITOLATO SPECIALE. Espletamento dei servizi finanziari relativi alla concessione di due mutui

ALLEGATO A CAPITOLATO SPECIALE. Espletamento dei servizi finanziari relativi alla concessione di due mutui CAPITOLATO SPECIALE Espletamento dei servizi finanziari relativi alla concessione di due mutui Art. 1 Oggetto Oggetto del presente capitolato è la regolamentazione delle condizioni per l espletamento di

Dettagli

COMUNE DI NERETO AREA CONTABILE E SVILUPPO ECONOMICO SETTORE CONTABILE DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE 19/12/2012

COMUNE DI NERETO AREA CONTABILE E SVILUPPO ECONOMICO SETTORE CONTABILE DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE 19/12/2012 COMUNE DI NERETO COPIA N. Registro Generale 506 del 19/12/2012 AREA CONTABILE E SVILUPPO ECONOMICO SETTORE CONTABILE DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. Registro di Settore 48 del 19/12/2012 OGGETTO: ESTINZIONE

Dettagli

VISTI i piani di erogazione e degli interventi predisposti dalle singole regioni allegati al presente decreto;

VISTI i piani di erogazione e degli interventi predisposti dalle singole regioni allegati al presente decreto; VISTO il decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca (di seguito,

Dettagli

Determinazione 4 marzo 2014 n. 4/2014

Determinazione 4 marzo 2014 n. 4/2014 Determinazione 4 marzo 2014 n. 4/2014 Definizione, in attuazione di quanto previsto dall articolo 4, comma 1, della deliberazione 26 settembre 2013, 405/2013/R/com, delle modalità e tempistiche delle dichiarazioni

Dettagli

Acquisto Acquisto e ristrutturazione beni immobili

Acquisto Acquisto e ristrutturazione beni immobili Acquisto Acquisto e ristrutturazione beni immobili Documentazione 1 da produrre per l istruttoria di affidamento ai sensi della Circolare 1273 del 22 luglio 2008 e s.m.i. Domanda di prestito (Mod. EP001/prestito

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto

Dettagli

Studio Campasso Associati Corso Marconi 38, 10125 Torino Telefono 0116698083 Fax 0116698132 e-mail info@studiocampasso.it www.studiocampasso.

Studio Campasso Associati Corso Marconi 38, 10125 Torino Telefono 0116698083 Fax 0116698132 e-mail info@studiocampasso.it www.studiocampasso. Studio Campasso Associati Corso Marconi 38, 10125 Torino Telefono 0116698083 Fax 0116698132 e-mail info@studiocampasso.it www.studiocampasso.it Circolare n. 15 del 24 ottobre 2014 Crediti commerciali certificati

Dettagli

PRESTITO PERSONALE Il presente documento non è personalizzato ed ha la funzione di render note le condizioni dell offerta alla potenziale Clientela

PRESTITO PERSONALE Il presente documento non è personalizzato ed ha la funzione di render note le condizioni dell offerta alla potenziale Clientela PRESTITO PERSONALE Il presente documento non è personalizzato ed ha la funzione di render note le condizioni dell offerta alla potenziale Clientela 1. IDENTITA E CONTATTI DEL FINANZIATORE/INTERMEDIARIO

Dettagli

COMUNE DI VERGIATE (Provincia di Varese)

COMUNE DI VERGIATE (Provincia di Varese) COMUNE DI VERGIATE (Provincia di Varese) RELAZIONE SUL RENDICONTO PER L ESERCIZIO 2012 L ORGANO DI REVISIONE Pasquale rag. Pizzi L ORGANO DI REVISIONE nella Sede Comunale, nel giorno 9 aprile 2013 ESAMINATI

Dettagli

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Servizio Sanitario Regionale Basilicata Azienda Sanitaria Locale di Potenza NUMERO 2013/00669 DEL 11/11/2013 Collegio Sindacale il 11/11/2013 Controllo preventivo regionale

Dettagli

* * * * * * * * * * * *

* * * * * * * * * * * * CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA Legge Regionale: Bilancio di Previsione per l Esercizio Finanziario 2009 e Bilancio Pluriennale per il Triennio 2009 2011. * * * * * * * * * * * * Articolo 1 Stato

Dettagli

REGIONE TOSCANA. Bilancio di previsione per l anno finanziario 2013 e Bilancio pluriennale 2013 2015. Assestamento.

REGIONE TOSCANA. Bilancio di previsione per l anno finanziario 2013 e Bilancio pluriennale 2013 2015. Assestamento. REGIONE TOSCANA Proposta di Legge Bilancio di previsione per l anno finanziario 2013 e Bilancio pluriennale 2013 2015 Assestamento SOMMARIO Preambolo Capo I Assestamento del bilancio Art. 1 - Variazioni

Dettagli

DISCIPLINARE PER LA CONCESSIONE DEI MUTUI EDILIZI AGEVOLATI P R E M E S S A

DISCIPLINARE PER LA CONCESSIONE DEI MUTUI EDILIZI AGEVOLATI P R E M E S S A Automobile Club d Italia DISCIPLINARE PER LA CONCESSIONE DEI MUTUI EDILIZI AGEVOLATI P R E M E S S A La finalità del presente regolamento è quella di disciplinare la concessione di mutui edilizi agevolati

Dettagli

INFOPLUS - Bando n 2112230 Burc n. 39 del 28 Agosto 2014

INFOPLUS - Bando n 2112230 Burc n. 39 del 28 Agosto 2014 RICHIESTA DI AMMISSIONE ALL INTERVENTO CONTRIBUTIVO (modello sottoscritto dalla banca) Dipartimento 5 Attività Produttive Protocollo Fincalabra Num. Data arrivo Spett.le FINCALABRA SpA Via Pugliese n.

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 3 LUGLIO 2014 326/2014/R/GAS MODALITÀ PER IL RIMBORSO, AI GESTORI USCENTI, DEGLI IMPORTI RELATIVI AL CORRISPETTIVO UNA TANTUM PER LA COPERTURA DEGLI ONERI DI GARA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO

Dettagli

2. SOGGETTI BENEFICIARI

2. SOGGETTI BENEFICIARI ALLEGATO A CRITERI E MODALITÀ PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI, PER PROGETTI INERENTI LE TEMATICHE DEFINITE DAL PIANO REGIONALE ANNUALE DEL DIRITTO ALLO STUDIO 1. CRITERI

Dettagli

Linee guida per la restituzione agli utenti della quota di tariffa non dovuta riferita al servizio di depurazione.

Linee guida per la restituzione agli utenti della quota di tariffa non dovuta riferita al servizio di depurazione. Linee guida per la restituzione agli utenti della quota di tariffa non dovuta riferita al servizio di depurazione. La restituzione della quota di tariffa non dovuta, riferita al servizio di depurazione,

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 78 DEL 23-12-2009 REGIONE TOSCANA. Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2010 e pluriennale 2010 2012.

LEGGE REGIONALE N. 78 DEL 23-12-2009 REGIONE TOSCANA. Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2010 e pluriennale 2010 2012. LEGGE REGIONALE N. 78 DEL 23-12-2009 REGIONE TOSCANA Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2010 e pluriennale 2010 2012. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 55 del 31 dicembre

Dettagli

Settore Attuazione degli Interventi in Materia di Edilizia. Al beneficiario in indirizzo

Settore Attuazione degli Interventi in Materia di Edilizia. Al beneficiario in indirizzo Settore Attuazione degli Interventi in Materia di Edilizia giuseppina.franzo@regione.piemonte.it Data Protocollo 09/09/2008 40392 Al beneficiario in indirizzo Al Responsabile del procedimento amministrativo

Dettagli

L art. 28 della Legge 448/98 prevedeva la riduzione del rapporto tra il proprio ammontare di debito e il prodotto interno lordo (P.I.L.).

L art. 28 della Legge 448/98 prevedeva la riduzione del rapporto tra il proprio ammontare di debito e il prodotto interno lordo (P.I.L.). COMUNE DI MALNATE Provincia di Varese PATTO DI STABILITA Il patto di stabilità interno, istituito con l art. 28 della Legge n. 448/98, ha esteso agli Enti Locali, in applicazione del federalismo fiscale,

Dettagli

DISCIPLINARE PER LA CONCESSIONE DEI MUTUI EDILIZI AGEVOLATI P R E M E S S A

DISCIPLINARE PER LA CONCESSIONE DEI MUTUI EDILIZI AGEVOLATI P R E M E S S A Automobile Club d Italia DISCIPLINARE PER LA CONCESSIONE DEI MUTUI EDILIZI AGEVOLATI P R E M E S S A La finalità del presente regolamento è quella di disciplinare la concessione di mutui edilizi agevolati

Dettagli

C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como

C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como SERVIZIO AMMINISTRATIVO E CONTABILE N. 65 del 27-03-2012 Oggetto: AFFIDAMENTO INCARICO PER LA COMPILAZIONE E TRASMISSIONE MODELLO 770 - TRIENNIO FISCALE

Dettagli

Sulla base dei valori di riferimento indicati sono assegnati alle imprese i seguenti punteggi: A 100% 3 75% < A < 100% 2 0 < A 75% 1

Sulla base dei valori di riferimento indicati sono assegnati alle imprese i seguenti punteggi: A 100% 3 75% < A < 100% 2 0 < A 75% 1 A. Procedura Ordinaria - Modello di valutazione per le imprese in contabilità ordinaria operanti nei settori: industria manifatturiera, edilizia, alberghi (società alberghiere proprietarie dell immobile),

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO

REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO Adottato con Delibera del Consiglio Direttivo del 18/12/2013

Dettagli

COMUNE DI T O R G I A N O U f f i c i o T r i b u t i REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI RATEIZZAZIONI DI TRIBUTI COMUNALI ARRETRATI

COMUNE DI T O R G I A N O U f f i c i o T r i b u t i REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI RATEIZZAZIONI DI TRIBUTI COMUNALI ARRETRATI COMUNE DI T O R G I A N O U f f i c i o T r i b u t i REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI RATEIZZAZIONI DI TRIBUTI COMUNALI ARRETRATI Approvato con delibera del Consiglio Comunale...2016 n... -----------------------------------------------------------------

Dettagli

Ministero dell Interno

Ministero dell Interno ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento

Dettagli

Preventivo Economico Finanziario anno 2015

Preventivo Economico Finanziario anno 2015 Preventivo Economico Finanziario anno 2015 1 Risultato della gestione patrimoniale individuale 720.000 2 Dividendi e proventi assimilati: 250.000 a) da società strumentali b) da altre immobilizzazioni

Dettagli

ADEMPIMENTI PER L ENTRATA A REGIME DELLA RIFORMA CONTABILE PREVISTA DAL DECRETO LEGISLATIVO 23 GIUGNO 2011, N. 118, NELL ESERCIZIO 2016

ADEMPIMENTI PER L ENTRATA A REGIME DELLA RIFORMA CONTABILE PREVISTA DAL DECRETO LEGISLATIVO 23 GIUGNO 2011, N. 118, NELL ESERCIZIO 2016 ADEMPIMENTI PER L ENTRATA A REGIME DELLA RIFORMA CONTABILE PREVISTA DAL DECRETO LEGISLATIVO 23 GIUGNO 2011, N. 118, NELL ESERCIZIO 2016 1) Introduzione Com è noto, nel corso del 2015, gli enti territoriali,

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche. Indice

Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche. Indice INSEGNAMENTO DI ECONOMIA DELLE AZIENDE E DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE LEZIONE VI I RISULTATI DELLA GESTIONE: IL RENDICONTO PROF. GAVINO NUZZO Indice 1 I risultati della gestione: il rendiconto -----------------------------------------------------------------

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA INDUSTRIALE E LA COMPETITIVITA

Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA INDUSTRIALE E LA COMPETITIVITA Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA INDUSTRIALE E LA COMPETITIVITA Linee guida per l'applicazione del Metodo nazionale per calcolare l elemento di aiuto nelle garanzie

Dettagli

OGGETTO: ASSOCIAZIONE ARENA SFERISTERIO. PROVVEDIMENTI ATTUATIVI AL PIANO DI INTERVENTO PROGRAMMATICO E FINANZIARIO.

OGGETTO: ASSOCIAZIONE ARENA SFERISTERIO. PROVVEDIMENTI ATTUATIVI AL PIANO DI INTERVENTO PROGRAMMATICO E FINANZIARIO. 91 del 20 MARZO 2002 PROT. N. 8473 1 OGGETTO: ASSOCIAZIONE ARENA SFERISTERIO. PROVVEDIMENTI ATTUATIVI AL PIANO DI INTERVENTO PROGRAMMATICO E FINANZIARIO. L anno duemiladue, addì venti del mese di marzo

Dettagli

C O M U N E D I P O N T E C A G N A N O F A I A N O PROVINCIA DI SALERNO

C O M U N E D I P O N T E C A G N A N O F A I A N O PROVINCIA DI SALERNO Albo Pretorio online n. Registro Pubblicazione pubblicato il C O M U N E D I P O N T E C A G N A N O F A I A N O PROVINCIA DI SALERNO DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE O G G E T T O ORIGINALE N. Approvazione

Dettagli

OGGETTO: ULTERIORI DISPOSIZIONI PER LA REGIONE SARDEGNA COLPITA DALL ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2013

OGGETTO: ULTERIORI DISPOSIZIONI PER LA REGIONE SARDEGNA COLPITA DALL ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2013 Prot. n. F09/RNS Bologna, 17 gennaio 2014 OGGETTO: ULTERIORI DISPOSIZIONI PER LA REGIONE SARDEGNA COLPITA DALL ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2013 - RIPRESA DEI VERSAMENTI E FINANZIAMENTI AGEVOLATI A FAVORE DELLE

Dettagli

REGIONE TOSCANA. Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2012 e Bilancio pluriennale 2012 2014. Assestamento.

REGIONE TOSCANA. Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2012 e Bilancio pluriennale 2012 2014. Assestamento. REGIONE TOSCANA Proposta di Legge Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2012 e Bilancio pluriennale 2012 2014 Assestamento SOMMARIO Preambolo Capo I Assestamento del bilancio Art. 1 - Variazioni

Dettagli

DECRETO 13 aprile 2000, n. 125 (Pubblicato nella G.U.R.I. del 18 maggio 2000 serie generale n. 114)

DECRETO 13 aprile 2000, n. 125 (Pubblicato nella G.U.R.I. del 18 maggio 2000 serie generale n. 114) DECRETO 13 aprile 2000, n. 125 (Pubblicato nella G.U.R.I. del 18 maggio 2000 serie generale n. 114) Regolamento recante criteri e modalità per la rinegoziazione dei finanziamenti agevolati ai sensi degli

Dettagli

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 646 23/11/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 18299 DEL 23/11/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: Area: BILANCIO PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO

Dettagli

carta intestata assicurazione/banca SCHEMA GARANZIA FIDEIUSSORIA (Fideiussione bancaria/polizza fideiussoria)

carta intestata assicurazione/banca SCHEMA GARANZIA FIDEIUSSORIA (Fideiussione bancaria/polizza fideiussoria) carta intestata assicurazione/banca SCHEMA GARANZIA FIDEIUSSORIA (Fideiussione bancaria/polizza fideiussoria) (indicare denominazione e indirizzo completo della filiale/agenzia emittente la garanzia) Riferimento

Dettagli

Allegato F) Delib. G.C. n. 38/2015 CITTÀ DI SAN MAURO TORINESE PROVINCIA DI TORINO NOTA TECNICA

Allegato F) Delib. G.C. n. 38/2015 CITTÀ DI SAN MAURO TORINESE PROVINCIA DI TORINO NOTA TECNICA Allegato F) Delib. G.C. n. 38/2015 CITTÀ DI SAN MAURO TORINESE PROVINCIA DI TORINO NOTA TECNICA ANNO 2015 BILANCIO DI PREVISIONE 2015 NOTA TECNICA Premessa Il D.Lgs. 118/2011 come modificato ed integrato

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres.

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres. L.R. 13/2002, art. 7, c. 15 e 16 B.U.R. 23/7/2003, n. 30 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres. Regolamento recante criteri e modalità applicabili nella concessione degli aiuti

Dettagli

COMUNE DI MELITO DI NAPOLI

COMUNE DI MELITO DI NAPOLI COMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli ORIGINALE R.G. N. 983 DEL 27/10/2014 SETTORE I - FINANZE E PERSONALE DETERMINAZIONE N. 109 DEL 27/10/2014 Oggetto: ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITÀ, AI SENSI DELL

Dettagli

SCHEDA INFORMATIVA CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO

SCHEDA INFORMATIVA CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO CHE COS È LA La Cessione del Quinto dello Stipendio è una particolare forma di prestito personale che viene rimborsata dal soggetto finanziato (Cliente) mediante la cessione pro solvendo alla Banca di

Dettagli

COMUNE DI FORIO Provincia di Napoli Stazione di cura, soggiorno e turismo estiva ed invernale SETTORE 3

COMUNE DI FORIO Provincia di Napoli Stazione di cura, soggiorno e turismo estiva ed invernale SETTORE 3 COMUNE DI FORIO Provincia di Napoli Stazione di cura, soggiorno e turismo estiva ed invernale SETTORE 3 DETERMINA DEL RESPONSABILE DEL SETTORE N. 33 del 22/02/2011 OGGETTO: Determinazione risorse anno

Dettagli

Comune di Marano Vicentino. Estinzione anticipata di mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti

Comune di Marano Vicentino. Estinzione anticipata di mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti Comune di Marano Vicentino Estinzione anticipata di mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti Il nostro programma sul bilancio Nel nostro Comune il bilancio presenta un forte indebitamento generato dalla

Dettagli

Come introdurre la nuova contabilità armonizzata nei comuni e nelle province

Come introdurre la nuova contabilità armonizzata nei comuni e nelle province Come introdurre la nuova contabilità armonizzata nei comuni e nelle province Il riaccertamento straordinario dei residui Il riaccertamento straordinario dei residui, previsto dall articolo 3 comma 7 e

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>.

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>. Legge 1976028 Pagina 1 di 7 LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE >. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE

Dettagli

* al Comitato introdotto con delibera del Comitato Agevolazioni dell 11.10.2011.

* al Comitato introdotto con delibera del Comitato Agevolazioni dell 11.10.2011. Comitato Agevolazioni istituito presso la SIMEST in base alla Convenzione stipulata il 16.10.1998 tra il Ministero del Commercio con l Estero (ora Ministero dello Sviluppo Economico) e la SIMEST CIRCOLARE

Dettagli

Direzione Finanza 2015 06679/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Direzione Finanza 2015 06679/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Direzione Finanza 2015 06679/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 84 approvata il 3 dicembre 2015 DETERMINAZIONE: MUTUO DI EURO 200.000,00

Dettagli

RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO ANNO 2015

RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO ANNO 2015 RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO ANNO 2015 ANDAMENTO DELLA GESTIONE Attività costruttiva e gestione del patrimonio immobiliare. Nel corso dell esercizio sono continuati i lavori relativi alla costruzione

Dettagli

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile: Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/2012 2015AD001170

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile: Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/2012 2015AD001170 REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO EDUCAZIONE, ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA SETTORE ISTRUZIONE E EDUCAZIONE Il

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 24 Dicembre 2010, n. 8 Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio 2011;

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 24 Dicembre 2010, n. 8 Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio 2011; Oggetto: Percorsi triennali di IeFP Sistema di finanziamento e piano di riparto delle risorse finanziarie da erogare alle Province per l anno scolastico e formativo 2011-2012. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA

Dettagli

Cassa Lombarda S.p.A. Pagina 1 di 5

Cassa Lombarda S.p.A. Pagina 1 di 5 Cassa Lombarda S.p.A. Pagina 1 di 5 INFORMAZIONI EUROPEE SUL CREDITO AI CONSUMATORI 1. Identità e contatti del finanziatore/intermediario del Finanziatore Indirizzo Telefono Email Fax to web CASSA LOMBARDA

Dettagli

Principio contabile della contabilità finanziaria. 9.3 Il riaccertamento straordinario dei residui

Principio contabile della contabilità finanziaria. 9.3 Il riaccertamento straordinario dei residui Principio contabile della contabilità finanziaria 9.3 Il riaccertamento straordinario dei residui Il riaccertamento straordinario dei residui è l attività prevista dall articolo 3 comma 7, del presente

Dettagli

Direzione Finanza 2014 03633/024 Area Bilancio FE 1C CITTÀ DI TORINO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE. 1 agosto 2014

Direzione Finanza 2014 03633/024 Area Bilancio FE 1C CITTÀ DI TORINO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE. 1 agosto 2014 Direzione Finanza 2014 03633/024 Area Bilancio FE 1C CITTÀ DI TORINO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE 1 agosto 2014 Convocata la Giunta presieduta dal Sindaco Piero Franco Rodolfo FASSINO, sono presenti

Dettagli

COMUNE DI CURINGA PROVINCIA DI CATANZARO *******

COMUNE DI CURINGA PROVINCIA DI CATANZARO ******* COMUNE DI CURINGA PROVINCIA DI CATANZARO ******* Reg.Gen. N. 484 Del 30 OTT. 2014 DETERMINAZIONE DELL AREA FINANZIARIA n. 26 del 24/10/2014 OGGETTO: Anticipazione di liquidità, ai sensi dell art.32 del

Dettagli

COMUNE DI NUVOLENTO. Provincia di Brescia VERBALE DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO. N. 35 del 26.11.

COMUNE DI NUVOLENTO. Provincia di Brescia VERBALE DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO. N. 35 del 26.11. COMUNE DI NUVOLENTO Provincia di Brescia ======================================================= VERBALE DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO N. 35 del 26.11.2010 OGGETTO:Modifica

Dettagli