PIANO FINANZIARIO PER L APPLICAZIONE DEL TRIBUTO COMUNALE SUI RIFIUTI E SERVIZI ANNO 2013 (ai sensi dell art. 8 del D.P.R. 27/04/1999, n.

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1 COMUNE DI CASOREZZO Provincia di Milano PIANO FINANZIARIO PER L APPLICAZIONE DEL TRIBUTO COMUNALE SUI RIFIUTI E SERVIZI ANNO 2013 (ai sensi dell art. 8 del D.P.R. 27/04/1999, n. 158) 1

2 A. PREMESSA Il presente Piano Finanziario, redatto in conformità a quanto previsto nel D.P.R. n. 158/1999, ha lo scopo di fornire i dati utili all applicazione del nuovo tributo comunale sui rifiuti e servizi. Quest ultimo infatti, che entrerà nel nostro ordinamento il 1 gennaio 2013, è composto in realtà da due parti: una tassa che deve coprire il 100% dei costi di gestione dei rifiuti solidi urbani, e una maggiorazione destinata a coprire, peraltro senza un particolare vincolo di destinazione, una parte dei costi dei cosiddetti servizi indivisibili (es. manutenzione delle strade, pubblica illuminazione ecc.), dei servizi cioè rivolti alla generalità dei cittadini o di chi comunque vive o lavora sul territorio del comune e ne usufruisce quindi dei servizi. Per il solo anno 2013 tale maggiorazione verrà versata direttamente allo stato e agli enti locali non verrà effettuato il contestuale taglio ai trasferimenti erariali. Il Piano Finanziario si riferisce solo alla tassa propriamente detta che, come detto e come previsto dall art. 14 comma 1 del D.L. 201/2011, che ha istituito il tributo, deve garantire la copertura integrale dei costi del servizio di gestione dei rifiuti, analogamente a quanto era già previsto per la Tariffa di Igiene Ambientale. La TARES, infatti, riprende la filosofia e i criteri di commisurazione di quest ultima, pur mantenendo i caratteri di prelievo tributario che erano propri della TIA. Di conseguenza, il Piano Finanziario deve evidenziare i costi complessivi, diretti e indiretti, del servizio, e dividerli fra costi fissi e costi variabili, sulla scorta dei criteri indicati nel D.P.R. n. 158/1999 citato. La TARES, infatti, ha una struttura binomia, che ripartisce in maniera differente i costi fissi, relativi alle componenti essenziali del costo del servizio, e quelli variabili, dipendenti alla quantità dei rifiuti conferiti. Il Piano Finanziario prevede però anche una parte descrittiva, che illustra le caratteristiche principali del servizio di gestione dei rifiuti e delle sue prospettive, in modo da giustificare i costi che in esso sono rappresentati. Per questa parte, che seguirà nel prossimo capitolo, si ringrazia il Servizio Ecologia del Comune per l aiuto e la collaborazione forniti. Va precisato, da ultimo, che il presente Piano Finanziario riguarda solamente i rifiuti solidi urbani e quelli che sono stati ad essi assimilati ad opera del Regolamento Comunale di Igiene Urbana; solo tali tipologie di rifiuto rientrano infatti nell ambito della privativa comunale, cioè nel diritto/obbligo del Comune a provvederne alla raccolta e smaltimento. I rifiuti speciali, al contrario, vengono smaltiti direttamente dalle imprese che li producono e quindi non sono considerati né nel servizio né nel conteggio dei costi dello stesso. Naturalmente, quindi, non sono nemmeno tassabili, poiché l impresa sostiene autonomamente i costi per il loro smaltimento. A seguito di approvazione dello schema riassuntivo del Piano Finanziario per l anno 2013, proposto dalla Giunta Comunale n. 70 del 24/06/2013 e adottato con delibera di Consiglio Comunale del 20/07/2013 si procede per competenza alla determinazione dei parametri necessari per la determinazione della tariffa

3 B. OBIETTIVI E MODALITA DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI Di seguito si descrivono i principali aspetti della gestione dei rifiuti nel Comune di Casorezzo, al solo scopo di fornire un quadro più comprensibile delle voci di costo che verranno analizzate nell ultima parte. Il sistema di raccolta rifiuti, attualmente, si articola su due differenti modalità: - servizio porta a porta (Raccolta a domicilio) - sistema di raccolta a eco-punti - conferimento presso area attrezzata per la raccolta differenziata - ecocentro 1. Raccolta domiciliare con il sistema porta porta Il servizio su tutto il territorio comunale, organizzato con il sistema porta a porta riguarda le seguenti tipologie di rifiuto: a) frazione secca residua: con sacchi a perdere trasparenti di colore grigio per la raccolta della frazione secca residua, e cassonetti da 600 a 1000 litri, ove necessario ed esclusivamente autorizzati dall Amministrazione, per le utenze condominiali o commerciali in cui devono essere conferiti i sacchi a perdere trasparenti; b) frazione umida: vengono forniti gratuitamente, con una frequenza massima annuale, a tutte le famiglie residenti sul territorio comunale (circa 2213), complessivamente n. 150 sacchetti in Mater-bi, per la raccolta differenziata della frazione umida, posti all interno di idonei contenitori forniti dall amministrazione Comunale. c) Sacco giallo multi materiale (carta e contenitori di plastica per liquidi e tetrapak) : con sacchi a perdere trasparenti di colore giallo per la raccolta; d) Vetro e lattine: tale servizio ha frequenza settimanale, in giorni fissi, attraverso lo svuotamento dei contenitori di varie capacità distribuiti alle varie utenze dall amministrazione comunale. I sacchi contenenti la frazione secca residua, ed i contenitori in cui sono riposti i sacchetti in Mater-Bi contenenti i rifiuti organici, sono esposti a bordo strada a cura degli utenti. I rifiuti possono essere conferiti, esclusivamente per specifici motivi di sicurezza viabilistica, anche all interno delle singole proprietà, a condizione che i contenitori siano accessibili ai mezzi di servizio senza che gli addetti debbano ricorrere all utilizzo di chiavi o telecomandi. La ditta appaltatrice provvede ad asportare le frazioni secco/multi materiale/umido/vetro e lattine ed avviarle agli impianti di trattamento e/o smaltimento concordati o individuati dall Amministrazione comunale, con i quali quest ultima nel caso di individuazione diretta stipula accordi autonomi. La raccolta dei rifiuti, per la frazione secca e multi materiale ha frequenza settimanale, escluse le domeniche e i giorni festivi, mentre ha frequenza bisettimale la raccolta della frazione organica. I rifiuti ingombranti sono raccolti in appositi containers da 25 metri cubi localizzati all interno della piattaforma Ecologica Comunale. I rifiuti ingombranti sono conferiti presso l area attrezzata per la raccolta differenziata - ecocentro Comunale, suddividendoli per tipologia negli appositi containers ivi presenti. Tutti i rifiuti solidi urbani vengono trasportati presso impianti di smaltimento autorizzati e indicati dall Amministrazione Comunale. 3

4 2. Sistema di raccolta a eco punti Questa modalità di raccolta a ecopunti i limita alle seguenti tipologie di rifiuto: - vestiti usati - pile - farmaci Le frazioni sopra citate rivestono rilevanza ridotta per quanto riguarda l aspetto quantitativo ma notevole per quanto riguarda l impatto ambientale. A causa della natura pericolosa dei rifiuti pile e farmaci i contenitori preposti sono posti presso strutture presidiate e protette (ambulatorio, farmacia, negozi di settore, uffici pubblici). Lo svuotamento dei cassonetti avviene periodicamente per mezzo di operatori di aziende specializzate. 3. Piattaforma ecologica La Piattaforma Ecologica Comunale osserva i seguenti orari di apertura, nei quali la custodia e il servizio sono garantiti da personale esterno: Lunedì / / Martedì CHIUSO / Mercoledì CHIUSO Giovedì / / Venerdì CHIUSO / Sabato CHIUSO / Presso la piattaforma attrezzata per la raccolta differenziata vengono conferite da parte dell utenza residente le seguenti tipologie di rifiuto: Sfalci del verde e ramaglie Pile e batterie Farmaci scaduti Oli vegetali Oli minerali Imballaggi Legno Materiali inerti Rottami ferrosi RAEE: Frigoriferi e condizionatori 4

5 Televisori e monitor Piccoli elettrodomestici Lampade e neon In tutti questi casi il conferimento da parte dei cittadini privati è gratuito. La tabella sottostante indica le tipologie di rifiuto conferibili: Tipologia del rifiuto conferibile Condizioni del materiale conferito Carta e cartone (es. giornali e cartoni di piccole dimensioni) Non sono conferibili: carta sporca o unta, carta unita a materiali plastici (es. contenitori del latte o dei succhi di frutta) o a qualsiasi altro materiale, sacchetti di plastica, ecc. Tali frazioni estranee dovranno essere debitamente conferite negli appositi contenitori ad esse dedicati. Debitamente piegato e ridotto di volume e svuotati dei materiali che ne pregiudicherebbero il regolare conferimento finale. Vetro e alluminio (es. bottiglie e lattine) Debitamente puliti e/o svuotati dei materiali che ne pregiudicherebbero il regolare conferimento finale. Contenitori in plastica per liquidi (PE, PET, PVC) Debitamente piegati e ridotti di volume, puliti e/o svuotati dei materiali che ne pregiudicherebbero il regolare conferimento finale. Vetro ingombrante (es. damigiane e lastre) Debitamente puliti e/o svuotati dei materiali (in particolare rifiuti pericolosi) che ne pregiudicherebbero il regolare conferimento finale. Non sono conferibili lastre di vetro antisfondamento contenenti film plastici, reti metalliche, ecc. Materiali legnosi Debitamente liberi da ogni altro tipo di materiale che ne pregiudicherebbero il regolare conferimento finale. Materiali metallici ferrosi e non ferrosi Debitamente liberati da ogni altro tipo di materiale che ne pregiudicherebbero il regolare conferimento finale. Ingombranti generici (ad es. mobilio costituito da materiale vario) Saranno accettati se non provenienti da uso industriale o dall attività produttiva. Polistirolo espanso ed altri materiali espansi Saranno accettati se non provenienti da uso industriale o dall attività produttiva. Oli e grassi vegetali ed animali residui dalla cottura degli alimenti presso luoghi di ristorazione collettiva Saranno accettati se non provenienti da uso industriale o dall attività produttiva. La stipulazione della convenzione con il Comune autorizza a conferire il quantitativo massimo di rifiuti alla Piattaforma. 5

6 4. Spazzamento e lavaggio strade Il servizio di pulizia e spazzamento del suolo pubblico viene eseguito su tutte le aree, le vie cittadine, le piazze, i parcheggi ed i marciapiedi comunali. La pulizia è effettuata con le seguenti modalità: - Spazzamento meccanizzato giornaliero, del nucleo centrale del paese, effettuato dal personale della ditta appaltatrice del servizio di igiene urbana, mediante l utilizzo della spazzatrice (modello NILFISK ecologia RS 1300 capacita mc. 1) di proprietà del Comune data in comodato d uso alla stessa; - Spazzamento meccanizzato bimensile con autospazzatrice di proprietà della ditta aggiudicataria del servizio di igiene urbana per la pulizia delle parti esterne del territorio a rotazione secondo il crono programma definito dal Comune. - Spazzamento manuale giornaliero. Il personale minimo giornaliero addetto ai servizi di pulizia e spazzamento del suolo pubblico, è composto da: PERSONALE GARANTITO DALLA DITTA APPALTATRICE: 1 operatore ecologico, autista IV livello 1 operatore ecologico II livello MEZZI GARANTITI DALLA DITTA APPALTATRICE: 1 spazzatrice aspirante del tipo autocarrata (MC 6) 1 autocarro vasca mc. 5,00 1 soffiatore (con emissioni rumorose entro i limiti di legge) MEZZI DI PROPRIETA COMUNALE DATI IN COMODATO: 1 spazzatrice aspirante modello NILFISK ecologia RS 1300 capacita mc. 1 In tale servizio è inoltre compreso l obbligo di: Spazzare, raccogliere e trasportare qualunque rifiuto o qualunque materiale che si trovi sul suolo pubblico e ad uso pubblico, ad esclusione dei rifiuti ingombranti la cui presenza dovrà essere segnalata all Ufficio Ecologia Comunale; Effettuare uno specifico servizio di pulizia delle bocche di lupo dei pozzetti stradali e delle caditoie stradali; Provvedere ad estirpare le erbe infestanti fra le sconnessure del manto stradale, dei vialetti pedonali, dei marciapiedi, delle piste ciclabili o lungo i muri ed i cordoli delimitanti i marciapiedi medesimi, con frequenza minimo di n. 3 interventi annui da effettuarsi secondo un calendario che dovrà essere concordato di anno in anno con l Amministrazione Comunale, usando esclusivamente prodotti e soluzioni che saranno indicati dall Organo Sanitario competente in materia; Raccogliere il terriccio ed il fango depositati dal deflusso delle acque piovane nelle cunette stradali; 6

7 Rimuovere le foglie depositatesi sulle strade e sui marciapiedi, sulle scalinate, sotto i ponti ed i sottopassaggi, sui parcheggi sopraelevati, ecc. I rifiuti raccolti dalle autospazzatrici sono trasportati alla Piattaforma Ecologica Comunale ed immessi in appositi cassoni ivi posizionati, per il successivo invio a smaltimento presso un impianto autorizzato, oppure conferiti direttamente allo smaltimento presso un impianto autorizzato nel caso in cui la distanza dal territorio comunale di Casorezzo risulti contenuta. Oltre a tale servizio principale vi sono alcuni servizi accessori, i principali dei quali sono il servizio di vuotatura, pulizia e ricambio dei cestini porta rifiuti e le specifiche operazioni di raccolta foglie, oltre naturalmente ai servizi straordinari in occasione di sagre, manifestazioni ecc. 5. Statistiche Nella seguente tabella sono contenuti i dati ufficiali relativi alla quantità di rifiuti urbani e assimilati smaltiti per conto del Comune di Casorezzo nel 2012, specificando il totale dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata e il totale dei rifiuti provenienti dalla raccolta indifferenziata. RACCOLTA NON DIFFERENZIATA DESCRIZIONE QUOTA RACCOLTA (Tonnellate/Anno) Rifiuti urbani non differenziati 486,56 Residui della pulizia stradale 75,25 RACCOLTA DIFFERENZIATA DESCRIZIONE QUOTA RACCOLTA (Tonnellate/Anno) Carta e cartone 42,43 Vetro 221,22 Rifiuti biodegradabili di cucine e mense 314,41 Abbigliamento 0 Oli e grassi commestibili 0 Vernici, inchiostri, adesivi e resine contenenti sostanze 7,36 pericolose Medicinali diversi da quelli citotossici e citostatici 0,53 Batterie e accumulatori diversi 0,32 Legno non contenente sostanze pericolose 191,55 Metallo 34,85 Rifiuti biodegradabili 340,14 Rifiuti ingombranti 316,17 Multimateriali (imballaggi in plastica, carta e cartone) 315,92 Oli minerali 1,4 Rifiuti cimiteriali 0,06 Inerti 237,61 7

8 RACCOLTA SEPARATA DI RIFIUTI DA APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE (RAEE) DESCRIZIONE QUOTA RACCOLTA (Tonnellate/Anno) Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio 0,24 Apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi 4,11 Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso 11,14 diverse da quelle contenenti mercurio e contenenti clorofluorocarburi, contenenti componenti pericolose. Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso 4,63 diverse da quelle di cui alle voci precedenti. 6. Modello gestionale Il servizio di gestione dei rifiuti è affidato a terzi sia per quanto riguarda la raccolta che per quanto concerne lo smaltimento. L unica struttura di proprietà comunale utilizzata nell intero ciclo di gestione dei rifiuti è la Piattaforma Ecologica Comunale, realizzata negli anni 1990 e successivamente ampliata. Tutte le altre strutture e tutti i mezzi, ad eccezione della spazzatrice modello NILSFIK sono di proprietà di terzi o dell impresa che svolge il servizio di raccolta. Analogamente, tutto il personale utilizzato nelle varie fasi non è personale dipendente del Comune ma dell Impresa che gestisce la piattaforma ecologica comunale. 7. Il programma degli interventi Nel 2013 è previsto lo svolgimento della nuova gara per l affidamento del servizio pluriennale di raccolta dei rifiuti, le cui risultanze verranno utilizzate per eventuali modifiche del Piano Finanziario nel corso del 2013, qualora l esito della gara o altri fattori facessero discostare significativamente (in aumento o in riduzione) dalle previsione di spesa o di entrata con le quali è stata redatta la parte C del presente Piano. 8. Il Piano degli Investimenti Nel 2013 è previsto il potenziamento delle infrastrutture presenti all interno della piattaforma ecologica comunale, per un costo stimato complessivo di ,00 per il quale è in fase di analisi e valutazione la procedura di proget financing. Di tale investimento si terrà conto nella determinazione dei costi del servizio dei prossimi anni, in relazione alle eventuali quote di ammortamento e al capitale che risulterà dal quadro economico della finanza di progetto. 8

9 9. Attività centrali Il Comune di Casorezzo gestisce in economia sia l organizzazione dei servizi che l applicazione del tributo comunale sui rifiuti e servizi, in particolare: - Fornitura di attrezzature e contenitori di rifiuti; - Gestione contabile dei rifiuti; - Elaborazioni statistiche sulla produzione di rifiuti e individuazione dei metodi di ottimazione del ciclo integrato di gestione dei rifiuti; - Gestione del tributo comunale sui rifiuti e servizi (banca dati, simulazioni, emissione avvisi di pagamento, rendicontazione dei pagamenti, solleciti, ecc.). 10. Consuntivi di gestione e scostamenti Il Comune di Casorezzo è riuscito negli ultimi anni a diminuire progressivamente il costo dello smaltimento dei rifiuti, come si evince dalla seguente tabella: Anno Costo smaltimento rifiuti , , ,58 Tutto ciò ha naturalmente un impatto positivo sul livello tariffario del nuovo tributo. C. ASPETTI ECONOMICI La presente parte ha lo scopo di determinare i costi fissi e variabili dei servizi descritti sinteticamente nella parte B del presente Piano Finanziario, necessari per calcolare i costi da coprire attraverso la tariffa di riferimento della nuova Tassa sui Rifiuti E Servizi (TARES), in attuazione di quanto prescritto dall art. 14 del Decreto Legge n. 201/2011, convertito nella L. 214/2011. Pertanto, in questa parte si provvederà ad analizzare le singole componenti di costo, classificate come prevede l allegato 1 del D.P.R. 158/1999 (c.d. metodo normalizzato), cui il D.L. 201/2011 rimanda. Si ricorda che questa analisi riguarda solamente la parte del nuovo tributo riferita alla gestione dei rifiuti, mentre la maggiorazione per i servizi indivisibili è determinata in maniera fissa dal Comune, e quindi per essa si rimanda al regolamento per l applicazione della TARES. Di seguito si procederà ad illustrare nel dettaglio i procedimenti logici e matematici sviluppati, facendo riferimento alle singole voci di costo. Preliminarmente occorre però definire tali voci, spiegandone la natura e attribuendo a ciascuna di esse una sigla, che è naturalmente quella utilizzata nel D.P.R. 158/1999; per ognuna verrà inoltre fornito il criterio usato per calcolarne il totale. In seguito verrà effettuato il conteggio dei costi complessivi da coprire nel 2013 attraverso la tariffa, e infine questi saranno suddivisi fra parte fissa e parte variabile. 9

10 1) Definizioni I) Costi di gestione del ciclo dei servizi sui rifiuti solidi urbani (CG): In tali costi sono compresi: a) Costi Spazzamento e Lavaggio strade e piazze pubbliche = CSL Il costo è stato rilevato da specifica voce contenuta all interno del contratto per la raccolta dei rifiuti, maggiorato del relativo smaltimento b) Costi di Raccolta e Trasporto RSU =CRT E dato dal valore totale del contratto per la raccolta ed il trasporto dei rifiuti, decurtato del valore di cui alla voce CSL, e decurtato delle quote di costo relative al personale dell impresa appaltatrice e ai costi di ammortamento della stessa, rilevati rispettivamente alle voci CGG e CK c) Costi di Trattamento e Smaltimento RSU =CTS Si riferisce al costo complessivo dello smaltimento dei rifiuti indifferenziati, decurtato delle quote di costo relative al personale e ai costi di ammortamento degli impianti di smaltimento, rilevati rispettivamente alle voci CGG e CK d) Altri Costi = AC e) Costi di Raccolta Differenziata per materiale = CRD f) Costi di Trattamento e Riciclo = CTR In questa voce rientrano i costi dell effettuazione del servizio della raccolta differenziata e della gestione della piattaforma ecologica A dedurre da tali costi, vanno considerati: g) Rimborso costo del servizio di gestione dei rifiuti per le scuole pubbliche = RCS Si tratta della somma forfettaria che il Ministero rimborsa ogni anno ai Comuni come compensazione per il fatto che le scuole statali sono esenti dal tributo. Nel computo dei costi di gestione del ciclo dei rifiuti non sono inclusi i costi degli imballaggi, non considerati rifiuti urbani. II) Costi Comuni (CC) In tali costi sono compresi: a) Costi amministrativi dell Accertamento, della Riscossione e del Contenzioso = CARC Il costo comprende le spese dirette di accertamento e riscossione, sia spontanea (compenso alla banca per l invio dei moduli di pagamento e le fasi di incasso e rendicontazione) che coattiva (compensi al concessionario) b) Costi Generali di Gestione = CGG Quota parte del costo del personale del Servizio Tributi e del Servizio Ecologia, maggiorato del costo stimato del personale delle imprese che effettuano i servizi di raccolta e smaltimento c) Costi Comuni Diversi = CCD III) Costi d Uso del Capitale (CK) 10

11 Valore annuo dell ammortamento, rilevato dall inventario, della piattaforma ecologica comunale, maggiorato dei valori stimati degli ammortamenti a carico del bilancio delle imprese appaltatrici dei servizi per gli impianti o mezzi di loro proprietà. I costi di gestione dei rifiuti non sono considerati servizi di natura commerciale e quindi l IVA non può essere recuperata rimanendo un costo per il Comune. La nuova TARES ha natura tributaria, e pertanto, analogamente a quanto accadeva con la TIA1 l IVA è una componente del costo. Si precisa inoltre che il valore del costo del personale e degli ammortamenti delle imprese appaltatrici è stato stimato seguente i criteri contenuti nell allegato 1 del D.P.R. n. 158/ ) Calcolo totale tariffa La tariffa deve coprire tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti urbani e deve rispettare la seguente equivalenza: Ta = (CG + CC) a 1* (1 + IPa Xa) + CKa Dove: Ta: totale della tariffa dovuta per l anno di riferimento CG: costi di gestione del ciclo dei rifiuti (vedi par. I del punti 1) CC: costi comuni (vedi par. II del punto 1) A 1: anno precedente a quello di riferimento IPa: inflazione programmata per l anno di riferimento Cka: costi d uso del capitale nell anno di riferimento In sostanza, dunque, il totale della tariffa per l anno 2013 deve essere pari al costo totale del 2012, aumentato della percentuale di inflazione prevista per il 2013 e diminuito della percentuale di recupero di produttività stimata per lo stesso anno. I valori assunti nel nostro comune sono riportati nella seguente tabella: 11

12 CG - COSTI OPERATIVI DI GESTIONE B6 materie di consumo e merci B7 Servizi B8 Godimento beni di terzi B9 Personale B11 Variazioni rimanenze B12 accanton. per rischi B13 altri accantonam. B14 Oneri diversi TOTALE CGIND Ciclo dei rifiuti urbani indifferenziati costo % quota CSL - Costi di spazz. e Lavaggio 7.149,40 strade e aree pubbl ,34 30% ,74 CRT - Costi di Raccolta e Trasporto 7.812,64 RSU , ,12 30% 8.073, , ,81 CTS - Costi di Trattamento e Smaltimento - RSU ,94 30% ,94 AC - Costi per nuove modalità di gestione del servizio , ,00 30% 1.500, ,00 Totale CGIND , , , , , ,49 CGD Ciclo della raccolta differenziata CRD - Costi della Raccolta differenziata % Quota Frazione Organica (FORSU) , , ,12 30% , , ,20 Carta ,52 30% 536,86 536,86 Vetro , ,04 30% 2.488,51 860, ,86 Verde ,52 30% 536,86 536,86 Ingombranti ,52 30% 536,86 536,86 Altre tipologie: 7.812, , ,76 30% , , ,35 Contributo CONAI (a dedurre) - Totale CRD , , , , , ,97 CTR - Costi di trattamento e riciclo % Quota Frazione Organica (FORSU) , ,76 30% 916, ,16 Carta e cartone - 193,23 23,99 30% 7,20 13,78 214,21 Verde , ,93 30% 700, , ,70 Ingombranti , ,66 30% 1.661, , ,84 Farmaci - 810,29 100,60 30% 30,18 57,78 898,25 Inerti ,14 708,92 30% 212,68 407, ,99 Legno , ,44 30% 360,13 689, ,79 Pile - 455,77 56,58 30% 16,98 32,50 505,24 Oli minerali - 20,01 2,48 30% 0,75 1,43 22,18 Cimiteriali - 110,66 13,74 30% 4,12 114,78 Vernici e scolventi ,62 775,40 30% 232,62 445, ,60 Altri tipi (terre da spazzamento meccanico) 7.841,03 973,48 30% 292,04 559, ,22 Entrate da recupero (a dedurre) - Totale CTR , , , , ,95 Totale CG , , , , , ,41 12

13 CC - COSTI COMUNI Materie di consumo e merci Servizi Godimento beni di terzi Personale Altri costi TOTALE CARC Costi amm.vi accert., riscoss. e cont. Attività 1 - spese fatturazione e stampati , ,00 Attività 2 - Totale CARC , ,00 CGG - Costi Generali di Gestione Attività 1 - spese personale uff tributi , ,00 Attività 2 - Bando gara 3.500, ,00 Quota di personale CG , ,32 Totale CGG , , ,32 CCD - Costi Comuni Diversi Attività 1 - fidejussione, assicurazione 210,00 210,00 Attività 2 - contatore acqua ecocentro 200,00 200,00 Attività 3 - interessi 2.110, ,58 Attività 4 - campagna informativa 616,27 616,27 Fondo rischi crediti 4.341, ,23 Crediti inesigibili al netto fondo rischi crediti - - Contributo Miur (a dedurre) 2.495, ,34 Recupero evasione (a dedurre) - Totale CCD , ,42 1

14 CK - COSTI D'USO DEL CAPITALE AMMn Ammortamenti per l anno di riferimento Ammortamento impianti Ammortamento mezzi e attrezzature ,00 Ammortamento harware e software 648,00 Ammortamento beni materiali Ammortamento immobili 520,74 ACCn Accantonamenti per l anno di riferimento Accantonamento per minori entrate per riduzioni di tariffa Accantonamento per agevolazione legata al recupero Accantonamento per inesigibili Totale ,74 Totale - Rn - Remunerazione del capitale investito per l anno di riferimento A - Investimenti per l anno di riferimento Automezzi Piattaforma ,00 Hardware Piattaforma Immobili Hardware Totale A ,00 B Cespiti in ammortamento per l anno di riferimento (valore residuo) Totale B - Capitale netto investito (A+B) ,00 Tasso di rendimento rn 4,00% Rendimento del capitale (A+B) x rn 1.000,00 Totale CK ,74 2

15 Riduzioni RD utenze domestiche abbattimento quota variabile per RD abbattimento quota variabile per compostaggio - abitazioni con unico occupante Altre riduzioni Quota variab. Totale - Quota fissaquota variab. - abitazioni a disposizione 606,23 852,66 - utenze non domestiche stagionali 117,45 152,77 - abitazioni di residenti all'estero - fabbricati rurali ad uso abitativo - utenze fuori zona di raccolta - recupero rifiuti assimilati 265,45 497,79 Totale 989, ,22 ONLUS OPS Agevolazioni Quota fissaquota variab. Scuole private 927,74 Istituzioni 516,03 ISEE 7.786,27 3) Suddivisione della tariffa in parte fissa e parte variabile Totale ,04 A questo punto, la normativa richiede di distinguere quali delle voci di costo sopra elencate concorrono a determinare la parte fissa del costo (da coprire attraverso la parte fissa della tariffa) e quali la parte variabile (da coprire attraverso la parte variabile della tariffa). Il D.P.R. 158/1999 effettua questa distinzione nel seguente modo: La Tariffa si compone quindi di due parti: TPF + TPV La parte fissa TPF deve coprire i costi indicati nella seguente equivalenza: TPF = CSL + CARC + CGG + CCD + AC + CK La parte variabile TPV deve coprire i costi indicati nella seguente equivalenza: TPV = CRT + CTS + CRD + CTR Il risultato dei metodi suddetti, applicato ai dati contabili dell anno 2012, è: 3

16 Prospetto riassuntivo CG - Costi operativi di Gestione ,41 CC- Costi comuni ,74 CK - Costi d'uso del capitale ,74 Minori entrate per riduzioni 2.492,35 Agevolazioni 9.230,04 Contributo Comune per agevolazioni ,04 Totale costi ,24 Riduzione RD ut. Domestiche - RIPARTIZIONE COSTI FISSI E VARIABILI COSTI VARIABILI CRT - Costi raccolta e trasporto RSU ,81 CTS - Costi di Trattamento e Smaltimento RSU ,94 CRD - Costi di Raccolta Differenziata per materiale ,97 CTR - Costi di trattamenti e riciclo ,95 Riduzioni parte variabile 1.503,22 Totale ,89 COSTI FISSI CSL - Costi Spazz. e Lavaggio strade e aree pubbl ,74 CARC - Costi Amm. di accertam., riscoss. e cont ,00 CGG - Costi Generali di Gestione ,32 CCD - Costi Comuni Diversi 9.973,42 AC - Altri Costi ,00 Riduzioni parte fissa 989,13 Totale parziale ,61 CK - Costi d'uso del capitale ,74 Totale ,35 Totale fissi + variabili ,24 verificato 4

17 I dati di questa tabella saranno utilizzati nella determinazione delle tariffe da attribuire alle utenze domestiche e non domestiche, a loro volta divise in quota fissa (corrispondente ai costi fissi) e quota variabile (corrispondente ai costi variabili). Riepilogando, il costo complessivo che nel 2013 dovrà essere coperto dal nuovo tributo sarà di ,24=, che corrisponde grossomodo a quello che è il gettito attuale della TIA1. Ciò significa, nel concreto, che, poiché il Comune di Casorezzo aveva già un tasso di copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti pari al 100%, il nuovo tributo non comporterà, di per sé, alcun aumento complessivo del prelievo fiscale, ma solo una sua diversa ripartizione in virtù dei diversi criteri di calcolo usati nella TIA1 e nel nuovo tributo. Analogamente, dalle tabelle sopra riportate risulta che il totale dei costi fissi, da coprire attraverso la parte fissa della tariffa (TPF) è pari ad ,35=, mentre quello riferito ai costi variabili, da recuperare attraverso la parte variabile della tariffa (TPV) è di ,89=. 4) Ripartizione tra utenze domestiche e utenze non domestiche La ripartizione tra utenze domestiche e non domestiche, allo stato dell arte, appare di difficile applicazione in quanto non sono distinti i due circuiti di raccolta. Dovendosi comunque ipotizzare tale ripartizione, nelle more della quantificazione puntuale, si ritiene di definire una ripartizione presunta, sulla base delle quantità potenzialmente prodotte dalle utenze non domestiche in relazione agli indici di produzione applicati e per differenza determinare rispetto all effettiva quantità di rifiuti raccolta nell anno 2012 la quantità da addebitare alle utenze domestiche. 5) Coefficienti parte fissa della tariffa La parte fissa della tariffa, o meglio la quota fissa di distribuzione della tariffa a fronte di costi fissi di servizio, trova una sua applicazione mediante l adeguamento delle superfici occupate da ogni utenza moltiplicandole con i coefficienti statistici tabellari (DPR 158/99). Questi coefficienti differiscono a secondo che trattasi di utenze domestiche o non domestiche. Utenze domestiche Il DPR 158/99 non pone possibilità di variazione, se non geografiche, di applicazione di detto coefficiente, conseguentemente verrà applicata integralmente la tabella 1a) allegata a predetto decreto utilizzando i parametri riferiti a un comune superiore ai abitanti, ubicato nel Nord Italia. Utenze non domestiche L amministrazione applicava la TIA1 già dal 2001, con coefficienti stabiliti dal relativo regolamento comunale che non corrispondevano tutti a quelli applicati dal DPR 158/99 ma, adattati alla propria realtà territoriale per non svantaggiare determinate categorie rispetto al previgente sistema TARSU. Dal punto di vista operativo l effettiva pesatura sarebbe quella più attendibile in quanto alcune attività presentano fenomeni di auto smaltimento. Sulla base di quanto sopra citato, come previsto dall art. 41 del vigente regolamento per l applicazione della TARES, si propone una fase transitoria per alcuni dei coefficienti applicati nell anno 2012 al fine di mantenere gli equilibri dell entrata ed una graduale diminuzione o aumento degli attuali indici rispetto a quelli indicati nel DPR 158/99, in modo da non andare a penalizzare alcune categorie. 5

18 6) Coefficienti parte variabile della tariffa La parte variabile della tariffa, o meglio la quota variabile di distribuzione della tariffa a fronte di costi variabili di servizio, trova una sua applicazione mediante l adeguamento delle superfici occupate da ogni utenza moltiplicandoli con coefficienti statistici tabellari (DPR 158/99). Questi coefficienti differiscono a secondo che trattasi di utenze domestiche o non domestiche. Utenze domestiche Il DPR 158/99 non pone possibilità di variazione geografiche di applicazione di detto coefficiente, ma consente di applicare un valore determinato in un range compreso tra un minimo e un massimo. In questa fase verranno applicati i coefficienti minimi previsti ad eccezione per n. 2 componenti in base a quanto indicato all art. 41 del vigente regolamento di applicazione della TARES. Utenze non domestiche L amministrazione applicava la TIA1 già dal 2001, con coefficienti stabiliti dal relativo regolamento comunale che non corrispondevano a quelli applicati dal DPR 158/99 ma, adattati alla propria realtà territoriale per non svantaggiare determinate categorie rispetto al previgente sistema TARSU. Dal punto di vista operativo l effettiva pesatura sarebbe quella più attendibile in quanto alcune attività presentano fenomeni di auto smaltimento. Sulla base di quanto sopra citato, come previsto dall art. 41 del vigente regolamento per l applicazione della TARES, si propone una fase transitoria per alcuni dei coefficienti applicati nell anno 2012 al fine di mantenere gli equilibri dell entrata ed una graduale diminuzione o aumento degli attuali indici rispetto a quelli indicati nel DPR 158/99, in modo da non andare a penalizzare alcune categorie. PARAMETRI TARES 2013 ENTRATE TARES UTENZE GRADO DI COPERTURA 100% QUOTA FISSA SULL IMPORTO TOTALE 47, ,35 QUOTA VARIABILE SULL IMPORTO TOTALE 52, ,89 QUOTA ATTRIBUITA ALLE UTENZE 69, ,77 DOMESTICHE QUOTA ATTRIBUITA ALLA ATTIVITA 30, ,37 IP (Tasso di inflazione programmata) = 1,2% X (recupero produttività) = 1,2% 6

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