L ETICA NELLO SPORT REGOLE DI COMPORTAMENTO
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- Natalia Gori
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1 L ETICA NELLO SPORT Â_É áñéüà ÑtÜàx wxä ÑtàÜ ÅÉÇ É w ÉzÇ âéåé x w ÉzÇ wéççt x Ät áât tááxçét ÇÉÇ ÑÉàÜõ Åt xááxüx véåñxçátàéê Pierre de Coubertin L Associazione Sportiva Dilettantistica Nuoto Bergamo Alta sente la necessità di sensibilizzare i propri dirigenti e allenatori, nonché gli atleti e le rispettive famiglie circa il valore educativo della pratica agonistica. Non solo per quanto riguarda l aspetto fisico e tecnico-tattico, ma anche e soprattutto per quello culturale, sociale e sanitario. La Nuoto Bergamo Alta introduce questo codice etico quale impegno congiunto tra Società sportiva, giocatore e famiglia con finalità di evidenziare tutti i diritti e i doveri fondamentali di lealtà, di correttezza e di onestà sportiva regolamentando e sanzionando il comportamento di tutti gli affiliati. PRINCIPI GENERALI Lo sport è una attività socio-culturale che se praticata lealmente offre agli individui l opportunità di: conoscere se stessi rispettando i propri tempi di crescita e maturazione; esprimersi e raggiungere soddisfazioni con onestà e lealtà; acquisire capacità e dimostrare abilità sana e competitiva; interagire socialmente con fiducia reciproca; raggiungere un buono stato di salute, divertendosi. Lo sport è dunque occasione di partecipazione ed assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti che, a vario titolo, operano al suo interno. REGOLE DI COMPORTAMENTO Si basano su alcune regole la cui osservanza è indispensabile da parte di ogni partecipante ed è efficace soltanto se tutti coloro che operano nel nostro mondo sono disposti ad assumersi consapevolmente le responsabilità loro attribuite. puntualità ad ogni appuntamento concordato: allenamento, amichevole e competizione ufficiale; uso di un linguaggio appropriato; uso dell abbigliamento societario nelle competizioni ufficiali Società sportiva deve operare nel pieno rispetto dell ordinamento giuridico e sportivo vigente ed uniformare le proprie azioni e comportamenti ai principi di lealtà, onestà, correttezza e trasparenza in ogni funzione, prestazione o rapporto inerente alla propria attività. In particolare la Società si impegna a: 1. promuovere azioni volte a diffondere una sana cultura sportiva nella condivisione delle finalità educative, formative e sociali;
2 2. sostenere iniziative rivolte alla diffusione dello sport valorizzandone i principi etici, umani ed il fair play anche attraverso campagne di comunicazione, diffusione di materiale educativo e opportunità formative; 3. rispettare l attività svolta dalle altre società evitando di attuare, direttamente o tramite tecnici e/o dirigenti, comportamenti non improntati alla massima trasparenza e lealtà; 4. adoperarsi affinchè un tesserato non arrivi mai a dover interrompere l attività sportiva per problematiche di relazione all interno della propria società; 5. adoperarsi affinchè i propri tesserati, siano essi dirigenti, tecnici, atleti, collaboratori e genitori che operano in ambito societario, portino rispetto verso arbitri, nella piena consapevolezza che ogni decisione è presa in buona fede e con la massima obiettività, consci della difficoltà del compito a loro assegnato. 6. espletare le diverse procedure richieste per assicurare la regolarità dell iscrizione degli atleti alla Società e delle proprie squadre ai rispettivi campionati; 7. far rispettare l obbligo della visita medico-sportiva annuale, facendola rinnovare prima della sua scadenza; 8. garantire un servizio di segreteria efficace ed efficiente; 9. garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza; 10. fornire ai tecnici il materiale didattico occorrente ed assicurarsi che esso sia in buono stato e funzionale; 11. fornire agli atleti l abbigliamento societario per le competizioni ufficiali; 12. garantire il medico di servizio per ogni incontro casalingo; 13. organizzare le trasferte dal punto di vista logistico; 14. rinnovare il brevetto ai propri tecnici. Tecnici I Tecnici vengono presi ad esempio dai giovani come modelli di comportamento e devono rendersi conto della profonda influenza che le loro parole ed i loro atteggiamenti hanno nei confronti degli atleti. Per questa ragione i tecnici devono considerare come propria responsabilità la trasmissione dei valori morali impegnandosi al rispetto degli stessi trasmettendo ai propri giocatori valori come: 1. rispetto, 2. sportività, 3. civiltà ed integrità. Valori che vanno al di là del singolo risultato sportivo e che sono il fondamento stesso dello sport. Chi intraprende l attività di tecnico, anche a livello di volontariato, deve essere portatore di questi valori e rappresentare un esempio per i propri atleti. Il comportamento degli allenatori, dunque, deve essere sempre eticamente corretto nei confronti di atleti, colleghi, arbitri, dirigenti, genitori, tifosi e mezzi di informazione. è libero nella scelta delle proposte didattiche e metodologie, mantenendole però in linea con le indicazioni contenute nella programmazione della Società e in riferimento agli obiettivi formativi individuati da essa; è libero nelle proprie scelte tecnico-tattiche per le quali la Società gli ha accordato piena fiducia. deve curare la propria formazione ed aggiornare costantemente le proprie competenze tecnicotattiche ed educative deve pianificare il proprio lavoro svolgendolo con professionalità ed efficacia metodologica, curando cioè con attenzione la preparazione fisica della squadra e sviluppandone le competenze tecnicotattiche; deve lavorare in modo collegiale con gli altri componenti la società sportiva deve promuovere un adeguata educazione alla salute e ad una corretta alimentazione; deve informare con tempestività i genitori in caso di assenze prolungate, ingiustificate e/o comportamenti scorretti degli atleti; monitorare l andamento scolastico dei ragazzi; comunicare agli atleti con chiarezza gli obiettivi didattico-formativi. Atleti
3 devono osservare il principio di solidarietà considerando quindi più importante la salvaguardia dei valori sportivi rispetto al successo personale. Nella consapevolezza che il loro comportamento contribuisce a mantenere alto il valore dello sport, devono impegnarsi a: 1. onorare lo sport e le sue regole attraverso la competizione corretta, impegnandosi sempre al meglio delle loro possibilità e delle loro condizioni psicofisiche comportandosi sempre e comunque secondo i principi di lealtà e correttezza. Esprimere la propria opinione nel rispetto delle persone e delle opinioni degli altri: 2. tenere un comportamento esemplare che costituisca un modello positivo per il mondo dello sport e della società civile; 3. astenersi da qualsiasi condotta che possa ledere l integrità fisica e/o morale della propria società, dei tecnici, degli avversari dello staff dirigenziale e del personale che lavora; 4. evitare dichiarazioni che in qualunque modo possano costituire incitamento alla violenza o ne rappresentino apologia, astenendosi dall esprimere pubblicamente giudizi lesivi della reputazione dell immagine e dignità della propria società, dei tecnici, dei compagni o di altre persone o organismi operanti nell ambito sportivo; 5. mettersi a disposizione dei propri compagni, dei tecnici e della società, nell intento di formare un solido spirito di gruppo. L atleta: conosce gli obiettivi educativo-formativi e il percorso individuato per raggiungerli. Manifesta al tecnico ogni difficoltà incontrata al fine di mettere a punto strategie opportune per superarle; conosce la propria scheda di valutazione per operare una corretta autovalutazione e migliorare il proprio rendimento; rispetta gli ambienti, le strutture, gli arredi e i materiali didattici del centro sportivo; frequenta gli appuntamenti sportivi con regolarità; accetta sportivamente la sconfitta e cerca di trarne un insegnamento utile; rispetta il proprio capitano poiché sta compiendo un servizio nell interesse del gruppo ed è stato designato dal tecnico; accetta la sostituzione e qualsiasi altra scelta del tecnico; si mette al servizio della squadra senza egoismo. Un bel passaggio o una palla recuperata valgono quanto un gol; aiuta il proprio portiere, egli riveste il ruolo più delicato. Se commette un errore lo incoraggia e non lo rimprovera; chiede di abbandonare la vasca solo in caso di reale necessità e può lasciarla solo se autorizzato dal tecnico; lascia il centro sportivo solo se accompagnato o autorizzato da un familiare; favorisce la comunicazione Società sportiva/famiglia consegnando e/o riferendo puntualmente le comunicazioni distribuite. Genitori devono: 1. promuovere un esperienza sportiva che sappia valorizzare le potenzialità dei propri figli nel rispetto delle loro esigenze primarie e dei loro bisogni particolari, evitando ogni forma di pressione anche psicologica; 2. mettere in risalto il piacere e la soddisfazione di praticare sport senza esercitare pressioni indebite o contrarie al diritto del giovane e/o bambino di scegliere liberamente la sua partecipazione; 3. evitare di assumere, durante lo svolgimento delle competizioni, atteggiamenti e comportamenti non coerenti con i principi del presente Codice etico ponendosi quindi come modello positivo da seguire per i propri figli; 4. educare il proprio figlio ad assumere responsabilmente l impegno sportivo favorendone la frequenza regolare e puntuale; 5. collaborare attivamente al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni migliorative, alle riunioni e alle partite dei propri figli; 6. giustificare sempre e con puntualità le assenze, i ritardi e le uscite anticipate dell atleta, in particolar modo per le partite ufficiali; 7. segnalare tempestivamente alla società sportiva eventuali problemi legati al comportamento, alla frequenza, alla partecipazione, al rendimento e alla salute dell atleta per concordare, ove necessario, idonei accorgimenti o provvedimenti;
4 8. rispettare i tempi e le modalità d iscrizione nonché fissare la visita medico-sportiva e sottoporvi il proprio figlio entro la data indicata dalla Società; 9. aiutare i propri figli a vivere l attività sportiva senza assilli e con allegria: l importante è che crescano sani, con valori solidi e che trovino amicizie vere. Permettendo ai vostri figli di svolgere attività sportiva avete già colto un importante successo; 10. risarcire la società sportiva per i danni arrecati agli ambienti, agli arredi, alle strutture e alle attrezzature provocati da comportamenti non adeguati dei propri figli; possono: 1. esprimere la propria opinione, nel rispetto delle persone e delle opinioni degli altri rispettando le indicazioni dei tecnici e dei dirigenti senza sovrapporsi o sostituirsi al loro ruolo; 2. conoscere gli obiettivi educativo - formativi e il percorso individuato per raggiungerli; 3. conoscere la scheda di valutazione del proprio figlio per aiutarlo a migliorare il proprio rendimento; 4. conoscere eventuali problematiche legate al comportamento, alla frequenza, alla partecipazione, al rendimento e alla salute del proprio; 5. evidenziare l importanza del presente documento ai propri figli. Dirigenti devono: 1. scegliere tecnici e/o collaboratori adeguatamente preparati sul piano tecnico e formativo; 2. promuovere la partecipazione alla vita della società di tutti i soggetti coinvolti, dagli atleti agli allenatori, ai genitori; 3. rispettare in modo sostanziale le diverse formalità richieste per assicurare l ottemperanza e la puntualità degli adempimenti burocratici previsti dai diversi regolamenti; 4. aggiornare costantemente le proprie conoscenze e competenze di carattere organizzativo, gestionale e fiscale. 5. non permettere all atleta di svolgere la regolare attività sportiva nel caso in cui questi non abbia espletato le procedure di iscrizione nei tempi stabiliti; 6. non permettere all atleta di svolgere la regolare attività sportiva nel caso in cui questi non abbia superato la visita medico-sportiva o non vi si sia stato sottoposto entro la data indicata; 7. assicurare un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio tecnico di qualità in un ambiente sereno e favorendo il processo di formazione di ciascun atleta, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento; 8. stimolare riflessioni e attivare percorsi volti al benessere e alla tutela della salute degli atleti; 9. garantire la massima trasparenza nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati; 10. segnalare ai tecnici eventuali problemi rilevati; Il comitato dei garanti La Società si impegna ad istituire uno specifico Comitato dei Garanti del Codice Etico, composto da tre dirigenti di alta indipendenza e moralità e con il precipuo compito di: vigilare sul rispetto delle norme in esso previste; pronunciarsi sulle violazioni e, nel caso, segnalare le violazioni stesse ai competenti procedere alla periodica revisione del presente Codice Etico. Il dirigente in affiancamento all evento Sportivo, sia esso gara od allenamento, comunicherà entro sette giorni dall avvenimento le violazioni a tali principi morali e di comportamento descrivendo le inadempienze compiute (dall allenatore, dall atleta o dal pubblico) specificando e motivando se insulti continui ai presenti, ad interperanze nei confronti delle squadre avversarie e/o pubblico e/o arbitri, se espulsioni per atteggiamenti antisportivi o gioco violento. La dirigenza preposta formulerà così la sanzione alla persona coinvolta comunicando o il valore economico o la sanzione sportiva decisa entro una settimana. In caso di sanzione sportiva i dirigenti preposti comunicheranno e concorderanno con l allenatore la sua attuazione.
5 NUOTO BERGAMO ALTA Cooperativa Sportiva Dilettantistica Viale delle Mura BERGAMO CODICE ETICO Carta etica dello sport secondo Swiss Olympic per uno sport sano rispettoso ed etico è la fonte principale di informazioni 1 - Adottare lo stesso comportamento nei confronti di ogni persona e di ogni socio. Adottare lo stesso comportamento nei confronti di ogni persona significa che la nazionalità, l età, il sesso, le preferenze sessuali, l appartenenza sociale, l orientamento politico e religioso non sono elementi pregiudizievoli e non comportano esclusione alle nostre attività. Gli sportivi sono persone di ogni età, provenienza e ceto sociale. Nessuno di questi fattori deve diventare motivo di discriminazione, mobbing, derisione, esclusione, violenza o altri atteggiamenti irresponsabili. Gli obiettivi sportivi sono formulati individualmente, prendendo in considerazione la volontà e la capacità di ognuno ad impegnarsi e a fornire delle prestazioni. La competenza sociale dei responsabili e la loro capacità a tessere legami fondati sul rispetto, favorisce la collegialità e il senso di solidarietà. 2 - Armonizzare l attività sportiva e la vita sociale. Armonizzare l attività sportiva e la vita sociale significa rendere compatibili le esigenze dell allenamento e della competizione con la formazione, il lavoro e la famiglia onde evitare sovraccarico a tutti i partecipanti. Per molti sportivi, che non seguono allenamenti intensivi a livello di sport di prestazione, il tempo dedicato alla pratica di una disciplina sportiva (allenamenti e gare) s aggiunge a quello investito in numerose altre attività della vita quotidiana. I giovani frequentano ancora la scuola dell obbligo, svolgono un apprendistato o studiano, gli adulti sono impegnati a livello professionale o famigliare. È necessario che le numerose esigenze che tutti questi ambiti e tappe della vita richiedono siano prese in considerazione anche a livello sportivo. Da una parte, i responsabili sportivi devono cercare di ravvivare costantemente l entusiasmo nei confronti dell attività fisica praticata, assistere al meglio gli atleti ed incoraggiarli; dall altra, devono comunicare a sufficienza con gli sportivi, cercando di individuare per tempo le difficoltà che essi potrebbero incontrare in altri ambiti. Di fronte a situazioni di questo tipo, la miglior cosa da fare è affrontare l argomento apertamente con la persona interessata aiutandola a risolvere gli eventuali conflitti, pianificando e conciliando la vita scolastica e professionale con quella sportiva. 3 - Promuovere la responsabilità individuale e collettiva Promuovere la responsabilità individuale e collettiva significa che le sportive e gli sportivi sono coinvolti nelle decisioni che li riguardano e hanno il diritto di richiedere il dialogo con dirigenti o allenatori quando lo ritengono opportuno. Responsabili sportivi e atleti sono partner alla pari quando si tratta di organizzare e costruire gli allenamenti e di partecipare alle competizioni. Nella misura del possibile, gli atleti vanno coinvolti costantemente nelle decisioni che li riguardano. Lo stesso discorso vale pure per gli sportivi minorenni, assistiti nella fattispecie dai genitori. Nello sport giovanile di competizione, è importante riuscire a conciliare accuratamente le esigenze sportive con i bisogni particolari dei bambini e dei giovani. 4 - Incoraggiare e motivare rispettosamente senza esagerare. Incoraggiare rispettosamente senza esagerare significa che le misure adottate per raggiungere gli obiettivi sportivi non ledono né l integrità fisica né l integrità morale delle sportive e degli sportivi.
6 Incoraggiamento ed esigenze vanno di pari passo. Fondamentalmente non si possono esortare gli sportivi a raggiungere degli obiettivi e a fornire delle prestazioni che li umiliano e ledono la loro integrità fisica o psichica. Per i responsabili sportivi rispettare gli atleti vuol dire rispettare le loro idee, anche se non le condividono o le considerano sbagliate. Incoraggiare rispettosamente significa evitare pretese eccessive nei confronti degli atleti e atteggiamenti che potrebbero spegnere l entusiasmo nei confronti dello sport e compromettere il piacere di partecipare agli allenamenti e alle gare. 5 - Educare alla lealtà e al rispetto dell ambiente. Il rispetto contraddistingue la condotta da adottare nei confronti del prossimo e della natura. I responsabili sportivi assumono un ruolo d esempio importante per esortare gli atleti ad adottare atteggiamenti sociali e corretti evitando violenza sia fisica che verbale. Astenersi da qualsiasi condotta intenzionalmente diretta a ledere l integrità fisica e morale di altri soggetti in occasione dello svolgimento di gare e manifestazioni. Una persona che dà il buon esempio mette in pratica concretamente le convinzioni che difende e assume il comportamento che si aspetta adottino gli altri. In allenamento e in gara non bisogna evidenziare e ricompensare soltanto le prestazioni sportive, bensì anche i comportamenti leali e le dimostrazioni di rispetto. Lo sport, in qualità di esperienza di gruppo che permette di scoprire le proprie capacità e i propri limiti, non si fonda unicamente sulla responsabilità individuale di chi lo pratica, ma anche su principi quali la solidarietà e la coabitazione responsabile. Adottare un comportamento corretto nello sport significa, oltre a dar prova di responsabilità nei confronti del prossimo, anche rispettare la natura. 6 - Opporsi alla violenza, allo sfruttamento ed alle molestie sessuali. Fare della prevenzione senza falsi tabù significa essere vigili, sensibilizzare ed intervenire in maniera adeguata con formazioni interne con tutto lo staff dirigenziale. Parlare liberamente e dare l'opportunità a tutti di esprimere eventuali disagi. La violenza non è concepita nello sport. I ragazzi devono essere educati a combattere per l'affermazione dei propri obiettivi che non devono essere a discapito di nessun altro/a. 7 - Rifiutare il doping e gli stupefacenti. Informare efficacemente ogni allievo e soprattutto ogni atleta e nel caso di un infrazione intervenire senza esitare. Capire le motivazioni del gesto e rieducare l'atleta.
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