REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. La Corte di Appello di Trento II^ Sezione riunita in Camera di SENTENZA
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1 N. SENT. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO La Corte di Appello di Trento II^ Sezione riunita in Camera di Consiglio nelle persone dei Signori Magistrati: 1. DOTT. GIOVANNI LUCHINI PRESIDENTE 2. DOTT. FERNANDO PLATANIA CONSIGLIERE REL. 3. DOTT. LAURA PAOLUCCI CONSIGLIERE ha pronunciato la seguente N. 377/2000 R.G. N. CRON N. REP. N. CAMP.CIV. OGGETTO: Risarcimento danni da incidente sciistico SENTENZA nella causa civile in grado di appello iscritta a ruolo in data al n.377/2000 R.G. promossa con atto di citazione in appello notificato in data DA XXXXXX, rappresentato e difeso dall Avv.to Attilio d Amico di Roma ed elettivamente domiciliato in Trento presso l Avv.to Marcello Taddei, giusta delega a margine dell atto d appello. APPELLANTE - CONTRO YYYYYY, residente in Genova, rappresentata e difesa dall Avv.to Giuseppe Buffa di Genova ed elettivamente domiciliata in Trento 1
2 presso l Avv.to Nerina Buffa Maffei, giusta delega a margine dell atto di citazione di prime cure. APPELLATA - Oggetto: Risarcimento danni da incidente sciistico Appello avverso la Sentenza del Tribunale di Trento Sezione stralcio in funzione di giudice unico n. 471/2000 di data Causa ritenuta in decisione all udienza Collegiale di data sulle seguenti CONCLUSIONI DI PARTE APPELLANTE: (da atto d appello): Piaccia all Ecc.ma Corte di Appello Civile di Trento accogliere il presente gravame e per lo effetto riformare l appellata sentenza disattendendo tutte le richieste di controparte; previa sospensione dell esecutorietà della sentenza impugnata. In via del tutto subordinata ritenere il concorso di colpa e ridurre la liquidazione del danno in via equitativa. Il tutto con vittoria di spese, competenze ed onorari di entrambi i gradi del giudizio. DI PARTE APPELLATA: (da comparsa di risposta): Piaccia alla Ecc.ma Corte; contrariis reiectis: 2
3 1) Respingere l avversa impugnazione e confermare la sentenza impugnata. 2) Porre a carico del convenuto appellante le spese, competenze ed onorari di lite, maggiorati di CPA e IVA, anche del secondo grado di giudizio. Con riserva di ogni diverso e maggior diritto, ragione, azione ed eccezione. SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Con citazione del 16 ottobre 2000 XXXXXXxproponeva appello avverso la sentenza del Tribunale di Trento n. 471/2000 del 12 aprile 2000 con la quale era stato condannato a pagare ad YYYYYYYY la somma di lire oltre gli interessi legali, in relazione ai danni da quest ultima patiti a seguito di una collisione avvenuta sui campi da sci. In particolare la sentenza veniva censurata per avere ritenuto la sua colpa sebbene nessuna prova sussistesse dell urto che avrebbe cagionato la caduta dagli sci della YYYYY. Insignificante risultava la mancata presentazione all interrogatorio formale giustificata dalla sua residenza, Roma, rispetto al luogo ove si teneva il giudizio. La complessiva valutazione delle prove era apparsa insufficiente avendo considerato inattendibili, in ragione di inesistenti contraddizioni, i testi addotti ed invece ritenuto pienamente credibili i testi dell appellata che pure erano suoi stretti parenti. La sentenza 3
4 veniva poi censurata anche in relazione al momento di decorrenza degli interessi. Si costituiva in giudizio YYYYYYYYy che chiedeva la piena conferma della decisione assunta apparendo dalle prove dedotte in primo grado la piena responsabilità dell appellante nella verificazione dell occorso. All udienza del 16 marzo 2001 i procuratori delle parti precisavano le conclusioni riportate in epigrafe. MOTIVI DELLA DECISIONE Va innanzitutto dato atto che l appellante non ha depositato la comparsa conclusionale d appello. Ciò precisato, le prove assunte in primo grado permettono, contrariamente a quanto sostenuto dalla difesa dell appellante, di ritenere che tra il XXXXXX e la YYYYY vi sia stato effettivamente una collisione (scontro fortuito di corpi in movimento, secondo la definizione di uno dei più noti vocabolari di lingua italiana) che ha provocato la caduta dell appellata e successivamente la lesione per la quale è causa. Va innanzitutto osservato che lo stesso teste indicato dall appellante, Domenico Mauro, in sede di prova delegata, sebbene abbia escluso che l appellata sia stata urtata dal XXXXXX, ha però precisato che egli e l appellante, dopo aver visto cadere la signora, si erano fermati per prestare soccorso. Tale sola circostanza va strettamente 4
5 collegata all altra, riferita dalla sig.ra Angela Maria Prudente che, sempre di fronte al giudice delegato per l assunzione della prova, ha precisato che al momento dell incidente stava frequentando un corso di sci con la sig.ra YYYYYY e che la medesima era stata urtata da un signore (giovane) che successivamente all urto si era fermato per prestarle soccorso. Le dichiarazioni della sig.ra Prudente, che non ha alcun legame con l appellata, trovano specifica conferma nella deposizione del figlio e del marito della appellata che hanno riferito che, a provocare la caduta della loro congiunta, era stato un signore che essi conoscevano di vista per avere insieme frequentato un corso di sci. Appare assai importante osservare che il marito della YYYYYYY ha precisato che il XXXXXX con i suoi sci è passato sulla coda degli sci della moglie; ciò sta a significare che non necessariamente vi è stato urto con il corpo della signora ( e ciò può avere ingannato i testi che hanno escluso un contatto tra le parti) potendo essere stato sufficiente, a far cadere l appellata, il solo contatto tra gli sci. E anche importante sottolineare che lo stesso teste ha riferito di avere avuto, qualche giorno dopo l incidente e dopo avere faticosamente rintracciato il numero di telefono del XXXXXXX, un colloquio con la madre dell appellante che risultava a conoscenza del fatto che il figlio avesse avuto un incidente con gli sci e che era molto dispiaciuto dell evento. 5
6 Le prove assunte permettono quindi di ritenere che effettivamente vi fu contatto tra gli sci delle parti e che era onere del XXXXXX, che si trovava in posizione superiore rispetto alla YYYYYY di evitare ogni contatto. V è da aggiungere a prova indiretta ma significativa del verificarsi dell evento, che l incidente è avvenuto su pista destinata alla pratica di bambini e principianti e che lo stesso XXXXX doveva essere un principiante avendo partecipato a corsi di sci. E possibile quindi che l urto tra gli sci sia stato provocato proprio dall inesperienza del XXXXXXX nel governare gli sci. La decisione del primo giudice quindi di ritenere il XXXXX responsabile dell evento appare fondata e correttamente ancorata alle risultanze delle prove testimoniali assunte ed anche sulla mancata presenza in sede di interrogatorio formale, che assume quindi, alla luce dell intero materiale probatorio assunto, un evidente significato di rafforzamento delle acquisizioni probatorie. Quanto ai criteri seguiti dal primo giudice nella determinazione del risarcimento, v è da osservare che la scelta di fare riferimento alle tabelle elaborate per gli incidenti stradali non appare affatto incongrua essendo le conseguenze dell evento per cui è causa totalmente assimilabili a quelle derivanti da incidenti stradali posto che il bene oggetto della lesione, l integrità fisica, è esattamente lo stesso. 6
7 Quindi corretta e condivisibile è la determinazione del risarcimento sia per la invalidità temporanea che per quella permanente. A questo proposito va ricordato che la lesione in concreto subita dall appellata, distorsione del ginocchio sinistro, è collegabile in modo immediato e diretto proprio con l evento indicato dai testi posto che è appare conseguente al passaggio sugli sci della signora l anomalo movimento del ginocchio dell infortunata. Infine, la critica mossa dall appellante in merito alla determinazione degli interessi non coglie nel segno. Va osservato che l appellante non ha lamentato il fatto che gli interessi siano stati fatti decorrere sulla somma liquidata, all attualità, dal primo giudice, ma solo in relazione alla data di decorrenza. Invece la decisione di far decorrere gli interessi dal giorno dell evento, trattandosi di fatto illecito, è corretta. Alla piena soccombenza segue la condanna alla rifusione delle spese liquidate come in dispositivo. P.Q.M. La Corte d appello di Trento, definitivamente pronunciando in contraddittorio delle parti; respinge l appello proposto da XXXX nei confronti della sentenza del Tribunale di Trento n.471/ 2000 del 12 aprile 2000; condanna 7
8 XXXXX rifondere a YYYYY le spese di lite del grado liquidate in euro 2.111,98 di cui euro 1.389, 26 per onorari, euro 619,76 per diritti ed euro 102,96 per spese (oltre iva e cpa). Così deciso in Trento, 26 marzo 2002 L ESTENSORE (DR. FERNANDO PLATANIA) IL PRESIDENTE (DR.GIOVANNI LUCHINI) IL DIRIGENTE DELLA CANCELLERIA CIVILE (RAFFAELE SPAGNUOLO) Depositata in Cancelleria il IL DIRIGENTE DELLA CANCELLERIA CIVILE (RAFFAELE SPAGNUOLO) 8
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