REGOLAMENTO DEL ROTARY CLUB SALERNO PICENTIA DISTRETTO 2100

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1 REGOLAMENTO DEL ROTARY CLUB SALERNO PICENTIA DISTRETTO 2100

2 REGOLAMENTO DEL ROTARY CLUB SALERNO PICENTIA DISTRETTO 2100 PARTE I Il presente Regolamento è stato redatto in conformità allo Statuto del Rotary International, di cui il Rotary Club Salerno Picentia è membro e a i cui principi si ispira e fa propri.- L associazione ha scopi esclusivamente umanitari, di solidarietà sintetizzati nel motto Servire al di sopra di ogni interesse.- L associazione in ogni caso non ha fini di lucro; non svolge attività commerciale o comunque tesa ad ottenere utili economici o di altra natura.- Gli scopi sociali vengono perseguiti con le quote degli associati, le quali vengono destinate a progetti di solidarietà, alle riunione associative e alla gestione del Club.- Al fine di perseguire i propri scopi sociali l associazione ha la facoltà di organizzare forum, eventi, manifestazioni, rappresentazioni artistiche e culturali, spettacoli in genere, i cui proventi dovranno tassativamente essere destinati a progetti di solidarietà stabiliti dalla Rotary Foundation, ovvero scelti dall assemblea del Club.- PARTE II Articolo 1: Definizioni. 1. Consiglio: il Consiglio Direttivo del Club 2. Consigliere: componente del Consiglio Direttivo 3. Socio: socio attivo del Club 4. RI : il Rotary International 5. Anno: anno rotariano che inizia il 1 luglio.

3 Articolo 2: Consiglio Direttivo. L Organo amministrativo del Club è il Consiglio Direttivo. Esso è composto da un numero minimo di undici componenti ad un massimo di tredici compresi quelli di diritto. Sono componenti di diritto: il Presidente, il Vicepresidente, il Presidente dell anno precedente, il Segretario, il Tesoriere, il Prefetto, il Presidente eletto.- Il Consiglio Direttivo si riunisce al minimo una volta al mese e precisamente il terzo lunedì di ogni mese. Potrà altresì riunirsi su richiesta del Presidente ovvero su richiesta di almeno tre componenti.- Il Consiglio Direttivo può riunirsi presso la sede del Club ovvero presso altra sede ritenuta idonea. In tal caso l avviso di convocazione dovrà essere inviato con congruo preavviso a tutti i componenti, all Assistente del Governatore e all Istruttore Distrettuale.- In mancanza di comunicazione comunque il Consiglio Direttivo si intende convocato alla data e nella sede di cui al secondo capoverso del presente articolo.- Articolo 3: Elezione del Presidente, dei Dirigenti e dei Consiglieri. Tutti i soci sono eleggibili.- Entro la prima decade del mese di ottobre di ogni anno rotariano il Presidente invita i soci con i requisiti di cui al successivo art. 4 a presentare la propria candidatura alla carica di Presidente. Le proposte di candidatura dovranno essere rimesse al Segretario inderogabilmente entro il termine indicato dall avviso. Il Segretario provvederà ad inoltrare le candidature alla Commissione a tal uopo preposta e che sarà composta dagli ultimi cinque Past President, il Presidente in carica con funzioni di Presidente e il Presidente Eletto.- Il Presidente Designato fungerà da Segretario senza diritto di voto.- La Commissione valuterà la sussistenza dei requisiti per l elezione a Presidente di cui al successivo art. 4) e proporrà all assemblea, da tenersi entro il successivo mese di novembre e comunque entro il dello stesso anno, le candidature idonee per l assunzione della carica di Presidente.- Qualora non dovesse pervenire alcuna proposta di candidatura nel termine indicato, la Commissione provvederà a valutare i soci idonei allo svolgimento della carica.- L Assemblea dovrà procedere all elezione del Presidente, così come disposto per l elezione a Governatore dell anno di competenza, mentre provvederà all elezione del

4 Vice Presidente, Segretario, Tesoriere. e i quattro componenti che andranno a far parte del Consiglio Direttivo per l anno successivo a quello dell assemblea.- L elezione di tutti i Dirigenti avviene a scrutinio segreto.- L assemblea può validamente deliberare se risulta costituita dalla maggioranza assoluta dei soci attivi.- In sede di assemblea verrà consegnato ad ogni socio una scheda su cui dovrà essere indicato il nominativo del Presidente, ed un altra scheda su cui verranno indicati i nominativi degli altri Dirigenti da eleggere per l anno rotariano immediatamente successivo a quello dell elezione.- Risulteranno eletti a Presidente il socio che ha ottenuto la maggioranza dei voti validi, a Dirigenti secondo le rispettive cariche, i soci che hanno ottenuto la maggioranza dei voti validi. Risulteranno eletti a componenti del Consiglio Direttivo i primi quattro soci che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze espresse.- Il Presidente eletto assumerà la carica di Nominato ed entrerà nelle funzioni al 1 luglio del terzo anno successivo. Le altre cariche elette nella votazione formeranno gli Organi dirigenti ed entreranno nelle funzioni al 1 luglio dell anno successivo a quello dell elezione.- E facoltà del Presidente Incoming proporre all assemblea i propri collaboratori per le varie cariche. Questi concorreranno con gli altri soci che si propongono per le rispettive cariche.- Qualora si dovesse verificare che a seguito dello scrutinio per elezione a Presidente, i soci dovessero avere lo stesso numero di voti, risulterà eletto il socio con maggior numero di anni di iscrizione; a parità di anni di iscrizione, risulterà eletto il candidato che ha ricoperto cariche rotariane secondo le gerarchie previste dal Manuale di procedura.- Il Club alla data del 1 gennaio di ogni anno avrà le seguenti posizioni apicali : Presidente in carica, Presidente Eletto e Presidente Designato e Presidente Nominato.- Articolo 4) Requisiti per la carica di Presidente. Possono essere eletti a Presidenti del Club i soci che vantano i seguenti requisiti: 1) Essere socio da almeno tre anni al momento dell elezione. 2) Aver ricoperto per almeno un anno una carica di Dirigente (Vice Presidente, Segretario, Prefetto, Tesoriere ovvero componente Consiglio Direttivo).

5 3) Essere in regola con i pagamenti. 4) Aver partecipato, nell ultimo anno, ad almeno due riunioni al mese per l anno rotariano. 5) Il Presidente non è rieleggibile semprechè non si abbia assoluta indisponibilità degli altri soci a ricoprire la carica. Articolo 5: Compiti dei Dirigenti. 1. Presidente. Ha il compito di presiedere le riunioni del Club e del Consiglio Direttivo, di rappresentare il Club in tutte le riunioni in cui il Club dovrà essere presente ( es. Forum Distrettuali, Assemblee Distrettuali, Congresso) e di svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico.- Si consulterà con il Presidente entrante in caso di programmi o decisioni che esorbitano dal periodo di suo incarico. Ha facoltà di nominare per singoli incontri o riunioni Past President a rappresentare il Club.- 2. Presidente entrante. Partecipa al Consiglio Direttivo del Club e svolge le altre mansioni affidategli dal Presidente del Club o dal Consiglio stesso. Nei due mesi precedenti l assunzione della carica avrà cura di affiancare il Presidente in carica per organizzare il passaggio delle consegne. E tenuto a partecipare a tutti gli incontri Distrettuali per l assunzione della carica.- 3. Vicepresidente. Ha il compito di presiedere le riunioni del Club e del Consiglio Direttivo in assenza del Presidente e di svolgere le altre mansioni eventualmente connesse al suo incarico.- 4. Past President. Collabora con il Presidente. In caso di assenza contestuale del Presidente e del Vice Presidente presiede la riunione del Club.- In caso di assenza anche del Past President, la riunione viene presieduta dal Past President con più anni di anzianità nel Club.- 5. Segretario. Ha il compito di : tenere aggiornato l albo dei soci ; registrare le presenze alle riunioni; diramare le convocazioni alle riunioni del Club, del Consiglio Direttivo e delle Commissioni ; redigere e conservare i verbali delle riunioni; compilare i rapporti richiesti dal R.I. inclusi i rapporti semestrali al 1 luglio e al 1 gennaio di ogni anno rotariano come pure i rapporti parziali al 1 ottobre e al 1 aprile per ogni socio attivo ammesso dopo l inizio del semestre di riferimento; compilare i rapporti sui mutamenti della compagine dei soci ; redigere

6 e inviare al Governatore i rapporti di assiduità entro i quindici giorni successivi all ultima riunione del mese; svolgere le mansioni normalmente connesse al suo incarico. 6. Tesoriere. Ha il compito di custodire i fondi; redigere rendiconto consuntivo e di previsione per ogni anno rotariano. Al termine dell incarico deve consegnare al tesoriere entrante o al Presidente tutti i fondi, i registri contabili e qualsiasi altro bene del Club dallo stesso tenuto in ragione della carica.- 7. Prefetto. Organizza le riunioni del Club, disponendo la sistemazione dei partecipanti; organizza eventuali gite turistiche del Club; tiene i rapporti con gli altri prefetti per l organizzazione di interclub; tiene i rapporti con la struttura alberghiera della sede; svolge le mansioni normalmente connesse con questo incarico e altre eventualmente decise dal Presidente o dal Consiglio Direttivo.- Articolo 6 : Riunioni. 1. Riunione annuale. La riunione annuale del Club si tiene entro il di ogni anno. In tale occasione sono eletti il Presidente come da punto 3, i dirigenti per l anno successivo. Essa si terrà in prima e seconda convocazione da tenersi a distanza di almeno ventiquattro ore l una dall altra. E facoltà del Presidente, di concerto con il Consiglio Direttivo, convocare altre riunioni generali.- 2. Riunione ordinaria. La riunione ordinaria del Club si tiene il martedì alle ore 20,30 presso l hotel Mediterranea Via Allende Salerno. Per cause o motivi occasionali, e comunque eccezionali, il Club può riunirsi in altro luogo: in tal caso i cambiamenti, così come pure eventuali cancellazioni, vanno preventivamente comunicati ai soci. Alla riunione ogni socio attivo, tranne quelli onorari o dispensati dal Consiglio Direttivo, viene considerato presente nella misura in cui la sua presenza si estenda ad almeno il sessantapercento della durata della riunione presso questo o altro Club.- 3. Numero legale. Sia per la riunione annuale che per le riunioni ordinarie settimanali, il numero legale è rappresentato dalla metà più uno dei soci attivi per la prima convocazione e da un terzo in seconda convocazione. 4. Consiglio Direttivo. Le riunioni ordinarie del Consiglio Direttivo si svolgono il terzo lunedì di ogni mese. Riunioni straordinarie sono convocate con congruo

7 preavviso dal Presidente ogni qualvolta lo ritenga necessario ovvero su richiesta di almeno tre consiglieri eletti ovvero di due eletti e due di diritto.- 5. Maggioranza delibere. Le delibere dell assemblea sono validamente assunte se raggiungono la maggioranza dei soci presenti. Per le delibere relative all elezione del presidente e dei Dirigenti, l assemblea sarà validamente costituita solo se vi è la maggioranza dei soci attivi e la delibera sarà valida solo se assunta con la maggioranza dei presenti. Il Consiglio Direttivo è validamente costituito solo se è presente la maggioranza dei componenti e le delibere sono validamente assunte solo con la maggioranza dei presenti.- Articolo 7: Quote sociali. 1. Quota di ammissione. Ogni socio, per poter far parte del Club, deve versare la quota di ammissione così come decisa dagli Organo Dirigenti 2. Quota sociale. La quota sociale annuale di 1.350,00 (milletrecentocinquanta/00) salvo adeguamenti successivi- è pagabile in due rate semestrali, il 1 luglio e il 1 gennaio. La quota potrà essere corrisposta, salvo diversa determinazione del Consiglio Direttivo, a mezzo bonifico bancario secondo le coordinate indicate dal Tesoriere, ovvero direttamente al Tesoriere non oltre il dieci luglio/ dieci gennaio. Eventuali morosità protratte fino alla fine del semestre di riferimento daranno corso alla procedura di esclusione dal Club.- Le quote versate verranno destinate solo ed esclusivamente agli scopi sociali.- Articolo 8. Sistema di votazione. Le decisioni del Club vengono discusse oralmente. Di esse viene redatto sintetico verbale.- Le votazioni avvengono con il sistema del voto palese, salvo che il Consiglio non determini che una specifica decisione sia presa a scrutinio segreto. L elezione dei Dirigenti avviene sempre a scrutinio segreto-

8 Articolo 9. Quattro vie d azione. Le quattro vie d azione (azione interna, di pubblico interesse, professionale ed internazionale) costituiscono il fondamento teorico e pratico della vita del Club. Articolo 10. Commissioni. Le commissioni si occupano di portare a termine gli obiettivi annuali e a lungo termine del Club, in base alle quattro vie d azione del Rotary. Il Presidente entrante, il Presidente e l ultimo ex Presidente del Club devono collaborare per assicurarne la continuità amministrativa ; per questo stesso motivo, ogni qualvolta possibile i componenti di una Commissione devono rimanere in carica per tre anni. Il Presidente Incoming è tenuto alla nomina dei presidenti e dei membri delle commissioni divenuti vacanti, e deve riunirsi con le Commissioni all inizio del suo mandato per pianificare insieme l attività del Club. Le Commissioni ordinarie sono le seguenti: a) Compagine dei soci o effettivo: incaricata di preparare e mettere in atto un piano onnicomprensivo per l ammissione al Club e la conservazione dell effettivo. Valuta i casi di esclusione ed eventuali incompatibilità.- b) Relazione pubblica: mantiene i contatti con l esterno; promuove i progetti e le attività del Club. c) Amministrazione del Club: svolge attività collegate con il funzionamento del Club. Collabora con il Segretario nella redazione degli atti e la trasmissione dei rapporti. d) Progetti: si occupa della preparazione e messa in opera dei progetti educativi, umanitari e di formazione a livello locale ed internazionale.- e) Fondazione Rotary: sviluppa un piano d azione a sostegno della Fondazione Rotary sia dal punto di vista finanziario che con la partecipazione attiva dei soci ai programmi umanitari. Il Club può istituire anche altre Commissioni ritenute necessarie e può nominare singoli soci quali Delegati per specifiche attività.- Il Presidente è membro di diritto di tutte le Commissioni e come tale gode di tutti i diritti derivanti da tale partecipazione.- Ogni Commissione svolge le mansioni previste dal regolamento e quelle supplementari eventualmente assegnatele dal Presidente o dal Consiglio Direttivo. A meno che non

9 siano investite di particolari poteri dal Consiglio, le Commissioni non possono prendere iniziative prima di aver presentato in merito una relazione al Consiglio e di averne ricevuta l approvazione. Il Presidente della Commissione è responsabile del regolare andamento e delle attività della Commissione, deve controllarne e coordinarne i lavori e comunicare al Consiglio le attività svolte.- Articolo 11. Compiti delle Commissioni. I compiti delle Commissioni sono determinati e modificati dal Presidente in carica in base ai documenti rilevanti del R.I. - La Commissione progetti deve fare in modo che i programmi per l anno sociale si svolgano nella sfera dell azione professionale, dell azione di interesse pubblico e dell azione internazionale.- Ciascuna commissione deve avere un mandato specifico, obiettivi chiaramente delineati e un piano d azione che deve essere stabilito all inizio dell anno.- Deve essere compito principale del presidente entrante proporre raccomandazioni per quanto riguarda le commissioni, il loro mandato e gli obiettivi del Club nonché i progetti da sottoporre al Consiglio prima dell inizio dell anno.- Articolo 12. Dispense. I soci che presentino al Consiglio una istanza scritta, motivata da ragioni valide e sufficienti, possono ottenere un permesso che li dispensi dall obbligo di partecipare alle riunioni del Club per un determinato periodo di tempo, fermo restando l obbligo comunque di pagare le quote.- Articolo 13. Finanze. 1. Prima dell inizio di ogni anno rotariano, il Consiglio, di concerto con il Tesoriere in carica e se del caso con quello entrante, prepara un preventivo delle entrate e delle uscite per l anno in questione. Questo preventivo rappresenta il limite massimo di spesa per le rispettive voci, salvo diversa decisione del Consiglio. Il preventivo prevede preferibilmente una parte riguardante l amministrazione del Club e l altra i progetti di solidarietà.

10 2. Il tesoriere ha il potere di firma del rapporto bancario, giusta delibera del Consiglio Direttivo. Egli deve depositare tutti i fondi del Club presso una banca indicata dal Consiglio stesso cercando di tenere divisi i fondi destinati all amministrazione da quelli destinati ai progetti di volontariato. Il potere di firma può essere dal Consiglio Direttivo concesso anche al Presidente o al Vice Presidente osservate le norme dell Ordinamento Giuridico.- 3. Le spese devono essere coperte dal Tesoriere. Possono essere coperte da altro Dirigente autorizzato solo dietro approvazione di altri due Dirigenti.- 4. Al termine di ogni anno il Tesoriere presenta al Consiglio il rendiconto delle entrate e delle spese da sottoporre successivamente all approvazione dell assemblea.- 5. Le quote sociali vanno corrisposte solo ed esclusivamente nella maniera innanzi indicata e alle scadenze stabilite. Il pagamento delle quote pro capite e degli abbonamenti alla rivista ufficiale vanno effettuati entro il 1 luglio e il 1 gennaio di ogni anno, in base al numero dei soci alle date sopra indicate.- Articolo 14. Procedura di ammissione al Club. 1. Il nome di un potenziale socio, proposto da un socio attivo del Club, va comunicato per iscritto al Segretario che lo comunica alla Commissione Effettivo. Un socio proveniente da un altro Club può essere proposto sia dal Club di provenienza che da altro socio del Club.. Solo in caso di trasferimento di socio da altro Club, previa acquisizione della scheda di provenienza e del relativo nulla osta, non si applicheranno le procedure di cui infra. La proposta di ammissione di nuovo socio deve essere trattata con la massima riservatezza, salvo quanto previsto nella successiva procedura. 2. La Commissione nel termine di trenta giorni dal ricevimento deve valutare la proposta, deve assicurarsi che la stessa soddisfi tutti i requisiti stabiliti dallo statuto del Club in materia di categorie e ammissione ed esprime il proprio parere consultivo ; indi trasmette il tutto al Consiglio Direttivo.- 3. Il Consiglio Direttivo valuta la proposta ed il parere della Commissione ed approva o respinge la proposta entro trenta giorni dalla trasmissione degli atti da parte della Commissione, informando della decisione, tramite il Segretario, il

11 socio proponente, qualora la proposta venisse respinta. Il parere della Commissione e le decisioni del Consiglio sono riservati e segreti.- 4. Se la decisione del Consiglio è favorevole, il Segretario comunicherà al Presidente e agli altri soci il nominativo ed eventuali notizie relative al candidato. Se entro sette giorni dalla comunicazione non perverranno al Presidente obiezioni in ordine alla candidatura, il Presidente ne darà notizia al Consiglio per l ammissione; in caso di obiezioni il Presidente comunicherà al Consiglio che il candidato non ha avuto il gradimento del Club per cui la proposta di ammissione si intende respinta.- 5. In caso di ammissione, il Consiglio comunicherà al socio proponente l esito positivo della proposta ed inviterà il candidato ad un incontro per informarlo sugli obiettivi del Rotary, come anche i privilegi e le responsabilità derivanti dall ammissione, dopodiché viene invitato a firmare il modulo di iscrizione e a fornire i propri dati e la categoria proposta perché siano comunicati al Club. Il candidato viene ammesso al Club solo previo pagamento delle quote.- 6. Dopo l ammissione, il Presidente del Club, di concerto con il socio proponente, provvede alla presentazione del nuovo socio agli altri componenti del Club, consegna la tessera ed il distintivo nonché il materiale informativo sul Rotary. Il Segretario provvederà ad iscrivere il nuovo nell albo del Club e a comunicare i relativi dati al R.I. e al Distretto. Tutti i soci sono tenuti a far sì che il nuovo socio si integri nel Club, i Dirigenti a coinvolgerlo nelle attività e nei progetti del Club. 7. Il Club può ammettere, secondo quanto stabilito nello Statuto del R.I. membri onorari che siano stati presentati dal Consiglio. 8. I soci che intendono proporre una candidatura sono tenuti ad invitare almeno per due riunioni conviviali il potenziale socio. 9. I termini innanzi stabiliti possono essere derogati per particolari casi eccezionali.- Articolo 15. Risoluzioni. I soci del Club non possono prendere in considerazione né attuare risoluzioni e/o mozioni vincolanti che non siano state prima approvate in Consiglio o in Assemblea.

12 Tali risoluzioni o mozioni, se presentate ad una riunione del Club, sono deferite al Consiglio senza discussione.- Articolo 16. Programmi, Avvisi, Comunicazioni. I programmi, gli avvisi e le comunicazioni vengono inviate a mezzo posta elettronica ovvero in via telefonica quando vi è particolare urgenza. Per i soci non provvisti di casella elettronica, i programmi, gli avvisi e le comunicazioni vengono inviate a mezzo posta ordinaria. Articolo 17. Ordine del giorno delle riunioni. Svolgimento. Gli avvisi delle riunioni dovranno indicare gli argomenti da trattare. Lo svolgimento delle riunioni avrà il seguente ordine: Apertura : inni, preghiera ( in caso di riunione con Autorità Distrettuale o Internazionale Rotariana). Presentazione ospiti iniziando dalle Autorità Rotariane secondo il Cerimoniale. Comunicazioni, avvisi ed informazioni rotariane. Eventuali relazioni delle Commissioni. Eventuali argomenti non esauriti. Nuovi argomenti. Relazione o presentazione in programma. Chiusura. Il verbale delle riunioni viene sintetizzato per iscritto dal Segretario e conservato in appositi contenitori.- Articolo 18. Emendamenti. Questo Regolamento può essere emendato, previa specifica indicazione all ordine del giorno, con una qualsiasi riunione ordinaria alla quale sia presente il numero legale, con voto dei due terzi dei soci presenti, purchè ogni socio abbia ricevuto comunicazione dell emendamento proposto almeno dieci giorni prima della riunione. Il Regolamento non può essere modificato da emendamenti o aggiunte che siano in contrasto con lo statuto del Club e con lo statuto tipo ed il Regolamento del R.I. -

13 Articolo 19. Adeguamento del Regolamento alle norme di cui all art. 30 D.L n. 185 convertito in L n. 2 con modificazioni. Il Club in aggiunta a quanto in precedenza regolamentato stabilisce: a) E vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione, fondi o riserve o capitale, durante la vita del RC.- b) In caso di scioglimento del RC per qualunque causa il patrimonio residuo sarà devoluto al Rotary International sentito l organismo di controllo previsto dall art. 3 comma 190 della L n. 662 con finalità analoga.- c) Tutti i soci hanno diritto di voto, con l esclusione dei soci onorari, per l approvazione e le modifiche del Regolamento e per la nomina degli organi direttivi del Club. L esercizio finanziario si apre il 1 luglio e si chiude al 30 giugno dell anno successivo. d) All inizio di ogni esercizio finanziario il Tesoriere predispone il bilancio preventivo delle entrate e delle uscite per l esercizio di competenza e lo sottopone per l approvazione al Consiglio Direttivo. Il bilancio preventivo rappresenta il limite massimo di spesa.- e) Alla chiusura dell esercizio il Tesoriere predispone il rendiconto finanziario delle entrate e delle uscite e lo sottopone per l approvazione al Consiglio Direttivo.- f) Bilanci e rendiconti saranno successivamente sottoposti all approvazione dell Assemblea dei soci, che dovrà essere convocata entro i 120 giorni successivi alla chiusura dell esercizio finanziario.- g) Le convocazioni delle Assemblee devono essere effettuate otto giorni prima della riunione a mezzo posta, posta elettronica, fax o con altro mezzo purchè possa essere data prova dell inoltro della comunicazione al socio.- Articolo 20. Considerazioni finali. Riservatezza. Viene istituito altresì il Collegio dei Probi Viri che avrà il compito di definire eventuali divergenze sorte tra i soci. Il Collegio dei Probi Viri è composto dai Primi tre Past President dalla data di fondazione del Club. Qualora le divergenze dovessero riguardare uno dei tre componenti, questi verrà sostituito dal primo Past President successivo ai tre componenti.-

14 Il presente Regolamento è stato redatto secondo le Direttive Distrettuali del R.I. ; sostituisce e revoca il precedente Regolamento ed ha efficacia immediata all atto dell approvazione. Non è in contrasto con il Regolamento e lo Statuto del R.I.. Il presente Regolamento è stato discusso ed approvato alla riunione del Il Segretario ed il Tesoriere sono incaricati degli adempimenti di legge.- Il Segretario Il Presidente

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