IL DIRETTORE DELL AGENZIA DI INFORMAZIONE FINANZIARIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL DIRETTORE DELL AGENZIA DI INFORMAZIONE FINANZIARIA"

Transcript

1 IL DIRETTORE DELL AGENZIA DI INFORMAZIONE FINANZIARIA VISTA la Legge 17 giugno 2008, n. 92, Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, e in particolare l articolo 4, comma 1, lettera d), in base al quale l Agenzia emana Istruzioni relative alla prevenzione e al contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, EMANA l acclusa Istruzione n in materia di contrasto del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo. San Marino, 31 gennaio 2013 FIRMATO: Il Direttore Nicola Veronesi

2 ISTRUZIONE IN MATERIA DI CONTRASTO DEL RICICLAGGIO E DEL FINANZIAMENTO AL TERRORISMO anno 2013 / numero 01 Pagina 1 di 36

3 INDICI E SCHEMI DI ANOMALIA PER SOGGETTI DESIGNATI AI SENSI DELLA LEGGE 17 GIUGNO 2008 N. 92 Premessa La conoscenza e l esperienza acquisita dall AIF con le casistiche di operazioni sospette segnalate e la possibilità di attingere a numerose fonti informative nazionali ed estere - rendono l Agenzia un punto di osservazione privilegiato per la rilevazione delle tecniche di riciclaggio. Tale patrimonio informativo deve pertanto essere opportunamente messo a disposizione di tutta la platea dei soggetti designati che sono tenuti agli obblighi di segnalazione. Di conseguenza, l AIF ha nel tempo elaborato indicatori di anomalia in grado di supportare l attività degli operatori, in particolare dei responsabili incaricati, ma anche di coloro che devono segnalare internamente un operatività ritenuta sospetta. Con il presente intervento normativo si intende quindi: 1) razionalizzare gli indici e gli schemi di anomalia, 2) fornire un valido supporto non solo ai soggetti finanziari ma anche a soggetti non finanziari e professionisti, che sinora non hanno beneficiato in forma diretta di tale supporto. In merito al primo aspetto occorre rilevare che, mutuando l esperienza di altri Paesi, sono stati introdotti indici e sub-indici ossia esemplificazioni che devono essere valutate assieme all indice di riferimento. Tale impostazione rende più agevole per l operatore l individuazione dell anomalia che si può applicare alla fattispecie che lo stesso sta esaminando. È stata inoltre creata una categoria denominata schemi di anomalia, ossia modelli rappresentativi di comportamenti anomali che individuano le connessioni fra particolari sequenze di operazioni, di fatti e di comportamenti che l esperienza indica come probabilmente riconducibili a determinati fenomeni criminali. Tali modelli, rappresentati nella presente Istruzione, riguardano alcuni settori o crimini che possono prestarsi o costituire il presupposto al riciclaggio; tali schemi potranno ovviamente essere oggetto di future implementazioni, sostituzioni e modifiche, considerato il continuo divenire e mutevolezza del fenomeno criminoso. In merito al secondo punto, AIF intende allargare la platea dei soggetti destinatari di indici di anomalia, anche al fine di accrescerne la capacità diagnostica dei fenomeni sospetti e stimolare valutazioni più approfondite in grado di condurre a segnalazioni di buon livello. Si precisa peraltro che gli indicatori di anomalia sono uno strumento utile ma non esaustivo; essi vanno integrati alla luce del complessivo patrimonio informativo a disposizione del segnalante; non costituiscono, in sé, elementi di sospetto, né esauriscono lo spettro delle fattispecie che devono indurre gli operatori a vagliare con particolare attenzione le operazioni loro richieste. Finalità La presente Istruzione è adottata in forza dell art. 4, comma 1, lett. d) della Legge 17 giugno 2008 n. 92 e, nello spirito della Legge medesima, persegue il rafforzamento dei presidi utili a prevenire e contrastare i fenomeni del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. Il provvedimento contiene numerosi allegati che potranno essere sostituiti e/o integrati nel tempo e che verranno pubblicizzati nei modi indicati nell Istruzione medesima. La finalità ultima del provvedimento è pertanto quella di fornire uno strumento operativo per la valutazione della sussistenza di un operazione sospetta di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. Pagina 2 di 36

4 Articolo 1 Soggetti destinatari 1. La presente Istruzione si applica: a tutti i soggetti designati di cui all art. 17, 18, 19 e 20 della Legge 17 giugno 2008 n. 92; Trustee Non professionali; all Ente Poste San Marino. Articolo 2 Definizioni 1. Ai fini della presente Istruzione valgono le definizioni di cui alla Legge 17 giugno 2008 n Inoltre, si intende per: Ente Poste San Marino : ente istituito con Legge 21 maggio 2012 n.54 e rientrante, ai fini della presente istruzione, nella definizione di soggetti finanziari ; Esponenti Aziendali : persone fisiche che ricoprono le cariche di amministratore, sindaco o direttore generale; Legge : la Legge 17 giugno 2008, n. 92 Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo e successive modifiche e integrazioni; Paesi o territori a rischio :. 1) i Paesi, le giurisdizioni o i territori per i quali gli organismi internazionali impegnati nell attività di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo rilasciano public statements o altro provvedimento (cd. Paesi, giurisdizioni o territori sottoposti a stretto monitoraggio di cui all Istruzione n e successive modifiche e integrazioni). 2) i Paesi, le giurisdizioni o i territori ricompresi nelle delibere del Congresso di Stato recanti l adozione di misure restrittive, conformemente alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell ONU, nei confronti di Paesi che minacciano la pace e la sicurezza internazionale. 3) ogni altro Paese, giurisdizione o territorio che, per ogni altra informazione o valutazione del soggetto destinatario e nell ottica di un approccio basato sul rischio, comporti un maggior rischio di riciclaggio e/o finanziamento del terrorismo. Professionisti : soggetti individuati all articolo 20 della Legge 17 giugno 2008 n. 92; Responsabile Incaricato : figura prevista e disciplinata dall art. 42 della Legge n. 92/2008 e dall istruzione AIF , che può essere ricoperta esclusivamente da una persona fisica. Rete : i dipendenti e i collaboratori esterni facenti parte della struttura aziendale; Soggetto Destinatario : soggetto a cui è destinata la presente istruzione come risulta dall art. 1 della presente Istruzione; Soggetto Finanziario : soggetti indicati all art. 18 comma 1 della Legge 17 giugno 2008, n. 92 nonché, ai fini della presente Istruzione, l Ente Poste San Marino; Soggetto Non Finanziario : soggetti indicati all art. 19 comma 1 della Legge 17 giugno 2008, n. 92; Trustee Non Professionale : chiunque rientri nell ambito di applicazione dell art. 4 comma 2 e comma 3 del Decreto Delegato 16 marzo 2010 n Nel prosieguo della presente istruzione, le definizioni di cui al comma precedente saranno riportate con carattere maiuscoletto. Articolo 3 Indici di anomalia 1. I Soggetti Destinatari utilizzano gli indici quale strumento operativo per la valutazione della sussistenza di un operazione sospetta di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. 2. Gli indici di anomalia sono volti a ridurre i margini d incertezza connessi con valutazioni soggettive o con comportamenti discrezionali e intendono contribuire al contenimento degli oneri e al corretto e omogeneo adempimento degli obblighi di segnalazione di operazioni sospette. 3. L elencazione degli indici di anomalia non è esaustiva, anche in considerazione della continua evoluzione delle modalità di svolgimento delle operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. Pagina 3 di 36

5 4. La mera ricorrenza di comportamenti descritti in uno o più indici di anomalia non è motivo di per sé sufficiente per la segnalazione di operazioni sospette ma deve indurre il soggetto segnalante a porre in essere ulteriori attività di verifica. 5. L assenza di indici previsti negli allegati alla presente Istruzione può non essere sufficiente a escludere che l operazione sia sospetta. I Soggetti Destinatari valutano con la massima attenzione ulteriori comportamenti che, sebbene non descritti negli indici, configurino in concreto profili di sospetto. 6. In presenza di comportamenti descritti negli indici, che attengono ad aspetti sia soggettivi che oggettivi, i Soggetti Destinatari, sulla base di tutte le altre informazioni disponibili, effettuano una valutazione complessiva, della quale deve rimanere traccia scritta, ad opera della Rete, del professionista o del Responsabile Incaricato se il rapporto o l operazione occasionale o il cliente è oggetto di segnalazione interna ai sensi dell art. 25 dell Istruzione n I Soggetti Destinatari applicano gli indici rilevanti alla luce dell attività in concreto svolta e si avvalgono degli indici di carattere generale unitamente a quelli specifici per tipologia di strumento e a quelli relativi al finanziamento del terrorismo. 8. Sarà cura dei Soggetti Destinatari, nell ambito della propria autonomia organizzativa e con le modalità ritenute più idonee, diffondere le indicazioni operative alla Rete ed agli Esponenti Aziendali affinché gli indici di anomalia vengano recepiti ed utilizzati. Articolo 4 Sub-Indici 1. Gli indici sono articolati di norma in sub-indici. 2. I sub-indici costituiscono un esemplificazione dell indicatore di riferimento e devono essere valutati congiuntamente al contenuto dello stesso. 3. I riferimenti, contenuti nell indice, a circostanze oggettive (quali, ad esempio, la ripetitività dei comportamenti o la rilevanza economica dell operazione) ovvero soggettive (quali, ad esempio, l eventuale giustificazione addotta o la coerenza con il profilo economico del cliente), seppure non specificamente richiamati, valgono anche con riferimento ai relativi sub-indici. Articolo 5 Schemi di anomalia 1. Gli Schemi di anomalia sono rappresentazioni semplificate di comportamenti anomali sul piano economico e finanziario riferibili a possibili attività di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, contenute nella presente Istruzione ed elaborati dall Agenzia di Informazione Finanziaria ovvero mutuati dall esperienza di omologhe Autorità estere. 2. I Soggetti Destinatari utilizzano gli Schemi di anomalia quale strumento operativo per la rilevazione di operazioni potenzialmente sospette e la valutazione della sussistenza di un operazione quale effettivamente sospetta. 3. Anche in relazione agli schemi di anomalia si applica quanto stabilito all art. 3 dal comma 2 al comma 8. Articolo 6 Pubblicità 1. Gli indici, i sub-indici e gli Schemi di anomalia sono resi noti ai SOGGETTI DESTINATARI: mediante allegazione alla presente Istruzione, periodicamente aggiornata; mediante pubblicazione sul sito internet dell Agenzia di Informazione Finanziaria: ovvero nell ambito della Relazione Annuale pubblicata dall Agenzia di Informazione Finanziaria, nelle more dell aggiornamento di cui al punto precedente. Pagina 4 di 36

6 Articolo 7 Incidenza sui controlli d iniziativa del Responsabile Incaricato 1. Il RESPONSABILE INCARICATO di un SOGGETTO DESIGNATO tiene conto degli indici di anomalia e degli Schemi di anomalia al fine di eseguire i controlli previsti all art. 27 comma 1 dell Istruzione n anche se non inseriti nell apposito piano dei controlli d iniziativa sottoposto annualmente all approvazione dell organo amministrativo ai sensi della citata Istruzione. Articolo 8 Norme di coordinamento ed allegati 1. Gli indici di anomalia previsti dall Istruzione (Disposizioni in attuazione della Raccomandazione Speciale IV del GAFI Indici di anomalia collegati al finanziamento del terrorismo), così come la predetta Istruzione, rimangono in vigore ed integrano gli indici qui previsti. 2. Gli allegati alla presente Istruzione si applicano come segue: gli Allegati A e B si applicano ai SOGGETTI FINANZIARI; l allegato C si applica ai PROFESSIONISTI; l allegato D si applica ai SOGGETTI NON FINANZIARI nonché ai soggetti che esercitano professionalmente attività di recupero crediti per conto terzi (ex art.. 18 c. 1 lett.f) della LEGGE), nonché, per quanto compatibili e con riferimento particolare al disponente, ai TRUSTEE NON PROFESSIONALI; l allegato E si applica ai SOGGETTI FINANZIARI per quanto compatibili con l attività effettivamente esercitata; l allegato F si applica ai SOGGETTI FINANZIARI; l allegato G si applica ai SOGGETTI FINANZIARI e, per quanto compatibili, ai PROFESSIONISTI e ai SOGGETTI NON FINANZIARI. l allegato H si applica ai SOGGETTI FINANZIARI; l allegato I si applica ai SOGGETTI FINANZIARI e, per quanto compatibili, ai PROFESSIONISTI. Articolo 9 Entrata in vigore e abrogazioni. 1. La presente Istruzione entra in vigore l 11 febbraio San Marino, 31 gennaio 2013 Pagina 5 di 36

7 ALLEGATO A INDICI DI ANOMALIA PER SOGGETTI FINANZIARI INDICI DI ANOMALIA CONNESSI AL CLIENTE A.1. Il cliente si rifiuta o si mostra riluttante a fornire le informazioni richieste, ovvero fornisce informazioni false o contraffatte ovvero varia ripetutamente e senza apparente giustificazione le informazioni fornite oppure fornire informazioni e documenti non logiche, incoerenti o incongruenti. A.1.1. Il cliente fornisce informazioni false o contraffatte riguardo: la propria identità o quella del titolare effettivo; lo scopo e la natura del rapporto; l attività esercitata; la situazione economica, finanziaria e patrimoniale propria o, in caso di persona giuridica, dell eventuale gruppo di appartenenza; il potere di rappresentanza; l identità dei delegati alla firma; la struttura di proprietà o di controllo. A.1.2. Il cliente fornisce informazioni che risultano significativamente difformi da quelle tratte da fonti affidabili e indipendenti, desumibili a titolo esemplificativo da: archivi camerali; albi ed elenchi di soggetti autorizzati; comunicazioni rese al pubblico ai sensi della normativa di settore, quali prospetti, comunicazioni di partecipazioni rilevanti o informazioni privilegiate; dati pubblicati in siti internet di organi o autorità pubbliche nazionali o estere. A.1.3. Il cliente, a seguito della richiesta di informazioni, rinuncia a eseguire l operazione o ne chiede la ristrutturazione ovvero rinuncia a instaurare il rapporto o chiede di interrompere quello in essere. A.1.4. Il cliente fornisce documentazione e/o informazioni non logiche, incoerenti ovvero incongruenti rispetto all operatività svolta oppure rispetto a richiesta al SOGGETTO FINANZIARIO. A.1.5. Il cliente-trust si rifiuta di fornire l atto istitutivo del trust o in genere ogni documentazione ritenuta utile dal soggetto finanziario al fine di assolvere compiutamente agli obblighi di adeguata verifica e in particolare verificare il titolare effettivo. A.1.6. Insistenza del cliente o di chi per lui nel richiedere di sottoporre il rapporto ad adeguata verifica attraverso lo strumento della procura notarile, laddove non sussistano reali e dimostrati impedimenti a recarsi personalmente per rilasciare la dichiarazione. A.2. Il cliente, senza fornire alcuna plausibile giustificazione, adotta un comportamento del tutto inusuale rispetto a quello comunemente tenuto dalla clientela. A.2.1. Il cliente evita contatti diretti con il SOGGETTO FINANZIARIO rilasciando deleghe o procure in modo frequente e del tutto incoerente con l attività svolta. A.2.2. Il cliente risiede o ha sede o esercita la propria attività in luogo geografico molto distante dalla Repubblica di San Marino ovvero varia frequentemente la dipendenza utilizzata. A.2.3. Il cliente pone ripetuti quesiti in ordine alle modalità di applicazione della normativa antiriciclaggio e antiterrorismo e cerca di indurre il personale a eludere tali presidi, anche tentando di stabilire relazioni eccessivamente confidenziali. A.2.4. Il cliente dimostra di non avere adeguata conoscenza della natura, dell oggetto, dell ammontare o dello scopo dell operazione o del rapporto ovvero fornisce spiegazioni non realistiche, confuse o incoerenti, facendo sorgere il sospetto che possa agire per conto di un terzo. A.2.5. Il cliente - in occasione di contatti diretti con il SOGGETTO FINANZIARIO - è costantemente accompagnato da altre persone che appaiono estremamente interessate all operatività. A.2.6. Il cliente, specie se persona politicamente esposta, utilizza rapporti accesi a San Marino esclusivamente per effettuare operazioni di trasferimento da e verso l estero ovvero effettua operazioni a San Marino senza alcuna motivazione economica nonostante risulti più conveniente e più rapido effettuarle nel Paese di provenienza. Pagina 6 di 36

8 A.2.7. Il cliente dispone che la corrispondenza non sia spedita alla residenza o al domicilio dichiarati ovvero ne chiede la domiciliazione presso la dipendenza ove è incardinato il rapporto, senza procedere personalmente e periodicamente al ritiro, ovvero non risulta rintracciabile ai recapiti indicati o utilizza indirizzi di comodo. A.3. Il cliente effettua operazioni in contanti di significativo ammontare ovvero con modalità inusuali quando è noto per essere stato sottoposto a procedimento penale, a misure di prevenzione o a provvedimenti di sequestro, ovvero quando è stato oggetto di richieste di approfondimento da parte delle autorità o notoriamente contiguo (ad esempio familiare) a soggetti sottoposti a misure della specie ovvero effettua tali operazioni con controparti note per le medesime circostanze. A.3.1. Richieste di finanziamenti in genere da parte di soggetti che fungono da prestanome di affiliati a organizzazioni criminali, ai fini del reinvestimento dei proventi in beni immobili. A.3.2. Richieste di operazioni da parte dei soggetti che rispondono alla descrizione dell indice che necessitano - per la complessità, per l importo insolitamente elevato o per lo schema insolito di esecuzione rispetto al profilo economico, finanziario e patrimoniale, nonché professionale del cliente - una concreta verifica di compatibilità rispetto al profilo del cliente stesso. A.4. Il cliente risiede ovvero opera con controparti o clienti situate in Paesi o territori a rischio oppure effettua operazioni di significativo ammontare con modalità inusuali, in assenza di plausibili ragioni o senza fornire dettagliate dichiarazioni in merito o documenti giustificativi di tale operazioni. INDICI DI ANOMALIA CONNESSI ALLE OPERAZIONI O AI RAPPORTI A.5. Operazioni con configurazione illogica, soprattutto se economicamente o finanziariamente svantaggiose per il cliente, oppure operazione che non risultano giustificate adeguatamente dal cliente tramite documentazione relativa all operatività posta in essere o richiesta. A.5.1. Richiesta di effettuare operazioni prive di convenienza finanziaria a prescindere da qualsiasi valutazione connessa ai rischi dell investimento, alle commissioni applicate ovvero ad altri costi delle transazioni. A.5.2. Operazioni di acquisto o di vendita d importo significativo effettuate a prezzi palesemente sproporzionati rispetto ai correnti valori di mercato o al loro prevedibile valore di stima (ad es. beni immobili e mobili registrati; opere d arte, gioielli, oro e altri beni di lusso; società; contratti; brevetti; partecipazioni; licenze o autorizzazioni all esercizio di attività). A.5.3. Improvvisa estinzione anticipata di un rapporto contrattuale, specie se effettuata dopo poco tempo dalla stipula, accompagnata dalla richiesta di liquidazione di significativo ammontare in contanti o a favore di un terzo o all estero. A.5.4. Ripetute richieste di operazioni da parte di una azienda sistematicamente in perdita, o comunque in difficoltà finanziaria, e che continua a mantenere la medesima gestione aziendale nonostante numerosi cambiamenti negli assetti proprietari. A.5.5. Frequenti ricezioni di fondi provenienti da una pluralità di SOGGETTI FINANZIARI seguiti da trasferimenti disposti dal cliente su conti intestati a SOGGETTI FINANZIARI che esercitano l attività fiduciaria. A.5.6. Presenza di numerosi rapporti presso il medesimo SOGGETTO FINANZIARIO, specie se presso più dipendenze, ovvero di una pluralità di mandati fiduciari presso il medesimo SOGGETTO FINANZIARIO da parte di uno stesso cliente ovvero, in generale, numerosi rapporti continuativi aventi analoga operatività e quindi che si possono ritenere parte di un medesimo schema operativo A.5.7. Apertura di rapporti utilizzati unicamente per porre in essere operazioni in un breve lasso temporale e successiva chiusura dei rapporti stessi. Pagina 7 di 36

9 A.5.8. Richiesta da parte del cliente di non far transitare su rapporti allo stesso riconducibili somme di propria pertinenza affluite su conti transitori o di attesa del SOGGETTO FINANZIARIO, soprattutto se di importo significativo o provenienti dall estero. A.5.9. Operazioni ripetute e di ammontare significativo effettuate in contropartita con società che risultano create di recente e hanno un oggetto sociale generico o incompatibile con l attività del cliente. A Operazioni richieste oppure disposte dal cliente che non risultano giustificate adeguatamente dal cliente tramite documentazione relativa all operatività posta in essere o richiesta. A Operazioni di sconto effetti finalizzate a richiedere dal SOGGETTO FINANZIARIO disponibilità liquide, quando i titoli sottostanti il finanziamento risultano essere richiamati, impagati ovvero protestati con una certa frequenza e senza che il cliente fornisca informazioni o documenti giustificativi dei rapporti commerciali sottostanti. A Operazioni disposte su rapporti con saldi a credito di importo significativo e dormienti, ovvero, non movimentati da oltre 12 mesi. A.6. Operazioni che risultano inusuali rispetto alla prassi corrente di mercato ovvero sono effettuate con modalità e strumenti significativamente diversi da quelli utilizzati dagli altri operatori attivi nello stesso comparto, soprattutto se caratterizzate da elevata complessità ovvero dal trasferimento di somme di importo significativo, qualora non siano giustificate da specifiche esigenze. A.6.1. Operatività, improvvisa e circoscritta in un limitato periodo di tempo, effettuata con riferimento a rapporti con regolare andamento, realizzata mediante cambio assegni propri in contanti, di elevato importo o a cifra tonda, o versamento di assegni il cui importo è successivamente trasferito a terzi. A.6.2. Rapporti intestati a persone fisiche o a imprese con modesta operatività sui quali affluiscono ripetuti o significativi versamenti di contante ovvero accrediti da parte di soggetti diversi, seguiti da disposizioni di pagamento per ammontari complessivi pressoché equivalenti, soprattutto se indirizzati all estero. A.6.3. Ripetuti versamenti di somme, specie se in contanti, giustificati da asserite vincite al gioco ovvero da donazioni o lasciti ereditari. A.6.4. Versamento di anticipi, anche relativi a canoni di leasing, che risultano di entità notevolmente superiore a quella normalmente richiesta. A.6.5. Afflussi finanziari di significativo ammontare, soprattutto se provenienti dall estero, su rapporti per lungo tempo inattivi o poco movimentati, e successivo prelievo o trasferimento di tali disponibilità con modalità, destinazioni o beneficiari non ricollegabili all attività del cliente. A.6.6. Assenza, incoerenza, opacità nelle causali imputate sui bonifici disposti o pervenuti sui rapporti della clientela. A.6.7. Afflussi dall estero, con operazioni frequenti o di importo significativo, su rapporti incardinati in Italia che risultano intestati a società partecipate da soggetti insediati in PAESI O TERRITORI A RISCHIO ovvero che non presentano una movimentazione tipica di un attività commerciale o d impresa e sono seguiti da prelievi in contanti o da trasferimenti nei medesimi Paesi. A.6.8. Ripetuti utilizzi di cassette di sicurezza o di servizi di custodia ovvero frequenti depositi e ritiri di plichi sigillati, specie se effettuati per conto di un altro soggetto o con modalità tali da far supporre di operare per un terzo. A.6.9. Acquisto o vendita di rilevanti quantità di monete, di oro o di altri metalli preziosi ovvero di altri valori, soprattutto se ripetute nel tempo. A Presentazione di titoli di importo significativo, specie se a limitata diffusione, e richiesta di liquidazione in contanti ovvero di deposito a garanzia di affidamenti. A Emissione di assegni dal conto corrente di società o di altri enti a favore di terzi - una volta apposte diverse girate - i titoli ritornano nelle mani dell amministratore che provvede o a depositarli sul proprio conto personale, ritirando il contante ovvero a cambiarli per cassa. Pagina 8 di 36

10 A.7. Operazioni che risultano non coerenti - anche per gli strumenti utilizzati - con l attività svolta ovvero con il profilo economico, patrimoniale o finanziario del cliente ovvero, in caso di persona giuridica, del relativo gruppo di appartenenza, ove non siano adeguatamente giustificate dal cliente. A.7.1. Utilizzo di conti intestati a imprese o enti da parte di soci, amministratori o dipendenti per effettuare operazioni non riconducibili all attività aziendale, soprattutto se in contanti o di importo significativo. A.7.2. Utilizzo di conti intestati a persone fisiche (soci, amministratori, dipendenti o clienti, ovvero a loro familiari), per effettuare operazioni nell interesse di imprese o di enti, specie se in contanti o di importo significativo. e con particolare riferimento a conti destinati all incasso di assegni e cambiali. A.7.3. Operazioni di importo significativo effettuate da soggetti che non risultano svolgere un attività economicamente rilevante ovvero che risultano in situazione di difficoltà economica o finanziaria. A.7.4. Ripetuti pagamenti per importi complessivi rilevanti, anche mediante il ricorso ad assegni, a favore di persone fisiche o giuridiche che non appaiono avere relazione di alcun tipo con i titolari del rapporto addebitato. A.7.5. Richieste di finanziamenti di ammontare significativo assistiti da garanzie reali o personali rilasciate da soggetti insediati in PAESI O TERRITORI A RISCHIO ovvero assistiti da garanzie reali ubicate nei suddetti Paesi. A.7.6. Ricorrenti richieste di prestiti effettuate dal medesimo soggetto ovvero da soggetti a questo collegati garantiti dall offerta in pegno di beni di incerta provenienza. A.7.7. Intestazione fiduciaria di beni o strumenti finanziari seguita dopo un breve intervallo di tempo da trasferimento degli stessi a terzi o da ritrasferimento al fiduciante ovvero utilizzo dell istituto del trust per fini analoghi. A.7.8. Numerosità di rilevazioni quale titolare effettivo di soggetti giuridici in capo a soggetti che non presentano coerenza con le attività svolte, che non dimostrino o non sia dimostrabile la loro capacità economica-finanziaria a sostenere tale impegno finanziario (cd. prestanome ). A.7.9. Ripetuti pagamenti verso l estero effettuati da imprese che si presumono operanti nel commercio internazionale, ma che non effettuano altre movimentazioni riconducibili a operazioni di carattere commerciale. A Operazioni di finanziamento commerciale internazionale in cui la lettera di credito appare incoerente in termini di importo o di tipologia di beni o servizi forniti, in particolare quando non c è relazione fra questi ultimi e il Paese indicato nella lettera. A Cessioni di crediti, specie se infragruppo, prive di rapporto commerciale o finanziario sottostante ovvero basate su rapporti non coerenti con le attività svolte dai soggetti interessati. A.8. Operazioni effettuate frequentemente o per importi significativi da un cliente in nome o a favore di terzi ovvero da terzi in nome o a favore di un cliente qualora i rapporti personali, commerciali o finanziari tra le parti non risultino giustificati, soprattutto se volte a dissimulare il collegamento con altre operazioni. A.8.1. Intervento inaspettato da parte di un terzo estraneo al rapporto al fine di estinguere anticipatamente le obbligazioni o comunque di coprire l esposizione del cliente ovvero di rilasciare garanzie per la concessione di affidamenti. A.8.2. Operatività posta in essere da uno o più delegati che, per le caratteristiche o le finalità delle transazioni, non risulta ricollegabile all attività economica svolta dal cliente. A.8.3. Rilascio di deleghe a operare su cassette di sicurezza a soggetti terzi, non legati da rapporti tali da giustificarne il rilascio. A.8.4. Ripetute operazioni, specie se di rilevante ammontare, effettuate a valere su rapporti intestati a soggetti di minore età, di giovane età o di età particolarmente elevata ovvero a soggetti incapaci. Pagina 9 di 36

11 A.8.5. Ricezione di garanzie, soprattutto se provenienti dall estero e per importi rilevanti, da parte di terzi non conosciuti relativamente ai quali non vengono fornite dal cliente sufficienti indicazioni. A.8.6. Stipula di rapporti contrattuali con vincoli o pegni a favore di terzi che non presentano alcun collegamento con il cliente. A.8.7. Ripetuta presentazione di polizze di pegno da parte di soggetti ricorrenti, diversi dall originario contraente. A.8.8. Rivendicazioni effettuate con riferimento a somme appostate ai sensi di legge su conti di contabilità da parte di soggetti terzi, del tutto estranei all originario titolare. A.8.9. Rivendicazioni effettuate da soggetti terzi con riferimento a somme depositate su rapporti o mandati fiduciari intestati al cliente. A Frequenti destinazioni di beni in trust o per importi rilevanti - da parte di terzi rispetto ai disponenti originari del trust. INDICI DI ANOMALIA CONNESSI AI MEZZI E ALLE MODALITÀ DI PAGAMENTO A.9. Utilizzo ripetuto e ingiustificato di denaro contante, specie se per importi rilevanti o qualora implichi il ricorso a banconote di elevato taglio. A.9.1. Versamento significativo di denaro contante, non riconducibile all attività svolta dal cliente, specie se sono incluse banconote contraffatte o logore ovvero di taglio elevato. A.9.2. Prelevamento di denaro contante per importi particolarmente significativi, salvo che il cliente rappresenti particolari e specifiche esigenze. A.9.3. Prelevamento di contante ed effettuazione, presso la stessa dipendenza da parte di altro soggetto, di un versamento di importo analogo che - per modalità, tempi e soggetti interessati - lascia supporre un possibile trasferimento di fondi tra le parti. Prelevamenti e versamenti effettuati dal medesimo soggetto su conti diversi, non intestati allo stesso cliente. A.9.4. Operazioni di cambio, specie se per importi significativi, con banconote di taglio diverso o con altra valuta, soprattutto se sono richieste banconote di taglio elevato o se effettuate senza transito per il conto corrente. A.9.5. Versamenti di denaro contante con richieste frequenti o di importo significativo di assegni circolari, traveller s cheques o, in generale, di titoli al portatore. A.9.6. Pagamento in contanti, per importi significativi, del saldo della carta di credito, soprattutto se risulta che il cliente ha effettuato frequenti o consistenti prelievi di contante. A.9.7. Frequenti versamenti di denaro contante accompagnati da frequenti prelievi eseguiti presso sportelli ATM o POS, specie se effettuati nella stessa giornata. A.10. Ricorso a tecniche di frazionamento dell operazione con presumibili finalità elusive degli obblighi di adeguata verifica o di registrazione, in assenza di giustificate esigenze rappresentate dal cliente, soprattutto se volte a dissimulare il collegamento con altre operazioni. A Frequenti operazioni per importi di poco inferiori ai limiti di legge, soprattutto se effettuate in contanti o presso diverse dipendenze. A Richiesta di titoli al portatore esteri. A Frequenti operazioni di versamento di assegni di importo unitario di poco inferiore ai limiti di legge, soprattutto se con una pluralità di girate da parte di terzi soggetti. A Prelevamento di ingenti somme mediante richiesta di numerosi assegni circolari di importo unitario di poco inferiore ai limiti di legge. Pagina 10 di 36

12 A.11. Utilizzo di strumenti di pagamento (carte di debito, carte di credito, carte prepagate, moneta elettronica, nella loro evidenza fisica e virtuale1) che, per modalità, ricorrenza o rilevanza economica, non risulta coerente con la normale operatività del cliente ovvero con l operatività del distributore o dell esercente (c.d. merchant). A Accrediti di elevato importo su strumenti di pagamento da parte di alcune categorie di merchant (ad es. case da gioco), specialmente se si verificano anche prelievi di contante di ammontare elevato. A Frequente utilizzo di strumenti di pagamento connesso a volumi di vendita anomali da parte di un singolo merchant, soprattutto se per modalità e importi possa far supporre un operatività anomala di anticipo di contanti effettuate in favore del cliente. A Richieste di emissione di strumenti di pagamento eccessive, per ammontare o frequenza, ovvero richieste di rimborso del valore non speso degli stessi effettuate tramite uno stesso distributore. A Richieste di rimborso o di anticipo di contante frequenti o di elevato ammontare a valere su strumenti di pagamento da parte della clientela. A Richiesta di trasferimento del saldo dello strumento di pagamento a un soggetto terzo che non sembra aver legami con il cliente. A Frequenti accreditamenti di strumenti di pagamento seguiti dall immediato e integrale ritiro delle somme ovvero dall inattesa modifica delle modalità di utilizzo dello strumento da parte del titolare. A Accreditamento di somme di notevole ammontare che rimangono inutilizzate per un certo lasso di tempo, con successiva richiesta di restituzione. A Richiesta da parte di un cliente di più carte prepagate senza che vi sia una logica giustificazione opportunamente documentata dal cliente e adeguatamente valutata dal SOGGETTO FINANZIARIO. A Contemporaneo utilizzo di più carte prepagate, rilasciate ad un unico soggetto, in località distanti fra di loro. A.12. Utilizzo ripetuto e per importi complessivi rilevanti dei servizi di pagamento nella forma dell incasso e del trasferimento fondi, laddove l operatività risulti incoerente con le condizioni economiche e finanziarie del cliente e non sia adeguatamente giustificata. A Ripetuti incassi o trasferimenti di fondi di importo complessivo rilevante effettuati dal cliente in un ristretto arco di tempo. A Ripetuti incassi o trasferimenti di fondi di importo complessivo rilevante da parte o in favore di numerose controparti situate all estero, specie se in Paesi diversi da quello di origine del cliente. A Ripetuti incassi o trasferimenti di fondi da parte o in favore di se medesimo presso altre località. A Ripetuti incassi o trasferimenti di fondi effettuati da clienti a nome proprio o di soggetti contigui (ad es. familiari o conviventi). A Ripetuti trasferimenti di fondi per importi unitari inferiori alla soglia disposti a favore di un unico beneficiario da parte di più ordinanti, specie se in un ristretto arco temporale, con modalità che rivelano tecniche di frazionamento degli importi e ricorso a possibili prestanome. 1 Tale nozione di strumenti di pagamento è valida solo ai fini del presente provvedimento e in essa rientrano gli strumenti non fisici che comunque permettono attività dispositive su conti di pagamento (ad esempio, tramite codici che consentono la movimentazione di conti di pagamento). Pagina 11 di 36

13 INDICI DI ANOMALIA RELATIVI ALLE OPERAZIONI IN STRUMENTI FINANZIARI E AI CONTRATTI ASSICURATIVI A.13. Operazioni in strumenti finanziari incoerenti con il profilo economico, finanziario o patrimoniale del cliente ovvero, nel caso di persone giuridiche, del gruppo di appartenenza, oppure effettuate con modalità inusuali o illogiche, soprattutto se di ammontare complessivamente rilevante, non adeguatamente giustificate da specifiche esigenze. A Acquisto di strumenti finanziari (soprattutto di quote di un fondo comune di investimento immobiliare) a prezzi sensibilmente superiori rispetto ai correnti valori di mercato. A Frequenti operazioni in strumenti finanziari, anche in forma frazionata, per importi complessivamente significativi effettuati con regolamento in contanti ovvero senza che l operazione transiti sul rapporto. A Operazioni d investimento su strumenti finanziari, ripetute o di importo significativo, regolate con provvista proveniente da SOGGETTI FINANZIARI insediati in uno dei PAESI O TERRITORI A RISCHIO. A Frequenti operazioni di investimento a lungo termine in strumenti finanziari immediatamente seguite dalla richiesta di liquidare la posizione e di trasferire i relativi proventi. A Acquisto di un ingente ammontare di strumenti finanziari a elevata liquidità seguito dalla richiesta di prestiti garantiti dagli stessi strumenti finanziari. A Speculari e ripetute operazioni di acquisto e di vendita di strumenti finanziari effettuate da due o più soggetti diversi tali da prefigurare un operazione concertata al fine di trasferirsi disponibilità, soprattutto se avvengono a prezzi sensibilmente diversi rispetto a quelli di mercato o sono aperte e chiuse in un breve arco di tempo o hanno a oggetto strumenti scarsamente negoziati. A Negoziazione di strumenti finanziari a limitata diffusione, ripetuta o di importo significativo, soprattutto se conclusa con controparti situate in PAESI O TERRITORI A RISCHIO. A.14. Operazioni aventi a oggetto strumenti finanziari che si caratterizzano per l intestazione a favore di terzi ovvero per l intervento di soggetti diversi, qualora non siano in alcun modo giustificati dai rapporti tra le parti. A Acquisto di rilevanti quantità di strumenti finanziari con successiva richiesta di intestazione degli stessi a soggetti terzi, anche tra loro collegati. A Numerose e frequenti operazioni di sottoscrizione e di rimborso di strumenti finanziari di pertinenza di soggetti differenti regolate su un unico rapporto intestato a una società fiduciaria. A Disinvestimento totale o parziale di strumenti finanziari con trasferimento delle somme in piazze diverse da quelle originariamente convenute o a favore di soggetti diversi dagli intestatari. A Sottoscrizione di quote a nome di un medesimo cliente con regolamento della transazione in favore della stessa società di gestione per il tramite di conti intestati a soggetti diversi. A Acquisti frequenti o di importo significativo di strumenti finanziari effettuati in nome o per conto di soggetti residenti in uno dei PAESI O TERRITORI A RISCHIO. A.15. Operazioni frequenti o di importo significativo effettuate su strumenti finanziari non dematerializzati, soprattutto se al portatore, in assenza di plausibili giustificazioni. A Acquisto di strumenti finanziari non dematerializzati con contestuale richiesta di consegna fisica ovvero di trasferimento all estero o a favore di altri soggetti. A Richiesta di emissione di certificati al portatore rappresentativi di quote di fondi, specie se immobiliari, con contestuale richiesta di consegna fisica o di trasferimento all estero o a favore di altri soggetti. Pagina 12 di 36

14 A Richiesta di restituzione di strumenti finanziari non dematerializzati offerti in garanzia previa costituzione della provvista necessaria all acquisto di altri strumenti finanziari da offrire in garanzia. A Presentazione di strumenti finanziari non dematerializzati per l incasso in contanti o per l acquisto di altri strumenti finanziari senza che l operazione transiti sul conto del cliente, ovvero per il deposito con contestuale richiesta di rilascio della relativa dichiarazione di ricevuta. A Dismissione di numerosi strumenti finanziari detenuti in portafoglio con richiesta di investimento della liquidità riveniente in un unico strumento finanziario non dematerializzato. A.16. Stipula di polizze assicurative vita o di rapporti di capitalizzazione che risultano incoerenti con il profilo del cliente o che presentano modalità inusuali, specie se di ammontare rilevante, ove non giustificate da specifiche esigenze rappresentate dal cliente. A Stipula di polizza assicurativa che prevede la corresponsione di premi di importo sproporzionato rispetto alla capacità economica o all attività svolta dal contraente. A Stipula di contratti di assicurazione sulla vita (ivi inclusi quelli con finalità previdenziali e di fondi pensione aperti) o di contratti di capitalizzazione secondo tipologie non adeguate all età o alle condizioni di salute del contraente. A Stipula di più polizze assicurative, in un ristretto arco temporale, che prevedono il pagamento di premi singolarmente inferiori alle soglie di legge ma complessivamente rilevanti, soprattutto se effettuati presso numerosi SOGGETTI FINANZIARI assicurativi della stessa Compagnia. A Stipula di più polizze assicurative sulla vita della medesima persona in un arco temporale ristretto presso la medesima Compagnia o presso più Compagnie attraverso il medesimo il SOGGETTO FINANZIARIO assicurativo. A Stipula di polizze assicurative sulla vita dove il contraente, l assicurato ed il beneficiario non sono collegati da legami familiari ovvero da rapporti d affari o professionali o altri legami, opportunamente illustrati, dichiarati e documentati dal cliente. A.17. Operazioni attinenti a polizze assicurative vita o a rapporti di capitalizzazione effettuate frequentemente o per importi rilevanti dal contraente in nome o a favore di terzi ovvero da terzi in nome o a favore del contraente, qualora i rapporti personali, commerciali o finanziari tra le parti non risultino giustificati. A Designazione di molteplici beneficiari per una medesima polizza, qualora la designazione non sia avvenuta attraverso il riferimento agli eredi legittimi o testamentari, ovvero stipula di molteplici polizze con beneficiari diversi. A Richiesta di pagamento da parte del contraente a favore di un terzo in assenza di motivazioni giustificate dai rapporti fra le parti. A Richiesta di liquidazione di una polizza assicurativa al portatore effettuata da un soggetto che non risulti collegabile al contraente originario. A Pagamento del premio effettuato da soggetti terzi privi di legame con il contraente. A Pagamento del premio effettuato da un soggetto estero, specie se avente sede in uno dei Paesi o territori a rischio, a fronte di una polizza con contraente persona fisica. A Polizze in cui i soggetti assumono di volta in volta posizioni diverse, non giustificate da rapporti interpersonali (ad esempio, il contraente/assicurato di una polizza è il beneficiario di un altra in cui figura come contraente/assicurato il beneficiario della prima polizza). A Richiesta di un prestito all intermediario assicurativo in data prossima a quella di stipula di una polizza a premio unico di importo rilevante, nella misura massima prevista dal contratto, da erogare a un soggetto terzo. A.18. Pagamenti di premi relativi a polizze assicurative vita o a rapporti di capitalizzazione con modalità inusuali o illogiche, specie se di ingente ammontare, non giustificati da specifiche esigenze rappresentate dal cliente. A Versamento del corrispettivo in contanti o a valere su un conto detenuto all estero. Pagina 13 di 36

15 A Pagamento del premio per importo superiore al dovuto e successiva richiesta di rimborso per l eccedenza a favore di un terzo. A Versamenti aggiuntivi di importo sproporzionato rispetto alla capacità economica o all attività svolta dal contraente. A Cambi del contraente o del beneficiario di una polizza assicurativa poco dopo la relativa stipula ovvero poco prima del pagamento della prestazione oppure anche in arco temporale ristretto. A.19. Riscatto o liquidazione di polizze assicurative vita o di rapporti con modalità inusuali o illogiche, non giustificati da specifiche esigenze rappresentate dal cliente. A Richiesta di liquidazione (recesso o riscatto) di una polizza assicurativa effettuata poco dopo che sia sorto il diritto alla medesima, specie se in contanti e a condizioni sfavorevoli. A Liquidazione, in un breve arco temporale, di prestazioni relative a molteplici polizze con medesimo beneficiario. A Frequenti o rilevanti riscatti o prestiti, soprattutto se richiesti in contanti o effettuati su più polizze o che comportino l accettazione di condizioni non convenienti. A Riscatto di un contratto a premi annui o ricorrenti, di importo esiguo e successiva stipula di un nuovo contratto a premio unico di importo elevato. A Richiesta di liquidazione delle prestazioni, in assenza di specifica previsione contrattuale, in uno dei Paesi o territori a rischio. A Esercizio del diritto di revoca ovvero del diritto di recesso su polizze assicurative a premio unico di rilevante importo ovvero per le quali è stato pagato un primo premio di rilevante importo. INDICI DI ANOMALIA RELATIVI AL FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO A.20. Operazioni che, per il profilo soggettivo di chi le richiede ovvero per le modalità inusuali della movimentazione, appaiono riconducibili a fenomeni di finanziamento del terrorismo. A Operazioni richieste da soggetto censito 2 o notoriamente contiguo (ad esempio familiare o convivente) a soggetti censiti ovvero con controparti censite nelle liste delle persone o degli enti associati ad attività di finanziamento del terrorismo 3. A Operazioni richieste da cliente notoriamente sottoposto a indagini inerenti fatti di terrorismo, ovvero notoriamente contiguo (ad esempio familiare o convivente) a soggetti sottoposti a tali indagini ovvero con controparti note per le medesime circostanze. A Movimentazione caratterizzata da flussi d importo significativo in un ristretto periodo di tempo, incoerente con il profilo economico o con l attività svolta dal cliente, caratterizzata da bonifici in entrata e in uscita da e verso aree geografiche considerate a rischio di finanziamento del terrorismo ovvero sottoposte a sanzioni economiche internazionali. A Operatività caratterizzata dall invio di fondi verso gli stessi beneficiari effettuata da soggetti che sembrano agire separatamente ovvero dall invio di fondi da parte degli stessi ordinanti a favore di più soggetti che sembrano agire separatamente, qualora tali soggetti presentano gli stessi dati informativi (ad es. indirizzi, numeri di telefono). A.21. Operazioni che, per le modalità inusuali della movimentazione o l incoerenza con il profilo economico di chi le richiede, appaiono riconducibili all abuso di organizzazioni non profit a scopo di finanziamento del terrorismo. A Transazioni effettuate da organizzazioni non profit ovvero da organizzazioni non governative che, per le loro caratteristiche (ad es. tipologie di imprese beneficiarie o aree geografiche di 2 Fatti salvi gli obblighi di congelamento ai sensi della normativa vigente. 3 Le liste pubbliche in materia di contrasto al finanziamento del terrorismo sono consultabili mediante link sul sito: Pagina 14 di 36

16 destinazione dei trasferimenti di fondi effettuati), risultano manifestamente incongruenti con l attività dichiarata. A Movimentazione caratterizzata da flussi d importo significativo in un ristretto periodo di tempo che coinvolge più organizzazioni non profit che presentano tra loro connessioni non giustificate, quali ad esempio la condivisione dell indirizzo, dei rappresentanti o del personale, ovvero la titolarità di molteplici conti riconducibili a nominativi ricorrenti. A Ripetuti accrediti su conti intestati ad associazioni e fondazioni, a titolo di donazione, raccolte o simili, di ammontare complessivo consistente e non adeguatamente giustificato, specie se effettuati prevalentemente in contanti, a cui fa seguito il trasferimento della maggior parte dei fondi raccolti verso aree geografiche in cui vengono svolte abitualmente attività e iniziative di sviluppo o sostegno di attività di finanziamento del terrorismo. Pagina 15 di 36

17 ALLEGATO B INDICI DI ANOMALIA RICONDUCIBILI A PROGRAMMI DI PROLIFERAZIONE ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA La proliferazione di armi di distruzione di massa riguarda le attività legate all ideazione e realizzazione di programmi volti a sviluppare strumenti bellici di natura nucleare, chimica o batteriologica. Questi programmi, perseguiti al di fuori degli ambiti e dei limiti consentiti dai vigenti accordi internazionali, costituiscono una grave minaccia per la pace e la sicurezza internazionale. In tale quadro si considera che l instaurazione, anche inconsapevole, da parte dei SOGGETTI FINANZIARI di rapporti con soggetti implicati nei citati programmi di proliferazione può comportare rilevanti effetti negativi per la stabilità nonché importanti rischi reputazionali e operativi. Al fine di rilevare profili di anomalia che possono essere ricondotti al finanziamento di programmi di proliferazione, i SOGGETTI FINANZIARI si avvalgono dei seguenti indici, elaborati sulla base delle specificità di tale fenomeno e complementari rispetto agli indici di cui all Allegato A della presente Istruzione. INDICI DI ANOMALIA RELATIVI ALLE CONTROPARTI DELLE OPERAZIONI B.1. Operazioni, richieste o poste in essere, in assenza di ragionevoli motivi adeguatamente documentati, specie se per importi complessivamente rilevanti da: B.1.1. clienti o il SOGGETTI FINANZIARI insediati in aree geografiche individuate come a rischio di proliferazione di armi di distruzione di massa; B.1.2. il Soggetti Finanziari per conto di società o altre entità aventi sede in aree geografiche individuate come a rischio di proliferazione di armi di distruzione di massa; B.1.3. clienti o Soggetti Finanziari insediati in aree geografiche note per carenze di tipo normativo o applicativo sui controlli all esportazione ovvero carenze normative in materia di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. INDICI DI ANOMALIA RIFERIBILI ALLE CARATTERISTICHE DELL OPERAZIONE B.2. Operazioni, richieste o effettuate in assenza di ragionevoli motivi adeguatamente documentati e secondo schemi operativi difformi dalla prassi corrente attinenti a: B.2.1. esportazione o commercio di beni suscettibili di utilizzo per la produzione di armi di distruzione di massa, specie se per valore incoerente rispetto ai prezzi di mercato; B.2.2. transazioni commerciali in cui: il valore dichiarato della spedizione è stato sottostimato rispetto ai costi di imbarco; il soggetto che provvede al trasporto dei beni risulta quale destinatario finale della spedizione; i beni sono destinati ad aree geografiche apparentemente estranee all attività economica del cliente; il passaggio delle merci avviene attraverso paesi differenti rispetto a quello in cui ha sede il destinatario finale; si rilevano incongruenze informative dalla documentazione complessiva relativamente alle parti coinvolte, indirizzi, destinazione finale. B.2.3. pagamenti disposti da soggetti non risultanti nelle lettere di credito o da altra documentazione relativa alla transazione commerciale sottostante; B.2.4. acquisto di società produttrici di beni suscettibili di utilizzo per la produzione di armi di distruzione di massa da parte di soggetti riconducibili ad aree geografiche a rischio di proliferazione, soprattutto se incoerenti con l attività economica svolta. Pagina 16 di 36

18 ALLEGATO C INDICI DI ANOMALIA PER PROFESSIONISTI INDICI DI ANOMALIA CONNESSI AL CLIENTE C.1. Il cliente fornisce informazioni palesemente inesatte o incomplete ovvero false riguardo: la propria identità e quella dell eventuale titolare effettivo; lo scopo e la natura della prestazione richiesta; l attività esercitata ovvero la situazione finanziaria, economica e/o patrimoniale propria e/o dell eventuale gruppo di appartenenza; il potere di rappresentanza, l identità dei delegati alla firma, la struttura di proprietà o di controllo. C.1.1. Il cliente utilizza documenti identificativi che sembrano contraffatti. C.1.2. Il cliente produce documentazione a giustificazione della prestazione professionale ovvero informazioni false o contraffatte C.1.3. Il cliente produce documentazioni a giustificazione della prestazione professionale che risultano significativamente difformi da quelle tratte da fonti affidabili ed indipendenti. C.1.4. Il cliente-trust si rifiuta di fornire l atto istitutivo del trust o in genere ogni documentazione ritenuta utile dal professionista al fine di assolvere compiutamente agli obblighi di adeguata verifica e in particolare verificare il titolare effettivo. C.2. Il cliente si mostra riluttante a fornire ovvero rifiuta di fornire informazioni, dati e documenti comunemente acquisiti per l esecuzione dell operazione ovvero per il regolamento delle prestazioni. C.2.1. Il cliente, all atto di esibire documenti di identità ovvero alla richiesta di fornire informazioni sull operazione o sulla prestazione, rinuncia immotivatamente ad eseguirla. C.2.2. Il cliente, se richiesto, rifiuta di fornire indicazioni sulle modalità di pagamento. C.2.3. Il cliente si disinteressa delle prestazioni professionali relative agli adempimenti di legge, anche in ambito societario o per analoghi obblighi relativi a fondazioni, associazioni o altri enti. C.3. C.4. C.5. Il cliente fornisce documentazioni ed informazioni non logiche, incoerenti ovvero incongruenti rispetto alla prestazione richiesta. Il cliente mostra una inusuale familiarità con i presidi previsti dalla normativa in tema di adeguata verifica della clientela, di registrazione dei dati e di segnalazione di operazioni sospette, ovvero pone ripetuti quesiti in ordine alle modalità di applicazione di tali presidi. Il cliente dimostra di non avere adeguata conoscenza della natura, dell oggetto o dello scopo della prestazione professionale richiesta, suscitando il dubbio che egli possa voler occultare di agire con finalità illecite (o) per conto di un terzo. C.5.1. Il cliente è accompagnato da altre persone - il cui ruolo non è stato accertato in occasione di contatti con il professionista- che sembrano avere un interesse diretto in merito alle modalità di esecuzione della prestazione. C.6. Il cliente effettua operazioni di importo significativo ed è noto per essere stato sottoposto a procedimento penale, a misure di prevenzione o a provvedimenti di sequestro, ovvero è notoriamente contiguo (ad esempio familiare) a soggetti sottoposti a procedimento penale, a misure di prevenzione o a provvedimenti di sequestro, oppure quanto è stato oggetto di approfondimento da parte delle autorità ovvero effettua operazioni con controparti note per essere state sottoposte a procedimenti penali, a misure di prevenzione o a provvedimenti di sequestro. Pagina 17 di 36

19 C.7. C.8. Il cliente è censito, è notoriamente contiguo (ad esempio familiare) a soggetti censiti ovvero richiede di effettuare operazioni con controparti censite nelle liste delle persone o degli enti attivi nel finanziamento del terrorismo 4. Il cliente opera in PAESI O TERRITORI A RISCHIO e richiede ovvero pone in essere le seguenti operazioni, senza fornire ragionevoli motivi legati alla attività esercitata, al gruppo di appartenenza o a particolari condizioni adeguatamente documentate: C.8.1. Costituzione o trasferimento, nei predetti paesi, di diritti reali su beni immobili; C.8.2. Conferimento per la costituzione o l aumento di capitale - soprattutto se effettuate per importi consistenti - di società che hanno sede legale nei predetti paesi; C.8.3. Utilizzo, in qualità di soci, di imprese costituite in regime di trust nei predetti paesi; C.8.4. Trasferimento di partecipazioni o di diritti su quote o azioni, o su altri strumenti finanziari che danno diritto di acquisire tali partecipazioni o diritti, qualora venga interposto un soggetto estero con apparenti finalità di dissimulazione; C.8.5. Ricezione e/o trasferimento di fondi. INDICI DI ANOMALIA CONNESSI ALLE MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE PRESTAZIONI PROFESSIONALI C.9. Richiesta di prestazioni professionali o del compimento di operazioni aventi oggetto ovvero scopo non compatibile con il profilo economico-patrimoniale o con l attività del cliente ovvero con il profilo economico patrimoniale, o con l attività dell eventuale gruppo societario cui lo stesso appartiene. C.9.1. Consulenza per l organizzazione di operazioni finanziarie non coerenti con l attività commerciale sottostante. C.9.2. Prestazioni richieste da organismi non lucrativi per finalità non compatibili con quelle dichiarate o comunque proprie dell ente. C.9.3. Richiesta di consulenza per l effettuazione di operazioni di finanza strutturata sui mercati internazionali per esigenze legate a un attività commerciale con l estero di dimensioni evidentemente contenute. C.9.4. Acquisto di disponibilità a diverso titolo di beni, anche di lusso, di elevato valore, a fronte di un patrimonio, anche di gruppo, di importo ridotto. C.9.5. Operazioni di acquisizione di partecipazioni o di altri diritti su imprese o aziende, non giustificate dal profilo economico patrimoniale o dall attività del cliente ovvero dell eventuale gruppo societario cui lo stesso appartiene o da altri ragionevoli motivi (ad esempio: sospetto che il cliente intervenga quale prestanome ). C.9.6. Transazioni finanziarie di notevole importo, specie se richieste da società di recente costituzione, non giustificate dall oggetto della società, dall attività del cliente ovvero dell eventuale gruppo societario cui lo stesso appartiene o da altri ragionevoli motivi. C.9.7. Acquisto di partecipazioni in imprese con modalità non coerenti con il profilo economicopatrimoniale o con l attività esercitata dal cliente ovvero dall eventuale gruppo societario cui lo stesso appartiene o da altri ragionevoli motivi. C.10. Richiesta di prestazioni professionali con modalità inusuali e palesemente ingiustificate rispetto al normale svolgimento della professione o dell attività. C Richiesta di prestazione professionale a un professionista dislocato in località distante dalla zona di residenza o dalla sede effettiva dell attività del cliente in assenza di plausibili ragioni quali, a mero titolo esemplificativo, la cittadinanza straniera del cliente o del suo gruppo di 4 Il link alle liste di persone o enti attivi nel finanziamento del terrorismo è reperibile sul sito AIF ( nella sezione Misure restrittive - Liste consolidate vigenti. Pagina 18 di 36

20 appartenenza ovvero la specializzazione specifica del professionista in relazione alla prestazione professionale richiesta. C Ricorso a caselle postali o a indirizzi postali diversi dal domicilio fiscale o professionale, ovvero ad altre forme di domiciliazione di comodo. C Frequente rilascio da parte di persone fisiche di deleghe o procure al fine di evitare contatti diretti con il professionista. C Frequente richiesta di operazioni per conto di un soggetto terzo in assenza di ragionevoli motivi legati al tipo di attività esercitata o al rapporto tra le parti o a particolari condizioni adeguatamente documentate. C.11. Richiesta di prestazioni professionali o di compimento di operazioni con configurazione illogica, specie se economicamente e finanziariamente svantaggiose per il cliente ovvero con modalità eccessivamente complesse rispetto allo scopo dichiarato. C Richiesta, in assenza di ragionevoli motivi, di modificare le condizioni e le modalità di svolgimento della prestazione professionale, specie se le modifiche richieste comportano ulteriori oneri a carico del cliente. INDICI DI ANOMALIA RELATIVI ALLE MODALITÀ DI PAGAMENTO DELL OPERAZIONE C.12. Proposta di regolare i pagamenti mediante strumenti del tutto incoerenti rispetto alla prassi corrente dell operazione richiesta, in assenza di ragionevoli motivi legati al tipo di attività esercitata, all eventuale gruppo societario cui il cliente appartiene o a particolari condizioni adeguatamente documentate. C Ricorso per importi rilevanti al contante, a titoli al portatore nonché a valuta estera e all oro. C Utilizzo frequente e ingiustificato di moneta elettronica non nominativa, specie se per importi complessivamente rilevanti. C.13. C.14. C.15. Proposta di regolare i pagamenti secondo modalità tali da suscitare il dubbio che si intenda ricorrere a tecniche di frazionamento del valore economico dell operazione, in assenza di ragionevoli motivi legati all attività esercitata o a particolari condizioni adeguatamente documentate. Richiesta, in assenza di ragionevoli motivi, di modificare le modalità di pagamento già convenute, soprattutto se sono proposti strumenti di pagamento non appropriati alla prassi comune dell operazione disposta. Pagamento delle operazioni o delle prestazioni mediante mezzi di pagamento provenienti, a diverso titolo, da soggetti terzi estranei al rapporto negoziale e non riconducibili al gruppo di appartenenza del cliente, o comunque non collegati con il cliente, in assenza di ragionevoli motivi. INDICI DI ANOMALIA RELATIVI ALLA COSTITUZIONE E ALLA AMMINISTRAZIONE DI IMPRESE, SOCIETÀ, TRUST ED ENTI ANALOGHI C.16. Richiesta, in assenza di ragionevoli motivi, di prestazioni professionali che, anche mediante operazioni di natura societaria, ovvero mediante operazioni relative a fondazioni, associazioni ed altri enti, hanno lo scopo o l effetto di dissimulare o di ostacolare l identificazione del titolare effettivo dell attività ovvero di occultare l origine o la destinazione delle risorse finanziarie coinvolte. Pagina 19 di 36

CREDITO ANTIRICICLAGGIO. a cura del coordinamento nazionale

CREDITO ANTIRICICLAGGIO. a cura del coordinamento nazionale CREDITO ANTIRICICLAGGIO gli indicatori di anomalia per gli intermediari a cura del coordinamento nazionale Ai sensi dell art. 2, comma 1 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, le seguenti azioni,

Dettagli

Il D.lgs. 231/2007 in materia di antiriciclaggio, tra novità legislative, ruolo degli Organi e delle Autorità di Vigilanza ed impianto sanzionatorio

Il D.lgs. 231/2007 in materia di antiriciclaggio, tra novità legislative, ruolo degli Organi e delle Autorità di Vigilanza ed impianto sanzionatorio Il D.lgs. 231/2007 in materia di antiriciclaggio, tra novità legislative, ruolo degli Organi e delle Autorità di Vigilanza ed impianto sanzionatorio 1 La normativa Il D. lgs. 231/07 ha dato attuazione

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA DI INFORMAZIONE FINANZIARIA

IL DIRETTORE DELL AGENZIA DI INFORMAZIONE FINANZIARIA IL DIRETTORE DELL AGENZIA DI INFORMAZIONE FINANZIARIA VISTA la Legge 17 giugno 2008, n. 92, Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, e in particolare

Dettagli

Antiriciclaggio. sull COMUNICAZIONE UIF (UNITÀ DI INFORMAZIONE FINANZIARIA)

Antiriciclaggio. sull COMUNICAZIONE UIF (UNITÀ DI INFORMAZIONE FINANZIARIA) Newsletter sull Antiriciclaggio PERIODICO DI INFORMAZIONE, AGGIORNAMENTO, COMMENTO In questo numero: w Comunicazione Unità di Informazione Finanziaria w Le sanzioni per i dipendenti w Bankitalia newsletter

Dettagli

Normativa Antiriciclaggio. Dott.ssa Antonella Masala, Responsabile Antiriciclaggio Eos Servizi Fiduciari Spa

Normativa Antiriciclaggio. Dott.ssa Antonella Masala, Responsabile Antiriciclaggio Eos Servizi Fiduciari Spa Normativa Antiriciclaggio Dott.ssa Antonella Masala, Responsabile Antiriciclaggio Eos Servizi Fiduciari Spa Premessa Legge 15 dicembre 2014, n. 186 «Collaborazione volontaria per l emersione e il rientro

Dettagli

Disposizioni sull espletamento dei servizi finanziari postali. TITOLO I Disposizioni Generali. Art. 1 (Definizioni)

Disposizioni sull espletamento dei servizi finanziari postali. TITOLO I Disposizioni Generali. Art. 1 (Definizioni) Testo Decreto Delegato Disposizioni sull espletamento dei servizi finanziari postali TITOLO I Disposizioni Generali Art. 1 (Definizioni) 1. Ai fini del presente decreto delegato si intendono per: a) Assegno

Dettagli

PROVVEDIMENTO PER LA TENUTA DELL ARCHIVIO UNICO INFORMATICO NOTA ESPLICATIVA DEGLI SCHEMI INNOVATIVI DI REGISTRAZIONE

PROVVEDIMENTO PER LA TENUTA DELL ARCHIVIO UNICO INFORMATICO NOTA ESPLICATIVA DEGLI SCHEMI INNOVATIVI DI REGISTRAZIONE PROVVEDIMENTO PER LA TENUTA DELL ARCHIVIO UNICO INFORMATICO NOTA ESPLICATIVA DEGLI SCHEMI INNOVATIVI DI REGISTRAZIONE Il provvedimento per la tenuta dell archivio unico informatico (AUI) adegua la precedente

Dettagli

LA BANCA D ITALIA DISPONE. Articolo 1 (Definizioni) 1. Nel presente provvedimento e nel relativo allegato si intendono per:

LA BANCA D ITALIA DISPONE. Articolo 1 (Definizioni) 1. Nel presente provvedimento e nel relativo allegato si intendono per: PROVVEDIMENTO RECANTE GLI INDICATORI DI ANOMALIA PER LE SOCIETA DI REVISIONE E REVISORI LEGALI CON INCARICHI DI REVISIONE SU ENTI DI INTERESSE PUBBLICO LA BANCA D ITALIA Vista la legge 25 gennaio 2006,

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

Come cambia l antiriciclaggio

Come cambia l antiriciclaggio Come cambia l antiriciclaggio Chi sono i titolari effettivi? Chi è l esecutore e cosa deve essere inserito nell AUI Iside Srl Milano 20 settembre 2013 Avv. Sabrina Galmarini - Partner Il titolare effettivo

Dettagli

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI Premessa Questo Regolamento, nell ambito dell autonomia gestionale,

Dettagli

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,

Dettagli

RISOLUZIONE N. 110/E

RISOLUZIONE N. 110/E RISOLUZIONE N. 110/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 15 maggio 2003 Oggetto: Istanza di interpello. IVA. Lavori di costruzione, rifacimento o completamento di campi di calcio. Comune di.

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA DI INFORMAZIONE FINANZIARIA

IL DIRETTORE DELL AGENZIA DI INFORMAZIONE FINANZIARIA IL DIRETTORE DELL AGENZIA DI INFORMAZIONE FINANZIARIA VISTA la Legge 17 giugno 2008, n. 92, Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, e in particolare

Dettagli

Risoluzione n. 343/E

Risoluzione n. 343/E Risoluzione n. 343/E Roma, 04 agosto 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Richiesta di consulenza giuridica. Articolo 10, n. 4, D.P.R. n. 633 del 1972. Regime IVA applicabile ai servizi

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RACCOLTA DEL PRESTITO SOCIALE. Art. 1) Il presente Regolamento disciplina la raccolta di prestiti dai soci (sia persone fisiche

REGOLAMENTO PER LA RACCOLTA DEL PRESTITO SOCIALE. Art. 1) Il presente Regolamento disciplina la raccolta di prestiti dai soci (sia persone fisiche REGOLAMENTO PER LA RACCOLTA DEL PRESTITO SOCIALE Art. 1) Il presente Regolamento disciplina la raccolta di prestiti dai soci (sia persone fisiche che giuridiche) in conformità all'art. 18 lettera 4 dello

Dettagli

PROVVEDIMENTO RECANTE GLI INDICATORI DI ANOMALIA PER GLI INTERMEDIARI LA BANCA D ITALIA

PROVVEDIMENTO RECANTE GLI INDICATORI DI ANOMALIA PER GLI INTERMEDIARI LA BANCA D ITALIA PROVVEDIMENTO RECANTE GLI INDICATORI DI ANOMALIA PER GLI INTERMEDIARI LA BANCA D ITALIA Vista la legge 25 gennaio 2006, n. 29, recante disposizioni per l adempimento di obblighi derivanti dall appartenenza

Dettagli

ISTRUZIONE N. 4 DI INFORMAZIONE FINANZIARIA DISCIPLINANTE L INDICAZIONE DI INDICI DI ANOMALIA. Il Presidente dell Autorità di Informazione Finanziaria

ISTRUZIONE N. 4 DI INFORMAZIONE FINANZIARIA DISCIPLINANTE L INDICAZIONE DI INDICI DI ANOMALIA. Il Presidente dell Autorità di Informazione Finanziaria ISTRUZIONE N. 4 DI INFORMAZIONE FINANZIARIA DISCIPLINANTE L INDICAZIONE DI INDICI DI ANOMALIA Il Presidente dell Autorità di Informazione Finanziaria - Vista la Legge vaticana 30 dicembre 2010 n. CXXVII

Dettagli

Art. 2 - Condizioni per il deposito di prestito sociale presso la Cooperativa

Art. 2 - Condizioni per il deposito di prestito sociale presso la Cooperativa REGOLAMENTO DEI PRESTITI SOCIALI Art. 1 - Definizione dei prestiti sociali 1. I depositi in denaro effettuati da soci esclusivamente per il conseguimento dell oggetto sociale con obbligo di rimborso per

Dettagli

Il Presidente dell Autorità di Informazione Finanziaria

Il Presidente dell Autorità di Informazione Finanziaria REGOLAMENTO N.4 DELL AUTORITA DI INFORMAZIONE FINANZIARIA DISCIPLINANTE IL CONTENUTO DEGLI OBBLIGHI IN MATERIA DI TRASFERIMENTO DI FONDI AI SENSI DELL ARTICOLO 38, COMMA 4 DELLA LEGGE N. CXXVII DEL 30

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RACCOLTA DEL PRESTITO SOCIALE OPEN GROUP - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE O.N.L.U.S.

REGOLAMENTO PER LA RACCOLTA DEL PRESTITO SOCIALE OPEN GROUP - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE O.N.L.U.S. 1 REGOLAMENTO PER LA RACCOLTA DEL PRESTITO SOCIALE OPEN GROUP - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE O.N.L.U.S. con sede legale in Mura di Porta Galliera n. 1/2 A 40126 Bologna 051242557 e sede amministrativa:

Dettagli

RISOLUZIONE N.80/E QUESITO

RISOLUZIONE N.80/E QUESITO RISOLUZIONE N.80/E Direzione Centrale Normativa Roma, 24 luglio 2012 OGGETTO: Interpello - Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Fatture di importo inferiore a 300,00 euro - Annotazione cumulativa anche

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20

Dettagli

IL DIRETTORIO DELLA BANCA D ITALIA

IL DIRETTORIO DELLA BANCA D ITALIA REGOLAMENTO DEL 18 LUGLIO 2014 Regolamento per l organizzazione e il funzionamento della Unità di Informazione Finanziaria per l Italia (UIF), ai sensi dell art. 6, comma 2, del d.lgs. 21 novembre 2007,

Dettagli

COMUNE DI ROVIANO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEL COMUNE ALLA SPESA PER IL RICOVERO IN RSA DI PERSONE INDIGENTI

COMUNE DI ROVIANO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEL COMUNE ALLA SPESA PER IL RICOVERO IN RSA DI PERSONE INDIGENTI REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEL COMUNE ALLA SPESA PER IL RICOVERO IN RSA DI PERSONE INDIGENTI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 08/04/2014 Articolo 1 Campo di intervento

Dettagli

RISOLUZIONE N. 16/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 16/E QUESITO RISOLUZIONE N. 16/E Direzione Centrale Normativa Roma, 16 febbraio 2015 OGGETTO: Consulenza giuridica - Individuazione del soggetto tenuto all applicazione delle ritenute ed imposte sostitutive sui redditi

Dettagli

COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMU- NE DI BRESCIA

COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMU- NE DI BRESCIA COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMU- NE DI BRESCIA Adottato dal Consiglio comunale nella seduta del 16.2.1998 con provvedimento n. 20 ART. 1 Oggetto del

Dettagli

Il monitoraggio fiscale

Il monitoraggio fiscale Forum Banche e P.A. 2015 Il monitoraggio fiscale Roma, 23 novembre 2015 1 L art. 9 della legge 6 agosto 2013, n. 97 («legge europea 2013») ha profondamente modificato il sistema del cd. monitoraggio fiscale

Dettagli

Glossario Antiriciclaggio

Glossario Antiriciclaggio Pagina 1 di 7 Glossario Antiriciclaggio Adeguata Verifica Amministrazioni interessate Archivio Unico Informatico Autorità di Vigilanza di Settore Banca di Comodo CAP Cliente Conti di passaggio Dati identificativi

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

REGOLAMENTO ATTUATIVO IN MATERIA DI TRUST E DI VIGILANZA SUI TRUSTEE FINANZIARI. anno 2011 / numero 06

REGOLAMENTO ATTUATIVO IN MATERIA DI TRUST E DI VIGILANZA SUI TRUSTEE FINANZIARI. anno 2011 / numero 06 REGOLAMENTO ATTUATIVO IN MATERIA DI TRUST E DI VIGILANZA SUI TRUSTEE FINANZIARI anno 2011 / numero 06 1 Banca Centrale della Repubblica di San Marino PARTE I INTRODUZIONE Articolo 1 - Definizioni 1. Ai

Dettagli

Legenda. AIRA- Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio

Legenda. AIRA- Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio Legenda Documento di consultazione n. 5/2013 Regolamento su Obblighi di adeguata verifica della clientela e di registrazione Attuativo dell art. 7, comma 2, del decreto legislativo 21 novembre 2007 n.

Dettagli

RICHIESTA DI ESTINZIONE DEL CONTO CORRENTE INTESTATO A CLIENTE AL DETTAGLIO (Modulo a disposizione della clientela sul sito internet della Banca)

RICHIESTA DI ESTINZIONE DEL CONTO CORRENTE INTESTATO A CLIENTE AL DETTAGLIO (Modulo a disposizione della clientela sul sito internet della Banca) PAG 1/5 RICHIESTA DI ESTINZIONE DEL CONTO CORRENTE INTESTATO A CLIENTE AL DETTAGLIO (Modulo a disposizione della clientela sul sito internet della Banca) Spettabile IWBank Private Investments Luogo e data

Dettagli

Consorzio Granterre Società Cooperativa Agricola Via Polonia 30/33 41100 Modena TEL. 059-31.21.62 FAX 059-45.04.41

Consorzio Granterre Società Cooperativa Agricola Via Polonia 30/33 41100 Modena TEL. 059-31.21.62 FAX 059-45.04.41 REGOLAMENTO PER LA RACCOLTA DEL PRESTITO SOCIALE Consorzio Granterre Società Cooperativa Agricola Via Polonia 30/33 41100 Modena TEL. 059-31.21.62 FAX 059-45.04.41 www.granterre.it Art. 1 Il presente Regolamento

Dettagli

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI SEGRETERIA NAZIONALE 00198 ROMA VIA TEVERE, 46 TEL. 06.84.15.751/2/3/4 FAX 06.85.59.220 06.85.52.275 SITO INTERNET: www.fabi.it E-MAIL: federazione@fabi.it FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI Ai Sindacati

Dettagli

Ordinanza concernente l esercizio a titolo professionale dell attività di intermediazione finanziaria

Ordinanza concernente l esercizio a titolo professionale dell attività di intermediazione finanziaria Ordinanza concernente l esercizio a titolo professionale dell attività di intermediazione finanziaria (OAIF) 955.071 del 18 novembre 2009 (Stato 1 gennaio 2010) Il Consiglio federale svizzero, visto l

Dettagli

Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia

Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia Firmato digitalmente da Sede legale Via Nazionale, 91 - Casella Postale 2484-00100 Roma - Capitale versato Euro

Dettagli

RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP

RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP 1 RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP L articolo 7, comma 4, del d.l. n. 187/2010 ha sostituito il comma 5 dell articolo 3 stabilendo che, ai fini della

Dettagli

CIRCOLARE N. 8/E. Roma, 01 aprile 2016

CIRCOLARE N. 8/E. Roma, 01 aprile 2016 CIRCOLARE N. 8/E Direzione Centrale Normativa Roma, 01 aprile 2016 OGGETTO: Problematiche relative alla tassazione di capitali percepiti in caso di morte in dipendenza di contratti di assicurazione vita

Dettagli

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI 1. Domanda: Quanti progetti risultano ammessi al co finanziamento? Risposta: Al momento i progetti ammessi al co finanziamento

Dettagli

Schema convenzione tipo per contratti di assicurazione

Schema convenzione tipo per contratti di assicurazione Schema convenzione tipo per contratti di assicurazione CONVENZIONE L Università degli Studi di Roma La Sapienza (codice fiscale 80209930587) di seguito Amministrazione, nella persona di., nato il... a.,

Dettagli

LA DISCIPLINA ANTIRICICLAGGIO: OBBLIGHI DEGLI INTERMEDIARI E DEI PROFESSIONISTI

LA DISCIPLINA ANTIRICICLAGGIO: OBBLIGHI DEGLI INTERMEDIARI E DEI PROFESSIONISTI LA DISCIPLINA ANTIRICICLAGGIO: OBBLIGHI DEGLI INTERMEDIARI E DEI PROFESSIONISTI Bergamo 27 novembre 2013 Centro Congressi Giovanni XXIII Il Provvedimento del 3 aprile 2013 della Banca d Italia: il monitoraggio

Dettagli

Novità in materia di Rimborsi IVA

Novità in materia di Rimborsi IVA Circolare 4 del 2 febbraio 2015 Novità in materia di Rimborsi IVA INDICE 1 Premessa...2 2 Ambito applicativo...2 3 Rimborsi di importo fino a 15.000,00 euro...3 4 Rimborsi di importo superiore a 15.000,00

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

Il Ministro dell economia e delle finanze

Il Ministro dell economia e delle finanze Il Ministro dell economia e delle finanze Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, e successive modificazioni ed integrazioni recante la disciplina dell imposta di bollo;

Dettagli

NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO

NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO Servizio circolari per la clientela Circolari specialistiche sui temi giuridici. tributari e finanziari. Circolare Gennaio 2008 n 3 Milano, 25 gennaio 2008 NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO Dal 30/04/2008 cambiano

Dettagli

CREDITO, LEASING, ASSICURAZIONI, BORSE VALORI

CREDITO, LEASING, ASSICURAZIONI, BORSE VALORI TITOLO VI CREDITO, LEASING, ASSICURAZIONI, BORSE VALORI CAPITOLO I USI BANCARI 894. Operazioni di credito documentario (artt. 1527, 1530 C.C.). Le Banche, nelle operazioni di credito documentario, si attengono,

Dettagli

ANTICIPI IMPORT EXPORT IN EURO E/O VALUTA ESTERA FINANZIAMENTI IN VALUTA ESTERA SENZA VINCOLO DI DESTINAZIONE

ANTICIPI IMPORT EXPORT IN EURO E/O VALUTA ESTERA FINANZIAMENTI IN VALUTA ESTERA SENZA VINCOLO DI DESTINAZIONE Pag. 1 / 5 Anticipi import export ANTICIPI IMPORT EXPORT IN EURO E/O VALUTA ESTERA FINANZIAMENTI IN VALUTA ESTERA SENZA VINCOLO DI DESTINAZIONE INFORMAZIONI SULLA BANCA Banca Monte dei Paschi di Siena

Dettagli

MODELLO STANDARD CESSIONE DEL QUINTO DELLA PENSIONE

MODELLO STANDARD CESSIONE DEL QUINTO DELLA PENSIONE INFORMAZIONI EUROPEE DI BASE SUL CREDITO AI CONSUMATORI 1. Identità e contatti del finanziatore/ intermediario del credito Finanziatore Mandataria Telefono Email Fax Sito web Conafi Prestitò S.p.A. Via

Dettagli

FOGLIO INFORMATIVO ANALITICO

FOGLIO INFORMATIVO ANALITICO FOGLIO INFORMATIVO ANALITICO FOGLIO INFORMATIVO ANALITICO Foglio informativo analitico recante le condizioni contrattuali praticate per i rapporti di prestito sociale dalla Cooperativa G. di Vittorio Società

Dettagli

OGGETTO: Il contratto di assicurazione sulla vita connesso alle erogazioni di mutui immobiliari e al credito al consumo

OGGETTO: Il contratto di assicurazione sulla vita connesso alle erogazioni di mutui immobiliari e al credito al consumo Informativa per la clientela di studio N. 81 del 23.05.2012 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Il contratto di assicurazione sulla vita connesso alle erogazioni di mutui immobiliari e al credito al

Dettagli

QUESTIONARIO ANTIRICICLAGGIO (DECRETO LEGISLATIVO 21 NOVEMBRE 2007 N. 231)

QUESTIONARIO ANTIRICICLAGGIO (DECRETO LEGISLATIVO 21 NOVEMBRE 2007 N. 231) Filiale nr. Contratto nr. Richiedente e /Ragione Sociale Provincia di residenza o della sede legale Coobbligato (da non compilare in caso di persone fisiche) e del Legale Rappresentante/Esecutore* QUESTIONARIO

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

Regolamento per la gestione dei Prestiti Sociali

Regolamento per la gestione dei Prestiti Sociali Regolamento per la gestione dei Prestiti Sociali Art. 1 Scopo Il presente Regolamento disciplina la raccolta di prestiti da Soci, sia persone fisiche che giuridiche, in conformità all art. 4 dello Statuto

Dettagli

RISOLUZIONE N. 123/E

RISOLUZIONE N. 123/E RISOLUZIONE N. 123/E Direzione Centrale Normativa Roma, 30 novembre 2010 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Riportabilità delle perdite dei contribuenti minimi in

Dettagli

Testo delle parti del Regolamento Unico di Gestione modificate e comparate con la formulazione del testo in vigore.

Testo delle parti del Regolamento Unico di Gestione modificate e comparate con la formulazione del testo in vigore. Comunicazione relativa alle modifiche al Regolamento Unico di gestione semplificato dei fondi comuni di investimento mobiliari aperti istituiti e gestiti da 8a+ Investimenti SGR S.p.A. deliberate il 18

Dettagli

MODULO DI DESIGNAZIONE/REVOCA DEI BENEFICIARI

MODULO DI DESIGNAZIONE/REVOCA DEI BENEFICIARI MODULO DI DESIGNAZIONE/REVOCA DEI BENEFICIARI (Da inviare ad Arca SGR S.p.A. in originale, per posta, unitamente a copia dei documenti di identità dell Iscritto e dei beneficiari) Spett.le ARCA SGR S.p.A.

Dettagli

ART. 1 (finalità ed ambito applicativo)

ART. 1 (finalità ed ambito applicativo) OGGETTO: Approvazione Regolamento recante disciplina per il conferimento di incarichi di collaborazione, di studio di ricerca, di consulenze, ovvero ogni altra tipologia di collaborazione autonoma, a soggetti

Dettagli

CIRCOLARE N. 62 /E. Roma, 31 dicembre 2003. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso

CIRCOLARE N. 62 /E. Roma, 31 dicembre 2003. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso CIRCOLARE N. 62 /E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 31 dicembre 2003 Oggetto: Modificazioni delle disposizioni tributarie riguardanti i contratti assicurativi stipulati con imprese non

Dettagli

SCHEMA DI ACCORDO PER L ANTICIPAZIONE DEI CONTRIBUTI PAC. tra

SCHEMA DI ACCORDO PER L ANTICIPAZIONE DEI CONTRIBUTI PAC. tra ALLEGATO SCHEMA DI ACCORDO PER L ANTICIPAZIONE DEI CONTRIBUTI PAC tra l Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura - AGEA, con sede in Roma, via Palestro 81, codice fiscale P.I.: 06234661004 - Codice fiscale:

Dettagli

MODULO ANTIRICICLAGGIO RAPPORTI CONTINUATIVI CLIENTE NON PERSONA FISICA. Normativa Antiriciclaggio D.Lgs. n. 231/2007

MODULO ANTIRICICLAGGIO RAPPORTI CONTINUATIVI CLIENTE NON PERSONA FISICA. Normativa Antiriciclaggio D.Lgs. n. 231/2007 MODULO ANTIRICICLAGGIO RAPPORTI CONTINUATIVI CLIENTE N PERSONA FISICA Normativa Antiriciclaggio D.Lgs. n. 231/2007 Obblighi di adeguata verifica della clientela Gentile Cliente, al fine del corretto assolvimento

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

PRESTITO PERSONALE Il presente documento non è personalizzato ed ha la funzione di render note le condizioni dell offerta alla potenziale Clientela

PRESTITO PERSONALE Il presente documento non è personalizzato ed ha la funzione di render note le condizioni dell offerta alla potenziale Clientela PRESTITO PERSONALE Il presente documento non è personalizzato ed ha la funzione di render note le condizioni dell offerta alla potenziale Clientela 1. IDENTITA E CONTATTI DEL FINANZIATORE/INTERMEDIARIO

Dettagli

* * * * * * * * * * * *

* * * * * * * * * * * * CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA Legge Regionale: Bilancio di Previsione per l Esercizio Finanziario 2009 e Bilancio Pluriennale per il Triennio 2009 2011. * * * * * * * * * * * * Articolo 1 Stato

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>.

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>. Legge 1976028 Pagina 1 di 7 LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE >. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE

Dettagli

LA BANCA D ITALIA. Vista la legge 17 gennaio 2000, n. 7, in materia di disciplina del mercato dell oro;

LA BANCA D ITALIA. Vista la legge 17 gennaio 2000, n. 7, in materia di disciplina del mercato dell oro; Regolamento per l organizzazione e il funzionamento della Unità di Informazione Finanziaria (UIF), ai sensi dell art. 6, comma 2, del d.lgs. 21 novembre 2007, n. 231 LA BANCA D ITALIA Viste la direttiva

Dettagli

FONDO PER LE INFRASTRUTTURE PRODUTTIVE

FONDO PER LE INFRASTRUTTURE PRODUTTIVE FONDO PER LE INFRASTRUTTURE PRODUTTIVE Domande frequenti relative all Avviso per la manifestazione di interesse per il cofinanziamento di interventi finalizzati alla Razionalizzazione, riorganizzazione

Dettagli

Cod. Fisc. e Part. IVA, iscritta all albo di cui all articolo 13 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, in persona In qualità di

Cod. Fisc. e Part. IVA, iscritta all albo di cui all articolo 13 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, in persona In qualità di SCHEMA DI CONVENZIONE per la regolamentazione della gestione ed erogazione delle agevolazioni in abbuono interessi in favore degli imprenditori del settore agricolo beneficiari degli aiuti previsti dalla

Dettagli

I - INFORMAZIONI SULLA BANCA EMITTENTE

I - INFORMAZIONI SULLA BANCA EMITTENTE I - INFORMAZIONI SULLA BANCA EMITTENTE - BANCA NAZIONALE DEL LAVORO Società per Azioni - Sede legale e Direzione Generale: Via Vittorio Veneto 119 00187 Roma Tel +390647021 http://www.bnl.it - Codice ABI

Dettagli

2. Il trat (Indicare le modalità del trattamento: manuale / informatizzato / altro.) FAC-SIMILE

2. Il trat (Indicare le modalità del trattamento: manuale / informatizzato / altro.) FAC-SIMILE B1 Informativa ex art. 13 D.lgs. 196/2003 dati comuni Gentile Signore/a, Desideriamo informarla che il D.lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 ( Codice in materia di protezione dei dati personali ) prevede la

Dettagli

Imposta di bollo su conti correnti, libretti di risparmio e prodotti. finanziari

Imposta di bollo su conti correnti, libretti di risparmio e prodotti. finanziari Imposta di bollo su conti correnti, libretti di risparmio e prodotti finanziari (di Leda Rita Corrado - Assegnista di ricerca in Diritto Tributario presso l Università degli Studi di Roma Tor Vergata e

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA Allegato B) D.G. n. 45 del 17/04/2014 CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA (Delibera A.N.A.C. n. 75/2013) QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Il

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RACCOLTA DEL PRESTITO SOCIALE

REGOLAMENTO PER LA RACCOLTA DEL PRESTITO SOCIALE REGOLAMENTO PER LA RACCOLTA DEL PRESTITO SOCIALE Art. 1 Il presente Regolamento disciplina la raccolta di prestiti dai soci (sia persone fisiche che giuridiche) in conformità all'art. 37 dello Statuto

Dettagli

PRESTITO PERSONALE ERBAVOGLIO

PRESTITO PERSONALE ERBAVOGLIO MODULO DI Il presente documento non è personalizzato ed ha la funzione di rendere note le condizioni offerte alla Clientela PRESTITO PERSONALE ERBAVOGLIO INFORMAZIONI SULLA BANCA Denominazione e forma

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

Ministero dell'economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione V

Ministero dell'economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione V Ministero dell'economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione V Prot. 116098 Roma, 17 dicembre 2008 OGGETTO: Decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale

Dettagli

C i r c o l a r e d e l 9 s e t t e m b r e 2 0 1 3 P a g. 1 di 5

C i r c o l a r e d e l 9 s e t t e m b r e 2 0 1 3 P a g. 1 di 5 C i r c o l a r e d e l 9 s e t t e m b r e 2 0 1 3 P a g. 1 di 5 Circolare Numero 32/2013 Oggetto Sommario La disciplina del contratto di rete alla luce delle recenti modifiche legislative e della circolare

Dettagli

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE 1. Domanda: Con quale modalità sarà possibile ottenere chiarimenti in merito alle procedure di attuazione e rendicontazione dei progetti cofinanziati?

Dettagli

Le banche e la moneta bancaria. Il conto corrente

Le banche e la moneta bancaria. Il conto corrente LA MONETA BANCARIA Banca d Italia AGENDA Le banche e la moneta bancaria Il conto corrente Ancora sul concetto di moneta Insieme di mezzi generalmente accettati come strumento di pagamento: Banconote e

Dettagli

Ministero dell economia e delle finanze

Ministero dell economia e delle finanze Prot. N. 12983/Giochi/GAD Ministero dell economia e delle finanze AMMINISTRAZIONE AUTONOMA DEI MONOPOLI DI STATO IL DIRETTORE GENERALE Modalità di calcolo e di versamento dell imposta unica sui giochi

Dettagli

Roma, 24 ottobre 2011

Roma, 24 ottobre 2011 CIRCOLARE N. 46/E Direzione Centrale Normativa Settore Imposte Indirette Ufficio Registro e altri tributi indiretti Direzione Centrale Normativa Roma, 24 ottobre 2011 OGGETTO:Imposta di bollo sulle comunicazioni

Dettagli

POLITICA DI CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELA

POLITICA DI CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELA POLITICA DI CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELA 1. Obiettivo del Documento... 2 2. Criteri per la classificazione della clientela... 2 2.1 Controparti qualificate... 2 2.2. Clientela professionale... 3 2.3

Dettagli

RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI

RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI CONSIGLIO D EUROPA RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI (adottata dal Comitato dei Ministri

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità

Dettagli

Circolare n. 6. del 21 gennaio 2013 INDICE. Legge di stabilità 2013 - Novità in materia di altre imposte indirette

Circolare n. 6. del 21 gennaio 2013 INDICE. Legge di stabilità 2013 - Novità in materia di altre imposte indirette Circolare n. 6 del 21 gennaio 2013 Legge di stabilità 2013 - Novità in materia di altre imposte indirette INDICE 1 Premessa... 2 2 Nuova imposta sulle transazioni finanziarie (c.d. Tobin tax )... 2 2.1

Dettagli

Roma, 11 aprile 2013 C NOTA

Roma, 11 aprile 2013 C NOTA Direzione Centrale Accertamento Roma, 11 aprile 2013 C NOTA Adempimenti all Archivio dei rapporti finanziari da parte di soggetti che svolgono in Italia attività di prestazione di servizi di pagamento

Dettagli

UNIVERSITÀ degli STUDI di BRESCIA

UNIVERSITÀ degli STUDI di BRESCIA AVVISO PER LA FORMAZIONE DI UN ELENCO DI CENTRI AUTORIZZATI DI ASSISTENZA FISCALE (CAF) PER L EFFETTUAZIONE DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA FISCALE CONSISTENTE NEL RITIRO GRATUITO DI DICHIARAZIONI DEI REDDITI

Dettagli

Conservazione elettronica della fatturapa

Conservazione elettronica della fatturapa Conservazione elettronica della fatturapa Tanti i dubbi legati agli adempimenti amministrativi e in Unico 2015. Lo scorso 31.03.2015 si è realizzato il definitivo passaggio dalla fattura cartacea a quella

Dettagli

Ai Capi Ufficio. e p.c. Al Direttore Amministrativo LORO SEDI. Oggetto: Applicazione dell Iva ai contributi erogati per la realizzazione di progetti.

Ai Capi Ufficio. e p.c. Al Direttore Amministrativo LORO SEDI. Oggetto: Applicazione dell Iva ai contributi erogati per la realizzazione di progetti. Direzione Area Contabile Servizio Affari Fiscali Viale Gallipoli 49-73100 Lecce Tel. 0832/293392 - Fax. 0832/293042 Lecce, lì 18 luglio 2003 Prot. 15971 Ai Direttori dei Centri di Spesa Ai Responsabili

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

COMUNE DI TOIRANO. Provincia di Savona REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO

COMUNE DI TOIRANO. Provincia di Savona REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO COMUNE DI TOIRANO Provincia di Savona REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO TITOLO I Disposizioni generali Art. 1 Oggetto e scopo del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina le procedure di acquisto,

Dettagli

GROUPAMA ASSET MANAGEMENT SGR SpA appartenente al gruppo Groupama

GROUPAMA ASSET MANAGEMENT SGR SpA appartenente al gruppo Groupama GROUPAMA ASSET MANAGEMENT SGR SpA appartenente al gruppo Groupama SUPPLEMENTO AL PROSPETTO D OFFERTA AL PUBBLICO DI QUOTE DEL FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO MOBILIARE GROUPAMA FLEX APERTO DI DIRITTO ITALIANO

Dettagli

Il diritto ad aprire un conto bancario in qualsivoglia stato della comunità europea. Londra, 5 luglio 2013 Dott. David Fava

Il diritto ad aprire un conto bancario in qualsivoglia stato della comunità europea. Londra, 5 luglio 2013 Dott. David Fava Il diritto ad aprire un conto bancario in qualsivoglia stato della comunità europea. 1 Costo annuale di gestione conto bancario 2 Secondo recenti studi citati dalla Commissione Europea: 58 milioni di cittadini

Dettagli

ISTITUZIONE DEL FASCICOLO DEL CLIENTE

ISTITUZIONE DEL FASCICOLO DEL CLIENTE SOMMARIO SCHEMA DI SINTESI MODULISTICA ISTITUZIONE DEL FASCICOLO DEL CLIENTE D. Lgs. 21.11.2007, n. 231 - D.M. 12.08.2008 - Chiarim. Mef 12.06.2008 al CNDCEC - Linee guida CNDCEC 8.09.2008 Sussiste in

Dettagli

PARTE I DEL PROSPETTO COMPLETO

PARTE I DEL PROSPETTO COMPLETO SUPPLEMENTO per l aggiornamento dell informativa fiscale riportata nel Prospetto Completo relativo all offerta al pubblico di quote dei fondi comuni di investimento mobiliare aperti di diritto italiano

Dettagli

ANTIRICICLAGGIO. avv.pierluigioliva@hotmail.it

ANTIRICICLAGGIO. avv.pierluigioliva@hotmail.it ANTIRICICLAGGIO avv.pierluigioliva@hotmail.it Il quadro normativo!! Direttive CEE!! D. lgs. 21.11.2007 n.231!! D. lgs. 25.9.2009 n.152!! Il fine è quello di prevenire l utilizzo del sistema finanziario

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Articolo 1 - Oggetto

Dettagli

Regolamento Isvap n. 24 del 19 maggio 2008

Regolamento Isvap n. 24 del 19 maggio 2008 Regolamento Isvap n. 24 del 19 maggio 2008 1 Oggetto - 1 Il Regolamento disciplina: a) la proposizione e la gestione dei reclami presentati all ISVAP dalle persone fisiche e giuridiche dalle associazioni

Dettagli